Dibattito in occasione dell'assegnazione del Premio Zappalà

Un
Grosso modo del tutto
Ma morti
Del mare
Verso sull'undici
La consenso a luglio
CUR settennale convinti curve cinque le termiti occulti
Sbatto Sassaro Romboli obiettivamente curriculum curve curvo consumare sul punto il mio voto costumino soffermano luci nella coscienza eloquente Vendola questa linea lotti guardo l'fu un
E finalmente certo un pubblico
Padre Nostro più semplice bene su grossi sulla scorta
Locuzione alcuno no forti
Perché in Sicilia oculato Eugenio in culla brutti se
Culla miserie hanno l'orgoglio che operano in Turchia venti su
Al nome di postura
Buoni o cattivi ma sono un gruppo di lavoro unici su uno nei piccoli paesi un campanile abbracciato collocarsi e su proposta di
Ci son voluti animi Vincenzo non riuscendo Profumo nella campagna venti scusi berbero sugli usi siano forti assai
Possano isolato mai ornata quattro anni in Conferenza oculatezza e convincente ad dei cellulari bene siciliano
Tutto uno e libero normale così dissi Man Sibelius sullo stupro dove su
Sebbene sfumando pur giudicando uccelli campani vince un bisturi la coscienza
In giù un portafoglio di un sebbene il suo mandato sfrenato proseguite sedici nome la pace sebbene connesso trasformato
Intubazione uscisse uno di essi
Se ammodernarlo ideale
La sanno tante tante casi mamma ancora offrendo Automania traduzione
Allora
A
Mentre
A
Per strada tante facce non hanno un bel colore
Qui chi non terrorizza si ammala di terrore
Questa frase buonasera a tutti questa frase di Fabrizio De André di molti anni fa credo rispecchi perfettamente lo stato d'animo di chi possiamo dire oggi giorno dopo giorno assiste a ciò che accade intorno a noi
E proprio oggi due agosto due mila sedici l'associazione Amici di Onofrio Zappalà
Non ricorda il trentaseiesimo anniversario della strage di Bologna e la morte di Onofrio Zappalà una delle ottantacinque vittime di quella assurda carneficina
Una strage che a soli ventisette anni gli ha tolto la vita spezzando i suoi sogni distruggendo la sua famiglia e magari forse cambiando le sorti stesse di questo Paese
Ieri sera il TG due in un dossier la definiva l'undici settembre italiana la più grossa stragi di questo Paese
Essere qui questa sera un dovere nei confronti della storia ma è soprattutto un nostro dovere verso chi come Onofrio e vittima innocente delle più svariate cause di assurdo fanatismo criminale
Siete proprio in questo contesto che si concretizza questo nostro percorso di legalità e giustizia che portiamo avanti da dodici anni
E che proprio nel ricordo di Onofrio dedichiamo sia alle scuole dalla società civile per un'educazione sempre più consapevole alla legalità
Questa sera parleremo principalmente di Sicilia
E lo faremo con il cuore d'altronde abbiamo iniziato con il cuore proprio per l'amore verso questa terra teatro di un passato che ha segnato indelebilmente la sua sorte e paradossalmente la sorte senza dell'intera Nazione
Se ci facciamo caso non possiamo non riconoscere come negli ultimi cinquanta sessanta anni la storia delle stragi di questo Paese dalla Sicilia quale principale protagonista di oltre l'ottanta per cento delle più crudeli barbarie
Un palcoscenico il nostro
Che non disdegna le sue innumerevoli repliche che si avvarranno magari di un finale noioso e ripetitivo ma sostanzialmente avranno come protagonisti faccio sempre nuovo che in barba quel medesimo copione di volta in volta si è rappresento ne stimolano nella loro unica e irripetibile tragica rappresentazione
I versi che abbiamo sentito all'inizio
Sono stati scritti proprio circa cinquanta anni fa da un siciliano autentico prestino Barbera cabarettista e poeta siciliano ebbene
Quelle parole sono state una premonizione assoluta anche se quel padre nostro così armonicamente rappresentato non ha prodotto gli effetti per le richieste avanzate
Padre nostro
Vieni su quest'isola dimenticata batti la miseria riscatta l'orgoglio della povera gente dai forza sostegno a chi parlando con la terra ne trae da essa ogni giorno il proprio sostentamento vieni a dare serenità e pace nelle piccole case
Die nella pace liberarci dal male e così sia
Ma se il riscatto dalla miseria
Se l'avesse serenità e la pace sono date da un progresso che semina dolore morte nella più assoluta indifferenza se gli stessi valori sono condizionati dal potere personale parlo ora risparmiarci
Da ogni effimera condizione di progresso anzi fa di tutto il mondo come la Sicilia mia
E liberarci da ogni bene e così sia
Purtroppo la storia di questi ultimi sessant'anni parla da sé
L'appuntamento di oggi per questa
Ricorrenza è diventato un punto di riferimento e di memoria
Per tutta la nostra zona ionica sia per i vari percorsi che dal pomeriggio si sviluppano a partire da Sant'Alessio quali l'annullo filatelico la visita al cimitero e la Santa Messa
Sì ma questa manifestazione serale con l'ormai tradizionale premio Zappalà aggiunta alla sua undicesima edizione
Il tutto cioè ci sentiamo di dire grazie a voi perché il merito lo determina la vostra presenza del vostro voler condividere un momento di memoria del riflessione di legalità
Grazie ancora i nostri ospiti cui attribuibile l'ulteriore merito di tenere alto il livello culturale e sociale dei nostri incontri
A noi basta solo quel pizzico di orgoglio per aver cercato magari saputo mettere insieme i vari tasselli a prendendo a voi interessante magari emozionante la serata ed avere solo così lo sprone per impegnarci ancora di più nel nostro percorso per gli eventi futuri
L'anno appena trascorso e parliamo di anno che va dal due agosto dall'anno scorso ad oggi è stato un anno molto intenso
Siamo riusciti a proporre vari momenti di riflessione di incontro a partire dal dottor ardita procuratore aggiunto presso il Tribunale di Messina con gli studenti dell'Istituto superiore di Santa Teresa
La lista degli stessi studenti all'aula bunker dell'Ucciardone per il processo sulla trattativa stato mafia che sicuramente anche nel nuovo anno scolastico potremo ripetere con nuovi alunni
L'incontro col dottor Davigo Consigliere della seconda sezione penale della Suprema Corte di Cassazione oggi attuale presidente dell'Anm
L'incontro con Lorenzo Frigerio referente di Libera per non parlare della giornata nazionale della memoria che si svolge ogni anno il ventuno marzo e che quest'anno ha avuto come sede principale Messina
Organizzata da libera e dalla quale con la quale noi siamo associati a partire da quest'anno per finire l'incontro che ragazzi dell'Istituto comprensivo di Santa Teresa hanno avuto con Angela manca mamma di Attilio manca di cui parleremo tra poco
Un anno molto intenso e positivo in quanto avviso estendere il nostro impegno verso un'ulteriore segmento scolastico
Che riguarda gli istituti comprensivi le scuole medie che ci vedrà collaborare per i prossimi anni con il comprensivo di Santa Teresa mentre stiamo concretizzando Ande speriamo di traguardare con gli istituti di Taormina ed all'interno
Parlate della mafia di legalità parlate né alla radio in televisione e sui giornali nelle scuole ma parlatene se la gioventù le negherà il consenso anche l'onnipotente mafia svanì racconti un incubo
Proprio avendo sempre presente queste parole di Paolo Borsellino
E quello che noi cerchiamo di fare e ciò per cui portiamo avanti questo nostro impegno nella memoria di nostre di quella medesima tragedie che lo vide vittima innocente
La compagnia non ci manca abbiamo accanto a noi ogni volta ospiti che ci onorano per il loro prestigio e la loro indiscussa credibilità e correttezza umana e professionale
Ce le diamo al nostro fianco in un motivato il rapporto di collaborazione e di amicizia che traspare dalla stessa disponibilità a partecipare insieme a noi a tutti noi alle venti e serate come questa
E questa sera la cerca si allarga con gli ospiti che vi vado subito a presentare
Sono qui con me ed Antonello D'Arrigo che il coordinatore dell'associazione Zappalà
Un avvocato che ha dedicato la propria professione alla difesa delle vittime innocenti di mafia è stato il legale della famiglia campagna dopo la morte di Graziella sassi nata proprio dall'Amati a soli diciassette anni oggi legale della famiglia Borsellino
Al borsellino quater di Caltanissetta legale dalla stessa famiglia manca ed altre e con noi Fabio Repice
Una delle tante madri coraggio a cui viene negato persino il diritto di piangere il proprio figlio in quanto costretta a lottare con tutte le proprie forze per il riconoscimento di una verità negata che mira ad infangare la memoria proprio come avvenne con Peppino Impastato
Sono i cosiddetti sui siti di mafia
E con noi Angela manca
Sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Palermo problemi pubblica accusa nel processo sulla trattativa stato mafia una persona a cui non vogliamo e non dobbiamo far mancare la vicinanza e la solidarietà dei cittadini onesti
E senza aggiungere altro quello che il più amiamo definire legittimo erede di Falcone Borsellino Nino Di Matteo
Purtroppo dobbiamo registrare un'assenza forzata Salvatore Borsellino e ieri mi ha fatto pervenire un sms nel quale mi comunicava la sua assenza la sorella vita in ospedale con una brutta polmonite
E il figlio per completare l'opera selezionato il tendine deve essere operato
L'ho incontrato il diciannove luglio per l'anniversario a Palermo della strage di via D'Amelio era felicissimo di poter venire anche perché
Si sarebbe incontrato con col dottor Di Matteo e col suo avvocato Fabio remi ci però purtroppo
Cause di forza maggiore l'hanno trattenuto a Palermo
Permettetemi infine
Permettetemi infine di sottolineare due rapporti di collaborazione che abbiamo intrapreso lo scorso anno e che si sono rivelate assolutamente fondamentale nel nostro cammino e questo per la loro natura e per la loro spiccata socialità
Parlo degli amici di Libera l'associazione nazionale di don Ciotti a cui noi da quest'anno ci siamo ufficialmente associati e non lo specifico del presidio di Messina con la referente di se ANAS tra Bussi ed altre referente regionali che ci sono stati molto vicini
Parlo del gruppo agende rosse di Messina Graziella Campagna con giusti ma tagliano Marika piazza Rossella Claudio ed altre compagni preziosi ed affettuosi
Ma creato il palcoscenico le persone e di personaggi non possiamo non sottolineare una platea di tutto rispetto con figure che anch'esse ci onorano della loro presenza proprio perché non crediamo rappresenti uno
Le sole semplici partecipazioni nel segno di una condivisione di principi di intenti
Che va sottolineata nella sua spontanea naturalità
Un saluto e un forte segno di riconoscenza va agli amministratori di questo Paese
Dal Sindaco al vice Sindaco all'Assessore a tutta la Giunta
Che ci hanno supportato e sopportato e sa udendo ogni nostro desiderio o richiesta
Per rimanere nella categoria voglio ringraziare altri Sindaci presenti
Ma non posso non sottolineare l'attenzione che il Sindaco di Savoca meno Bartolotta del singolo di forza dal probabile di gara ci hanno destinato quest'anno al fine di offrire fattivamente il proprio contributo per l'organizzazione la riuscita di questa serata
Adesso
Chiederei qualche minuto per il saluto da parte del Sindaco di Santa Teresa che c'era onorato della sua presenza e poi di qualche altro si accomodi Sindaco grazie
Grazie
Che ho brevemente voglio portare nella saluto alla nostra comunità soprattutto
Sottolineare quello che l'impegno dell'associazione amici io Onofrio Zappalà
E colgo questa occasione
Per sottolineare
Un aspetto che è fondamentale
Abbiamo sempre
Nella nostra da azione politica amministrativa l'ho fatto da parlamentare in tante altre occasioni
Cercato di
Combattere le mafie
Ho sempre usato questo concetto lo ribadisco l'ho vissuto dico che purtroppo la nostra società
A una serie di sedimenti che coinvolgono tanti as tanti aspetti e tanti settori
Cos'è alla fine cosa intendiamo dire combattere le mafie
In ogni contesto dove Miccio oggetto può comunque
Agire abusare del ruolo che ricopre
Quello per quanto mi riguarda dopo modi delle istituzioni io lo considero un atto mafioso
