L'intervista è stata registrata sabato 19 settembre 1992 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Legge Elettorale, Martelli, Psi, Riforme, Uninominale.
La registrazione audio ha una durata di 12 minuti.
Rubrica
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L. REFERENDUM
Radio radicale abbiamo i nostri microfoni Massimo Teodori già deputato radicale colui vogliamo parlare di quello che qualcuno definisce il nuovo corso di Claudio Martelli ecco innanzitutto una tua opinione su questo nuovo corso che cos'è e riguarda solo i socialisti
Ma io credo che si tratti effettivamente di un nuovo corso che non si tratti soltanto di un lo scontro all'interno di un partito ma
Si tratti di una prospettiva da parte di Martelli che Martelli lancia
Anche al di fuori del del PSI in che senso dico che mi pare che sia un genuino nuovo corso nel testo che Martelli contrariamente e al altre prese di posizioni che sono venuto per esempio quelli fra socialisti e pidiessini per l'unità della sinistra ed altri tipi di movimenti in questo periodo pone l'accento sui contenuti intorno ai qua i dovrebbe effettuarsi un nuovo schieramento e non tanto sullo schieramento di per sé e mettendovi dice oggi è di crimine ante la legge la riforma della legge elettorale il tipo di riforme istituzionali questo mi pare il nucleo porta tante diciamo del nuovo corso Martelli hanno ed in questo senso deve interessare può interessare anche al villa di una vicenda interna al partito socialista e diciamo e alla sua liberazione dalla infamie
Tale vergogna insomma da tutto quello che Tangentopoli ci ho portato nell'ultimo periodo quindi non è secondo te solo una non nasconde questo nuovo corso ma te li hanno solo uno scontro per un ricambio generazionale
Ma questo pericolo ci ci può essere come sempre le cose vissute all'interno dei partiti tradizionali
Dei partiti che sono vissuti i partitocrazia i mo'interni a questo regime di periodici e riviste profondamente l'marcato dal fatto di essere stato uno dei pilastri del regime per per venti io ho trent'anni certamente c'è sempre il rischio o che delle contrapposizione degli scontri
Possono rappresentare soltanto come del resto è accaduto in passato degli scontri e dei conflitti ricorrente o di generazione ripeto in questo momento dalle parole che dice merce Martins le le sue interviste a Panorama la stampa mi pare che la sua accentuazione sui contenuti di questo scontro c'è da contrapposizione fra chi vuole un certo tipo di riforma del sistema elettorale ci vuole un certo tipo di riforma istituzionale
Faccia
Renda minimo questo rischio che c'è sempre quando si parla di partiti tradizionali ecco ma tu hai detto Martelli
I parla di contenuti la discriminante sono appunto le riforme elettorali però Claudio Martelli afferma bisogna puntare all'uninominale come subordinata al nominale di tipo francese questa subordinata non indebolisce fortemente la posizione iniziale di riforma
Ma Inter ritorni nei discorsi e nei giudizi bisogna partire dalle principali e poi occuparci delle subordinate come principale Martelli pone come discriminante quella dell'adozione del sistema
Uninominale come elemento di riforma del partito cioè non tanto non soltanto come un o un sistema elettorale quanto come un sistema elettorale
Che funzionale alla trasformazione dei partiti militare che nelle parole di martedì ci sia molto chiaro che l'obiettivo è quello di depotenziare iper tipi per quanto riguarda la gestione e arrivare a dei partiti con poche funzioni di carattere Poli e di carattere di iniziative elettorale questo mi sembra molto chiaro e allora mi pare che il ragionamento di Martelli quando dice
Possiamo arrivare questa riforma dei partiti solo attraverso la riforma del sistema uninominale
Il sistema elettorale in termini maggioritario uninominale poi dice le mie preferenze vanno quella un turno ma linea subordinata anche secondo turno mi pare
Che la linea di ragionamento è una linea di ragionamento che possa essere condividerà soprattutto perché non si attarda in considerazioni di carattere di tecnica elettorale quanto punta il dito sulla necessità della riforma dei partitini innanzitutto del suo partito e della riforma elettorale come strumento di riforma dei partiti Cetto tutti quanti sappiamo che il sistema elettorale un turno per la sua plasticità comporterebbe una riforma radicale dei dei partiti molto meno lo sarebbe il sistema uninominale a doppio turno
Ma comunque c'è sempre una grande differenza tra i sistemi uninominali e i sistemi a premio di maggioranza o proporzionali modificati la linea innanzitutto la linea diritti di marche razione parte passano attraverso queste due grandi famiglie proprio per quanto riguarda i risultati sulla riforma dei partiti
Ecco negli scorsi giorni il leader l'attuale leader socialista Bettino Craxi ha detto che intravede dietro l'uninominale un disegno sostanzialmente di carattere fascista ma come mai
