Radio Carcere: Salute & Carcere, un detenuto su tre ha una malattia o fisica o mentale. I dati forniti dalla Società Italiana di Medicina e Sanità Penitenziaria. A seguire le lettere dalle carceri

Tra poco tra poco inizierà una nuova puntata di radio carcere ma prima mi voglio rivolgere a tutte e a tutte le persone detenute che ci stanno ascoltando in questo momento per invitarle ad aderire allo sciopero della a me fissato per il cinque e sei novembre Giubileo dei carcerati indetto da Bava Francesco per l'amnistia per la riforma della giustizia per aprire un dialogo con mi visto da giustizia Andrea Orlando che forse si è dimenticato degli stati generali sulle carceri quindi aderite numerosi scrivete qui a Radio Carcere indicandoci i vostri
Nomi anche perché sarebbe bello tra l'altro portare a Papa Francesco proprio il sei novembre Giubileo dei carcerati
Oggi i nomi delle persone detenute che per quella data anche perché non potevano stare a San Pietro hanno digitato per chiedere
Giustizia giustizia e dignità
Che
E adesso
Hanno anche nella linea che
Argomentate armonizzate maggior rimasi male qualcosa
Aprite
Come è possibile che potete fare quello che fate
Scusi secondino secondi non è simpatica superiore
Avere un popolo italiano il tribunale
Cinque Codice di procedura penale
Dichiaro finora del popolo italiano la Corte d'Appello di Palermo Seconda Sezione
Data cinque aprile mille novecento
Bentrovati bentrovati all'ascolto di Radio Carcere da parte di Riccardo Arena oggi prima di leggere le lettere scritte delle persone detenute ci vogliamo chiedere ci vogliamo domandare ma qual è lo stato di salute di chi sta in carcere su oltre cinquantaquattro mila cinquecento persone ristrette quante di queste sono malate e di quali malattie soffrono
E per rispondere a queste domande che ovviamente sono strettamente connesse con le pessime condizioni detentive presenti
Nel nostro Paese sono illuminanti i dati forniti dalla società italiana di medicine senta penitenziaria Società di medicina esita dei pensieri che come ogni anno ha raccolto dati a dir poco eloquenti e però occupanti sulla cattiva salute che persiste nelle carceri e di cui soffrono i detenuti ed infatti di infatti dei dati raccolti emerge una situazione a dir poco allarmante visto che il sessanta l'ottanta per cento
Delle persone detenute soffre almeno di una malattia tra queste malattie riscontrate nelle carceri molte solo di tipo infettivo HIV ed epatite altre sono di tipo
Hardy OPA scolare o metabolico mentre aumenta sempre di più il numero delle persone detenute affette da un disagio psichiatrico insomma insomma un quadro quello offerto
Dalla Società italiana di medicina esita vivenzi aria e non dal Ministro la giustizia che disegna un carcere malato un carcere dove chi è malato difficilmente riesce ad essere curato ma anche un carcere dove ci si ammala ovvero si entra sani e si esce malati un carcere infine dove è più facile trovare una persona malata che la persona sana e che
è tutto dire ebbene proprio per analizzare meglio questi dati sullo stato di salute delle persone detenute nelle nostre carceri e oggi con noi il dottor Luciano Lucania che il Presidente della Società italiana di medicina
E senta penitenziaria buonasera dottore grazie presso i qui con noi grazie alle rotto terrena allora dottor Lucania partiamo dal dato generale sulla salute in carcere è vero che il sessanta l'ottanta per cento delle persone detenute
Sono affette almeno da una malattia certamente il numero dei detenuti affetti almeno da una patologia assolutamente congruente con questi dati è come a dire che il sessanta ottanta per cento dei detenuti
Ha una malattia significa che un detenuto sul tre è malato un dato di poco allarmante non crede il dato è allarmante nel senso che è un dato che come devo didattica con la situazione generale
Il carcere uno specchio dalla società specchio negativo della Società allo specchio indiretto della società chiamiamolo come vogliamo però se noi ci guardiamo intorno
Anche la nostra società per un motivo per un altro è profondamente malata
Il carcere non sfugge a questa qua l'aspetto che lascia più
Perplessi e amareggiati e la scomposizione del problema in relazione anche alle età dei detenuti ecco ma dottor Lucania tra queste malattie che avete riscontrato nelle carceri quali sono le più frequenti
Verrà ogni in carcere ha una storia sanitaria
Perché ogni carcere ospita una popolazione detenuta più utile abbastanza etica certamente nelle fasce giovani le problematiche della tossicodipendenza e le problematiche delle malattie infettive sono problema oggettivamente reale trasversalmente
Il problema psichiatrico colpisce tutti
Certamente in popolazioni detenute vieta maggiori sacra lanciata
