Presentazione del numero di luglio / agosto 2016 della rivista Strade

Bene allora chiedo davvero i giornalisti se possibile di allontanarsi dal tavolo dei relatori io spero che
Microfono si senta
Ringrazio tutti quelli che sono intervenuti
In primo luogo vivamente il Ministro per le riforme Maria Elena boschi
Che qui con noi insieme a Benedetto Della Vedova sottosegretario agli esteri via Piercamillo farà scatti con me
Dirige questa testata
Strade un giornale di analisi di discussione politica e che tende ad a vere sui temi dell'attualità un atteggiamento che non è mai neutrale ma cerca anche
Di non essere pregiudiziale o banalmente propagandistico e quindi abbiamo affrontato il tema della riforma costituzionale sperando di esserci riusciti
Tentando innanzitutto di prendere sul serio
Le critiche che a questa riforma sono state mosse provando anche ad esaminare in alcuni contributi che hanno evidenziato alcune debolezze criticamente rispetto agli obiettivi che la stessa riforma si era prefissa ovviamente io non sono in grado per ragioni di tempo e non solo di tempo di reati Pita rare
Il contenuto di tutti i contributi che invito tutti quanti a leggere
E mi limito a sintetizzare poche ragioni di metodo e di merito che ci hanno portato ad assumere questa posizione
Quanto al metodo innanzitutto la prima considerazione
E che noi abbiamo provato a ragionare in modo laico di impiego su questa riforma non chiedendoci
Se fosse la riforma migliore possibile innanzitutto perché non crediamo che esistano
Riforme milioni possibile che tutte le riforme e tutte le leggi siano di per sé migliorabili
E abbiamo invece ritenuto di denunciare
Diciamo così due perfetti ismi apparentemente opposti ma in realtà convergenti a cui si deve lo stallo nel processo delle riforme non solo costituzionali nel nostro Paese negli ultimi decenni da una parte il perfetti ISMU di chi ritiene
Che essendo la Costituzione italiana la Costituzione più bella del mondo
Qualunque modifica della Carta costituzionale debba di per sé considerarsi eversiva e dall'altra parte è chi ritiene che
Qualunque riforma costituzionale ammissibile sia solo la riforma che in grado perfettamente di risolvere
E di rimediare
Hai problemi e ai difetti della Carta costituzionale dicevo sono due perfetti ismi apparentemente opposti
Ed in realtà
Convergenti dietro i quali
Si è dissimulato e si dissimulata la difesa dello status quo e degli interessi che hanno vantaggio dalla difesa e dalla conservazione dello status quo
Seconda considerazione di metodo
Noi non siamo così ingenui da non vedere come
Questo esecutivo questo Presidente del Consiglio questo ministro delle riforme abbia legato molta della propria iniziativa politica queste riforme
Abbiamo visto come
La maggioranza per le riforme sia cambiato in corso d'opera per ragioni
Che difficilmente possono essere però addebitate alla maggioranza di Governo comprendiamo perfettamente che in uno scontro di questo tipo
Lo sconto attorno al protagonista o i protagonisti di questa riforma diventi quello elettoralmente più significativo
Riteniamo però di suggerire agli elettori per quanto ci è possibile a quelli come noi innanzitutto che ragionano su questa riforma ed orientano al voto sugli elettori che trasformare
La discussione sul referendum in una discussione politica generale sul Governo contro il Governo o a favore del Governo poco importa significa perdere un'occasione significa perdono l'occasione di discussione seria
Ma significa soprattutto trascinare la discussione ad un voto che rischia di avere conseguenze di lungo periodo molto diverse dagli affetti di breve periodo che un voto favorevole o contrario potrebbe avere se passassi o passando l'esito non è semplicemente che viene dato un colpo viene rafforzato il Governo attualmente in carica ma si avranno delle conseguenze di lungo periodo
Sul sistema costituzionale del nostro Paese che vanno considerate
Molto brevemente due ragioni di merito
In Italia la crisi del sistema politico e dall'altra parte quella del sistema costituzionale sono giunte con l'elezioni del due mila tredici sostanzialmente ad un punto di non ritorno
Il problema che non è nel nostro numero chiamiamo del rendimento delle istituzioni della loro efficienza
Che insieme la causa e anche l'effetto del successo delle forze di sinistra antisistema in tutte
Le democrazie avanzate in Italia si pone
Come un problema di una particolare gravità perché il nostro sistema costituzionale a differenza di altri sistemi costituzionali
Non ha regole atti a prevenire pericoli presenti ma regole atti a prevenire pericoli passati
E queste regole ci espongono in maniera ancora più forte più evidente I pericoli delle democrazie contemporanee l'esempio più classico è che la funzione ritarda attrice del Senato della Repubblica così concepita
