Cinema & cinema: "La notte del giudizio - Election year" di James DeMonaco

Un saluto agli ascoltatori di Radio Radicale
Quand'è che un film si può definire un film politico
Guido Aristarco che è stato un eminente quanto discusso studioso di cinema
Amava ricordare a mio parere opportunamente che ogni film è un film ma politico perché ogni film presuppone una visione del mondo magari inconsapevole
Che può essere il progressista o reazionaria può presupporre che il mondo con il suo carico di mali sia immodificabile
O al contrario che sia facoltà dell'uomo trasformarlo e migliorarlo
Ma sì ogni film è un film politico un fin politico in senso più stretto è forse quello che consapevolmente addita esamina uno dei mali della società con l'auspicio almeno implicito che sia curato
Ma attenzione quel male non è soltanto uno stato delle cose esterno ha radici anche nella coscienza nell'intimità degli individui che quello stato delle cose concorrono a formare insomma un film politico non dovrebbe mancare per questo
Di profondità e di verità umana
Questa lunga premessa per un film che è certo intenzionalmente politico che presenta una tesi che può essere condivisa ma che anche molto rudimentale
Si tratta di un thriller americano distribuito con un titolo in italiano che è la notte del giudizio e un sottotitolo in inglese election Kia
Diretto da James de Monaco ed è il terzo capitolo di una popolare trilogia
L'ha trovata su cui si basa l'intera trilogia erigendo refund da politico si immagina che una notte l'anno siano consentiti negli Stati Uniti tutti i crimini e gli omicidi
Anzi i cittadini americani sono sollecitati dalle autorità a uccidere
Per pur Garzi così viene detto dell'odio e dell'aggressività
In effetti ci viene spiegato in questo film i fautori dell'iniziativa che sono una cupa caricatura dei padri fondatori degli Stati Uniti hanno a cuore più che il benessere dei cittadini
Il risparmio della spesa pubblica essere uccisi sono infatti i più poveri quelli che lo Stato dovrebbe assistere
I quali nella notte dei libri di omicidi non possono permettersi un'assicurazione privata o dei sistemi di protezione efficaci
Nel film questo terzo capitolo della trilogia tre protagonisti del racconto c'è una senatrice candidata alla Presidenza degli Stati Uniti che vorrebbe bandire questa barbara consuetudine
E per questo i nuovi turpi i padri fondatori vorrebbero farla uccidere approfittando della notte rituale
Il senso politico del film è piuttosto chiaro tra le righe del racconto fantastico si profila una degenerazione autoritaria della democrazia negli Stati Uniti
Si denuncia la mancanza di adeguate tutele statali per i più poveri
Si esprime anche una preferenza di voto per le prossime elezioni presidenziali
Ecco che queste idee si condivida combinò bisogna però metterei che si incarnano in personaggi come si dice tagliati con l'accetta
Se la senatrice sempre e soltanto coraggiosa e integerrima i suoi avversari politici sono sanguinari de provati o dementi
Se il proprietario di un drugstore suo aiutante sono immediatamente riconoscibili come brave persone
Le giovani vite piste nere che rubano del loro negozio sono così odiose
Soltanto prepotenti e violente che quando vengono ammazzate a bruciapelo lo spettatore indotto a tirare un sospiro di sollievo e questa è una contraddizione certo per un film che si vorrebbe democratico e progressista
Va detto che certi squarci infernali della città notturna nella quale gli aspiranti assassini si muovono in branchi per le strade indossando maschere sinistre
Comune quali benestanti conservando i loro modi mondani
Si uniscono in una chiesa per assistere a dei sacrifici umani ecco questi altri momenti rivelano regista in demoniaco un buon talento visionario
Dunque la notte del giudizio election miliardi James demoniaco un saluto da Gianfranco Cercone