Convegno introduttivo alla mostra documentaria "Aldo Moro e l'Assemblea Costituente" allestita in occasione del centesimo anniversario della nascita di Aldo Moro

Buon pomeriggio
A tutte
A tutti
Io saluto l'onorevole Giuseppe Fioroni saluto i relatori che interverranno nel dibattito tutte le autorità presenti i parlamentari e un saluto particolare affettuosa e familiari
Ai familiari
Agli amici dell'onorevole Aldo Moro
Ecco ogni anno
Ogni anno il nove maggio
Nella ricorrenza dell'assassinio di Aldo Moro le istituzioni della Repubblica dedicano alla figura dello statista democristiano la giornata della memoria delle vittime del terrorismo e delle stragi
Un'occasione l'occasione per riflettere su una fase drammatica della storia del nostro Paese
E sul modo sul modo con il quale la democrazia italiana sette respingere l'attacco terroristico
E in quelle giornate di ricordo il nostro pensiero va
Abbia fallito alla lunga prigionia di Moro alle immagini sconcertanti di via Caetani che hanno segnato tutti noi
Un'intera generazione potrei dire
L'immagine di quella senno rossa
Ed è il suo cadavere nel
Nel bagagliaio
Sull'omicidio di Aldo Moro come sapete il Parlamento allungo ricercato a lungo discusso
E questo lavoro prosegue prosegue ancora oggi attraverso la Commissione bicamerale che appunto è presieduta dall'onorevole Fioroni
Ma
Il centinaio della nascita gli Aldo Moro
è stato ed è l'occasione per parlare anche della sua vita della sua vita non solo della sua morte per discutere del del suo profilo culturale della sua visione politica
Del contributo concreto al consolidamento della nostra democrazia e anche al prestigio del nostro Paese nel mondo
Numerosi sono gli articoli i saggi
In questi giorni sulla stampa
Che descrivono il suo pensiero e la sua azione politica così come
Si sta facendo in diversi convegni primo fra tutti quello che si era svolto il ventitré settembre al Quirinale
Nel corso del quale Presidente Mattarella ha pronunciato un discorso
Ricco ricco di spunti e anche di profonde considerazioni
La Camera
Dei deputati raccogliendo una proposta della Commissione bicamerale di inchiesta si unisce a questa
A queste riflessioni si unisce
Per fare un approfondimento del convegno di oggi convegno di oggi così come la mostra che inauguriamo ecco è dedicata ad un aspetto particolare e molto importante dell'azione politica di Moro e cioè
Il contributo Daloui dato all'Assemblea Costituente e alla elaborazione della nostra Carta fondamentale
Un aspetto particolare ma che dice molto della personalità di Aldo Moro perché
Nel suo lavoro di costituente riserbo non soltanto
Il suo
Solido bagaglio culturale di studioso di studioso raffinato ma anche
La sua visione di democrazia e la sua visione delle istituzioni
Aveva infatti
Una chiara consapevolezza del fatto che la giovane democrazia italiana aveva basi deboli aveva basi precaria
Perché perché sorgeva dopo vent'anni di dittatura
E dopo una guerra che aveva devastato il nostro Paese
Ma
Anche perché le modalità con
Con le quali si era costituito ostruito lo Stato unitario nel diciannovesimo secolo non avevano non avevano composto
Le antiche fratture sociali le differenze territoriali le divisione ideologiche e le divisioni religiose
E poi mentre
I costituenti erano al lavoro cominciava quella guerra fredda che avrebbe condizionato non poco la nostra storia nei decenni avvenire
La Costituzione rappresentava quindi lo strumento fondamentale
Della grande compito che attendeva le classi dirigenti italiane cioè quello di unire il Paese e di creare una democrazia solida ma anche una democrazia partecipata
E per raggiungere questo obiettivo
Le situazioni dovevano innanzitutto rappresentarlo questo Paese cioè dovevano rappresentare l'Italia reale
Non solo dal punto di vista politico ma anche dal punto di vista sociale dovevamo avere ben chiaro il Paese che ci troviamo di fronte
E la storia italiana dal dopoguerra è stata assegnata da una difficile ricostruzione certo anche dal boom economico ma anche da ripetuti tentativi di sovvertire le istituzioni democratiche
E il nostro Paese venne anche percorso da movimenti politici da movimenti sindacali sociali che reclamavano reclamavano nuovi diritti anche nuove libertà
E mi riferisco in particolare alle mobilitazioni operaie movimenti femminili e i giovani di quegli anni quindi queste spinte sociali
Avevano spesso
Sia contenuti ma anche come dire parole d'ordine molto distanti dalla cultura e dalle idee di Aldo Moro
Ma di fronte a questi movimenti di fronte a queste idee il suo atteggiamento politico non fu mai quello di respingerle
Ecco al contrario
Era sua convinzione che la politica dovesse ascoltare quanto si muoveva nella società sforzarsi almeno sforzarsi a comprendere ad essere disponibile a cambiare se stessa perché bisognava includere
Rappresentati
Anche le inquietudini e le istanze che salivano dal profondo del Paese
Era indubbiamente aiutato in questo suo proposito da una
Caratteristica forte della sua personalità e cioè da una straordinaria curiosità intellettuale
E dal rifiuto di ogni forma di documenti istmo
Queste sue doti personali le ritroviamo anche nel proposito che ha sempre perseguito di coinvolgere
Progressivamente nell'aria di governo le grandi forse popolare che animavano la democrazia italiana e quindi come si diceva prima
I socialisti e l'esperienza del centrosinistra e poi i comunisti i comunisti quando di fronte ad una crisi economica preoccupante volle avviare una stagione di unità nazionale
Un tentativo che
Fu però stroncato proprio dal suo vicino ad opera delle Brigate Rosse
Ecco a ben vedere questa visione questa visione di una politica inclusiva di una democrazia partecipata di istruzione istituzione aperti alle istanze sociali
Ed è proprio la visione scritta a chiare lettere nella nostra Costituzione e questa è la prova è la prova più chiara del fatto che quel testo porta il segno evidente
Del contributo che la sua costruzione ha dato Aldo Moro
Questo contributo è rappresentato in modo concreto anche nella mostra che oggi inauguriamo che spero
Tante persone soprattutto tanti giovani vorranno visitare
Perché
Per una generazione come l'attuale
Che chiamata a svolgere il suo ruolo sociale senza le certezze che avevano degenerazioni che l'hanno preceduta la conoscenza condizioni imprescindibile
E non si può conoscere l'Italia di oggi senza impadronirsi della sua storia
E allora di questa storia Aldo Moro è stato un protagonista di primo piano e lo è stato grazie alle sue idee anche alla sua capacità persuasiva
E in una fase storica come quella in cui viviamo nella quale
Si diffondono discorsi di odio discorsi di sopraffazione di delegittimazione
Ecco io penso che valorizzare al contrario la forza delle idee la forza delle idee
La forza del dialogo io perlomeno questo la considero veramente una necessità per il nostro Paese
Quindi per questo la figura di Aldo Moro ritengo che possa dare ancora tanto al nostro Paese proprio perché ha creduto in questi valori e ringrazio
Grazie alla Presidente Polverini Presidente Fioroni
Presidente la Commissione parlamentari d'inchiesta sono penetrano euro introduce
Il dibattito che seguirà
Prima di svolgere il mio intervento vorrei ringraziare la Presidente della Camera
Onorevole Laura Boldrini per avere realizzato questo evento per aver accettato di introdurlo
Ritengo infatti che un incontro scientifico correlatori così importante magistralmente
Coordinate moderato dal dottor folli sia il modo migliore insieme alla mostra dedicata more alla Costituente
Per dare un contributo come Camera dei deputati
Al programma delle celebrazioni per il centenario della nascita via Aldo Moro la Commissione di inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro
A unanimemente caldeggiato la realizzazione di questo evento nella convinzione che all'inchiesta parlamentare
Che cerca di fare luce su uno dei fatti più drammatici della storia contemporanea debba affiancarsi una valorizzazione del contributo di Moro alla costruzione della democrazia del nostro Paese
Trovo anche appropriato
