Presentazione del progetto "Welcome working for refugee integration"

Buona sera e benvenuti vorrei Prima di Brahms passare la la parola al presidente Manconi innanzitutto ringraziarlo ringraziare le
Presente Manconi alla Commissione diritti umani per aver sostenuto l'iniziativa il lancio di questa iniziativa
Rivolta all'integrazione dei rifugiati vorrei ringraziare il sottosegretario Bobbio Bobba ha il mini spero del lavoro per aver concesso il patrocinio
A questa iniziativa
La direzione immigrazione che ha sempre sostenuto
Questa iniziativa nella persona della neo nominata direttrice
Generale Tatiana Esposito cui facciamo i nostri migliori auguri di buon lavoro vorrei anche ringraziare Confindustria
Che ha deciso sin da subito di
Asset di sposare questo progetto
E in particolare il Presidente Boccia che oggi non è potuto essere e qui
E infine vorrei ringraziare mila comuni cash nella persona del suo direttore esecutivo Luca Formisano che oggi è qui presente per aver contribuito a Costa questo Progetto ma
Vorrei immediatamente dare la parola al Presidente Manconi e ringraziandolo ancora grazie
Buon pomeriggio e benvenuti porto il saluto
Del presidente del Senato che ha avuto modo
Di incontrare
I relatori e promotori di questo incontro
Come già è stato detto
Il tema
Di
Capitale importanza a mio avviso per alcune ragioni che sinteticamente
Riassumerò
Il tema è appunto Progetto
Di inserimento lavorativo di richiedenti asilo rifugiati
Elaborato da l'UNHCR in collaborazione col Ministero del lavoro e con Confindustria
Dicevo a mio avviso un'iniziativa preziosa perché
Consente
Di procedere in una direzione
Che
Può a vere
Come
Risultato
Tangibile concretamente misurabile
Uno
Degli elementi
Essenziali di una
Importantissima
Operazione culturale
Che ha
Come posta in gioco quella di
Trasferire la grande questione dell'asilo e dell'immigrazione
Dal piano dell'emotività
A quello delle politiche e razionali
Dal piano della
Emotività dove le migliori intenzioni dallo volta producono una cattiva retorica e per converso
Determinano
Una
Ostilità diffusa
Tanto
Cattiva quanto
Piena di
Perversi e fitti sul piano delle relazioni sociali
E
Perché questa operazione culturale possa realizzarsi
E a mio avviso necessario
Portare dentro l'analisi e le conseguenti politiche per l'asilo e per l'immigrazione due categorie fondamentali che
In genere e davvero
Il responsabilmente vengono trascurate
Le categorie essenziali al quali si deve ricorrere sono quelle della demografia e della e con un
Finché la questione dell'asilo e dell'immigrazione
Non verrà affrontata attraverso il punto di vista
Costituito dal ricorso all'analisi demografiche all'analisi economica
Sarà fatale che un tema così significativo eh così rilevante non solo per il presente ma per il futuro per come riusciamo a immaginarlo
Fatalmente ricadrà come dicevo sotto la dimensione dell'emotività
E dunque sotto quei rischi che richiamavo o di una retorica che rischia di essere improduttiva inefficace alla resa dei conti solo velleitaria
Ho all'opposto
In quella galvanizza azione
Dei sentimenti xenofobi che quotidianamente trova imprenditori politici della paura pronti
A
Trasferire sul piano politico elettorale e a
Tradurre
In aggressività sociale perché economie demografia diventano allora cruciali
Perché appunto italiana ma l'Europa tutta devono misurarsi come dei dazi
Assai collusi di quelli che non possono essere
Messi da parte non possono essere trascurati tra lasciati e nemmeno sopportano
Di essere
Collocati all'ultimo posto dell'agenda politica e dell'analisi economico e sociale ma che necessariamente
Vanno posti al centro delle nostre considerazioni
Negli scorsi mesi a luglio è uscito un rapporto è stato pubblicato un rapporto della Confindustria
Che dice cose estremamente eloquenti su questo tema
E che
Integra completa articolata le analisi fatte in questi anni quelli che ci dicono ad esempio quale è stato
L'apporto
Del lavoro straniero nella produzione del prodotto interno lordo
Qual è stato il ruolo assunto dalle piccole e piccolissime imprese artigiane
O comunque in prese con titolare straniero nella ricostruzione
Di una
Rette di
Attività lavorative
In territori che vedevano via via guardi Micossi i presidi fino all'ora rappresentati da aziende di maggiori dimensioni
E soprattutto
Per farla
Più breve possibile ci dicono
Soprattutto