Quando e destinatario dell'abuso di un soggetto che ricopre un ruolo e ne è cosciente e il destinatario purtroppo soccombe per me quello e un atto che ho sempre paragonato adatti mafiosi
Perché dico queste in conclusione
Perché non possiamo noi lasciare soltanto ai magistrati il compito di combattere le mafie e la mafia
Perché il comportamento complice omissivo di ognuno di noi
Per il ruolo che ricopriamo non fa altro che alimentare il potenziare quella lupara che ovviamente mila alle istituzioni principali
Che non ci sono ovviamente solo
I magistrati sono stati anche i politici in passato sono stati anche rappresentanti della società civile
Allora in conclusione
Desidero sottolineare che
Il senso del dovere e della responsabilità dei ruoli che ognuno di noi ricopre ci deve portare
Anche a reagire abbiamo sentito in passato il fetore della mafia
L'ho sentito durante tante battaglie che ho fatto in Assemblea l'ho sentito quando ci sono fatto per il azioni spericolate di svendita dei beni immobili della dei siciliani nei confronti di Società particolari
Dove a e lì in quel contesto è stato denunziato allora già in Parlamento che avrebbe creato un buco di oltre un miliardo di euro il risultato fu che crea un buco di novecento milioni di euro
Lo abbiamo anche sentito il fetore della mafia in altre occasioni quando ci siamo trovati nella nostra modesta posizione a dover presiedere una gara di cento
Venti milioni di euro che si verificò in quel caso la gara più importante dell'ultimo quinquennio che riguardava il gas
Per intenderci che abbiamo vissute queste cose abbiamo pagato le conseguenze del non piegarsi a quelle che appunto sono determinate logiche
Combattiamo comunque con la grazia di Dio dico sempre siamo sempre all'inpiedi a fronte alta ci difendiamo anche del calvario che ognuno di noi a comunque il percorso non lo facciamo nella convinzione
Che assieme nei rispettivi ruoli alla fine combattiamo e dobbiamo combattere per un unico obiettivo
Quello appunto di abbattere le mafie
Vi ringrazio vi do un grande a braccio ringrazio l'associazione e do veramente il benvenuto sentito al procuratore e a tutti i flussi ospiti grazie
Grazie al Sindaco
Volevo ringraziare
Volevo ringraziare il vice Prefetto vicario facente funzioni la dottoressa Cernigliaro
Che dove essere presenta stasera per impegni non è e non poteva fermarsi però è venuta a Sant'Alessio ed assistito alla messa in onore diano fra la messa celebrata dall'arcivescovo emerito di Messina monsignor Giovanni Marra
Vorrei ricordare che sono una cosa lì insieme a queste manifestazioni noi ogni anno proponiamo un annullo filatelico l'annullo filatelico che
Stabilisce una data certa
E il l'unico annullo filatelico in Italia oltre a Bologna per questo ci viene richiesto anche da parecchi e filatelia ICI in ambito nazionale
L'annullo filatelico lo facciamo anche per trarre un qualche minimo sostentamento per le nostre attività lì ci sono i tavoli con le cartoline obliterate con l'annullo
Chi e ne fa collezione e ne sa il valore chi non le fa collezione magari non dà nessun valore però penso che
Anche una sola cartolina testa
Può dare un contributo alla manifestazione di questa sera
Iniziamo subito e con una sorpresa
Come sapete anche quest'anno per l'ottavo anno consecutivo il premio Zappalà ha ricevuto la medaglia rom di rappresentanza del il Capo dello Stato e la prima onorificenza della Repubblica italiana
Che riceviamo da otto anni
Ebbene nella seduta assembleare del quindici febbraio due mila sedici dove abbiamo approvato il bilancio due mila quattordici abbiamo nominato un nuovo socio onorario
Glielo stiamo dicendo adesso non lo sa
L'abbiamo nominato per la sua presenza per il suo entusiasmo per il suo condividere ogni nostra iniziativa per trovarci alla questa persona piacevolmente sempre accanto come fosse
Uno di noi
Questa sera non potevamo non concludere l'opera per le motivazioni che ho appena esposto abbiamo deciso di consegnare la medaglia del Capo dello Stato qual è l'onorificenza concessa al premio Zappalà due mila sedici
E che rici che riceverà nelle mani del del nostro coordinatore Antonello d'arrivo
Non mi resta che invitare sul palco questa persona per la consegna alla dottoressa Carmela Maria Lipari e la dirigente scolastico e l'esodo istruzione superiore di Santa Teresa
Questa è la medaglia di rappresentanza che la diamo alla dottoressa Carmela liquidi pari come socio onorario di questa associazione grazie
Grazie
Veramente non me l'aspettavo sono veramente onorata e e gratificata ecco
Di questa
Di questa donazione ecco di questa bella medaglia
Quella di oggi per noi Istituto di istruzione superiore Caminiti Trimarchi è un appuntamento ormai fisso da anni
Perché
Ecco ci avvicina all'associazione no nozione Zappalà
è in quanto nel ricordo per non dimenticare quello che è stato l'atto terroristico è più sconvolgente dell'Italia del dopoguerra
E
E dove perse ecco la vita questo giovane o no fino che è stato un alunno del liceo classico Trimarchi quindi ecco un evento che ci sentiamo a noi vicino
E
La collaborazione con questa associazione che va avanti ormai da anni e chi abbiamo voluto ratificare con un protocollo ufficiale
E ci consente ecco di offrire anche ai nostri ragazzi e diversi momenti di scambio di dibattito di riflessione è grazie a anche a all'incontro di e personaggi input di grande cultura e di uomini di legge solo per restare a quest'anno scolastico
Abbiamo avuto la possibilità di incontrare
Il dottore Sebastiano Ardita
è il dottore Piercamillo Davigo delle classi grazie all'impegno dell'Associazione hanno potuto assistere a delle fasi importanti nel processo nell'aula bunker di Palermo e hanno avuto anche il piacere lo no re di incontrare lei dottore dottore Di Matteo e con le nostre classi per cui li indiciamo l'auspicio che questa collaborazione possa andare avanti e noi lo vogliamo e veramente faremo di tutto perché possiamo essere sempre accanto a questa associazione grazie
E allora la parola adesso da Antonello D'Arrigo per la prosecuzione della serata
Buonasera a tutti
Come avrete capito la serata è divisa in alcune fasi questa prima di introduzione
Quella passeremo prima del dibattito con le nostre ospiti alla commemorazione ufficiale chiedo operosa e che è dovuta io o questo completo e ogni anno
L'emozione mi accompagna perché
Il ricordo di Onofrio delle vittime della strage di Bologna e qualcosa che ci portiamo da trentasei anni tutti insieme
Molto intimi spiega in una prima fase
E poi come voi sapete negli ultimi dodici anni con cui la compartecipazione di coinvolgimento di tutti di tutti voi perché questo e il nostro dovere queste Stato meglio quello che abbiamo pensato
Che fosse uno stipendio
Ma prima di di di di addentrarmi berbero cementa perché so che che altre sono le persone che guidano i divieti di anche aspettato di ascoltare io desidero però ringraziare perché
Intanto
Non voi perché voi condividete questa nostra serata voglio ringraziare
E non c'è e vedo che si è allontanato Natale che a me niente lo voglio ringraziare perché se questa serata e poi è stata possibile impossibile ogni anno
E perché
Lui non è io scherzavo poco fa il io la mente lo il braccio non lo è il braccio e lamenta di questa e l'anima di questa manifestazione e quindi vorrei pubblicamente ringraziarlo
Certo
Quello che fa Natale quelle poche faccio io quello che fanno altri amici
E
Faresin dici devo sottolineare che noi ne abbiamo uno che il nostro compagno di classe Sebastiano Foti che qui presente se silenziosamente sempre vicino a noi
Quindi
E non lo facciamo perché ricordare un'offesa para significa ricordare la nostra gioventù
E soprattutto ricordarlo com'era da vivo so che molte diranno che se fare dorica molte diranno che io ripeto sempre le stesse cose ma non posso parlare di Onofrio Zappalà semplicemente come la vittima
Dice il della strage di Bologna ma io devo parlare di sono forza palato come persona
Viva anche abiti ci ha accompagnato negli anni della sua nel liceo che ci ha con la quale siamo andati insieme incide con il quale abbiamo condiviso i nostre problemi di scuola o le nostre disaffezione alla scuola perché
Care care professore e cari prese de lo ammettiamo non eravamo degli studenti modello eravamo degli studenti che se potevamo
Ne facevamo a me
E avere una certa racconto alla nostra storia
E quella quel due agosto dell'ottanta rimane con una ferita nel una nel nostro nel nostro cuore ma rimane anche la certezza
Che che Onofrio i e qui con noi lo facciamo vive ma non perché lo vogliamo far vivere ma perché lo vogliamo indicare soprattutto
Agli studente delle scuole abbiamo fatto questa associazione facciamo le borse di studio ogni anno con fatica con difficoltà alle volte incontrando
Il lo chiede l'istituzione allora all'altre volte ore incontrandola la disattenzione delle istituzioni ma non ci non è un problema questo per noi perché finché Cipro ci sei c'era l'impegno a dodici anni fa lo ribadiamo anche questa sera
Fino a quando avremo la forza e fino a quando ci saremo cercheremo di ricordare un offro poi speriamo prima ne parlavamo in macchina venendo da Sant'Alessio poi speriamo
Prima di di chiudere la nostra
Quella che è la nostra esistenza umana di riuscire a lasciare una traccia ma non una traccia rossa una traccia perché questo nostro lavoro perché questa serata ci sia non solo fra o fra un anno fra dieci anni fra vent'anni ma ci sia sempre perché la memoria e il fondamentale per la nostra esistenza i lo Stato
Il cittadino
Che non ha memoria non ha futuro
Il tema ad Onofrio
Io desidero ricordare Angelo Priore
Perché Angelo Priore un'altra
ONU un altro vittima della strage di Bologna l'ultima vittima della strage di Bologna perché non morisse subito ma morì dopo quattro mesi
Il di ospedale dopo tre operazione al cervello dopo che i di la moglie e i i genitori superarono nella sua salvezza
Perché dico sto nominando Angelo Priore ottantacinquesimo a vittima della strage di Bologna perché era messinese
E allora
Messinese l'adozione perché voi nati in Trentino aveva sposato una messinese faceva il lavoro di ottimo era lì con i suoi suocere e quindi è giusto che in questa terra di Messina noi ricordiamo anche Angelo Priore
Vado veloce
Vado veloce perché perché devo essere veloce
Però questa terra e quei il terrorismo di cui noi parliamo e un terrorismo che molti che molti ragazzi soprattutto i ragazzi non hanno visto per loro fortuna
Non l'hanno visto perché ad un certo momento uno Stato sgangherato
Probabilmente sì uno Stato con i suoi problemi uno Stato dove ci sono state inquiline negli anni tantissimi problemi è riuscita a trovare
E la forza con la forza dei suoi cittadini con la forza d'
Anche dei suoi politici di trovare la quadra per uscire dalla dal terrorismo
Questo è un Paese dove del terrorismo ne parliamo del terrorismo interno con un terrorismo sconfitto anch'esse un terrorismo sconfitto contanti con tante ombre con tanti silenzi con tanti depistaggi ed oggi
Quando sono contento sono contento con gli amici della delle con Paolo Bolognesi che abbiamo avuto vari vostro varie volte ospite qua con
Gli amici dell'associazione
Familiare vittime ed Ansa di Bologna che in coincidenza proprio con questa dato del due agosto entrare in vigore la legge centotrentuno approvata dal Parlamento con la quale è stato approvato è stato inseriti reato del depistaggio
Un depistaggio che nella strage di Bologna è stato protagonista che ha visto condannate che ha visto dichiarato da con sentenze passate in giudicato che logiche organi che
Che servizi segreti
Più o meno irregolari avevano de prestato avevano depistato avevano lo fra questi c'era non reggono ricordiamo ogni anno malore vediamo
C'era anche il Licio Gelli che capo della P due
E quindi e UE e uno Stato che propriamente con Fadiga va avanti
Noi ricordiamo che le realtà giudiziarie di questo utili della strage di Bologna ci sono non ci sono però i mandanti
Ci sono però dei condannati in via definitiva ormai da decenni ogni anno viene rimessa in discussione presto noi
E non siamo per sposare delle vesti sappiamo che però c'è una sentenza passata in giudicato e chiediamo con forza insieme a tutte le altre familiari delle vittime di Bologna che oltre