Espressamente dei padri costituenti che era finalizzata diciamo a prevenire le ricadute autoritarie
Per un Paese che usciva dal fascismo oggi condanna o rischia di condannare l'Italia unita alla crisi all'instabilità politica alla paralisi al non governo
Dall'altra parte un contenzioso endemico
Fra Stato e regioni rispetto all'esercizio del potere legislativo e quindi del potere politico tout-court non è servito nel corso degli ultimi dieci anni
A rendere possibile in modo magari confuso ma creativo il cosiddetto federalismo
Agli italiano ma abbassato pesantemente il rendimento sia delle istituzioni nazionali sia soprattutto
Delle istituzioni locali ed è cosa che
Emerge per esempio dall'andamento della spesa pubblica che proprio sul piano locale ha visto nell'ultimo quindicennio un'esplosione difficilmente governabile seconda e ultima considerazione di merito
Un evergreen della polemica anti riforme sulla Costituzione ma non solo
Sulla Costituzione e la retorica dell'allarme democratico
Qualunque modifica del processo legislativo del
Sistema di governo qualunque semplificazione dell'attività sostanzialmente delle maggioranze dell'Esecutivo
Viene considerato un attacco una minaccia agli equilibri della democrazia rappresentativa
Questa è un'accusa che rispetto a questa riforma suona fattualmente falsata questa riforma a differenza di altre riforme
Costituzionali che abbiamo
Alle nostre spalle non tocca minimamente nei poteri del Governo nipote Parlamento nei poteri del Quirinale nel poter Corte Costituzionale del potere di nessuna magistratura
Il sistema di pesi e contrappesi istituzionali è rimasto sostanzialmente inalterato
Io posso personalmente di considerare questa una forma fosse di eccessiva autocensura del legislatore rispetto alle evidenti
Esigenze di riforma anche su questo versante di sicuro non configura un pericolo per usare termini oggi di moda turco la riforma costituzionale rispetto al pericolo democratico non cambia nulla
Della situazione esistente rispetto agli istituti di partecipazione
Popolare i referendum con un quorum finalmente
Accessibile ed umano non più considerato in cifra fissa rispetto agli aventi diritto al voto ma rispetto i partecipanti alle ultime elezioni le proposte di legge di iniziativa popolare
Che finalmente dovrebbe congiungere a data certa ad una deliberazione delle Camere stanno lì a dimostrare che anche sul piano della partecipazione politica le regole costituzionali innovano in un senso diciamo così progressivo
E non antidemocratico è chiaro che tutta questa materia in particolare la materia di referendum che ci sta particolarmente a cuore comporta una necessaria implementazione sul piano della legislazione ordinaria
è necessario immagina una legislazione ordinaria che consenta e cittadini di raccogliere le firme innanzitutto innovando il sistema di raccolta e gli autori
Di autenticazione delle sottoscrizioni utilizzando la firma elettronica ed altri strumenti che si utilizzano normalmente nel rapporto con la pubblica amministrazione ma non c'è dubbio che anche su questo versante l'allarme democratico è stato un allarme eccessivo io chiudo qui brevemente questa introduzione passo la parola prima Piercamillo falla ska e poi a Benedetto Della Vedova che
Approfondiranno soprattutto immagino il contributo il contenuto dei loro i contributi su strade concluderà questa breve presentazione ministro
Piercamillo farà nasca direttore editoriale dispersi grazie grazie mille Carmelo grazie a tutti voi per la presenza ovviamente vorrei ringraziare
Chi insieme a noi realizza strali quotidianamente questo piccolo esercizio miracolo editoriale culturale che da tre anni prova a partecipare al dibattito delle idee
Ho visto in sala Giordano Masini Marianna Mascioletti alcuni degli autori della monografia Valentina tolti ed altri che insieme a noi
Partecipano all'iniziativa ringrazio veramente Benedetto Della Vedova e il ministro Mariella boschi che ha voluto onorarci della sua presenza
Per una presentazione che sa tanto di endorsement anglosassone ne abbiamo deciso di farla per tempo
Non ci siamo non ci sottraiamo a alle critiche di chi pensa che una rivista
Non debba schierarsi così apertamente non lo facciamo come lo si fa sulla stampa britannica ci si schiera sì di sì trovo le ragioni
Per sostenere una posizione si dà diritto di tribuna a chi questa posizione non la condivide non la condivide in pieno la condivide in parte e si prova a ricondurre il discorso
Il dibattito soli elementi di razionalità ecco hanno e piace con strade da tre anni
Pensare che in Italia ci sia un deficit significativo di razionalità economica scientifica e forse anche giuridica ci siamo resi conto con un col dibattito di questi mesi
E noi abbiamo provato approveremo costantemente a dare la nostra piccola dose di razionalità a questo dibattito
