30 anni oggi, dalla scarcerazione di Enzo Tortora. Intervista a Francesca Scopelliti

Francesca grazie ai soliti per essere qui con noi
Qui c'è un trentennale questo che della della soluzione di Enzo il sotto cosa che ha visto più attenzione del solito sì possiamo dire sì
E questo ci fa piacere non non siamo oggi lo si vede del delle notizie anziché una notizia del genere va a conduciamo con qualche anno trent'anni di ritardo forse un po'meno per alcuni ma
Voce c'è un po'un effetto domino bassa che parte uno poi gli altri a catena vengono però ben venga questa solamente l'effetto domino altresì ci piace
Cosa tu sei stato anche ospite ieri sera apportati portata forza dei nostri servizi televisivi
Stasera alle sei sono alla vita indire al più tardi di un appuntamento che chiudiamo e e ieri sera Canale cinque alle otto ha fatto un bel servizio ricostruendo tutta la vicenda
Giudiziarie ricordando appunto questa data più felice
In tutta la
Tristezza invece degli altri gli anni degli atti e dicendo la battaglia di Enzo Tortora la battaglia col Partito Radicale tutto c'è stata
Testimone e protagonista lo stesso la parlamentare ai proseguito l'attività di legislatore in in Senato di poteva ricordavamo prima la
La tua presenza
In questo momento la giustizia
Vede l'Italia ancora una volta tra i Paesi che come diceva Marco Pannella Dio non la legalità costituzionale e non
Ci sarà una marcia il sei novembre prossimo come deciso dal Partito radicale nella mozione approvata dal Congresso per l'amnistia ed indulto in coincidenza con
Con Giubileo dei detenuti
Saggista Scopelliti e c'è molto da fare sul fronte giustizia
Ma si dice molto molto da fare ma perché io voglio precisare una cosa ricordare il trentennale della soluzione di Enzo comunque ricordare il giorno della soluzione
E come dire un atto dovuto però la del non è che la sua la soluzione ha cancellato il banale fatto in precedenza cioè noi
Il quindici settembre Enzo ha trovato come il panettiere di posta ma il famoso
Giudice a Berlino ed era questo Michele Borrello giudice a latere della Corte d'Appello che già nella
Relazione di introduzione al processo
Aveva delineato una linea diversa rispetto ai suoi colleghi del primo grado quindi già sì sì sperava bene
E quindi voglio dire l'assoluzione qui c'è stata una verifica delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia cosa che non avevano fatto in primo grado per scoprire che erano tutte delle fandonie
Per scoprire che questi pentiti che erano diciassette si concordava hanno nella caserma Pastrengo di Napoli dove vivevano e condividevano donnine champagne e quant'altro quindi a dispetto
Di quanto disse il giudice Sansone nel primo grado che le loro dichiarazioni erano concordanti invece erano concordata e che è una cosa diversa
Quindi
Tutto tutto bene è stato assolto finalmente anche Enzo ha respirato assoluzione con formula piena confermata poi anche in Cassazione
Però attenzione il male fatto da quella sentenza di condanna un anno prima
E ancor più da quell'arresto il diciassette giugno mille novecentottantatré
Non si cancella con una soluzione il male rimanere sono è morto tanto che a Enzo gli ha provocato quella bomba al cobalto che poi il diciotto maggio se l'è portato via
Per cui dico questo perché
La giustizia ha da fare tanta strada ma perché soprattutto bisogna arrivare a un punto in cui i detenuti i gli innocenti non devono diventare detenuti gli innocenti non devono andare in carcere
Ma in carcere si nell'andare solo per scontare la pena
Dopo non prima anche questo obbrobrio della carcerazione preventiva e un obbrobrio giuridico per contare ad Aglieri a Porta a Porta
C'era Raffaele Della Valle che è stato uno degli avvocati difensori di Enzo che raccontava proprio di come il paradosso italiano e che appena c'è una notizia di reato tu vai in galera quando invece non mi ritenessi di andarci quando poi c'è una sentenza passata in giudicato sia la difficoltà di mandare una persona in galera
Allora per carità al amnistia e indulto tutto quello che vogliamo crolla battaglia principale e per la giustizia giusta e per evitare che i
Innocenti vadano in Francia dove è seduto come premessa per nella come diceva questa mattina per esempio andremo a screening presunta situazione forense che anche
In qualche modo tra virgolette di Torre del dubbio che organo di stampa molto meritoria frutto della giustizia diceva monsieur indulto le necessarie data la drammatica situazione della giustizia imprescindibili
Diciamo premesse per una riforma perché poi altrimenti qualunque riforma e già gravata da dall'arretrato che ha dei numeri incredibili più da operatore
Diciamo dal legislatore ricorderà è quella quella fu una legislatura che importante ci fu la c'erano la Bicamerale quindi c'era anche la trattativa politica trattasi nel senso buono
Con il centrosinistra e centrodestra che cercavano la famosa bozza Boato il trovare un'intesa tutto salto
