L'intervista è stata registrata mercoledì 17 dicembre 1986 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Autofinanziamento, Iscrizioni, Partito Radicale, Veca.
Rubrica
Commissione
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professore
Totti
Buongiorno sono Lorenzo scritti riverse sto parlando con Salvatore Veca
Professore ordinario di filosofia della politica all'Università di Firenze uno dei più autorevoli esponenti oggi del pensiero neo contrattura lista
Nell'ambito dell'area intellettuale culturale disegno disegno comunista Salvatore Veca nelle scorse rimane si è iscritto al partito radicale dandone una sua una motivazione molto molto belle chiara sulle pagine del Corriere della Sera
Richiedere a Salvatore dei capi riassumere rapidamente il senso di questa sua adesione al partito radicale
Ma io sono convinto che la cultura e la politica dei radicali in modo particolare la cultura abbia costituito e costituisca per la democrazia italiana un come dire un deposito di valore cioè credo che sia altamente apprezzabile e credo che dirò di più alcuni contributi che furono diciamo verso la metà degli anni Settanta contributi fortemente innovativi in qualche modo anticipare anticipatori di altre culture politiche oggi abbiamo una presenza e una cittadinanza trasversale rispetto a formazioni politiche
Riformisti che ho progressiste e quindi di fronte alla richiesta di un'adesione di un sostegno nei confronti di questa iniziativa dei dieci mila del Partito Radicale ho ritenuto particolarmente plausibile esprimere questa adesione attraverso l'iscrizione credo che una democrazia come la nostra senza la componente culturale e politica costituita dal nucleo di credenza radicale sarebbe una democrazia peggiore
Ecco a mi pare che proprio questa risposta ci riconduce a un tema ha un modo di essere nella cultura politica di questo paese che tuo proprio e praticamente significativo per quel che ci riguarda cioè correggimi se sbaglio la la tua posizione in questi anni è venuta affermando nell'area di pensiero comunista una posizione chiudiamo con la sigla neo contrattura lista che afferma la centralità della dimensione delle del diritto e delle regole come centralità necessarie per una politica di sinistra nuova o g e in questo senso mi pare che diventi importante proprio nel rapporto fra quest'area e il e il Partito radicale non so da questo punto di vista tu come vedi errore il rapporto fra posizioni di questo tipo nell'area della sinistra storica e il Partito radicale
Ma quello che io posso chiarire per mia competenza professionale che sono convinto perché il tema dei diritti e in particolare dei diritti di cittadinanza
Sia oggi bene o male non solo in Italia uno dei temi centrali in qualsiasi prospettiva voglia essere plausibilmente riformatrice diciamo accettando e facendo propri i vincoli procedurali della democrazia cioè in altri termini quello che è stato diciamo un elemento proprio per la battaglia radicale cioè relativo a componenti dello stato di diritto relativo al rispetto di regole e procedure l'enfasi posta sulle regole del gioco e sui principi come dire in qualche modo sul nucleo liberale dei principi che hanno a che vedere con i diritti dei cittadini prese sul serio ecco tutta questa questa enfasi finisce per diventare coerente se noi allarghiamo nella nostra interpretazione di che cosa faccia di un diritto un diritto per un cittadino se interpretiamo i diritti senso lato e qui vedo la saldatura tra la cultura delle delle delle delle componenti tradizionali della sinistra e l'apporto radicale cioè se passiamo dalla nozione di diritto standard della nozione di diritto originario i diritti liberali a una nozione che implichi anche una considerazione dei diritti sociali naturalmente facendo prevalere una prospettiva di diritti sulla prospettiva invece di forze o di potere ecco se noi prendiamo sul serio questo io credo che possano darsi diciamo e costruirsi una prospettiva complessiva
L'armonica perché le cose normali che son sempre preoccupante diciamo abbastanza tesa e con possibili fecondi conflitti ecco ma certamente una prospettiva progressista
Anche nel nostro Paese ecco allora a questo punto mi pare se se ben intendo
Perché ci eritreo ritrovi a amo questo che in qualche modo il nucleo o fondamentale della posizione radicale quasi ancor prima ancora che quella dei diritti quelle delle regole le regole come chiave per assicurare i diritti senza senza diritti non ci sono senza regole non ci sono diritti quindi diritti sociali diritti individuali
Lo ricordavamo prima chiacchierando prima di cominciare la discorso anti microfoni per molto tempo nuovi radicali