Che la mostra il convegno si svolgono presso la Biblioteca della Camera more infatti era uno studioso ed è certo verosimile che abbia utilizzato le raccolte della biblioteca che allora erano all'interno
Di Montecitorio tanto più che rappresentava per Moro e per tanti altri deputati uno spazio di lavoro irrinunciabile
Riflettere sull'azione di Aldo Moro alla Costituente è importante per almeno due motivi
In primo luogo l'esperienza la Costituente è fondamentale per la biografia politica di Moro
è infatti alla Costituente che giungono a maturazione le riflessioni e l'elaborazione che Moro ha compiuto negli anni precedenti come studioso di diritto e come attivo esponente dei movimenti universitari cattolici
Grazie a questa maturazione Moro può sviluppare una visione di politica costituzionale che al suo punto centrale
Nella volontà di orientare le energie del Paese alla realizzazione del Progetto di Stato democratico e sociale delineato nella prima parte della Costituzione
Alla Costituente Moro si rende inoltre conto
Che questo obiettivo non potrà essere raggiunto attrezzo posizioni radicali ove elitaria ma solo aggregando intorno a questo progetto le più ampie componenti sociali e politiche
Questa visione politica partecipativa e di lungo periodo è alla base della successiva azione di Moro sia negli anni della transizione dal centrismo al centrosinistra
Sia nella drammatica crisi degli anni Settanta che Moro cercò di governare e indirizzare un esito positivo finendo per sardi Picardi la vita stessa
Il secondo motivo per cui è importante approfondire il ruolo di mora la Costituzione sta nell'importanza del contributo che gli ha dato alla redazione del testo costituzionale
Analizzare gli interventi di Moro prendendoli non come testi isolati ma nelle loro relazioni con le discussioni che si svolse una Commissione per la costituzione nell'Assemblea consente di comprendere molto della gestazione della nostra Carta
Appena
A parte alcuni interventi più tecnici più legati al tema dell'epoca gli interventi del Moro e dei più importanti tra i costituenti costituiscono tuttora un fondamentale contributo al dibattito politico non di ieri ma di oggi
Perché toccano le grandi questioni del rapporto tra Stato e persona dei diritti e dell'eguaglianza sostanziale
Posso di fronte ad un grande problema della costruzione della democrazia in un Paese
Che cercava di aprirsi a una nuova stagione di diritti in un contesto internazionale totalmente conflittuale i costituenti e Moro più di altri sembrano se per individuare un orizzonte comune di riferimento
Pur partendo da premesse ideologiche talora antitetiche
Un orizzonte comune che può essere sinteticamente individuato nella fondazione di una democrazia progressiva e partecipata fondata sul pluralismo delle formazioni sociali sul riconoscimento di una sfera
Garantita di diritti individuali e collettivi anche attraverso cessioni di sovranità e sull'affermazione dell'uguaglianza sostanziale
Si tratta come si vede di tematiche per nulla datate che anzi dovrebbero costituire anche oggi i criteri direttivi di una più litiga che non deve appiattirsi su una dimensione strettamente tecnica o contingente
Moro fu un protagonista dell'incontro tra forze politiche che diverse che consentì l'approvazione della Costituzione un tema sul quale occorre fare qualche precisazione spesso infatti qualcuno tende a rappresentare dopo anni
Quel lavoro come un compromesso costituente in una forma semplicistica o per mitizzare uno o per denunciarlo come una forma di consociativismo
Nella realtà questo compromesso di cui Moro fu protagonista non fu un mero accordo politico ma il frutto di una comune consapevolezza dell'importante del consenso come base della democrazia della necessità di non provvedere
Non prevedere un eccessivo vantaggio per i partiti che detenessero la maggioranza parlamentare e le posizioni istituzionali di vertice
Da questo punto di vista è illuminante legge gli interventi di Morrone dibattiti che si svolsero all'interno della Commissione per la costituzione nelle sue sottocommissioni
In esse si vede infatti come la redazione del progetto di Costituzione si realizza attraverso un lavoro comune che lasciava molto spazio a contributi di singoli nell'ambito di una disciplina di partito che non schiacciava le individualità politiche
I relatori POR potranno illustrare con competenza diversi aspetti dell'azione di Moro alla Costituente io mi devo limiterò a sottolineare alcuni elementi
Che più di altri mi sembra un meritevoli di un'attenzione anche sulla base
Della documentazione che mirabilmente sarà sposta
Nella nostra mostra talora si tende a sottovalutare il contributo di Moro rispetto a quella di altri costituenti che furono suoi interlocutori privilegiati pensa Dossetti la Pira Mortati basso Togliatti
In realtà la Costituente Moro gioca un ruolo di primo piano sia nella prima sottocommissione della Commissione per la Costituzione siano assemblea come vice capogruppo dalla Democrazia Cristiana
La sua posizione e regionali è originale e non riconducibile come talora si fa ad un mero apporto al gruppo dossettiani rileggendo gli interventi di Moro sirene infatti oralmente che c'è un orizzonte comune con i professorini
Ma c'è anche una grande autonomia di pensiero che porto more assumere posizioni originali e non riconducibili mai alloggi che di scuola o di corrente
Tra i vari filoni relazione di Moro direi che è più importante è quello relativo alla persona e lo Stato due termini che per Moro sono strettamente legati dietro la posizione di Moro cioè il cosiddetto Codice di Camaldoli il documento sui principi di un ordinamento e sociale cristiano
Elaborato al termine la settimana di studio della reati cattolici nel luglio mille novecento quarantatré al quale egli contribuito in maniera determinante c'è però anche la grande cultura giuridica di Moro
E lo porta approfondire
La teoria della pluralità degli ordinamenti giuridici e c'è anche la sua personale cristiana sensibilità per i diritti dei deboli e degli svantaggiati
Sulla base di questi motivi ispiratori Small Moro svolge un lavoro veramente significativo nella Commissione contribuendo non poco la definizione degli articoli uno due e tre della Costituzione
Al contrario di altri costituenti democristiani e lì si dimostra Perton la formula proposta da Togliatti ad esempio dalla Repubblica italiana
Come Repubblica di lavoratori pur preferendo le quella di Repubblica fondata sul lavoro e sulla solidarietà sociale interviene notte con costanza sulla tematica dei diritti e del principio di uguaglianza
Principio che individua come chiave di volta del nuovo Stato democratico
La sintesi più chiaro che la proposta di Moro e il suo discorso in Aula del tredici marzo del mille novecentoquarantasette quale inno and intervenendo sugli articoli uno sei e sette gli ultimi due diventeranno poi due e tre della Costituzione
In questo discorso more esprime chiaramente l'acqua posizione sulla carta in prospettiva sul futuro del Paese
Morì inizia una considerazione impegnativa rievocando ridiscussione contro gli atti in Commissione cito testualmente preoccupati di realizzare attraverso la nuova Costituzione italiana
Uno strumento efficace di convivenza democratica noi non abbiamo mai cercato e neppure adesso cerchiamo
Di dare alla Costituzione un carattere ideologico
Moro introduce però una fondamentale precisazione sottolineando che la Carta costituzionale non può essere nutra alé perché deve corrispondere ad una visione condivisa per usare ancora le sue parole
Divisi da diversi intuizioni politiche da diversi orientamenti ideologici
Tuttavia non siamo membri di una comunità la comunità del nostro Stato e ve li stiamo uniti sulla base di una elementare e semplice idea dell'uomo la quale ci accomuna e determina un rispetto reciproco gli uno degli altri
Sulla base di questa premessa rivendica innanzitutto l'essenziale carattere antifascista della Costituzione
Sottolinea poi che i tre articoli presa insieme definiscono il carattere del nuovo Stato italiano che cito si fonda sulla democrazia in senso politico in senso sociale ed in senso che potremmo chiamare largamente umano
