Dalle Ragazze del '46 alle Ragazze di Oggi - inaugurazione della Sala delle Donne alla Camera dei deputati

Ebbene il ventisei settembre nel mille novecentoquarantaquattro
Io ero a scuola a Bassano del Grappa dove frequentava all'Istituto magistrale quando essa esiste in antico strinse da tutti gli studenti e la popolazione non è a recarsi in viale Venezia oggi viale dei martiri ad assistere all'impiccagione di quarantatré giovani che erano stati presi dopo rastrellamento sul Grappa
O mancanza spettacolo un monito a chi osasse ribellarsi
Quei giovani presi come ostaggi e che in base al principio etico secondo il quale
Non è responsabile che non contiene atto e loro non erano responsabili di alcun atto di guerra
Non avrebbero dovuto essere condannati
Tra questi c'era il fratello della mia compagna di banco
Fuori in lire l'impiccagione fa paura è una visione tragica insopportabile alcuni bambini che Angela
Altri sveniva no tutto il Paese esistente
Cruenta spettacolo
Ritornati in classe scoppio fanno i compagne una discussione violenta ci siamo perfino picchiate
C'era chi diceva che i soldati avevano fatto bene perché quella era la legge e loro l'avevano fatta rispettare chi difendeva le ragioni dei partigiani perché la legge non può andare contro i diritti della persona
Questo episodio l'ultimo di tanti ci obbligava a dare una risposta concreta a un interrogativo che ci ponevamo da molti mesi
Cosa possiamo fare stiamo qui e guardiamo potevamo assistere alla sofferenza a quello che avveniva intorno a noi senza fare niente
Dovevamo agire per non aggravare la situazione per non sentirci corresponsabili dei massacri
è la nostra risposta avvenne infine
Ricordo che la domenica successiva al ventisei settembre a una riunione dell'Azione Cattolica alla quale ero iscritta
Ripresi la discussione avuta in classe e il nostro assistente sottolineo con molta forza che il rifiuto del fascismo era giusto
In quanto il fascismo negava i diritti umani calpestava il valore dell'uomo di ogni uomo e aveva una visione pagana dello Stato
Il suo fondi scorso dirompente per noi giovani cattolici e segno la definitiva presa di posizione contro il fascismo ed il nazismo
Da molto tempo avevo già stabilito da quale parte stare e quel giorno decisi di entrare nella Resistenza
Una mia amica che aveva il fidanzato che combatteva sul Monte Grappa con i partigiani mi chiese tu avreste il coraggio di fare la partigiana
Risposi di sì
E cominciamo a discutere su quello che poteva significare fare la partigiana i pericoli che avrei corso io le dissi che volevo rendermi utile e questa era l'unica cosa che contava
Così la mia amica
E il suo fidanzato mi accompagnarono dal comandante che dopo una breve presentazione fu molto esplicito
Sai cosa ti aspetta se ti prendono pagherai
Preghiera è solo che ti ammazzino perché ti faranno di peggio e andò avanti a prospettarmi tutti i rischi e quali andava incontro voleva mettermi alla prova valutare la mia determinazione il mio coraggio
Superato l'esame il colloquio si concluse con l'indicazione della prima decisione da prendere
Nella Resistenza Tina non esisteva dovevo assumere un altro nome e tenere ben separata la vita di tutti i giorni dall'impegno di staffetta partigiana
La nuova identità garantiva la segretezza e aveva un altro significato simbolico
Divenni Gabriella ispirandomi all'arcangelo Gabriele
Non era forse un messaggero divino incerto ma faceva la staffetta più o meno come l'avrei fatta io
Passai così dal nome di una cagnetta a quello di un arcangelo infatti china che non è un diminutivo fu scelto da mio padre in ricordo di una bastardina che aveva molto amato
Preso da storia di una passione politica autobiografia di Tina Anselmi scritta insieme ad Anna vinci
Buongiorno a tutte tutti
Prima di entrare nel merito del tema che ci vede oggi qui riuniti riunite in tanti
Io vorrei che noi
Stamattina partecipassimo al dolore che ha toccato la Puglia che ha toccato tutto il nostro Paese
In una tragedia come l'ha definita il capo dello Stato inammissibile ecco inammissibile perché si è portata via tante vite umane e allora credo che sia doveroso da parte nostra prima di
Parlare di questo incontro e di spiegare il perché oggi di questa inaugurazione accorgerci in un minuto di silenzio
Vi ringrazio
E allora
Ringrazio
Tutte le autorità presenti nelle do tante mi fa piacere vedere
L'amica Valeria fedele vicepresidente del Senato la ministra
Maria Elena boschi mi fa piacere vedere le giudici Marta Carta vestivano Sciarra
Il giudice Prosperetti il Presidente dell'ANCI Fassino mi fa piacere
Vedere tante deputate deputati che sono qui molte dell'intergruppo donna mi fa piacere
Mi fa piacere vedere le partigiane che oggi hanno deciso di venire qui le ringrazio sempre sempre tanto per esserci grazie
Ringrazio ma la farò poi dopo la la Presidente nel non tanto non è che qui presente con noi la prima Presidente della Regione
Abruzzo la prima donna
A rivestire questo prestigioso incarico grazie anche di essere qui presente
Ecco saluto con veramente con
Grande gratitudine tutti i discendenti e le discendenti
Delle donne a cui noi dedicheremo questa sala ecco sono in tanti essere venuti da molte parti d'Italia così come sono tanti i Sindaci le sindacale che hanno risposto al nostro al nostro invito
E certamente ringrazio le relatrici dei relatori che vedete al nostro tavolo all'onorevole Maria Pia Garavaglia Serena Dandini che ci aiuterà anche a coordinare questa incontro
Saluto ringrazio Riccardo Iacona Filippo Ceccarelli due importanti giornalisti del nostro
Panorama mediatico e Lunetta Savino Lunetta Savino attrice attivista per i diritti delle donne che già
A interpretato in modo più sei magistrati un discorso molto bello
Del Tina Anselmi
Ecco io saluto anche tutti gli altri che non sono qui per
Perché c'è
Un problema di spazio ma sono collegati con noi con uno schermo in altre sale della Camera dei deputati mi scuso con loro
Ma non pensavamo in una tale come dire presenza così numerosa che ci fa piacere ma poi ci vedremo anche con
Queste persone andremo insieme a visitare la Sala delle donne ecco
La sala delle donne e allora perché la Sala delle donne ci voleva anticipo già le possibili obiezioni ci voleva proprio
La sala delle donne guardo Pia Locatelli che tanto invece contenta per questa decisione bene io penso che ci voleva ci vuole e l'ispirazione
L'ispirazione infatti mi viene da un altro Parlamento anche questo dobbiamo dirlo la diplomazia parlamentare ispira anche quando ci sono delle belle iniziative che poi ritornano ritornano a casa
E allora in visita al Parlamento svedese mi sono imbattuta sulla sala delle donne
In quel caso era una galleria di foto di donne autorevoli in quel Paese quindi erano
Tutte le donne che avevano contato in quel Paese allora
Il mio pensiero è andato a Montecitorio e il mio pensiero è andato ai corridoi di Montecitorio alle belle austere sale di Montecitorio e ho realizzato che tutto quello che mi viene in mente al maschile
Era al maschile e allora ho pensato forse anche noi dovremmo riequilibrare un po'visto quante donne autorevoli non abbiamo avuto
Facendo il punto sulle donne autorevoli ho capito che erano troppe per poter fare una sala alle donne autorevoli della nostra Repubblica cioè non avremmo avuto lo spazio sufficiente questo deve essere chiaro
E allora abbiamo cominciato con la segretaria generale la dottoressa Pagano che ringrazio molto per la straordinaria
Partecipazione a questo progetto ecco abbiamo pensato a darci un criterio etnica arrestato le prime donne cioè le donne che per la prima volta hanno rivestito
Degli incarichi importanti
E allora e allora abbiamo cominciato
Dalle prime ventuno costituenti
Non potevamo per fare questo le prime ventuno costituenti quelle che
Vennero lette nel giugno del quarantasei quelle che il venticinque giugno del quarantasei Vaccaro no il portone di Montecitorio
Erano motivate erano coraggiose sapevano che quel passo scriveva la storia
Ecco il loro lo facevano sicuramente in quanto loro
Elette ma lo facevano in nome e per conto di tutte le donne che durante il secondo conflitto mondiale
Avevano avuto un ruolo determinante purtroppo non ancora sufficientemente riconosciuto avevano combattuto ogni giorno
Per mandare avanti la famiglia e per crescere i propri figli avevano combattuto ogni giorno per dare il rifugio
A chi era perseguitato avevano combattuto ogni giorno
Per aiutare i loro compagni sulle montagne
E lo facevano quel passo avendo in mente la responsabilità che significava e lo facevano anche il nome per conto delle altre donne che molti decenni prima
Avevano fatto qualcosa di straordinario per questo Paese non siamo arrivati al quarantasei per caso
