Laicità e Diritti Umani in Turchia: presidio non-violento davanti al Consolato della Turchia a Torino

Ricordo di un'altra
Oltre
Gli articoli
Tempestivamente mentre gli americani
Per cui
Abbiamo
Ma non è
Sì ma siamo qui perché la Turchia è un grande Paese importante
Chiamo Unione poco importante che per l'Europa e non possiamo permettere che la democrazia in Turchia venga pagata in questo modo invece crediamo che sia importante dare un aiuto chiacchiera ottime relazioni con l'Europa e che costituisca un baluardo di citare e di equità da sul mondo arabo quindi quello che successe in queste settimane non è assolutamente accettabile e chiediamo al Governo turco di ritornare sui suoi passi di ristabilire il rispetto dei diritti umani in tutta la Turchia
Abbiamo ricevuto
Vittorio Bertola
Proprio
E non è
Ma diciamo che dopo il tentato golpe in Turchia ci sia stato un golpe
Fatto da Air dogane perché Aldo Ganna
In queste settimane ha preso le proprie mani l'intero Stato con provvedimenti totalmente antidemocratici che hanno colpito la stampa la libertà di informazione
Hanno colpito le università hanno colpito le forze militari hanno colpito al cuore la democrazia turca e questa
Rivolta antidemocratica che arriva dal Governo non pare cessare
E noi siamo qua per dire che occorre anche dall'Occidente dall'Europa una risposta forte che però non è arrivata sono arrivate dichiarazioni
Deboli noi non possiamo accettare che un Paese di ottanta milioni di persone che sta nell'Europa
A attui una deriva antidemocratica i golpista come quella che stiamo vedendo da parte di Erdogan i diritti umani
Non vanno in vacanza noi oggi in un giorno di vacanza nel tra agosto siamo qua in alcune decine di fronte all'ex consolato della Turchia di Torino per dire no alla repressione no la pena di morte sia lo stato di diritto e si ai diritti umani e per speriamo che tanti altri in tante altre città d'Italia d'Europa seguono il nostro esempio e scendano in piazza perché occorre far sentire
La voce di laicità di libertà di democrazia che oggi non si senta
Anche perché lo debba invece
Sta succedendo
Siamo qui verrà manifestare contro le purghe di Erdogan contro l'informazione perché quando in un Paese viene meno la libertà di stampa e i giornalisti vengono arrestati
La situazione è molto grave vuol dire che si sta precipitando decisamente verso una dittatura quindi noi oggi come giornalisti siamo siamo qui per manifestare contro questa situazione
Che si sta verificando in Turchia
Ho suonato
Eliminerei cinquantasei proporre
Questa è la seguente adesso
Ecco aumentato posso dire che siamo contenti della risultato della manifestazione per il numero dei partecipanti
Facciamo tante manifestazioni come si sa raramente riusciamo a raggiungere in così poco tempo nell'organizzazione
Un numero considerevole soprattutto pensando che siamo oltre di agosto evidentemente la questione turca come si è sviluppata nel ultime settimane ha colpito molte persone e ed è positivo penso che molti abbiano voluto manifestare con la propria presenza qui oggi
Anche solo mostrando un un cartello sventolando la bandiera dell'Unione europea la nostra vicinanza al popolo turco che pensiamo sia la prima vittima del regime che ero dove anzi sta non instaurando ma stava consolidando
Per quanto riguarda la situazione dei diritti umani
è sotto gli occhi di tutti quello che sta accadendo certamente non pensiamo che con una semplice manifestazione
Qualcosa possa cambiare quello che noi speriamo e che
L'attenzione
Dei Paesi democratici rispetto alla Turchia non non cali
E che soprattutto i Paesi dell'Unione europea l'Italia e comunque le democrazie occidentali possano far valere la loro
La autorevolezza diciamo così per spingere la Turchia su una strada diversa ma vediamo che insomma si sta avvicinando si sta incamminando su una strada invece purtroppo pericolosa e responsabilità anche nostra nostra intendo dei Paesi europei in primis quella di aver voluto tenere fuori dalle porte dell'Unione
La Turchia quindi portandola io credo su cui sulla strada dove si trova oggi e ipocrita stupirsi della dell'evoluzione che c'è stata la Turchia ha avuto soltanto all'inizio degli Annino vanta una
Già
Un momento di grande democrazia di grande laicità di grande trasformazione che noi non abbiamo saputo cogliere e valorizzare
Quello che succede oggi ripeto non è una non non può essere una sorpresa l'Europa si trova di fronte a una
A una fase di di passaggio può definitivamente
Perire o può fare un salto di qualità né speriamo ovviamente in questa seconda ipotesi
Buona sera sono Marco Brunazzi dell'Istituto di Studi storici Salvemini ieri Polo del Novecento posso penso che questa iniziativa
Che si sta svolgendo in questo momento a Torino abbiamo un grande valore anche se ovviamente dato il
La calendario e il numero
Le circostanze non consentono di
Raccogliere molta folla credo però che bisognerebbe fare di tutto per
Rendere consapevoli i cittadini che la Turchia non è un Paese esterne periferie che un Paese che dal mille novecentoquarantanove parte integrante dell'alleanza Tica alla NATO che da un ventennio che in in lista d'attesa per entrare nell'Unione europea
E che da quasi un quindicennio da quando c'è
Il governo del Paese
Passato democraticamente e con le elezioni al partito del Presidente Erdogan è in atto una sistematico tentativo di
Ridurre le caratteristiche di laicità che questo Paese aveva con
Grazie alla costituzione stabilite a suo tempo da Kemal Ataturk
Quello che voglio dire però è ancora un'altra cosa di cui spesso non ci si rende conto è vero che da quasi un quindicennio Erdogan nel suo partito
Sì ora dalla maggioranza assoluta ma non hanno mai avuto la maggior
Lei comunque nonostante le gravi anche regolarità
Elettorale vorrei ricordare che nelle province curde
Giorno del voto ci siano dei bombardamenti del Governo sul proprio stesso territorio nei confronti dei propri cittadini elettori curdi ve bene
Quasi militari turchi o poco meno o poco più continua a non votare per il partito di Erdogan questa metà dei turchi e quella che vuole
Mantenere le caratteristiche democratiche laiche del suo Paese penso che se
Un grave responsabilità hanno i cittadini europei è stata quella di non
Dare mai sostegni chiari ed espliciti a questa metà del popolo turco che non si riconosce in questa svolta autoritaria e antidemocratica e confessionale