Moro insiste poi molto in polemica con Calamandrei con la centralità dei diritti fondamentali dei principi fondamentali
Questi non sono un semplice preambolo come veniva richiesto all'ora da parte della sinistra ma vincono il legislatore assumono una funzione di garanzia
Su questo punto il discorso di Moro è chiarissimo
Quando si parla di tante norme che andiamo discutendo e ci si scandalizza il riferimento era i principi fondamentali che siano norme costituzionali bisognerebbe dire ma in fondo questo non significa altro
Che sottrarre questi principi all'effimero gioco di alcune semplici facili maggioranze parlamentari
Questo importantissimo discorso che andrebbe letta integralmente costituisce uno dei riferimenti più chiari per chiunque anche oggi voglia cogliere il nucleo dei valori fondamentali del nostro patto costituzionale
A questa prospettiva Moro impronta era la sua azione successiva contribuendo indirizzare la nostra democrazia nella limitazione dell'allargamento dei diritti
Un secondo ambito nell'azione di more la Costituente riguarda il tema dell'educazione e della scuola
Qui Moro non porla tanto dalla sua esperienza di professore universitario anche perché di Università non se ne parlo moltissimo ma più stanchi piuttosto porta le istanze pluralistica del cattolicesimo democratico
Mentre forse né di sinistra insistono soprattutto sul valore della scuola di Stato nella formazione del cittadino Moro insiste piuttosto sul riconoscimento dell'istruzione come diritto soggettivo e sulla valorizzazione delle iniziative educative e scolastiche della società civile
Nella sua prospettiva pluralista decisiva e nell'educazione e la funzione della famiglia delle altre formazioni sociali
Si colloca in questo contesto anche la battaglia combattuto da Moro in favore della scuola non statale che non è semplicemente una posizione confessionale ma si colloca in un corretto approccio pluralista
Il tema del pluralismo a centrale anche in terzo filone degli interventi di Moro
Quelli del rapporto fra Stato e Chiesa la valorizzazione del pluralismo era del resto un carattere distintivo di tutta la generazione di giovani politici cattolici che si affacciò alla vita pubblica negli anni della Costituente
Basterà qui ricordare gli interventi a favore della definizione della famiglia come società naturale definizione che Moro non intende per usare le sue parole
In senso zoologico animalesco ma nel senso che la famiglia costituisce un ordinamento originario e razionale
La cattura del pluralismo cattolico e la teoria della pluralità degli ordinamenti giuridici consente la Moro di porre in maniera duttile moderna anche il tema del rapporto tra Stato e Chiesa
Muovendosi sulla scia delle posizioni di Dossetti Moro afferma la necessità di regolare per via concordataria tra rapporto non perché lo Stato
Debba
Dare alla Chiesa una situazione di privilegio ma sulla base del riconoscimento che la Chiesa è un ordinamento giuridico originaria la regolazione bilaterale dunque
Alla sua funzione non solo di tutelare la Chiesa da ingerenze dello Stato ma anche di distinguere nettamente e per sempre la sfera civile la sfera religiosa
Un ultimo filone dell'azione del Moro su cui vorrei richiamare l'attenzione riguarda l'organizzazione costituzionale e il ruolo dei partiti gli interventi su questi temi sono di un numero così e si dimostrano spesso una grande consapevolezza
Della necessità di creare un sistema costituzionale efficiente come nel caso dalla proposta però provate di non prevedere lo scrutinio segreto come forma normale dell'approvazione del proposta di legge
Mi limito però richiamare due tematiche che evidenzia una grande attenzione con cui il gruppo democristiano e Moro guardavano al tema del ruolo delle formazioni sociali
Nel nuovo Stato democratico la prima è quella dell'organizzazione interna dei partiti con metodo democratico che Moro sostiene sulla base del fondano mosso emendamento Mortati
La seconda e quella della previsione di un Senato rappresentativo Moro presenta un emendamento per la richiesta di inserire il Senato rappresentativo della formazione sociali classico tema del cattolicesimo politico italiano sul quale democrazie cristiane sconfitta
Con la bocciatura del era degli azione dell'ordine del giorno Piccioni Moro e della conseguenza scelta in favore di un Senato debolmente differenziato rispetto alla Camera
Il contributo di Moro alla Costituente dunque estremamente ricco e variegato
E sua tuttavia un elemento unificante molto chiaro l'uomo in quanto persona
E la promozione della solidarietà sociale che si traduce in un'attenzione per le masse in prospettiva in un coerente riformismo quella cui Moro pensa è uno stato di popolo espressione che gli USA nel corso delle discussioni
Nel quale la persone le formazioni sociali contribuiscono allo sviluppo dello Stato ma sono tutelate nel contempo da qualunque tentazione giacobino totali tali centrale rimane dice l'idea di dignità dell'individuo che il perno della concezione personalistica a cui Moro può essere ricondotto
Al contrario di molti costituenti Moro ritiene con la Costituzione debba stabilire condizioni per lo sviluppo dei diritti e le loro ed l'attività ma non debba avere la tentazione di festival rizzare le dinamiche della società dentro un progetto politico contingente
Le norme costituzionali non sono per Moro contingenti o congiunturali ma rappresentano come spiego nel discorso del tredici marzo l'espressione di una visione comune dell'uomo
La posizione ha dispiegato le sue potenzialità nel corso degli anni che dovrebbe essere anche oggi un punto di riferimento essenziale per il dibattito politico e culturale
Le incomprensioni di cui Moro fu oggetto e la sua tragica morte non possono cancellare la sua grande eredità come ha ricordato recentemente Presidente Mattarella
Realizzare un rapporto virtuoso tra democrazia e libertà attraverso il pluralismo l'attenzione alle formazioni sociali un rapporto dinamico fra la politica mondi vitali della società rappresenta tuttora un obiettivo da perseguire in particolare per le forze che andare in maniera
Si richiamano a quella eredità culturale
Alla Costituente Moro aveva già ben chiara la direzione verso cui muoversi e aveva anche ben chiaro che la scrittura della Costituzione
Doveva avvenire sulla base di una larga condivisione tra le forze politiche sia di principi generali che delle grandi soluzioni istituzionali
Come disse nel solito discorso del tredici marzo se nell'atto di costruire una casa
Nella quale dobbiamo ritrovarci tutti ad abitare insieme non troviamo un punto di contatto un punto di confluenza veramente la nostra opera potrà dirsi fallita anche questo è un messaggio di stringente attualità
In una fase in cui le di fare già in sé politiche
E le differenze forse politico ognuna con la propria autonomia e legittime posizioni e i cittadini si confrontano con il tema di fronte
Delle riforme e con il prossimo referendum costituzionale può essere un utile è un evento di comune riflessione
Grazie
Grazie
Grazie Presidente Fioroni la Presidente Polverini che ringraziamo ancora per
La sensibilità di aver reso possibile questo incontro adesso ci lascia
Ecco e noi a questo punto
Ci avviamo
A entrare nel dibattito
Proprio gli interventi
Propri interventi della Presidente della Camera e ora l'introduzione ampia e approfondita del Presidente Peroni sì fanno capire come
Sia necessario riflettere sul Moro costituente per le ragioni che sono state vendette e per il fatto che purtroppo
Il
Una certa tendenza dell'opinione pubblica e grande pubblico sia di
Dedicare la sua attenzione soprattutto alla tragica fine
Di Aldo Moro quando invece quando invece è necessario riscoprire il suo ruolo
Il suo ruolo digitale nella fase di nascita della Repubblica
I trent'anni che vanno dal Moro costituente al momento in cui
Purtroppo e gli viene strappato
Alla fretta la sua famiglia e a ruolo pubblico che aveva
Il protagonista della vita repubblicana qui trent'anni sono
Stati
Già Moro vissuti come protagonista e l'impronta