Allora negli archivi della Camera è stato molto bello in batterci con delle figure straordinarie assolutamente contemporanei
Di donne che lottavano tesi il suffragio universale e già
Perché le donne non potevano entrare in una cabina elettorale era loro vietato
Non erano sufficientemente mature per farlo
Erano inadatte alla vita pubblica ecco allora quelle donne
Per le donne
Che fecero quelle battaglie oggi non li ricordiamo in una mostra che vi invito a visitare una mostra che qui nella bella Sala della Lupa
E si intitola mille e novecentoquarantasei nell'anno della svolta le donne al voto
Quindi la battaglia di tutte le battaglie fu quella del suffragio universale e se avrete tempo dateci un'occhiata perché ci sono delle figure veramente straordinario di donne
Quindi
Dicevo queste nostre ventuno costituenti erano donne lungimiranti a volte erano donne che avevano dei mestieri non di primo piano ma che si adoperavano direttamente con tutte le loro forze
Erano donne anticonformiste molte di loro erano anticonformiste
Erano
Come dire donne che volevano contribuire a un Paese più giusto a un Paese a un Paese più
Giusto non solo dal punto di vista formale ma anche dal punto di vista sostanziale
E allora
Emerge una consapevolezza tra queste donne che io penso a volte noi non ritroviamo
Tra di noi oggi che viviamo questo tempo una consapevolezza che definirei femminista
Se per femminismo si intende
Volere una società in cui gli uomini e donne hanno gli stessi diritti io penso che quelle donne erano femministe e io penso
Che tutti noi dovremmo essere femministi
Perché tutti noi uomini e donne dovremmo augurarci una società dove uomini e donne hanno gli stessi diritti
Perché gli uomini devono unirsi a noi devono unirsi a noi nelle nostre battaglie lo devono fare
A testa alta lo devono fare specialmente quando non ci impegniamo contro la violenza
Contro il femminicidio di uomini che come noi inorridisco no devono poter uscire allo scoperto e uniti al noi in questa battaglia ed è per questo che
Vorrei ricordare una bella iniziativa fatta da una radio
RTL che ringrazio che cosa ha voluto fare
P.l. ha voluto
Chiedere atta artisti tra i più famosi
Testi italiani cantanti tutti maschi di aderire a una campagna contro la violenza di genere contro il femminicidio
Ecco circa cinquanta artisti uomini hanno aderito a questa campagna io ringrazio
Gli speaker
I conduttori di RTL che troveranno questa campagna e
In nome appunto
Ringrazio uno dei degli artisti che oggi è qui con noi che aderito che Gianni Morandi che veramente saluto che ringrazio per voler essere
Dalla parte delle donne
E allora torniamo al quarantasei quarantasei le prime costituenti ma anche
L'anno delle elezioni amministrative sapete quante sin da che vennero lette nel mille novecentoquarantasei
Trovate a immaginare un numero
Ecco
Posso dirvi che non è stato facile saperlo per non è che lo volevamo sapere
Avevamo questa curiosità
E non sapevamo come venirne a capo ringrazio il Ministero dell'Interno per averci aiutato anche l'ANCI perché di fatto nessuno aveva mai catalogato le prime sindacare il quarantasei
Ebbene ebbene queste sindacabile sono dieci
Sono dieci ben dieci donne vennero vallette sin da che
In quello straordinario mille novecentoquarantasei
Dalla Lombardia la Calabria e in tutta Italia
E allora permettetemi di ricordarle una donna
Perché sono dieci pioniere
Allora è dedicata un'altra parete delle Sala delle donne andiamo per parenti
Analisi sindacati Borgo Satollo in provincia di Brescia eletta il sette aprile del mille novecentoquarantasei Giovanna
Detta e le leggo un po'lungo ne facciamo uno solo di applauso alla fine c'è un'anima detta Ninetta Bartoli sindacati borbotta in provincia di Sassari eletta il dieci aprile del quarantasei
Sa Damiani Prampolini eletta sindacali Spello provincia di Perugia il ventiquattro novembre del quarantasei
Ottavia fontane letta sindaca di vero nella provincia di Verona il ventiquattro agosto del quarantasei
Annan Monti Rolli sindaca di però cantica in provincia di Rieti l'otto aprile del quarantasei
Padana tali eletta sindaca di Massa Fermana in provincia di Fermo il trentun marzo del quarantasei Margherita Sanna Sindaco caldi Orun in provincia di Nuoro il sette aprile del quarantasei
Lidia Toraldo Serra eletta sindaca di Tropea in provincia di Vibo Valentia l'otto aprile del quarantasei
Allenato Setti sindaca di fine anno in provincia di Modena eletta il sette aprile del quarantasei
E infine Caterina Pisani Palumbo tuffa rally eletta sindaca di Sant'sosti in provincia di Cosenza il ventiquattro marzo del mille novecentoquarantasei
E nella sala delle donne
Non potevamo non ricordare la prima Presidente della Camera evidente che Nilde Iotti
Per tutto quello che a far
Attenzione
Non poteva
Mancare
Una Presidente che ha avuto l'incarico per tre mandati quindi immaginate quanto sia stata importante per questa istituzione e poi la prima ministra Tina Anselmi
è la prima Presidente di Regione come dicevo la Presidente Anna Menna D'Antonio che saluto nuovamente
Presidente dell'Abruzzo
E allora lo anticipavo prima i nostri relatori alle nostre relatrici la sala che non ha
La pretesa di contenere appunto tutte le donne autorevoli del nostro Paese questo deve essere chiaro ma di ricordare solo le prime che hanno ricoperto una carica istituzionale
E come ben noto nel nostro Paese ci sono ancora importanti cariche politico istituzionali che non sono state mai ricoperte da una donna
E allora quindi non potevamo mettere una foto perché non c'avevamo questa foto
E allora per la carica di Presidente del Consiglio Presidente del Senato il Presidente della Repubblica abbiamo messo tre stecche
E il significato evidente parlando di donne
Vogliamo dire alle giovani donne che vengono in visita ne vengono tanti in visita in questa istituzione vogliamo dire che potresti essere tulle a prima
Questo è un modo per dare in tavola mentre
Questo è un modo per
Direi che con impegno
Che
Con competenze che anche con autostima perché anche quella ci vuole ognuna può riuscirci poiché così dice la nostra Costituzione
E nella sala delle donne ci sono due articoli della nostra Costituzione che sono appunto menzionati
Ecco allora consentitemi un breve bilancio prima di chiudere ma non posso non farlo
In questi settanta anni noi abbiamo fatto un lungo percorso anche perché venivamo da un regime il regime fascista che ci voleva donne e mogli
Non ci consentiva di avere nessun ruolo fuori di questo quindi avevamo tanta tanta strada da fare e ne abbiamo fatta tanta
Ne abbiamo fatta tanta però sarebbe incompleto non menzionare che ce ne resta ancora
Tanto da fare
E penso che sono troppe poche le donne ai vertici delle aziende
Penso che nei ruoli decisionali del nostro Paese ci sono poche donne
Penso anche alle differenti retribuzioni tra uomo e donna parità di qualifica
Penso alla bassa percentuale di donne occupate nel nostro Paese il quarantasette per cento e al sud purtroppo si scende anche al trenta
Penso
Alla necessità di introdurre le cosiddette quote rosa perché l'unico modo per essere elette
Non sono una fan ma so bene che il male minore se vogliamo essere nelle istituzioni
E mi riferisco ancora oggi alla fatica che si fa a declinare al femminile
E le professioni o i ruoli di vertice si fa fatica ancora oggi a dire avvocata magistrata
Sindaca o ministra
Anche questa ancora qui oggi nel nostro Paese sembra qualcosa di
Di strano di capo fonico e allora qui alla Camera non abbiamo voluto lavorare sul linguaggio
Un anno fa io ho scritto una lettera a tutti i deputati alle deputate chiedendo di usare il linguaggio di genere negli interventi in Aula e nelle Commissioni perché fino
A questa legislatura
Erano tutti i deputati
Il deputato così come la segretaria generale ha scritto una circolare
Per fare in modo che negli atti parlamentari nei resoconti parlamentari si introducesse la parola decurtata la parola ministra
Prima era solo al maschile
Ma non
Non possiamo
Ignorare che in natura ci sono almeno due generi e questo deve essere riconosciuto anche
Nel linguaggio istituzionale
Stiamo cercando anche di fare squadra qui alla Camera dei deputati tra donne tra deputate e mi fa piacere vederne tante di diversi gruppi politici abbiamo fatto l'intergruppo donne perché perché noi prima di essere
Rappresentanti dei gruppi politici noi stiamo donne
E questo dato ci deve mettere insieme nel fare iniziative
Di
Di tipo legislativo
Avviare quindi nuovi provvedimenti fare emendamenti comuni quando si tratta di poterlo fare perché credo che sia un lavoro da fare insieme bisogna fare squadra per ottenere dei risultati
