Capire per conoscere

Chiave eccoci qui in studio il professor Mario Baldassarri presidente del Centro Studi Economia Reale la consueta rubrica del lunedì mattina capire per conoscere bentornato professore studio grazie ben trovati
Allora ma non ci valido il Ferragosto nonostante paradossale radicale Reggio Trosa ventiquattro tutti i giorni dell'anno
Allora insomma i temi oggi sono di qualche interesse perché sosta dei giorni anche se di Ferragosto più scossi successiva al punto di vista dei dati
Chissà se per il Governo è un bene o male che questi che questo accada nei giorni Ferragosto ma insomma non sono passati inosservati i i dati del Pilla deflazione rallentamento
Del PIL dal punti se l'Esecutivo si tende un po'smorzare i toni a comunque a diffondere tranquillità i conti sono a posto eccetera eccetera
Però insomma il dato è invece piuttosto comunichiamo allarmante significativo
Beh allarmante rispetto ai dati che erano stati ufficialmente comunicato in precedenza ILOR tale conferma ante
Rispetto ai dati che abbiamo presentato proprio in questa nostra rubrica più di un mese fa inizia il
Segna il rapporto annuale del mio certo sull'economia reale in cui avevamo
Sostanzialmente indicato esattamente quello che emerge oggi e cioè che la crescita
Quest'anno
Sarà più o meno attorno allo zero virgola otto per cento
Ed è soprattutto l'inflazione sarà molto più bassa del previsto ora
Allarmante o non l'amante beh certo che non è che qualche decimale in più in meno cambi la situazione però il dato di fatto eh il seguente
Nel verso di aprire il Documento di economia e finanze di aprile ancora oggi ovviamente l'ultimo documento ufficiale dei dati del Governo
La crescita quest'anno era prevista all'uno virgola due per cento
E l'inflazione
Era prevista all'uno virgola tre per cento quindi nel DEF di aprile si diceva in quest'anno il PIL nominale sarebbe cresciuto del due e mezzo per cento
Oggi
I dati dell'Istat cinico che la crescita qui sincera nel primo e secondo trimestre eh
Circa zero sei per cento con il secondo trimestre a crescita zero e l'inflazione è meno zero uno per cento
Che se tutto va bene a fine anno sarei morta sette zero zero cinque per cento il che vuol dire che quest'anno il PIL contrariamente a quanto previsto dal Governo
In termini nominali una crescita del due mezze per cento
Per la frenata nella crescita reale
E soprattutto alla la non ripartenza dei prezzi sarà più basso
Rispetto al due e mezzo per cento del Governo sarà attorno all'uno per cento cioè ci mancherà un punto e mezzo di PIL e questo ha delle conseguenze importanti in termini di equilibri di finanza pubblica in sostanza questi dati dimostrano
Che
Le previsioni del Dessì di aprire del Governo e gli impegni che il Governo ha assunto verso l'Unione europea in quel documento con questi dati saltano per aria tutti quanti occorre
A settembre che il Governo faccia dall'altra di aggiornamento e riprendendo i dati veri delle dell'andamento economico
E poi vedendo come
Impostare la sua manovra di politica economica della legge di stabilità per il due mila sedici
Allora in queste ore inevitabilmente alcune testate insomma picchiano particolarmente duro come il fatto Quotidiano questa inevitabile rispetto a quello che diceva rispetto anche quelle che erano state un po'le promesse barra previsioni
Dell'esecutivo adesso cosa accade che in queste ore c'è anche una corsa un po'appunto alla
A tranquillizzare a rassicurare cioè il Ministro De Castro e di avvio perché in un'intervista
Al Messaggero di ieri di domenica dice che la nuova legge di bilancio punterà tutto sulla crescita implementando il piano per le infrastrutture già
Avviato l'obiettivo come ha detto anche Lenzi deriva spingere forte sugli investimenti pubblici per dare una scossa all'economia senza interventi a macchia di leopardo come accaduto troppo spesso in passato avevamo portato annulla la filosofia è cambiata radicalmente e poi il Sole ventiquattro Ore
Che titolava ieri il piano con dieci maxi opere per accedere alla crescita
Dopo la strada del PIL Governo rafforza la strategia di rilancio degli investimenti pubblici è una ricetta sufficiente ma intanto precisiamo una cosa che il Governo tende a dire ma questi andamenti erano tutti previsti e soprattutto sono
Collegati alla Bre exit al terrorismo allegra emigranti e alla crisi dei migranti e quant'altro B questo francamente euro è un po'falso
Perché il dato cui facciamo riferimento al secondo trimestre di quest'anno
La breaks i tre c'è stata dopo