Sono dati davvero inequivocabili che giustamente devono inquietare ACI quale
La curva demografica del nostro Paese
L'Italia
Un luogo dove
Tra quindici anni
Un italiano su quattro
Sarà nella fascia di età tra di sessantacinque anni è oltre diciamo tra i sessantacinque anni e l'infinito tenuto conto della longevità crescente e dentro questo quadro dunque
In cui
Il lavoro straniero
A svolto un ruolo estremamente significativo
Per certi versi
Sostenendo SEG menti
Del sistema produttivo
Che sarebbero andati in crisi ancora più profonda e più acuta per assenza di manodopera non qualificata
Peraltro verso rinnovando attività lavorative
Che pendevano all'obsolescenza o addirittura alla completa sparizione peraltro verso
Svolgendo quelle attività
In particolare nel settore dei servizi e o nel settore della
Produzione agraria della sua trasformazione
Che
Il lavoratore italiano per tante ragioni non era disposto a svolgere allora questi dati complessivi vanno assolutamente tenuti presenti
Unitamente a quelli di natura demografica sia chiaro sia chiaro
Questi dati
Che
Sinteticamente chi vi parla l'UNHCR altre personalità altri soggetti hanno spesso tradotto in una formula tanto
Suggestiva quanto fragile il primo a dirlo sono io che quella formula utilizzato e cioè l'immigrazione come risorsa
Attenzione non è
Certamente
Solo ed esclusivamente
Una opportunità positiva sappiamo che l'immigrazione come risorsa
Impattando su
Paese come il nostro su una crisi economica sociale e così via curda qual è quella italiana che così tanto fatidica avvenire superata e
Impattando in particolare su un sistema di servizi che la crisi del welfare e la particolare natura della
Crisi italiana del sistema di protezione
Produce anche
Molte tensioni
L'immigrazione come risorsa
Non significa che questo assioma sia intanto universalmente condiviso e certamente non lo è ma soprattutto nomi
Ci difende
Dalle contraddizioni
Che invece quella presenza straniera
Dei richiedenti asilo come dei migranti economici se questa distensione ancora un senso può determinare assolutamente no
Quindi noi stiamo parlando di una prospettiva che e tutt'altro acché lineare e tutt'altro che semplice è tutt'altra che votata inevitabilmente al successo
Stiamo parlando di una fattispecie ad affrontare
Stiamo parlando di una via estremamente
Contraddittoria
Piena di
Incertezze di un percorso scosceso scivoloso che quello che ci attende anche perché
Appunto puoi resiste una
Relazione tra popolazione straniera
In particolare di recente immigrazione e tra essi appunto immigrati economico e richiedenti asilo e rifugiati esista una reazione estremamente difficile complessa
Faticosa talvolta addirittura dolorosa perché l'organizzazione sociale del nostro Paese FASSID che voi il peso principale
Della presenza straniera ricada
In ogni caso suo gli strati sociali meno protetti
Cioè distratti popolari più deboli e
Questo è
Evidentemente fattore di crisi evidentemente il terreno sul quale
Io non ho nemmeno poco
Nemmeno quella categoria di razzismo che va
Utilizzata con la massima prudenza ma certamente determina ostilità e xenofobia detto tutto questo
Se ho citato così sommariamente un po'grossolanamente questi dati di contesto generale e perché
Il progetto che oggi qui viene presentato sì colloca dentro questo quadro come esempio virtuoso
Come un modello
Che
Può certa mente non solo invertire una tendenza portando a visibilità
Tanti altri modelli che restano in genere non
Visibili all'esterno restano in genere
Come dire
In ambiti
Periferici della società e tuttavia ci sono e come ci sono intere zone del nostro Paese dove l'integrazione lavorativa funziona dove modelli di inclusione da anni sono attivi editore la cooperazione tra Amministrazione locale associazioni di imprenditori agenzie in questo caso la massima Agenzia che nel mondo
Si interessa di richiedenti asilo o rifugiato producono risultati ecco
Finisco il senso di questo
Convegno è esattamente questo
E quello di
Dimostrare che si può fare e quello di dimostrare che non stiamo parlando di progetti velleitari visionari utopici ma di concrete modalità
Che possono produrre che possono determinare risultati tangibili e che richiedono
Una condizione essenzialmente la capacità di Co. per azione come in questo caso il ruolo da protagonista dell'UNHCR che incontra la