E ci siamo impegnati e tutte di ogni gruppo politico fin dall'inizio della legislatura sul punto della violenza mascherata da umore
Abbiamo fatto come primo atto abbiamo approvato e ratificato la Convenzione di Istanbul abbiamo
Abbiamo approvato nuove leggi abbiamo inasprito le pene le pene
Per le lesioni e le violenze in famiglia abbiamo dato una corsia preferenziale
Per i processi che hanno come tema la violenza di genere
E abbiamo dato il gratuito patrocinio per le donne
Certo si può fare di più ma questo è un
Punto che non può essere sottovalutato noi ci stiamo impegnando per le altre donne ma evidentemente tutto questo non basta non basta se le nostre ragazze continuano a essere uccise
E i numeri fanno paura
E allora
Dobbiamo ammettere che questo è un problema culturale un problema culturale e per affrontarlo c'è bisogno di formazione di educazione
E quindi il retaggio culturale si supera attraverso
Appunto un'adeguata formazione fin dai primi anni di vita e per questa importante che nelle scuole ci sia l'educazione al rispetto di genere l'educazione
Di genere inteso come ristretto tra uomo e donna
Alla Camera abbiamo diverse proposte di legge di tutti quasi tutti i Gruppi
Peraltro sono in discussione in Commissione queste proposte e io mi auguro che quanto prima ne discuteremo anche in Aula così come sarà importante avere le linee guida del MIUR
Le linee guida
Che sono proprio mirate alla promozione del all'educazione della parità tra i sessi
Ma e anche innegabile che i cambiamenti culturali prendono tempo prendono tempo e non attecchiscono in un giorno
E allora per questo non si può attendere non si può attendere i centri antiviolenza e le case rifugio debbono estere adeguatamente finanziati e debbono essere operativi
Perché noi dobbiamo scongiurare la chiusura di questi centri come abbiamo visto negli ultimi giorni io so che la ministra boschi e molto occupata e molto concentrata su questo tema c'è alcun problema
Tecnico evidentemente io mi auguro che si riesca a superarlo quanto prima perché ci chiedono in tanti di riuscire a rendere attivi questi centri
E allora
In conclusione in conclusione ritengo che ogni donna ogni donna debba adoperarsi a rimuovere gli ostacoli che ha incontrato nel proprio percorso in quanto donna
Non deve esserci una delega care amiche cari amici non ci deve essere una delega ognuna di noi deve fare questo
Lo deve fare in tutti gli ambiti nell'ambito lavorativo ma sicuramente anche in famiglia
Nella società così come nella vita privata
E hanno istituzioni una responsabilità giunti va quella di tradurre il nostro impegno in azioni concrete a vantaggio delle donne
Ecco a vantaggio tutte le donne azioni concrete come appunto hanno fatto
Le donne a cui oggi noi dedichiamo questa sala e ringrazio
Parlare dopo la Presidente
Abbiate pietà
O a cose capace d'essere giusto
è una donna che pone la domanda
Turolla prive RAI almeno di questo diritto dimmi che ha concesso la suprema autorità deprimere il mio sesso la tua forza il tuo ingegna osserva il creatore nella sua saggezza scontri la natura in tutta la sua grandezza
E danni sei coraggio l'esempio di questo tirannico potere
Questo è il preambolo alla Dichiarazione dei diritti della donna della cittadinanza sfilata da Olimpio decorsi in Francia nel mille settecento novantuno
Detto questo dichiarazione oltre a chiedere il diritto di voto
Di divorzio di accesso al lavoro con la stessa retribuzione degli uomini chiedeva anche il diritto alla proprietà per le donne sposate la riforma del diritto matrimoniale e non contenta denuncia anche il maschilismo e la falsa democraticità della rivoluzione
Diciamo che affermando se la donna ha diritto di salire sul patibolo deve avere ugualmente il diritto di salire sulla tribuna Robespierre
Non ci pensano due volte
E la spedizione la ghigliottina secca con questa motivazione ogni indecoroso ha voluto essere uomo di Stato la legge ha punito questa cosa piegatrice per aver dimenticato le virtù che convengono al suo sesto
Mi sembrava giusto ricordarla oggi quattordici luglio due mila il sedici questa giornata particolare per la Clinton platea
A
Madame vi è un premio riducono se ho vinto il gusto ecco detto questo fine
Tra l'altro il voto in Francia è stato concesso ammesso concessa l'uno
Nel mille novecentoquarantasei dopo quasi centocinquanta anni della condanna a morte di Olimpia tanto per sottolineare che le donne diciamo erano pronte da tempo
Per questa concessione no anche le donne italiane erano pronte da tempo anche non è stato concesso nel mille novecento quarantasei diciamo che all'anno che non si potrà mai fare altrimenti vista la straordinarietà del ruolo che avevano svolto durante la guerra
E la resistenza ma questa con questa naturalmente è stato come ha detto giustamente la Presidente frutto di un lungo percorso di impegno e di notte che non è ancora terminato
E inaugurare questa sala oggi non è un atto simbolico devo dire ho accettato con grande gioia di essere
Qui oggi e sono anche emozionato e le donne che vedrete ritratti nella sala dei costituenti hanno delle biografie straordinarie che io
Ho spulciato letto un po'prima di venire già attrezzata essere solo ventuno donne in un'assemblea di cinquecentocinquantasei deputati non dev'essere stato facile
I primi discorsi in Aula come raccontano le cronache dei giornali era una volta accompagnati da sarcasmo sufficienza battutina se non addirittura dall'allontanamento volontario dall'Aula Delio onorevoli maschi ma dalla lettura di qualche stralcio
Dei loro primi interventi che oggi vi offriamo grazie al talento di Lunetta Savino capirete che queste donne non si fissano intimorire
Anzi queste pioniere devo dire sono state per tutte le donne venute dopo un vero insegnamento non solo di professionalità ma di tenacia e perseveranza tanta sono evoluta
Per superare stereotipi e pregiudizi far passare quelle leggi che lentamente hanno cambiato
Possiamo dire stanno ancora cambiando
Il nostro Paese ripasso veloce la giornata lo impone un excursus
Dal mille novecentosessantatré finalmente le donne possono accedere alla carriera di magistrato
Nel settantacinque venne varata la legge sulla utilizzo di famiglia tardiva mille novecentottantuno si aboliscono le attenuanti per il delitto d'onore
L'altro ieri ride sul divorzio del settantaquattro l'avete sull'interruzione volontaria di gravidanza del settantotto la famosa centonovantaquattro che purtroppo siamo ancora costretti a difendere ogni giorno dalle sue lacunose applicazione
Del novantasei la prima legge contro la violenza sessuale nel salto tantissime però per dire due mila nove la legge contro gli atti persecutori lo stalking
E oggi sono aumentate naturalmente le donne l'insidia grazie alla legge del due mila undici insomma un numero per tutto sono il trenta per cento oggi le donne elette in Parlamento abbiamo una mini foulard qui
Siamo partiti al sette per cento quindi di questo passo sarà maturare un'opinione poco prima del nuovo millennio forse otterremo la pari Rita
A che ci arriva
è un calcolo
Prima poco prima
Lei si Straiotto già anziana
La strada da fare è ancora molto lunga e gli sprechi che sono appesi nella sala delle donne sono lì per le nuove ragazze
Quelle che ci interessa non all'Italia e del futuro spiacerebbe vedere riflessa in quelle cornici nove Presidente della Repubblica del Consiglio ma purtroppo io posso fare a meno di vedere in questi specchi ancora
Riflesse molte ombre
Tante ecco gran merito sono le ragazze laureata nel nostro Paese ma ancora più a caccia con i vertici delle carriere accademiche non solo accusano le donne italiane di fare i propri figli ma vorrei ricordare che nel nostro Paese gli asili nido e servizi
Sono un bene raro per non parlare della piaga della disoccupazione femminile come
Ha detto giustamente la Presidente una perdita secca del sette per cento del per italiano secondo i dati della Banca d'Italia eppure
In casa per i lavori domestici la con la famiglia le donne lavorano sodo tre ore e mezzo dei loro compagni secondo i dati Eurostat
Non so dove lo trovano se voleva
Eurostat dice così
Ci sono ombre però ancora più intense che io vedo ancora riflesse volevo approfittare di questa occasione scusate
In quegli specchi e ringrazio il Presidente la Camera che ci ha invitato questa giornata di festa
Ma io non posso non sottolineare le norme arretratezza con cui vengono affrontate le questioni di genere nel nostro Paese la cui conseguenza diretta sono tra l'altro vasto numero di femminicidio che tra violenza contro le donne dati impressionanti che ci colpiscono ogni giorno
Con la loro scadenza sistematica che qualcuno ancora definisce raptus di follia o peggio omicidi d'amore io so che tra mille difficoltà chiedo la ministra boschi si sta finalmente attuando l'Osservatorio nazionale sulla violenza veramente strumento essenziale
