Radio Carcere: Provenzano, da anni in coma, muore al 41 bis. Giustizia o vendetta? Così si comporta uno "Stato di diritto"? Ne parleremo con l'avvocato Rosalba Di Gregorio, difensore di Bernardo Provenzano che ci racconta gli ultimi anni di quella detenzione al 41 bis fatta da una persona ridotta a un vegetale. A sguire le lettere dalle carceri.

Anche il tema della affrontate autorizzate
Ma già
Qualcosa
Alcuni
Come è possibile che potete fare quello che fate
Scusi secondi
Secondi non esce fatica superiore
Allontanano italiano il tribunale
Cinque Codice di procedura penale
Italia d'appello di Palermo seconda soluzione
Data cinque aprile mille novecento
Bentrovati bentrovati all'ascolto di Radio Carcere da parte di Riccardo Arena come sapete ieri è morto Bernardo Provenzano famigerato boss di Cosa nostra condannato giustamente giustamente al numerosi ergastoli per efferati di liti e per diverse stragi e noi parleremo proprio oggi Di Bernardo Provenzano attraverso la voce del suo avvocato difensore l'avvocato Rosalba Di Gregorio non certo per parlare dei suoi processi per cui ripeto è stato giustamente e condannato ma parleremo di Provenzano per il modo in cui è stato trattato in questi ultimi anni
La sua detenzione in carcere al quarantuno bis ovvero parleremo del modo in cui una persona malata ridotto ormai in coma a essere
Un vegetale
è stato ristretto e trattato al quarantuno bis ed invero
L'esistenza di uno Stato di diritto ovvero uno Stato che per primo deve rispettare le proprie leggi le proprie regole
Si misura anche nel modo in cui quello Stato tratta il peggiore dei criminali
Infatti per le nostre leggi
Il peggiore assassino e anche il più temuto boss mafioso non solo
Hanno il diritto un giusto processo ma una volta condannati e giustamente messi in carcere hanno anche il diritto a mantenere i diritti fondamentali riconosciuti
Ad ogni persona dalla nostra dalla nostra
Costituzione e attenzione e attenzione perché
Se per il peggiore assassino o anche per il più temuto boss mafioso si fa una sola eccezione al riconoscimento di questi diritti fondamentali
Viene meno la tenuta stessa di uno Stato di diritto
In altre parole lo Stato deve essere severo e rigoroso non solo nel giudicare e giustamente nel punire ma deve essere severo e rigoroso anche nel garantire la corretta applicazione
Delle proprie leggi anche se
Queste leggi valgono per il peggior assassino per il più temuto boss mafioso
Questa e giustizia così si comporta uno stato di diritto diversamente diversamente Frenda e spietata vendetta
E applicare il quarantuno bis a una persona in coma ridotto ormai a un vegetale non solo indebolisce lo stesso strumento del quarantuno bis perché lo priva di credibilità
Non solo non è giustizia ma eccetera e spietate inciviltà
E vendetta fuori legge ovvero la stessa condotta per cui sono stati giustamente condannati
Famosi boss mafiosi e sia chiaro
Sia chiaro qui non si tratta di difendere Bernardo Provenzano qui si tratta di difendere
Attraverso il modo in cui Provenzano è stato trattato negli ultimi anni al quarantuno bis si tratta di difendere lo stato di diritto all'Hui e soltanto all'UI
Dobbiamo come cittadini la nostra tutela la nostra Protezione illuminanti e aggiungere anche
Confortanti
A questo proposito sono le parole usate proprio da un magistrato ovvero dal Sostituto Procuratore Generale di Palermo Nico gozzo
Nico gozzo che proprio a proposito di Provenzano e di come è stato trattato negli ultimi anni quando ormai è era un vegetale ha detto
In questi ultimi anni lo Stato italiano avrebbe potuto marcare
La propria differenza
Per far sentire
Nel momento in cui Provenzano non ci stava più con la testa la differenza tra uno Stato di diritto che applica le norme ne
E le belve di Cosa nostra che le regole le fanno solo a loro uso e consumo pensando sempre la vita umana
Ed invece
Ed invece si è voluto continuare ad applicare il quarantuno bis a un uomo già morto celebra mente da tempo con ciò fasce andò nasce l'idea in alcuni che la giustizia possa essere confusa con la vendetta o che il diritto non è uguale per tutti
E ciò per me
è inaccettabile così
Il sostituto procuratore generale di Palermo
Unico gozzo e infine domando domando a voi ascoltatori
è debole o è forte uno stato di diritto che applica il carcere duro il quarantuno bis a una persona ormai in coma che a poche ore di vita
è debole o forte uno stato di diritto che nega I figli
Alla moglie di quel pericoloso boss ridotto a un vegetale anche l'ultima carezza prima di morire è questa la nostra civiltà tra interamente francamente
Ne dubito proprio comunque sia questa e la voce di Rosalba Di Gregorio avvocato difensore
Di Bernardo Provenzano che ci racconta acquisì ultimi anni di detenzione di Bernardo Provenzano ultimi anni in cui poi insano si è ammalato non sembra essere stato curato adeguatamente ultimi anni in cui Provenzano inizia
Un lento e inizio labile decadimento tanto che si farà i bisogni addosso tanto che cadrà nella sua cella del carcere di Parma