Agli esecutori vogliamo che vengano ancora ricercati mandante perché questo è lo dobbiamo alla alle persone come Onofrio Zappalà
Il
Non si può parlare parliamo di terrorismo parlando anche di terrorismo
Di del di mafia
Ecco perché noi lo abbiamo detto subito l'abbiam detto in questi anni
Noi non ha ad chiediamo che ci sia un cerchio che si riunisca e che va e che cammina insieme un cerchio che parla del terrorismo interno un cerchio che parla della terrorismo di mafia e che spesso si sono incontrati
Quando nelle stragi differenze di Milano quindi e la linea e la stessa per questo noi parliamo poiché siamo in una terra
La nostra terra di Sicilia e in come facciamo hanno un parlare ogni tanto di mafia visto che spesso si dice che che non c'è più e che finire allora forse qua Fansab
Facciamo bene
A ricordarlo
Facciamo bene a ricordarlo come
Dobbiamo credere che sia
A ricordare i tempi che che vediamo
Il terrorismo internazionale che che ogni giorno ci ci assale e devo dire che Popper varando me stasera mamma anche preparandomi qualche settimana fare la ricorrenza di Borsellino
Mi mi sono sorpreso della i che in un mese in un solo mese abbiamo registrato strage a Istanbul una strage a Dakar strage a Parigi strage a Monaco
E siamo spaventati allora io dico che noi abbiamo il dovere
Perché l'abbiamo vissuto trent'anni fa
E l'abbiamo affrontato abbiamo il dovere di affrontarlo e di dare e ricercare dall'indicazione non è con la paura
Che che si sconfiggere il terrorismo ma affrontandolo con coraggio e qui abbiamo tre persone che nella loro vita
Ogni
Tutta diversa ci dimostra ogni giorno che il coraggio si può avere se deve avere
Dalla mamma di ma anche al professor alla all'avvocato avrebbe c'era il dottor De Matteo e quindi noi da questa serata quando le ascolteremo e quando torneremo a casa questo ci dobbiamo
Ci dobbiamo portare portare dietro
Io mi accingo a concludere perché mi sembra assolutamente doveroso
Ma con un un fatto di ottimismo nel mese di luglio è vero che ci sono state queste stragi ma è anche vero che in Italia
In questi venti giorni abbiamo avuto degli arresti a Catania per per mafia alcune del del clan Santapaola abbiamo avuto degli arrestammo Milano per de per rendere infiltrazioni di mafia
Nel nelle scuole abbiamo avuto degli arresti a Napoli dalla camorra con altre trenta arresti abbiamo avuto il la mafia politica di Reggio con altre avreste allora cosa voglio dire voglio dire che che queste Italia c'è qualcosa che funziona e io credo che una delle cose che funzionano comunque la si pensi
E la magistratura e sono le forze dell'ordine quelle forze dell'ordine teche ciechi che ci consentono anche questa sera di fare questa serata e io vi invito qui in questo caso
Ad un applauso caloroso a tutti gli amici delle forze dell'ordine
E concludo veramente concludo
Parlando di un morto
Per dire che forse morte sono uguale ma le vite delle persone solo diverso
Allora di questo mese di luglio è morto Provenzano
I morti saranno uguale male storie
De degli altri morti di altre familiare di persone che che non ci sono più sono diverse le vite sono diverse e quindi questo fa la differenza la deferenza che noi dobbiamo sempre ricordare
E allora a conclusione del mio intervento che come avete visto è un intervento di carattere quasi ufficiale siamo qua per la strage di Bologna e siamo qua per ricordarlo io vi chiederò ora di fermarsi per un minuto per ricordare uno fra Zappalà
Per ricordare Angelo Priore per ricordare le altre ottanta delle vittime della strage della stazione di Bologna ma anche
Tutte le vittime di stragi terrorismo in Italia tutte le vittime
Di criminalità organizzata di mafia di 'ndrangheta di camorra
Egli è sacra corona unita ad ogni tanto ci dimentichiamo tutte le vittime del terrorismo internazionale di ieri e soprattutto di oggi io vi chiedo un minuto di silenzio e
Ascolteremo
Il silenzio da parte di un amico che sia offerto di farlo grazie a voi
Grazie
E passiamo alla terza parte che quella che probabilmente giustamente state aspettando quella di ascoltare i nostri ospiti
Cominciamo con l'avvocato vorrebbe ci già presentato da Natale
Che
Al quale chiediamo di ieri parlare
Senza
Un tema particolare come per tutte le altre gli ospiti
Vi raccontarci e di
Mandarci a casa con qualche
Pensieri in più grazie
Buonasera a tutti ringrazio
Gli organizzatori che hanno
Pensato di invitarmi
A questo tavolo questa sera vista diciamo l'introduzione io mi sento ancora più inadeguato rispetto a quanto già ordinariamente mi senta a
Parlare in pubblico
In almeno occasioni
Ufficiali
Io sono un poco emozionato a
Ricordare
A parlare a una
A un anniversario della strage alla stazione di Bologna perché
Per le persone della mia generazione io sono del mille novecentosettanta
La strage della stazione di Bologna è stato
Un po'lui l'introduzione a allo scenario nero che la
La storia riservava a questo Paese io se vado con la mente a agli anni in cui
Ero bambino è mi avviavo accrescere o
Nella
Mia memoria due immagini televisive al tempo
L'immaginario dei bambini della merita era la televisione non c'erano immensi di oggi è
Nel mio immaginario
Angosciato di quegli anni io ricordo due cose
La triste vicenda
Ma della morte di Alfredino Rampi è quella diretta televisiva interminabile
Ricordo il Presidente della Repubblica lì presente e l'anno prima
Quell'altra dirette interminabile da Bologna dopo
La strage alla stazione e anche lì
La presenza di quel
Presidente la Repubblica Sandro Pertini che riusciva almeno
A reggere le sorti morali
Del Paese
Con la forza della le sue parole pure delle due dei suoi gesti e della mimica genuina di
Personale al vera
è stata
L'introduzione
Per la mia generazione AA
Una storia che poi
Ha avuto
Episodi ripetuti dello stesso tenore
Fino a quelli poi
Diciamo più
O vicini del mille novecentonovantadue con le stragi di capaci e via D'Amelio
E
Naturalmente vista la professione che faccio
Nel tempo a quelle vicende sono
Ritornato poi
Studiando per ragioni professionali e quindi cercando di comprendere un poco di più
Quello che successa al tempo
Oggi è qui a
Vicino Sant'Alessio il l'occasione del ricordo di una delle vittime appunto di
Onofrio Zappalà e di tutte le altre vittime
Un Canone questo del nostro Paese
Quello per cui la memoria
Viene troppo spesso caricata sulle spalle esclusivamente la memoria della storia del Paese Delli delle vittime e dei familiari delle vittime
Troppo spesso lasciati
Alle volte anche soli non solo a
Cercare di non disperdere la memoria di quello che è successo ma ancora di più
Certo lasciati soli nella ricerca della verità completa
Di quello che fu e di perché fu
Oggi il Capo dello Stato quindi la voce ufficiale del Paese
Oggi dice
Che non tutta la verità
Sulla strage alla stazione di Bologna è ancora conosciuta dal Paese
Ed è un'affermazione lapalissiana mi viene di dire con rispetto
Ma da pure il senso della drammaticità
Delle condizioni del nostro Paese
Trentasei anni fa morivano trucidati ottantacinque persone e centinaia furono
I feriti e a trentasei anni di distanza abbiamo solo una verità parziale ricordava
Il coordinatore della associazione che ci sono comunque dei condannati per la strage alla stazione di Bologna
Io sarà che
Di questi tempi non
Non riesco mai essere troppo ottimista io mi permetto però perché ritengo sia doveroso ricordare una cosa è vero ci sono dei condannati
Per quella strage di marca fascista
E i condannati con sentenza definitiva quindi riconosciuti tali dallo Stato sono Jules Valerio Fioravanti e Francesca Mambro
E però testato e
Quello che vede oggi Giusva lei lo foraggere avanti e Francesca Mambro dopo gli ottantacinque morti
Compiuti a Bologna e gli altri innumerevoli morti che nella loro vita criminale hanno compiuto sono cittadini liberi
Sui giornali spesso troverete
Attivate pure di solenni intellettuali che cercano di mettere in dubbio la responsabilità dei due assassini
Accertati della stazione di Bologna però passa sotto silenzio che da ormai molti anni sono circa dieci anni
Quei due assassini
Che hanno fatto la strage della stazione di Bologna sono liberi
Questo io lo metto al confronto con
Quello che spesso viene definito come l'ergastolo civile che segue la vita dei familiari delle vittime i quali non troveranno mai più libertà non troveranno mai più
Una
Condizione di vita serena perché una volta intervenuta la rottura
Come la rottura di un cristallo la rottura della loro esistenza non
Avranno più possibilità di
Tornare indietro come invece ai terroristi
è stato consentito
Vedete quella impunità perché di fatto è un'impunità
Dei condannati
E il rovescio della medaglia della lacuna nell'accertamento della verità questo è un Paese che è prigioniero
Delle
Lacune negli accertamenti giudiziari NI vuoti nelle ricostruzioni sui fatti criminali e le impunità ottenute dagli assassini
Sono il compendio
Dei mancati accertamenti sulle responsabilità dei mandanti
Perché i silenzi
Della manovalanza criminale che ha fatto il sangue
Che ha seminato il sangue in questo Paese e poi l'arma di ricatto spesso
è la l'elemento complice necessario perché gli accertamenti sulle responsabilità alte sui mandanti non vengano
Mai allora
A raggiungere un a risultato
Si faceva la differenza prima fra il terrorismo
Politico e il terrorismo di mafia che
Ha insanguinato la nostra
Regione prima nel novantatré
Di però in sanguinare anche
Milano e Firenze
Vedete
Anche la storia della strage dell'ASS stazione di Bologna insegna che in realtà non si tratta di mondi lontani
Purtroppo oggi
In questo paese un po'sbandato c'è una categoria che manca particolarmente ed è quella dei liberi pensatori e degli intellettuali
Un Pier Paolo Pasolini purtroppo lo PRIN piangiamo tutti da quando venne
Ucciso
Nel settantacinque
Ma
Pier Paolo Pasolini
Nella
Meno di un anno prima di essere ucciso parlando di un'altra strage fascista quella
Di Piazza Fontana e degli episodi di strage che l'avevano seguita in un articolo che tutti ricordano come io so che in realtà avevo un altro titolo ed era cos'è questo golpe
Parlo di manovalanza siciliana
Anche
Nelle strategie
Sarà il G sette di tipo politico
E
Del resto non è un caso che
Mandro e Fioravanti nel mille novecentottanta prima di compiere di eseguire la strage ha a Bologna
Avevano trascorso vario periodo in Sicilia insieme a
Soggetti legati alla criminalità organizzata e poi si trovarono costretti proprio per gara tentare di garantirsi l'impunità pure di fare un altro omicidio di un
Estremista palermitano come Francesco mangiavi
Dicevo in questo Paese e ai familiari delle vittime che viene
Caricato sulle spalle l'onere
E lo Stato spesso distoglie
Dalle proprie responsabilità siamo uno strano Paese
Nel quale se c'è un magistrato che solo per dovere del proprio ruolo
Decide che la giustizia la legge si applichi
Indifferentemente a tutti i cittadini senza distinzione come pretende la nostra costituzione e allora quel magistrato e visto quasi comune eversore
E visto quasi come un pericolo pubblico
Io voglio evitare di
Lo personalizzare le cose però
Diciamo basta dare
Uno chiara quello
Che accade a una delle persone che seduto a questo tavolo per comprendere come
Il magistrato che fa in questo Paese solo ciò che è il suo dovere anziché
Accaparrarsi meriti medaglie perché quelle vengono assegnate a tutt'altri soggetti ottiene spesso perfino
Il contrasto
Da parte di
Alti soggetti istituzionali
è
La linea di coerenza con quello che dicevo prima
La verità in questo Paese
Lo una cosa da
Trascurare
Così come
Alle volte
Accade ai familiari delle vittime come è già stato detto io difendo
Insieme ad Antonio Ingroia da qualche anno i
Genitori e il fratello di Attilio manca
Che era un giovane esattamente come
Onofrio Zappalà il medico
Che venne ucciso
è
Rispetto alla quale
Alla alla cui uccisione
Il canone si è ripetuto per l'ennesima volta eh troviamo
Si diceva prima una madre coraggio come
Angela manca
E non troviamo però lo Stato coraggio
E la responsabilità
Di
Cercare verità e giustizia
Perché Rimini che insanguinano il nostro Paese alloro viene affidati
Vedete io da bambino
E da grande ancora di più ero affezionava la famosa fiaba di Andersen