Oggi abbiamo delle situazioni più complesse di ricoveri vascolare c'è altro deltaplano che la Giunta perciò delle malattie
La cardiovascolari ecco infatti dottor Lucania voi segnalate che per quanto riguarda le malattie infettive sono affetti da malattie
E ti vedi quarantotto per cento delle persone detenute poi seguono i disturbi psichiatrici poi le malattie o se articolari malattie cardiovascolari problemi te abolisce poi le malattie del matto logiche insomma
Un bel partner di malanni sicuramente l'espressione pacchetti malanimo questione non propriamente scientifica ma anche certamente far capire com'è
Il problema è proprio questo
Il carcere è un concentrato di patologia quel concentratore di patologie nel quale
Nell'esercizio della medicina non è fatto nella maniera migliore poi viene restituita alla società perché comunque le questo il pranzo
Da un periodo ma poi torna fuori
Viene restituito alla sua vita a una persona comunque malata non sente presa in carico dei servizi territoriali che può essere a sua volta ponte ulteriori di malattie
Ecco ma questa sua osservazione che è estremamente importante dovrebbe interessare soprattutto i cittadini liberi che ci ascoltano ci fa affrontare il primo blocco di malattie importanti quelle infettive presente nelle carceri
Ed è un aspetto come lei immagina importante per quello che diceva infatti tuttora
Lucania la Società italiana di medicina estenda Biden seria ha verificato che nel corso del due mila e quindici sono transitate
All'interno dei calci italiane venne novantanove mila quattrocentoquarantasei persone ecco quante di queste persone sono risultati affetti da una malattia infettiva il dato generale che noi andiamo
E di circa trentasei mila persone di cui cinque mila più positività
Sei mila cinque portatori
Il ruscelli venticinquemila positivi per il virus ci trentasei mila cinquecento persone detenute affette Donati effettiva tra cui cinque mila affettiva che in
Tu sei mila cinquecento portatori del virus dell'epatite B e circa venticinque mila i positivi per il virus dell'epatite C mi scusi se ripeto ma sono dati
Che fanno saltare sulla sedia sono dati importanti
è un dato importante ma certo che in un luogo chiuso in un luogo dove la vita privata della persone fortemente condizionata dal suo stare all'interno di una collettività
è chiaro che questi sono dati molto allarmanti sembra dire preoccupanti sotto il profilo generale perché richiedono un impegno importante
E per la valutazione del fenomeno e per la sua replica impegno che oggi sembra da un lato non essere sufficiente
Dall'altro sembra non essere omogeneo in tutte le carceri devo dire la verità non è un impegno uguale da tutte le parti
Sella sensibilità degli operatori delle carceri la sensibilità delle aziende sanitarie
La disponibilità della stessa mission cambia da regione a regione che può cambiare la regione a regione per potere attivare promuovere campagne di screening missione
Non è poi
No perché è una cosa molto seria è una delle cose che ha chiesto la nostra associazione negli anni nella quale finora fino a battere
E che ci sia l'Osservatorio epidemiologico nazionale e da un punto di vista nazionale già in condizione di dare un dato unico gadget faccia e faccia e faccia
Epidemiologia a livello nazionale su questo problema è già
Ma tuttora Lucania ma è vero che gli studi che avete condotto è risultato che circa la metà di questi e detenuti affetti da una malattia infettiva non era a conoscenza
Di essere infetti appunto è corsi ma perché corsi
Perché all'interno delle carceri invece gli screening ci saranno però andrebbero riportati andrebbero fatti devo dire ancora meglio ci vorrebbe maggiore partecipazione maggiore e maggiore discussione anche per evitare contagi proprio l'interno delle carceri no
E questo è un urgentissime nelle badili una volta che è stato in carcere per fortuna che oggi i detenuti sono molto più attenti su queste cose e quello
Chiaro che questo rischio che rimesso a loro un po'queste questo questo invece oggettivo soprattutto quando non si conoscono o non si riesce a fare cono
Cede
Quelle che sono le modalità per evitare dei contadini Roma esatto ma dottor Lucania ma la trasmissione di queste malattie infettive nelle carceri è più frequente dentro rispetto che fuori
è una trasmissione più frequente perché nell'ambito dell'assessore stanca convivono c'è chi dice che addirittura è sei volte più frequente nelle carceri altri
La il contagio di questi fatti effetti rispetto fuori e una possibilità
Ma dottor Lucania passiamo alle persone detenute tossicodipendenti secondo i dati rilevati dalla Società italiana di medicina e sulla sanità penitenziaria quanti sono i detenuti tossicodipendenti che stanno in carcere la