Cosa intendiamo per questo
Il dibattito sulla riforma costituzionale
Si è detto deve essere un dibattito nel merito nei contenuti deve essere un dibattito che arrivi davvero come dire agli italiani per quello che è
Senza
Alcun tipo di politicizzazione di
Strumentalizzazione
E per far questo c'è bisogno che chi racconta la riforma costituzionale permetta ai contenuti di emergere quindi c'è bisogno di sala stampa innanzitutto a farlo e c'è bisogno che la politica faccia un patto
E di lasciar parlare i contenuti e soprattutto di lasciar parlare il facce King la verifica dei fatti
Ci sono alcune bufale che noi proviamo con strade a smontare come si dice oggi delle dei falsi miti delle bugie
Ma li proviamo a smontare come dire passo passo con la logica perché più ci piace che poi la logica punto
Ad esempio nel numero c'è il pezzo di Valentina tolti
Che spiega come è praticamente anzi ecco impossibile che con la riforma una sola maggioranza
Un solo partito possono eleggere da soli il Presidente della Repubblica questo è un falso mito una bufala che noi
Vogliamo smontare
è impossibile delle prime tre votazioni dovesse saranno necessari due terzi è impossibile nelle successive
Tre votazioni in cui saranno necessari tre quinti dei componenti
Ed è impossibile anche dalla settima votazione in poi quando sono necessari i tre quinti dei votanti stante le attuali forze politiche cioè se si fosse se si applicasse come dell'equilibrio che c'è oggi
In Parlamento nei Consigli regionali e si elegge sia oggi il Parlamento la Camera dei deputati e il Senato delle autonomie con i rappresentanti delle Regioni scelti sulla base
Delle indicazioni degli elettori regionali
Noi non avremmo nessun partito in grado di eleggere il Presidente della Repubblica da solo
Dalla settima votazione ci sarebbe bisogno forse
Che è un pezzo significativo dell'opposizione decida di non partecipare al voto ma parliamo di settanta ottanta
Componenti quindi una scelta non
Perché si è in bagno ma una scelta perché si vuole non partecipare al voto e quindi sarebbe una scelta politica e quindi sarebbe una scelta di partecipare all'elezione del Presidente della Repubblica
Ci sono tantissime bufale nella nella riforma nella nel dibattito del fronte del no sulla riforma cioè quella per esempio secondo cui un Parlamento illegittimo non avrebbe potuto
Realizzare una riforma di questo tipo
Abbiamo dimenticato come siamo arrivati a questo punto abbiamo dimenticato forse lo stallo che ha condotto l'Italia alla necessità dopo trent'anni di evocazione di promesse
A realizzare una riforma abbiamo dimenticato che la Corte costituzionale dichiarando illegittimità parziale della legge elettorale dell'italico del del porcellum
A sentenziato che tutti gli atti del Parlamento eletto con il porcellum
Passati presenti e futuri guardate e leggete la sentenza della Corte costituzionale
Sarebbero stati
Erano stati e sarebbero stati assolutamente legittimi e io so dire quasi auspicabili c'è quella sentenza quasi o un un richiamo alla necessità di realizzare delle
Delle riforme e guardare di parla una persona che avrebbe avuto forse un interesse
Alla illegittimità totale del porcellum perché il ricalcolo dei voti secondo il consulta il mi avrebbe fatto eleggere in Parlamento quindi non
Non non ho nessun conflitto d'interesse anzi ce l'avete avuto al contrario ci sono tanti abbiamo scoperto e abbiamo come dire contribuito anche che il Comitato basta un sì il comitato dei cittadini
Che sostiene la riforma
Ne parlasse abbiamo scoperto di recente la bufala sulla deliberazione dello stato di guerra insomma ne siamo convinti con strade
E con tutte le iniziative che faremo che parlare razionalmente logicamente dei contenuti della riforma e che le opposizioni delle obiezioni che vengono fatte sia l'arma migliore
Per convincere i cittadini
Altre due considerazioni molto brevi la prima riguarda l'articolo che ho potuto scrivere per il numero si chiama la Costituzione a debito guardate
Noi siamo convinti che vi sia oggi un bipolarismo
Tra tutti quelli che possono essere possono essere come dire individuati
E c'è un bipolarismo costituzionale tra quelli che la Costituzione pensano di poter la aggiornare e quelli che non la vogliono aggiornare
E che vi dicono che per le riforme necessarie sarebbero altre e che vi dicono anche che sarebbero in grado loro di fare altre riforme costituzionali che sarebbero in grado di far convocare un'Assemblea costituente per fare una nuova riforma
è impossibile è impossibile nei fatti è stato impossibile per trent'anni sarebbe impossibile anche anche oggi l'unico bipolarismo che c'è e tra chi questa riforma la realizzata tra chi questa riforma la sostiene non avendola realizzata
E chi questa riforma non lavori realizzare per tenersi la Costituzione che c'è con tutte le sue strutture una Costituzione che ha fatto da paravento per decenni all'affermazione di privilegi
