"Quattro emergenze da governare"

Ma
Al muro gradito del sindacato solo in occasioni eccezionali diventava
Materia incandescente della politica quotidiana
Improvvisamente abbiamo visto le nostre riunioni riempirsi
Abbiamo riscoperto e abbiamo rivisto nelle nostre riunioni compagni uomini donne che non vedevamo più da tempo
Impegnate nel lavoro sindacale o nella militanza attiva di partito
E ci siamo chiesti
Perché
Nei mesi che vanno da aprile ad oggi
Del mille novecentonovantadue si riscopre questo bisogno di stare assieme
Di parlare di discutere
Certo
Anch'io leggo i giornali
E leggo interviste accompagna militante di base accorati
Leggo frasi che suonano rassegnazione
Anch'io ho incontrato compagni gente demotivata
Però se devo provare a fare un bilancio oggi
Di questo lungo giro d'Italia che abbiamo fatto partendo da Milano
Ma non trascurando quasi nessuna regione
Rinviando i compagni delle categorie
Beh noi abbiamo incontrato
Socialisti che non accettano di confondere i cento anni
La loro celebrazione
Con una storia
Esaltante bellissima
Che ogni sera
Che ogni mattina si vedono sbattuti come mostri in prima pagina non accettano di confondere tutto questo con un destino inesorabile
Che punta
Quasi che sia scritto da qualche parte alla liquidazione di cento anni di storia e anche alla liquidazione di cento mila storie individuali
I partiti sono morti
C'è una campana che ogni tanto suona
Per questo sistema democratico fondato sui partiti
Il PSI e tra questi partiti in agonia
Dai compagni noi dopo il sette aprile
Abbiamo solo riempito platee di gente che non ha voglia di suonare la campana a morto per i partiti
Che non ha nessuna voglia
Di assistere impotenti
Alla crisi
Del nostro partito
La gente che riempie le nostre platee
Chi di voi era a Genova l'altro giorno sabato mattina ha visto
Quale fosse la caratteristica di quella platea
Non quei compagni che sono tradizionalmente ripresi dalle telecamere
Ma la gente che ha popolato
Il Teatro della Corte Lambruschini
Io ho rivisto compagni genovesi che non vedevo più da tanti anni nemmeno nel lavoro sindacale
Ho rivisto delegati che hanno scandito con la loro storia la ripresa delle lotte sindacali di genere che nel corso degli ultimi anni avevano abbandonato la militanza attiva nel sindacato ma soprattutto
Erano tra quei compagni demotivati
Quei compagni che sentivano il peso delle durissime repliche della storia di questi anni ma soprattutto il dramma vissuto dal partito nel corso degli ultimi essi
è gente che non si rassegna
All'idea che vada in crisi una democrazia
Animata da partiti rinnovati si ma da partiti
è gente che ha paura giustamente ha paura
Che questa fase di trasformazione
Trasforma il potere dei partiti in potere di lobby potenti
Di grandi famiglie
La politica permessa solo a coloro che hanno la possibilità per tradizioni familiari di poterla praticare
Guardate come è fatta questa presidenza
Da questo punto di vista è assolutamente casuale
Che a parlare con lui di questa mattina sia
Un uomo come Gino Giugni che arriva alla politica passando attraverso il corso rigoroso degli studi
Viene da una famiglia genovese
Ha potuto partecipare
Alle vicende della lotta democratica perché i partiti il suo partito
Gli ha consentito di diventare Grande protagonista della vita parlamentare così come le vicende sociali della fine degli anni Sessanta lo hanno reso protagonista di una delle stagioni più belle del rinnovamento del sistema legislativo del nostro Paese a difesa degli interessi dei lavoratori
Dentro questo schema di democrazia e dentro uno schema di
Sistema politico e di partito rinnovato c'è posto per gente come Gino Giugni
C'è posto per gente come Valdo Spini
Da una famiglia
Gli studiosi fiorentini che hanno insegnato la storia
A decine e decine di migliaia a milioni di giovani del nostro Paese
E che hanno potuto ma avere la possibilità di praticare in modo pulito la lotta politica e democratica del nostro Paese
Perché questo sistema politico consentiva
Applaude ad altri
Di essere protagonisti di questa battaglia
Questo sistema ha consentito anche al figlio di un operaio licenziato della SNIA BPD di Colleferro licenziato per rappresaglia
Di diventare prima un grande dirigente sindacale e poi un autorevole deputato al Parlamento
Parlando avete capito di Agostino marionette
Ecco noi non ci rassegniamo all'idea che questa parte della storia straordinaria
Che ha offerto
Ai figli più autentici della tradizione popolare di questo Paese
Di assumere
Responsabilità
Ruolo nella vita democratica del Paese non ci rassegniamo che a questa fase ne debba seguire un'alta nella quale
Politica può essere fatta solo da chi si può consentire il lusso di praticarlo
Non ci rassegniamo all'idea
Che la politica possa diventare
Materia di faccendieri e di praticoni
L'attacco ai partiti viene da questa gente qua
La nostra
è una generazione che Amato la politica
Perché ci ha fatto sentire protagonisti di vicende
Collettive
Di storie di sentimenti personali che hanno scandito la vita di milioni e milioni di persone
Noi abbiamo amato e cambiarlo ed andiamo d'impegno politico
Perché abbiamo imparato assai presto a fare i conti
Con le mitologie che hanno insanguinato questo secolo
E anche quella parte della vita di questo secolo che ci ha visti crescere l'Italia del dopoguerra
Per questo troviamo ingiusto la polemica di chi scambia la nostra battaglia
Con quella tendenza che punta a distruggere il sistema politico democratico
Nel quale i partiti resta il pilastro fondamentale
