Intervista a Luca Bravi sullo sterminio nazista dei Rom

Radio radicale ci occupiamo di rom e ce ne occupiamo uscendo un po'fuori dalla dibattito sull'attualità che molto spesso è dichiarato dalle lenti dei formanti
Del pregiudizio perché vogliamo occuparci della storia dei Rom e in particolare di quella pagina tragica è che vide lo sterminio dei rom da parte
Dei nazisti che tra l'altro a anche un nome come per gli ebrei Shoah così
I i rom hanno definito quell'evento adesso chiederemo al professore che abbiamo in linea
Come si pronuncia porrà in mosso porrà rimosse e infatti di questo vogliamo parlare con il
Professo ora Luca bravi che docente presso il Dipartimento di scienze dell'educazione dell'Università di Firenze che salutiamo larve
Salve allora si innanzitutto la curiosità si dice porrei rimosso porrà il Mons porrà porrà in ossa ecco benissimo e quindi abbiamo risotto questa definizione ma pareri chiamo l'ora di perché
In la nella notte tra il primo e il due agosto mille novecento quarantaquattro ci fu da parte dei nazisti a Birkenau la strage dei rom e e io vorrei che lei ce ne parlasse in quadrasse insomma
Questo evento in nella storia insomma della persecuzione nazista di di altri popoli anche quelle Brai come di altri di altri entità come omosessuali gli oppositori politici malati mentali eccetera
Certo quando si parla di porrà rimosso in particolare
Parliamo di quella parola che per Airoma i finti in lingua Romanin quindi nella loro lingua significa grande divo rammento ed il corrispettivo della Shoah ebraica
Non è solo questo un elemento di continuità tra tra le due storie perché
Anche per la storia dei Rom e dei Sinti e per I gli eventi legati al porrà il nostro Auschwitz auspico Birkenau in particolare
Diventa un luogo non soltanto simbolo ma un uomo concreto dell'annientamento perché
In quel campo in quella che era in quella che era un
Nato proprio per loro per lo sterminio di massa
Una zona di quel campo labili due era riservata all'internamento di Romiti finti quindi
Quando mi richiamo quel campo ora un campo che parla anche nella storia dei Rom e dei Sinti
In quella notte tra il primo e il due agosto del mille novecentoquarantaquattro in una sola notte vengono prima passati per per la Camera garze e poi per i forni crematori tre mila persone
Sono tre mila persone che erano rimaste in quella zona del campo ma erano passate da quel campo almeno ventuno mila tra le ventuno mila le ventitré mila persone in appena un anno di ieri tenta di quel settore
Lo sappiamo e questo credo sia una parte interessante lo sappiamo perché
La storia di quella notte evidentemente è tanta possibile raccontarla soltanto grazie a delle testimonianze non degli stessi finti o rom
Alcuni dei quali si salvarono ma perché spostati dal campo di via che non in precedenza
Ma perché la testimonianza in questo caso alla voce ordini testimoni ebree in in questo caso dobbiamo ricordare necessariamente da importantissima la testimonianza di ferro per la Cina
In quella notte Piero Terracina
Ebreo italiano Pietro garbava nel campo di dire che è una una e la sua baracca e non può vedere fisicamente cosa succede ma
Ascolta tutto e ascoltare il suo e il rumore dei cani
E delle guardie che prelevano le persone vede nella notte questo questa i grandi fiamme altissime nel crematorio
Alle sue spalle alle spalle della zona dove verrà internato Piero Terracina c'era il campo degli zingari
La mattina dopo quel campo è totalmente deserto quindi una parte di testimonianza di quella storia e la dobbiamo a una testimonianza ebraica
L'altra parte fondamentale la dobbiamo ad un'azione concreta quella compiuta da un prigioniero polacco un politico che poco prima di quella notte capisce che
Niente c'è l'intenzione di di Juan di togliere di mezzo gli zingari Rom i Sinti di quel campo allora sopra il libro mastro del campo lo sotterra
E tornerà prelevarlo quando ho scritto Birkenau comincerà avreste un luogo di memoria quindi dopo la guerra
è una cosa importantissima perché altrimenti di quei ventitré quindi quelle ventitré mila persone avremmo completamente perso ogni traccia invece in questo caso
Grazie a quei due volumi del libro mastro divisi per Marche per femmine
Oggi è possibile e il volumetto alle i due volumi tra l'altro sono state anche di pubblica che dare un nome un cognome una storia alle persone che vi erano interna
Ecco tra l'altro appunto abbiamo detto di questa notte tragica ma come dire la persecuzione dei rom da parte la presunzione lo sterminio dei non da parte dei nazisti ebbe in quella notte un momento ho culminante però
Duro durante tutto il conflitto e anche prima acché cifre si può
E pensare per quanto riguarda
Lo sterminio dei rom beh si parla di solito di mezzo milione di vittime di solito sono le cifre arriva
Soc
Di solito mi piace anche sottolineare il resto allora intanto l'imprecisione la non precisione nelle cifre dovuta anche al fatto che queste persone spesso si spostavano e non erano censiti in dell'anagrafe
Qual è però la cosa fondamentale i motivi per cui vennero rinchiusi prima i campi di concentramento e con i campi di sterminio i motivi erano legati alla ricerca razziale