Tanto che
Andrà in coma tanto da diventare un vegetale un vegetale che poi è sempre rimasto al quarantuno bis e che poi e che poi al quarantuno bis c'è morto
Avvocato Rosalba Di Gregorio a noi questa sera interessa interessa approfondire come
Bernardo Provenzano fosse stato trattato in carcere in quanto persona detenuta ammalata e ci interessa capire come il quarantuno bis sia stato applicato nei suoi confronti quarantuno bis applicato anche anche in ospedale addirittura ma insomma avvocato Di Gregorio inizia un po'dall'inizio Provenzano viene arrestato l'undici aprile del due mila e sei dopo una latitanza durata quarantatré anni ecco una volta portato in carcere al quarantuno bis quand'
Do le condizioni di salute di Provenzano inizio ma peggiorare all'area riservata e chiaramente serie dozzinale della detenzione di non
Arabia Saudita dato incita una perizia che stabilisce che aspetta da un corteo parcheggi Falcone
Rigido accidenti cosa c'ha una
è già paratia okay vari istituti Lamberto quelli diciamo non rilevanti nei poteri ecco e quando quando avviene questo
Circa un anno e mezzo all'arresto l'allegato dove nel nome quindi quando già Bernardo Provenzano stava Curatolo bis non inizia a stare male dedicato a circa
O meno gravi
Dopodiché viene diagnosticata questa pratica è prescritta la somministrazione della Levodopa cesellato pallina per i patti e non si fa perché è un anno non gli viene pubblicata cioè il dispongono i medici di dargli questa medicina del Parkinson però per un bel po'giurano gli viene data esattamente e questo ritardo di più di un anno nel dare le medicine a Provenzano mentre era detenuto al quarantuno bis il carcere Novara ha inciso sulla sua malattia la gravava e allora bisognerebbe chiederlo ai medici e ma per
Diciamo le così una buona dose di logica ritengo di chi
Quindi il Provenzano già quando era persona detenuta al quarantuno bis carcere Novara era malato e non veniva curato è nato come tanti altri detenuti comuni ecco avvocato Rosalba Di Gregorio poi
Bernardo Provenzano dal carcere di Novara viene trasferito sempre la sezione quarantuno bis nel carcere di Parma
Quali sono le condizioni di salute
Di Bernardo Provenzano nel carcere di Parma migliorano o peggiorano è al carcere di Parma telefonica ricominciano a peggiorare dal punto di vista anche della encefalopatia quegli
Grave non a caso se non ricordo male lei avvocato Di Gregorio chiede una perizia medica a marzo due mila undici proprio perché le condizioni Provenzano
Continuano a peggiorare delicato io a maggio due mila undici formula la prima istanza in un processo che era in Corte d'Assise d'Appello chiedendo che venga fatta una perizia
Stabilire le capacità cognitive dal contratto perché
Bene mentre prima era lucido sì parlavo quinto passo alla perfettamente che comincia a capire che proprio no cominciano pacifico molto diciamo di una capacità di quantomeno di rapportarsi con l'eterno qui chi opera prima perizia e come ho
Proprio difensore si rende conto che il suo cliente il seguente detenuto Bernardo Provenzano mentre dai colloqui non è più lucido OPA Antonio ancora una volta
Con quaranta no non c'è qualità salto culturale fatica
Quando invece prima lo era otto
E ecco avvocato Di Gregorio cosa stabiliscono in medicina questa perizia che riguardava appunto lo stato di salute di Berna
Provenzano immobili si stabiliscono anche a chi cerca che tutti i propri domopak capacitivi rapportato quelli in Italia lo sottopongo alla Corte rigettare in Facoltà
Tenuto conto per aver fatto questo lo dico subito che non la perizia successiva risposta dal dottore Morosini all'udienza preliminare del processo trattativa
è chiaro due mila dodici i medici che hanno vinto paventano dopo che hanno fatto la seconda perizia agricolo opposti a quelli precedenti che avranno anche citato un altro
Addirittura
E anche perché è il diario clinico del carcere che abbiamo preso in questa circostanza ci
Ci segnalava l'incapacità anche di dare un contenuto informato per l'effettuazione di esami particolari dicendo abbiamo pensato i avviarlo al centro deve intervenire perché non capisce non può dare il consenso informato che non ha capito ma
Avvocato disorganizzazione di Roma
Cosa quindi Bernardo Provenzano è rimasto in carcere detenuto al quarantuno bis in stato di incapacità di intendere di volere per quanto tempo impattare totale Tata di incapacità di intendere valere perché gli sciacalli ad oggi
Perché questa progressione questione deterioramento progressivo nella scelta sempre sempre evidentemente che l'ha portato alla assoluta incapacità viene certificato e diciamo all'udienza preliminare per un tot IVA con la perizia disposta macchiette ottavo arrivi dal dottor Grossi sintonie laddove qua e un collegio di periti ecco questi consulenti della procura e i miei eccetera vanno a fare tutti gli interpelli decreti l'anno
è assolutamente non perché la ditta di capacità e gli agricoltori a quei nel frattempo aumentando Provenzano stava in carcere sette letti imparato a cercare