Per combattere questa piaga e non vediamo l'ora di averla
Eppure contemporaneamente siamo costretti assistere con sgomento
Alla precarietà in cui lavorano i centri antiviolenza italiane ancora di salvezza vitali per una donna minacciata
La prevenzione e il lavoro nelle scuole necessaria le denunce alla polizia e la certezza della pena anche ma in mezzo a questi due punti c'è un deserto di solitudine paura una zona d'ombra di dolore che le presenze dei centri riescono a colmare con i loro interventi
Grazie al loro lavoro volontari sottopagato stavano letteralmente delle vite umane ogni anno sono quindici mila le donne che sono ospitate da settantacinque centri
Sono ufficiali che stanno in Italia eppure ogni giorno centro antiviolenza chiude o a rischio chiusura per mancanza di fondi
Abbiamo salutato con entusiasmo e addirittura applaudito lo stanziamento dei finanziamenti inutilmente visto che la burocrazia le pastoie per l'assegnazione li bloccano gli congela non dico questo perché
Ogni giorno io
Dato un certo tipo di lavoro che ho fatto o
Questo contatto continuo con tutti i centri di tale guardate che era una situazione che fa star male io vi sono i centri come operano le volontarie le avvocate le centraliniste che salta cade l'occhio del telefono ventiquattro su ventiquattro
Un filo sottile
Pienamente che può
Spesso legata una vita umana
Io non capisco come sa non capire che questi strumenti sono essenziali
So che la questione complicata e mi rendo conto e che si stanno cercando di superare enormi difficoltà a questo io lo so perché non è troppo facile anche dire solo
A perché non ci sono i fondi navi devono essere consegnati non ci sono per la Pianera abbiamo scusate perché è paradossale e possibile che le beghe burocratiche l'incertezza delle amministrazioni debba sempre avere la meglio nel nostro Paese
Presente anche in casi drammatici come per l'abbiamo assistito in questi giorni non è possibile
Perché in Italia non siamo in grado di individuare con certezza i corretti i parametri per assegnare finanziamenti come un Paese normale perché chiama lo devo chiedere
è una beffa insostenibile ecco io
Credo nel mio piccolo e qua concludo che bisognerebbe istituire un fondo d'urgenza permanente che si preoccupi di assicurare ai senza ossigeno continuativo mettendoli al riparo dalla precarietà
Per cui è impossibile operare
E che rischia di vanificare ogni sforzo
Dobbiamo fare di tutto per non spezzare quel famoso filo che fa spesso la differenza tra la vita la morte
Voglio dire benissimo il giorno della donna benvenuti gli uomini solidali pulmini delle forze dell'ordine sparsi nella scelta benissimo
Va bene tutto ma non disperdiamo un patrimonio già forte e operante sempre allerta nelle ormai zona oscura di cui
Ci accorgiamo solo quando i riflettori della cronaca nera la illumina quei casi dove non c'è più niente da fare
Io mi auguravo che
In un prossimo futuro questi specchi che vedrete nella falla siano limpide affinché possano riflettere i bei volti delle nuove ragazze italiane grazie
E adesso torno al mio ruolo
Di ancella della mattinate
Ecco
E un vero onore dare la parola una donna che è riuscito a farsi valere con la sua professionalità cedere carica importantissime per una donna quasi per vent'anni avremo le fa la sottosegretaria ministra senta mi fermo qui perché è una lista
Talmente infinita che arrivano fino a dopodomani possiamo dire la ragazza italiana Maria circa dalla
Grazie che bella questa presentazione della ragazza italiana perché di questo si tratta
Questo nostro Paese in anni in cui quando sono arrivati in Parlamento io eravamo
Quasi il dieci per cento dei parlamentari come donna quasi del dieci per cento nel settantanove
Era una ragazza qualsiasi
Che veniva dalla bella periferia italiana
Era un anno nel quale
Si veniva votati con le preferenze quindi per le donne non era così facile avendo io chiesto in un bel pomeriggio
Di giugno alla fine dell'asilo con una signora che ritirava
Il suo bambino lei vota trentotto chiedono a mio marito
Era il settantanove
E mi sento il ponte fra queste donne monumento del nostro sistema
Io mi commuovo sempre solo a guardarmi
E quelle che renderanno lo specchio perché sono proprio quelle generazioni ed il
Ho avuto la fortuna di votare Nilde Iotti come mia Presidente
E l'ho avuta per due legislature perché alla sua terza non c'ero più il Parlamento
Chi non se ne è stata proprio
Una maestra
Spero il
L'applauso abbiamo fatto prima arrivi fino in questo momento che certo non stabilizzante altrimenti dato il suffragio sarebbe venuta
Con lei ho avuto
Anche fare condoni di una qualità ricordo la Serroni perché era un collega
In Commissione giustizia
E in quella Commissione giustizia sono stata relatrice dell'abolizione del delitto d'onore
Abbia
Che abbiamo fatto tanta fatica
Dirò
Ai due giudici costituzionali un uomo e donna
Che i vostri colleghi anche i miei diceva no
Che era legato alla struttura stesse e la sistematicità del codici che bisognava non toglierla
Non vi dico perché non sarebbe piacevolissimo dire che cosa ho fatto in Aula poi su questa battuta
Allora il mio collega un famosissimo pressore
O il giurista era deceduto nella
Voi non tutti forse lo sapete ma sapete che c'è quel bel semicerchio che il tavolo dei nove
Quando si discute
La regina
E questo mi dice insetto trovassi Tuma paletto intanto che io leggevo la mia relazione
No e io ripeto l'ammazzo
Io credo che i ministri non le radici di si hanno sentito cento
E lui mi risponde e va in galera meglio pende beh
Dibattiti così che hanno reso un po'l'ingegnere le situazioni in Aula e in Commissione meno
L'avete presa così lo dico così perché eravamo pochi io giovinetta radiologicamente rispetto
A Giglio tedesco Serroni gli ottimi Marietta Martini
Era una una giovinetta
Perciò la frusta perché non giovinetta qualche andava fuori a chiamare i
I parlamentari
Venivo da una storia che non ho mai abbandonato di volontaria in una comunità terra drogati e c'era da riformare la sei otto cinque cioè la legge sulla droga naturalmente con ero considerato esperto dei miei colleghi di qualsiasi parte politica
E quindi ero in Commissione sanità per la riforma dell'asse otto cinque era in Commissione giustizia per la legge sulla violenza sessuale relatrice Angela Bottari
Il Presidente della Commissione non voleva che si chiudesse la discussione generale senza
L'intervento della Democrazia Cristiana ecco era un partito importante
Arriva un commesso in Commissione sanità con un foglietto del Presidente dice e attesa in Commissione per concludere la discussione generale
Io per il foglietto intanto che parlo erano molti Starsky inquadrano giovani che sono sempre di fare scrivo
Arriva il commesso in Commissione
Il Presidente ritiene colleghi interrompo un minuto la seduta la nostra collega Garavaglia ci comunica
Appena ho finito la droga vengo a fare la violenza sessuale
E a proposito di violenza sessuale voi vedrete quante legislature
è costata la discussione ed approvazione perché
Perché per difendere le donne avremmo voluto
La procedura d'ufficio
Che quella che chiederemmo anche adesso senza brio d'ufficio di stare vicino alle donne di convincerla denunciarle o
Fate dell'azione denunciato no di fronte a uno che deve morire denunciate allora è stato un discorso durissimo in Aula questo sulla procedura d'ufficio o sulla querela di parte
Perché naturalmente l'autodeterminazione certa cioè se c'è l'autodeterminazione tocca loro discutere e andare darla
A denunciare
Noi sostenevamo poche ovviamente poche perché cominciamo di fatto io ero stata anche un'esperta di tribunali minorili e quindi conosciamo cosa succede perché non vuole rinunciare ad avere un tetto ed avviare una casa e a non perdere i figli
E hanno forti anche allora gli uomini più di orari quando si trattava
Di decidere sui figli perché era facile parlare della immoralità delle donne per non affidare i figli sono stati anni che non sono stati facilmente descritti fuori lo dico al due grandi giornalisti
Non è facile non è stato facile descrivere i nostri ragionamenti i nostri dibattiti i nostri conflitti che erano però
Circoscritti ammenda bene che c'era in gioco io mi ricordo bene i miei colleghi anche di partito che erano più a bersaglio al medio
Come non c'era lo spazio per l'insulto o per la sufficienza tanto discutevamo
Allo sfinimento anche fuori dalla Commissione anche andando a cena insieme alla sera
Vedo qui uno dei miei
Segretari generali forse si ricorderà io ho fatto un discorso giovinetta dobbiamo giovinetta mi chiamava le gambe allora anche adesso perché in quest'Aula ho parlato molto però oggi sono commossa quindi vi chiedo scusa