Per cento della popolazione detenuta Spampinato quindi quindici diciotto mila diciotto mila diciamo quello è il grosso lavoro è come se con i vostri dati tutte queste persone detenuti tossicodipendenti vengono adeguata venti seguite nelle carceri
Diciamo che anche questo discorso fortemente a macchia di leopardo è questo un fatto grave però è e questo deve valere non al due mila è adesso vale a dire la stavo ascoltando delle persone detenute che sanno in qualche carceri dove non ricevono un'assistenza
Adeguata della loro dipendenza è una copia di Lombardo significa anche questo
Certo meno continuamente seria che voglio dire le aziende sanitarie dovrebbero affrontare in maniera Damon otto devo molto devo dire molto molto decisa
Molto di ciò sa che a volte non fanno molto deciso che ogni cerca deve venire dentro le carceri anziché il carcere diciamo di sua competenza con i suoi operatori
E affrontare unicamente all'équipe medica del carcere il problema del singolo detenuto che comunque
Prima
Della carcerazione o dopo averla caccerà c'era comunque ora incarico dottor Lucania passiamo a chi è affetto in calce da una da un disturbo mentale
Un altro dato che avete rilevato delle carceri guarda proprio chi è affetto da una malattia mentale o a un disturbo mentale e i numeri sono davvero alla allarmanti infatti dalla vostra ricerche risulta che più di quarantadue mila di
E tenuti italiani il settantasette per cento degli oltre cinquantaquattro mila cinquecento convivono con un disturbo mentale vero è chiaro che ci sono delle quote i detenuti che hanno problemi di patologia TAR
E circa invece questo problema enorme del disagio mentale problema enorme del disagio mentale che ovviamente assolutamente molto molto poco
Ecco quali sono i disturbi mentali disagi mentali più frequenti tanto ce l'ha previsto per l'accoglimento procedono tutte le forme di rigore presso dico sloveno rilevanti tutte le forme fazioso quindi disturbi della personalità depressione fino alla psicosi fino
Disagi mentali che posso portare anche a conseguenze estreme drammatiche come l'Autority nudismo o addirittura il suicidio esatto
Sì ma non solo in realtà
In realtà il problema delle sta toccando cioè l'autore ciclismo ancor di più il problema adesso
Egidio oggi è un problema grave specularmente serie e qua per questo tour Lucania il carcere secondo le è un luogo idoneo per curare assistere o destabilizzare queste persone che hanno questi disagi
L'Italia in quanto il carcere non è un luogo di cura
Però
Questo è un aspetto epocale del problema perché le risorse del servizio sanitario nazionale
Devono essere utilizzate anche all'interno carcerarie non è altro che un pezzettino nell'offerta sanitaria di Pozza eleggendo sanitari non si potrebbe fare di più ci dovrebbe ci potrebbe si dovrebbe fare di più
Coordinando meglio le attività terza con le attività esterne integrando meglio sciatteria esperienza per gli interni
Lavorando in maniera proattiva sulla popolazione detenuta cioè facendo quello che si PC sanitarie potete fare prevenzione diagnosi e terapia
Questo ripeto non nell'ottica che il carcere sia un luogo di cura ma nell'ottica che
Nella
Situazioni in cui la persona e all'interno di questa struttura alla luce di provvedimenti emessi dall'autorità giudiziaria nell'ambito di indagine nell'ambito della conclusione di un procedimento per una pena cioè
Nell'ambito di quella che l'attività penale in senso lato
La il problema il problema della salute è uno dei problemi della persona e come tale va sciolta
Quindi ha portato al meglio e quindi voglio dire secondo lei è le persone detenute malate negarci italiane sono adeguatamente curate oppure no anche lì c'è un problema di
Situazione a macchia di leopardo richiesto la situazione a macchia di leopardo ma
Torno Lucania l'anno scorso il professor Barbuti ieri che prima di lei è stato Presidente della società di medicine seda penitenziaria proprio intervenendo qui a Radio Carcere ha sottolineato come
Per assicura il diritto alla salute nelle carceri
Mancasse un modello omogeneo tra le Regioni
Infatti lo stesso professor Barbuti ieri
Ci disse che il trattamento sanitario delle carceri italiane non è neanche a macchia di leopardo Maea cielo Stella
Atto di sé
Ecco oggi Presidente Lucania e ancora così oppure è cambiato qualcosa rispetto a questa fotografia così efficace che ci forniti professor Vieri oggi la situazione
E ancora così nel senso che ecosistema lentamente si adegua ad arrivare a una sua normalità
Abbiamo ormai dal due mila quindici pubblicato un accordo in Conferenza Unificata khettara
In materie omogenee nazionali
Però tutto questo può e deve essere tradotto nelle singole realtà regionali e nelle singole realtà aziendali e qui diventa un problema naturalmente più complesso posto che una buona parte delle regioni italiane sono commissariate fatica
Mamma mia
