Rassegna della stampa e della blogsfera cinese

Buongiorno buongiorno agli ascoltatori questa settimana degli studi di Roma Francesco Radicioni per un nuovo appuntamento con la rassegna devastante della blogosfera cinesi di Radio Radicale
E e non c'è alcun dubbio a un valore simbolico enorme l'ingresso sabato scorso delle rendi della moneta cinese
Nel paniere del Fondo monetario internazionale delle valute con e i diritti speciali di prelievo e cioè un po'il salotto buono delle moniti internazionali
Dove loro gli U n è andato ad affiancare il dollaro lei euro lo Jenna giapponese e la sterlina britannica
Tra l'altro la decisione del fondo presieduto da Christine Lagarde celebrata in queste ore con grande enfasi sui giornali stampati a Pechino
Rappresenta una evidente vittoria diplomatica per la Repubblica popolare vista come un chiaro passo avanti sulla strada della riforma del sistema monetario internazionale
E anche un modo attraverso cui la Cina
Vede riconosciuto il proprio ruolo di seconda economia del mondo e tutto questo sebbene l'unico n non sia ancora una moneta convertibile
E rimanga tutto sommato scarsamente usata nelle transazioni internazionali
Ma già per provare a capirci qualcosa anche dell'importanza di questa di questa mossa del Fondo monetario internazionale e prendiamo per cominciare la cronaca della sin qua
La a people sbagli cominciare una la Banca centrale cinese ha annunciato che il Paese con chiuderà puntare sulle riforme finanziare
E sull'apertura dei mercati dopo l'inserimento del renminbi nella paniere delle valute con i diritti speciali di prelievo
La Cina salute alla decisione del Fondo monetario internazionale che rafforza la ripresentati vita la creazione e la stabilità del paniere di diritti speciali di prelievo
Mentre prosegue la riforma del sistema monetario internazionale
L'inclusione del renminbi nel paniere
Rappresenta anche una pietra miliare nel percorso di internazionalizzazione del renminbi
E il riconoscimento dei progressi compiuti dalla Cina nello sviluppo economico così come nelle riforme finanziarie e nell'apicoltura
E fin qui la fredda cronaca della sin qua
Ma cosa cambia effettivamente con l'ingresso dell'olio venne nel paniere delle valute di riserva del Fondo monetario internazionale
Descriveva one Paolo dalle colonne della rivista alza i SIN
Dalla primo ottobre scriveva l'economista i Paesi membri del Fondo monetario internazionale avranno una quota di renminbi automaticamente registrata nelle loro riserve
Però lo status di valuta di riserva non è sufficiente da solo per innescare l'acquisto di una particolare valuta da parte degli investitori
Come dimostrano le ampie riserve in dollari o sta per gli anni canadesi che non sono inserite nel paniere
Sono infatti altri fattori come la disponibilità e la liquidità degli atti sette investibili lo sviluppo dei mercati finanziari che la politica del rischio percepito a contare di più
Quindi la rapidità con cui la Cina sarà in grado di sviluppare i propri mercati finanziari
E nel fare progressi nel favorirne l'accesso agli investitori stranieri saranno questi gli elementi decisivi per trasformare l'U n in una vera valuta di riserva
Da sola l'inclusione nel paniere potrebbe portare un modesto incremento della domanda di assetti in renminbi
Così per accelerarlo la Cina dovrà quindi rendere la propria moneta più internazionale e consentire una maggiore libertà né i flussi dei capitali
Anche se questo potrebbe comportare un momento di flussi in uscita e così così l'analisi dell'economista uguali tavoli pubblicata sulla rivista traversa Insinna
Ma continuiamo a rimanere sui temi dell'economia ma dall'ingresso del renminbi nel paniere delle valute divise Erba del Fondo monetario internazionale andiamo occuparci dello stato di salute del sistema creditizio della
Repubblica popolare
E perché e perché nei giorni scorsi la Banca dei regolamenti internazionali nota alle cronache giornalistiche come la Banca Centrale delle banche centrali a lanciato l'allarme sulla tenuta del sistema creditizio
In Cina secondo i dati forniti dall'Istituto di Basilea il rapporto credito Pilla avrebbe raggiunto infatti i limiti e piuttosto piuttosto allarmanti
Ma esistere davvero un rischio default per il sistema bancario cinese