Quella dei vestiti nuovi dell'imperatore
Laddove
Appunto un po'come capita nel mondo delle fiabe
La genuinità di un bambino di svelava l'obbrobrio del potere
Ed era l'ingenuo bambino che nella ignavia o
Nella pavidità di tutti aveva il coraggio
Di dire quello che tutti vedevano e cioè che il
L'imperatore era nudo
In Italia la situazione è un po'al contrario
è un po'da incubo rispetto alla fiaba di Andersen perché
Diceva
Si diceva prima della
Entrata in vigore oggi
Primo firmatario della proposta di legge
L'onorevole Paolo Bolognesi che come sapete è il
Presidente dell'Associazione dei familiari delle vittime della strage della stazione di Bologna è entrato in vigore la legge che ha introdotto nel nostro
Ordinamento il delitto di depistaggio
Cos'è il depistaggio il depistaggio dell'occultamento della verità compiuto
Questa è la cosa grave che in Italia si sia dovuti arrivare a una norma del genere proprio in ragione
Della storia che ha avuto il nostro Paese
Il depistaggio dell'occultamento della verità compiuto dai pubblici ufficiali da soggetti delle istituzioni
Che deviando dal loro dovere siano essi magistrati siano essi
Forze di polizia siano essi appartenenti servizi segreti anziché lavorare per accertare la verità lavorano fin da subito
Non c'è oggi Salvatore Borsellino pensate a quello che accade in via D'Amelio appena esplosa la bomba che morì che uccise Paolo Borsellino e cinque poliziotti
C'era un uomo dello Stato che trafugata la borsa di Paolo Borsellino dalla quale viene fatta scomparire il documento più importante che aveva Paolo Borsellino l'agenda dei suoi appunti e questo viene fatto non da mani mafiose ma domani dello Stato
Ora oggi entra in vigore la il reato di depistaggio cioè l'occultamento della verità fatta dalle pubbliche istituzioni
Vedete è come se nella fiaba di Andersen
Alla fine non tutto finisse
Nel sorriso
Liberatoria catartico
Perché ci si rende conto dell'oscenità del potere e l'oscenità del potere crolla davanti alla parola innocente della bambino ma è come
Se prima che il bambino possa dire guarda l'imperatore nudo quel bambino viene ucciso
E sì perpetua
L'impunità del delitto
Della potere
In Italia purtroppo
Ancora oggi
Certi processi che sono in corso lo dimostrano
Ancora la il potere ufficiale la realtà
Istituzionale nel suo complesso non ha avuto
La capacità di rigenerarsi in modo da offrire a questo Paese
Verità e giustizia sul tanti crimini ivi compresa la strage alla stazione di Bologna tutt'oggi
Ci sono
Personaggi delle istituzioni questo va tenuto
In considerazione perché
Non esistono solo le deviazioni del potere esistono anche
Splendide splendidi soggetti che per conto delle istituzioni cercano e per conto della società cercano di raggiungere verità e giustizia ancora oggi ci sono investigazioni
Per cercare di rimuovere il velo che occulta le responsabilità alte nella
Strage per la stazione di Bologna
è una cosa che vale
Per me tutti i più grossi episodi criminali che hanno punteggiato la storia d'Italia
Dalle stragi terroristiche fino alle
Stragi però di mafia
Coltivare la memoria significa anche ricordare queste pieghe buie della nostra storia cercare di capire che
Rimuovere il nero che ha accompagnato la storia d'Italia è una cosa che conviene solo alle al potere deviato
L'impegno di ciascuno di noi dovrebbe essere quello di evitare che
Siano
Da soli o comunque in modo isolato i familiari delle vittime a
Accollarsi sulle loro spalle ciò che dovrebbe essere il nostro interesse cioè l'accertamento della verità
E della giustizia il senso della mia presenza qua
Proprio quello io
Un po'della mia professione ho tentato e tento di dedicarla a supportare la causa delle
Persone che
E in questa Provincia ce ne sono state purtroppo parecchie
Ci sono i signori manca qui presenti
Pensiamo ai familiari di Graziella Campagna I familiari di Beppe Alfano
Pensiamo
Alla figura straordinaria di Adolfo par Magliana
Giusto a proposito delle deviazioni del potere non più di quindici giorni fa l'ex procuratore di generale di Messina e diventato pregiudicato
Per un dossier il riformatorio Annoni
Toni MO divulgato contro la memoria di un cittadino che si era ucciso denunciandolo
Ecco
Non dobbiamo dimenticare anche le pagine buie anzi cioè dobbiamo ricordare meglio
In modo da impegnarci a non lasciare in un isolamento che poi
Lilli li prende davvero sgomenti i familiari delle vittime pro il dolore che
Tutte le vittime tutte le famiglie delle vittime
Dalla strage di Portella della Ginestra fino
Agli anni più recenti è un dolore che dovremmo sentire noi come disse
Un tempo tanto tempo fa quel tale
Ha detti come se fossero fatte contro di te
Tutte le ingiustizie di questo mondo questore secondo me il dovere che ogni buon cittadino a nei confronti dei familiari delle vittime a partire nell'occasione del trentaseiesimo anniversario della strage di Bologna
Dalla solidarietà fattiva nei confronti dei familiari dell'ENI vittime di quella strage per questo motivo io mi sono sentito onorato dall'essere presente qui oltre che
Dall'avere al mio fianco persone come
Il dottore Di Matteo e
La signora manca oltre agli organizzatori ti ringrazio
Che avvocature precisi
Colgo l'occasione per
Direi che Pasquale campagna in mezzo a noi mi hanno detto che qui in mezzo a noi
Lui alla sua famiglia noi abbiamo premiati anni fa proprio
Per
Ricordare e Graziella Campagna
Anche lì
Un avvocato affianco ed è una famiglia in questo caso in prima linea alla ricerca della verità
Ho visto che è arrivato il sindaco di Messina nonché sindaco da Città metropolitana alla corrente che ringrazio della presenza
E
Non possono ringraziare il cognato di Onofrio che rappresenta la famiglia vedo che che dovrebbe essere qui il mese noi rappresenta la famiglia purtroppo
La moglie è stata sta ma sta male non è potuto essere presente ma vi invito a un applauso per la famiglia devono
Proseguiamo il nostro
Questo nostro cammino e questa nostra riflessione con questa madre coraggio che abbiamo il piacere di avere fra di noi
Grazie
Io intanto vorrei ringraziare Natale cammini detto riorganizzazione per avermi invitato
Questa a questi incontri a questa mia versare io io non sono molto onorata di essere qui stasera e di ricordare con voi Onofrio Zappalà
Onofrio Zappalà e anche
Tutti gli ottanta e cinque persone che hanno per perso la vita in quella strage
Ancona onore avere affidato al mio Franco il dottor Di Matteo una persona che io stimo tantissimo il nostro legale Fabio tredici
Che è inutile che vi dica la stima e per l'affetto anche profondo che verso per verso il quale nutro
Io ho cercato di documentarmi di leggere un pochino quello che veri di questa strage Auger leggevo che è una prassi sin dall'inizio depistare
Io non sapevo allora c'era come Presidente del Consiglio Cossiga
E ho letto che da subito sono iniziati depistaggi
E in modo da non fare scattare subito le ricerche e praticamente nei primi momenti hanno detto che era scoppiata una caldaia sotto la stazione ed aveva provocato tutta quella strage solo dopo qualche ora
Si è saputo invece
Che dell'attentato
E quindi
E poi logicamente quando c'è stato il funerale di Stato
Un
Come era giusto tutti i cittadini hanno protestato hanno contestato contro i politici e l'unica persona che andrà
Che hanno applaudirli accolto con affetto per il grande Presidente questi né che poco fa di cui parlava poco fa Fabio Treves
Purtroppo
Il depistaggio depistaggio
Una cosa a cui noi abbiamo assistito io vi dico una cosa fino a dodici anni fa sì ero mi indigna Avon mi rattristato quando sentivo
Di stragi però non approfondivo purtroppo dico purtroppo era un po'superficiale però man mano
Né nel tempo dopo quello che mi è accaduto e ho cominciato a capire
Sto avendo una
Sta vedendo una visione diversa della realtà non immaginavo che lo Stato lo Stato che dovrebbe essere quello che tutela i diritti dei cittadini
Diventa il nostro peggiore nemico
E io in questi anni di lotta ho avuto proprio un nemico ostile da parte del proprio conto tutta l'ostilità da parte dello Stato
E
Come voi sapete non so se molti di voi lo conoscono la storia di mio figlio mio figlio era un urologo uno psicologo che si trovava a Viterbo
Attilio è stato il primo in Italia affari nell'intervento del tumore alla prostata per via laparoscopica
Un una tecnica nuova che lui aveva preso a Parigi dov'era stato l'ultimo anno di specializzazione
Assale trentadue anni è stato il primo in Italia a fare questo nuovo tipo di intervento al Policlinico Gemelli di Roma assieme al professore Ronzoni
Mio figlio è stato ucciso a trentaquattro anni due anni e dopo aver fatto questo primo intervento
Per un anno noi nonché non abbiamo capito non capivamo perché abbiamo capito subito che era stato ammazzato però non mi ci rendevamo conto non capivamo il motivo da subito abbiamo avuto accanto il nostro legale avvocato Fabio recepisce
Però
Il nostro figlio non aveva legame con la mafia non aveva
Niente da nascondere era una persona perbene quindi non capivamo il motivo del suo assassinio fino a quando l'anno successivo nel due mila e cinque
La Gazzetta del Sud ha parlato di un urologo che aveva visitato di un medico che avrà visitato Provenzano nel suo rifugio
Proprio in quel momento noi abbiamo capito allora era Attilio per questo è stato ammazzato
Dopo qualche mese il dottor Grasso di allora favore liberi del Presidente del Senato allora era il procuratore nazionale antimafia
è andato a chi l'ha visto con le fotografie di Provenzano dicendo che aveva subito un intervento alla prostata Marsiglia
Io e mio marito quella sera
Siamo rimasti attoniti perché ci siamo ricordati di Attilio nell'ottobre del due mila e trecce aveva fatto due telefonate da Marsiglia dicendo che si trovava lì per vedere un intervento
Logicamente assieme al nostro legale recepisce ci siamo rivolti alla Procura di Viterbo perché cercasse da Bollati perché li acquisisse
Logicamente la Procura non ha fatto nulla non ha mosso un dito per acquisire questi tabulati perché avrebbe trovato le telefonate che Attilio Sepe e invece non
Non siamo stati ascoltati
Noi in questi anni
Siamo andati avanti avanti nella nostra battaglia soli in solitudine
E poi non non immaginate cosa vuol dire per una famiglia per me e mio marito e mio figlio rimanere da soli non avere
Non avere nessuno che ti sta accanto nessuno che ti dà ampi la forza di continuare
E all'inizio
I io sin dall'inizio non mi sono arresa però al contrario ho cercato più parlavano male di mio figlio più io cercavo in tutti i modi
Proprio con le unghie e con i denti di lottare e di fare emergere la verità
Io sono una persona molto timida riservata non volevo parlare in pubblico però mi sono fatta forza detto io devo parlare devo far conoscere la storia di Attilio
Sono cominciate ad andare nelle scuole dove mi invitavano nei vari convegni e vi dico che man mano che io raccontavo facevo conoscere la storia di Attilio
Le persone non ci lasciavano più si avvicinavano e ci stavano vicino in ottava in assieme a noi e man mano sempre più la grazie in tutt'Italia perché all'inizio Barcellona perché B a Barcellona c'è una realtà poco fa l'avvocato Fabio plebisciti parlava a Barcellona
E
Io direi che la mafia barcellonese non annulla da invidiare alla mafia palermitana
Perché Barcellona e molto organizzata c'è mafia massoneria servizi segreti quindi e legate con lo Stato con Pippo non nella parte deviata dello Stato
E quindi arrivare alla verità Barcellona e alquanto difficile
Va beh all'inizio dirvi dicevo avevano creato questo clima ostile io ero priva anche di uscire per strada perché mi sentivo guardare male come se
Io fossi una pazza
Che volevo far credere alle persone che mio figlio non erano un drogato quindi poverina non vuole fare accettare la la cosa che suo figlio era drogata ed è morto per droga Maio
Me ne fregava o non mi interessava di quello che pensavano di me perché il mio obiettivo era quello arrivare a dimostrare la verità
E il tempo Mammano mi ha dato ragione nonché l'Iran adesso sappia la verità però
Che è successa nel fare nel tempo ci sono stati numerosi pentiti
E che hanno cominciato a parlare del mio figlio c'è stato il il pentito Loverso che ha parlato meno nel processo Borsellino quater