E certamente non è il carcere la priorità nella dell'amministratore umanitari sembrano Avellino ma Giotto Lucania in conclusione lei sa bene quanto i politici quando parlo di casi si riferiscono solo al sovraffollamento in ai metri quadri ma della salute in carcere
A pochi o nessuno interessa eppure oggi di carcere si muore non a caso già dall'inizio due mila sedici sorseggia settantuno le persone che in calce alla persona la vita tra cui ben ventisei sono stati quelli che si sono suicidati ora Presidente Lucania
Non crede che la politica si dovrebbe impegnare di più per rassicurare i concreto dispetto della salute anche per chi è detenuto indubbiamente indubbiamente l'attenzione della
Politica dovrebbe corde al carcere è un'attenzione maggiore ed è un'attenzione e non può essere legata soltanto alle misure penali o le misure cautelari
Ho
Però soltanto ad alcune tipologie di personale e un'attenzione che deve essere legata a quello che è complessivamente il problema del carcere carcere italiano
Che offre trattamento in maniera assolutamente episodica sporadica direi neanche coordinati in maniera adeguata nell'adattamento sanitario dice trattamento in generale mentori educativo nell'ambito di questo c'è premetto sanitario che invece dovrebbe essere codificati in maniera uniforme cosa tutte le parti invece non lo è e invece non solo non lo Emma
Tenta di recuperare diventare omogenee lo ricorda direi comunque grazie Presidente e Lucania e poi magari ci sentiamo il prossimo a no al prossimo Congresso della Società italiana di medicina Esedra penitenziaria grazie certamente saluto la ringrazia
E insomma questo è il quadro il triste il quadro il preoccupante quadro che ci ha offerto il dottor Luciano Lucania che è Presidente della Società di medicina eseguita previdenziali a Società di medicina Esedra penitenziaria che è una sua
Cioè privata e quindi non il Ministro della Giustizia che ogni anno ci informa sulle condizioni di salute in cui versa la popolazione detenuta nelle carceri italiane e anche quest'anno sembra
Se un bollettino di guerra quello che ci offrono questi sugli così questi professionisti infatti ci dicono che il sessanta l'ottanta per cento delle persone detenute soffre almeno
Di una malattia e tra questi bene trentasei mila e cinquecento sono affetti da una malattia infettiva come HIV
Ora epatite altri hanno problemi cardiovascolari altri ancora hanno problemi di tossicodipendenza visto che sono circa diciotto mila le persone tossicodipendenti presente le nostre carceri e poi infine infine c'è questo segmento oscuro fatto di persone che soffrono di un disagio psichiatrico pensate quarantadue mila detenuti italiani affetti a vario titolo di un disagio
Psichiatrico lo ripeto numeri da capogiro di cui però purtroppo nessuno si occupa nessuno sì
Preoccupa altro che questioni di due tre metri quadri il vero tema da porre la qualità della detenzione e parlando di qualità dalla dimensione il primo tema da affrontare è il rispetto
Del diritto alla salute
Per la persona
Detenuta diritto alla salute che nelle carceri e ancora lontano dall'essere
E rispettato comunque sia adesso entriamo in tante calci tagliare perché è arrivato il momento di leggere le lettere scritte proprio dalle persone detenute benvenuti benvenuti nelle patrie galere
Ci scrivono pensato un po'duecento sei persone detenute nel terzo raggio del carcere San Vittore di Milano duecento sei persone detenute questi ragazzi affermano
Gara radio carcere a questa nostra letterati alleghiamo tutte le nostre firme che abbiamo raccolto al sostegno di un provvedimento di amnistia ed indulto e a sostegno di una riforma
Della giustizia che sappia ridare civiltà al nostro Paese e poi guardare tutte queste vostre duecento sedime è veramente veramente è stata una grande emozione
Comunque continuerò nella loro lettera queste duecentosei persone detenute nel terzo raggio del Carcere San Vittore di Milano ed infatti dopo ad per me discusso tra di noi siamo arrivati alla conclusione che questa iniziativa del Partito Radicale è sacrosanta è urgente
Perché è una lotta di civiltà di umanità di democrazia e di diritto si tratta di obiettivi che noi detenuti conosciamo bene e questo perché ogni giorno ogni giorno subiamo le conseguenze di una detenzione fuorilegge
è una detenzione illegale una detenzione che fa quotidianamente sanguinare corpi ristretti anche se nessuno anche se nessuno li vede cara radio carcere ci teniamo anche a dirle che per noi
Accogliere tutte queste nostre firme è stato anche il modo per partecipare alla vita democratica e civile del nostro Paese e per questo vi ringraziamo perché mobilitando ACI abbiamo recuperato un po'della nostra dignità è un po'della nostra
Cittadinanza buona lotta tutti la lettera è firmata appunto da duecento sei persone detenute nel terzo raggio del carcere San Vittore di Milano e non siamo noi siamo noi che ringraziamo voi
