Critica e militanti

Buongiorno da Radio Radicale qui Marco Marchesini per la rubrica critica militanti oggi approfittiamo dell'anniversario dei trent'anni dalla morte per
Ricordare un poeta italiano grande ma pochissimo conosciuto Carlo Betocchi nato a Torino nel mille ottocentonovantanove morto a Bordighera nel mille novecentottantasei
Negli ambienti letterari
è noto soprattutto il primo libro di Betocchi intitolato realtà vince il sogno del mille novecento trentadue
Un libro che ha una latitudine Toscana e a livello temporale è quella ermetica in realtà
Non è un libro che appartiene alla storia delle ermetismo piuttosto la
L'esuberanza ritmica saprei car nello stesso tempo zoppicante
Di questo giovane Betocchi ricorda in qualche maniera la letteratura italiana delle origini la letteratura italiana del centro Italia che e anche
L'ambientazione di questo di questo poeta di questo questa fiorentino di questo poeta toscano
Che vede la realtà in una chiave immediatamente religiosa ma di una risulta ferree tre piena
Con qualcosa di primitivo e sicuramente di estetizzante
Che però non esaurisce la la concretezza della
Della rappresentazione a questo proposito Giorgio Caproni un poeta che come altri come ad esempio
Il così diverso Giovanni Raboni è stato molto improntato da Betocchi ha trovato forse l'aggettivo giusto parlando
Di romanico
Di cosa è fatta la politica di Betocchi la Puglia di Betocchi è fatta del dell'eterno paesaggio centro italiano
Con i suoi villaggi poveri col sui tetti col suo uccello con le sue officine con i suoi piccoli
Con le sue mura con una luce appunto da pittura medievale e con una continua ingrata celebrazione
Ricreato una Puglia di cui al pari impressi l'erba la rugiada
Un senso continuamente di di di di di Jalba e di e di risveglio il giorno e nello stesso tempo di dormiveglia quasi e come teste realtà vince il sogno significasse anche
Oltre a un istintivo realismo però una visione della realtà che diventa quasi
Immediatamente visionarietà
A poco a poco come è capitato ad altri della sua generazione tra gli anni Quaranta e Cinquanta in alcune placchette Betocchi ha reso forse la sua polizia più tradizionalmente realistica
Ma l'altra sua grande stagione è invece forse quella quella della vecchiaia
Tra l'inizio degli anni settanta e l'inizio degli anni Ottanta con le raccolte l'estate di San Martino un passo un altro passo e prime e ultimissime
Qui la pena di Betocchi perde perde la sua
Come dire la sua patina ritmica il suo primitivi lirismo sapiente
Accetta una sorta di coraggiosa reso dalla vecchiaia che significa anche
La resa alla poi via con me dichiari Ietto per usare un suo termine come taccuino del vecchio lo hanno fatto altri poeti del Novecento ma lui lo fa
Appunto con una temerarietà anche formale o quasi informale che riflette davvero dopo la gratitudine giovanile della della creatura
E del ITI completamente immersa nel creato invece una sorta di autoriflessione vita in cui perché però c'è un fiducioso abbandonarsi a questa vecchiaia lo spari Inarcheck nel corpo
E proprio da questa ultima parte della politica di Betocchi volevo
Trarre due citazioni due poi vie che sono
Sufficientemente rappresentative forse di tutto il suo modo di vedere il mondo non solo non solo di vecchio
La prima tentativi Tondo fa così
Così come ormai sono quali niente di vento se non qualche dolore qualche delirio spento
Tal quale una fiammella al vento di Candela quale pone alla Vergine chi nel suo poco spera e tratte molto esige dallo sperare che umilia
Di quisquilie in quisquiglie sono un uomo che muore
L'altra poi via un brano tratto da
Un passo un altro passo
Non ho più che lo spento d'una vita che sta passando e perduto il suo fiore metterà spine non coglierei a malapena respira eppure trenta acredine
Cioè quell'amore nascosto in me quanto più mite regole pudico quel sentore di terra che riviste come dei campi spogli una ricchezza creata non mia inestinguibile
Nemmeno più coltivabile forte ma vera esistenza così come pare perduta nel cosmo con la sua Capitale sue leggi suo magnetismo morente che lo spirito non dimentica anche in un'era
Non guarda a temi che sono un vecchio ma nel mio mutismo Pietrosa ascoltate come corteggia come Piero l'amore
Ecco nel calendario a tre che la Puglia di Betocchi c'è questa ricchezza creata non mia inestinguibile
Una religiosità immediata un sentore di terra che percorre tutta la sua poiché la Pasqua alti direi a temporalmente italiana di cui l'Italia
Che l'Italia quadrato che è l'Italia Toscana umbra laziale l'Italia del centro dei villaggi di prima
Le delle storie della modernità arrivata nel nostro Paese molto tardi quali già postmoderna quindi Consiglio di oggi è
La lettura la rilettura delle positive di Betocchi
Che si possono trovare nella collana degli elefanti cantanti
A ricrederci venerdì prossimo