A a ha fatto delle dichiarazioni spontanei lo che ha detto che a una statura
Del della Madonna con un bambino e che potrebbe portare alla verità sul caso manca
Logicamente il nostro avvocato non lo poteva interrogare meglio che il pubblico ministero che si trovano in quel momento poteva interrogarlo ma nessuno nessuno si è preso la briga di interrogare lo verso per sapere cosa voleva dire comunque il fatto
Poi c'è stato Setola
Essendo la un il Capote del clan dei Casalesi quindi non aveva niente a che vedere con Barcellona con la Sicilia
Però
Lui ha detto di essersi trovato inventarci ricongiunzione per Collotti che sarebbe un boss barcellonese quello che implicato nell'omicidio di Belpasso hanno e se è una sempre nel le idonei ritornano
E Setola detto ha parlato di Attilio parlato col dottor Di Matteo attacca è stato lui spontaneamente che ha detto di fare delle confessioni su Attilio e sull'omicidio dicendo che era stata ammazzando io non so le dichiarazioni di Setola perché sono segretate però che cosa è successo dopo qualche giorno Setola ha ritrattato
Ha detto di avere paura e di non volere più collaborare stato minacciato
Ultimamente ci sono le dichiarazioni di Carmelo D'Amico Carmelo D'Amico è un boss barcellonese
Carmelo D'Amico ha parlato di mio figlio ha detto che mio figlio è stato ammazzato perché ha che ha curato Bernardo Provenzano
E e che e che il mandante del suo omicidio e l'avvocato Rosario Cattafi avvocato Rosario Cattafi è un boss barcellonese
Molto potente il quale è stato
Fino a qualche mese fa al quarantuno bis e poi non si sa per quale motivo per quale santo è stato scarcerato che adesso lo incontriamo tranquillamente che passeggia per le vie della nostra città quinta dal quarantuno bis
Ha detto il nostro avvocato Fabio Repice una volta è l'unico caso in Italia e di una persona che dal quarantuno bis e bis per passa libero cittadino
Quindi vedete
Noi non stiamo lottando
Contro potete leggere ma contro poteri forti e purtroppo la verità sul mio figlio non si vuole
Ma non si vuole no perché Attilio manca perché se fosse stato un un omicidio banale fatto da ma da manovalanza mafiosa a quest'ora sarebbero venuti fuori i nomi
Ma non si vuole conoscere perché c'è la la dietro l'omicidio di Attilio c'è la latitanza di Bernardo Provenzano
E quindi non dietro la latitanza di Bernardo Provenzano c'è ci sono pezzi deviati dello Stato perché una persona non può stare in libera
Qua era per quarantatré anni di circolare non solo per tutta l'Italia ma di andare anche all'estero con una carta d'identità falsa sa per farsi operare perché voi sapete che lui all'estero è andato con una
Carta d'identità nome di Gaspare Troia
Quindi
Non può non si può fare una cosa del genere se non si hanno delle grosse protezioni
Certo e difficile la strada e lunga ma noi non ci arrendiamo noi speriamo di avere verità e giustizia
Andremo avanti fino a quando l'anno la verità verrà tutta fuori e la cosa che io chiedo
Ai cittadini che ci ascoltano infatti anche vostri il caso di Attilio non dimenticate il nome di Attilio perché noi abbiamo bisogno dobbiamo essere in tanti in tanti forse ci riusciremo grazie
E non sarà la sola
Perché noi che siamo qua saremo con lei l'accompagneremo
Non perché facciamo qualcosa di eccezionale ma perché dobbiamo fare il dovere di cittadine e i cittadini hanno questo dovere
Concludiamo questa terza parte poi avremo quella delle premiazioni
Con Pino Di Matteo cui personalmente ringrazio ma soprattutto
Voglio esprimere la solidarietà che spesso non è stata espressa da Dante organi dello Stato
I cittadini
Stanno con i giudici che fanno il loro dovere e quindi stanno con i noti Matteo
Mora se da tutti
Vi dico che
Sono sinceramente lieto di trovarmi qui stasera Santa Teresa arriva
E sono felice per tanti motivi
Di avere accettato l'invito
Sono felice innanzitutto perché
Oggi
Si fa a memoria
Io non senza Pala ma si fa memoria
Di quello che accadde il due agosto del mille novecentottanta a Bologna
Questo
è un paese che sta perdendo la memoria
Quando
Invece
Occasioni come questa servono a riflettere su ciò che è accaduto
Si contribuisce a creare l'antidoto
Più efficace perché ciò non accada più
Sono contento perché oggi siamo
In un piccolo centro della della Sicilia
Rifletteremo discuteremo
Cercherò di
Proporvi qualche occasione di riflessione sulla questione mafiosa
Ricordavano io organizzatori la frase di Paolo Borsellino
Parlate di mafia discutetene
Parlate nei giovani parlata in famiglia parlatene tra di voi
Io credo molto
A quell'insegnamento che Paolo Borsellino ha lasciato
Credo molto
Alla forza
Della discussione alla forza della denuncia
Perché credo sono convinto che invece l'indifferenza e la rassegnazione che ci ha caratterizzato per troppo tempo abbiano costituito il terreno fertile sul quale
La mala pianta mafiosa e non solo la mala pianta mafiosa hanno prosperato fino
A mettere in pericolo in realtà la nostra democrazia
Sono contento perché
Siedo al tavolo con
Dei entusiasti organizzatori
Degli altri relatori che stimo
Umanamente personalmente
Intanto
Per il coraggio che caratterizzante la signorilità dignità che è una parola più bella ancora
Del coraggio che ha sempre caratterizzato la signora ma anche tutta la sua famiglia
E per il coraggio la professionalità
E l'indipendenza di pensiero dell'avvocato Repice
Trentasei anni fa
La strage di Bologna
Rete
Non dobbiamo
Incorrere nell'errore
Di catalogare tutto con delle categorie mentali
Che ci facciano sempre ritenere il terrorismo
Come qualcosa di completamente autonome diverso rispetto alla mafia
Come qualcosa di autonomo e diverso rispetto ad altri poteri occulti che in Italia hanno condizionato e purtroppo ritengo continuano a condizionare l'assetto democratico del nostro Paese
Le vicende che si sono sviluppate le vicende processuali che si sono sviluppate a partire dal due agosto del mille novecentottanta cinico no non solo con le sentenze definitive
Che tre appartenenti a gruppi dell'estrema destra hanno partecipato all'esecuzione materiale di quel terribile attentato
Ma ci dicono anche quegli atti processuali che
C'è un solco che dobbiamo continuare ad approfondire
E quel solco segna
La probabilità
Quasi la certezza
Di una complicità
Intanto
Di
Gruppi massoni
Intanto
In quel periodo
Di
Appartenenti di vertice del
Della P due di Licio Gelli
Ma quel solco ci dice attraverso la lettura attente ragionata degli atti processuali che quella vicenda investigativa fu caratterizzata
Da tanti depistaggi da tante reticenze
Da tanta controinformazione da un
Operato diffuso di appartenenti ai servizi di sicurezza alle forze dell'ordine
Tendente ad accreditare false piste addetti intossicati all'indagine ad intossicate i processi
Quella storia lì
Di
Connivenze
Tra poteri criminali diversi terroristici ma sono ICI come in altre vicende terroristici e mafiosi non è una storia isolata
è una storia che
Probabilmente segna con un filo rosso che unisce con un filo rosso
Lo stragismo in Italia anche lo stragismo mafioso
E la storia dei depistaggi la storia delle reticenze istituzionali
Una storia con la quale ci scontriamo ancora oggi
C'è il depistaggio attraverso la creazione di false piste ma c'è anche qualcosa che
Di
Qualcosa di diverso solo apparentemente ha di meno grave ed è
La reticenza istituzionale
Con la quale
Vi assicuro ci scontriamo ancora oggi
Nei processi che celebriamo ancora oggi
Quando
L'argomento del processo quando l'accertamento processuale non è volto soltanto ad accertare l'eventuale responsabilità degli esecutori materiali
Ma le complicità esterne eventualmente anche istituzionali
Siamo qua
Siamo in Sicilia
Dobbiamo
Fare una riflessione e parlare di mafia
Non
Facciamo finta che l'argomento non esista non facciamo finta che la questione mafiosa sia una questione appartenente ad un passato ormai lontano
Io faccio da venticinque anni questo mestiere mi sono sempre
Praticamente esclusivamente occupato di indagini e processi di mafia
Ogni tanto
Mi viene spontaneo fermarmi
A pensare che cosa è cambiato rispetto a venticinque anni fa
E vi dico sinceramente che
I tanti passi in avanti che sono stati fatti
Sono stati fatti
Esclusivamente
In maniera importante
Ma esclusivamente
Per quanto riguarda la repressione
Dell'ala militare delle organizzazioni mafiose
Certo rispetto al venticinque anni fa quando i capi militari di Cosa nostra giravano indisturbati per lei nostre strade
Si è riusciti grazie soprattutto ad uno sforzo immane della magistratura delle forze dell'ordine a rassicurarli tutti o quasi tutti alle patrie galere ma oggi
Sarebbe necessario un salto di qualità
Oggi
Nel nostro Paese in tutto il nostro Paese
C'è stata una diffusione pericolosissima non solo delle mafie
E dell'economia mafiosa ma perfino di metodi mafiosi nell'esercizio del potere
Economico imprenditoriale finanziario perfino istituzionale il metodo mafioso il metodo della prevaricazione il metodo dell'appartenenza il metodo della appartenenze della lobby come metro di
Giudizio e mezzo di prevaricazione rispetto a tutti gli altri
E allora
Io credo che bisogna avere
Vi prego di di credermi nel momento in cui vi dico che le riflessioni che faccio sono frutto di un
Una riflessione anche continua tormentata
Bisogna avere il coraggio della verità
Puntare
Sugli elementi fondamentali
Dell'analisi del contrasto al fenomeno mafioso
Io sono convinto che il primo di questi elementi
E che la lotta
Alla criminalità mafiosa
è stata per troppo tempo
Ancora oggi delegata
Esclusivamente
Alla fase della repressione giudiziaria
Per troppo tempo
è mancata
Quella che
Dovrebbe essere la lotta
Più importante contro la mafia e il metodo mafioso che la lotta politica
Per troppo tempo la politica ha delegato esclusivamente sulle spalle della magistratura
Il compito di lottare la mafia
Per troppo tempo
è ancora oggi
Si è rinunciato nel nostro Paese al fare valere la responsabilità politica di certi comportamenti in certe condotte
Che prescinde e può non coincidere con la responsabilità penale
Dico questo con l'amarezza di un cittadino che non
Vuole denunciando questo stato di cose
Attaccare la politica come
Pure
Facilmente si vuole fare credere
Ma di un cittadino che invece proprio perché rispetta la funzione politica intesa nella sua accezione più vera e più alta
Rimpiange quella politica che era capace di lottare la mafia prima ancora che a prescindere del dalle inchieste delle forze dell'ordine dalle sentenze della magistratura
Quella politica che
Che quando ancora
I procuratori generali del
Dei distretti di Corte d'appello in Sicilia negavano l'esistenza della mafia era capace come fu capace per esempio
Pio la Torre Cesare Terranova
I relatori di quella magnifica relazione di minoranza della Commissione parlamentare antimafia del mille novecentosettantasei
Quella politica che era capace di scrivere di mettere nero su bianco in un atto politico qual era quella relazione di minoranza il nome il cognome i fatti e le prove che facevano
A
Affermare a quei politici che già in quel periodo
Lima Ciancimino Gioia e altri politici
Rappresentavano la longa manus dei Corleonesi a Palermo e in Sicilia questo lo scrivevano quei politici quando ancora non c'erano quei nomi quei fatti e quelle prove nemmeno
In un rapporto dei carabinieri
Dicevo del
Salto di qualità di cui si sente il bisogno
Noi dobbiamo avere il coraggio come istituzioni ma io direi come cittadini come società
Di puntare in alto
Di puntare definitivamente
A creare le condizioni per recidere una volta per sempre i rapporti
Tra la mafia
Cosa Nostra siciliana in particolare ed il potere
Il potere politico e potere imprenditoriale finanziario istituzionale
Guardate
Io in questi anni di carriera ho avuto
Il compito l'onere il spesso
Di
Seguire interrogare decine di collaboratori di giustizia di vario livello ma quelli di più alto livello quelli che
Avevano fatto parte della Commissione
Di cosa nostra di quella che giornalisticamente viene definita la cupola quelli che si
Raffrontano quotidianamente con Salvatore Riina con Bernardo Provenzano cognito Santapaola avevano tutti una consapevolezza che era la consapevolezza di Totò Riina