Per la compagnia
Cerchiamo di essere chiari subito
Questa battaglia ha un senso
Questa battaglia si può vincere
La condizione e che i partiti accettino di rinnovare profondamente le regole e gli uomini senza di questo la battaglia rischia di essere persa rischiano di vincere gli amici
Del sistema dei partiti
Scegliamo
Metodi più trasparenti
Per eleggere i nostri dirigenti
Scegliamo metodi più trasparenti per definire le candidature CIPE per portarle tra la gente
Ma la nostra scelta
Nella battaglia per salvare
Questo modello di democrazia in mente senza esitazioni
Ma lo sappiamo bene per quale ragione compagne
Le platee si affollano ancora di più in questi giorni e soprattutto in queste ore
Vedete si dice sindacati in crisi
Partiti in crisi le analogie non solo arbitrarie
Le grandi confederazioni e il grande processo che ha dato vita alle grandi forze politiche nazionali alla fine del secolo scorso sono figlie della stessa storia
E immaginare un processo che affronta e risolve la crisi dei partiti senza immaginare un analogo processo
Che affronti e risolva il tema della crisi di autorevolezza di rappresentatività della Confederazione vuol dire fare mezza parte dalla propria battaglia
E però questo è un sindacato che
Di fronte alle quattro emergenze del Paese
Sa esprimere un livello di partecipazione di scelta di responsabilità di ruolo di dignità
Che vorremmo fosse assunto allo stesso modo anche dagli altri protagonisti della vita istituzionale e politica del Paese
Non saremo in crisi compagni ma cento mila persone a Palermo per salutare Giovanni Falcone le abbiamo portate noi
In rappresentanza di quella parte del Paese che non si rassegna
A vedere questo scontro tra onesti servitori dello Stato e apparato mafioso come una guerra
Che non ci riguarda
Certo
Più forte
è un sindacato quando è chiamata a redistribuire reddito
Quando può
Migliorare la qualità dei servizi che lo Stato offre alla collettività
Quando è un sindacato che può intervenire nella vita politica sociale istituzionale del Paese ridistribuendo potere
Capacità di intervento alla gente che rappresenta
Ma le nostre riunioni si riempiono anche di facce molto preoccupati in queste ore
Noi sentiamo arrivare
Lo sentiamo in particolare per la gente che rappresentiamo
Lo sentiamo arrivare una tempesta
E non sappiamo quanto potrà durare
Noi non sappiamo quanti danni potrà fare
Quante speranze può uccidere
Quante conquiste
Quelle che hanno segnato la storia di ciascuno di noi in questa sala
Potrà cancellare
Fino a che queste domande erano
Prerogative di piccoli gruppi
Le nostre risposte tradizionali sono bastati
Di volta in volta eravamo capaci di dare la risposta a questo o a quel pezzo del Paese
E quando non bastavano le nostre risposte ci sono state altre risposte alcune giuste
Date dal Parlamento che ha svolto una supplenza rispetto alla
Comica la crisi della possibilità delle istituzioni tradizionali di fare il loro dovere
Altre
Altre sbagliate
Quando sono state risposte date da piccoli insurrezioni corporative in nome della difesa di interessi particolari
Ma oggi queste domande
Quanto durerà
Quanti danni farà questa tempesta
Quante conquiste può cancellare
Sono le domande di tutti quanti noi non di questo o di quel piccolo gruppo non di questo di quella piccola corporazione che anima il dibattito nel mondo del lavoro dipendente e queste domande si incrociano con altre domande
Possiamo riformare il sistema dei partiti
Possiamo rinnovare il partito socialista
Possiamo rinnovare il modo d'essere del sindacato
Beh questa è una domanda a cui bisogna dare una risposta contemporaneamente
E a quei domanda quei compagni che ogni tanto incontrandoci domandano ma come si fa a essere contemporaneamente impegnati perché la CGIL si è in grado di stare dalla parte dei riformisti in questa battaglia
Perché la CGIL possa stare dalla parte di un'istituzione che si fa carico dei problemi di un'economia che affronta la tempesta più grande probabilmente del dopoguerra più grande sicuramente di quella del mille novecentosettantasei che affrontando in una fase
Nella quale nel Parlamento c'era una grandissima maggioranza politica
Ricordate nel mille novecentosettantasei il Partito comunista italiano al trentacinque per cento un governo che si apprestava essere di unità nazionale
E alla vigilia della più importante svolta
Che sindacata realizzato sul terreno della cultura più avanzata Marinetti se lo ricorda nel mille novecentosettantasette ci fu l'Eur ieri il professor Spaventa in una riunione della direzione della CGIL
Ha detto nel mille novecentosettantasei la tempesta valutaria fu salvata da due interventi significativi le festività prima
è una quota in botte ai dopo ma soprattutto da una detterà di impegni assunta nei confronti delle autorità monetarie europee che si fondava su una sola cosa
Sulla svolta operata dalla CGIL dal sindacato colleghi ricominciarono ad affluire i capitali
Est rientrò quella che probabilmente era stata la più grave crisi monetarie valutaria del dopoguerra
Le proporzioni della crisi di oggi sono le stesse
E noi siamo impegnati in una battaglia perché la CGIL dia la risposta e non li chiama ancora oggi che il protocollo del trentuno luglio compagni quello per il quale avete sofferto tutti quanti un agosto che ritiene le vostre Camera il lavoro nelle vostre categorie noi questa mattina a mezzogiorno quando vedremo il Presidente del Consiglio
Lo useremo con me una vita contro i tentativi che pure saranno fatti