Di questo suo ruolo della costruzione della democrazia repubblicana democrazia giustamente definita inclusiva
E la costruzione delle mura della casa della casa comune beh
Sono opera
Che ha visto questo giovane trentenne perché un signore uomo di trent'anni già giurista fermato intellettuali finissimo è stato ben descritto adesso dal
Delle Fioroni Governo allorché ha dato questo suo apporto di grande originalità costituente senza esitare a confrontarsi anche duramente con personaggi politici di prima grandezza come Togliatti
Bene credo che sia opportuno quindi che questo dibattito stasera approfondisca questi aspetti del contributo di Moro alla vita repubblicana
Io presento
Gli studiosi che prenderanno adesso la parola ripresento nell'ordine in cui svolgeranno il loro intervento comincio dalla professoressa Cecilia davano rally ordinario di Storia contemporanea presso l'Università di Cagliari
Il direttore della Gazzetta del Mezzogiorno Giuseppe De Tommaso
Il professore di prestito Giovagnoli ordinario devasta cattolica del Sacro Cuore
E il professor Paolo ritorna ordinario di diritto pubblico comparato e preside della Facoltà di giurisprudenza alla Sapienza
Prego professoressa da Novelli
Allora mi era stato chiesto di occuparmi della scuola già
Presidente Fioroni ha accennato qualcosa
Moro fu il relatore di tutti e due gli articoli della quella situazione che si occupano di scuola e istruzione università
L'articolo trentatré
Sulla libertà dell'arte della scienza e della scuola e articolo trentaquattro sull'obbligo e la gratuità dell'istruzione inferiore
L'articolo trentatré
L'arte parla dell'arte la scienza sono liberi naturalmente qui c'era l'esigenza di uscire dalla dal fascismo
Nella relazione Moro specifica che lo Stato la Repubblica detta le norme generali dell'istruzione
E precisa che pur nel parallelismo tra
Iniziativa privata e pubblica lo Stato e l'arbitro alla preminenza
Noi vediamo subito che c'è già un eletto retta non c'è mai aumenta auto
Moro lo diceva la presidente Boldrini è inclusivo considera che le scuole non statali
Hanno pieno diritto di esistente e le famiglie devono avere il diritto di iscrivere i figli alle scuole non statali
Possono e devono chiedere la parità in
Nella Commissione in genere la
La la parificazione era sembrato un
Un termine un po'troppo commerciale un posto e qualificato non piaceva piace invece parità perché parità mette sullo stesso piano le scuole statali nelle scuole
Non statali Moro disse infatti che non si era voluto fare riferimento all'istituto della parificazione ma solo sancire il principio che ci sono delle scuole non statali
E nel complesso la stella sembra concordo con Moro nel superare questo concetto di parifica della parificazione
E e del pareggiamento a favore piuttosto di quello considerato più pieno più libero della parità
E le scuole che avessero ottenuto la parità avrebbero poi avuto piena libertà
L'articolo trentaquattro sull'obbligo la gratuità dell'istruzione superiore e qui Moro entro nel vivo
Sul tema della l'obbligo da parte dello Stato di garantire I capaci e meritevoli che non avessero avuto la possibilità di
Di studiare dopo la scuola elementare di garantire con delle borse di studio il lo studio di questi di questi ragazzi capaci e meritevoli
Nell'ottobre quarantasei quando iniziò la discussione
Moro aveva già maturato una ampissima esperienza abbia frequentato giurisprudenza si era laureato soprattutto era diventato Presidente la fusi era andato in guerra
E aveva poi era rimasto Presidente la Fuci fino al quarantadue
Poi avete anche fatto il militare ufficiali di fanteria e nel luglio quarantatré come già il Presidente Fiorella ricordato aveva partecipato a Camaldoli alla stesura della Codice di Camaldoli
La codici che già al punto terzo si occupa di educazione stabilendo il diritto alla libertà della scuola
Tornato dalla guerra ottiene la cattedra di diritto penale e soprattutto a Bari fonda un giornale la rassegna che uscì fino al quarantacinque dove cominciò a occuparsi
Della libertà universitaria qui scrive un articolo
Il primo problema è quello della libertà senza libertà non c'è vita non c'è cultura che bella questa espressione che come intensa per un giovane per un ragazzo che esce dal fascismo calci da quel clima così
Così veramente grigio dentro del fascismo affermare che senza la libertà non c'è vita non c'è apertura è un qualcosa di veramente liberatorio di un'esplosione di gioia di bellezza
L'università molto sofferto dei freni che le sono stati posti del controllo vessatorio delle idee
Sempre continua a leggere dall'articolo sulla rassegna sola questo patto la libertà mi verso Italia potrà ridiventare anche gioiosa e risorgere dalla mortificazione c'è veramente tutto il senso della rinascita della
Della risorge Enza dopo dopo il fascino dopo il fascismo
Moro può era diventato anche direttore di Studio mobile successivamente fu eletto Presidente del movimento laureati
Dunque alla Costituente
Nella sua relazione del diciotto ottobre quarantasei proprio sugli articoli trentatré e trentaquattro
Appunto alla sua attenzione proprio sulla libertà di educazione l'attività costituente doveva trovare un punto di mediazione tra libertà civile e funzione sociale dello Stato nell'educazione
Naturalmente esisteva in primo luogo un diritto dell'uomo e cioè del fanciullo a essere tutelato nella formazione della sua personalità
Che è una formazione ancora in fieri da parte del bambino e quindi dove nascerà famiglia e poi lo Stato a tutelare questa formazione
La formazione dell'uomo in ultima analisi che deve essere la base della nostra Costituzione democratica
Il diritto all'istruzione si estrinseca in due forme diritto a ricevere adeguate prestazioni educative e poi anche determinati contenuti
Per concorde riconoscimento tutte le forze politiche italiane erano più o meno d'accordo su queste aspirazione del fanciullo che doveva poter essere realizzata gratuitamente
La Costituzione democratica però avrebbe dovuto garantire a tutti di formarsi liberamente senza le arbitrale sopraffazioni dello Stato totalitario
Parallela al diritto libero dell'uomo di formarsi c'è anche la libertà dell'insegnante
Sono entrambe le cose si quindi esprimere con i suoi programmi e con i suoi modi di insegnamento la sua libertà che anche questa era stata gravemente leso dal fascismo
Da questi molteplici diritti doveva discendere il testo costituzionale che garantisca la libertà di aprire scuole private la libertà per le famiglie di garantire l'istruzione figli la libertà dell'insegnamento
Lo Stato dunque
Ha il diritto di aprire scuole statali ma non deve farlo in regime di monopolio questo era molto importante nel mondo
Come come ad esempio invece altre situazioni dovevano esserne a regime di monopolio come il controllo di polizia o la difesa militare o l'amministrazione della giustizia l'educazione no non doveva essere il regime di monopolio
Lo Stato superiore sia la scuola pubblica che a quella privata avrebbe dovuto controllare la capacità degli insegnanti l'idoneità dei locali
Perché la cultura il NARS dell'arte
Nascono dove possono si sviluppano come possono scrive Moro obbedendo alle inclinazioni dell'ingegno e giovandosi in ogni caso della libertà di cui possano godere
E poi c'è il riconoscimento da parte di moda della creatività del singolo
Da questo punto di vista più che un'iniziativa burocratica può giocare la multiforme libertà umana sensibile e pronta a esperienze nuove idonea a soddisfare le esigenze che la stessa libertà umana crea
Tutto questo effettivamente Fini nella Costituzione che stabilì l'arte la scienza sono libere e libero lei all'insegnamento e che la scuola e aperta a tutti obbligatoria e gratuita
Articoli fondamentali il trentatré e il trentaquattro mai messi in discussione nella storia successiva della Repubblica democratica vorrei concludere sempre mettere con un ricordo personale perché io ho frequentato Scienze Politiche
E moda fatto lezione fino all'ultimo l'INPS suo insegnamento istituzioni di diritto e procedura penale non faceva parte del mio indirizzo che era lo storico politico