Questa consapevolezza
Di cui parlavano sempre tra di loro era che senza i rapporti con il potere utilizzo le parole di Totò Riina sarebbero stati una banda di sciacalli
Come tali
Debellarlo vivi con una
Azione ordinaria e nemmeno troppo inc
Difficile di repressione criminale
Loro ce l'hanno questa consapevolezza senza il rapporto con il potere
Saremmo stati nessuno non avremmo mai potuto incidere tanto quanto abbiamo inciso nella storia del de di questo Paese noi dobbiamo dall'altra parte acquisire la consapevolezza
Che per debellare definitivamente il fenomeno non sarà sufficiente arrestare i trenta camorristi i cinquanta ndranghetisti o i cento mafiosi siciliani
Non sarà sufficiente e necessario ma non è sufficiente è una parte del problema
è necessario fare il salto di qualità e puntare a recidere definitivamente questi rapporti
C'è questa volontà politica
Beh io
Colgo dei segnali che non sono
Favorevoli
Soltanto qualche esempio
Si parla sempre più spesso
Di riformare il cosiddetto concorso esterno in associazione mafiosa quasi a prevedere questo tipo di condotta come meno grave rispetto all'associazione mafiosa
Soltanto due anni fa è stato riformato l'articolo del Codice penale il quattrocentosedici ter che regolamenta sanzione il voto di scambio politico-elettorale mafioso
Ebbene è stato regolamentato in un modo che non entro nel tecnicismo
Ma comunque rende più difficile l'accertamento giudiziario e tra l'altro su questo voglio invitare alla riflessione anche chi non è addetto ai lavori
Con una previsione di pena
Che sensibilmente più bassa rispetto a quella del quattrocentosedici bis
Questo significa che nella mente del nostro legislatore
Il politico che è scientemente consapevolmente cerca il capomafia per ottenerne il consenso elettorale gli promette poi rende i favori
Compie un
Reato meno grave
Rispetto all'il l'affiliato di un paesino del centro della Sicilia magari ottantenne novantenne
Che per il solo fatto di essere affiliato e anche se non ha commesso nessun reato specifico può essere punito più duramente rispetto a quel politico
C'è un'altra questione che
Dobbiamo capire lo capiamo attraverso l'esperienza
Concreta quotidiana dei processi loc
Lo capiamo noi da pubblico ministero
Lo capiscono gli avvocati avveduti e sensibili come l'Avvocatura il PC
Nelle vicende di mafia importanti oggi
Troviamo sempre l'alternarsi e il combinarsi
Di
Tipici reati di mafia
Con reati di corruzione
O comunque reati
Di turbativa dei libri incanti
Reati commessi da pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione
Nel perseguire i grandi affari mafiosi oggi
I gruppi mafiosi
Ricorrono sempre più spesso fatti corruttivi
Così come d'altro canto
I grandi gruppi spesso spregiudicati gruppi imprenditoriali e finanziari anche non siciliani quando vengono
Avverrà fare affari in Sicilia oltre a ricorrere alla corruzione ricorrono cercano
Le famiglie mafiose per avvalersi del della loro forza intimi deperisce sul territorio e fare prima in fretta e più sicuramente i loro sporchi affari
Vi assicuro che ci sono dei processi uno emblematico con sentenza passata in giudicato e quello
Relativo ad una vicenda per la costruzione di un grosso centro commerciale a Villabate che dimostrano che oggi ma anche corruzione sono due facce della stessa medaglia
Siamo in presenza di un sistema criminale integrato
Bene sequestro appare sempre più evidente
Appare sempre più evidente purtroppo che la risposta
Politica di politica giudiziaria rispetto a questo fenomeno è schizofrenica
Perché noi abbiamo giustamente
Come magistrati degli strumenti parlo di leggi
Gli strumenti rigorosi efficaci per punire il reato tipico di mafia l'estorsione il traffico di stupefacenti
Il fatto di sangue
Non abbiamo ancora la possibilità di incidere anche quando
Si accerta l'eventuale responsabilità penale dell'imputato in maniera altrettanto incisiva nei confronti del fenomeno della corruzione
E questo ve lo dico partendo da un dato statistico che nessuno può contestare
In Italia
Sono
Detenuti
In esecuzione di pena o in custodia cautelare oltre cinquanta mila soggetti forse adesso sessanta mila leggevo l'altro giorno
Ma soltanto poche decine
Stanno scontando una pena definitiva per corruzione o per altri reati
Gravi contro la pubblica amministrazione
Questo che cosa significa in teoria potrebbe significare che in Italia il fenomeno della corruzione non esiste ma le cronache quotidiane ci dimostrano il contrario allora significa
Purtroppo che sostanzialmente c'è una impunità rischi questi
Delitti
E questa impunità è dovuta al fatto che
Inoltre il novanta per cento dei casi
Questo tipo di processi per questi reati si conclude con una
Declaratoria di estinzione del reato per prescrizione
C'è un sistema della prescrizione in Italia
Che finisce per
Questo tipo di reati vanificare
E questo è il minor danno gli sforzi dei magistrati e degli inquirenti
Per deludere le aspettative delle persone offese
Per mortificare l'aspettativa di trasparenza della pubblica amministrazione che dovrebbe essere proprio di ogni cittadino
Per mortificare anche il diritto di un imputato
Di essere poi definitivamente al termine di un pre colare processo riconosciuto come colpevole o come innocente
Eppure
Tanti proclami
Tante
Tanti annunci
Tanti organismi tante autorità anti corruzione costituite
Ma non si è fatto un passo in avanti non punto di vista concreto da un punto di vista legislativo per riformare il sistema della prescrizione
Per esempio bloccandone definitivamente il decorso nel momento in cui
Si esercita l'azione penale con la richiesta di rinvio a giudizio del pubblico ministero e ancora oggi
Permane questa grave schizofrenia e questa grave mancanza di risposta
Dello Stato delle istituzioni rispetto a certi fenomeni criminali
Tante volte spesso troppo spesso sentiamo parlare della mafia come di Cosa nostra come
In pericolo
Ormai
Lontano
Noi dobbiamo avere la consapevolezza noi siciliani per primi
Della gravità e della attualità del problema
Questa consapevolezza a livello
Delle istituzioni centrali in questo momento ritengo non sia avvertita
Noi dobbiamo avere il
Il la consapevolezza
Della pericolosità di un fenomeno anche
è un fenomeno di inquinamento
Inaccettabile della nostra democrazia
E io vi faccio tre esempi
Che
Proprio per non cercare di apparire come
Il pubblico ministero che vuole portare avanti soltanto le sue tesi
Traggo da sentenze
Passate in giudicato
Per fare capire quanto il problema della mafia sia stato e sia il problema principale del nostro Paese
Prima sentenza passate in giudicato Andreotti
Vi hanno fatto credere ci hanno fatto credere che in quel processo istruito dal mio ufficio si sia concluso con una
Accertamento di estraneità del senatore Andreotti rispetto alle accuse
In quella sentenza passata in giudicato c'è scritto
Che fino al mille novecentottanta
Il sette volte presidente del Consiglio Andreotti ha intrattenuto cito più o meno testualmente rapporti consapevoli continui e costanti con i capi delle famiglie mafiose palermitane e catanesi
E che tra l'altro
Questo è un aspetto che
Dovrebbe veramente
Essere sottolineato nella memoria di tutti che tra l'altro quel rapporti intrattenne
A riguardo dell'attività di Piersanti Mattarella
Poco prima che per Santi Mattarella fosse ucciso il sei gennaio ottanta a Palermo andando a incontrare i capi delle famiglie mafiose palermitane chiedendo loro perché si lamentassero dell'azione innovatrice del Presidente della Regione Mattarella
E subito dopo l'omicidio di pressanti Mattarella quando dice quella sentenza della Cassazione sicuri di non essere denunciati da Andreotti
Quei capimafia incontrarono nuovamente Andreotti egli spiegarono il significato e la valenza di quell'atto che avevano compiuto
Uccidendo Piersanti Mattarella
E vogliamo parlare di un sistema mafioso che ha condizionato e condiziona soltanto la vita della Sicilia o soltanto la vita di Palermo
Andiamo ad un'altra sentenza più recente
Recentemente
Passata in giudicato la sentenza nei confronti del senatore Dell'Utri
Quella sentenza
Vi cito
I passaggi idee hanno acquistato
Autorità di cosa giudicata si dice nel nostro gergo sono definitivamente consacrati anche con la conferma della Cassazione
Ha sancito che
Dell'Utri che è stato uno dei
Principali fautori organizzatori del
Da allora a nuovo polo movimento politico Forza Italia
è stato condannato perché è stato il tramite così recita la sentenza di un
Accordo
Tra
Le famiglie mafiose palermitane
è la loro imprenditore Silvio Berlusconi
Questo è scritto in una sentenza dove è specificato che quell'accordo è stato stipulato nel mille novecentosettantaquattro
Ed è stato mantenuto da entrambe le parti almeno fino al mille novecentonovantadue
Poco fa
Vi dicevo del concetto
Di
Responsabilità politica che dovrebbe prescindere da una responsabilità penale
Mi chiedo e vi chiedo in Italia è stata mai fatta valere rispetto comunque ad un fatto accertato definitivamente come quello costituiscono reato non è compito della politica
Come quello di avere stipulato un patto di protezione con le famiglie mafiose è stata mai fatta valere una responsabilità politica nei confronti di quell'imprenditore nel frattempo diventato un importante esponente politico
A me pare di no perché mi pare di ricordare da attento lettore dei giornali che
Fino a un paio di anni fa tre anni fa
Il Presidente del Consiglio discutesse con quell'esponente politico di come riformare la nostra Costituzione
Io non commento ma sono fatti sono dati di fatto che bisogna ricordare
Quando ancora oggi
Ci diciamo per consolarci
Per ingannare ACI
Gli uni con gli altri che il problema mafia un problema lontano nel tempo
Forse ci dimentichiamo di sottolineare
Che negli ultimi
Tredici o quattordici anni quindi ora non stiamo parlando e la notte dei tempi
Sono stati coinvolti in vicende processuale più per fatti di mafia
Due
Degli ultimi presto Presidenti della Regione
Uno è stato definitivamente condannato per
Favoreggiamento
Ha gravato dalla finalità mafiosa
E l'altro è stato condannato non definitivamente lombardo in ma in primo grado
Per concorso in associazione mafiosa
Come si fa a dimenticare queste cose è a non
Riflettere sulla gravità del problema noi ne dobbiamo parlare
Ne dobbiamo discutere voi cittadini dovete pretendere
Di essere informati non vi informano più
Vi nascondono perfino quello che c'è scritto nelle sentenze passate in giudicato
Dovete pretendono un'altra cosa ve lo dico da cittadino
Dovete
Sollecitarci
Dovete controllarci
Sto parlando di magistrati dovete pretendere
Che rispetta i fatti di stragismo rispetto ad altri fatti
Come quello che ha coinvolto la famiglia manca
Dovete pretendere
Che ci sia una ricerca della verità ostinata
Coraggiosa indipendente
Dovete
Pretendere di essere informati
Sapete perché perché non è soltanto
Una ipotesi una probabilità
Che assieme macellai di Cosa Nostra abbiano agito anche altri soggetti
Ma chi conosce per esempio gli atti delle inchieste sulle stragi del novantadue del novantatré sacche nei processi già celebrati
Emergono a piene mani
Indizi seri e concreti sulla probabilità che altri abbiano armato i macellai di Cosa nostra o che addirittura abbiano cooperato nell'esecuzione delle stragi con i macellai di Cosa nostra
E noi abbiamo un dovere
Non soltanto
è chiaro e l'avvocato reti ci faceva benissimo a sottolinearlo nei confronti dei familiari delle vittime di mafia ma abbiamo un dovere come italiani
Di andare a fondo perché come per Bologna come per via D'Amelio come per capaci come per tanti altri delitti eccellenti non è vero che non abbiamo verità
Quando ogni tanto dicono e scrivono non si sa nulla
Io
Mi arrabbio
Perché non è vero che non è stato fatto nulla qualcosa è stato fatto
Comunque per esempio per via D'Amelio per capaci abbiamo ventidue o venticinque condanne definitive per strage mai messi in discussione
è da non è non è da poco nella storia della nostra Repubblica però
Vi dicevo
Emerge a piene mani che quella verità che si è raggiunta è una verità parziale
è la verità parziale è pur sempre una verità negata
E noi non ci possiamo accontentare di verità parziali
Io vi dico