Da questo governo di rimettermi in discussione un pezzo un passaggio
Per esempio quella parte del protocollo che parla della garanzia dalla difesa del salario reale
Nelle condizioni in cui abbiamo firmato il protocollo il trentuno luglio questo voleva dire la tenuta dei contratti
Questo voleva dire le venti mila lire
Date a tutti i lavoratori nel mille novecentonovantatré questo voleva dire un contenimento che la pratica salariale ma sapevamo che se si raggiungeva l'obiettivo del tre e mezzo per cento i salari dei lavoratori non venivano svalutati da questa pratica sindacale
Venivano difesi
Ma nel momento in cui si può riaccendere
La bestia dell'inflazione nel momento in cui è possibile
Che anche per effetto non di errori di questo di quel governo non per responsabilità di questo o di quel ministro di questa o di quella decisione sbagliata ma per effetto di questa ventata internazionale se si dovesse modificare questo quadro
Nessuno penserà mica che c'è un gruppo dirigente della Confederazione che accetta una riduzione del potere d'acquisto dei salari come se fosse una sventura
Per cui bisogna piegare la testa nessun sindacalista può fare una cosa del genere
Ma io penso che il protocollo del trentuno luglio contiene un argine e sarà l'argine che chiederemo al Presidente del Consiglio fra un'ora e mezza di mettere in moto
Quello secondo il quale se c'è uno scostamento tra la dinamica dell'inflazione
Prevista per il mille novecentonovantatré
E la dinamica reale quella che si produrrà anche per effetto di questi elementi noi chiediamo che sia il fisco a restituire alle buste paga dei lavoratori
Ciò che le vicende interne internazionale hanno prodotto l'erosione che ha prodotto la difesa del salario reale non l'aumento la difesa dell'attuale potere d'acquisto dei salari per noi diventa una bandiera importanti la seconda c'è nell'accordo del trentuno luglio vedete come presto gli accordi diventano materia di discussione di dialettica e qualche volta anche di feroce battaglia interna al sindacato strumenti di difesa
A margine
Contro le tempeste che si scatenò nel Paese c'è nell'accordo una formula coniata dallo stesso presidente del Consiglio
Ed è la formula che dice che nell'affrontare i guasti della situazione economica
Il Governo si impegna a mantenere inalterato
Il prelievo fiscale sulle buste paga dei lavoratori dipendenti
E dall'altra risposta che dobbiamo avere da questo governo
Questa è una è un impegno importante non esiste sindacata al mondo che ha strappato nel corso degli ultimi mesi negli ultimi anni un impegno di questa natura ma perché questo impegno sia credibile
è necessaria
Che il governo dica dove intende prendere i soldi
Se non si prendono i soldi dalle buste paga dei lavoratori dipendenti da qualche parte bisognerà prenderli
E se bisognerà prenderli da qualche parte è bene parlare chiaro da subito
Perché siano chiari
I connotati di questa manovra e sia soprattutto
Come dire tangibile per tutti la quantità di misure eque che il governo vuole mettere in campo per affrontare una crisi di queste proporzioni
E qui i compagni che si incrociano
Io su questo insisto molto nelle riunioni che facciamo in giro per l'Italia ai compagni che dicono ma come facciamo anche difficile dal punto di vista del tempo figuriamoci dal punto di vista della testa smontare di giorno
La battaglia perché la CGIL tenga questa posizione poi tornano a casa a cambiarsi il vestito e andare alle riunioni di partito e riprendere la battaglia sul terreno della riforma del Partito della riconquista della sua del suo orgoglio
Dalla battaglia per ridare l'onore ai socialisti come dicono i compagni di Genova hanno portato quel bellissimo striscione alla nostra manifestazione di oggi
Io dico compagni delle due battaglie non possono dividersi
Sono due facce della stessa medaglia
Non è possibile risanare questo Paese
Non ce la facciamo e rischiamo anche di perdere la nostra battaglia dentro il sindacato se non siamo in grado di legare strettamente
Una battaglia per il risanamento dell'economia con una battaglia per il risanamento delle istituzioni
Se dobbiamo fare al Paese la predica che è necessaria che occorre tirare la cinghia se vogliamo dire che al Paese al Paese che la festa è finita come disse con una fase di dubbio gusto l'avvocato Agnelli due anni fa
Bene io credo che siamo nelle condizioni anche di essere capiti
Quando la gente che pure non conosce che cos'è l'overnight cioè il presto che le banche parla Brema quando leggi in televisione la Scheda che in Svezia e siamo al cinquecento per cento è presto e bene
Non c'è bisogno di essere licenziati dell'economia per capire che siamo dentro una crisi una tempesta valutaria la tempesta monetaria una tempesta finanziaria guai per l'economia di proporzioni colossali
La gente può essere disposta
A capire
Le ragioni di una pratica di questo tipo tirare la cinghia la festa è finita
Ma se chi fa questa predica non ha l'autorevolezza morale per farla se chi fa questa predica a una crisi di legittimità nell'esercizio della sua
Missione politica
Allora la predica non funziona e badate che l'Effetto non riguarda solo la possibilità che il governo ha di farsi ascoltare dalla gente
Difetto riguardanti gli interlocutori del governo
Cari compagni
Quasi tutti voi avete affrontato assieme ai compagni che sono qui alla Presidenza il dramma del mille novecentottantaquattro
Il dramma di San Valentino
Ma vi ricordate che successe in quelle ore lì erano chiari gli schieramenti
Così come è successo ad agosto
Con una differenza