Più grande associazione dell'imprenditoria italiana è incontra il Ministero del lavoro un esempio virtuoso di cooperazione che a mio avviso può davvero grandi risultati offrire a tutti noi e quindi può essere
La più efficace e intelligente non demagogica e non retorica risposta a quella che evidentemente e la cultura la della xenofobia e la cultura della paura sociale e la cultura dell'ostilità credo che oggi qui un passo avanti lo si possa davvero fare
Grazie Presidente
Allora prima di
Introdurre introdurvi un poi il Progetto vorrei ricordare che
Non è potuto essere qui presente il nostro delegato per il sud Europa Stéphane germe che rappresento io in questo caso
Ne il presidente di Confindustria boccia come vi ho anticipato e quindi ecco noi il dottore il dottore Albini
Io vorrei introdurvi il Progetto e dare alcuni spunti di riflessione partendo proprio da al gli ultimi elementi di cui ha parlato il presidente Manconi
Nella recente summit che si è tenuto a New York il primo summit della storia su rifugiati emigranti nell'ambito del sistema delle Nazioni Unite ha visto riunirsi centonovantatré Paesi attorno ad una dichiarazione
Che è stata sottoscritta da tutti questi Paesi alcuni hanno detto una dichiarazione retorica
In realtà noi crediamo che retorica non lo sia perché sancisce due principi fondamentali su quali finora vi era di fatto una lacuna o comunque non si era mai trovato un accordo innanzitutto il principio della condivisione della responsabilità
Veniamo quel tema della fatica
Andare incontro alle necessità e all'integrazione
Di sessantacinque virgola tre milioni di persone e questo è il numero
Degli sfollati e dei rifugiati oggi al mondo un numero mai così alto
Nella storia è qualche cosa che deve essere trasferito dall'essere un peso ad essere una responsabilità ma non può essere la responsabilità solo di alcuni ricordiamoci che il novanta per cento di queste persone
Sono ancora colpi in Paesi che non sono certo Paesi ricchi non sono certo Paesi ad elevata industrializzazione sono Paesi poveri ultimamente faccio l'esempio dell'Uganda l'Uganda ospita settecento mila rifugiati
Piccolo paese in confronto al continente europeo e nel solo mese di luglio ha visto arrivare più di cento mila rifugiati sud sudanesi sul proprio territorio
Ma
La dichiarazione di New York e prevede anche un altro fondamentale principio che noi qui
Ci troviamo come dire a concretizzare con questa iniziativa e che in un certo aspetto Italia consapevoli dei grandi passi avanti che è necessario fare nell'ottica dell'integrazione ha già portato
Avanti ed è quello della appunto cooperazione della complementarità
Saluto quella prefetto Scotto Lavina che rappresenta il Ministero degli interni alla direzione per le politiche dell'immigrazione dell'asilo
E Ministero degli interni a steso una protocollo con Confindustria noi qui lanciamo una un progetto con Confindustria con il Ministero del lavoro sono tutte iniziative che vedono una cooperazione fra un'agenzia delle Nazioni Unite ma
I Governi
I governi le istituzioni i privati questa imbarca stato chiaro a tutti per andare contro a questa crisi incontro a questa crisi e
Farla diventare in qualche maniera una risorsa pur nella fatica è fondamentale una collaborazione fra più soggetti non è solo una responsabilità dei Governi
Una responsabilità anche del mondo privato del mondo del lavoro è una responsabilità anche di
Ciascun singolo cittadino
In questo senso la collaborazione con l'impresa per noi è fondamentale ed importantissima e già abbiamo visto degli ottimi segnali oggi qui presenti
Ci sono i rappresentanti di ENEL e di Unipol che sono due grandi aziende che e si sono rese ben conto della gravità della crisi e che ci stanno aiutando a portare avanti una serie di iniziative molto importanti per sostenere
Il percorso sia educativo che le cure sanitarie per i rifugiati in diverse parti del mondo
Quindi
è importante in questo senso di Fontana crisi di
Di tali proporzioni trovare delle soluzioni durevoli
Trovare delle soluzioni invio vivo durevoli significa favorire l'integrazione dei rifugiati
E noi oggi sappiamo che non si può affrontare il tema dei dei richiedenti asilo il tema del degli afflussi di massa spesso improvvisi che capitano in pochi mesi di centinaia di migliaia di persone soltanto dal punto di vista dell'emergenza