Che
Questa volontà
Di continuare a cercare di completare la verità sulle stragi
Oggi non è di molti
Il compito sembra essere rimasto sulle spalle di pochi pochissimi magistrati e di pochi pochissimi investigatori
E di altrettanto pochi e Bolo Rossini
Legali delle dei familiari delle vittime
Ma attorno a questa volontà di continuare
Nel tempo ho avvertito sempre più fastidio
Ho avvertito
La creazione
Di un muro di gomma
Per cercare di
Far ritenere che
Ormai su quelle stragi si sa tutto che sono soltanto quelle inchieste un retaggio del passato
Con dei magistrati che si ostinano chissà per quali motivi politici a tentare di andare avanti
Ho avvertito per esempio
Un'assenza
Di interesse politico
Noi abbiamo avuto una Commissione parlamentare antimafia nella scorsa legislatura che comunque
A lungo si era occupata delle vicende dello stragismo e della trattativa stato mafia
Aveva sentito tante Titta estimo ogni aveva sentito esponenti politici
Non era arrivata
Le conclusioni forse sarebbero state troppo scottanti da un punto di vista politico per essere condivise non era riuscita a fare una relazione finale su quell'inchiesta parlamentare
La nuova Commissione parlamentare antimafia ha completamente abbandonato il tema
Non si è mai occupata e non si occupa
Di queste vicende
è stato eletto anche un muro di silenzio
Con un'azione
Consentitemi di dirlo anche
Mirata organizzata sistematica
Anche di disinformazione
Vedete io non posso e non voglio commentare fatti processuali
Però qualche il fatto messo nella sua accudita
Alla vostra conoscenza però voglio ricordare per dirvi quanto siete stati
Disinformati
Su certe vicende
Vicenda delle intercettazioni Napolitano Mancino
Noi
Intercettavamo
Ovviamente con
Regolare autorizzazione di un giudice al quale avevamo chiesto l'intercettazione alcune utenze di Mancino
Vengono registrate alcune conversazioni tra
Il mancino nel frattempo diventato imputato nel nostro processo e il Capo dello Stato
Quelle intercettazioni
Li abbiamo giudicante penalmente irrilevanti
E quindi non le abbiamo fatte trascrivere dalla polizia giudiziaria
Pretendevamo soltanto volevamo credevamo che prima di essere distrutte dovessero essere interpellate anche le difese perché
Nel processo funziona così non è mai una sola parte dovere valutare la rilevanza o irrilevanza
Delle intercettazioni
Nei nostri confronti nei confronti dell'ufficio è stato elevato un inedito
Conflitto di attribuzioni da parte del Quirinale contro la procura di Palermo
Io non entro nel merito non commento non commento la sentenza della Corte costituzionale
Chi vi ha informato però
Del fatto che negli anni precedenti
Era capitato in altre due occasioni in altre due inchieste una della Procura di Milano è una della procura di Firenze che fossero
Intercettate casualmente conversazioni del Capo dello Stato con altri soggetti
Accadde alla Procura di Milano che interna
Intercettava non mi ricordo chi chiede parlava col Presidente Scalfaro
Credo con un funzionario della Banca Popolare di Novara
Quelle intercettazioni benché penalmente giudicati rilevanti vennero trascritte depositate a disposizione dei difensori andarono a finire sulle pagine dei giornali non accade nulla
Qualche tempo prima rispetto alle intercettazioni Mancino Napolitano Napolitano era stato intercettato anche dalla procura di Firenze
Che si occupava dell'inchiesta sulla ricostruzione dei grandi appalti post terremoto dell'Aquila
Quelle conversazioni vennero trascritte andarono depositate a disposizione di tutti i difensori andarono a finire sulle pagine dei giornali non accade nulla
Procura di Palermo trattativa stato mafia quelle intercettazioni non
Sono filtrate nemmeno per indiscrezioni sulle pagine dei giornali
Conflitto di attribuzioni procedimento disciplinare nei miei confronti solo per avere
Confermato in un'intervista che quelle conversazioni esisteva
Situazioni uguali anzi qualcuna più uguale delle altre reazioni istituzionali diverse
Non commento ma chi ve le ha dette queste cose
Chi ha il coraggio quando parlano tutti di sconfessione continua dei procedimenti e delle inchieste della Procura di Palermo
Di ricordare dispiegare
Quando tutti dicono che la trattativa stato mafia è una invenzione
Di spiegare che ci sono sentenze della Corte d'Assise di Firenze
Che dicono che la trattativa ci fu
Che fu iniziata per impulso istituzionale
è che provocò comunque un rafforzamento intanto Salvatore Riina e negli altri della intenzione di piegare definitivamente le ginocchia lo Stato con altre bombe
Chi vi ha lui ha spiegato che le assoluzioni che per ora ci sono state io non sono definitive del generale Mori
Sia per la mancata perquisizione del covo di Riina che per
La protezione della latitanza di Provenzano non sono e non fanno riferimento ad una formula
Per non avere commesso il fatto perché il fatto non sussiste
Ma alla formula diversa perché il fatto non costituisce reato che significa vi dico subito non l'hanno fatta apposta non c'è la dimostrazione del dolore
Chi ve lo dice che quelle sentenze parlano di anomalie ripetute e di mancanza di comunicazione con la procura di Palermo sia per la perquisizione del covo sia per la cattura di Provenzano sia per la gestione di un confidente
Ilardo
Che venne ucciso quando aveva portato i carabinieri davanti a Provenzano
No è tutta un'invenzione della Procura di Palermo
Guardate qui non voi io difendere in
I nostri processi voglio dirvi semplicemente conoscete
Leggete le sentenze
Imparate a distinguere imparate a
Stare attenti alla contro informazione
Oggi
Qua ci sono alcune associazioni antimafia sentito parlare di libere ho sentito parlare di agende rosse ce ne sono tante ma vi state accorgendo che in quest'ultimo periodo
Strumentalizzando qualche caso di strumentalizzazione da parte di qualcuno della finta apparenza antimafia
Stanno cercando di distruggere l'associazionismo antimafia di dire che è tutta una farsa che tutto una cosa fatta per
Scopo politico
Che è tutto inutile quasi a presentare all'opinione pubblica una situazione in cui la mafia e l'antimafia sono la stessa cosa in cui l'antimafia fa schifo quanto la mafia stiamo tornando alla Palermo degli anni ottanta
O degli anni Settanta ci stiamo rendendo conto del clima politico e sociale che sta caratterizzando anche queste vicende
Scusate sono stato
Anche troppo
Prolisso
Io voi io concluderei con
Un'ultima considerazione
E mi scuserete se sono andato avanti
Non seguendo un
Un percorso lineare logico ma per
Per flash rispetto a problemi che sento credetemi più che da magistrato
Da da cittadino da siciliano consentitemi di dirlo da palermitano che è cresciuto con con
Vivendo in maniera
Oppressiva come l'abbiamo vissuto tutti noi siciliani la questione mafiosa un'ultima considerazione sulla magistratura
Io
Vorrei dirvi in maniera molto schietta quello che penso sull'attuale situazione
Relativa
Alla magistratura la reale autonomia ed indipendenza della magistratura
E poi iniziare dicendo che non sono assolutamente d'accordo con tutti coloro i quali dicono che negli ultimi
Vent'anni o trent'anni c'è stata una guerra
Tra la politica e la magistratura
Me lo insegnate per guerra si intende un'azione bilaterale controbilanciata
Io in realtà penso che ci sia stata
Un'azione è un'offensiva unilaterale sistematica
Organizzata intelligente
Di una larga parte della politica trasversale vari schieramenti
Contro
Una parte
Forse anche piccola della magistratura
Che è quella parte della magistratura che ha inteso in ossequio al principio costituzionale dell'eguaglianza di tutti i cittadini dinanzi alla legge
Estendere il controllo di legalità
Anche sulle modalità con cui è stato esercitato il potere in Italia
Non c'è stato
Una guerra
C'è stato un offensiva
Che denota l'insofferenza
Di una parte consistente della politica per ogni controllo di legalità che si estenda anche all'esercizio del potere
Io vorrei che soprattutto quei giovani quei ragazzi ne vedo alcuni qua riflettessero su su un dato
La nostra Costituzione sancisce l'autonomia l'indipendenza della magistratura
Vi prego ragazzi
Non considerate
Questa statuizione come un privilegio dei magistrati
Quella dell'autonomia dell'indipendenza è una garanzia sacrosanta di libertà
Per i cittadini soprattutto per i più deboli soprattutto per quelli che non possono CONSAP contare sulla forza delle appartenenze politiche lobbistica massoniche mafiosa
Il cittadino debole l'emarginato
La persona onesta senza protezioni non può che
Considerare l'autonomia dell'indipendenza della magistratura uno scudo contro possibili prevaricazioni del potere nei suoi confronti
L'autonomia l'indipendenza della magistratura sono sempre più
Nei fatti messe in discussione
Da attacchi esterni
Che provengono ciclicamente
Dalla politica
Attraverso varie leggi che vengono spacciato come leggi
Per
Migliorare la giustizia ma sono leggi per controllare
E punire magistrati la legge sulla responsabilità civile
La riforma dell'ordinamento giudiziario che è stata fatta da un Governo di centrosinistra mentre Ministro e la giustizia era Mastella nel due mila sette che ha accentuato nelle procure i poteri gerarchici del Procuratore Capo
Rispetto a tutti gli altri magistrati
Forse è più facile
Eventualmente per una politica scorretta controllare un magistrato piuttosto che trenta o quaranta in una Procura
Ma questi attacchi all'autonomia l'indipendenza della magistratura provengono bisogna avere il da magistrati il coraggio di dirlo e di battersi per cambiare le cose anche dall'interno della magistratura
Provengono da un sistema di autogoverno
Della magistratura quindi il Consiglio Superiore della Magistratura in primo luogo
Sistema di autogoverno pericolosamente pervaso da logiche
Correntizie
Da logiche mutuate dalla peggiore partitocrazia dalla peggiore politica
Come se oggi per fare carriera per potere fare al meglio il proprio lavoro magistrato dovesse comunque legarsi ad un carro
E questo è contrario allo spirito del dell'autonomia dell'indipendenza del singolo magistrato
Oggi
E concludo
Io ritengo che
La lotta di tutti dovrebbe essere quella di preservare la nostra Costituzione soprattutto
Di
Battersi
Per
Applicarla
A mio parere la Costituzione non va modificata va applicata finalmente veramente
E va applicata soprattutto
Nel principio sacrosanto della separazione dei poteri
Che è un principio di libertà
Ho sentito fare troppi discorsi anche all'interno della magistratura
In questo paese che
Ma rappresentano un pericolo per il principe la separazione dei poteri ho sentito troppe volte echeggiare il concetto di opportunità
Politica di iniziative giudiziarie
Ho sentito fare questo discorso quando
Abbiamo
Chiesto e ottenuto la citazione del Capo dello Stato al processo trattativa
Tanti giuristi tanti avvocati tanti professori anche tra le righe dicevano avete fatto il vostro dovere
Giuridicamente ineccepibile ma non era opportuno
Ho sentito fare questi discorsi sulla opportunità a proposito dell'inchiesta dei colleghi di Taranto sui fattori inquinanti dell'Ilva
Quando tutti riconoscevano la
Ineccepibili da giuridica dei provvedimenti di sequestro degli stabilimenti ma tanti dicevano che non era opportuno perché così facendo si pregiudicava
Il diritto al lavoro di tanti operai e tanti impiegati
A prescindere dal merito di quelle vicende io credo che voi cittadini dovete stare attenti Annoni
Che esercitiamo il potere giudiziario e dovete
Pretendere
Che potere giudiziario venga esercitato secondo un criterio di doverosità mai di opportunità
Questo credo che sia
Il concetto fondamentale che
Può veramente fare applicare quel principio sacrosanto e la separazione dei poteri su cui si basa la nostra democrazia
Vedete oggi noi commemoriamo
Conoscenza Pala
Abbiamo commemorato Paolo Borsellino
Commemorerà Meriem commemora eremo
Tra pochi giorni
La gente Agostino il Procuratore costa
Ninni Cassarà
Il commissario montana potrei proseguire all'infinito
Vi prego non facciamo sterile esercizio di retorica
Ognuno nel nostro settore ognuno con le nostre competenze con la nostra passione
Varchiamo ci perché
Vengano varco vengano
Rispettati i valori per cui quelle persone sono morte è il modo migliore che possiamo fare per commemorare i nostri morti grazie