Quindi non c'entra niente né con la Brecht
Ne francamente con la crisi dei migranti con gli attentati terroristici ma anche e attentati terroristi sono venuti in Francia e Germania la Germania è quella che cresce più di tutti in Europa e noi siamo a zero a Germana fatto più zero quattro
Ecco
Dal punto di vista della crisi quindi l'impatto psicologico avrebbe dovuto impattare di più laddove questi eventi sono venuti quindi purtroppo questi dati
Non sono effetto né della breaks interne della
Della crisi del terrorismo e quant'altro mafia il problema è che invece va breaks eccetera
Perfetto e la crisi del terrorismo c'è nel frenare consumi e Investimenti il che vuol dire allora
Che è quello che appunto avevamo già detto un mese fa aggiungere il Governo aveva previsto
Uno e due di crescita quest'anno e uno e tre uno e quattro di crescita nel due mila diciassette c'è una piccola ulteriore accelerazione della crescita
Con i dati a disposizione invece si vede che quest'anno faremo zero otto ma l'effetto congiunto Backstreet forzata rotto Regebe o meno zero otto quindi meno zero quattro rispetto a quello che è la realtà è una radio sì
Ma il problema è che l'effetto Blacks site e perfetto terrorismo incertezze migranti eccetera
Sarà molto più forte sul due mila diciassette questi Marmo
Che in quest'anno l'effetto sarebbe stato un meno zero uno per cento cioè invece di zero nove zero otto ma l'anno prossimo e zero quattro per cento e allora cosa avviene che nel due mila diciassette invece di avere un piccola
Spinta in più di crescita avremo una piccola frena Dina che l'anno prossimo la crescita sarà più bassa di quella di quest'anno congiuntamente religiosa dei consumi è una cosa che ha frenata che è esattamente congiuntamente a quello che tu infrazione
Qui il tema che si pone è piuttosto serio in termini proprio di equilibri di finanza pubblica
Perché è evidente che la migliore crescita determinerà un maggiore deficit
Però gli impegni che il Governo ha assunto con l'Unione europea sono quelli di azzerare il deficit nel due mila diciotto e
Cominciare a ridurre il rapporto debito PIL già quest'anno e via via negli anni successivi allora
Ed è ci sarà più alto e quindi bisognerà vedere come l'Unione europea giudicherà questo ulteriore deficit ma soprattutto
Con i dati che abbiamo quest'anno il rapporto debito PIL non scende e probabilmente non uscendo e neanche l'anno prossimo rimarrà attorno a centotrentatré centotrentadue per cento del PIL
Il che vuol dire che i mercati finanziari oltre la Commissione europea
Valuteranno cosa significa dal loro punto di vista un debito italiano che aumenta invece di scendere
è in rapporto al PIL il processo è che non si riduce
Allora attenzione che la risposta che deve dare il Governo è quale sta qua c'è una certa la esattamente la risposta che deve dare il Governo nel deserto nella nuova nota a fine settembre e soprattutto nella legge di stabilità
Per il due mila diciassette sarà determinante per valutare non solo
I giudizi dell'Unione europea e della Commissione europea ma i comportamenti concreti avrei mercati finanziari e allora mi in modo sempre quello che quello che noi
Da mesi da anni chiamiamo Scilla e Cariddi e cioè non si può immaginare di sostenere la crescita aumentando il deficit pubblico o andando a pietire in Europa maggiore flessibilità che vuol dire maggiore dei figli pubblico
L'abbiamo fatto ormai per tre anni consecutivi e quelle risorse di maggior deficit sono state in fondo sperperate in
Decisioni iniziative è così sparpagliate un po'in giro
Una volta sola gli ottanta euro l'altra volta altri provvedimenti e quant'altro
Per di più sono avvenuti adesso a mancare gli incentivi per la trasformazione dei contratti di lavoro e sta creando anche quel processo positivo di trasformazione di contratti precari incontrati
A tempo indeterminato seppure a tutele crescenti
Quindi il
Scilla e Cariddi vuole è che
Se si vuol fare una manovra di sostegni ovvero alla crescita occorre tagliare
Quei cinquanta miliardi di sprechi ruberie malversazioni che ci sono nella spesa pubblica corrente in voci specifiche ma non tagli lineari inefficaci ormai dimostrati da oltre dieci anni
In voci specifiche dove si ammirano proprio
Il chiamiamoli sprechi ma un po'conformismo
Le ruberie le punte di iceberg che emergono ogni volta che c'è uno scandalo vedi Roma capitale o quant'altro ci sono puntine di Albert
La Corte dei Conti continua a dire che ci sono quaranta cinquanta miliardi di euro all'anno dentro gli acquisti e le forniture gli appalti