Ma in tantissimi di noi andavano la mattina alle nove e mezzo accezione da noi mezzo i dieci e mezzo al piano terra
Mi ricordo benissimo tantissime andavano ascoltarlo
Perché comunque lui faceva più lezioni di filosofia del diritto che non sezioni tecnica giuridica e quindi anche per noi che
Seguivamo un altro indirizzo un po'per curiosità un po'per
Cercare di capire
Come come la pensasse queste sono elezioni che fino all'ultimo si sono tenute sono un ricordo vivissimo grazie
Grazie professoressa
Adesso do la parola al direttore De Tomaso e ricorda naturalmente che chi vuole al termine
Del convegno
Può visitare la mostra Moro e la costituente che si tiene nei settori del corridoio degli atti parlamentari prego un saluto a tutti i bovini così riprendere un po'gli ultimi le ultime parole della professoressa da uno pelli
Che ha così ha citato le lezioni di Filosofia del diritto di Aldo Moro ben credo di poter dire che il vero muovo sia illo muovo delle lezioni di filosofia del diritto perché
Cioè io offre una così una unico siamo spaccato di una personalità che forse non è molto nota a coloro che hanno potuto leggere delle vicende della storia di un uomo Ugo come politico e non conoscono bene io muovo come studioso devo dire che io muovo odioso secondo me
Scusate l'espressione un po'così dozzinale vale di più
Nel senso che il modo che in meno così preoccupato anche della tattica della contingenza della vicenda politica quotidiana
è il il morbo
Delle ferro del del del dell'elezione di profili del diritto è un motore che sorprende perché è un modo che ci ricorda ad esempio
L'importanza che deve sempre essere conosciuta al diritto naturale rispetto al diritto positivo e poi soprattutto il modo che ricorda come l'eccesso di legislazione
Visto che stiamo in una How la che in una
Diciamo in una struttura
Di una
Tra l'altro modo diceva che la democrazia il Parlamento e quindi cioè non è
Un'altra cosa quindi libertà la democrazia il Parlamento scrive nelle lezioni di
Filosofia del diritto però metteva in guardia dall'inizio di eccedere nel positivismo giuridico vale a dire qualunque problema per forza debba essere normato perché
Perché perché può anche
Può anche capitare che il
Il legislatore non abbia tutte le informazioni non insiste il pianificatore intelligente il pianificatore per sua natura e portato all'gare perché non possiede tutta l'informazione e formazione sono
Il il crocevia il concentrato di rapporti che intercorrono tantissime persone in modo su questa
Su questo aspetto dice delle cose davvero interessanti anche dal punto di vista proprio linguistico dice
Il formalismo giuridico può addirittura mettere in pericolo la pace sociale
Cioè detta da un giurista un'affermazione forte testuale un'affermazione del genere sorprendente perché il giurista per una pura e portato a pensare che qualunque problema possa essere risolto con un'approvazione con un intervento legislativo
Nuove invece intanto riconosce l'importanza direi quasi la supremazia e anche questo un po'sorprendente del diritto post del diritto privato sul diritto pubblico
In fondo il debito pubblico che cosa è il diritto pubblico e il suo vietatissimo cioè l'Unione Sovietica non esisteva il debito privato esisteva il diritto pubblico
E che muovo nel nel così nel nella dialettica giusta che ci deve essere in una
In un in un in un ordinamento democratico è fondato su un'economia libera fra diritto positivo
Fra e diritto naturale per soprattutto fra diritto privato e diretto e debito pubblico è comodo dice il debito pubblico ricorda deve intervenire non solo nei momenti necessari
Non può essere avvolgente non può essere invasivo non può essere pervasivo
Tra l'altro proprio la citazione che affatto la professoressa proprio dalle lezioni di profilo il diritto che ricordo un'altra un'alta definizione secondo me efficacissima di nuova opposto del concetto di proprietà
Il percorso della proprietà
è un modo di cioè uno strumento di lavoro sociale credo che non sia stata data della proprietà una di finzione più giusta e più efficace più così anche acuta di quella di Moro perché che costa nuovo già affida alla proprietà quindi alla giusta
Interpretazione della democrazia economica cioè del mercato la possibilità di fare socialità
C'è una proprietà beni intesa ricordavo non arricchisce solo il titolare maggiormente arricchire soprattutto coloro che potranno beneficiare di questo
E sono davvero delle così espressioni Lumina anti dell'espressionista ordinaria che muovo poi ricompare applica in particolare sul Mezzogiorno la posizione di nuovo sul Mezzogiorno e una posizione
Molto molto originale intanto nuovo
Storicamente combatte l'idea che il Mezzogiorno sia stato passivo inerte inefficace nei confronti del fascismo nuovo proprio c'è una pagina illuminante dei suoi interventi che appunto
Dopo è stato un grande giornalista o perché un grande giurista
E ricorda che il fascismo non ha fatto del bene al Mezzogiorno perché il fascismo intanto ora perché non esiste il pianificatore intelligente il fascismo ha inteso il Mezzogiorno come un anno un piano aerea di ruralità
E quindi a
è intervenuto e ha manomesso le libere scelte dei dei meridionali e quindi monopoli satellite perché tanta immigrazione
Perché probabilmente il fascismo ha contribuito a impoverire il Mezzogiorno non
A renderlo più moderno e dal punto di vista economico più attrattivo
E quindi è giusto che il mezzogiorno poi abbia il suo riscatto e tra l'altro dice Moro quando il Mezzogiorno ha avuto delle reazioni estreme
Ha avuto per le azioni perché
Sono tavoli sue impostato si è comportato nei confronti del Mezzogiorno in maniera dimenticanze se non ostile
E credo che sia
Un dato
Così
Che tutti possono verificare possono così
Ammette riconoscere
Tra l'altro e anche
Importante la posizione di mezzo già un atto dire di modo sul Mezzogiorno per quanto riguarda per esempio gli interventi che furono decisi negli anni cinquanta a proposito
Della
Proprio dei di del riscatto del rilancio insomma De Gasperi e gli va dato atto intanto di aver varato la Cassa per il Mezzogiorno è trovato di aver preteso che fosse nominata come cassa
Perché De Gasperi
Insiste sul fatto che
I cittadini del sud dove sappiamo c'è da dire che stavolta lo Stato faceva forse
Perché se fosse stata scelta un'altra definizioni la tradizione un'altra parola apporto di cassa non solo enti istituti istituzione poi menti meridionale avrebbero pensato che si trattava di un'ennesima presa in giro
La cassa invece stava a significare che lo Stato per la prima volta interveniva interveniva proprio con
Moneta sonante in difesa delle popolazioni del Sud arretrate rispetto a quelle del nord
Nuovo e su questa linea nel senso che a differenza di coloro che pensano ad uno sviluppo eterodiretto vale a dire l'industria pesante perché muovo a un'idea dello sviluppo diverso
Da quella che purtroppo emerse in quella circostanza che se bisogna riconoscere che i primi vent'anni
Di vita della carta premetto giorno sotto la direzione
Di Gabriele Pescatore che muta mancare qualche mese fa sono stati eccezionale sono stati riconosciuti da tutti come anni in cui diciamo il protocollo degli interrompe enti e che è riuscito a smuovere a rendere più
Così dinamica la le colonie meridionale però nuovo a un'idea e nei suoi scritti anche
I filosofi del diritto questo emerge a un'idea di sviluppo naturale
L'importanza e che mi dava l'agricoltura alla piccola e media impresa
E lo Stato dicevamo devi intervenire quando si verifica un caso di M emorragia occupazionale
Quando ci sono case di emorragia occupazionale lo Stato ha il diritto dovere di intervenire ma non deve intervenire quando queste condizioni non ci sono
Perché queste condizioni qualora invece fossero artatamente così spinte provocherebbero ARCUS uno iato una cesura nel processo naturale di sviluppo economico
E negli anni Cinquanta la battaglia fu tra industria pesante ed industria che nasceva dal basso ma coloro che propendevano per l'industria pesante tra l'altro