Credo
Di non dovere commentare perché siete voi che avete commentato con questo applauso con un mostro l'altra alzarsi in piedi
Però
Ora passiamo che ringrazio
Il
Giudice Di Matteo
E ribadisco quello che ho detto prima bellunese non sarà mai solo perché troverà sempre
Le persone come noi
Nel nostro piccolo le persone che ci sono qua che le faranno sentire anche quando
Purtroppo potrebbe mancare o manca quel quel quella vicinanza istituzionale che sarebbe doveroso
Specie delude degli insegnamenti ci ha detto la cosa non ci ha detto noi giudici abbiamo ragione ci ha detto controllate il nostro lavoro chiederei che sia fatto
Nella maniera in cui la Costituzione prevede ecco questo credo che questi insegnamento sia se grandissimo soprattutto terra
Parte finale se lei delle volte giovane proprio ai giovane
E perché ora andremo a Anna
A parlare dei del delle borse di studio ma che non hanno questo senso particolare noi li ho letti i temi dei giovani e poi lascio la parola a Natale che gestirà questa
Questo momento i i premi diverso
Però io ho trovato in questi dementi un filone unico cioè i giovani sono consapevole della situazione che viviamo lo hanno scritto tutti dieci temi che abbiamo letto
Poi c'è qualche giovane che è sfiduciato
E dice non c'è niente da fare poi c'è qualche giovane che invece dice
Io farò giurisprudenza io farò Medicina io cercherò di fare del mio lavoro quello
Nel mio futuro quello che che serve per cambiare queste dalle per vedere queste dalle dico io mi auguro che quei giovane che avevano un po'di pessimismo
Siano o
O pascolo questa sera dall'altro lato certo all'ottimismo che questo tavolo queste voi queste tre relatore ci hanno dato e naturalmente
Gli ottimisti invece siano rafforzate nello nel loro futuro nella nell'impegnarsi
Oggi e subito per migliorare questa nostra società e lascio la parola a Natale
Grande buonasera cerchiamo allora di accelerare perché il dottor Di Matteo e già siamo fuori orario dieci minuti quindicennio definiamo va bene e allora inviterei intanto qui sul palco i dieci finalisti delle borse di studio
Per il
L'indirizzo classico già Coppola ora Patanè Gemma ma non è Carmela Maria non c'era non so se è arrivata lombardo Sergio e Pecoraro Katia
Poi ci sono i ragazzi del l'indirizzo scientifico Lipari Francesco Longo grazie Giuseppa Malino Elisa moschee la Michela Maria e Orlando Cristina
Salito sul palco inviterei anche
Melina padane né che la Presidente la sua deduzione culturale il paese di fronte al mare il caffè d'arte che è una componente della giuria che ha valutato i temi
Antonello dove sei ho bisogno di tempo
E allora intanto i ragazzi e riceve ed avremo due borse di studio una per l'indirizzo classico una per l'indirizzo scientifico
A
I ragazzi riceveranno un attestato e la borsa di studio dei vincitori e i
I partecipanti avranno l'attestato di partecipazione
Daremo loro un libro ricatto allo stato del dottor ardita
In più daremo una
Nulla una serie di cartoline dall'annullo filatelico di oggi di allora cominciamo cerchiamo di accelerare passiamo questi qui Antonello non li girare
Non li girare convincere affermare prendere una penna
E allora cominciamo dai dunque abbiamo dei vincitori e poi senza nessuna classificazione tutti tutti secondi comunque perché i temi erano quest'anno veramente molto ma molto validi e allora
Attestato di partecipazione alle varie Francesco per l'indirizzo scientifico cominciamo accomodatevi danno il libro
Altro attestato di partecipazione per Longo grazie Giuseppa
Attestato di partecipazione ancora per Malino Elisa
Ultima attestato di partecipazione e quindi sapremo chi che vince per Orlando che destina borsa di studio per l'indirizzo scientifico a Mosca ella Michela Maria
Per i beni incisore vedevate l'attestato l'assegno ve lo daremo in settimana grazie
Passiamo nel frattempo all'indirizzo classico così acceleriamo
Dunque attestato di partecipazione a
Già Coppola ora
Secondo attestato di partecipazione a padane Gemma
Attestato di partecipazione ad Annone Carmela Maria
E qui siamo con gli ultimi due partecipazione per Pecoraro Katia vince la borsa di studio per l'indirizzo classico lombardo Sergio
Ne approfitto un attimo per citare all'inizio della serata avete visto delle slide che Nunzio riportavano un po'ad alcuni esercenti
Che hanno ci hanno sostenuto quest'anno alcuni sponsor che ci hanno sostenuto nella manifestazione
Li vorrei citare sapore di mare ristorante forse ci si culo J. così impianti fotovoltaici Santa Teresa di arriva Djebbi luna calante Fulci siculo
Luna verde giochi rileggervi raggio Santa Teresa De Rivalta donna carni Fulci siculo jonica carrozzeria Santa Teresa di Aviva bella vita lido estivo lungomare Fulci siculo
Roberto Ferrara gioielli forse ci si con lo studio dentistico dottor Di Pasquale furti sicuro
Di banda internet ovunque senza limiti Santa Teresa di arriva farò calzature Fulci siculo fratelli pugliesi autofurgone si il volo farmacia dottoressa Manuli porci siculo mediterranea bus Santa Teresa di arriva abbia un trave all'agenzia viaggi
Purché ci siculo
Passiamo avanti passiamo avanti perché dobbiamo consegnare tre premi alla persona per quanto riguardano i nostri ospiti inviterei sul palco a consegnare premi il Sindaco dottor Catello De Luca
Per consegnare il premio Zappalà due mila e sedici
Con la seguente motivazione per l'impegno e la professionalità nella ricerca della verità al fianco delle vittime innocenti di mafia premio Zappalà due mila sedici all'avvocato Fabio tredici
Lo consegna il Sindaco di Santa Teresa dottor Catello De Luca
Passiamo al secondo abbiamo avuto la cortesia quest'anno ogni anno
Ci onorano della loro sensibili la loro collaborazione e due artisti locali minutino e Licini o Fazio e da dodici anni che disegnano le cartoline per l'annullo filatelico per l'anniversario della strage
Quest'anno abbiamo chiesto loro uno sforzo in più e non si sono tirate indietro
Entrambi hanno prodotto una scultura che vedete
Al mio fianco una e di vicine Fazio l'altra è di minutino
Inviterei minutino a salire sul palco per consegnare il premio mentre devo purtroppo annunciare l'assenza di Licini o Fazio che manca per un grave lutto successo proprio oggi
L'abbiamo saputo pochi minuti fa infatti non c'è assente non è presente per consegnare a premi allora
Nel ringraziare il Sindaco della Città metropolitana Roma da corrente la inviterei a salire sul palco per consegnare il premio
Scusate ma stasera forse non l'avevo combinata lo combinata adesso le borse di studio dovevano essere consegnate dalle dove dirigente degli istituti scolastica dottoressa Lipari che era salita poco fa e la la dirigente dell'Istituto comprensivo che con la quale abbiamo fermato la convenzione di chiedo umilmente perdono per la mia
Dimenticanza
Sarà per la prossima volta okay grazie
E allora
Motivazione al coraggio dalla tenace di una madre che non si rassegna oltre alla sua morte nel vedere violata ed infangato alla memoria del figlio preveda Pala due mila sedici ad Angela manca consegna Renato Acorinti
E a lei va alla scultura di Licini o Fazio
Sindaco un attimino solo un brevissimo saluto ci ce lo concede
Signor dopo
Giornata intensa che passiamo a lottare ogni giorno non solo non con le carte perché non faccio il passacarte io
Metto il fuoco proprio nelle anime i tutti i concittadini a cercare di lottare ogni giorno
Qui ci sono tre persone straordinarie Fabio che ci conosciamo da una vita che persona
Con una grande forza che da giovane avvocato a
Difeso ha cominciato a difendere
La famiglia
Direzione campagna una dignità una forza straordinaria
Poi c'è Angela che ogni volta mi commuove perché queste persone dal dolore trasformano invece in forza straordinaria per portarlo a tutti noi ogni giorno va in in giro per le scuole tutta la famiglia
è ormai sono diventano parte di loro e poi Cornigliano che una garanzia per tutta una nazione
A
Cercare di fa diventare normale una società che non lo vede Mannino abbiamo dato l'undici maggio dell'anno scorso la cittadinanza onoraria abbiamo fatto in mezzo alla gente non chiuso in un
Palazzo istituzionale
L'abbiamo voluto fare in mezzo alla gente perché doveva arrivare
Tanta gente soprattutto i ragazzi delle scuole
Perché alla forza
Di gente purtroppo non una rosa come Nino
Che hanno pagato già un prezzo alto quelli prima di lui addirittura con la vita e lui con il mutare la vita lo stesso ogni giorno
A fare quello che sta facendo e a dare forza a tutti noi tutti noi però dobbiamo stare in silenzio ognuno di noi ha una responsabilità enorme
E dentro il palazzo istituzionale l'ho fatto prima da cittadino e ora da cittadino dentro le istituzioni non Simona un millimetro la rassegnazione vietate
Don Lorenzo Milani diceva che addirittura la restituzione è un peccato mortale
Qui dobbiamo batterci tutti fino alla fine e il senso della nostra esistenza già
Essere in questa società malata pensare di stare bene di essere felici non lo so perché cosa inseguendo quali sogni si deve andare diritti
Con la con un'etica essenza avere nessun tipo di corruzione dietro le porte dei sindaci normalmente spesso ci sono le file della prostituzione non vengono neanche a chiedermi un favore
Perché lo sanno
E allora bisogna essere molto decise fermi e fare squadra tutti
Chi è dentro le istituzioni che si è parlato troppo e tanto perché è vero di connivenze e questo è veramente a offendere tutti noi lo Stato che non ha il senso dello Stato però noi dobbiamo
Completamente ribaltare tutto il piano piano ripulire
I palazzi istituzionali che sono i luoghi più sacri la politica la cosa più sacra che può fare l'essere umano
Perché si spezza il pane per cercare di
Ristabilire giustizia tutti dicono sarò il sindaco di tutti frase che dicono tutti lavaggi ultimamente anche lei l'ho detto anch'io
Però ho detto sono il Sindaco di tutti a partire dagli ultimi
E dobbiamo cercare di stare assieme e credere proprio nelle istituzioni che sono malate marce e spesso conniventi però non possiamo pensare che finisce qua le istituzioni vanno cambiate perché andiamo tutti
E allora dobbiamo fare diventare quei palazzi istituzionali per quello che sono il valore che hanno io sono entrata a piedi scalzi per due motivi per dire quel luogo è sacro con quel senso proprio della sacralità
Non volevo entrare anche con le scarpe da sport Carlo
E poi
Con l'umiltà di lavorare giorno per giorno ma ci lavoriamo tutti assieme dobbiamo costruire insieme la società
Migliore abbiamo la forse la capacità di farlo perché gli essere umani sono esseri veramente speciali
Se ci facciamo se ci abbandoniamo al vivere con superficialità qualunque tipo di corruzione grande o piccola è uno schifo lo stesso allora abbiamo la forza per cambiare le cose e allora persone come loro
Ecco ho lasciato tutto per venire qua perché anche la mia presenza lì in un angolo però onorare le diverse
Loro perché danno la forza a tutti noi di continuare andare avanti sulla strada meravigliosa e per essere veramente sedici
Grazie al professor Acorinti
L'ultimo premio
Per il suo impegno del suo coraggio nel portare avanti battaglie alla ricerca della verità che sono indispensabili a rafforzare quel senso di Stato che alberga si promuove nell'onestà e nella giustizia
Premio Zappalà due mila sedici a Nino Di Matteo
Consegno al premio
L'autore minuti la Miconi notino
Proprio per rimanere in tema si tratta di una Sicilia martoriata con un cuore pulito che stenta a trovare la posizione giusta è un'opera molto bella ha detto bene
Una Sicilia martoriata pur bella perché la società bellissima coesione porzione di costi più bello del mondo
Martoriata insanguinata con un cuore
Nella stessa forma più piccolo che emerge più pulito e più splendente grazie a voi e Graziano residenti saremo con voi grazie giudice
Ok
A questo punto non possiamo che ringraziare veramente tutti voi
Ribadendo quello che ho detto all'inizio se questa se questo evento il due agosto ha raggiunto determinati livelli e il merito è assolutamente vostro che ci seguite
E soprattutto anche dei nostri ospiti che troviamo solo fianco per questa sera vi ringraziamo
Alla prossima grazie