Rassegna di Geopolitica. La politica estera italiana nel rapporto annuale dello IAI - @rass_geopol

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale con la rassegna di geopolitica di mercoledì ventisette luglio due mila sedici di presentiamo il rapporto annuale a cura dello IAI distrutto affari internazionali sede a Roma
Delicato alla politica estera del Governo incarica l'edizione due mila sei dice chiaramente dedicata alla politica estera italiana il Governo Renzi
Il rapporto curato da Ettore Greco età Natalino Ronzitti ma sono molti contributi in questo rapporto che potete scaricare se volete integralmente nel PDS
Dal sito dello IAI che sia il punto Titti veniamo allora qual è il Bilancio che emerge dalla lettura di questo rapporto quello dello IAI
Anche nel periodo in esame l'Italia ha dispiegato gran parte della sua azione diplomatica nell'ambito dell'Unione europea
In campo economico il Governo Renzi ha puntato su una ridefinizione delle priorità della strategia complessiva dell'Unione stessa
Chiedendo una maggiore flessibilità nelle politiche di bilancio nazionali una più ampia condivisione dei rischi è un'effettiva azione anticiclica a livello europeo
Nel perseguire questi obiettivi il Governo ha dovuto fare i conti con tre ostacoli principali
Il persistenti approccio rigorista della Germania e di altri Paesi gran parte di quelli non mediterranei che era invece continuato a porre l'accento sul rispetto delle regole di bilancio sulla riduzione dei rischi mostrando ben poca propensione ad accettare nuovi meccanismi di solidarietà
L'esplodere di altre emergenze la crisi migratoria l'ondata di attacchi terroristici sul suolo europeo che sono passati in cima l'agenda europea relegando in secondo piano Programmi di riforma economica
Lei lo scarso ruolo propulsivo delle istituzioni europee in particolare della Commissione con quest'ultima il premier Renzi ha avuto momenti di aspro confronto di merito in particolare delle regole di bilancio
Un'escalation di dichiarazioni polemiche all'inizio del due mila sedici ha creato forti tensioni con Bruxelles
Successivamente il Governo ha assunto un atteggiamento più costruttivo avanzano una serie di proposte sulla riforma della governance economica europea in larga parte in sintonia con gli obiettivi della Commissione della Banca centrale europea
Il Governo ha fortemente sostenuto il piano di investimenti strutturali della Commissione il cosiddetto Piano Iunca
Che però ha faticato a decollare e la politica monetaria espansiva della BCE d'altra parte l'Italia ha continuato a trovarsi una posizione di intrinseca debolezza in ambito europeo
A causa della mancanza di una prospettiva credibile di riduzione nel breve e medio termine dell'ingente debito pubblico un parametro della stabilità macroeconomica su cui le istituzioni europea
Hanno da tempo l'accento crescente
E della persistenza fragilità del sistema bancario nazionali che emersa in piena luce nei primi mesi del due mila sedici
Reagendo alla tendenza procrastinare annacquare la riforma della governance economica già evidente nel rapporto dei cinque Presidenti di metà due mila quindici
Il Governo ha presentato nel febbraio due mila sedici un ampio documento tornando a chiedo una maggiore simmetrica nel processo di aggiustamento macroeconomico il rilancio degli investimenti infrastrutturali e completamento dell'Unione bancarie
In particolare l'istituzione del previsto meccanismo che la garanzia comune sui depositi un progetto che è stato di fatto congelato
Peraltro l'entrata in vigore delle nuove regole europee sul Belin per la risoluzione delle crisi bancarie ha messo sotto pressione si sia bancario italiano che ha manifestato una preoccupante vulnerabilità
Anche per l'assenza di Comuni strumenti di sostegno degli istituti in difficoltà il Governo si è opposto fermamente alcune proposte e tedesche che potrebbero avere riflessi negativi sulla stabilità macroeconomica del Paese
Con l'introduzione di norme per limitare i titoli di Stato posseduti dalle banche per la ristrutturazione automatica del