Il buono Pasquale Saraceno a cui sud deve molto quel riconobbe che la deriva clientelare dei tutta la sua ricostruzione o per no pure all'intero all'intero Mezzogiorno molto la pensava come Sturzo nel senso che lui riteneva che si tutti gli enti
Fossero stati entri in cui si verificava una sorta di sistemazione di politici di burocrati e quindi non dei consigli di amministrazione che pensassero esclusivamente fosse con liberi da condizionamenti politici fra pensassero esclusivamente al assunto poco giornalmente a quello che bisognava fare rispettando
Il buon governo bene ecco muovo
Riconosceva che
Poi l'acquisto si Anna era una crisi giusta nel senso che avrebbe sicuramente portato avanti uno sviluppo naturale e avrebbe impedito quello che alcuni economisti
Importanti di quegli anni previdero e che il Mezzogiorno ad est in particolare la Puglia sta soffrendo vale a dire il combinato disposto fa industria petrolchimica industria siderurgica affinché il massimo dell'intitolazione pesante
Che ha portato a condizioni di
Difficoltà ambientale come quelle dita
Tengo legge gli iscritti che più grandi
Economisti ma anche dalle parole dagli scritti di nuovo si può dedurre questo
Cioè che l'industria pesante cioè vale a dire lo stravolgimento
Della naturalità
Dell'agire economico avrebbe potuto comportare come in effetti si è verificato un disastro per cui il rischio poteva essere quello di produrre l'industrializzazione non lo sviluppo anzi l'industrializzazione senza lo sviluppo
Bene questo è un uomo viene considerato da alcuni così un un acchiappa nuvole voglio sottoporvi valgono su alcune battute Copland anestesista secco invece credo che
Fosse assolutamente uno mo'con i piedi per terra
E un aspetto fondamentale della sua storia riguardarla o più oggi lo usa attenzione la maniacale attenzioni che lui poneva sulla esigenza di autonomia sua della DC
E ma soprattutto dello Stato
Quando muovo divenne Presidente del Consiglio sul finire del sessantatré
Un mese prima era diventato cancelliere in fino in Germania ludica erario perché
Tubo e tutti conoscete essere stato il principale collaboratore di Adenauer la stato ministro dell'economia per tanti anni in informale per la diventato successore
Di di Adenauer e a ottobre in modo da diventò per stendere coltello credo nel novembre del sessantatré otto avverrà diventato cancelliere a Venaus nella terra Herald
Convoco Mollica avesse un appuntamento e gli chiese che diciamolo
Vi faccio questo questa proposta tu rinuncia a portare i socialisti nel Governo e io aiuto a risollevare su
Piccole imprese tedesche di fare grandi investimenti nel Sud tradotto in cambio mi dai questo e modo di risorse non abbiamo ancora rinunciato ahimè se l'Italia amica gli disse di no in maniera secca senza assegni e senza ma
Come
Rispose anche così APO una parentesi
Però prende l'idea della poco ma mi ha capitale della attenzione di muovo alla propria autonomia anche nei suoi rapporti con la Chiesa perché in quella in quelle circoscritto in qui mi sin quelle in quelle settimane
Il pressing in particolare dell'ala conservatrice del Vaticano contro il centrosinistra compra essendo molto molto così riguarda la cattura sono proprio
In maniera molto
Molto pressante molto molto forte bene e nuovo nuovi usciere esisteva o italiani assiri particolare firmataria Dini
Mandò una lettera invio una lettera a Giovanni ventitreesimo questa lettera fu una lettera che non ebbe un risposta però fece capire il il il ponte perché si asteneva però nella chiesa agli equilibri non erano
Tutti verso Lala comprensiva dello sforzo del tentativo di modo di associare anche una forza
Che era stata esclusa fino a Luca dalle responsabili capi di governo tranne la breve parentesi successiva alla fine della guerra
E è morto l'esistente e
Vi mostro quale poteva essere così la
Il la vera risposta alla laicità un po'quello che l'ha fatto De Gasperi che aveva fatto De Gasperi al proponente
Di nei primi anni della dalla storia repubblicana niente così è giusta il amico folli mi così sollecitati chiudere chiudo qui patibolo dal punto testimoniare anche così dal punto di vista giornalistico proprio una parte concedetemi questa proprio negli anni in cui era possibile così c'era un po'più mercato per molti
Sistema anche
Una una una tentazione da parte dei gruppi di Torino già note in quegli anni molto inquinanti nota da da altri settori così discussi di cui poi si è dovuto anche parlare molto e soprattutto sono intervenuti i magistrati a occuparsene comodo
Ed è uscito attenere
Ben ferma la autonomia la posizione di giornali del sud cioè non c'è stata quello che duri temi potesse esserci la colonizzazione da parte di gruppi danno travato gruppi danno
Molto molto contaminati dal cattivo affare grazie
Grazie
Grazie Tommaso e adesso profuso Giovagnoli storico dell'età contemporanea ci darà il suo ritratto di dimostri
Grazie
Non so se potrò dare un ritratto di Morrone in pochi minuti che abbiamo qui oggi perché si tratta di una figura come sapete bene di grandissimo rilievo e non semplice anzi estremamente complessa
Io credo che
Non sia facile parlare oggi di morte siamo nel centesimo anniversario dalla sua nascita i discorsi le iniziative su Moro sono tante
Però io credo che se
Usciamo fuori dall'ambito meramente celebrativo
Ci troviamo di fronte a una figura di grande spessore di grande importanza e anche
Non facile da ridurre agli schemi agli oli che sono quelli prevalenti nel nostro orizzonte attuale
In altre parole io credo che se Moro
Forse qui oggi si troverebbe
In minoranza
Le sue parole i suoi discorsi il suo pensiero sarde è un pensiero che di fronte come dire mainstream attuale è un pensiero minoritario
E allora di fronte a un pensiero minoritario credo si possono
Dare due casi o questo pensiero minoritario
Resta marginale magari coperto dalle celle dal come dire dalla retorica celebrativa
Oppure diventa invece un pensiero
Che provoca un pensiero scomodo che
Ci impone di
Esaminare di riflettere su quelli che sono i nostri orientamenti prevalenti
E provo a dirlo sinteticamente riguardo ha un aspetto quello della sua visione politica proprio a partire da quel discorso bellissimo lo ricordava prima
Il e Fioroni il discorso del quattordici marzo mille centoquarantasette dedicato a quelli che poi sono diventati l'articolo uno due tre della Costituzione
Un discorso molto bello molto ricco ma anche quello un discorso piuttosto conto corrente
Perché Moro citò Togliatti e cito basso cito Lucifero che erano tutti d'accordo su un punto e cioè che la Costituzione non dovesse aderire carattere ideologico
E Moro contra disse questo pegno certamente la Costituzione non doveva venire caratterizza logico se si intende con questa parola una visione di parte
E tuttavia
Doveva in qualche modo essere invece impregnata di una visione anche ideologica che lo identificò con l'antifascismo
E
Questo non era scontato all'epoca perché
Lui contra disse appunto Lucifero che avrebbe voluto una Costituzione a fascista
E in effetti forse dalla scelta più logica in quel momento perché erano ancora vive le ferite della guerra civile
Dunque sottolineare l'antifascismo della Costituzione significava rischiare di fare della Costituzione qualche cosa in cui immediatamente non tutti gli italiani si sarebbero riconosciuti e così è stato
Perché noi sappiamo che per molti anni italiani non si sono riconosciuti dalla Costituzione
E la Costituzione è diventato un linguaggio comune solo attraverso la fatica di molte lotte politiche di molti cambiamenti di molte trasformazioni di cui Moro è stato tra l'altro uno dei principali protagonisti
Ma
Il pensiero di Moro era
Che non si dovesse guardare al passato e si dovesse guardare al futuro paradossalmente
Fare una Costituzione antifascista sarebbe avrebbe significato restare prigionieri del passato delle eredità del passato
Che appunto avrebbe ad uno e di buonsenso come dire ispirato la Costituzione che non prendesse posizione su
Un regime
Che aveva avuto il consenso da grandissima maggioranza degli italiani ridente mente
E quindi sarebbe stata una scelta più neutra quell'appunto della Costituzione ti fascista ma ripeto più legata all'eredità del passato