Il lepre connotati come categoria degli incarichi unificava avere addosso una pare ereditaria questo dicevano coi i nazisti ma pare che ereditaria che era quella della socialità e del nomadismo
E non era un appare ereditaria cioè parlando ridare ereditaria dobbiamo essere coscienti di quello che significa significa che
Sono destinati alla al
Alla deportazione all'internamento e può allo sterminio persone che vanno dagli zero anni di età
Agli anziani tanto alle questi abbiano compiuto magari nessun'azione al di fuori della legge ma semplicemente perché
Inserite in una categoria definita pericolosa verrà esattamente come avvenne per la comunità ebraica in Europa
Ecco e questo è appunto il punto di unione tra i due
Stermini sterminio però quello rom che insomma nella storia anche che viene dopo insomma
Del dopoguerra in realtà viene Enzo la messa in secondo piano
Si viene messo in secondo piano allora innanzitutto dobbiamo essere consapevoli abbiamo fatto quando usciamo dalla guerra
Restano attivi tutti gli stereotipi che riguardano i Rom i Sinti cioè il fatto che allora prima durante la guerra e all'interno dei campi si considerassero sociali e un istinto al nomadismo intenso ereditario beh
Sono due caratteristiche che restano tali e quali quando si continua a parlare di Rio di rame di finti cioè di zingari come si continuavano a chiamare anche nel dopoguerra
C'è qualcosa di più e qualcosa di più grave le persone e come lo psichiatra infantile Rover Ritter che definì le care ereditarie che poi costarono i Rom i Sinti ad Auschwitz negli altri campi
Continuarono a svolgere il proprio lavoro nessuno un mai condannato anzi
E i diciamo i discepoli di questa o di questo personaggio continuano ad essere considerati Ripamonti indicano noi in tutta Europa e quindi continuare un o in un certo senso
A predisporre la legislazione che riguardava Rom e Sinti anche successivamente rispetto alla guerra quindi figurarsi se in una situazione tale c'era la la voglia la capacità di
Porre la dovuta attenzione documento invece già testimoniavano di quanto era successo non soltanto ad altri ma tutto quel mezzo milione di persone che avevano attraversato la decurtazione poi lo sterminio
Perché è così importante perché la Germania soltanto negli anni Ottanta comincia a riconoscere l'aspetto razziale dello sterminio al nazista rispetterò mi finti oggi c'è anche un memoriale a Berlino
Significativamente affianco di quello ebraico
Ma in Italia su questo stiamo fortemente indietro cioè
Tutto ciò che a livello europeo oggi conosciuto e riconosciuto attraverso una legislazione che parla di necessaria memore anche per quanto avvenne rom e sinti è in parte disconosciuto in Italia
Eppure l'italiano sono occupate di quell'ingranaggio del porto a queste persone verso i campi di concentramento e di sterminio naturisti ma ebbe anche tra i quaranta e quarantatré
Dei propri campi di concentramento legati proprio il regime fascista e voluti dal regime fascista
Dove vennero internati in maniera specifica rom e sinti
è tutto un attore rimossa ed è una storia rivolta che ha bisogno privo di essere ancorata alla conoscenza storica
Secondo alla necessità di trovare riconoscimento in una memoria nazionale ed anche internazionale che però vada di pari passo non delle politiche di inclusione per la popolazione che oggi richiede sui nostri territori
Ed è qui viene anche mollato un suo articolo la proposta la sua proposta di dedicare proprio al due agosto uno giorno della memoria no di del porrà rimosso porrà in mosso
Quindi io dico qualcosa in più in realtà voglio specificarlo perché ci tengo particolarmente a questo allora penso che ci siano tappe della storia che siano importantissime per la conoscenza anche dei ragazzi che
Svolgono oggi i propri corsi universitari nulla proprio percorso scolastico una di queste tappe fondamentali per capire ciò che successe anche rappresentata dal due agosto
Però
Sottolinea fortemente la necessità anche di non farsi rinchiudere in tilt riconoscimenti etnici cioè
Il Parlamento europeo oggi ha già riconosciuto proprio l'anno scorso la necessità di dedicare il genocidio dirò ma la data del due agosto è giustissimo
Però secondo me in Italia come a livello internazionale quella pagina di storia ha bisogno di entrare anche all'interno di raccolta e della memoria e della storia ritengo a cui non ci dedichiamo quando arriviamo al ventisette gennaio cioè al Giorno della memoria
Perché credo che
Relegare ogni minoranza ogni categoria a una singola ma in cui ognuno ricorda i propri morti in realtà
In un certo senso non permetta poi di quel passaggio formativo e pedagogico di cui c'è bisogno se vogliamo poi
Trovare qualcosa che lega quel passato a dei progetti per il futuro e parlano di pace di cittadinanza e di inclusione
Molto bene allora io ringrazio molto il professor Luca bravi docente presso il Dipartimento di scienze dell'educazione dell'università di Firenze con cui abbiamo pur parlato abbiamo ricordato lo sterminio dei rom da parte dei nazisti grazie molto per la sua disponibilità una buona giornata grazie a lei a rivedere