Debito pubblico
Di fronte all'inasprirsi della crisi di fiducia all'interno dell'Unione europea e all'incapacità dell'istituzione europea e dare una risposta adeguata
Il Governo Renzi proseguano apporto IAI ha rilanciato anche l'idea di una più ampia riforma dell'Unione europea che gli dia legittimità e consenta un approfondimento dell'integrazione tre paesi dell'eurozona
In quest'ottica il Governo sembra aveva accettato l'idea
Che si è fatta sempre più strada che possa esservi una crescente differenziazione nei livelli di integrazione tra Paesi membri nella convinzione che in un contesto di integrazione differenziata se necessario il nucleo di Paesi membri in grado di svolge un ruolo propulsivo
Il ministro degli esteri Gentiloni ha promosso un processo di consultazione coordinamento politico tra i sei Paesi fondatori dell'Unione
Il tentativo incontrato inizialmente dubbie resistenze negli altri Paesi interessati
Ma a metà del due mila sedici sembrava vere concrete prospettive di sviluppo anche come riflesso dell'esito delle ferie non britannico sulla Braxton l'impegno a uno sviluppo adattamento dello strumento
Militare ha trovato un significativo riscontro nell'adozione di un libro bianco che delinea una strategia di medio termine per la politica di sicurezza internazionale e di difesa
Con questo sforzo di correlare obiettivi strumenti risorse un quadro più organico e coerente
Si è cercato di colmare una vistosa lacuna rispetto agli altri maggiori Paesi europei
L'ambizioso piano di riforma propugnato Libro bianco continua però a scontrarsi con una serie di ostacoli legislativi e amministrativi e di resistenze corporative
D'altronde le spese per la funzione difesa continua a diminuire ampliando il divario con gli impegni assunti in sede NATO
In linea con la strategia generale di politica estera del Governo che libro bianco indicati specificamente la Regione euromediterranee come lo scacchiere prioritario di azione per gli interventi dell'Italia in affetti versato un
Orientamento complessivo dell'impegno militare verso il Mediterraneo e Medio Oriente dove le forze armate italiane svolgono oggi un ruolo di spicco che talora di guida nell'ambito delle missioni di stabilizzazione e gestione delle crisi
Italia se anche assunto impegni militari significativi nel quadro della coalizione antisì Schininà che e dei piani di rafforzamento del dispositivo di distorsione della NATO in risposta alla crisi Ucraina
Più direttamente collegato agli interessi nazionali è il contributo di primo piano fornito in diverse operazioni navali nel Mediterraneo per il soccorso dei migranti che il contrasto trafficanti di esseri umani
Il Governo anche evocato più volte la possibilità d'intervento terrestre in Libia qualora se ne determinassero le condizioni politiche legali
Incluso ho mandato dell'ONU l'interrogativo è se questa partecipazione così ampia chi attiva le missioni di sicurezza e contributo a difesa collettiva che uno dei tratti distintivi al profilo interazione dell'Italia sia sostenibile nel più lungo termine
Data la scarsità di risorse le persistenti difficoltà ad attuare una riforma incisiva dello strumento militare i problemi legati alla politica dell'immigrazione dell'assillo prosegue rapporto IAI sono ormai da qualche anno una nota dolente per la politica italiana che ha dovuto gestire praticamente in solitudine il flusso imponente di immigrati provenienti dalle coste libiche ma ora anche giudiziarie
E da altri Paesi senza peraltro trovare il necessario riscontro della solidarietà europea solo recentemente l'Italia essi sito con forza che la questione venisse gestita a livello europeo
Nel quadro del principio di solidarietà codificato nell'articolo ottanta del Trattato fondativo Unione europea ciò significa che vi sarebbe implicare la redistribuzione dei migranti approdate sulle coste italiane e l'abbandono del principio per cui responsabile della sorte dei migranti assillanti resta lo stato di primo ingresso terminata l'operazione mare nostro ma che ha consentito al salvataggio di numerose vite umane grazie al contributo della Marina militare