Dentro la distribuzione a pioggia dei fondi perduti nelle più di otto mila ex municipalizzate degli enti locali e quant'altro allora se non si prendono le risorse da lì
E se non si fa una seria lotta all'evasione perché dalla parte delle entrate continuano a mancare cento miliardi di evasione fiscale allora le risorse non si vanno a pietire
A alla Commissione europea chiedendo un po'più di flessibilità ma cercando in casa propria perché ce l'abbiamo dentro l'Italia
Ripeto cinquanta miliardi di spesa sprecate rubata ma avversata e cento miliardi che vanno a centocinquanta fanno centocinquanta e non è che con la bacchetta magica si tirano fuori
Ma venti trenta miliardi un po'da una parte è un po'dall'hard con provvedimenti efficaci che diano alle pubbliche amministrazioni ad esempio tutte dei Budget dispensa vincolanti
Tu l'anno scorso hai speso cento euro l'anno prossimo poi spende nel novantotto oppure gli stessi cento invece
Delle previsto tendenziale a centocinque al centodieci
Questo è la verità e allora chi non affronta questo nodo e non è mai stato affrontato negli ultimi vent'anni da nessun Governo centrodestra e centrosinistra centro tecnici o quant'altro
Chi non se non si affronta questo nodo le risorse non ci sono la crescita sarà sempre e ritardata rispetto all'Europa che peraltro cresce meno rispetto a tutte le altre aree
Del mondo ma che voi abbiamo tre questo è il nodo dove lo ridico
E non lo si affronta per un motivo politicamente altrettanto facile da capire perché andare a mettere il dito in quelle specifiche voci di spesa è come mettere il dito dentro un nido di vipere perché tutte le consorterie
Che
Sguazzano dentro quelle risorse e che Italia Mia garantiamo ai lavori ma cerco conto politico e ti chiariti e comunque di tagliano il dito impedisco addirittura che il provvedimento
Venga preso è qui è qui il termine stagnazione anche dal punto di vista
Cavaliere del rischio e del sistema il paradosso è che ci auto condanniamo alla manutenzione alla disoccupazione perché non vogliamo usare le risorse italiane che ci sono
Affini di beneficio collettivo per tutti cioè in modo un po'più produttivo che non pagando tangenti da una parte sprechi e ritardi dall'altra o facendo vedere
Che per esempio tutte le forniture
Di tutto il settore della sanità sono cresciute degli ultimi sei anni del cinquanta per cento
Del cinquanta per cento in un periodo in cui l'inflazione non c'è stata
E il servizio sanitario bene o male che fosse in qualunque altro tipo di Regione
Non è che sia migliorato il cinquanta per cento rispetto a sei anni fa anzi in qualche caso le file d'attesa si sono allungate e la qualità delle prestazioni forse sul è anche peggiorata
Qui insomma l'autunno sono in autunno l'esecutivo gioca due partite importanti sia insomma questa ovviamente quel referendum quindi insomma sono è uno scenario
Che diventa pericoloso ma francamente è quella che a mio parere più importante questa cioè sull'andamento dell'economia perché poi l'andamento della vita quotidiana
Centosessanta milioni di persone sostanzialmente
Quella sul referendum beh certamente importante però che sia di che l'Italia abbia bisogno di riforme lo diciamo da più di vent'anni
Il problema è quali riforme perché se passiamo
L'attuale situazione ad una situazione in cui il combinato disposto fra
Modifiche costituzionali e leggi elettorali determina a mio parere un disastro sostanzialmente cioè
La legge elettorale che affida potenzialmente a chi ha il venticinque per cento la maggioranza dei seggi alla Camera il Senato che diventa il dopolavoro dei consiglieri regionali e allora sarebbe stato molto meglio a mio parere dire
La legge elettorale
La Mattarellum dove la quota proporzionale si riduce al dieci per cento perché c'è il diritto di tribuna
E sulla parte costituzionale una semplice ridere che diceva il Senato della Repubblica
Abolito oppure con le Province le Province italiane sono abolite virgola
Ma le funzioni vengono assegnate queste alle Regioni queste allo Stato e queste comuni sapendo chi poi deve fare i servizi che fino ad oggi hanno fatto le Province a me pare un gran pasticcio questo del referendum che francamente
A questo punto che passi o non passi politicamente rilevante ma dal punto di vista della solidità diciamo della democrazia della partecipazione dei cittadini alle scelte vere
Del governo dei rappresentanti del Parlamento beh io porrei parecchi parecchi dubbi