Assolutamente contatti col dai su un detenuto nella partire niente andando all'aria da solo finché c'abitava eccetera ecco però avvocato Di Gregorio mentre i medici incaricati dall'Agip Morosini della Procura
Portano avanti questa perizia sulle capacità
Sullo stato di salute di Bernardo Provenzano succede che Bernardo Provenzano in carcere
Cade ben due volte e addirittura una di queste due cadute lo fa andare in coma cosa è successo allora cosa succede che quando vanno a verificarlo io ho un ricordo che possa essere stata divergenti
E siamo appunto verso dicemmo a novanta visitarlo io l'ho portato in sedia a rotelle all'atto della vita perché aveva avuto una caduta accidentale in cella
E quindi per approvare non poteva camminare quello lo visitano parlo questa prima questa prima
Bianchi diciamo
Dopodiché
Devono rivedere il Marchetti che anche incappato quindi l'indomani
Non spetta a quel colloquio si fa per dire con i parenti quello che io ho fatto di cui lo Stato le immagini di a servizio pubblico della rotonda trasmesse
Quello che vede il grosso ematoma sulla pronta e quel cappellone che preservi la scoprì perché era accaduto
Perché era caduto di nuovo rientrando in cella sempre da solo era capitato dice nuovamente e prodotto una matta o mancherà frontale temporale occipitale
In queste condizioni l'hanno lasciato solo in cella la notte
è e l'indomani mattina l'hanno trovato in Coppa l'hanno portata all'ospedale Maggiore di Parma dove hanno fatto il top diciassette dicembre mi pare del mercoledì nel dodici
Una un intervento chirurgico di evacuazione di queste quantomai cerebrale addirittura
A perdita nel quale è stata in coma per circa un mese anche in Coppa indotto evidentemente
è e dopodiché cioè tutti gli errori intorno a Marte
Sono il Ministro della Giustizia visto velocità dal popolo la riportato al carcere di Parma per non gli ha comprato le sbarre a letto ma sempre nei casi di Parma ma nel centro clinico ma non è che anche di Parma nella sua cella per evitare che accadesse da letto diritto
Che adesso io non mi ricordo che era l'Ateneo non la cancelleria perché comunque venire
Quindi Bernardo Provenzano siamo nel due mila tredici ormai le sue condizioni si di salute sono più che gravi e si è visto infatti è caduto stando in cella da solo nonostante tutto questo non stante che cadendo e poi in
Entra in coma viene dimesso non al centro clinico del carcere di Parma ma in una c'era normale comunque eccetera per il Papa che augurare che il centro storico carceri parlerei carceri parla in un reparto di degenza ad ogni tanto passa di medici
Quindi va bene chi è stato un centro clinico del carcere di Parma e le notizie che io esecutiva la parete avvocato De Gregorio lei ha dichiarato che per me Provenzano e morto quando è caduto anni fa a cosa si ritiene al diciassette dicembre due mila dodici perché da quel minuto ovvero parecchi certificato tecniche avente
I medici Morosini diciamo che hanno visto che le hanno detto dopo l'uscita dal coma hanno detto
Ha ridotto la diagnostica l'atteggiamento che l'appendicite Caravà ridottissimi contenuti riconoscente Killeffer responsività l'ambiente
Ex ante capacità di esprimersi e di comprendere che seguire Orchidea elementari guastare
Sparire all'erario ben difficilmente si va si va a migliorare in questi casi ecco siamo nel due mila dodici due mila e tre i cibi diamo che già le condizioni di salute di Provenzano sono assai precarie eppure viene rimesso in una cella
Normale ma avvocato Di Gregorio in questo periodo in cui Provenzano sta in questa cella del carcere di Parma ma almeno viene assistito viene curato no perché è allora qua c'è un altro un occhio particolare che io documentata del ricorso alla Champions
Prendendo indumenti che esce non ridotti soltanto alla poiché I ma perché per il resto non omologati Conos indossava il padrone è la maglietta ittica e basta
Sì al carcere quando la moglie prelevava indumenti all'in uscita non ho risposto che si lasci quando le guardie che ricavano perché lui era da tempo che chiaramente lo deve poter affittare
Perché non non si governa in cui non capiva
è abbiamo un sospetto che erano pieni Prina fino al collo quindi ho fatta analizzare questi indumenti da questi tirare fuori il DNA ristabilirsi o lo scanso di equivoci
Erano appartenenti a Bernardo Provenzano ecco abbiamo fatto uno analizzare il liquido di quella del eccetera chiaramente urina
Quindi abbiamo fatto una denuncia a Parma per maltrattamenti al carcere elusa prontamente archiviata ma avvocato Di Gregorio nel frattempo Provenzano mentre sta in questa cella
Del carcere di Parma appunto con i vestiti bagnati di urina sa sempre fermo sdraiato non si muovesse Bonalumi nonché accalcata d'Arda PC ricerche Cerreto di valori
Non si è più alzato dal letto del diciassette dicembre due mila dodici e perché hanno fatto ogni tentativo assorbita dal potere uscita dal no
Poi di metterle in pratica rotelle ma non ci sono riusciti nel periodo abbiano sollevato con un paranco così c'è scritto nel diario clinico