Gli sforzi per far fronte alle esigenze umanitarie sono proseguiti Commissione Traetta un coordinata da Frontex ma di minore entità rispetto alla precedente
L'insistenza nel configurare la questione dell'immigrazione come un problema europeo che non solo italiano ha avuto un suo primo successo quell'operazione e un altoforno Mad Sofia
Che però non è in missione di ricerca e soccorso ma piuttosto di contrasto al traffico illecito di migranti
La questione della migrazione di massa non è più una questione settoriale ma globale da gestire insieme i Paesi di provenienza dei flussi a che si accordi come quello dell'Unione Europea Turchia sono di dubbia legalità
Il Governo italiano si è fatto portatore di un piano denominato migration compatta
Che prevede lo sviluppo economico e politico dei Paesi di provenienza per ridurre o addirittura eliminare i flussi migratori un programma ambizioso che richiede la messa a disposizione di una quantità considerevole di risorse
Accolto positivamente dall'istituzione europea il migration compatta è una delle mani dei Governi la capacità del Governo italiano di convincerli parte europea sarà ammessa a dura prova la politica energetica dell'Italia invece ha dovuto fare i conti con un quadro in forte evoluzione sia a livello regionale che globale data la forte dipendenza dall'estero in particolare dal gas russo la sicurezza degli approvvigionamenti rimane il principale obiettivo strategico si è peraltro profilato un ridimensionamento della relazione speciale con la Russia ha seguito la cancellazione del progetto South Stream e del successivo accordo per l'espansione di nord Stream
Alla ridotta a valenza strategica delle relazioni con Mosca ha fatto riscontro un riposizionamento dell'Italia nel difficile confronto in atto l'Unione europea sulle politiche energetiche europee con una riavvicinamento ai Paesi dell'Europa centro orientale
L'abbandono del progetto South Stream anche rafforzato l'interesse italiano a favorire la cooperazione tra Turchia e Unione europea per il completamento del corridoio Sud
Al contempo Italia appare sempre più intenzionata a sviluppare il suo portafoglio gli investimenti nel Mediterraneo nell'Africa
Questo spostamento del centro di gravità degli interessi energetici nazionali è dovuto a una serie di sviluppi da notevole impatto potenziale
Tra cui la scoperta da parte di ENI delle mega giacimento d'uso che potrebbe portare alla creazione di una ab del gas nel Mediterraneo orientale
Nell'area mediterranea rimangono altresì i fondamentali per la sicurezza energetica italiana la stabilizzazione della Libia e la tenuta del regime algerino
Un ruolo crescente potrebbe essere svolto dall'Italia anche in Africa subsahariana grazie progetti portati avanti da tempo da ENI che quelli più recenti viene
Non le opportunità dovrebbero scaturire dalla rimozione delle sanzioni contro l'Iran anche se i tempi per una ripresa sull'ampia scala della cooperazione con Teheran
Potrebbero rivelarsi più lunghi del previsto un ruolo più attivo dell'Italia si è registrato anche la promozione della cooperazione multilaterale in campo energetico sia in sede europea che a livello globale
E ancora una novità importante si è registrata nella politica di cooperazione allo sviluppo con l'approvazione di una nuova legge che punta a migliorare la coerenza degli interventi che a migliorarne l'efficacia
Attraverso una generale riorganizzazione delle strutture deputate ad attuarli obiettivo fondamentale di questo riassetto la collocazione a pieno titolo della cooperazione nelle politiche di governo
Di qui la nomina di un viceministro con delega la cooperazione la creazione di un'agenzia per la cooperazione allo sviluppo sottoposta al potere di indirizzo del Ministero degli affari e la riforma prevede anche l'ampliamento della platea di organizzazioni della società civile il cui ruolo nel settore il Governo interessato a valorizzare tuttavia l'effettivo miglioramento nella gestione di coordinamento degli interventi andrà concretamente verificato nei prossimi anni l'Agenzia ha cominciato ad operare solo nel gennaio due mila sedici