Non è più possibile pensare come vent'anni fa che sia sufficiente tirare su dei campi tentati fornire cibo acqua e trattamenti sanitari purtroppo in alcuni casi non è neanche possibile fare questo vediamo quello che accade ormai da anni in Siria
Ma sappiamo anche che è necessario per
Procedere immediatamente sulla via dell'integrazione intervenire sin dal primo giorno
Sin dal primo giorno di una crisi finalmente ma sempre più concretamente bisognerà portare i bambini a scuola sin dal primo giorno bisognerà lavorare alla formazione lavorativa
E all'individuazione di percorsi professionale lavorativi per
Per gli adulti
Il recente action plan sull'integrazione della Commissione europea che è stato pubblicato il sette giugno ha evidenziato ha evidenziato infatti come
I costi sociali della mancata integrazione possano essere potenzialmente molto più elevati di quelli necessari a sostenere i processi di inserimento
Sociale d'altra parte recentemente proprio a maggio è stata pubblicata una ricerca
In cui il Fondo monetario internazionale rileva che e calcola che se l'Unione Europea spendesse lo zero virgola undici per cento in più per l'integrazione
Nel due mila e sedici vedrebbe crescere il proprio PIL dello zero virgola tre nel due mila diciassette fino ad arrivare a una crescita dello zero virgola ventitré per cento nel due mila venti
Chiaramente questa crescita è possibile esibire diciamo si evidenza nera ricerca solamente se si procede in un'intesa con un'integrazione con dei percorsi di integrazione progettati e secondo delle strategie molto ben definite
Proprio perché in realtà i rifugiati non si inseriscono spesso in ambiti di lavoro che sono gli stessi dei cittadini
Ma in questo senso possono anche favorire la possibilità ai cittadini di
Diciamo andare a riempire quei posti di lavoro che spesso sono più qualificati dare loro la possibilità di studiare dare loro spesso i rifugiati lavorano i lavori di servizio dalle ad esempio
Allacci dati alla popolazione femminile la possibilità di lavorare di studiare e quindi di essere più
Qualificata
Il tema dell'integrazione quindi richiede una presa di coscienza è una responsabilità ulteriore non solo delle autorità pubblica ma appunto anche dei soggetti privati
E il Segretario Generale delle Nazioni Unite recentemente ha lanciato nel corso del Forum del settore privato che stata ospitata Nilo alcun appello proprio alle aziende
A quelle aziende che hanno aderito al Global può compatto sia quelle aziende che fanno fanno proprio in qualche maniera una visione sociale anche del proprio essere imprenditori
In risposta proprio a questo appello globali il global qua compatti in partenariato con una caccia R. a lanciato un impegno ad agire rivolto al mondo della dell'imprenditoria
Si tratta di un input in appello rivolto all'impresa e che sono attori chiave ad intervenire per ridurre le sofferenze dei rifugiati
Sotto questo aspetto appunto l'esperienza italiana ci appare estremamente significativa e già avanzata a livello
Europeo
A degli esempi già lodevoli con i quali ci auguriamo fortemente di lavorare secondo questo spirito di complementarità e cooperazione come ad esempio appunto la firma del memorandum of understanding fra Confindustria Ministero dell'interno che è stato siglato lo scorso giugno
E che potrà sicuramente rappresentare un'ulteriore presupposto per una serie di
Iniziative a supporto dell'inserimento lavorativo dei rifugiati con il coinvolgimento delle aziende italiane
Noi oggi qui istituiamo un logo un logo che vuole dare una sorta di premio
Secondo un Regolamento che verrà premio che verrà assegnato a quelle aziende che si renderanno particolarmente capaci responsabili volenterose di seguire dei percorsi di integrazione di aprire
La propria le proprie porte
Ai rifugiati in qualsiasi settore lavorativo possibile
Riteniamo infatti che questi esempi come prima sottolineava il Presidente Manconi a questi esempi debba essere data visibilità noi sappiamo che ci sono già esempi di questo tipo
Che rimangono però poco conosciuti così come sappiamo che ci sono
Esempi di grande accoglienza anche da parte di cittadini singoli cittadini italiani che rimangono
Poco conosciuti così come ci sono esempi di
Grandi passi verso l'integrazione dei rifugiati anche in ambiti più sfortunati proprio sfortunati meno diciamo ritenuti meno con meno opportunità recentemente sono state in Puglia e otto
Personalmente verificato un percorso di integrazione molto interessante in piccoli in piccoli paesini del Salento