Perché è chiaro che Carella opererà fino a talvolta la l'atto extra plesso eh è chiamato va bene in chiaro nei quali non lo sapevano immagino che vedete è una persona di tutto in questa maniera usciti quantomeno vieta bene
Che immagino bene
Ecco ma Bernardo Provenzano quindi rimane in queste condizioni pietosi del carcere di Parma per tutto il tempo pure a un certo punto lo porto in ospedale
L'ho portato in ospedale dopo un paio di mesi di queste condizioni perché si entra in ospedale con la diagnosi di ingresso
In coma
Quando trito disidratato è opportuno quindi l'Ospedale di Parma dell'Ospedale Maggiore di Parma problemi applicano perché non si compra un sondino nasogastrico che poi diventeranno accogliente finale perché lo sto vada non diventata unico a gruppi che ha più
Sì non riesce più
E attraverso il quale vengono interrotte le reciprocamente RFI quelli è quindicinali LUISS sempre un uso DOCUP ad uso tecnicamente non è un comma è un'incapacità di di parlare con il Papa ci terrei tanto è vero che scrivono i medici che è
E emette suoni ma non di con non comprensibile diciamo non è capace di nella direzione del PD qualche secondo è rimediabile
è attacchi donne diciamo allora che sto a ripetere dal cuore ecco ma vorrei tecnicamente un coma quelle non lo credo capisco ma avvocato Di Gregorio ecco nell'Ospedale di Parma i familiari di prove sanno lo lo possono toccare lo possono o no no toccare non ne dobbiamo parlare tale cioè applicato il quarantuno bis anche all'ospedale di pagamento alle piccole non dispongono del metrò
Mi fanno entrare in questa unica cella che esisteva all'Ospedale Maggiore delle sono andata pure io ed era una cella slittata con tanto di
Il parere Rebel come presenti armati eccetera
è in tanti hanno i parenti è attraverso due tavolini tipo tavoli diciamo chi la scuola quelli che gli vengono dall'alto finissero per letto quindi di particolato meglio il profilo
Vedo nel proprio organico i parenti vanno in visita a trovare Provenzano nell'Ospedale di Parma inc nelle produzioni che lei ci ha descritto e li mettono due tavoli perché non si avvicinò tagliarla
In tutto questo aveva le mani attaccate imporre delle carte attaccate alla
Alle parole del letto perché è istintivamente non capendo evidentemente che trattava il sondino dal approdate voti la mozione gravata da D'Amato
Perché chiaramente interni incardinata piegato di carabinieri da persona ridotta così disapplica quarantuno bis è ovvio e naturale va bene avvocato De Gregorio a un certo punto Bernardo Provenzano dall'all'Ospedale di Parma viene trasferito prima opera nel carcere di Opera poi nell'ospedale nel sperare di San Paolo enfaticamente subito perché nel carcere di Opera si rendono conto che non può sembrare appare età e quindi lo portano
Nell'ospedale San Paolo di Milano giusto e al reparto quarantuno bis però quindi ricorre dopo che i colloqui è una parte c'è quella parola diciamo fuori luogo alle visite
Il monologo o no cordone
I parenti i mezzi della parte per quanto non vitto e dall'altra parte del vetro
Viene portata eletto con le rotelle che è arrivata oppure arrivato in ritardo ibridi tetti c'è una guardia del DOC perché i richiedenti telefono il citofono parlato dell'orecchio
Per che l'Unione capacità lo però siccome non reagisce non risponde perché così parlare non capisce niente
Alla fine non decida di non metterci mano che la guardia perché cito capelli dunque
E quindi alla fine i parenti andavano a visitare e Bernardo Provenzano i figli e la moglie andavano a visitarlo attraverso un vetro nel reparto il quarantuno bis l'Ospedale San Paolo di Milano o cioè guardavano una figura attraverso un vetro punto avvocato Di Gregorio ma lei ha visto ha assistito a un a una visita non si può parlare di colloqui a una visita tra i la moglie i figli di provenienza
A però agli le e ha visto il dolore dico di questa famiglia a cui sembra essere stato applicato il quarantuno bis perché qua il quarantuno bis non è tanto applicato a Provenzano
Ma è stato applicato emetta venga quella dichiarata leggere che era che esattamente con la ai familiari ecco i familiari le raccontavano le raccontavo la loro sofferenza del Monte nel non neanche poter accarezzare la mano del padre che stava morendo pare anche pagarlo guardare Regaldi perché non si è girata è nata e non si capisce sulla chiavi notifica ecco le hanno mai raccontato questa loro sofferenza naturalmente o nel suo primo né i familiari i figli e la moglie
Mi pare occupa consenta quando i familiari hanno visto l'ultima volta Provenzano domenica mattina
Domenica mattina l'ultima volta attraverso un vetro sempre domenica mattina portati e taroccati contattati tappata direttamente dal direttore dell'ARPA
Che io ritengo debba dedicata al
Sono ovviamente con i medici arrapato ecco coerente con i compagni radicali alcuni dire grazie perché andrebbe letta non ritengo che si debba ringraziare nessuno di niente anzi i figli la vogliono visto Provenzano l'ultima volta domenica dieci luglio lunga perché è