Segretario Longhi vero Longo nonché ragionieri
Mi aveva mandato un bellissimo biglietto scritto con la sua calligrafia penna verde verde
Per complimentarsi per un emendamento sulla violenza sessuale che invece io ho sostenuto esattamente rovesciata rispetto alla procedura d'ufficio per le donne i minori invece di volevo tutelare
Perché è un uomo che in paradiso ci guarderà Emilio Alessandrini mio carissimo amico tratto da mia mamma con un figlio che era quel magistrato vittima
Mi aveva detto che i bambini in un processo subiscono violenza che nessuno può immaginare come cosa e perché i difensori hanno diritto difendere con l'imputato
Allora io sostenevo la
Denuncia da parte di gli aventi diritto alla tutela
Ho fatto l'intervento mio alla mia maniera era a scrutinio segreto
Ho vinto
Pagliette uscito in Transatlantico e diceva Miriam Mafai che allarga Sotta dovremmo farla noi quell'altra
Esso ha comprato sapevo e so che voi ce l'abbiamo drammatica vicenda mortali
E londinese ha mandato per biglietto dicendo è stato un intervento in puro stile parlamentare questo era in uno di loro quindi un pochino strategia di quello stile Presidente c'ero perché io seguo quando posso indiretta
Le nostre aule e soffro un po'da giovane studentessa passavo di ha davanti a questo palazzo dicevo io qui non verrò mai
E io trattavo come fosse un tempio Paci son venute su stata bene per vent'anni sono legata ancora per fine commessi perché ho vissuto come si andava a scuola venivo alla mattina andavo via pensiero faccio tutte le mie cose tutte tutte in modo che le informate il guaio iracheni
Mi facciano sostituire i colleghi assenti nelle Commissioni
Che però era simpatico perché conoscevo più cose e conoscevo più colleghi attendo seicentotrenta rischi
Di non di non conoscerli tutti
Allora o dieci minuti mi pare di aver già quasi consumati tutti quello che voglio dire è che è interesse
Del nostro comunità civile
Degli uomini
Aprire donne
Che sanno arrampicare
Perché se sono capaci loro poi lo inducono nella società perché tocca alle donne quale che sia lo stato di cultura accetto c'era così anche solo con l'esempio tirare su i figli
E quindi se incominci da Liguori sebbene contiamo di una scuola la scuola squadra alla scuola cosa possano chiedere
Ho
Le scuole anche noi adulti le trattiamo diversamente e genitori affidano alle scuole
Una certa coerenza e non il conflitto educativo tra famiglia scuola aste ritocca la famiglia e tocca a noi alla comunità civile non c'è
Non c'è nulla
Non c'è nulla che non mi tocca oppure che tocca allo Stato perché nell'attesa che non mi tocca e tocca lo Stato manteniamo i binari
Unici
Tocca tutto a tutti
I figli degli atti sono anche i nostri figli le scuole sono loro le nostre io ho un grande cruccio di cercare di far capire a tutti che ciò che comune
Ciò che è di tutti e di ciascuno non di nessuno e si incomincia del piccoli a dire questa cosa quando si è bloccato
Una vera casa se avevo ragione
Grazie all'onorevole Maria Pia Garavaglia
E adesso chiedo a Lunetta Savino ha dei appropinquato assieme alle giravolte avevano leggera
Un piccolo stralci sono di Angela Cingolani che la prima donna che parla in Aula pensate ed è la prima donna è stata la prima donna a ricoprire un incarico istituzionale pensare che nel quarantasei
Angela Cingolani Guidi sosteneva che per avere un vero sviluppo economico bisognava offrire migliori condizioni di lavoro non solo agli italiani emigrati all'estero ma anche agli immigrati stranieri nel nostro Paese non l'hanno ghigliottina per questo
Però non ha avuto certo avrà vita facile questo è il suo primo intervento in Aula
Colleghi i consultori
Nel vostro applauso ravviso un saluto per la donna che per la prima volta parla in quest'Aula
Non un applauso dunque per la mia persona ma per me quale rappresentante delle donne italiane che ora per la prima volta partecipano alla vita politica del Paese
Credo proprio di interpretare il pensiero di tutte noi consulte Ricci invitandoli a considerarci non come rappresentanti
Del solito sesso debole e gentile oggetto di formali galanteria e e di cavalleria di altri tempi ma pregandovi di valutare ci come espressione rappresentativa
Di quella meta del popolo italiano che ha pur qualcosa da dire
Che ha lavorato con rinnovo con voi con voi ha sofferto ha resistito ha combattuto con voi ha vinto con armi talvolta diverso sette ma talvolta simili alle vostre
E che ora
Con voi lotta per una democrazia che sia libertà politica giustizia sociale elevazione morale
Io amo credete che per questo è solo per questo cerchiate concesso il voto
è mia convinzione che se non ci fossero stati questi venti anni di mezzo la partecipazione della donna alla vita politica avrebbe già una storia
Parole gentili molte ne abbiamo intese nei nostri riguardi ma alle prove concrete di fiducia in pubblici uffici non sono molte in verità
Qualche assessore una vice Sindaco qualche altro incarico assai assai sporadico eppure nel campo del lavoro della previdenza della maternità e infanzia dell'assistenza in genere e in quella post bellica in specie
Ci sarebbe stato modo di provare la nostra maturità e capacità di realizzatrice
Abbiamo troppo fiuto politico per aspirare a ciò comunque peggio di quello che nel passato hanno saputo fare gli uomini non certo riusciremo mai a fare
Noi dunque
Noi dunque vogliamo essere forza viva di ricostruzione morale e materiale e possiamo farlo perché siamo tutte lavoratrici
Sappiamo tutte lo scuro sacrificio che molte fra noi hanno sopportato nel conquistare sudato pane nelle officine nei campi negli uffici nell'insegnamento nelle libere professioni
Meravigliose bisognerebbe fare uno spettacolo teatrale con queste con questi discorsi e le prime donne adesso
Allora un grande piacere per me dare la parola non giornalista tv non solo conduttore autore di grandi inchieste che devo dire
Spesso hanno anche riguardati termiche CIN della violenza contro le donne del femminicidio regalando si il Controcampo dello sguardo maschile che per noi fondamentale in queste battaglie che ripeto come sempre come tutti sappiamo possiamo vincere solo insieme donne e uomini
Insieme quindi l'alleanza la complessità degli omini è fondamentale Iacona che per noi un vero
Compagno di viaggio Riccardo Iacona grazie società
Ma servono brava però perché è scelto queste frasi questo
E che finalmente ci raccontano un mondo che è vero non abbiamo mai raccontato
E questo Ubu io diciamo che c'è stato sulla
Sulla sulla sulla cavalcata che le donne italiane stanno ci hanno cercato di fare stato poterla fare veramente una parte del nostro accolto grazie anche alla puntini o dove sta splendide idea della
Sala delle donne non solo per quello che rappresenta dell'istantanea ma per quello che vuole rappresentare per il futuro perché metaforicamente vorremmo un paese delle donne e per le donne vorremmo che questa è che queste pareti scomparisse euro no e che finalmente le donne italiane potessero vive in un Paese
Di pari opportunità io quello che vi dirò oggi e il risultato di un lungo approfondito lavori cerca come scrittori come giornalista che fa anche di presa diretta al programma
Che che conduco uno dei pochi programmi della televisione che ha scelto di lavorare sulle differenze di genere
Sulla inutilmente dura vita delle donne italiane del nostro Paese l'abbiamo fatto tante volte per esempio misurando e raccontando il gender Gatta
La Boldrini ha parlato un poco ma cessioni si potrebbe parlare per per ancora moltissimo sulla differenza tra uomini e donne del nostro Paese è vero che nel due mila e quindi siamo risaliti nella significa
Anch'diciamo di nove posti no rispetto alla classifica precedente in questa particolare classifica algebrica fra l'altro questo è dovuto a soprattutto alla all'ingresso improvviso e così tanto di donne nel Parlamento soprattutto del Parlamento anche
Nel Senato ma siamo ancora al settantuno mi esimo posto su centotrentasei Paesi
Cioè nel nostro Paese quindi si esercita una forte ancora e continua discriminazione di cui sono oggetto regioni italiane
Che sono e poi abbiamo fatto lo dovete lavorando sulla violenza di genere che per me sono due facce della stessa medaglia c'è
Disegno lo stesso affresco in un Paese che ancora troppo e profondamente ostile alle donne che lo abitano
C'è stato un lungo periodo di buio e di silenzio sulla violenza endemica di cui sono oggetto le donne nel nostro Paese per anni sta parlando e a contrastare il fenomeno
E accumulare le vittime di violenza sono state solo le associazioni delle donne come se