In una situazione nel quale le forze politiche il quadro politico il governo riusciva ad esprimere una linea e anche una contraddizione forte come quella che veniva dall'opposizione
Non c'erano problemi per la gente a schierarsi e i nostri compagni sia pure in mezzo a mille difficoltà quella battaglia la fece la testa alta
Be'cari compagni o nel mese d'agosto di compagni non si appresta a bassa li ho visti e non avevano meno ragioni del mille novecentottantaquattro la spiegazione sta nel fatto che nel mese di agosto o all'inizio di settembre
Noi avevamo da questa parte un quadro politico con tutte le difficoltà che conoscevamo
E un orgoglio nostro messo a dura prova dalle vicende di questi mesi
Ecco l'allora compagna ragione per la quale continuiamo a insistere su questi due terreni
Non è possibile vincere la battaglia dentro il sindacato
Perché non prenderei prendano il sopravvento ai massimalisti quelli che sognano un ritorno al passato quelli che di fronte a questa tempesta monetaria
Sapere cosa ripropongono la restituzione della vecchia scala mobile e come dire prenderla pompa di benzina e gettare un come dire una zaffata di petrolio sulla fiamma che sta bruciando
Di fronte a questi tentativi
Se non riusciamo a essere equilibrati in questa battaglia noi rischiamo di essere tagliati fuori questo è il senso delle cose che facciamo
Allora compagni non hanno senso le polemiche piango perché vengono fatte verso di noi
Io con tutto l'affetto e con tutto il rispetto che porto per il compagno Intini non accetterò mai
Una cosa come quella che ha dichiarato ieri
E cioè che questa battaglia
Ho parlato di affetto e di rispetto vale per me vale per tutti quanti voi compagni
Che in questa battaglia
Ci sono vecchi arnesi e vecchi burocrati che si vogliono riciclare dentro il partito non è così
Se fosse qui con noi guarderebbe questa platea e scoprire poi certo vecchi compagni
Guardate niente mi fa più piacere che rivedere i compagni che non vedevo più da tanti anni in questo partito
Che ritornano perché sentono che questa battaglia può restituire anche a loro
La gioia dicono a fase della loro militanza
Ma un sacco di giovani
Di gente che vuole vivere la politica e l'impegno dei partiti in questo modo
Noi non dividiamo il partito
Trarre innovatori e quelli che non vogliono rinnovare
Questo tentativo la stampa lo sta facendo e ogni giorno c'è una classificazione nuova sempre più articolata e ogni tanto che siamo spostati
Addirittura su un giornale succede per is dirigenti socialisti quello che Gianni Brera faceva qualche anno fa quando presentava gli schemi tattici delle parti dall'inizio del campionato ci sono delle pedine che si spostano lungo lo schieramento del nella battaglia politica del partito con una difficoltà almeno per me
Che ho sempre saputo fare solo un ruolo il libero fermo davanti al portiere perché non sono capace di svolgerà altra
Altro ruolo delle partite di calcio ma insomma in questa vicenda ciò che rifiutiamo ciò che rifiutiamo compare e questa distinzione tra re innovatori della prima ora
è gente che sta con la conservazione alcuni conservatori se fosse così questa battaglia
è lungi dall'essere vinta anzi rischiamo di perderla per quel tanto di settarismo che c'è sempre quando si abbiano battaglie di questo tipo
La mia opinione compagnetti questa battaglia non solo si può vincere
Non solo siamo nella condizione di poter la vince ma siamo nelle funzioni poteva allargare a un'area molto grande di questo partito
Ecco io credo che noi dobbiamo usare l'arma della ragione
E mai quella dell'intolleranza
Noi dobbiamo usare l'arma della battaglia politica dei temi della battaglia politica
Noi abbiamo scelto questi quattro temi
Perché sappiamo che in con questi quattro argomenti i socialisti del sindacato i socialisti del partito si mettono diciamo sulla lunghezza d'onda delle preoccupazioni fondamentali della gente
La gente in queste ore non parla dei risultati degli incontri di calcio di ieri sera per la prima volta
Nei bar di questa mattina voi non avete sentito
Le chiacchiere che hanno sempre seguiti mercoledì calcistici questa mattina il tema era la grande questione dell'economia
Nelle discussioni che fate con i vostri compagni di lavoro a voi sapete che la questione morale è diventata la questione discriminante che riguarda anche voi e voi ogni mattina entrando nelle officine negli uffici nelle limoni del sindacato sapete che dovete comunque affrontare la battuta l'osservazione il ragionamento
Che riguarda la vostra collocazione rispetto a questa questione
Siamo nella legislatura che deve fare riforme istituzionali nessuno si faccia illusioni e non si cambia il governo della politica se contemporaneamente non si cambiano anche le ragioni del governo del del conflitto sociale e dunque toccherà anche a noi stare dentro questo processo
Da ultimo compagni la questione criminale
Come non capire che il combinato disposto di una crisi economica grave di una crisi morale grave di una crisi istituzionale come quella che si avverte in queste ore se si sposa anche con una parte del Paese dominato dalle cosche ingovernabile dal punto di vista
Della vita democratica di ogni giorno della sicurezza dei cittadini questo è un Paese che può vivere giorni drammatici per la propria vita democratica
Ecco il senso dello Stabat tali
Non nuovi settari
O nuovi burocrati alla ricerca di un nuovo spazio dentro il partito come ha detto qualche compagno
E ha usato delle parole un po'pesanti con le nostre iniziative