Acconsentite attualità quote acconsentito ad essi anticipata pericoli da quello dei calata ripete l'indicazione perché stava peggio evidentemente perché etichetta la corrente stava morendo infatti medico lei mi raccontava prima che le aveva detto guardi che non passano all'
Notte è vero ecco avvocato De Gregorio Rita Bernardini appena avuto la notizia e della della morte di Bernardo Provenzano le cui condizioni di salute o sono state eseguite sempre da radicali da mai nella riviera e lo sa bene a
AGEA ha dichiarato è morto Bernardo Provenzano è morto al quarantuno bis danni era incapace di intendere di volere non è forte uno Stato che neghi anche altre
Zhu criminale
L'ultima carezza dissidi ti ne pensa aggiungerei che non è forte è uno Stato che ritiene di notificare con quarantuno voti
Denuncia il rinnovo curatore speciale dell'incapace perché tale Angelo Provenzano perché io ho prospettato la questione al al giudice tutelare di Tirano non appena arrivato Lini
è lo ha riconosciuto incapaci di intendere e volere che ha nominato il la frittata i sostegni nella persona del figlio
Accusando patto e le notifiche perché non era capace neanche intende silenti quindi la notifica della proroga del quarantuno bis viene fatta al tutore di Provenzano del al figlio Angelo e non a Provenzano perché incapace intendere di voler parlare immediatamente questo è lo stato delle cose grazie avvocato per il tempo è già dedicato grazie e a Carlo I tempi
Ci scrive Francesco che è persona internata sottoposta a misura di sicurezza detentiva nella colonia agricola di Isili Francesco che afferma cara radio carcere inizio col darti una prima notizie infatti dopo o che il nostro compagno detenuto Angelo ha parlato a Radio carceri come viviamo in questo posto dimenticato come prima cosa hanno smesso di portarci al lavoro con quel carro da bestiame che era assai iperico uso per noi ore infatti il Carlo e ben nascosto in un capannone e nove andiamo al lavoro a piedi e beh insomma almeno questo ci siamo riusciti a farlo ma purtroppo scrive ancora Francesco la colonia agricola divisi ma purtroppo oltre questa notizia la nostra vita nella colonia agricola divisi resta disumano e degradante pensa solo che ogni mattina come fosse un caporalato decidono chi deve andare a lavorare e chi no ma non solo come sapete infatti noi terminati noi sottoposti a misura di sicurezza detentiva dobbiamo lavorare per dimostrare che il che non siamo più pericolosi ebbene bene non solo ci fanno lavorare a turno secondo scelte discutibili e arbitrarie
Ma spesso a fine mese non ci ritroviamo pagate le ore lavorative fatte con la conseguenza che se un giorno abbiamo lavorato per otto ore ne risultano pagate soltanto sei punti sembra normale e in questo un testo dir poco penoso si aggiunge anche il magistrato di sorveglianza magistrato che proroga queste nostre misure di sicurezza detentive tra mutando le in veri e propri ergastoli in bianco tanto che noi non sappiamo quando usciremo da qui dentro ti dico solo che
L'altro giorno ero sicuro di tornare libero in quanto la mia misura di sicurezza era scaduta e io in questi mesi mi ero comportato bene ebbene schiva curata circo dalla colonia agricola divisi ebbene dopo aver salutato i miei compagni di detenzione ecco che arriva la doccia fredda infatti mi comunicano che il magistrato aveva deciso che non potevo uscire e che aveva disposto una proroga della mia misura di sicurezza detentiva per altri
Sei mesi
è così è così che viviamo uno internati
Senza una condanna e senza un fine pena ma carcerati grazie
A proroghe su proroghe proroghe su proroghe ti saluto costi ma la lettera a punto e firmata Francesco persona internati sottoposto a misura di sicurezza detentiva
Nella colonia agricola divisi eh beh certo così
è una pena che viene prorogata di sei mesi in sei mesi
Così di fatto la misura di sicurezza detentiva si tramuta inno una mera detenzione di cui il detenuto non conosce la fine perché viene prorogata
Di sei mesi in sei mesi il punto eh non tanto la questione l'esistenza
Della misura di sicurezza detentiva il punto è come questa misura di sicurezza detentiva viene oggi di fatto applicata quanto meno si dovrebbe avere il coraggio la serietà
Di vedere come oggi questo istituto nato voluto nel fascismo viene di fatto applicato perché se venisse applicato bene bene insomma molte ingiustizie
Verrebbero arginate invece cosa succede che viene applicato male non a caso molte misure di sicurezza detentive vengono fatte scontare in strutture vecchie
Dove non c'è lavoro cui dove le persone internata di fatto non lavora quindi non può dimostrare un suo miglioramento e poi di conseguenza in magistrati sorveglianza
Proroga quelle misure di sicurezza detentive non mi sembra proprio un sistema virtuoso anzi tutt'altro mi sembra un sistema quello delle misure
Di sicurezza detentive mi sembra un sistema che presenta non poche
E patologie e gravi patologie aggiungerei
