10 AGO 2016
intervista

Il referendum costituzionale. Intervista a Fulco Lanchester

INTERVISTA | di Roberta Jannuzzi - RADIO - 11:22 Durata: 10 min 40 sec
A cura di Enrica Izzo
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Il Comitato per la libertà di voto sul referendum costituzionale denuncia che dietro la raccolta di oltre 500mila firme fatta dal Comitato «Basta un sì», raccolta sulla quale la Corte Suprema di Cassazione ha espresso il giudizio di conformità lunedì scorso, ci sarebbe solo l'intento di ricevere il rimborso di oltre mezzo milione di euro da potere spendere durante la campagna elettorale.

Di fatto, il referendum era stato già richiesto ad aprile dal Parlamento (un quinto dei membri di una delle camere, così come prevede la Costituzione) ed era quindi già convocato.

D'altra parte, visto
che il controllo delle firme raccolte da parte della Cassazione è di tipo meramente «cartolare», e dunque non prevede la verifica che le firme siano state apposte davvero dal cittadino e in presenza dell'autenticatore, il Comitato per la libertà di voto aveva chiesto invano l'accesso ai moduli del Comitato «Basta un sì», dopo il diniego della liberatoria, liberatoria concessa invece dal Comitato «Per il No».

Tutto ciò conferma, secondo Fulco Lanchester, membro del Comitato per la libertà di voto con Riccardo Magi (segretario di Radicali Italiani) e Mario Staderini (autore del ricorso Onu contro lo Stato italiano in materia referendaria), la necessità di un «Referendum Act», una legge ordinaria che modifichi le procedure di raccolta firme, riumovendo gli ostacoli ingiusti e inutili e restituisca praticabilità all'istituto referendario.

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  • Fulco Lanchester

    professore

    Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche, Direttore del Master in Istituzioni Parlamentari Mario Galizia per Consulenti d'Assemblea e ordinario di Diritto costiuzionale italiano e comparato presso la Sapienza Università di Roma. Membro del Comitato per la libertà di voto
    11:22 Durata: 10 min 40 sec