Ma gente libera che vuole continuare a fare la propria parte
Gente che vuole ritrovare l'orgoglio e vuole restituire l'onore ai socialisti gente che non vuole essere imparata Crocefissa ogni sera davanti al telegiornale
Impegnata solo in un match con magistrati e con avvenimenti giudiziari che non riguarda nessuno di noi queste cose
Non le vogliamo più vedere
Vogliamo fare una scommessa compagnie su questa chiudo
Noi domani
Avremo i giornali italiani impegnati con le misure
Terribili che il governo si appresta a apprendere fra un'ora fra due ore
Ma per la parte della politica domani probabilmente i socialisti saranno sul giornale
Ma ci saranno per questa cosa qui
Per questa materia
Ci staranno per quel cartello
Ci saranno delle vostre facce
Beh meglio questa faccia di questo partito socialista e quello che ci ha fatto soffrire in questi sette
Diamo adesso la parola al compagno Agostino Mariani
Cari compagni
Carissimo Ottaviano
Voi vi riunite qui
Per un intento ed un impegno severi edifici
Come contribuire per quanto è possibile
A rinnovare il partito la politica il Paese
In altri termini siamo qui insieme per vedere se è possibile recuperare una speranza
La speranza è intesa come aspettativa ragionevole
Che il proprio impegno produca una possibilità
Da molto tempo la politica non accende la speranza per il futuro si misura si corrompe e si brucia
Nel confronto duro e spesso impotente
Con le problematiche sempre più cupe del presente
Siamo ad una soglia
Oltre la quale non le utopie o magari le speranze o soltanto le attese più modeste appaiono perseguibili
Ma sempre più probabile sembra il successivo concatenarsi di risultati negativi e l'accentuarsi del processo di logoramento e di declino
La politica rischia il fallimento
La crisi di fiducia pressoché generale
La delegittimazione dei poteri pressoché generale
La crisi delle istituzioni pressoché generale
Persino la possibile crisi dei rapporti con la comunità dei Paesi europei
Tutto sembra lasciare esiguo margine alle possibilità di recupero
S avrebbero bisogno di idee progetti chiari
E di un sufficiente coagulo di opinioni e di volontà
C'è invece tutto il contrario
è frantumato il Parlamento lo sono spesso i partiti
E lacerato appare ormai sempre di più il paese sul piano geografico sociale e culturale
Ciò responsabilizza ancora di più le persone
Chi manifesta la volontà di reagire chi non vuole lasciarsi andare
Chi vuole utilizzare le esigue possibilità di cambiare il corso delle cose non può che partire tasse
Dalla propria sfera di responsabilità come persona come dirigente ovunque lo sia
E se lo è
Bene partiamo da noi e dal partito dato che vogliamo esserci in questa impresa e dobbiamo decidere in che direzione e in che modo insomma gli obiettivi e gli strumenti
Sarà il mio un limite intellettuale
Sarà la povertà di un empirismo che deriva più dalla scuola della vita adesso lunga che non dalla vita nella scuola allora Breve
Ma il fatto è che non riesco mai a vedere un Progetto una suggestione una prospettiva che possano inverarsi astraendosi dai compiti da i doveri dalle condizioni del presente
Nel presente abbiamo deciso tutti insieme un impegno
L'impegno durissimo a governare a dirigere un governo che pure manca delle condizioni che sarebbero necessarie per essere sicuri della possibilità di farcela
Se c'erano altre strade compatibili anzi preferibili
Le abbiamo tentate
Le abbiamo trovate chiuse
E ancora adesso insistiamo ma non si aprono
Ora
Con coloro che sono i nostri più fieri oppositori di questo tentativo nel quale guai a fallire ora con la Malfa con Occhetto dobbiamo costruire una prospettiva un'alternativa
Con loro che intanto però
Si dedicano ad un'opposizione puntigliosa come e loro diritto
La Malfa persino astiosa ed ostinata
Occhetto non disdegnando le grandi manifestazioni di protesta magari gli scioperi fiscali e finanche attacchi alla CGIL spesso duri per la sua disponibilità qualche intesa seppure parziale con il governo
Partendo da questo dato
è difficile intravedere scorciatoie rispetto al percorso ardua i confronti alle mediazioni difficili che ciò comporterà e io mi chiedo se in questo raccordo difficile tra l'oggi e il domani
Fra il governo e l'alternativa
C'è già la ragione per dividerci aspramente se esistono scenari e percorsi definiti e così DiVersi da produrre la più innaturale la peggiore delle eventualità e cioè una lacerazione del partito
Certo tutto sarebbe più semplice se la contraddizione obiettiva potesse sciogliersi revocando l'uno o l'altro dei nostri impegni quello del Governo per l'oggi o quello per l'alternativa per domani o se gli altri
Gli altri fautori dell'alternativa come noi intendessero condividere con noi oggi la responsabilità di governo ma così non è
E per questo bisogna evitare che il circuito turbinoso per collegare i due eventi governo e alternativa
Diventi un corto circuito
Si tratta di arrivare ad una comune individuazione intanto fra i partiti di ispirazione socialista dei terreni
Di comune battaglie civili e morali di vere e proprie campagne ed iniziative popolari come nelle migliori stagioni dei grandi movimenti civili sociali e referendari
Si tratta nel contempo di ricercare una decisiva convergenza sul tema delle riforme istituzionali
Questione sulla quale pare si intraveda qualche spiraglio
Ciò avrebbe effetti straordinari di attenuazione della conflittualità che accompagna la difficile esperienza del governo Amato
Avrebbe l'effetto di offrire una risposta riformista e democratica alla crisi di legittimazione della politica e dello Stato