Ma dalla bella Sardegna ci spostiamo la bella Sicilia perché ci scrive Matteo che persona detenuta nel vecchio carcere piazza Lanza di Catania Matteo che afferma carissimo Arena anche nel carcere piazza Lanza di Catania
Il sovraffollamento stato Orlando essere quello di prima della sentenza Torregiani e francamente francamente tutti noi detenuti non sappiamo non sappiamo più quanto riusciremo a resistere ancora San ho dentro acquisti canili ed infatti scrive Matteo dal carcere piazza Lanza di Catania ed infatti in questo vecchio carcere costruito nei primi anni del novecento ci sono circa duecentocinquanta posti disponibili duecentocinquanta posti disponibili occupati però da più di trecentosettanta
Detenuti un sovraffollamento grave che ci costringe a vivere in sei o in sette all'interno di celle sporche
E rovinate
Per non diventi poi dei detenuti malati che non ricevono qui cure adeguate o di chi tra di noi e tossicodipendente e non riceve un'adeguata assistenza
Sì con logica e terapeutica considera ad esempio scrive ancora Matteo dal carcere piazza Lanza di Catania considera ad esempio che io sono tossicodipendente e mi trovo detenuto da circa sei mesi e ancora non visto l'assistente sociale oppure qualcuno che mi sappia ascoltare tra l'altro nel carcere piazza Lanza di Catania ci saranno più di cento ragazzi che si trovano d'qui dentro per trenta o quaranta grammi di fumo
Si tratta per lo più di giovani tossicodipendenti che vendevano Erba pur di comprarsi la droga pesante pure eppure non solo tutto suo dipendente quando sta in carcere
Non viene aiutato a liberarti da questa dipendenza ma ti fanno fare anche la galera in modo disumano per pochi grammi di marijuana ma a questo proposito
Domando scrive ancora Matteo dal carcere piazza Lanza di Catania cosa aspettano a legalizzare le droghe leggere cosa aspetto ma curare i detenuti torsioni pendenti in modo che escano liberati non soltanto dal carcere ma anche dalla droga
Anche a nome dei miei compagni ti mando una forte stretta di mano la lettera a punto e firmata Matteo persona detenuta nel carcere piazza Lanza di Catania una vecchia struttura ed ero quella di piazza avanzare realizzata
Nei primi anni del Novecento una vecchia struttura
Che accoglie le persone appena arrestate quindi è una di quelle carceri dove si coglie subito l'indice del sovraffollamento e come dice giustamente Matteo il carcere Sanza di Catania purtroppo sta tornando
Hai vecchie tristi tempi di prima sta tornando di nuovo sovraffollato tanto che li appunto le persone detenute sono costrette a vivere
In sei o sette persone all'interno di piccole celle ma non solo Matteo pone l'accento su due aspetti che sono fondamentali
Uno è il diritto alla cura per chi è tossicodipendente e guardate che delle carceri sono circa dieci mila le persone detenute
Tossicodipendenti e tra queste pochissime
Ricevono cure serie rigorose come se stessero in una comunità e terapeutica persone appunto non seguite che in carcere abbandonate secondo voi che fanno si drogano
è ovvio perché la droga in carcere c'è solo che cosa un po'di più magari mancano e le siringhe poi l'altro aspetto fondamentale che tocca Matteo Elah legalizzazione
Delle droghe leggere legalizzazione che adesso si sta dibattendo alla Camera speriamo speriamo che esca un testo di buonsenso e che quel testo venga appunto approvato pensare
Addirittura alla DDA la direzione distrettuale antimafia diritto che le droghe leggere e vanno legalizzata pensate se lo dicono loro non solo i radicali e lo dice la DDA pensato un po'
Comunque grazie Matteo per questo la tua lettera e scrive e dice ancora
Dal carcere
Piazza Lanza di Catania ma ce ne andiamo adesso in Campania perché ci scrive Antonio che è persona detenuta nel carcere di Avellino Antonio che Chadha raccontarci una vicenda abbastanza incredibile anche se poi nelle carceri
Ormai è noto tutto può succedere quindi una soglia di tanto incredibile non è comunque afferma Antonio che è persona detenuta nel carcere di Avellino caro Riccardo mi trovo detenuto da sei anni e a gennaio del due mila e dicesse
E quindi tra poco finirò di scontare la mia pena con meglio finirò di girare da un carcere all'altro buttando i soldi dei contribuenti e degli
Questo non a caso infatti per circa quattro anni sono stato detenuto nel carcere di Catanzaro o per un carcere che non solo era vicino alla città di residenza
Della mia famiglia ma anche un carcere dove è riuscito a dare un senso la mia pena tanto che mi ero iscritto all'università frequentando con passione tra Facoltà di Sociologia
Poi scrive appunto Antonio dal carcere di Avellino poiché senza alcun motivo ecco che all'improvviso vengo trasferito e vengo portato nel carcere di Cosenza e allora addio all'università e addio al diritto allo studio alto che pena rieducativa la verità e che ci vogliono tutti delinquenti e questo perché le galere sono un business economico
Un business troppo grande perché cambino le cose comunque scrive ancora Antonio dal carcere Avellino comunque nel caso di Cosenza