Abbiamo preteso che contempla l'abbia però di pensioni e di banche sono altri due fronti sicuramente cadere scegliamo uno per un paio di minuti che le selezioni gente pensioni perché torniamo ad uno Tergola varato la punta sulle Impresa etnica con Bruxelles ha battuto
Pensioni beh tutto quello che si è sentito dire in questi giorni in queste settimane è una balla gigantesca
Perché il problema è molto semplice si è inventata l'acqua calda
E i dipendenti pubblici sanno da decenni e decenni che esiste
E la possibilità di fare la cessione del quinto dello stipendio e cioè di chiedere un prestito alla pubblica amministrazione e poi cedere un quinto dello stipendio per ripagare questo prestito bene quest'idea
Acqua calda è è stata riproposta con la cessione più o meno del quinto sulla pensione cioè mi danno un prestito per andare in pensione un po'prima è poi un lavoro ripagare nei vent'anni successivi ma queste o se fosse
Calcolato da un punto di vista di equivalenza finanziaria
E potrei anche farlo direttamente e personalmente con una banca sostanzialmente cioè se il mercato fosse perfetto delle banche nel maggioranza dovrebbe convenire
No è una scelta se non è che con violino di quella scelta c'è ed è chiaro che se io prendo tre anni prima la pensione
E devono avere una pensione più bassa perché la prendo per tre anni in più rispetto alla mia aspettativa incerta okay e questo anticipo ve lo faccio finanziare
Ma in realtà il nodo vero del sistema pensionistico italiano è il passaggio al sistema contributivo per tutti
è la riforma Dini nel novantacinque sacrosanta perché ha evitato il disastro però aveva un cancro dentro è già da adesso in parte anche
Ha spaccato nettamente gli italiani in due quelli come me un po'anziani che avevano diciotto anni di lavoro già fatti nel due mila nel mille novecentonovantacinque
Continuano ad andare col metodo retributivo fino all'eternità
Quelli che avevano tra zero e diciotto andavano col pro-rata e quelli che cominciavano a lavorare nel mille novecentonovantacinque cominciavano subito con il metodo contributivo
Ora è evidente che se la pensione fosse in realtà equivalente
Ai contributi che ciascuno ha versato capitalizzati in qualche modo eccetera lo Stato
Potrebbe dire nulla cioè sono soldi miei chiama IREP risparmiato mentre lavoravo e me li riprendo quando vado in pensione
E problema è che con il retributivo non è così
E cioè i contributi pagati dai lavoratori sono il inferiori come valore
Al diritto pensionistico calcolato sulla retribuzione e la cosa assurda che si determina una distribuzione iniqua perché
Perché è più una pensione più lo stipendio durante la vita è stato alto
Più la pensione alta e più dentro quella pensione lo Stato regala il venti trenta per cento rispetto ai contributi che sono stati pagati per cui l'assurdo è che attualmente
E chi va in pensione con redditi relativamente medio anti ha una pensione meglio
ANTA
E lo Stato gli regala di più che a livello che magari va in pensione con lo stesso metodo retributivo ma la cui pensione mille mille duecento euro dentro i mille duecento euro ci possono essere duecento euro di regalo cioè
Di differenza tra contributi versati diritto per i servizi ma chi prende due tre quattro cinque mila euro di pensione dentro quella pensione già mille duemila tremila euro regalati
Rispetto a quello che sarebbe il suo diritto pensionistico calcolato in base contributi questo eh il nodo vero
Tutto quello che leggo in questi giorni sulle proposte di anticipi e quant'altro è veramente fuffa sostanzialmente fuffa dopodiché viene condito dicendo è però
Sui redditi sulle pensioni basse i redditi bassi si darà un contributo in modo che quello
Non ripaga tutto il prestito ponte cioè veramente stiamo girando cipolle sì di fronte a un tempo vero che andrebbe affrontato
Strutturalmente nei termini che ho detto
Ma questo è un po'
L'andamento di tutti i temi di politica economica che sono state affrontate in questi ultimi due tre anni
E cioè grandi annunci
Contenuti molto modesti risultati ovviamente non possono che essere quelli che ci siamo detti all'inizio
E cioè crescita zero e difficoltà di essere credibili in termini di equilibri di finanza pubblica con tutti i rischi che questo potrebbe comportare in autunno
Allo STIR rosse ma ne parleremo anche di banche oggi non abbiamo più tempo ringraziamo nella professor Mario Baldassarri presidente del Centro Studi Economia reale crediamo che questa puntata di capire per conoscere questa puntata di Ferragosto due mila sedici grazie