All'affermazione di un debito pubblico
Abnorme
All'affermazione
Di uno Stato di confusione tra le autonomie locali e lo Stato tra le Regioni e lo Stato una Costituzione che ha svilito i diritti dei cittadini i diritti democrazia di partecipazione diretta
Quindi di questo stiamo parlando stiamo parlando di una riforma che c'è e della Costituzione
Che c'è stata fino adesso che ci sarebbe per venti trent'anni perché bocciare questo referendum vorrebbe dire innanzitutto una cosa
Affermare la graniticità della Costituzione per quella che è affermare l'ideologia della Costituzione immutabile
Paravento di privilegi paravento di confusione paravento di interessi di qualcuno e non dei cittadini
Ultimo punto riguarda un dato generazionale
Nel fronte del no sta aumentando sempre di più
La come dire la presenza all'immagine di chi
Come dire si oppone alla riforma
Penso ad esponenti del Movimento cinque Stelle penso ad altri
Ad altre persone Chicchi che insomma sono te lo
So nel loro trenta né loro quarant'anni e che oggi come dire hanno deciso per ragioni tutte politiche di stare dalla parte dell'opposizione a questa riforma
Ora Thomas Jefferson diceva
Che ogni generazione dovrebbe avere il diritto di realizzare la propria Costituzione di realizzarla non vuol dire modificarla ogni venticinque anni ma di renderla vera di modificarla se necessario di aggiornarla perché
Le costituzioni sono degli atti umani e gli atti umani servono gli uomini che vivono il tempo che vivo nel mondo che c'è
Ora se noi sprechiamo questa opportunità
Rispetteremo anche la possibilità che questa generazione che la generazione della crisi economica che la generazione dei mille euro che la generazione Chiti dell'Europa senza frontiere che la Regione che la che la generazione
Che si appresta a vivere l'Italia l'Europa delle grandi sfide globali del terrorismo dei terrorismi del declino demografico possa a vedere gli strumenti che si è data
Per affrontare queste sfide continueremmo noi verificheremo di avere degli strumenti nostri per subire gli strumenti che ci siamo ritrovati
Stratificati
Ammaccati dal tempo
E decideremo di non essere protagonisti del tempo che viviamo a me pare davvero che questa sia la ragione emozionale dopo quelle razionali che che ho provato a raccontare che raccontiamo sul numero di strade per scegliere di stare dalla parte della riforma grazie
Benedetto nella replica magra
Grazie verso il pubblico Dupont cultura
Molto bello efficace
Semplice che fa un'analisi e da una serie di di argomenti importanti per votare sì soprattutto
Nel merito io voterò sì di tabella evocate in Parlamento quindi mancherebbe altro
Ma ribadisco
Anche se non è così scontato ascoltavo prima un dibattito a Radio Radicale
Tra
Due tuoi colleghi di partito che da un po'così via ma
Potrò sì anche perché io votai sì feci la campagna permissivo
Nel due mila sei per una riforma costituzionale che non hanno votato perché non ero in Parlamento
Al momento della
Perché pensavo che quella fosse la migliore con le possibili no ma perché pensavo che quella riforma avrebbe fatto fare un passo avanti al Paese in termini di efficacia ed efficienza
Del
Distribuzione
Sono passati dieci anni
E io non vorrei
Che poi ci ritrovassimo nel due mila ventisei a discutere di un referendum
Per approvare la prossima costituzione magari con un sacco di gente che ci dice
Allora dirà
Farò altro immagino
A la riforma di Agostino molto meglio di questa
Per bocciare anche in
Io credo che ovviamente non è che qualsiasi riforma va bene ma sicuramente questa riforma
Lascia
Rispetto alla Costituzione
Attuale e all'assetto istituzionale attuale lasciato un voto positivo lunga positivo ci fa fare un passo avanti
Altrimenti il rischio è quello di fare come Bertoldo che
Personaggio simpaticissimo e di grande alcune astuzia
Al quale chiesero
Che chiese al re di poter scegliere l'albero su cui impiccarsi e ovviamente non lo trovano nutro ormai
Sedute
Io credo che molti colleghi parlamentari analisti
Politici in generale costituzionalisti fanno un po'Bertoldo
Non c'è mai
La Costituzione giusta su Brindisi
C'è sempre lo diceva Carmelo in avvio c'è sempre una perfezione da ottenere
Bocciando l'avanzamento l'avanzamento
Attuale quindi questa è una prima ragione
Anche perché
Gli errori
Che ci sono oggi erano gli errori si correggono
Le imperfezioni si
Risolvono ma i ritardi non si recuperano i dieci anni due mila sei due mila sedici sono stati
Dati
E questo io credo che sia
Un primo punto
Importante che abbiamo che è stato affrontato in questo non ripercorro
I vari punti della Costituzione nuova
Che sono stati analizzati gli vengono analizzati anche in alcuni articoli della rivista
Cito solo due
So di fare torto a qualcuno ma dall'intervista