Non soltanto perché avete raccolto
Duecento sei firme che vederle
Scritte in questa busta è veramente emozionante ma anche perché vi siete mobilitati come giustamente voi dite mobilità
Dodici facendovi parte di un'azione politica avete recuperato un po'della vostra dignità è un po'della vostra cittadinanza
Grazie della meritate tutta questa dignità e questa
Cittadinanza ma da San Vittore dalla Lombardia ci andiamo giù in Sicilia e più precisamente nel carcere di Caltagirone perché ci scrivono cinquantaquattro persone detenute appunto nei carceri Caltagirone cinquantaquattro persone che affermano carissimo Arena e con grande dolore Chieti dobbiamo informare che qui nel carcere di Caltagirone
è deceduto è morto un nostro compagno il suo nome era Antonino si Ringo aveva cinquantasette anni ed era padre di tre figli
Antonino pur essendo malato da tempo restava chiuso nella sua cella e nessuno nessuno si è degnato di preoccuparsi per la sua salute magari mandandolo in un centro clinico nessuno
Sta di fatto che Antonino quando si è sentito male era nella sua misera cella e siamo stati noi i detenuti a prestargli i primi soccorsi
Infatti visto che qui non ci sono barelle lo abbiamo dovuto prendere in braccio
E lo abbiamo portato al piano terra lì lo abbiamo messo sulla scrivania e a forza di spingere lo abbiamo portato fino al primo cancello poi
Visto che quella scrivania non passava per quel cancello lo abbiamo dovuto riprendere in braccio abbiamo superato un secondo cancello e poi e poi finalmente siamo arrivati in infermeria
Arrivati in infermeria abbiamo appoggiato Antonino per terra ma purtroppo purtroppo era già morto
Chiaramente scrivono ancora questi cinquantaquattro persone detenute nei casi di Caltagirone chiaramente questo fatto ci ha lasciato tutti indignati fintanto che ci domandiamo ma perché ci trattano come bestie
Perché la nostra vita sembra valere meno rispetto a quella di qualsiasi altro cittadino come pensano dire inserirci in una società se poi ci fanno vivere nell'odio tra l'altro qui il magistrato sorveglianza noi non vediamo mai tanto che è più facile incontrare il Papa che parlare con lui e non a caso su trecentocinquanta detenuti presenti nel caso di Caltagirone solo tre o quattro bandi in permesso mentre le misure alternative sono per noi
Una chimera insomma nel caso di Caltagirone siamo in balia del nulla la direzione assente gli educatori non esistono nelle celle viviamo con tre brande quando al massimo ce ne potrebbero stare in due
E anche l'acqua ci viene ci viene era azionata comunque sappi che anche se dopo la morte di Antonino siamo un po'demoralizzata i noi non molliamo e a dimostrazione di questo tutti informiamo che anche noi
Abbiamo costituito il Comitato per l'amnistia e per la riforma della giustizia ti vogliamo col mondo di bene la lettera a punto e firmato da cinquantaquattro persone
Detenute
Nel carcere di Caltagirone ragazzi grazie e bravi per aver reagito così
Alla morte di entrino ovvero formando il Comitato per la missione per la giustizia perché proprio questo il modo
Per risponderà un'ingiustizia proponendo giustizia bravi e poche dirvi quello che avete il pass dato quando Antonio si è sentito male sembra più una via Crucis l'avete preso in braccio avete sci su due piedi due tre piani l'avete messo su quello sopra la scrivania addirittura Padoin brace va portato in tre miliardi morto
Ma insomma davvero davvero sono cose
Che lasciano senza senza parole io ne approfitto dall'altro per informarvi non so se lo sapete ma i familiari
Di Antonino hanno proposto un esposto alla Procura della Repubblica di Caltagirone e ora c'è un'indagine in corso speriamo che questo in agire a differenza di tante altre porterà porterà a qualche responsabilità grazie ancora e scrivete ci scrive e dice ancora
Ma ora ci spostiamo nella capitale ovvero del carcere Rebibbia di Roma un carcere che troppo spesso viene
Definito viene raccontato come un carcere modello infatti ci scrive Fabio che persona detenuta reparto G nove del carcere appunto Rebibbia di Roma Fabio che afferma caro Riccardo anche nel carcere vive di Roma troppo spesso ha raccontato come un carcere
Modello appunto ogni giorno le cose vanno sempre sempre a peggiorare invece che a migliorare nelle nostre celle in queste gabbie per uomini che possono essere scambiati per fornire umani siamo costretti a viverci in sei per persone passando notti insonni per l'afa le zanzare o per il rumore fatto da Gatti Piccioni o è cornacchie tra l'altro questi ambienti dove viviamo sono anche mal sani e fatiscenti scrive Fabio dal carcere
Vive di Roma ad esempio nelle celle non abbiamo armadietti sufficienti per mettere quelle poche cose che ci lasciano il bagno che devono usare sei persone contemporaneamente dobbiamo usare anche come il