Non le sembra convinto il
La salute cena mordi imposta
Cerco scrivere in un editoriale il giornale stampato don Cong esistono ancora motivi di preoccupazione per il debito accumulato dalla Cina ma non c'è il rischio di una crisi nel due mila e otto
è vero infatti che arrivando a sfiorare i duecentocinquanta per cento del PIL il debito del settore non finanziario cinese si sta avvicinando ai livelli che alla fine degli anni Ottanta portarono la crisi in Giappone
E ancor più preoccupante la velocità con cui questo debito è stato accumulato circa il doppio rispetto alla crescita del PIL
Una crescita così rapita sostengono alcuni significa che gli standards per il credito devono essere stati troppo lassiste i
E che gran parte del capitale deve essere stata collocata male cosicché ora che la crescita sta rallentando sempre più creditori finiranno inevitabilmente in default
Questi analisti hanno in qualche misura ragione tuttavia prosegue il sociale a norma imposta questo non significa che una crisi si è imminente perché in Cina non esiste un chiaro appunto di innesco
Solitamente una crisi non si scatena a causa dell'insolvenza ma per la mancanza di liquidità però le possibilità che nell'immediato futuro il sistema bancario cinese possa subire una crisi di liquidità sono prossimi allo zero
In altre parole le banche cinesi non rischiano di rimanere a corto di contanti come è stato invece il caso di Lehman Bradano
E anche se
Uno due istituzioni finanziarie locali potrebbero incontrare qualche problema il sistema bancario rimane controllato dallo Stato il pericolo per la Cina è invece che il sistema finanziario continua butta denaro per finanziare le imprese statali decotte piuttosto che le imprese produttive nel settore privato
E questa l'analisi piuttosto convincente almeno giudice di chi parla proposta dalla South cioè una norma imposta
Ma come procedono allora le riforme delle imprese di Stato
Questa settimana è da segnalare innanzitutto alla fusione di due colossi di Stato della siderurgia cinese in un settore quello dell'acciaio che come sappiamo ha grossi problemi di sovrapproduzione
E tra l'altro con la fusione di postilla e della Kuhkan ai giornalisti e la non solo nasce il secondo gruppo siderurgico a livello mondiale
Ma questa mossa potrebbe anche rappresentare un tassello importante sulla strada della ristrutturazione e delle imprese di Stato nella Repubblica popolare
Tanto che scriveva ancora la rivista SECIN la proposta di fusione tra
Postilla e la più piccola Kuhkan a erano spilla
Dalla vita un nuovo colosso nel settore siderurgico
Ma potrebbe anche rappresentare solo l'inizio di una nuova politica ha sostenuto che il Governo
Di ristrutturazioni
In un settore frammentato inefficiente come quello della produzione di acciaio
Sembra essere infatti quei sul primo passo nella direzione dell'impegno preso da Pechino per la riduzione dell'eccesso di capacità produttiva né
Settore a cui i partner commerciali imputano il surplus di acciaio a livello mondiale
E però sullo stato dell'arte delle riforme promesse da sigilli Pinto è molto diversa e quindi merita sicuramente di essere segnalata l'analisi di Andrew Barzon
Che scriveva sul suo blog
E difficile esagerare quanto possano essere scoraggiati gli osservatori di cose cinesi a proposito dell'avanzamento delle riforme delle imprese di Stato
Infatti dopo che nel due mila e tredici c'erano stati alcuni segnali promettenti
Oggi non si assiste ad altro che è una delusione dopo l'altra più che con le privatizzazioni e la professionalizzazione del ménage menta se invece andati avanti con le fusioni forzate dei grandi colossi
E queste mega fusioni concludeva Barzon possono soddisfare l'ambizione del Partito Comunista di creare campioni nazionali sempre più importanti
Ma non sono però in grado di migliorare l'efficienza delle imprese di Stato
E con quest'ultima segnalazione però anche per oggi ci dobbiamo fermare qui
Non prima di aver ricordato che ci trovate anche su Twitter chiocciola esiste
Radicioni oppure che potete scrivere a Radio radicale alla solita caselle e-mail io ascolto chiocciola a Radio Radicale punto Itta
Un saluto da Francesco Radicioni e con una la rassegna della stampa e della blogosfera cinese ci risentiamo lunedì prossimo