E l'avrebbe infila l'effetto di creare le condizioni diciamo così tecnico funzionali
Più idonee per le possibilità di alternative politiche
Come vedete compagni
Anch'io pongo mi pongo di pongo delle domande se ho ben interpretato siamo qui per interrogarci per cercarci per trovarci
Per riprendere appunto un cammino della speranza che altrimenti si disperde eccidi Sperber
Ma sto nei limiti parlo del partito
Ed il tempo restante comunque credo mi sarà sufficiente perché anche qui intendo proporre domande e problema
Il tempo del cambiamento è già scaduto dovevamo cambiare ieri
Non sappiamo se sarà ancora possibile farlo domani
Chi spinge
Chi reclama chi propone ha ragione
Naturalmente parliamo di come trasformare riformare o rifondare il partito non di come dissi farlo parliamo di come rinnovare gli attualizzare rilanciare un'idea socialista non di come disfarsene
Di come rinnovare a unire la sinistra e non di essere posta socialisti allo sbando fra Segni Bossi Orlando
Questa mi pare la questione preliminare mi pare la medesima questione che stava in una parte rilevante del discorso di Ottaviano
Se dobbiamo Surrey continuare ad essere in quanto partito rinnovando CIR trasformandosi con tutta la radicalità che la situazione richiede emendando le nostre pratiche innovando nel metodo e l'azione negli uomini ma salvando il concetto ispiratore della forza politica organizzata come luogo di produzione di idee ma anche di capacità di iniziativa e di governo e di inserire
Capace di essere strumento di sintesi in sede politica e istituzionale
Verso i tanti localismi particolarismi individualismi che spingerebbero altrimenti verso un netto arretramento civile culturale
Dobbiamo dunque provare a far a fare tutto ciò che diciamo
Oppure prendere atto che il tempo è ormai trascorso che nuove forme di organizzazione degli interessi dei cittadini dovranno nascere pur non sapendo quali
Nuovi criteri di costruzione degli schieramenti dovranno determinarsi persino i più inusitati e dunque rinunciare ad essere come partito ma allora di che staremmo
Discutendo e di che cosa ci saremmo appassionando io credo che noi dobbiamo rialzarsi e continuare ad essere rivendicando i nostri meriti la nostra storia le nostre intenzioni rifiutandosi di perire
So bene e questa scelta è implicita per quanti Dinoi pongono in primo piano il tema del rinnovamento del partito non credo si possa qui ed ora approfondire il merito di un progetto complesso che oltretutto non esiste da nessuna parte
Si possono denunciare dei principi e dei criteri gli stessi per i quali per quello che mi riguarda
Ispirarono il Progetto di autoriforma cui lavorai per un anno coordinatore devo dire allora sollecitato ore
Il compagno Martelli associando a questo lavoro un certo numero di esperti di varie discipline un certo numero di dirigenti periferici e di rappresentanti di organizzazioni sociali
Studi seminari e proposte si conclusero con un progetto molto bene ha colto fra i cultori
Assolutamente ignorato fra i conduttori
E vero onore
Di essere pubblicate in un opuscolo guadagno qualche benevolo commento all'esterno e nel congresso del partito ebbe un solo riferimento in un ordine del giorno finale impegnava ad una successiva decisione ammenda
I principi erano quelle di una struttura leggera un'articolazione federativa una base costitutiva formata da soggetti singoli e collettivi persone ed organismi vi era l'idea di un doppio regime di iscrizione vale a dire una tessera lo status di aderente che poteva raggiungere un'autentica dimensione di massa
E l'uno status più impegnativo di scrittori socio una somma di prerogative di diritti e di doveri assai più consistenti di oggi
Una base vera selezionata consapevole attiva un partito di quadri che lo compongono e lo dirigono e una più ampia base di adesione che lo sostiene aderendovi
Referendum interni fra gli iscritti agli aderenti a seconda delle materie elezioni primarie per la scelta delle candidature Assisi statutariamente periodiche per la scelta degli orientamenti programmatici
Un sistema di mandati limitati e di incompatibilità razionali
Erano e sembrano a me ancora criteri utili a delineare un immobile
Dall'epoca di quel progetto sono passati cinque anni anni pesanti soprattutto l'ultimo per i partiti
Ed allora la sola autoriforma non è più sufficiente oggi per ciò che riguarda la trasformazione dei partiti
Un tratto è necessariamente di autoriforma e concerne il modello organizzativo gli statuti e tutto ciò il corrispondere concessioni a dei principi
Di cui ciascun partito si fa portatore
Ma l'altro tratto delle trasformazioni non poche discendere da riforme istituzionali e da nuove codificazioni legislative
A parte la specifica forse decisiva influenza che le riforme elettorali possono avere sul peso e la forma di partiti e di ciascuno di essi sul costo della moralità della politica
A parte ciò il mio parere che i bilanci a prescindere dal finanziamento pubblico debbano comunque avere certificazione esterna da parte di organismi istituzionali e costituzionali
E gli statuti una cogenza insomma un'applicazione garantita non da chi né i partiti comanda ma da una magistratura esterna anche questa da rinvenirsi o collocarsi negli apparati istituzionali
Ciò che a me sembra doversi sciogliere
E la contraddizione sempre più clamorosa tra prerogative sempre più estese invasioni sempre più asfissianti dei partiti nella vita sociale