Abbiamo scelto quindi un logo per concretizzare questo riconoscimento perché speriamo che questo riconosco questo nuovo possa diventare una testimonianza tangibile
Dell'adesione e della
Promozione di un modello di società inclusiva nei confronti dei richiedenti asilo e dei rifugiati
Ed è proprio per questo che abbiamo scelto uno slogan incentrato attorno al termine webcam
Mi ha colpito leggere che è una ricerca della World Economic Forum c'è recentemente ha verificato che su migliaia di persone intervistate secondo diverse fasce d'età
Il settantatré per cento dei millenni al su quindi persone molto giovani che saranno diciamo adulte nei prossimi nel nel prossimo futuro servizi si rende si vede estremamente positivo nel
Di nell'accoglienza e nella proprio rapporto con i futuri e con gli attuali rifugiati questo è un dato che dovrebbe farci pensare sul quale possiamo sicuramente lavorare moltissimo
Io qui chiudo ho voluto solamente dare dare alcuni alcuni spunti e lascio la parola al sottosegretario Boco grazie
Bene
Già molte cose sono state dette ringrazio in particolare il Presidente Manconi adesso Carlotta Sami che hanno già
Delineato bene il perimetro di questo l'intervento di questa iniziativa uno potrebbe dire ma un luogo un brand
Diciamo una cosa non è una cosa di scarso valore e di scarsa peso
E invece
Come tutte le idee semplici
Rischiano di essere quelle che hanno una maggiore efficacia
Un'idea semplice ma che coglie
Una bisogno reale e cioè quello di una cambio di cultura di approccio
In due direzioni in cambio di cultura di approccio l'ho già detto il presidente Manconi dalla cultura dell'emergenza alla cultura di
Governare questo fenomeno delle migrazioni che ci accompagnerà c'è già accompagnato in questi ultimi quindici vent'anni
E ci accompagnerà ancora anche nel prossimo futuro
E dunque nonché subirlo non semplicemente cercare di
Arginarlo quando invece dovremmo
Provare a governarlo in Center mini positivi da problema risorse si dice ordinariamente
Il secondo motivo di ordine culturale trasformare quella
Paura quell'incertezza
Quella difficoltà ad affrontare un cambiamento che
Attraversa non solo le nostre teste
Ma anche le nostre viscere le nostre paura delle nostre mozioni il nostro modo di vedere la vita la famiglia la dimensione religiosa ideologica insomma attraversa l'insieme del nostro vivere
Affrontarlo con un approccio che sia di tipo positivo anziché
Oppositivo
Ecco allora perché quest'idea del marchio che va a premiare quelle aziende che
Si distinguono perché sono capaci di inserire e integrare nella dimensione la attiva nella dimensione imprenditoriale dei soggetti che
Sono nel nostro Paese come titolari di una protezione internazionale o richiedenti della stessa
Credo che
Sia diciamo una un veicolo perché questo cambiamento culturale possa avvenire possa darsi nella vita delle persone alla testa delle persone
E
Quanto
Difficile trovare un terreno più in adeguato forse la scuola ma sicuramente il lavoro per questo cambio culturale perché sappiamo venisse poche l'integrazione rischia di essere una parola astratta retorica se non è accompagnata da dei processi di vita reale
E inserimento nella vita scolastica e formativa per i bambini e per i ragazzi
Inserimento nella vita lavorativa e delle imprese per gli adulti sono i veicoli essenziale attraverso cui
Far camminare concretamente questo cambiamento
Ecco allora perché se UM UNHCR ha deciso diciamo e di intraprendere questa iniziativa portando fuori sì in emersione già
Tante buone pratiche che già esistono ma che rimangono sotto sotto traccia non sotto
In qualche modo sono un po'forse la parte non visibile magari nella parte visibile e ci sono solo i comportamenti di tipo diciamo oppositivo quelli per gli imprenditori della paura come via
Chiamati Manconi
Ecco allora che invece queste tante persone tante aziende tanti soggetti che stanno costruendo questo reticolo di integrazione proprio attraverso la dimensione lavorative dell'impresa
Forse vanno portati in emersione in modo che siano visibili siano in qualche modo essi stessi dei protagonisti
Di questo cambio di cultura
In questo senso io credo che
Questa iniziativa nella sua
Semplicità possa essere un buona attivatore un vettore di questo cambiamento
E possa corrispondere bene anche a quegli indirizzi che sia nella dichiarazione