Ci siamo sentiti un pochino corpo estraneo nella sinistra perché ogni in tanta parte sessanta parte da sinistra perché potevamo questa pregiudiziale i prima di tutto le regole e rispetto a questo ci si rispondeva invece con altro la forza gli interessi del proletariato la rivoluzione le riforme
Ecco
E in questo senso chiedo allora Salvatore Veca
Si può pensare che oggi questa cultura delle regole
Che è quella proprio del Partito Radicale possa diventare e un fatto DC trasversale e costitutivo di una nuova sinistra per cui allora
Anche questo fenomeno così nuovo delle doppie tessere delle iscrizioni di milita anti di altri partiti altre forze al partito radicale posso diventa are non soltanto un gesto di solidarietà ma anzi direi un gesto di solidarietà che come tale definisce un'area comune di impegno comune questo è molto difficile rispondere a questa domanda
Perché bisogna distinguere tra quello che noi speriamo sia il mondo è quello che il mondo eh
La mia impressione è che sarebbe altamente desiderabile
Se vi fosse una convergenza a partire da culture ed appartenenze politiche certamente differenti con tutte le loro tradizioni non vedo perché buttar via la tradizione tradizioni a costituiscono le identità e nessuno svende nulla ma diventa più coerente forse si rafforza cioè quel meccanismo mette in questione le proprietà dizione le mette in tensione con dei problemi che finiscono per non essere più di una sola nicchiano sa come dire non essere più di un solo club cioè io direi basta con il tribalismo delle tradizioni e cerchiamo di rendere tutte le tradizioni le più feconde possibili
Se si riconosce e qui c'è l'elemento come dire di desiderio l'elemento che uno perché coincide con quello che noi vorremmo il mondo fosse se si riconosce che la prospettiva oggi di un nuovo contratto sociale o la prospettiva della ridefinizione della stipulazione di regole per tutt'ti condivise da chiunque effettivamente la prospettiva giusta per una società che possano meritare il l'appellativo di essere una società giusto o meno ingiusta di quella attuale nei confronti dei cittadini che hanno una e delle cittadine che hanno una vita da vivere in essa quindi se io mi sono diciamo la competenza per poter sostenere se e fenomeni di doppia tessere disegni Loggia oltre che una solidarietà nei confronti del Partito Radicale
Anche una possibile nuova cultura mi augurerei che ci fosse una nuova cultura perché la mia impressione per dirla con una battuta che a tutti i limiti delle battute la mia impressione è che nella prospettiva di oggi di questo sfida di questo scorcio di secolo in fondo il grande per dolo delle politiche in Paesi come i nostri oscilli fra come dire un liberalismo di sinistra un liberalismo di destra ecco queste sono formule ma diciamo come tutte le formule hanno i loro limiti ma hanno anche secondo me la loro efficacia ora nella prospettiva di un libro la l'ISMU di sinistra di un liberalismo sociale se vogliamo chiamarlo così ho l'impressione che l'apporto che può venire dal Partito radicale dalla cultura radicale come dalla cultura socialista la cultura comunista
Sia notevole o perlomeno questa è l'ipotesi Teglio auguro sì ecco da questo punto di vista c'era un accenno mi pareva molto importante nel tuo articolo sul Corriere della Sera
Il
Il posto che queste tematiche cominciano oggi ad avere all'interno del partito comunista l'ultimo comitato centrale del Partito comunista la relazione di Occhetto poneva come centrale
Il problema delle regole delle del delle regole del gioco da riconquistare in qualche merlo poneva in termini devo dire molto diversi da come vengono poste nella prospettiva radicale come da questo punto di vista
A che punto siamo secondo te nell'area comunista cioè con la mia impressione che fosse vero nell'area che dovrebbe essere più sensibile a questo nuovo liberalismo di sinistra del pc la cosiddetta ala migliorista
In realtà si confrontino due interpretazioni molto diverse di di de la nozione di liberalismo se vogliamo con tutte le virgolette che vogliamo appetite virgolette forse cioè una concezione che mette al centro di questo liberalismo da conquistare
Per la sinistra e da sinistra la mozione dei diritti e delle regole come prioritarie quindi di una questione di giustizia di uguale giustizia e invece una concezione di un
Neo liberalismo efficientissima che propone alla sinistra il modello di un efficientismo che per certi versi diventerà la contrapposizione
Netta a questa prima impostazione che la tua ecco da questo punto di vista tu come valuti la le prospettive della cultura di sinistra
