Bollettino del Garante privacy

Il Garante per la protezione dei dati personali è intervenuto di recente sulla complessa questione della controllo dei lavoratori e dell'uso degli strumenti aziendali
E lo ha fatto stabilendo
Che è vietato il monitoraggio diffuso e indiscriminato della posta elettronica dei dipendenti e della loro attività su internet
Garante si è mosso nei confronti di una università dopo che il personale tecnico amministrativo e quello docente aveva denunciato la violazione delle norme sulla privacy e delle norme dello Statuto dei lavoratori
Nel corso dell'istruttoria avviata dal Garante l'Ateneo aveva respinto queste accuse sostenendo che l'attività di monitoraggio
Delle comunicazioni elettroniche dipendenti era stata attivata saltuariamente ed era comunque mirata solo a rilevare la presenza di software maligni o di eventuali violazioni del diritto dottore
E che comunque questa attività di monitoraggio non riguardava i dati personali dei dipendenti che si connetteva magari
I risultati dell'indagine garante hanno invece evidenziato che i dati
Raccolti erano chiaramente riconducibili ai singoli utenti e questo anche grazie al tracciamento puntuale che veniva fatto sia dell'indirizzo IP
Sia dell'identificativo arduo e dei
Libici assegnati a ai dipendenti
L'indagine garante
A ha anche messo in luce che l'Ateneo attraverso i propri incaricati effettua un trattamento ritardi di numerosi utenti la Rete non solo professori e personale mi sentivo ma anche studenti i dottorandi
Professore a contratto
I dati inoltre venivano conservati per un lungo periodo di tempo cinque anni
Il controllo messo in piedi dall'università contro degli accessi degli degli utenti della Rete delle e-mail
Veniva effettuato attraverso sistemi è soft perché secondo il Garante non possono essere considerati in base
Alla normativa strumenti utilizzati dal lavoratore per rendere la prestazione
Lavorativa
L'università usava sosterrà che non erano necessarie dipendenti per svolgere il loro lavoro e per giunta lì utilizzava invecchiando cioè con modalità non percepibili da dai dipendenti i quali
Peraltro non avevo neanche ricevuto un'informativa sulla modalità con cui l'Ateneo a utilizzava i loro dati personali
Nel provvedimento con cui ha dichiarato illecito il trattamento dei dati personali raccolti all'università il garante
Ha rimarcato che l'Ateneo avrebbe dovuto e privilegiare misure e graduali che rendessero assolutamente residuali controlli più invasivi
Che sono legittimati solo in casi di in casi in cui il vengano individuati specifiche anomalie come la presenza di virus
In ogni caso
L'Ateneo avrebbe dovuto prima adottare misure meno limitative per i diritti dei lavoratori
Con questo intervento il Garante ha chiarito due punti importanti
Ha spiegato che
Anche dopo il gioco sacra che ha riscritto l'articolo quattro dello Statuto dei lavoratori il datore di lavoro è tenuto ad assicurare specifiche garanzie ai lavoratori
Ma anche fornito una prima indicazione su quali debbano essere considerati sempre alla luce del giorno sacra gli strumenti di lavoro
Posta elettronica internet software applicativi gli antivirus o meccanismi di
Inibizione automatica
Dei contenuti reti non non in rete non attinenti al lavoro e in generale tutti gli accorgimenti per il funzionamento dei sistemi ambientali sono strumenti di lavoro e non hanno quindi bisogno dell'accordo sindacale
Non sono invece strumenti di lavoro tutti quegli apparati e tutti quegli applicativi che non riguardano le mansioni dei dipendenti e con i quali
Background cioè con modalità non percepibile dall'utente
Sì monitorano si filtrano e si tracciano costantemente in maniera indiscriminata di accessi a internet e alla posta elettroniche