Inoltre che i fondi destinati alla cooperazione rimangono molto esigui ben al di sotto degli impegni assunti a livello internazionale
Anche il progetto del Governo di utilizzare risorse della Cassa depositi e prestiti come leva per mobilitare fondi del settore privato non è di facile attuazione data la scarsa propensione generale agli investimenti
All'interno del rapporto poi troviamo un capitolo intero dedicato alla questione della difesa e promozione della lingua italiana nel mondo
Veniamo al la sintesi nel rapporto ieri in un mondo sempre più anglofono parrebbe strano che ci si preoccupi di diffondere la lingua italiana non solo come strumento di conoscenza letteraria ma anche per accrescere il potenziale economico del sistema Paese
Tuttavia strano non è se si pensa che le risorse investite per la diffusione della lingua italiana all'estero genera ritorni economici non trascurabili un'iniziativa di leva è stata la prima edizione degli stati generali della lingua italiana svoltasi a Firenze nel due mila quattordici
Destinata a ripetersi a cadenza biennale da salutare positivamente altresì la centralizzazione presso un unico ufficio del ministero Esteri delle competenze riguardanti la diffusione della lingua italiana nel mondo
Purtroppo tali sviluppi positivi devono fare i conti con le drastiche riduzioni di bilancio che nei minimi Scola portata
Occorre pensare a una riorganizzazione Perale della diffusione della nostra lingua e all'adozione di misure che consenta al mantenimento degli istituti e cattedre esistenti
Per quanto riguarda poi le questioni attinenti al diritto internazionale c'abbiamo la conclusione della rassegna scrive ancora lo IAI nel suo rapporto
L'Italia ha sempre affermato di improntare la propria politica estera al rispetto del diritto internazionale in particolare in relazione al divieto dell'uso della forza e all'obbligo di risolvere pacificamente le controversie internazionali
Propositi che tuttavia vengono messi alla prova dalla realtà delle relazioni internazionali
Per quanto riguarda il primo punto la politica italiana è stata improntata un'estrema cautela in relazione alla parte elevazione ad azioni militari esprimendo un fermo diniego ad azioni che non fossero malate dal Consiglio di sicurezza dell'ONU
Anche il supporto alla Francia dopo gli attentati di Parigi è stato molto tiepido quantunque le norme del diritto internazionale consentissero azioni più incisive
Sul fronte della soluzione pacifica del controverse e da lì marcarsi la disponibilità dell'Italia sottoporre controversi internazionali ad istanze giudiziarie come la Corte Internazionale di Giustizia od arbitrali
Infine per riaffermare il suo ruolo nel sistema di governance globale l'Italia ha presentato la sua candidatura un seggio non permanente del Consiglio di sicurezza per il biennio due mila diciassette due mila diciotto
Purtroppo la votazione in Assemblea generale dell'ONU che è avvenuto il ventotto giugno scorso non è andata secondo i desiderata italiane causata defezione taluni Stati
Che hanno promesso il voto all'Italia e si è dovuti ripiegare con una divisione del Sergio un biennio da dividere con l'Olanda il primo anno all'Italia e il secondo all'Olanda
E questo in estrema sintesi quanto emerge dalla lettura di questo rapporto sulla politica estera italiana il Governo Renzi edizione due mila sedici a quella di Ettore Greco Natalino Ronzitti per noia Istituto Affari internazionali
Di Roma dove potete ritrovare scaricare se volete integralmente questo rapporto dal sito IAI
Punto fitti ricordiamo anche che c'è solo la presentazione ufficiale a Roma il ventuno luglio scorso di cui potete ritrovare integralmente l'audio video su Radio Radicale punto siti
Con ciò termina puntata di oggi della rassegna di geopolitica un saluto e ringraziamento per l'ascolto da Lorenzo denti ci risentiamo sabato mattina del sette