Cucina perché qui il Vito che ci danno è indecente mentre le docce sono pieni di infiltrazioni e di muffa ebbene in questo con testo a dir poco degradato che il carcere
Rebibbia di Roma pochi giorni fa il direttore del carcere dottor Mariani ha affisso alla bacheca del corridoio un avviso per noi detenuti un avviso che ci invitava a consumare poca acqua e poca luce per il contenimento della spesa
Pubblica peccato scrive Fabio detenuto il reparto G nove il carcere Weber di Roma con il peccato che invece
Negli uffici del carcere di Rebibbia i condizionatori sono sempre accesi mentre nelle nostre celle non abbiamo neanche una presa elettrica infine una domanda scrive ancora Fabio dal carcere di Rebibbia siccome abbiamo sentito dell'iniziativa del sei novembre per il Giubileo dei carcerati possiamo anche noi costituire il Comitato per l'amnistia e per la giustizia Chávez grazie lettera punte firma aveva Fabio persona detenuta dal reparto G nove del carcere bivio di Roma eccetto Fabio che potete costituire il Comitato per la mi sia per la riforma della giustizia Reparto C nove anzi invito a raccogliere le firme quante firme puoi
Più sono le firme più sono i ragazzi di tutti coinvolti mobilitati e meglio è e poi ce ne mandi qui a Radio Radicale a Radio Carcere ma c'è il torneo modesto suo al nord perché ci scrive Alessandro che è persona detenuta nel carcere Santa boh una di Treviso avvisarlo che afferma cara radio carcere ti scrivo da una delle tante vecchie gallerie d'Italia ovvero dal calci Treviso carcere che è stato realizzato negli anni Quaranta perché dimostra tutti gli anni che ha
Prima di tutto le mura dei nostre celle non sono state isolate bene dall'esterno con la conseguenza che d'inverno diventano ghiacciate mentre d'estate sono infuocate
Tra l'altro nelle celle non abbiamo l'acqua calda e nei bagni abbiamo soltanto una tazza turca che faccio difficoltà a descrive il ticket è un lavandino per tutti gli usi
Ma nel caso ci Treviso scrive ancora Alessandro ma nel caso di Treviso c'è anche il sovraffollamento ed infatti questo carcere potrebbe ospitare poco più di cento detenuti mentre noi siamo il doppio di conseguenza nelle celle da due siamo coste che diversi in tre persone mentre nelle celle singole dobbiamo viverci in due insomma insomma il calcio in Treviso è un piccolo inferno un piccolo inferno dove abbiamo difficoltà anche per lavarci visto che le docce sono a
Limite della decenza e definirle fatiscenti sarebbe un eufemismo ti ringrazio per avermi dato voi e ti saluto con un forte abbraccio la lettera appunto a firmarla Alessandro persona detenuta nel carcere Santa Bona
Di Treviso grazie Alessandro per la tua lettera anche perché tu pone un tema
Che deve essere prima o poi discusso e dibattuto perché noi abbiamo l'ottanta per cento legarci italiane che risale al mille due al mille quattro al mille seicento e i primi anni
Del novecento strutture che sono del tutto inadeguate oggi ad essere visitate ad istituti di pena quindi sarebbe il caso che in queste carceri si trasformassero magari in alberghi anche perché molte sono situate al centro di bellissime
E cita come Treviso e magari con quei soldi costruire carceri si muove ma anche diverse tra loro ovvero di Venezia seconda della persona detenuta che deve andare a scontare o l'arte in atto o la misura cautelare non calci tutte uguali insisto ma carceri
Diversi tra loro a seconda della tipologia della persona ristretta ci metteremo anni prima che qualcuno capisce questo concetto ci metteremo anni prima che qualcuno poi lo realizzerà concretamente comunque vedremo Pacis
Vivono cinquanta persone detenute nel carcere di Trani carissimo Arena anche nei casi di Trani ci sono tanti problemi ma soprattutto ci sono problemi seri prima di tutto il sovraffollamento continua ad aumentare di settimane in settimana ed infatti in questo carcere ci sono circa duecento posti letto mentre noi detenuti siamo arrivati ad essere più di trecento la conseguenza di questo crescente sovraffollamento è semplice e drammatica scrivono queste per cioè detenute recarci Trani infatti in piccole celle di pochissimi metri quadri siamo costretti a diversi in cinque persone e si togliendo il mobilio si calcola spazio calpestabile e come se vivessimo in un armadio e come si è diverso Simo in un armadio e ti assicuro che c'è da mettersi le mani tra i capelli
Inoltre anti cortile dove si fanno fare l'ora d'aria sono molto piccoli e non superano i dieci metri quadri dieci metri quadri che vengono occupati da trenta persone trenta persone che restano lì strette come SAR linee non a caso scrive ancora questi ragazzi detenuti nel carcere Trani non a caso molti di noi rinunziano ad andare a fare l'ora d'aria con la conseguenza che non sono pochi quindi detenuti che restano chiusi