Senta al pezzo di Peppino Calderisi che riprende un po'le critiche più frequenti e in qualche modo secondo anche il paradigma verrà razionalità cui faceva riferimento
Camillo
Verso
Io considero due aspetti
Sul fatto che non siamo in una deriva autoritaria Rizzo Carmelo
Anche il combinato disposto con l'Italia poi vedremo
Come va a finire
L'idea che una maggioranza trecentoquaranta
Sì è una maggioranza blindata per la legislatura
Fasson riterrei basta guardare
Le ultime legislature e si capisce che ventisei
Unità di maggioranza non sono la maggioranza che apre la sia
Separazione io voglio toccare due punti
Di merito che a mio avviso sono il fondamento
Io sono un referendario
Rosso fatto un sacco di
Insomma cosa che ho fatto tutti una novità probabilmente d'assieme i radicali
è vero come diceva Carmelo che c'è un'innovazione fondamentale che è quella
Del quorum mobile
Cioè se tu raccogli ottocento mila firme a quel quindi restano le cinquecento mila per il referendum così come l'abbiamo conosciuto abrogativo se Turatto agli ottocento mila firme a quel punto la partita diventa torna ad essere tra sì e no
Non è
Tra chi promuove referendum
Che deve battere i no più gli aspetti gli astenuti in astratto
Il quorum diventa la metà più uno di coloro che hanno votato alle precedenti elezioni
Politiche è un salto qualitativo sul referendum
Abrogativo fondamentale questo sì significa tornare a poter usare il referendum cosa che
è diventata sempre più complicata
Poi ci sono le leggi di iniziativa popolare verranno armato il referendum
Indirizzo e propositivo credo che se è un impegno c'è da prendere è che non si aspetti come
Dal
Votazione dalla Costituzione quarantotto al settanta legge istitutiva del referendum venticinque venticinque anni si farà prima
è evidente come diceva Carmelo che io credo che sia un atto dovuto quello di aggiornare la legge istitutiva del referendum alle nuove tecnologie banalmente che consentono nei rapporti con la pubblica amministrazione l'uso delle comunicazioni digitali
E quindi dal meccanismo borbonico di oggi per la raccolta delle firme
Passare anche alla raccolta digitale
Il secondo punto è quello della velocità
E dalla relativa certezza dei tempi del processo legislativo non parlo in questo caso
Delle votazioni a data certa per le leggi di iniziativa governativa io mi sto occupando di una cosa che non riguardo al Governo che non riguarda la maggioranza per esempio che una legge per legalizzare la cannabis e mi viene detto amasse poiché passasse anche alla Camera
Dopo c'è il Senato poi magari il Senato anche se si passa di e modificata dovrà tornare indietro non ce la faremo dal legislatore posto che stiamo lavorando per quello io spiego a questi che sono tantissimi che ci seguono su questa iniziativa
Che
Posto che ce la faremo comunque il punto è questo questo è un esempio di come
La Costituzione per le ragioni storiche che tutti conosciamo sa consegnato un iter legislativo pleonastico ridondante e fatto
Per favorire chi le leggi non le vuole non per favorire le maggioranze che vogliono le leggi e questo quindi è un altro punto è un altro punto importante ma ce ne sono numerosi di punti positivi
Che sono la ragione che ci fa dire la Costituzione riformata
è
Più adatta i tempi usata l'espressione che volete Consegna delle istituzioni più
Efficaci ed efficienti nell'interesse di tutti
Io ho intitolato
Il pezzo su strade
Rischia di essere questo referendum una nostra Blacks in che senso
L'uso strumentale
Del referendum a fini politici cioè votate no per contro Renzi contro il Governo contro questo contro quello
Ci espone questo uso strumentale ci espone a un rischio evidente che è paragonabile approdo labbra exit perché
Perché in quel caso caso dovrebbe ma un rischio che
Possiamo correre e che in parte stiamo correndo
Si è fatto un uso tutto politico è strumentale
Del referendum la guerra interna tra i conservatori e laburisti che fanno come alcuni nostri amici che non si sono spinti convinti dibatterlo con un voto tattico eccetera eccetera
Quindi voto strumentale non c'è stata una discussione nel merito
E nessuno si è preoccupato di quelle che sarebbero state le conseguenze nessuno aveva un piano per governare oscure
Lo dico ora per allora non succederà ma dovesse prevalere questo atteggiamento strumentalmente politico
Del no l'uso strumentalmente politico al nord il giorno dopo nessuno venga a dirmi che c'è un complotto se lo spread sale se le banche sono sotto
No questa è la conseguenza che chi propone
Nelle piazze in tv un uso strumentale di questo referendum cioè no per mandare a casa qualcuno piuttosto che qualcun altro sta correndo
Chiudo quindi con una considerazione
Io credo che il piccolo messaggio di questo numero le strade
è quello
Di andare al merito del quesito