Anche se non c'era nulla per noi detenuti se non va in galera e soprusi ottenuto dal testa basta è questo solo per restare vicino alla mia famiglia
Ma ecco che a fine maggio vengo nuovamente impacchettato e trasferito questa volta nel carcere di Avellino da cui ti sto scrivendo
E non è tutto infatti per andare da Cosenza ad Avellino sentita
Per andare da Cosenza ad Avellino che sono circa trecento chilometri ovvero tre ore di macchina ho impiegato bene
Trenta sei ore trentasei ore e mi hanno fatto girare tutto il centro Italia isole comprese cose normate
Ed ecco il tragitto scriva appunto
Antonio recarci Avellino ecco il tragitto da Cosenza mi hanno portato a Catania da Catania mi hanno portato a Roma da Roma poi mi hanno portato a Napoli e da Napoli finalmente mi hanno ho portato nel carcere di Avellino Un viaggio allucinante fatto sempre ammanettato e chiuso in una gabbietta del furgone non più grande di quaranta centimetri
E poi lo Stato si lamenta che non ha soldi quanti soldi pubblici hanno buttato al vento facendomi fare in trentasei ore un tragitto che si percorre in tre ore
Ciao e grazie la lettera a punto e firmare da Antonio persona detenuta nei casi di Avellino ma insomma Antonino grazie a te e per questa tua lettera perché questa tua segnalazione è importante non solo perché ci fa capire
Quanti soldi pubblici si buttano nelle carceri perché è vero che le carceri costano tanto ma non si fa mai il calcolo di quanti soldi
Vengono buttati di quanti si potrebbero risparmiare ma anche perché
è una vicenda la tua che potrebbe anche integrare un danno erariale allo stato
Ma insomma vi rendete conto per fare trecento chilometri ovvero tre ore di macchina da Cosenza ad Avellino c'hanno impiegato trentasei ore
Per portare un detenuto da Cosenza ad Avellino trentasei ore e poi non solo da Cosenza son passati
A Catania in Sicilia da Catania a Roma da Roma a Napoli ed avevamo nelle carceri Avellino e quanti soldi pubblici hanno buttato
Quante risorse umane
Hanno buttato Baggi manca personale nelle carceri ed è lo credo fa dei viaggi inutili lo credo bene
Grazie grazie Antonio per cui essa effettuale entra tra l'altro veramente ben al di là della della follia di questo viaggio che che hanno fatto fare
Da veramente fastidio immaginare
Oltre al fatto che tu se lontano dalla tua famiglia questo un problema comune a tante persone detenute ma da Fazio veramente soltanto immagino
Era il fatto che tu che riscritto all'università a frequentare un corso di sociologia mentre ieri nel caso di Catanzaro e poi senza motivo
Stanno spostando da un carcere all'altro e così ci hanno fatto perdere anche il diritto allo studio beh insomma poi parlano di riduca azione ma insomma si rimane in quanto quanto meno perplessi ma adesso ci mandiamo giù in Calabria perché si scrive Nico
O la che è persona detenuta nel carcere di Vibo Valencia Nicola che afferma caro Riccardo anche nel carcere di Vibo Valentia la situazione sembra essere tornata quella di qualche anno fa e tutti noi tutti noi viviamo una delle pensione che è davvero difficile da descrivere per prima cosa c'è il sovraffollamento anche nel carcere Vibo Valentia un sovraffollamento
Che ci costringe a vivere in cinque in sei detenuti all'interno di piccole celle e Ticino stringe a dormire sull'ente casello alti fino al soffitto
Ma non solo scrive Nicola dal carcere Vibo Valentia ma non solo qui infatti ci lasciano chiusi in queste celle per oltre ventuno ore al giorno
E ti lascio immaginare tutte le difficoltà che dobbiamo sopportare per poter sopravvivere
Ti dico solo che qui spesso non abbiamo neanche l'acqua corrente nelle celle
Con la conseguenza che non sono molti di noi non possono bere ma che non possiamo neanche rinfrescarci un po'per difenderci dal caldo che sta facendo qui dentro
Insomma insomma un inferno un interno che nessuno far nulla per migliorare
Egli infatti scrive ancora Nicola recarci Vibo Valentia ed infatti nel caso di Vibo Valentia esiste un teatro dei laboratori una palestra e delle Officine spazi che sarebbero utilissimi per farci progredire e per dare un senso a queste nostre condanne spazi che però restano chiusi e inutilizzati per mancanza di volontà da parte dell'amministrazione carceraria un fatto un fatto a dir poco grave
Sta di fatto che invece di poter lavorare restiamo chiusi nelle celle ventuno ore al giorno senza l'educazione
E senza
Reinserimento e pensare e pensare che il carcere di Vibo Valentia non è una struttura vecchia e potrebbe funzionare bene per darci una volta liberi possibilità concrete di lavorare onestamente e di non delinquere più ora scrive ancora Nico calci Vibo Valentia si fa un gran parlare di nuove carceri ma domando se non siete in grado di far funzionare quelle esistenti come si può pensare di far funzionare quelle nuove entrate bella domanda dico comunque sia ci deve può anche ad informarti che anche i nuovi detenuti del carcere Vibo Valentia abbiamo costituito il Comitato per la misti e per la riforma della giustizia e per questo era sono intimando le nostre settantadue firme bravi bravi bravi la lettera a punto è firmato da Nicola persona detenuta
