Rassegna di Geopolitica. La Francia, gli attentati e lo stato di emergenza - @rass_geopol

Una polemica politica chi distrugge l'unità popolare che nemmeno lutto nazionale riesce a far tacere
Perché gli effetti della strage sulla promenade essendo le a Nizza sono prettamente politici che si muovono in quattro distinte movimenti
E sono queste secondo l'ex qualità il Governo duramente criticato per non aver saputo o potuto impedire la strage in particolare la figurazione diritto che abbia e del Ministro dell'Interno Bernard Casinelli
Di conseguenza ciascun politico di destra ambizioni presidenziali nell'ambito del dibattito sull'antiterrorismo quegli spunti che lo possono avvantaggiare in vista delle primarie
Il dibattito sulla natura stessa dello Stato e la situazione attuale della politica estera francese queste sono le quattro direttrici su cui se il no del dibattito
Politico quattro potenti spinte politiche che dividono l'opinione pubblica e alimenta la più grave crisi degli ultimi decenni
Perché minacciano l'unità nazionale del Paese sollevano domande sulla credibilità della classe politica che rimettono in discussione il ruolo della Francia nel mondo nel ventunesimo secolo
La sentenza è scoppiata dove non la si aspettava Alain Juppé normalmente così attento a parlare con un uomo di Stato moderato refrattario le polemiche
Alain Juppé ex premier attaccato frontalmente il potere il quindici luglio scorso il giorno dopo l'attentato di Nizza
Dichiarando che se tutti i mezzi opportune fossero stati presi il dramma non avrebbe avuto luogo dopodiché gli attacchi più forte la Presidenza sono relative al proprio schieramento solidale in apparenza ma spietato nel profondo come ha dichiarato un importante rappresentante del Gabinetto dei ministri non citato quindi anonimo
Il quattordici luglio le tredici e il Presidente o il mondo annunciava la fine dello stato di emergenza e la diminuzione sul territorio dei poliziotti nell'ambito dell'operazione sentinella
La sera stessa prosegue la fonte anonima
L'attentato causato da un camion affatto ottantaquattro vittime e dunque la sera stessa dopo la strage con l'onda torna in tv con dichiarazioni che contraddicono completamente ciò che aveva detto l'ora di pranzo
Come la parola dello Stato poteva mantenere un minimo di valore la distanza tra i discorsi di carattere Marziale e l'inefficacia delle misure prese è troppo grande agli occhi di tutti fino ad una situazione anonima
Prosegue l'articolo ma il Presidente non è l'unico esserci preso di mira dalle polemiche è piuttosto il Ministro dell'Interno Bernanke astenere l'intoccabile che oggi vacilla sul sul piedistallo
Il dramma di inizia danneggia ancora di più il Ministro dell'interno perché lì a pochi giorni dalla pubblicazione del rapporto della Commissione d'inchiesta parlamentare
Sui mezzi impiegati dallo Stato per fronteggiare il terrorismo dopo gli attacchi del novembre scorso parentesi questa rassegna si è occupata dei lavori della Commissione che si sono conclusi recentemente con un rapporto di duecento pagine
E quaranta raccomandazione alle autorità
All'interno c'è effettivamente un po'di tutto
Raccomandazioni però va sottolineato perché le conclusioni della Commissione non hanno comunque valore vincolante la puntata della
Geopolitica per chi fosse interessato ritrovarle quella del tredici luglio scorso potete farlo attraverso il sito Radio Radicale punto it
Torniamo all'articolo in sostanza
Il ministro occasione non ha neanche voluto incontrare una delegazione di membri della Commissione che aveva elaborato questo rapporto
Rapporto lavoro della Commissione del rapporto che casi nella aveva non aveva esitato definire complessivamente uno bovino
Questo rapporto propone al minimo spiega l'Express
La creazione di uno Stato Maggiore congiunto interno difesa per una maggiore efficace delle risposte da mettere in campo
Affrontare a frutto di una situazione come quella attuale in cui ci sono sesti ben sei servizi segreti sparpagliati attraverso tre ministeri
Qual è il problema che ha le competenze oggi non ha nessuna intenzione di perderle