E le ragioni per votare sì sono decisamente superiori rispetto a quello di consegnare per almeno un altro decennio lo status quo alle istituzioni Italia
E poi lo scontro sulla politica lo faremo deboli
Lo scontro per mandare a casa il Governo e per farne un altro migliore se gli elettori lo decideranno si fa allora
Seguiamo i tempi fisiologici non nell'interesse del Governo di Renzi o di piani come il ministro boschi questa legge ha promosso
E accompagnato in un faticoso dedito al Parlamento
Consegniamo a tutti gli italiani una Costituzione migliore di questa
Che abbiamo e poi dopo scontriamo ci con tutta la durezza
Necessaria se necessario voluta se evoluta sui destini del Paese e su chi questo Paese lo deve governare ultimissima visto che tutti citano tutti in questo periodo e moltissimi citano Calamandrei
La Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da esse bisogna metterci dentro l'impegno lo spirito la volontà di mantenere queste promesse la propria responsabilità credo che dal fronte
Del sì sul metodo questo sia il messaggio di oggi
Grazie Benedetto l'ora nel ringraziarla ancora una volta di essere voluta
Essere con noi in una giornata diciamo più adatta scampagnata Marina devo discussione sulla riforma costituzionale diamo la parola al Ministro Maria nei boschi io mi permetto di introdurre così il suo intervento
Ovviamente può intervenire sul
Contenuto di questo numero che spero abbia
Apprezzato io penso che la grande partita oggi
E qualcosa di preliminare rispetto allo scontro fra il sì e no alla riforma costituzionale e fare tornare la riforma costituzionale il suo contenuto al centro della discussione politica referendaria
Quindi la domanda è come tutto questo è possibile farlo in una situazione nella quale
All'interno dei singoli partiti compreso il Partito Democratico e complessivamente nel rapporto fra le forze politiche l'analisi di merito di contenuto sembra essere invece la grande assente di questa discussione
Buonasera
Che
Grazie diciamo non soltanto per l'invito a venire qui oggi a presentare insieme a voi il numero di strade ma anche soprattutto perché c'è questo numero di strade e quindi per
Il lavoro che è stato fatto
Per favorire
La pluralità di strumenti attraverso cui informarsi
Perché io credo che uno degli elementi fondamentali si appunto quello che diceva adesso la consapevolezza
Del contenuto della riforma costituzionale quindi la consapevolezza da parte dei cittadini di qual è la scelta che saranno chiamati a compiere con il referendum il prossimo autunno
E in un tempo in cui per fortuna c'è la possibilità di informarsi direttamente anche da casa propria o io credo molto nella bellezza anche di occasioni di confronto e quindi in cui
Insieme ci si può arricchire dal dibattito dà la possibilità anche di chiarire dei dubbi superare delle perplessità insieme quindi anche la possibilità di
Ritrovarsi fisicamente a discutere delle riforme costituzionali in questo caso ma in generale
Di politica però c'è la possibilità ovviamente di informarsi direttamente autonomamente anche da casa propria volendo
E quindi averi la possibilità di informarsi anche con una pluralità di strumenti di voci diverse di sensibilità diverse che affrontano nel merito il contenuto della riforma costituzionale è un arricchimento per tutti
Anche perché ciascuno può andare a scegliere appunto dove informarsi come informarsi a seconda della propria sensibilità e dei soggetti che ritiene affidabili credibili
Di cui si fida in qualche modo per i contenuti che vengono portati avanti Acco perché io credo che sia importante
Questo numero e la scelta non soltanto ovviamente di
Sostenere il sì al referendum di cui sono grata diciamo alla alla linea editoriale che è stata scelta la da questa rivista ma anche perché rappresenta un supporto importante però che all'informazione e
In questo numero viene fatto
In modo anche molto prima ricopriva più volte la parola razionale effettivamente in modo molto razionale perché non si nascondono anche i dubbi alcune criticità che possono esserci o anche ad avviso
Di alcuni di alcuni autori di alcuni contributi
Le mancanze le lacune le parti che si è scelto di non affrontare con questa riforma in questa riforma costituzionale
Nel farlo
Più volte ricorso anche oggi negli interventi la premessa che questa non è una riforma perfetta che ci sono dei difetti che ci sono dei limiti
Sono abituata a sentirlo dire spesso diciamo che sono la prima a riconoscere che è vero che sicuramente non è una riforma perfetta come difficilmente esistono riforme perfette
Sia per quanto riguarda la Costituzione sia per quanto riguarda le leggi che approviamo in Parlamento più in generale
Però
Mi rincuora un po'pensare che
Anche quanto venne approvata la costituzione quindi entra in vigore la Costituzione del mille novecentoquarantotto non mancarono le voci critiche già allora sulla Costituzione