Mente invece
Scegliere di sottolineare il carattere antifascista della
Costituzione significava nella pensiero di Moro guardare al futuro
Lo dico perché questo potrebbe non non apparire ovvio anche oggi noi in fondo tendiamo ad attribuire
Alla costituzione
Qualche colpa no pensiamo che la Costituzione si è invecchiato insomma son passati tre tanti anni no e quindi che sia qualche cosa di di vecchio e sia qualche cosa di vecchio proprio perché legata a una prospettiva antifascista
In realtà non è così
Non è questo il limite della Costituzione non è vero che l'antifascismo sia stato come dire un limite che data rende datata la Costituzione in un modo oggi insopportabile
è vero il contrario e vero cioè che invece proprio la prospettiva antifascista è stato quello che ha reso come dire la Costituzione un elemento fortemente dinamico
Che ha orientato come sappiamo la politica almeno dei primi decenni dell'Italia repubblicana quel carattere molto legato a quel carattere programmatico della Costituzione che ne ha fatto qualche cosa giustamente vitale
Ripeto almeno per alcuni decenni non pochi dunque
Il non è qui il problema non è l'antifascismo il problema per cui che noi
Appunto per cui noi oggi
Prendiamo un po'con imbarazzo diciamo la lezione della costituzione del quarantotto
Anche perché
Vengo al ad esempio a un elemento che mi pare di grande attualità
Le questioni dell'organizzazione dello Stato che oggi ci sembrò necessarie di un ripensamento come
E il bar il bicameralismo per esempio oppure una certa debolezza dell'Esecutivo la figura del Presidente del Consiglio come primus inter pares ecco sono elementi oggi sul tavolo noi in indiscutibilmente in discussione
E tendiamo a dire nella Costituzione questi elementi ci sono perché
La Costituzione è stata antifascista non è così
Non è così perché i costituenti in realtà non avevano quello che noi oggi gli attribuiamo cioè il terrore di un ritorno del fascismo erano
Molto sicuri di se stessi molto sicuri e cioè di di costituire qualche cosa di nuovo che avrebbe impedito di ritorno magari in altra forma di una dittatura dunque ciò che di cui si doveva discutere era erano i rapporti di forza
Tra
I i partiti di massa
Questo era il grande tema di cui si discute in Assemblea costituente
Quindi un tema che in realtà ripeteva già una realtà nuova quella post bellica
E semmai anzi rifletteva già i primi segnali della della guerra fredda con quelle un dibattito molto come dire svincolato da un'eredità che era già ritengo
Enuta superata appunto
Tant'è vero che anche questi elementi cioè per esempio l'elemento del bicameralismo adottato anche per rendere più lento il processo legislativo
Aveva uno scopo che era legato all'attualità ed era quello di impedire un certo assemblearismo parlamentare
Che si temeva da parte comunista e che avrebbe trasformato appunto il Parlamento in una cassa di risonanza dibattito biologico appunto che si temeva avrebbe favorito i comunisti così come la debolezza dell'Esecutivo viene immaginato per lo meno del Presidente del Consiglio viene immaginata per limitare l'influenza di quello che sarebbe stato nella probabilità
Nella previsione di tutti il partito di maggioranza relativa cioè la democrazia cristiana dunque questi elementi sono elementi fortemente legati a un dibattito svincolato appunto da Rita il fascismo e fortemente legata invece al contesto di quel momento
Anche nel contesto internazionale
E qui io credo che c'è come dire una inattualità
E un'attualità della lezione di Moro e della Costituente dell'Assemblea costituente in genere inattualità perché evidentemente questo tipo di problematica non è la nostra di contesto storico diverso
Lì la la il contesto internazionale diverso
Dunque
Non ha più senso ragionare in termini di bicameralismo per rallentare il processo legislativo non ha senso ai diritti minore
Di una di un rafforzamento del pure Presidente del Consiglio perché potrebbe
Come di revocare come l'eredità autoritaria del fascismo cosa di questo genere sono questioni non non è qui il problema
Il problema è invece che e o meglio noi il problema la lezione che a me pare invece ancora attuale e che quel dibattito costituente
è stato un dibattito fortemente orientato verso il futuro fortemente capace di ragionare sulla realtà di un Paese che si metteva in un contesto internazionale estremamente nuovo dunque io credo che se noi oggi vogliamo
In qualche modo recuperare quella lezione dovremmo fare lo sforzo di ragionare non in base ha riferimenti al passato
Che non hanno poi un grande rilievo mai invece guardando al futuro e soprattutto quando al futuro di un contesto in cui l'Italia eh
Ri a rischio di sconvolgimenti
Legati oggi non più la guerra fredda ma alla globalizzazione ma non meno rilevanti di quelli legati a Guerra fredda dunque se costituente sosta di riuscire sono stati capaci di costruire un sistema politico istituzionali in grado di reggere
Alla lacerazioni fortissime intese poi provoca della guerra fredda dunque in qualche modo io credo che il compito oggi di una riflessione costituente vado mi avvio verso la conclusione
Debba essere e
Debba essere
Diverso perché i conti la il contesto storico diverso ma in qualche modo analogo nella capacità di progettazione e vado a concludere ricordando quello che per Moro il nucleo fondamentale di questa capacità di progettazione
Perché Moro dice attenzione
Una Costituzione non è soltanto nell'affermazione dei diritti fondamentali e non è neanche solo nell'architettura politico istituzionale dello Stato
Ed è un'affermazione a
Tutto sommato singolare perché che altro Centi alto ci deve essere in una Costituzione oltre i diritti e oltre all'organizzazione dello Stato dice Moro ci deve essere
Una forma essenziale fondamento bisogna come dire costo bisogna ricordarsi che costruire un nuovo Stato significa
Costruire una forma essenziale fondamentali di solidarietà umana nella
Una casa nella quale dobbiamo ritrovarci tutti ad abitare insieme una formula di convivenza
Cioè c'è qualcuno c'è qualcosa di più
Che oggi forse noi non riusciamo a vedere
Ma che per Moro era molto chiaro cioè in un un Paese disgregato com'era l'Italia dilaniata dal dove guerra non fa dalla lotta tra fascisti e antifascisti di e via dicendo in cui in realtà
I parchi partiti con
Il patto di Salerno avevano appena ricominciato ricostruire qualche cosa di unitario
Era questo il
Il cui nucleo fondamentale la Costituzione cioè
Trovare quei punti di convergenza al di là delle divisioni biologiche fortissime
Che permettessero appunto di immaginare di costruire una casa comune
E io credo che qui troviamo la chiave di quello che è stato detto oggi giustamente più volte di quella visione politica che poi diventata non solo visione ma politica tout-court
E cioè una politica fortemente inclusiva è stata sappiamo la chiave della politica di Moro inclusiva dal punto di vista politico tanto da riuscire a in qualche modo persino a coinvolgere
Ecco edile come il più grande problema della democrazia postbellica cioè i comunisti ma anche inclusivo dal punto di vista economica sociale tanto da
Portare nello Stato le masse che per tanto
Per da sempre diciamo dalle dall'inizio dall'Unità d'Italia non erano mai state coinvolte appunto nello Stato nazionale grazie grazie
E adesso alla sorrido lei il compito di fatto di chiudere diciamo questa nostra riflessione di oggi
E credo che dedicherà lampo parte della sua attenzione al contributo di Moro alla organizzazione del nuovo Stato prego
Grazie mi associo ai ringraziamenti al Presidente Boldrini al Presidente Fioroni per
Avermi invitato questo convegno un ringraziamento particolare perché io appartengo all'ateneo del quale
Moro fu docente autorevole nel quale concluse il suo insegnamento
Parlare di Moro costituente in pochi minuti non è come è stato detto un compito un compito facile
Non è facile perché la presenza la partecipazione di Moro e i lavori dell'Assemblea Costituente nelle varie sedi e capillare
E tocca tanti profili diversi quelli della
Architettura complessiva