Ma anche qui
Difficile rispondere cercando di non confondere quello che uno desidera da come le cose stanno la mia impressione è che vi sia nella cultura diffusa insomma in alcuni settori della cultura diffusa del Partito comunista una since RAI leale adesione ad una prospettiva che io chiamo di liberalismo sociale diciamo c'è una prospettiva attenta al problema dei diritti al problema del diritto e al problema dei la giustizia più che al problema come dire che in fondo è una vecchia è un vecchio precipitato della tradizione per quanto in forme nuove dell'efficienza ora la mia impressione è che ad esempio alcuni accenti della relazione ultima di Occhetto cui facevi riferimento
Con questa attenzione al problema dei diritti dei cittadini e dall'altra parte la democrazia quale che sia Polito operazione che si può dare qualche risposta d'accordo d'accordo questo non è il problema però mi sembra un modo con cui comincia avere cittadinanza una prospettiva affine a quella che nei limiti delle mie modeste proposte io ho sostenuto in questi anni gli ho anche una chiave di spiegazione diciamo delle ragioni dell'inerzia della vischiosità non bisogna dimenticare che gran parte della cultura di di grandi forze organizzate di massa di sinistra in Italia il caso del Partito Comunista fossimo in Germania parleremo della socialdemocrazia consiste nel diciamo nella vere sostenuto e promosso l'incorporazione di grandi masse escluse nella cittadinanza
Non della cittadinanza giuridica ma certamente la Città della Salute laziale ecco ora noi sappiamo che queste questo diventa nella tradizione di queste forze politiche c'è una versione italiana nel maggior partito di sinistra italiana del Partito Comunista diventi un modo per fare più con riferimento a aspetti della politica che hanno a che vedere con gli interessi o con la forza o con i poteri piuttosto che con i diritti senza sapete perché la condizione di eguale cittadinanza deve essere in qualche modo generata è sostenuta quando però sia l'incorporazione è chiaro che sei uno a passione politica per il problema della priorità delle libertà per il problema della priorità del diritto ecco che la prospettiva comincia riguardare i termini del patto di cittadinanza non più il problema dell'esclusione dell'inclusione ma i problemi dei termini entro i quali ricco nascere come giusta una condizione di eguale cittadinanza questo è quello che mi sembra caratterizzare in modo più o meno marcato non sta meglio di mestiere faccio il filosofo non non faccio il politico ho passione per la politica però mi sembra caratterizza ma in modo più o meno marcato la difficile complicata fase di elaborazione attuale della
Cultura della politica comunista
Quindi io credo che possiamo ringraziare Salvatore Veca con cui abbiamo abbiamo parlato per questa per queste indicazioni quelli che sono credo preziose per pro per tutti anche gli ascoltatori di radio radicale
E se se Salvatore Veca me lo consente vorrei chiudere con con una battuta ricordando cioè mettendo a confronto queste posizioni che lungo ora c'ha espresso da intellettuale comunista anche se non magari iscritto formalmente al Partito Comunista
Con le posizioni di un imminente
Rappresentante della tradizione comunista Giancarlo Paietta
Salvatore Veca con le motivazioni che abbiamo sentito ha preso la tessera radicale come contributo evidentemente a un rinnovamento una a un'unità nuova liberale di tutta la sinistra salvando il meglio delle tradizioni della sinistra
Salvatore Veca esterrefatto il capofila pochi mesi fa mi può poche settimane fa addirittura di una iniziativa per chiedere una revisione profonda della posizione del partito comunista sul problema dell'Ungheria
A Salvatore Veca allora e agli altri intellettuali conducevo dirigente del partito che si era mosso e con lui Pajetta aveva risposto che non aveva nulla da rinnegare nulla da rivedere che c'era al loro una frontiera
E una una trincea e stava da quella parte continua a starci lo stesso Pajetta e mi pare dirigente comunista e con la massima durezza si è espresso contro la ammissibilità dei anche solo dell'idea del rogo che tessera
Ecco non so se Salvatore Veca è d'accordo
Credo che possiamo concludere con la notazione che il testo e le ragioni di Veca diventano in questo momento proprio Projest le ragioni di una crescita insieme è diversa della sinistra Italy e di tutta la sinistra italiana nella creazione di un nuovo riformismo liberale
Allora grazie saluto salute a tutti da Lorenza Street Rivers
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