Sottoscritta di recente dalle centonovantatré Paesi come è stato ricordato sia dai documenti della
Unione europea rendono diciamo questa pratica con una pratica e importante per
Facilitare quella integrazione senza la quale diciamo così
Il tema dei migranti rimane solamente un problema e nomina anche in qualche modo un'opportunità un tema sicuramente difficile
Nessuno può
Diciamo assecondare
Un buonismo di maniera
Un tema che richiede intelligenza decisioni capacità Governo strutture risorse Marcel sapremo fare questi e cioè passare
Dalla dimensione emotiva la dimensione delle decisioni razionali
Allora il tema può diventare un elemento importante anche perché dobbiamo di fronte a questo tema risponderà dare risposte non punitivo che va risposte differenziate
Una colosso il tema delle famiglie dei migranti
Una cosa è il tema dei richiedenti asilo una cosa è il tema dei ricongiungimenti una cosa sono i lavoratori stagionali quelli altamente qualificati ormai un universo molto composito quello che abbiamo di fronte
Concludo ricordando
Due
Due iniziative che la
Direzione per l'inclusione sociale del Ministero del lavoro sta
Conducendo
Sulla base delle risorse che sono disponibili attraverso il fanno in fondo che appunto è orientato alla integrazione dei richiedenti asilo e dei migranti
Il primo progetto si chiama inside e attivo già da qualche tempo sono seicentocinquantacinque tirocini in enti accreditati di varia
Natura
E che gestiscono dei percorsi mirati di inserimento socio lavorativo proprio per persone che sono
Titolari di protezione internazionale accolte nel sistema di protezione per richiedenti asilo quello noto come sparare
L'intervento è basato su un percorso individualizzato e offre uno strumento concreto di integrazione
Socio lavorativi
Un secondo strumento il secondo progetto che è in fase proprio di avvio in questi giorni si chiamerà percorsi e in questo caso è destinato a dei minori non accompagnati sappiamo come questo tema
Esplosivo perché sempre di più arrivano persone giovani minorenni nel in questi percorsi di immigrazione
E sarà diciamo un Progetto orientato proprio a
Gestire
Questa transizione verso la società adulta con interventi
Che abbiano come fulcro una ASP ridotte individuale che garantisca alla persona un minimo di reddito ma anche e soprattutto strumenti di inserimento sociale
E prego lavorativo insomma dei servizi che aiutino diciamo persone estranee una particolare difficoltà e che fondamentale che non cadono coi preda
Magari di reti criminali come spesso accade
Ecco allora che
La mia presenza qui il patrocinio del Ministero del lavoro sono non solo un plauso diciamo per questa iniziativa
Preso dalla umane UNHCR ma anche un
Un modo di collaborare insieme come facciamo anche con i progetti che ho prima ricordato
Perché di fronte a problemi difficili a situazioni complesse occorre che
Le diverse istituzioni ma anche i soggetti privati
Abbiano una strategia positiva di cooperazione di collaborazione senza la quale
Giungere a dei risultati positivi sarà molto difficile e quindi diciamo così
Da un lato dobbiamo farlo per convinzione ma dall'altro abbiamo farlo anche per convenienza
Se non lo facciamo i costi sociali di questo problema saranno molto più alti quindi convenienza e convinzione devono sposarsi insieme perché
Questo tema e queste realtà
Forse essere affrontate come un elemento positivo per il nostro futuro
Grazie sottosegretario grazie mille per questo intervento io vorrei ora lasciare la parola al dottor Albini di Confindustria per noi un partner essenziale ne sappiamo
Quanto agli imprenditori
Italiani siano aperti e volenterosi e effettivamente ci sia una volontà
Di per percorrere appunto queste strade di d'integrazione insieme a noi e
Insieme ai rifugiati facendo una valutazione delle competenze e le persone inserendoli in percorsi lavorativi sappiamo anche quanti rifugiati quanti migranti siano loro stessi imprenditori e possano farsi loro stessi
Avanti
Nella includere nella propria forza lavoro altri rifugiati altri migranti quindi lascio la parola al dottor Albini grazie
Grazie a voi buongiorno a tutti
Ma io comincio con una confessione nel senso che normalmente quando vicende comprendere
La parola in pubblico mentalmente
Recito sempre una preghiera di Jacopone da Todi che dice
è danni essendo voi conosce mento ma danni soprattutto umiltà profonda
Io credo che di fronte da un tema come questo