Addirittura alcuni piangevano lo Statuto Albertino quando entrò in vigore la Costituzione
E
Salvemini per esempio sostenne che gli unici articoli positivi della Costituzione erano quelli che consentivano di modificarla di di cambiare la Costituzione ora senza arrivare diciamo agli estremi di Salvemini però
Possiamo anche ricordare come lo stesso Ruini che pure aveva presieduto i lavori dell'Assemblea costituente nel presentare il lavoro svolto dall'Assemblea costituente riconobbe
Pubblicamente esplicitamente che se la prima parte della Costituzione sarebbe stata destinata a non finire mai a durare per sempre
Per la sua bellezza per la sua capacità di sancire i principi fondamentali valori in cui si riconosceva il popolo italiano in cui si riconosceva un'intera comunità maturata anche nei decenni precedenti
Sicuramente sarebbe stato necessario rivedere la seconda parte della Costituzione quella che
Tocca questa riforma costituzionale quella che riguarda l'organizzazione dello Stato
Perché già allora erano consapevoli che il loro lavoro non aveva portato a risolvere tutti i problemi a sciogliere tutti noti che erano rimaste
Delle pagine bianche come sono state poi definite
E c'erano dei limiti tant'è vero che lo stesso Ruini invitava affari della Costituzione sicuramente la legge di riferimento sicuramente un'idea che in qualche modo doveva guidare la nostra Nazione la nostra comunità ma non un idolo
Nella consapevolezza che poteva essere messa in discussione che poteva essere modificata quindi nello scegliere oggi
Di modificare la seconda parte della Costituzione è sicuramente si è nel solco di quanto già avevano previsto i nostri padri e madri costituenti
Cioè io credo che questo sia un elemento non trascurabile anche perché
Noi abbiamo scelto
E
In passato raramente si è scelto questa strada proprio perché più complessa di rispettare in toto
L'articolo centotrentotto della nostra Costituzione e quindi di seguire la procedura di revisione prevista dalla nostra stessa Costituzione non abbiamo cercato strade alternative gruppi ristretti di lavoro in Parlamento
Assemblee costituenti o altre strade noi abbiamo scelto di rispettare il dettato dell'articolo centotrentotto e come sapete bene
A volte questo ha significato scegliere la strada più dura perché comunque gestire una riforma così complessa della Costituzione attraverso il lavoro di commissione prima e poi gli aula Camera e Senato ha rappresentato un impegno notevole
Ecco perché io credo che questo sia un elemento di forza di questa riforma e sia un elemento di forza anche rispetto a chi oggi propone di
Votare no al referendum quindi buttare via in qualche modo i due anni di lavoro in Parlamento su questa riforma costituzionale ricominciare daccapo immaginando che in questa legislatura in questo Parlamento
Se ci sia una maggioranza su una riforma diversa ma questo significa non rispettare il lavoro che il Parlamento ha fatto in due anni perché nessuno a in qualche modo costretti parlamentari a votare a favore di questa riforma
C'è stato un lavoro complesso che è durato oltre due anni Consei votazioni
Con maggioranze peraltro che hanno sperato il sessanta per cento in tutti i casi
E con un dibattito vero prima di iniziare ci ricordavamo la nottata per esempio passata alla Camera veramente la nottata perché
Dibattito avvenuto intorno alle due alle tre di notte perché eravamo nella fiume per esempio su come modificare l'articolo che riguardava la dichiarazione dello stato di guerra c'è stato un dibattito vero un confronto che ha giurato per molto tempo
O potrei citare altri esempi al Senato quindi c'è stato un confronto che peraltro ha portato ad oltre centoventi modifiche del testo iniziale presentato dal Governo
Quindi davvero è stato un lavoro svolto secondo i regolamenti secondo il rispetto del dettato costituzionale in cui democraticamente il Parlamento ha votato ha preso una decisione ha fatto una scelta
E questa scelta oggi può essere confermata o meno dai cittadini
Perché c'è una notevole differenza tra il nostro referendum quello del Regno Unito nel nostro caso il referendum è determinante è decisivo
Sono i cittadini siamo tutti noi insieme a scegliere il sì o no alle riforme costituzionali sì con il no al cambiamento che stiamo proponendo al Paese
E
E io credo che anche in alcuni contributi a cominciare vivacità prima da Benedetto col professor Guzzetta ci ha sottolineato come magari questo non sia la riforma ideale per ciascuno la forma la riforma che uno avrebbe voluto
Ma che i pregi di questa riforma fanno dire chiama riforma positiva perché fa fare un passo in avanti al Paese
Poi è ovvio che trovarsi d'accordo sul no a qualcosa è molto semplice trovarsi d'accordo su un sì alternativa molto più complicato perché vuol dire mediare rinunciare ciascuno alla parte delle proprie convinzioni dell'idea di perfezione che sia della costituzione della riforma