E nella vita dei cittadini ed uno status sempre più privatistico della loro gestione una natura limite della zona franca per vitelli e di metodi e nei caratteri strano la vita in tema
Molte altre notazioni o spunti potrebbero essere indicati ma mi preme arrivare al punto principale conclusivo del mio intervento
Abbiamo davanti un grande problema di riforma delle istituzioni dei sistemi elettorali
Un grande problema di ridefinizione dei rapporti con le altre forze politiche sociali e dire Ugo ricomposizione di quelle
Che in quanto progressista consideriamo annoia Fini un grande problema di rinnovamento del partito
Ma abbiamo anche molto forte il problema di come prendere le decisioni su ciascuno di questi punti
Se parlassimo di cose vecchie diremmo più o meno ci sono o conviene che ci siano schieramenti e correnti si arriva al congresso iscritti votano diciamo così una maggioranza vince e decide ebbene ciò non si può ripetere
Non solo perché è vecchio stravecchie ma anche perché è inapplicabile
Quella platea che nel caso dovrebbe decidere l'abbiamo dichiarata non rappresentativa forse inclinata non solo da pratiche irregolari o aberranti ma persino da finanziamenti tangentisti
Chi può pensare di risolvere la questione di pervenire ad un esito in questo modo e di questo genere
La verità e che se si parte dalla formazione degli schieramenti come premessa se l'appartenenza sostituisce l'elaborazione e la responsabilità ripercorriamo in condizioni ben diverse un'esperienza che abbiamo già fatto
D'altra parte nessuno ha oggi tutte le risposte efficaci né per la linea politica né per le istituzioni né per la riforma del partito
Io penso ad una grande stagione di riflessione collettiva e critica
Di ricerca e di elaborazione in cui tante proposte iniziative studi seminari predispongano un'ampia piattaforma magari con opzioni alternative su vari punti
Una stagione ricca e creativa in cui ognuno è autonomo e tutti solidali e che abbia uno sbocco serto nei tempi nelle modalità e dei soggetti abilitati a decidere
Propongo anch'io l'idea che un assise una convenzione abilitata possa essere composta per un terzo dalle rappresentanze territoriali
Segretari di organizzazioni di partito un terzo dalle rappresentanze elettive grandi Comuni Regioni e Parlamento ed un terzo dalle organizzazioni sociali e professionali culturali e di volontariato
Insomma una fase costituente che liberi e ricerchi energie che sia creativa ed innovativa
Ma è assolutamente chiaro che il percorso i tempi l'assise la sua composizione debbono essere urgenti ma debbono essere consensualmente unitariamente definiti
Non si può decidere prima di decidere chi deve decidere diversamente ciò che può innescarsi
Non è una fase di rinnovamento ma una guerra di logoramento si genererebbe uno stallo
La partita sarebbe senza sbocchi salvo che una parte rinunci insomma solo la scomparsa di uno schieramento antagonista porrebbe fine alla partita
Ciò non mi pare prevedibile e comunque non sarebbe certamente utile da un confronto aspro e senza sbocchi
O dall'idea che una parte debba vincere dura perdere riceverebbe colpi mortali un organismo già debilitato nelle strutture nell'immagine ed anche nel consenso il mio cari compagni
è un ragionamento non un appello io per l'appello non ho l'autorità per il ragionamento spero di avere la legittimità
Ho detto che occorre evitare le contrapposizioni e ne sono convinto per garantire uno sbocco al processo e con fatica si sta ponendo in essere e nel quale voi state acquisendo così grandi
Grandissimi meriti siamo in una fase in cui molti di noi forse la maggior parte di noi abbiamo poco da perdere e poco da guadagnare
Possiamo essere spinti ad agire se impegnarci ad impegnarci ad adottare solo da una forte convinzione per ciò che si deve fare e non per ciò che se ne può ricavare
E la speranza
Può rinascere da una convinzione non da una illusione nella realtà dura in cui operiamo
Non c'è spazio per le illusioni e c'è poco profitto per le illusioni dei problemi
C'è solo forse la possibilità la possibilità che voi state sperimentando che deriva dall'impegno convinto di ognuno e dalla solidarietà attiva di tutti
La parola al compagno Gino Giugni
Cari compagni non tratta temi come ospite
Credo di essere abbastanza di famiglia
Perché i lunghi silenzi che hanno presidiato il nostro partito per fortuna appartengono ad una stagione che possiamo considerare Fini
Ottaviano mi aveva chiesto di parlare
Sulle riforme istituzionali ivi compresa la grande riforma delle relazioni industriali quella che avreste dovuto fare voi e che spero ancora farete voi
è molto difficile però affrontare i discorsi in termini progettuali
Quando i dati dalla situazione economica e politica in piena emergenza cambiano di giorno in giorno
Ieri abbiamo riunito per la prima volta la Commissione bicamerale per la riforme istituzionali ma non so fra sei mesi quando avremo terminato i nostri lavori che quadro del Paese che quadro dei rapporti di forza politici che quadro dei rapporti tra le parti sociali avremo dinanzi
Il discorso non può che essere per di emergenza
Pur senza rinunciare alla nostra forte consolidata e comprovata vocazione progettuale
Ora questa emergenza
Il sindacato ha risposto bene meglio che i sindacati di altri paesi
Quello che è mancato non ne è stata la risposta sindacale
Le inquietudini che hanno attraversato il reso per molti un cattivo ricordo il mese di agosto compagni non vengono tanto dal sindacato
Vengono dal telaio dei partiti di sinistra che in tutto il mondo costituisce la cornice e il sostegno del sindacato e anche viceversa naturalmente