Evidentemente saprei sostanzialmente diviso tra della tutto tutto saltò perché anche in quell'occasione si manifestò la
In cultura politica rispetto ai grossi problemi no del del nostro Paese io non so se si tratta di
Coraggio o di capacità intellettiva o forse sono tutte e due le cose
Fatto sta che siccome tutti quanti anche la gente comune sa benissimo che la nostra giustizia ha bisogno di riforme strutturali di riforme importanti
Una volta io ho partecipato a Grosseto a un incontro con il sottosegretario alla Giustizia migliori che incontrava gli avvocati e raccontava con grande soddisfazione interventi che ha fatto il suo Ministero
Piccoli accorgimenti piccoli aggiustamenti che probabilmente serviranno agli avvocati nella loro quotidiana
Opera processuale operi loro clienti per i loro assistiti
Ma sono piccole cose qui noi dobbiamo ragionare in grande noi dobbiamo riprendere le vecchie battaglie radicali di Pannella di Enzo Tortora dobbiamo parlare di carcerazione preventiva di divisione delle carriere di responsabilità dei
Dei magistrati bisogna parlare della riforma carceraria sereno Tortora quelli
Il referendum del mille novecentottantasette che fu vinto
Alla grande perché diciamo sempre che ci fu l'ottantacinque per cento dissi
Ma dimentichiamo di dire che ci fu il sessantasette per cento di elettori
Che per un referendum è una cifra passo iperbolica e però poi porre quindi c'era la consapevolezza da parte del cittadino che anche il magistrato che sbaglia deve
Rispondere cosa che non succede a me fa ridere molto il la siete per ridere insomma di amarezza va sorridere quello che racconta un dato che ha riportato Piero Sansonetti dove dice che nello stesso tempo adesso credo che siano dieci anni ci sono stati seicentocinquanta mila medici indagati
Per danni per e soltanto quattro magistrati e allora il commento o abbiamo una classe di medici incapaci ordinamento CIP sei
Cioè
Quindi c'è qualcosa in questi numeri che non vi nutro scendiamo primum vivere però giudiziario non non triangolo vedrà onde e correnti
Francesca tra gli appuntamenti di oggi da ricordare anche nel pomeriggio al protettore retorica del seguirà la presentazione del
Tuo libro che da tanti del libro di di Enzo Tortora viene terza azienda sì ma insomma e si è è il nostro libro io voglio dire il libro ci tengo a dirlo in questa sede dedicato
A Marco Pannella perché Marco è stato anche un grande protagonista di tutta la vicenda di Enzo for probabilmente la storia sarebbe stata diversa
Senza l'intervento e la follia
Pannelliano e oggi alla Sapienza alle quindici
Andiamo a presentare il libero di lettera Francesca
Insieme a un altro libro di Luca Toni che è un magistrato lavori fra quindi tratto che è andato in pensione anticipata e che ha scritto questo libro
Io non posso tacere e qui raccolgo delle similitudini incredibile
Perché come Luca Toni dice nel suo libro appunto io a questo punto non posso non parlare
Anche Enzo nel suo libro mi dice io a questo punto devo far sapere e quindi devo far conoscere
Quello che succede
E ed è impressionante nella loro similitudine l'interesse a far sì che la gente ci
Se abbia sempre più consapevolezza della crisi della nostra giustizia
Forse
Se usciamo un po'tutti da questo torpore da questa
Non so questo stato di pacata rassegnazione riusciamo invece a ruggire a far sentire anche la nostra voce forse qualcosa può cambiare
Sono andata questa cosa alla racconto perché mi piace molto sono stata a in in Abruzzo a Ortona dei Marsi
A presentare il libro è un piccolo paese in dialetto Abruzzese hanno detto un un proverbio loro un detto una massima
Che io però
Pronuncio in italiano che dice lì dove spunta il popolo nasce una cattedrale io credo che sia verissimo se il popolo fa sentire la sua voce con determinazione
La politica deve diventare coraggiosa
Dei settori interessati devono e dice diventare anche più disponibile l'appuntamento del pomeriggio alle quindici presso l'aula dell'alba del master edificio Cicu zero due sei viale Regina Elena trecentotrentaquattro perché il da Roma o dintorni volesse
Raggiungere la università la presentazione dei libri io non posso tacere di Piero toni e di lettere Francesca di Enzo Tortora organizzato dall'Università degli studi la Sapienza di Roma dall'avvocato Natalia usare un avvocato notare Fusaro quindi ci saranno oltre a Francesco Scopelliti il Sottosegretario Cosimo Ferri
Francesco Petrelli Segretario delle Camere penali
E poi Giandomenico Caiazza voce noi no scrutatori penso impegno ma anche per la sua rubrica
Introverso il diritto e poiché ci sarà
Piero Sansonetti direttore del quotidiano il dubbio e allora
Francesca grazie davvero per essere stata con noi in questo giorno ciò ci fa davvero particolarmente
Onorevole detti qui grazie no grazie a voi forza radicali perché forse senza di noi si spegne anche in questa luce questa voce di speranza per una riforma