L'approccio di di Confindustria che qua io devo
Modestamente rappresentare
Deve essere
Rigorosamente improntato a questo senso di unità profonda perché
La dimensione la gravità di questi temi
Non può essere facilmente liquidata
E soprattutto non può essere
Come dire
Ricondotta a un momento nel quale come dire catalizza Ando delle energie mobilitando ci in un momento particolare mettiamo al mondo
E le iniziative che poi hanno come dire una resistenza fragile una loro estemporaneità
Faccio questa riflessione per dire che
Il compito di una organizzazione di rappresentanza come quella di Confindustria
E anche quella di soprattutto quella di saper guardare più in là di quello che ci accade davanti agli occhi
Nell'interesse dell'impresa e ma indirettamente anche nell'interesse del Paese perché poi la ricchezza di un Paese lo sviluppo di un Paese fatto dalla crescita dimensionale delle sue imprese dalla ricchezza
Che esse generano
E allora
Io credo che
L'attenzione che Confindustria ha messo su questi temi sta mettendo su questi temi
La volontà di impegnarsi
Deve leggersi dentro una rappresentazione complessiva di quella che è la visione è che abbiamo sul futuro di questo Paese
Che futuro che sarà sempre meno riconducibili agli schemi del passato e sempre meno rappresentabile con gli schemi logici con cui abbiamo vissuto in passato
E quello della complessità
E quello come dire della diversa composizione del nostro tessuto sociale del nostro tessuto economico come
Si diceva prima sarà una delle caratteristiche fondamentali allora
Io voglio dire che
In modo forse più semplice di rappresentarvi lo sforzo che sta facendo Confindustria e
Le intenzioni di Confindustria su questi diversi progetti ai quali stiamo collaborando
E questo anche qui faccio una citazione
Come dire
Quasi di contenuto religioso perché cito anche in questo caso un protestante che era bon perché nelle lettere dal carcere scrive una cosa bellissima secondo me di una semplicità mostruosa ma che molto spesso
è utile a inquadrare i problemi e dice questa cosa dice le quantità si contendono gli spazi
Le qualità si completano fra di loro e il tema dell'immigrazione il tema dei rifugiati
è un tema di quantità
Che si contendono gli spazi nella ricerca di Confindustria è stata citata prima noi ci siamo sforzati di
Documentare come le quattro grandi paura è che il cittadino italiano ha rispetto a questi fenomeni non avesse un fondamento
Come dire
Quantitativo
è la paura che
Il l'immigrato sottrai posti di lavoro fa ascende degli stipendi costava molto allo Stato e in più crea problemi di legalità
è un termine come dire e sono paura è che abbiamo provato a sfatare sotto il profilo della quantità misurazione quantitativa dei fenomeni
Ma fintanto che
Continueremo guardare questi fenomeni solo ed esclusivamente nella logica delle quantità
Difficilmente li risolveremo perché si si misura il mondo si affronta al mondo in termini di quantità e solo quantità che si contendono gli spazi che si contendono i posti di lavoro che si contendono gli aiuti che si contendono i finanziamenti
E questa è una prospettiva mio per
Infatti volevo fare dice no bisogna puntare alle qualità che si completano fra di loro e questo Paese e e anche su questo tema deve puntare a questo
A fare sinergia perché questo tema che ha una complessità enorme non può essere affrontato
Per pezzi
Deve avere una sua rotondità del disegno deve avere quindi lo sforzo di tutti di mettere insieme per qualità come dire il contributo di ciascuno
Allora io mi limito a sottolineare questo aspetto
Io credo che noi dovremmo mettere insieme molti sforzi per comprendere
La complessità verso la quale stiamo andando una complessità di tipo economico ma una complessità di tipo sociale
Avremo la necessità di ragionare su come questa complessità cambierà la nostra identità perché senza capire come cambia l'identità sarà sempre difficile fare integrazione
Avremo bisogno assolutamente di ragionare su come si creano le condizioni al contesto perché queste cose risultino possibili questa è
Come dire la parte più faticosa
Da costruire e bisogna vero una capacità di analisi una capacità di progettazione ma soprattutto la capacità di progettare qualcosa che resti stabilmente strutturalmente una dei ragionamenti che abbiamo fatto come dire col Ministero degli Interni sul protocollo dei rifugiati è proprio questo no come rendere possibile che queste persone che arrivano nei centri di accoglienza possano essere in qualche modo