Altro che budino anche sostenitore di François Fillon muovono la medesima critica Cassinelli ci ha detto che non terrà in nessun conto delle conclusioni a cui è giunta la Commissione il problema del primo poliziotto che Francia casi nell'appunto è duplice egli è vittima come tutti i ministri di un complesso di superiorità proprio i membri dell'esecutivo
Pensano di sapere tutto operazioni informative riservate dei servizi non hanno dunque bisogno di alcun consiglio sono dunque vittime di loro stessi lavoratori con spirito spero allergici alla comunicazione spettacolo non la può mettere in discussione la determinazione del Ministro dell'interno nella sua conoscenza dei dossier ma è impossibile democrazia accettare questi case questi diktat
Secondo i quali un altro tipo di sicurezza non è poi un altro tipo di sistema di sicurezza non è possibile
Nella sua ragione politica che si fonda sulla fermezza dà la parola piuttosto che sui risultati dell'opera compiuta e nonostante in questo Paese si continua a duecentotrenta morti in soli diciotto mesi ad oggi non si sono ancora elevate formali richieste di dimissioni nei confronti del ministro
Brancasi né come il suo collega ministro dell'economia non ha il Maccarone in particolare sono del tutto presi dalla partita politica delle primarie in vista delle presidenziali del prossimo anno
Rimane che condizionano tutto il dibattito in corso sul terrorismo nell'arco di tutto lo spettro politico
A che la sinistra vuole argomenti contro la destra giovedì quando il Presidente a pranzo annunciava la fine dello stato di emergenza alle tredici del quattordici luglio tutti zitti a sera dopo l'attentato a Nizza tutti a gridare allo scandalo
Senza dimenticare che proprio durante il mandato presidenziale di Nicolas Sarkozy sono stati Harris ridotti tagliati cospicuamente
Poliziotti militari numero di effettivi
Questo Governo sta lavorando bene e non deve fare ciò che non va fatto ha precisato che ha dichiarato il Presidente o fondo di Frontex e Ministero uniti il sedici luglio scorso
Alla ricerca di un'introvabile punto di equilibrio tra repressione tolleranza tra sicurezza e libertà la sinistra francese è nuovamente soggetta a un funambolico ideologico che li ha già costato caro al passato
Uno degli argomenti più incisivi che la sinistra può impiegare contro la destra la questione della rottura dell'unità nazionale contro il terrorismo
Che di questo ci sono esempi quasi quotidiani dopo Nizza sera ad essa si spingerà troppo avanti gli si ritorcerà contro pronostica un esponente socialista
L'opposizione ma ritiene al contrario che non è più opportuno fare fronte comune contro il terrorismo basta mettere prima per unità nazionale e che invece è giusto criticare il Presidente e Governo e che queste critiche contribuiranno ad accelerarne prova tutta il sette gennaio due mila quindici dopo l'attacco scegliendo appellarsi all'unità nazionale era per la testa un dovere
Il tredici novembre dopo attacca il Batacchi quand'era già diventato un'opzione
Dopo il quattordici luglio e Nizza appellarsi all'unità nazionale per la testa è diventata oramai una eccezionale
E questo perché purtroppo prosegue l'ex si è già di fatto per tale campagna elettorale lo ha fatto proprio il Presidente Hollande nel dicembre scorso annunciando la sua intenzione di ricandidarsi
Aprendo di fatto anche le primarie politiche sui calcoli elettorali di sinistra a destra dove oggi se effettivamente collocato o Londero scrive l'ex sia sui calcoli di sinistra destra di Olanda si incrociano i calcoli elettorali della destra destra cioè come fare a distinguersi nelle primarie fattore questo che moltiplica per dieci la violenza degli interventi dei politici oggi tra gli aspiranti Presidenti della destra Schiele express lo scontro sulla sicurezza e soprattutto un duello tra avere più perché sarà così
Quando infatti zuppe critica il Presidente o l'Olanda in realtà critica soprattutto all'ex Presidente sarà così
Quando il Cile i toni per imporsi siccome campioni della destra ma senza sentire sul piatto d'argento la Presidenza offrono assonanza questo è il cammino molto stretto che gli aspiranti Presidenti di destra si trovano a dover percorrere