La violenza di genere fosse solo una questione di donne e non come ha scritto qualche settimana fa in una bellissima lettera aperta Lucia Anniballi
Una questione che riguarda soprattutto i suoi uomini tutti nessuno escluso e aggiungo io la società nel suo interno perché l'Italia per anni luce è stata
Assisteva senza intervenire alla strage le donne che la stima di volti le strade del nostro Paese mentre l'informazione è stato anche ricordato qui raccontava di follia della gelosia schiacciando queste morti tutte della dimensione personale
Come se fossero storie di amore andate a male e quando finalmente nel suo discorso di insediamento del sedici marzo del due mila tredici la Presidente della Camera Laura Boldrini ha messo per la prima volta tra le priorità
Dell'agenda del Parlamento il contrasto alla violenza di genere per me che ho passato anni
A raccontare la densità politica di questo fenomeno è stato veramente un giorno un giorno di festa ma queste parole non sono seguiti i fatti tutte quelle politiche attive che servono
A contrastare la violenza di genere dalla repressione alla prevenzione ha ragione
Lucia inibire a chiedere a noi uomini italiani una vera e propria rivoluzione culturale e penso che dobbiamo interrogarci tutti anche chi non ha mai commesso atti di violenza
Sulla natura del nostro rapporto con le donne sulla quota di potere che esercitiamo in questa relazione sulla paura che abbiamo ritenuto che il potere e il controllo sul terrore che ci prende quando le nostre donne ci abbandonano
E questo è un terreno dove senza neanche aspettare la politica possiamo fare noi dei passi avanti lo dico sempre e anzi le scuole che in conto avete il futuro il dissidio vado ce l'avete subito adesso dalla presentata vostra prima relazione
Amorosa possiamo trasformare le nostre relazioni il rapporto con le donne con i figli che facciamo queste donne in grandi scuole già da subito
Per i nostri figli dove si pratica il rispetto della parità di genere dove questa diventa ragioni di vita in modo di essere della società
Ma questo non basta
Se vogliamo che questa rivoluzione culturale sia condiviso da tutti deve diventare azione politica dello Stato che non può passare semplicemente acqua dare e qui si apre una prateria di cose da fare che non richiedono stanziamenti enormi e che sono ampiamente nelle nostre possibilità di bilancio
A cominciare dalla moltiplicazione dei centri antiviolenza la situazione che ho descritto nel due mila e dodici in un libro è rimasta scandalosamente uguale i centoventi penso sono troppo pochi ma finanziati
P dovrebbe farne nascere almeno uno per ogni provincia se si vuole estendere capillarmente la rete di ascolto di cura delle donne e se si vuole abbassare concretamente la Stati lega delle centinaia di donne che vengono uccise ogni anno perché quando sei oggetto di violenza solo l'ascolto di persone competenti di la di strumenti per uscirne
E uscirne il più presto possibile significa spesso dentro a fare nella statistica delle donne uccise ma è quando la cronaca
Delle tante donne uccise che ci insegna a questo la macchina da guerra che le ha uccise si alimenta del mancato intervento del mancato ascolto
Abbiamo poi un grave deficit nelle politiche di sostegno alle donne che devono letteralmente scappare di casa
Per evitare di essere ucciso e spesso lo fanno con i figli al seguito e spesso lo fanno senza avere disponibilità economica secondo le raccomandazioni della Commissione europea dovremmo avere un posto di emergenza per le donne ogni dieci mila abitanti per un totale di cinque mila settecento posti letto in Italia invece
Le abbiamo cinquecento undici volte meno posti letto rispetto allo Standard stabilito dall'Unione europea e ci sono intere regioni del sud come la Sicilia la Calabria dove i centri di ascolto
E di sportelli antiviolenza si contano sulle dita di una sola mano così come il numero Nazionale Antiviolenza voglio dire perché è una cosa semplice
Ma che non si fa
Il quindici ventidue e troppo poco pubblicizzato
Si tratterebbe semplicemente di fare tesoro delle realtà positive che già esistono
E implementarle dal telefono cosa fino alle tante associazioni che cura le donne come da più di dieci anni
E anche quelle che si occupano di uomini violenti anche su questo terreno dire poche cose che si fanno dando dei risultati straordinari li abbiamo fatti vedere in trasmissione ad intervistato questi uomini violenti è una cosa strepitosa quello che si può ottenere in termini di abbassamento della recidiva perché poi questi uomini torneranno a vedere e altri relazioni isolato relazionali con figli ma questo non viene fatto e poi c'è il campo aperto mi è stato parlato da prevenzione nelle scuole che da noi tutto poi un deserto un Paese
Con così tanti episodi di discriminazione e violenza diffusa avrebbe bisogno come il pane
Di corsi di educazione sessuale sentimentale delle scuole così come si fa in mezza Europa ma finora abbiamo un prezioso comma della legge della buona scuola che invito appunto le scuole italiane abbiamo parlato nobilissima trasmissione
Dove dalle aveva se li ha voluto dare il suo contributo di questo che invita appunto le scuola promuove l'educazione alla parità dei sessi ma che ha scatenato la reazione di molti movimenti cattolici che rendono di fatto molto difficile applicazione
Nel comma di questa legge
Infine occorrono politiche attive per riequilibrare i contatti legge il contesto di disse pari opportunità in cui vivono le donne italiane insomma bisogna alzare l'asticella
L'Italia deve diventare il Paese che amare donne nonché le discriminate sottomette le uccide
Anche indoor Veggia anche questo abbiamo raccontato l'esempio e chiudo un occhio nero con questo di enorme interesse
Perché là dove c'è un Paese dove le donne contano quanto gli uomini se non di più eppure quando si sono accorti che nei consigli amministrazione delle società private quotata in borsa c'erano pochissime donne hanno imposto di riequilibrio per legge
Non hanno aspettato la rivoluzione culturale che poi regolarmente seguita quella decisione all'inizio alte essi erano alzate le proteste degli uomini
Dove genesi amministratori delegati di quelle società che dicevano che non c'erano tutte le donne necessaria sostituire uomini nei consigli di amministrazione
E che ne avrebbe sofferto l'economia e la produttività delle aziende
Oggi in Norvegia c'è l'assoluta parità tra donne e uomini nei consigli di amministrazione delle società private non pubbliche in poi se per legge voglio dire la Coca Cola dove è già ha dovuto mandare a casa metà degli uomini e così amministrazione e sostituirli con le donne
E l'economia non le ha sofferto anzi è andata meglio per tutti i norvegesi è normale che sia così
Ecco quello che dobbiamo fare se vogliamo cambiare la faccia del Paese sostenere la rivoluzione culturale dal basso ridurre e contrastare le cause che stando alla radice della violenza di genere
Abbiamo firmato è vero la convenzione di Istanbul è stata una bella cosa
Fatta anche velocemente finalmente ma non l'abbiamo attuata e prova ne che non sono neanche stati spesi che è stato ricordato COFOG sarda Serena Dandini sedici milioni di euro che questa distanza riapriamo antiviolenza
Non sono serviti né per implementare né per sostenere i centri antiviolenza esistenti voglio finire mio intervento con questo elenco che sarà anche diciamo il contenuto di un prossimo pezzo di presa diretta questa
Per me è una scaletta narrativa e qualcosa sulle quali è assurdamente promette l'attenzione il naso la telecamera il nostro impegno
Il centro antiviolenza
I citati valenza che in Italia rischiano di chiudere o
Già stanno per quelle che sono tantissimi ma vi Andy mi indicò solo quelli
Che sodo
Venuti a mia conoscenza il centro antiviolenza esso S. Donà di Roma ha cessato le sue attività il Comune di Roma non ha fatto un bando neppure la propria per tenere aperto un servizio essenziale da previsto neanche una frattura riapertura
Per la stessa ragione altri centri romani sono a rischio almeno che il Comune non si trova subito a Palermo il cento le onde che l'abbiamo visitato in una trasmissione
Si limita per adesso la sull'accoglienza telefonica dopo aver sospeso tutti gli altri servizi c'è stata una fiaccolata di protesta che si è tenuto il ventidue giugno e ha visto una grande partecipazione
I soldi per le onde di Palermo sono stati assegnati ma non versati dal Comune di Palermo
Al nuovo il cento onda Rosa boccheggia perché non vede i soldi pubblici da molto tempo c'è stata una grande manifestazione alla quale ha partecipato anche la scrittrice Michela Murgia voglio dire c'è tanta attenzione del Paese