P importanti settori della nomenclatura partitocratica continuano a usare questa retorica fascismo antifascismo per difendere in realtà il loro status
Ma io credo che l'ho anche scritto nei giorni scorsi credo che ormai c'è un una sindrome del complotto quei perfino mai complotto attraversa tutti ed è tipica dei dei bassi imperi dei momenti generazione degli imperi in cui
Si vede tutto ciò che si muove si muove perché dietro quello che si muove c'è un complotto hanno iniziato De Mita Sbardella Gava
Con i i complotti massonici Formigoni come Comunione e Liberazione eccetera ritrovati nome cura del complotto ha preso anche Craxi quale un giorno sì e un giorno no tira fuori la questione del complotto prima di complotto era Di Pietro poi
Il complotto questa rievocazione assurda di Piazza Fontana e del caso Moro anche qui in termini complottisti ICI
Adesso il complotto riguarda addirittura la riforma del sistema elettorale mi pare che sia proprio una estrema diffida di chi è in grande difficoltà e non riuscendo a comprendere
La realtà quello che avviene nella realtà i movimenti
Reali effettivi e le posizioni effettive deve ricorrere alla figura del complotto in questo caso ci sarebbe un complotto di tipo fascista dietro ai riformatori elettorali
Ma è un indice Tania avviso proprio di per
Perdita di contatto con la realtà delle cose ecco ma questa perdita di contatto con la realtà delle cose come la chiami questa situazione di tensioni politiche sociali sempre più serie può spingere a una qualche forma di gestione autoritaria o comunque di ricompattamento autoritario del sistema per esempio tutta la questione dei cosiddetti pieni poteri chiamato
Ma io mi pare in una situazione di grande crisi delle possibilità di rivolte autoritarie ci sono sempre la la storia ce lo insegna
Profonde crisi sociali come quella come quelle che stiamo attraversando in questo momento può portare sempre
Tuttavia io non vedo o in Italia quale sia hanno le forze in grado di farci comprendere svolte autoritarie
Mi pare che la caratteristiche italiane negli anni passati ed oggi nella stessa misura anche se emissioni sono più accentuate proprio quello che non ci sono delle forze perché c'è una classe imprenditoriale che è assolutamente non lei che è sempre vissuta con la protezione dello Stato c'è tutto sommato una comunque dei gruppi militari i servizi segreti
Che anch'essi sono sempre ritagliati delle nicchie all'interno del potere esistente senza una forte autonomia non ci sono dei gran commi e tanto capaci di di di imporre una soluzione tecnocratica burocratica autoritarie ecco mi pare
Insomma la paura in Italia mi pare che il il regime italiano lì caratteri non democratici regimi d'erano stati sempre dati
Dai partiti e continuano ad esserlo essere caratterizzati dai partiti non da altre forze per cui io personalmente credo molto poco ha fatto che dietro l'angolo ci sia qualcosa di terribile di questo tipo
Salvo salvo prova contraria e comunque una cosa si può dire come era stato peraltro previsto dall'emergenza debito rischia di essere la guerra d'Algeria della nostra Prima Repubblica
Agenzia
Io ed è che il pericolo maggiore non è non è tanto quello autoritario quanto il fatto che per esempio sul tema cruciale della legge elettorale
Pierre Vieri non non ho riforma che Muti il regime ma una controriforma
Che rafforzi lo sfaldamento del regime questo questo mi mi paiono i pericoli ed è per esempio il pericolo oggi il gran come giustamente per esempio anche Pannella lo ha definito dalla commissione per le riforme istituzionali presieduta da De Mita
Si presenta un po'come il Gran Consiglio ripartiti e cioè un po'come il luogo di vertice
Al a quei cambiamenti che sarebbero necessari per uscire dalla crisi per sorpassare il regime partitocratico quindi piuttosto la continuità del vecchio regime attraverso delle operazioni che atto per perché come potrebbe essere una legge elettorale
Di tipo non maggioritario ma di tipo proporzionale corretto con altri marchingegni definito a salvare tutte le classi Toro te dei partiti i loro temi ci sono devoluti cristiana ci sono nel PTRC sono nel partito socialista ci sono dappertutto dice direi che innovatori consapevoli della situazione e conservatori della situazione si incontro in tutti i partiti in questo senso mi pare che il segnale che per tornare all'inizio del nostro discorso
Che il segnale dato da Claudio Martelli
L'Indirizzo i punti di riferimento che l'unica pubblicamente esposti sono dei segnali di coloro che si muovono nel senso che ritrovamento radicale
Della situazione e non di un di manovre Gatto per pesche all'interno del Gran Consiglio la partitocrazia ecco per usare uno schema facile
Ma anche comprensibile rilettura di quello che sta accadendo bene ti ringraziamo ringraziamo Massimo Teodori per fare quest'intervista dedicata come abbiamo sentito alle possibile prospettive di sviluppo di riforma politica del nostro sistema
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