Nelle celle denti quattro ore su ventiquattro
Come se non bastasse qui oltre a vivere in un degrado totale con i muri della cella sporche cadenti siamo anche invasi dalle zanzare dagli scarafaggi e da qualche topo eppure eppure nessun uno nessuno si preoccupa di farci vivere in ambienti meno fatiscenti e nessuno nessuno si preoccupa di fare una disinfestazione ovviamente scrivono ancora queste persone detenute
Nel calcio di Trani ovviamente qui gli educatori si vedono di rado mentre gli assistenti sociali sono un miraggio e di conseguenza ottenere un beneficio diventa per noi impossibile
In un contesto tanto degradato veda se che per noi non c'è alcun tipo di attività lavorativa o informativa e quindi passiamo le nostre condanne nell'ozio più totale
Insomma insomma nel carcere di Trani siamo tutti con il morale basso e anche se sappiamo che le nostre speranze sono attacca
Da un filo abbiamo comunque deciso di costituire il Comitato per l'amnistia e per la giustizia perché mollare mollare
Non è da noi ti mandiamo un calorosissimo saluto la lettera punte firmato da cinquanta persone detenute
Nel carcere di Trani beh insomma bravi ragazzi bravi veramente perché come ho detto ad altri
Bossi compagni di altre carceri la reazione all'illegalità deve essere proprio la mobilitazione non certo la rassegnazione né tanto meno la rabbia quindi avete fatto bene a creare questo Comitato e siate pronti a mo'
Beh ritardi in vista del sei novembre giornata del Giubileo per le persone detenute indetta da papà Franci
Scusa poi si scrive Alessandro che è persona detenuta nel carcere di soli Ciani no Alessandro che ci solleva un problema
Che sembra guardare un po'il rapporto il coordinamento tra il magistrato sorveglianza competente per il Cal ci sono i Sannino e il tributo e il Presidente del Tibet e sorveglianza di Firenze
Dottoressa Fiorillo scrive Alessandro caro Riccardo ti voglio segnalare una divergenza di vedute che c'è tra il magistrato di sorveglianza di soli Cheney notti e il Tribunale di Sorveglianza di Firenze presieduto dalla dottoressa Fiorillo
Devi sapere infatti che ogni volta che faccio richiesta di permesso o di concessione da liberazione anticipata il magistrato sorveglianza di sull'ICI a Nino rigetta ogni mia richiesta ma poi quando in pugno
Rigetto al Tribunale di Sorveglianza di Firenze per fortuna le mie doglianze vengono accolte insomma da un primo magistrato ciò che propongo viene rigettato massello in pugno vinco
Ora mi domando ma perché magistrato il tribunale di sorveglianza hanno opinioni così diverse tra loro d'altra parte si tratta di permessi e non di questioni giuridiche così complesse perché allora questa divergenza così nei ta spero che la situazione si sblocchi anche perché così facendo si spreca tempo e si creano solo problemi ai detenuti che già che già ne hanno abbastanza ultimando un grande abbraccio la lettera punte firmato da Alessandro persona
Detenuta nel carcere di
Soli Ciani no beh insomma se da un lato è e prevedibile è giusto che sia così che ci sia uno l'Inter ente diverso tra magistrati diversi però insomma questa divergenza di interpretazione giuridica lascia un po'basiti
Se si tratta di un semplice permesso della liberazione anticipata insomma stiamo parlando di questioni giuridiche non alterna insomma di questioni abbastanza
Semplici da risolvere e quindi se fosse vera queste divergenze di opinioni il tema di sorveglianza di Sulic Nino e il Presidente Fiorillo B sarebbe il caso di capire perché e soprattutto sarebbe opportuno che cresta divergenza
Si risolvesse in qualche maniera anche perché come dice giustamente Alessandro
è una divergenza che non solo fa sprecare e tempo alle persone detenute ma crea anche problemi avesse detenute problemi di cui i detenuti evidentemente
Non hanno assolutamente bisogno poi saluto Raffaele insieme a quarantadue persone detenute
Nel carcere Novelli di Carinola che hanno costituito il Comitato per l'amnistia e per la riforma della giustizia bravi bravi bravi saluto Giuseppe Luca Domenico Vincenzo Nicolantonio Carmelo Francesco e Michele dalla Sezione di alta sicurezza
Del carcere di Locri saluto Massimiliano insieme a trentasette per cento e tenute nel vecchio carcere di massa carcere costruito nel mille novecentotrentasei che hanno anche loro costituito il Comitato per la missione per la riforma della giustizia bravi bravi bravi anche a voi saluto più intensa AIA dal carcere di Rieti che pur essendo cittadino italiano si è disapplicata l'espulsione con la condanna