A Napoli la terza città d'Italia casa Fiorin da fortemente voluta dal movimento delle donne in Africa che tra l'altro si agisce in una parte ho sottratto alla pineta organizzata le quote di Soccavo unica casa di accoglienza delle donne maltrattate disponibile per le dieci municipalità è stata chiusa con un'altra motivazione
Di tipo
Burocratico mi fermo qui solo per dire che dobbiamo uscire lo possiamo fare il Paese conto esodo del pronto chiedo insediamo diventare pronto
A uscire dalla demografia dire parole
Passare ai fatti
E dobbiamo farlo con metodo scientifico quanti sono di risorse che sono i migliori enti attuatori chi verifica i risultati delle politiche intraprese e soprattutto come li comunichiamo all'opinione pubblica per uscire da quel buio che dura dal quarantasei
E per fare del contrasto alla violenza di genere la battaglia di tutti uomini e donne assieme grazie infinite
Grazie a Riccardo idealità vada venissero
Vero compagno di viaggio mi sembra che non dicevo cosa sbagliata verso mentre Lunetta si appresta raggiungere il podio però io metto Favino scusate la conosciamo come straordinaria attrice ma però voglio ricordarlo che è anche una tenace attivista per i diritti delle donne perché essere qui oggi
è un atto naturale visto il tuo impegno di sempre pure anche
Oltre a fare l'attrice esprimerti ogni ora di dire la tua Dessì una grande grande orgoglio e piacere essere qui con tutte voi e che
La Presidente abbia
Appunto fatto questa bellissima iniziativa
Io ha iniziato tardi il mio rapporto con il femminismo lo dico non è una parolaccia femminismo è iniziato con il tredici febbraio che secondo me cioè per me è stato uno dei giorni più felici della mia vita io questo
Ma con lo dico con grande
Per proprio sicurezza ecco
Perché quella marea di donne insieme agli uomini che sono hanno invaso le piazze di tutta Italia e anche di Paesi
Fuori dall'Italia
Fu una uno come dire non spettacolo straordinario che ricacciare indietro
Diciamo l'immagine vecchia stantia anni cinquanta che è in cui si voleva ricacciare le donne no all'interno di quel lungo discorso
Per lo scambio sesso potere insomma che appunto tendeva a a restituire un'immagine falsata più che altro delle delle donne italiane
E
E nell'essersi ritrovati in così tante tutte insieme fu veramente una un'emozione straordinaria
Dall'io credo che tutto quello che è accaduto dopo forse è accaduto anche grazie a quella grande giornata diciamo
A cui ho partecipato di questa è stata una delle promotrici poi naturalmente però il mio
Lavoro di attrice anche politico nel senso che lo scegliere di interpretare certe donne raccontare certe storie
Vere a volte a volte no ma insomma in fondo è è un modo per
Testimoniare attraverso le vite di queste donne quello che è accaduto e quello che può ancora a
Accadere insomma no e restituirlo attraverso
Le vite vere io penso appunto che questa famosa di carenza delle donne di sguardo di
Di attenzione sul mondo e quindi anche di possibilità di cambiarlo questo mondo sia
Non i come dire un di più sia assolutamente indispensabile e necessaria quindi non è soltanto un discorso secondo me di discriminazione mai propone un discorso di accogliere questa ricchezza e questo sguardo come
L'unica possibilità veramente di cambiare il mondo non penso che ce ne siano altre io lo credo fermamente
Palazzo regionale un pezzo vi Maria Federici un tema naturalmente un intervento per quaranta alla Camera del quarantasette gran donna pur felice
Ora anche qui onorevoli colleghi facciamo la prova vediamo se la donna è veramente in grado di coprire le cariche che sono inerenti all'altro esercizio della magistratura
A tutto quanto è stato detto io potrei rispondere che una realtà raffinata sensibilità una pronta intuizione un cuore più sensibile alle sofferenze umane
è un'esperienza maggiore del dolore non sono requisiti che possano nuocere sono requisiti preziosi che possono agevolare l'amministrazione della giustizia
Potrei rispondere che le donne avranno la possibilità di fare rilevare attraverso un lungo tirocinio alla loro capacità saranno sottomesse e sottoposte i concorsi è una rigida selezione
Le donne che si presenteranno a chiedere di salire gradi della magistratura devono avere in partenza e li avranno i requisiti che possono dare loro una certa garanzia di successo
Non so invece che cosa rispondere a coloro i quali ci hanno proposto di imitare i modelli domestici
Prima di tutto è uno sbaglio psicologico perché le donne amiamo differenziarci fra noi sia pure nel dettaglio di un vestito o nel particolare di un ornamento
E se qualcuno che siede qui alla propria moglie che in casa fa la calza non ritengo questo un argomento valido per invogliare una donna che chiede una toga ad accettare anziché una toga una calza
Se voi onorevoli colleghi stabilirete una norma limitativa nella nostra Costituzione per quanto riguarda il diritto della donna di accedere alla magistratura commettere te molti errori
Rileggetevi onorevoli colleghi quanto siete andati dicendo nel corso di questi nostri lavori
Contate quante volte avete parlato di libertà civili di parità di diritti di uguaglianza di diritti sensata discriminazione all'infuori di quella stabilità dalla legge e limitata alla incapacità naturale o legale
Commetterebbe un grave errore e prima di tutto in tre reti in contraddizioni con voi stessi poiché voi non soltanto nell'articolo quarantotto avete parlato di parità di diritti ma nell'articolo tre voi avete se ha diritto che i cittadini senza distinzione di sesso di razza di lingua di condizione sociale di opinioni religiose e politiche hanno pari dignità sociale e sono uguali di fronte alla legge
E avete anche aggiunto che è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitando di fatto la li per tali l'uguaglianza dei cittadini impediscono il completo sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori
All'organizzazione politica economica e sociale dello Stato
Di che cosa avete paura
Ricordate di che tutte le moderne costituzioni non fanno più restrizioni in questo senso ricordate che la Francia ha detto chiaramente che alla donna sono accordati in tutti i campi gli stessi diritti che sono accordati agli uomini
Volete forse voi che la patria del diritto sia al di sotto degli altri Paesi anche di minore civiltà di quelle italiana
E allora onorevoli colleghi la severità della carriera farà cadere le incapaci non temete
Ma salutate fin d'ora onorevoli costituenti quella donna che anche per vostro merito
Salirà per prima ad amministrare la giustizia con coscienza virile illuminata sorretta e riscaldata da un cuore femminile
Ora tutto questo veniva chiesto nel mille novecentoquarantasette solo nel mille novecentosessantatré hanno concesso l'ingresso in magistratura per le donne e solo nel due mila sette c'è stata la prima donna Presidente di un tribunale Livia Pomodoro
Grazie
Lunetta Savino
Adesso do la parola un giornalista saggista scrittore pungente editorialista di Repubblica che tra poco ringraziamo che è stata offerta la capra deputati il suo sterminato
Archivio giornalistico che riterrete diciamolo una memoria vivente poi bisogna queste alchimie
è un busto un alieno che è una cosa che ha raccolto dagli anni Settanta fino a oggi grazie traslocato questo credito i commessi ancora sul display lo sposto aumentati caricato un TIR
Comunque la ringraziamo cercato il più grande dotazione grazio fulcro azionario in società le
Buongiorno buongiorno
Perché poi le le le cose diciamo accadono ma bisogna anche accompagnarle qui
Questo che sta succedendo questo che stiamo vivendo in questo minuto è un
è un segno dei tempi una parola in più espressione impegnativa ma insomma le parole
Qui ci abbiano avuto alla Camera il linguaggio di genere la circolare i gesti degli emblemi abbiamo visto sventolare un un drappo dalla finestra contro il femminicidio dalla finestra di Montecitorio
Il palazzo dove si costruisce la norma la legge
Che
Le relazioni le relazioni tra Donelli intergruppo l'intergruppo anche con
Contatti internazionali e adesso i luoghi i luoghi sanzionano appunto un passaggio
E sulle pareti qua fuori in in cornice dopo
Io almeno ho visto
Una una una virtù abbastanza perduta oggi nel nelle foto delle delle delle costituenti le le madri costituenti forse mi pare che
Ministro Bossi ha usato questa espressione l'altro cioè ministra
Il
Il
Diciamo un un qualche cosa che si è sacrificato sull'altare della
Tele geniale
Che è l'autenticità è qualche cosa che non non c'è più
Ossidi coglie di rado
Così come nelle prime sindacale con colpiscono i contesti
Che sono i contesti di un'Italia
Povera con
Povertà di arredi Philips penso avanti tovagliette elise
Mobili scrostati c'è anche una sindacali in