Della costituzione i temi dei diritti fondamentali la libertà di insegnamento nella scuola come è stato ricordato
Le garanzie del processo in materia penale che erano i temi che erano più vicini alla sua formazione di studio sui rapporti fra Stato e chiese
E perché d'altra parte anche la storiografia
Più recente
A focalizzato il suo interessa sull'opera di Moro costituente su profili che erano stati meno esplorati
In passato per esempio il ruolo decisivo che Moro ai in quegli anni nel processo di confluenza della cultura costituzionale le associazioni
Della Ricato cattolico da cui proveniva negli indirizzi della Democrazia Cristiana in Assemblea costituente
Sta stati ricordati i contributi di Moro sulla rassegna io ricordo in particolare un passaggio di un articolo del mille novecentoquarantaquattro
Lo Stato deve essere la comunità di tutti gli enti sociali che l'uomo ha creato per una gamma infinita di esperienze beh c'è qui anticipato tutto il dibattito che poi ritroveremo in prima sottocommissione
Sull'articolo due della Costituzione il personalismo il pluralismo il principio di sussidiarietà
E chiaro io mi concentrerò solo su qualche passaggio uno più inedito meno esplorato trenta luglio del mille novecentoquarantasei i lavori dell'Assemblea Costituente sono appena cominciati
E Moro riferisce nella prima sottocommissione
Di uno schema della prima parte della Costituzione elaborato Daloui insieme a basso socialista Cevo lotto democrazia e lavoro
Ed è un testo di grande interesse nella sua
Schematicità in cui ricorrono direi sono presenti indirizza incostituzionali
Della Europa fra le due guerre in modo particolare molto presente in questo schema la seconda parte
Della Costituzione di Weimar del mille novecentodiciannove il catalogo dei diritti fondamentali alla Costituzione
Divari mare con una ossatura di questo schema davvero molto interessante partendo dalle dichiarazioni di principio l'autonomia
Della persona umana di fronte allo Stato il rapporto fra libertà civili e libertà sociali una formula che poi non ritornerà
Nel testo finale la Costituzione ma
Per Moro comprende le libertà economiche libertà
Culturali le libertà
Politiche e poi secondo uno schema tipico del pensiero cristiano della
Sussidiarietà
Le comunità minori che gradualmente ascendono verso la comunità statale e la comunità internazionale nell'ultima parte
Dello schema
In questo schema c'è un punto di grande interesse l'insistenza sull'uomo e sulla persona l'insistenza sul tema della dignità dell'uomo che percorre come un filo rosso tutti gli interventi di Moro
In Assemblea
Costituente
Anche nella relazione sull'insegnamento
E nella scuola la Bil Dunga o l'APPA i degli aggrega come strumenti della formazione dell'uomo e di acquisire non è da parte dell'uomo di una sua dignità su questo tema Moro tornerà anche negli anni immediatamente successivi nella relazione
All'unione dei giuristi cattolici nel mille novecento cinquantuno ma qui la posizione di Moro in Assemblea costituente si rivela in qualche modo minoritaria Moro e chiaramente molto vicino alle posizioni che poi prevarranno e porteranno all'articolo uno uno della legge fondamentale tedesca che si apre
Con la proclamazione la dignità dell'uomo e intangibile ma sapeva che le sinistre non lo avrebbero seguito su questa strada perché la formula
Era troppo interista di di ICI filosofiche nel pensiero cristiano
E
Peraltro il riferimento alla dignità sociale che si ritrova nel primo comma dell'articolo tre e lo sviluppo proprio di un emendamento compromissorio ma di compromesso alto come fa il compromesso in prima sottocommissione
Del
Di un emendamento presentato
Presentato da Moro
Ed è qui e tocchiamo un punto sul quale Moro aveva già preso posizione nelle elezioni Baresi
Del mille novecentoquarantatré sullo Stato quando in alcune pagine molto belle
Prospetta già il disegno di armonizzare l'idea liberale l'idea sociale dello Stato e questa è un'idea che si ritrova poi
In tutto il contributo di Moro alla costituente con risonanze fortissime nel dibattito costituzionale
Europeo fra le due guerre al centro e la Costituzione non vi deve essere l'individuo come
A avvolto nel suo egoismo non solo ma come astratto centro di imputazione di situazioni giuridiche soggettive
Ma non si trovi
Avrebbe detto do scritto bordo in quegli anni cioè l'uomo nella concretezza dei rapporti di vita
E delle legature
Sociali
Questa posizione ispira poi tutta l'opera di Moro all'interno nella prima sottocommissione in particolare nei lavori preparatori dell'articolo o due
Dove la posizione di Moro anticipa snodi fondamentali del dibattito sulle costituzioni del pluralismo nel secondo dopoguerra così per esempio la connessione
L'aspetto individuale e aspetto istituzionale dei diritti fondamentali che verrà poi teorizzata alla letteratura tedesca cominciare da una delle prime sentenze del Tribunale Costituzionale tedesco
Del mille novecentocinquantasei c'è già il Moro c'è già nella relazione sulla libertà di insegnamento
E sull'educazione
Moro non parla di aspetto istituzionale e parla di aspetto individuale di funzione sociale dei dei diritti
Mi avvio a concludere
Il secondo passaggio su cui vorrei aggiungere qualcosa anche se molto è stato detto l'intervento in Aula il tredici marzo del quarantasette anche qui
Grandi risonanze del dibattito costituzionale europeo fra le due guerre
Moro in fondo era un giovanissimo studioso di diritto penale non era un professore di diritto costituzionale con larghissima aperture
Alla filosofia del diritto ma traspare una conoscenza straordinaria
Di questo dibattito e l'anticipazione di indirizzi che poi troveremo nei decenni successivi non solo in Italia ma anche in Europa la Costituzione come ordinamento di valori
E qui è stata ricordata l'anno Presidente Fioroni passo
Della del discorso del quarantasette io non ci ritorno
Una Costituzione come avrebbe poi iscritto un grande studioso tedesco
Neutrale rispetto alla molteplicità delle concezioni del mondo ma non neutrale rispetto all'ancoraggio in un tessuto di valori
Che pur nelle divisioni e sorretto e unificato cito da un'idea dell'uomo la quale ci accomuna e determina un rispetto reciproco degli uni
Verso gli altri ancora una volta il fil rouge
Del pensiero di Moro costituente la costituente come impegno di affermazione dei valori supremi della dignità umana e della vita sociale
Concludo facendo un cenno a quello che a me sembra un lascito molto importante
Dell'insegnamento di Moro costituente questa fortissima vocazione pedagogica del Moro costituente
Questa sua insistenza accerto anche questo sulla importanza di principi orienta attori della Costituzione quello che la dottrina tedesca avrebbe chiamato poi ratifichi rende fare fa assunte
Una importanza strettamente congiunta però con la consapevolezza della funzione pedagogica dell'opera dei costituenti consapevolezza di svolgere una funzione pedagogica che unisce a mio avviso collega il professore il costituente classe lo statista
E io concludo proprio con un passaggio della relazione sulla libertà di
Educazione dove Moro scrive l'insegnamento e
Comunicazione specialissima austera è responsabile del pensiero
La quale corrisponde a una vocazione tra le più alte che l'uomo possa vere
Nella vita sociale finito di trasmettere cioè alle generazioni nuove il frutto della propria esperienza intellettuale e di aiutarle ad aprirsi coscienti alla vita credo che
In un'epoca di diffusa disaffezione nei confronti dei grandi valori e la politica sia un insegnamento che viene proprio agli anni della Costituente che merita di essere ricordato e ringrazio
Grazie al professor Nicola e del resto
Questa vocazione pedagogica di Moro si riflette in tuttora all'amore come ha avuto per l'insegnamento no che stato una caratteristica che lo ha sempre accompagnato
Bene se Moro è stata una figura complessa e lo è stato davvero credo che questo convegno stasera abbia
L'abbia restituito questa complessità che abbia aiutato a comprendere meglio a collocarlo ancora meglio ancora più profondamente
Nella storia politica e costituzionale del nostro Paese della nostra Repubblica grazie buona sera