Penale un fatto abbastanza abbastanza strano poi saluto più di cento persone detenute la sezione di alta sicurezza del casi di Prato che anche loro hanno formato il Comitato per l'amnistia l'indulto per la riforma della giustizia penale e dell'ordinamento penitenziario e che si di sono pronti a intraprendere qualsiasi iniziativa non violenta utile agli obiettivi posti insoluto poi Epifani dal carceri Trapani che afferma che l'idea di un tira e sono chiusi nelle celle per venti ore al giorno e non sono poche se do Pasquale insieme a quarantaquattro persone detenute nella sezione di alta sicurezza del carcere Marassi Genova che ci mandano le loro firme a dimostrazione che hanno costituito anche loro il Comitato per l'amnistia e per la riforma della giustizia bravi anche voi
Saluto poi venti donne detenute nei casi di Forlì che hanno costituito anche loro il Comitato per l'amnistia e per la giustizia marea che Giannino della quinta sezione del carcere basso e di Como è di recarci Trieste e Salvatore
Dal carcere di Parma
E allora prima di salutarvi ecco i nostri recapiti come entrare in contatto con noi di radio carcere prima di tutto il numero di telefono di qui di Radio Radicale ovvero zero sei quattro otto otto sette otto uno ripeto
Zero sei quattro otto otto sette otto uno chiamateci se siete da poco usciti dal carcere e volete raccontare la vostra esperienza carceraria chiamateci se come imputati sesta delibera usati può e prestati e poi prosciolti se sesta di vittime insomma di un errore giudiziario ma chiamateci anche se siete state vittime di un reato e non siete riusciti ad ottenere una risposta di giustizia mi ricordo ho anche che siamo presenti su Facebook e su Twitter basta cercare Riccardo Arena o radio carcere e su Facebook o su Twitter e discuterà fuori il simbolo di radio carcere e poi ricordo soprattutto le persone detenute ring Rizzo dove inviare le vostre lettere dalle carceri lettere che leggiamo il giovedì alle ore ventuno quelle sull'indirizzo per far sentire la vostra voce dalle carceri radio radicale rubrica radio carcere
Via
Principe Amedeo due
Zero zero uno otto cinque a Roma lo ripeto sempre scrivete scrivete scrivete non lasciate che le ingiustizie che subite tutte dico è rimangano protette da quel maledetto silenzio ed e quelle maledette
Quattro mura ma scrive etici anche perché è arrivato finalmente il momento che tutti i comitati creati nelle carceri per l'amnistia e per la giustizia si possano mobilitare infatti è stato fissato
Il cinque e sei novembre Giubileo dei carcerati voluto da Papa Francesco uno sciopero della fame una mobilitazione non violenta un digiuno del cinque sei novembre per chiedere non soltanto
Lamy
Stia non soltanto la riforma della giustizia malati per porre una domanda al ministro Orlando vero che fino hanno fatto gli Stati Generali sulle carceri insomma scriveteci da tutte le card ieri per dieci anch'io digiuno il cinque il sei novembre per l'amnistia per la riforma della giustizia e anche perché no pensare con voi a piazza San Pietro il sei novembre quando faremo la marcia
Per Papa Francesco e per Marco Pannella sapete bene che ormai in quasi tutte le carceri italiane sono presenti i comitati per l'amnistia e per la giustizia bene
è arrivato il momento di far funzionare questi comitati quindi mobilitate vi e scrivete radio carcere le vostre adesioni al di giù uno del cinque e sei novembre a questo proposito però ci tengo a precisare che siccome da qui al sei
Novembre
Manca meno di un mese esiteremo tanto portare al Papa i nomi di tutti quei detenuti che hanno di giornate il cinque il sei vi invito ascriverci utilizzava
Do on telegramma o una raccomandata opposta accedere in maniera tale che le vostre decisioni ci arrivino il prima possibile e poi sapete
Sapete come funziona male
La posta tra il carcere e radio carcere a buon intenditor poche parole quindi pensate vedute consegnate le vostre lettere di adesione allo sciopero alla fame
Ai parenti e le mogli fatemi chiamare insomma ci abbia o meno di un mese per raccogliere tante tante visioni adesioni importanti le vostre perché
Come potete immaginare
L'Unione fa la forza e adesso appena adesso il della vostra forza della forza delle persone detenute noi abbiamo davvero davvero grande bisogno bene io ringrazio Claudio Palumbo per l'assistenza in regia e poi grazie grazie di e a tutti voi che anche questa sera da una casa da una macchina da un camion e da una cella sporche sono affollata avete acceso una radio per ascoltare una piccola
Voce la voce di radio carcere l'informazione sul processo penale e la detenzione a tutti voi davvero a tutti voi un caro saluto da Ricardo Arena
Che
E adesso
Hanno anche nella linea che
Argomentate armonizzate maggior in alto mare qualcosa
Accogliente
Come è possibile che potete fare quello che fate
Scusi secondino secondi non esce pratica superiore
Avere un popolo italiano il tribunale
Cinque il Codice di procedura penale
Dichiaro
Nuova del popolo italiano la Corte d'Appello di Palermo Seconda Sezione
Data cinque aprile mille novecento