In costume regionale sarda me bellissima una foto perché lei al il il pugno sul fianco è un gesto quasi e di disfida quindi netta Bartoli almeno nella mia
Classifica vince il dalla foto dalla più bella e della più interessante
è possibile che quello sguardo che trasmettono le
Le costituenti
Abbia pure a che fare con qualcosa che pure sia abbastanza istinto e che è la luce degli ideali non tanto dei valori degli ideali politici
Che pure crearono qualche guaio al
A all'Italia in questo però si assomigliano alle le le coste Twenty mi pare che trasmettano anche
Quella
Quel pacificato o ho rassegnato ecco non sapevo come definirlo orgoglio noto superiorità no neanche coraggio coraggio coraggio
Che che di solito gli uomini più o meno estenuanti dava dalla fine del
Patriarcato non non riescono spesso accogliere anzi
Quello stesso coraggio che fa dire alla
A a Cingolani Guidi peggio di quello che sono riusciti a fare gli uomini nel passato pedone certamente non potranno
Fare mai era il primo ottobre del mille novecentoquarantacinque tutto intorno morti fame rovine prigionieri
Le dava purtroppo ragione e quindi un paesaggio di di umanità suona su tre parenti lo specchio
Neanche piaciuta con una foto un po'vaporosa comune adiva degli anni trenta ottavi a penna
Il fatto che trenta parlamentari dell'uomo qualunque avessero deciso di
Riversare su di lei i suoi i loro voti fu considerato uno scherzo
Il problema è che per questo scherzo si temeva che il che De Nicola potesse rinunciare alla designazione
In realtà
C'era dietro di lei una storia anche drammatica
Perché
Aveva voluto presentarsi in Parlamento contro il
Vescovo di Caltagirone e anche contro la madre
E qui sul rapporto tra madri e figlie mi consentirete di non andare oltre perché
Comunque fu un gesto molto forte una rottura che
Che che che dà alla sua persona una
Ma insomma una rilevanza che forse
Non si è voluta cogliere sul momento
Mi sono anche e lo vedrete soffermato sul chiaroscure una foto un po'chiaroscuro di una di una di una costituente del Partito Comunista Maria Maddalena
Rossi perché attorno a lei fiorisce un triste apologo
Una specie di peccato originale della Repubblica
Nel senso che in uno dei primi Governi che si fecero esisteva già avuto una specie di intergruppo femminile informale
Che gli stabili che una donna dovesse andare al Governo
E
Fu designata lei
L'importante non era il partito ma
Che ci fosse una donna
Che
Gli uomini che facevamo le trattative da un lato
Capirono che questo poteva significare
Un qualche cosa di scomodo
Perché ognuno
Dei partiti voleva metterà a questo punto una donna diventavano sei invece più
E dall'altra invece
Questo fatto s'combinava gli equilibri all'interno dei partiti per cui fu fatto un infausto compromesso e non si fece nessuna
Do
Diciamo un protocollo scritto un gossip archeologico di allora io Lovison documentato su
Su Vittorio Corrèze io che ha scritto di quegli anni in maniera molto moderna
Dice che il marito di Maria Maddalena Rossi il dottor Sempronio che era un illustre chimico si arrabbiò moltissimo con il partito perché doveva chiedere il permesso a luglio
E quindi ecco diciamo la cosa ha una sua
E
è inutile far finta di niente io penso che qui a Montecitorio come del resto nella società italiana ci sia combattuto un profondo che
Radicato
Al tempo stesso sommerso e ignorato conflitto
Ed è il conflitto tra maschile e femminile è una è un dato che veniva fuori da quello che
Che ci stiamo dicendo
Se dobbiamo diciamo velocemente cogliere l'elemento decisivo i i maschi
Cercano di imporre il silenzio alle donne non le vogliono sentire
Esiste sudditi su questo una casistica parlamentare piuttosto
Copiosa illustre divari silenziatori
Messi spesso a loro volta attaché
Due casi
Estrema
Anche perché ognuno poi silenziato la con il suo stile il maestro del del del silenzio morbido cioè Giulio Andreotti
Il quale una volta
Se la prese con Adele faccio e Luciana Castellina citando niente di meno che l'Aiace di Sofocle
E in quel caso diciamo la virtù delle donne di tacere qua e là e a questo punto Adele faccio era una donna molto spiritosa
Li fece osservare che nel
Nello specifico dalla tragedia questo virtù del del del silenzio era fatta osservare a una schiava Tech messa
E fin qui già poteva bastare ma insomma lei però aggiunse noi non siamo schiave e lei non è Ayachi
Più
Più moderna e più turpe invece risale al due mila e cinque discussione sulle quote rosa
Quanto ebbe a dire l'onorevole Pippo Gianni non le con i Borboni siciliano il quale disse mi dovete perdonare ma lo disse l'UE
Le donne non devono scassare da niente
Però la storia in quei casi ci fu naturalmente una levata di scudi però la storia in quei casi ha una sua vendetta che consuma con il tempo
Debito per cui dopo due anni si poté vedere su un cafone al l'onorevole Pippo Gianni partecipare a una sfilata di moda per deputati uomini
E c'è anche una foto di luglio che muove la giacchetta che si è tolto quindi voglio dire in qualche maniera le cose sono messe a posto quasi da solo quindi guerriglia guerra
E poi donne che mi piace di ricordare perché l'empowerment se lo sono dovuto dare da sole
Allora
E e farlo molto spesso in un quadro giornalistico dove appunto l'informazione tende indulgere a tigri già guarentigie venisse eccetera quindi un po'una modalità non fa
Che Lina Merlin
Porto qui dentro a Montecitorio una delegazione
Di
Prostitute a testa alta nonostante le
Diciamo
Che risatina che immagino siano
Non siano mancate c'è una bellissima intervista di Oriana Fallaci alla
Merlin
In cui lei diceva questo Paese di villoni che passano per gli uomini più dotati del mondo e poi non riescono a conquistare una donna da soli
Quindi insomma diciamo messa lì donna
Ricordo Emma Bonino che venne qua sotto
Con il sacco a pelo a dormire di notte
Per non ricordo quale iniziativa ma insomma mettendo in gioco il suo cuore
E poi Nilde Iotti Nilde Iotti sia permessa il lusso di rifiutare una
La Giunta insomma senatrice a vita e disse no grazie bianca
Che ricordo che tolse la parola in Aula al segretario del suo partito rigo Berlinguer questo non è un fatto diciamo che allora
Poteva passare come una normale amministrazione di diavolo di Presidenza
Al tempo stesso ricordo ed è sono belle le foto che larghe larghe la colgono Tina Anselmi prima abbiamo letto un pezzo della
Del della sua autobiografia in cui racconta della Resistenza ma
Qui in questo caso sia una una congiunzione tra questo è un tempo diverso quando fu messa
A diciamo a presiedere
La Commissione parlamentare della P due e quindi si trovò a interrogare è la più straordinaria congrega di Bush guardi che si sia mai
è venuta in Italia
E non solo e non solo accade questo ma nei suoi diari peraltro vidimati e diciamo con una testimonianza del Segretario della Commissione parlamentare di sommo
Raccontato di quando un esponente importante non c'è purtroppo il nome del suo partito venne a sollecitarle un atteggiamento diverso nei confronti di monsignor Marcinkus lei le rispose che questo non era tecnicamente possibile quello perse un po'la pazienza
E quindi diciamo ebbe un atteggiamento aggressivo al che Tina Anselmi Kiron gran
Pugno sul tavolo e pronunciò questa frase e che appunto che ci ricorda quello che abbiamo sentito prima di cento non ho fatto la Resistenza per finire la carriera coprendo malefatte di qualche monsignore
Ora diciamo per andare
Scomparse le le le le le le culture politiche però ho esaurite in attesa di quelle nuove
C'è da chiedersi
Sì se non sia questo perenne conflitto incontro scontro ad aver creato le condizioni
Per le autentiche svolte politica
Cioè invece di stare a lamentarsi se non sia la storia qualche cosa che ci dia l'insegnamento
Come se proprio la chiusura
L'emarginazione abbiano consentito alle donne di trovare la ragione la forza e l'autorevolezza
Di presentarsi come qui dentro
In maniera autonoma
Ora
Diciamo ringraziare de del delle angherie subite no perdonare alle forse dipende
E ma riconoscere tutte e tutti insieme
Il segno dei tempi ecco questo io penso che si sta facendo proprio adesso qui noi in questo momento
Altri segni
Si colgono in giro per il mondo
E anche vicino a noi e qui dove accanto a una sindaca
Per la prima volta segnalo in assoluto che dal fondo della inesorabile malizia giornalistica è comparsa la figura dello Zawinul
Ora quindi voi capirete che il il ledere il rovesciamento a avvenuto per cui le vie del del del del divenire storico e dei suoi
Ribalta menti riservano sempre molte sorprese grazie ministro
Allora
Io
Ringrazio relatori a relatrici ringrazio tutti voi adesso qui
Si stanno aprendo le porte pellicce la Sala delle donne e invito tutti andarla a visitare insieme grazie
Ieri un momentino di a