Nel carcere di Vibo Valentia
Beh insomma Nicola sottolinea
Degli aspetti che sono essenziali
La domanda che pone intelligente si pensa si fa un gran discutere di costruire nuove carceri ma se non siete capaci a gestire quelle già esistenti perché dovreste essere capaci a gestire quelle nuove domanda la domanda e giù sa anche perché se è vero che nel carcere di Vibo Valentia ci sono degli spazi che potrebbero essere sfruttati per far lavorare le persone detenute per fare in qualche maniera progredire ma non vengono utilizzate beh insomma pro capite bene che c'è
Anche un problema di responsabilità di responsabilità di chi amministra un carcere la responsabilità del direttore di quel carcere somma non ce lo dimentichiamo
Comunque ringrazio tenni con la ringrazio tutti i tuoi settantadue compagni detenuti del carcere vivo valenza che anche voi
Avete appunto costituito il Comitato per l'amicizia e per la giustizia grazie grazie ancora di nuovo
Poi saluto settantuno persone detenute nella terza sezione ed il reparto di alta sicurezza il carcere Caltanissetta che anche loro hanno costituito il Comitato per l'amnistia e per la giustizia bravi bravi bravi saluto Rosario insieme sui compagni dette Nuti nei casi di Brucoli che hanno organizzato dieci giorni di sciopero della fame e i dieci giorni di battitura delle sbarre affinché questo Parlamento e questa politica riconosca il collasso in cui versano sia le nostre carceri che la nostra Gius si inizia saluto Nourdine dal carcere scienza Eugenio dal carcere Ucciardone e un gruppo di donne detenute nei casi di Vercelli che ricordano con affetto Marco Pannella e che ci sparavano ad andare avanti a non mollare mai che il saluto già un po'Franco insieme a quarantatre persone detenute nel carcere di Oristano che hanno anche loro costituito il Comitato per l'amnistia e per la giustizia che si dicono pronti a mobilitarsi per le prossime
Inserire politica chi saluto Nicola dal carcere Sulmona che è condannato all'ergastolo fine pena mai e poi saluto già Lille che persona detenuta nel carcere di Cremona
E allora prima di salutarvi ecco i nostri recapiti come entrare in contatto con noi di radio carcere prima di tutto il numero di telefono di qui di Radio Radicale ovvero zero sei quattro otto otto sette otto uno ripeto
Zero sei quattro otto otto sette otto uno chiamateci se siete da poco usciti dal carcere e volete raccontare la vostra esperienza carceraria chiamateci se come imputati sesta delibera usati può e restati e poi prosciolti se sei Stati vittime insomma di un errore giudiziario marchi amate ci anche se siete state vittime di un reato e non siete riusciti ad ottenere una risposta di giustizia vi ricordo do anche che siamo presenti su Facebook e su Twitter basta cercare Riccardo Arena o radio carcere su Facebook o sul Twitter e disputerà fuori il simbolo di radio carcere e poi ricordo soprattutto le persone detti ho detto l'indirizzo dove inviare le vostre lettere dalle carceri lettere che leggiamo il giovedì alle ore ventuno questo l'indirizzo per far sentire la vostra voce dalle carceri radio radicale
Rubrica
Radio carcere
Via
Principe Amedeo due
Zero zero uno otto cinque a Roma lo ripeto sempre scrivete scrivete scrivete non lasciate che le ingiustizie che subite tutte dico è rimangano protette da quel maledetto silenzio ed e quelle maledette qua quattro mura e scriveteci anche per dieci in quali casi realmente creato il Comitato per l'amnistia e per la giustizia ora questi comitati sono presenti Ino oltre cento carceri chiaramente l'obiettivo è che questi comitati siano presenti in tutte le carceri italiane e questo per portare avanti e per rilanciare la lotta dei radicali per l'amnistia e per la riforma della giustizia lotta tanto cara Marco Pannella lotta che ora prosegue per la grande mobilitazione fissata per il sei novembre giorno
Del Giubileo per i detenuti lotta che appunto non cesserà non cesserà di essere portata avanti a questo proposito vi ricordo che creare questi comitati è molto semplice bassa raggrupparli in dieci quindici venti trenta persone raccogliere i vostri nomi e le vostre firme e inviarci Alli per lettera ed eccolo lì che Comitato è bello che costituito quindi insomma
Molto molto semplice bene io ringrazio Claudio Palumbo per l'assistenza in regia e poi grazie grazie di cuore a tutti voi che anche questa sera da una casa da una macchina da un camion e dove c'è la spola che sono affollata avete acceso una radio per ascoltare una piccola voce la voce di radio carcere l'informazione sul processo penale e la detenzione a tutti voi davvero a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
Unitamente a quello italiano il tribunale
Cinque Codice di procedura penale
Italiana è la Corte d'Appello di Palermo seconda soluzione
Dal cinque aprile mille novecento