Approfittando dell'emozione suscitata dagli attentati per attaccare il potere e attaccare il potere per guadagnare voti a destra
Cosa si può fare allora
Il problema che si pone è chiaro a tutti quelli che aspirano a governare non si possono avere nuove iniziative legislative la patente lentezza l'accumulo dei provvedimenti impedisce l'approvazione delle leggi spetta dunque l'Esecutivo darsi da fare
Bisognerebbe riprende il programma della costruzione di nuove carceri aumentare la sorveglianza degli Imam e all'interno delle strutture carcerarie propone qualcuno far rispettare la presenza dello Stato garantendo la presenza costante del poliziotto di quartiere dice all'altro potenziare ieri Tribunale speciale di fra l'altro ancora insomma le ricette della destra oscillano tra soluzioni inapplicabili
Detenzione preventiva di persone ritenute troppo pericolose vecchie proposte quali ad esempio il raddoppio tout-court delle pene da comminare
Fino a dichiarazioni truculento e che non hanno proprio programmi concreti consente
Due temi però sembrano oggi mettere d'accordo con la classe politica francese scrive l'ex
La ridefinizione dello stato di emergenza e il potenziamento dei servizi di intelligence
La prima questione lo stato di emergenza e tutti ne sono d'accordo così come configurato oggi è giudicato obsoleto dunque va riformato
Per quanto riguarda poi i servizi di sicurezza invece è strano il fatto che nonostante tutti si siano detti d'accordo parole non c'è ad oggi un provvedimento di riforma in fase avanzata per i lavori
Insomma andiamo alle conclusioni dell'ex ENSE di questo lungo articolo
Tra una sinistra che sembra sperare ogni giorno di avere un attentato in meno e una destra che punta solo di elezioni anticipate la classe politica oggi nel suo insieme non è all'altezza delle sfide che il terrorismo pone
Ma la domanda è un'altra essere o non essere in guerra questa è la domanda fondamentale che la Francia si pone all'indomani degli attentati di Parigi del novembre scorso domanda ma qui non osa dare una risposta
Essere in guerra contro un nemico in fu il tratto sul proprio suolo significa un Paese che restringe la libertà personale ed una parte dei suoi cittadini
E la libertà di circolare di tutti gli altri intorno della sicurezza soprattutto e questo lo scenario alla israeliana
Non proprio essere in guerra spiegava espresse
Crede però tentati poco frequenti imparare a coltivare una sorta di fatalismo mantenendo però il proprio stile di vita potenziando i servizi di sicurezza per garantire una maggiore
Sempre maggiore prevenzione gli aspiranti alla Presidenza della Repubblica dovranno essere in grado di fornire risposte più precise rispetto a quelle sentite oggi e sulla base di queste sviluppare politiche efficaci per rispondere a minacce del terrorismo
Tutte cose queste che nell'attuale inquilino né il suo predecessore all'Eliseo sono stati in grado di fare queste lungo lungo articolo della settimana all'Express lungo perché poi prosegue un'intervista anche esponente ex esponente servizi segreti
A politici eccetera con altri suggerimenti che fare
Eccetera però insomma ci sono alcuni spunti decisamente interessanti uno lo stato d'emergenza così come non funziona obsoleto nei contenuti andrebbe riformato bisogna pretesa accordo sul come due le forze politiche in continua polemica tra loro in perché la campagna elettorale si è aperta che qui molto in anticipo
Concorrono all'erosione dell'unità nazionale quando invece bisognerebbe fare un fronte unico contro il terrorismo cosa per cui la Francia è sempre stata
Famose
E poi l'altro punto notevole interessate che bisogna ragionare sul fatto se se siamo in guerra come non lo scenario qui guardare per capire meglio è quello
Di Israele questo possiamo legge all'interno di questo lungo articolo tradotto dal francese affrontare il terrorismo sono all'altezza riferendosi al Presidente affossò Londra al premier ma noi no e al Ministro dell'Interno verrà Casini
Termina qui la puntata di oggi della rassegna di geopolitica una saluto e ringrazio detto che l'ascolto da Lorenzo rende in questa la prossima puntata lunedì mattina alle ore sette