Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cinema, Critica, Cultura, Film, Musica, Venezia.
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Rubrica
Dibattito
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9:30 - Senato della Repubblica
10:30 - Camera dei Deputati
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11:30 - Parlamento
11:45 - Camera dei Deputati
11:45 - Camera dei Deputati
La parola fine non esiste più del cinema contemporaneo sostituita da interminabili titoli di coda
Invece la la Länder il film di Damien cioè Zeller che ha aperto ieri si era nel settantatré esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia finisce proprio con il classico ormai dimenticati Simod
Il film infatti è un intelligente musical che pura ambientato nella Los Angeles odierna gioca con la tradizione riprendendo ironicamente tutti gli stereotipi dell'età del loro del musical americano
Quella di Cantando sotto la pioggia un americano a Parigi o Mary Poppins
Raccontato la storia d'amore improbabile contrastata tra un aspirante attrice che in attesa di sfondare si arrangia come barista negli Vuarnet Studios e un musicista di jazz che si adatta a suonare il piano bar
Cioè zero intreccia gli stilemi classici del genere
Il colore lo schermo largo i numeri musicali con una regia attenta sfruttare le risorse la tecnica contemporanee
La Camera si muove fluida tra i personaggi gli ambienti né avvolge poi si stacca Sirica leggere del cielo così come la storia che svolta continuamente Lala Länder è un grandi Vertis manca ricco di nostalgica e di amore per il cinema
Un musical che rinnova il connubio tra grande potenza visiva è straordinaria libertà narrativa
La serata di apertura avuto comunque toni sobri per rispetto al dramma del terremoto che ha colpito l'Italia centrale
Annullata la cena di gala il momento culminante è stato quello della consegna del leone d'oro alla carriera
A Jersey scoli maschi cineasta polacco ma come molti della sua generazione divenuto apolide è abituato quindi a lavorare sull'individuazione delle culture delle cinematografie
Tra le altre firme nella prima giornata della mostra a parte un denso e interessante omaggio ad Abbas Kiarostami
Regista iraniano ha recentemente scomparso la proposta più interessante è stata quella di Venere darete del coreano Kim Kiduk
Storia di presunto spionaggio di un pescatore che vive la frontiera tra le due Coree
Attraverso una semplice chiave narrativa un incidente la barca che porta il pescatore a varcare involontariamente la frontiera ritrovandosi nel sud capitalista
Kim Kiduk racconta i pregiudizi aggressività la violenza di due società opposte nelle scelte ideali ma in fin dei conti accomunate da medesime procedure giudiziarie
E lo fa con quello stile pulito asciutto limpido che le ha sempre lo conforta
Tra le proposte nella giornata di oggi a parte i film del concorso tra i quali spicca il dopo Wim Wenders buongiorno dà ragione ex in tre D tratto da Peter anche
Un film da vedere eh americano andarci est documentario di Charlie si scrive che ricostruisce attraverso la storia di un celebre parlare manifesto degli anni Settanta
Scritta cui gli han paura il clima della controcultura dell'epoca
Da Venezia speciale Festival per Radio Radicale Augusto Sainati
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