E credo anche che il contributo di questa rivista si è molto interessante perché pone anche come centrale un tema che non è soltanto quello fondamentale di funzionamento delle nostre istituzioni democratiche
Ma anche di come
Il funzionamento delle nostre istituzioni democratiche incide sull'economia anche del nostro Paese
E di come perdere tempo perdere occasioni perdere opportunità come quella rappresentata da questa riforma costituzionale a in qualche modo un costo
Ma non soltanto per i risparmi che oggettivamente questa riforma comporta in termini immediati
E che sono stati calcolati dalla Ragioneria dello Stato che sicuramente non cambiano il bilancio complessivo del nostro Paese ma sono comunque cinquecento milioni di risparmio ogni anno
Ma soprattutto in termini di crescita del Paese perché delle istituzioni democratiche che funzionano meglio la possibilità di assumere delle decisioni con un procedimento legislativo che funziona
Più semplice o un miglior rapporto tra Stato e Regioni con la riforma del Titolo quinto garantiscono anche la possibilità di una maggiore crescita di maggiore sviluppo per il nostro Paese
Ma
Soprattutto
è la stabilità che questa riforma può garantire a
In qualche modo rappresentare la base anche
Per una miglioramento
Dei nostri conti e abbiamo visto come la
Volatilità
Dei Governi nei settanta anni di storia repubblicana ha fatto sì che ci fossero spesso politiche di breve respiro basate su un consenso immediato
E spesso la comportato anche la crescita del debito pubblico politiche di
Breve respiro allora immaginare un paese che invece una stabilità diversa che passa si attraverso la legge elettorale come abbiamo detto ma soprattutto attraverso il superamento dell'attuale sistema in cui Camera e Senato entrambe sono legate da rapporto di fiducia al Governo
Porterà ad una maggiore stabilità al nostro nel nostro Paese e quindi anche la possibilità di avere una programmazione diverso su cinque anni delle scelte
Per il Paese delle riforme delle prospettive di sviluppo la possibilità di implementarle di integrarle e sicuramente di avere politiche non di breve respiro non di mediato respiro che spesso danneggiano diciamo così anche la parte
Dei conti pubblici da parte della nostra economia
Quindi è una riforma
Che va bene la nostra democrazia che rafforza le nostre istituzioni rendendoli più efficienti più semplici ma che
Probabilmente quella riforma che consentirà poi di avere strumenti più utili per affrontare le altre riforme di cui il Paese ancora bisogno
E che avrà anche una incidenza poi sulla crescita economica sullo sviluppo del nostro Paese
Queste sono
Molte delle ragioni che vengono anche descritte illustrate riassunte nella nella rivista a sostegno del Sitel perché si è fatto la scelta poi di
Accompagnare questo percorso di riforma anche in vista della del referendum
E io credo che sia un po'anche
In qualche modo la
L'appello che è stato fatto anche da parte nostra anche da parte del Governo di considerare il voto del referendum un voto appunto per il futuro del Paese non per i prossimi sei mesi ma per i prossimi trent'anni
E quindi un voto che
Chiama ciascuno di noi come cittadino la responsabilità di questa scelta
Ma che deve parlare a tutti a prescindere ovviamente dal partito che che votano a prescindere dalla simpatia o antipatia verso questo Governo
Perché la scelta deve essere davvero
In prospettiva per per il nostro Paese per le prossime generazioni per la nostra democrazia e credo che questo
Siano diciamo i migliora un olio che possiamo farci per i prossimi mesi per le prossime settimane che ci separano dal voto
Quello di
Confrontarci discutere nel merito approfondire
Ma soprattutto avere di fronte a noi i prossimi trent'anni e non i prossimi senesi io mi auguro che nel due mila ventisei
Non si debba discutere della ennesimo tentativo di riforma che non è andata a buon fine perché sono convinta che questa volta sia la volta in cui invece davvero potremo
Cambiare passo e aprire una nuova pagina per il nostro Paese con il sì al referendum con il sì alle riforme costituzionali
Ecco auguriamoci che nel due mila ventisei non ci sono gli STIR non ci siano gli stessi che per trent'anni ci hanno spiegato come si facevano le forme senza riuscirci
A dirci nel due mila ventisei di nuovo che
Possiamo dire di no ma che queste in sei mesi poi si fa un'altra riforma ecco almeno questo speriamo che nei prossimi dieci anni non ci sia grazie
Allora grazie sinistra boschive che adesso primo più debba andare via immediatamente noi concludere non ALM
E ancora non ha novembre concludiamo cui questo questa presentazione della lista e ringraziamo tutti quelli che sono intervenuti
Grazie grazie a tutti noi