Profilate nelle loro capacità professionali come si dice tecnicamente con un bruttissimo termine come dire
Aiutate a valutare le loro competenze aiutate a redigere un curriculum inserire il curriculum in quelle che sono già gli strumenti
Del ministero sta mettendo in campo l'ora chiudo proprio su questa considerazione
Che dice il perché calare il fatto che la Confindustria si occupi di queste cose
E la dico così
Io sono fermamente convinto che
Il ruolo che Confindustria dovrà vere rispetto al mondo del lavoro
Tende a spostarsi
E questo
Baricentro che si sposta sposta anche il baricentro delle relazioni industriali e ciò che la bilateralità dovrà fare
E io penso
Che uno dei grandi ambiti sui quali dovremo esercitarsi a beneficio della crescita del Paese
E
Spostare il centro delle nostre attenzioni
Da quello che è la difesa dell'esistente
Che parlando di mercato del lavoro direi le politiche passive verso le politiche attive
In questo momento
Queste attenzioni anche sui temi dei rifugiati anche sui temi dell'immigrazione
Non sono
Se me lo passate delle preoccupazioni di breve periodo congiunturali di tipo turistico come quello che vedo praticare Ai confini di delle lande desolate nel Varesotto nelle quali dei POR in questi giorni
Ma è una visione diversa una visione che vede la Società come un corpo che cambia che si trasforma e ha bisogno di
Essere attivata soprattutto laddove noi per anni abbiamo omesso accuratamente di lavorare
E cioè questo aspetto dell'incontro tra domanda ed offerta della formazione dell'orientamento che sono tutti temi che consentono poi
Quel
Collegamento virtuoso fra
Il mondo della scuola al mondo della formazione e mondo del lavoro che può alla fine sono la premessa per ogni sviluppo detto si parla tanto
Di manifattura quattro punto zero
Però ragionavamo prima no su cosa succede su chi lavora in Italia su che tipo di attività si intraprendono su che tipo di iniziative mettono al mondo gli stranieri no un mondo che cambia completamente
E che apre e anche delle forbice enormi fra
La necessita di come dire preoccuparsi della non autosufficienza delle persone e ragionare sui sistemi che rendono possibile una manifattura quattro punto zero
Ecco dentro questa cosa qui c'è questo sono qui a testimoniare oggi come dire alla volontà di Confindustria
Di voler dare una mano ecco senza la pretesa di essere in grado di risolvere i problemi ma con il senso di responsabilità di doverci mettere tutti qualcosa per poter fare le cose meglio a vantaggio di tutti
Grazie dottore Albini e
Vorrei richiamare due aspetti ho apprezzato moltissimo la sua relazione il contendersi contendersi invece che la quantità Conde contendersi le qualità ma anche speriamo che in questo lavoro di nuova strategie di analisi che riguardano l'integrazione dei rifugiati possano beneficiarne in più anche nuove strategie più interessanti e più concrete anche per molti italiani che si trovano
In difficoltà e che quindi magari questi percorsi in qualche maniera possono beneficiare l'uno
L'Unione degli altri di una visione
Un po'più innovativa che guarda un po'più sul medio lungo periodo
Io qui vorrei vorrei chiudere la nostra il nostro incontro vorrei ringraziare tutti i presenti ripetere alcuni ringraziamenti al dottor Albini Direttore dell'Area lavoro ugual per Confindustria
Alla dottoressa con giacché dirigente delle divisioni politiche di integrazione sociale e lavorativa dei migranti e della tutela dei minori stranieri della direzione generale dell'immigrazione delle politiche di integrazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Ai colleghi Andrea De Bonis che lavora nel nostro settore protezione Laura Iucci che lavora nel nostro settore di raccolta fondi la relazione con
Con le imprese
Al professor Marco Frey un ringraziamento Professore ordinario presso la Scuola superiore Sant'Anna di Pisa
E docente presso l'Università Bocconi e l'Università Roma Tor Vergata
E infine alla dottoressa Laura La possa che non ha potuto essere qui con noi capo redattrice del Sole ventiquattro Ore vedete quanti soggetti tutti insieme uniti per costruire questo no ho Progetto e vi rimando presto a quando grazie a questo progetto saremo a premiare le imprese che più si sono impegnate in questo senso grazie