Perché quello che avete sofferto nella vostra esperienza di queste settimane
è il portato di una profonda crisi che riguarda tutta quanta la sinistra
Scompone Ammone soltanto due elementi e due aspetti che sono poi quelli che ci interessano di più
Vanalli diamogli anche in qualche episodio
Il giorno dopo la svalutazione o riallineamento
Leggo che Gavino Angius esulta
Perché la svalutazione porterà maggiore occupazione un minore disoccupazione non han portanza
E la salute azione soprattutto è questo che gli sta a cuore
Pone in liquidazione l'accordo del trentuno agosto e vive è stato un grande successo per il movimento operaio evidentemente
Questo si unisce poi ai comportamenti costanti del PDS in sede parlamentare quelli di cui io
La giornaliera verifica possibilità di verifica
Il PDS ma oggi un po'tutto il Senato e trascinato da Lucio Libertini che conosciamo bene credito
Per esperienze passate
Il PDS e attestato sulla linea di rifiuto di interventi che non è segnata dall'affermazione non vogliamo piena affermazione nobile
Dall'affermazione non possiamo noi non possiamo accettare queste proposte sono ragionevoli in materia di previdenza avremmo avuto molte convergenze però non era possibile
Farle proprie perché altrimenti la base non segue Rifondazione aggredisce questa è la condizione del partito che nella sinistra ci è più vicino
Però normale diamoci dei mali altrui
Perché se il PDS non so che cos'è
E non sappiamo continuiamo a non sapere che cose
Per il PSI devo porre una domanda
Per certi aspetti anche più bruciante dov'è il PSI
Ottaviano ha detto una cosa giusta rivelato una verità che trova conferma in questi incontro e in tanti altri incontri di cui abbiamo esperienza in queste settimane
I socialisti ci sono
In Italia c'è una profonda radice di tradizione socialista
Che tanto è conservata che nel momento di maggiore difficoltà noi li rivediamo lire incontriamo in assemblee che nell'India anni passati erano il più delle volte deserte o poco popolare
E c'è anche un governo egregiamente presieduto da un compagno socialista che intanto acquista titoli di merito ahimè in quanto si dimostra più distaccato dal partito che l'ha designato perché i passi falsi del Governo sono stati quasi tutti passi mossi incamminati in direzione di via del Corso
Questo è un partito
Di cui l'Italia ha bisogno ma è un partito che ha vissuto ormai da sei mesi dall'aprile in un turbine di eventi contrari
Le risposte sono state sempre insufficienti
Silenzi e allusioni
Trepida attesa di quello che sarebbe stato detto il giorno dopo ma troppe volte il giorno dopo non c'è stato
Proposte e annunci di autoriforma sempre ben accolto
Ma sistemi messe sempre incombe il timore che siano proposte tardi
Perché in politica non si può dire meglio tardi che mai compagni in politica a un certo punto le occasioni si presentano se non si afferrano il gioco è finito bisogna aspettare il treno successivo
è stato un periodo di reazioni ma quasi mai di azioni di iniziativa
Qualcosa di nuovo si è verificato
In settembre ha cominciato a emergere l'alba di qualche novità
Quella fondamentale che può segnare la svolta
E la rottura del mondo l'intimismo nell'ambito del partito
Io non l'approvo non l'apprezzo perché abbia un frenetico desiderio di un leader che sostituisce un altro leader mi interessa poco la sostituzione del vecchio con il nuovo leader preferirei che ci fosse la fine del leaderismo
E direi più con un atteggiamento di prudenza
Che vedete abbastanza
Smentito da questa partecipazione da queste parole con un atteggiamento di prudenza io non ho sottoscritto il manifesto comune con i miglioristi del PC PDS
E non ho partecipato alla riunione di Genova anche se mi ci spingeva al cuore perché la mia città natale dove ho cominciato la mia milizia socialista
Non ho partecipato per non essere classificato
Perché non ho intenzione di farmi classifica
Ho intenzione di discutere e colgo la rottura avvenuta nella struttura monolitica del partito
Come una apertura alla discussione e da questo punto di vista non rinuncerò d'ora in poi a nessuna delle occasioni di discussione che si presenterà
Certo ho apprezzato molto
Le affermazioni e le prospettive indicate da Claudio Martelli nel discorso di sabato scorso
E le discuto subito
Per trarne profitto da questo coraggiosa presa di posizione al fine di tentare di chiarificare una linea comune
Martelli
Ha delineato una prospettiva da due punti di vista che si può riassumere in due punti capito
La politica delle alleanze
E la politica istituzionale ambedue poi concentrate su punti specifici
Alleanze vuol dire cosa fare della sinistra politica istituzionale in questo momento tema di grande scienza è la riforma del sistema elettorale
Molto brevemente vengo su questi
Politica delle alleanze perfino una espressione impropria limitata insufficiente
Perché non siamo più dinanzi al problema dei partiti che si alleano tradirlo
Siamo dinanzi al problema nella sinistra e non solo nella sinistra però anche negli altri schieramenti siamo dinanzi al problema dell'esistenza
Della permanenza di queste strutture di questi simboli di queste sigle politiche che hanno dominato la scena italiana per cinquant'anni
Il problema nostro di noi socialisti è il problema di essere o non essere socialisti
Quando si parla di un possibile arraffa un blog ma
Di una grande alleanza dei democratici che sfuma e superi tutte le differenze esistenti nell'ambito della nell'ambito della sinistra italiana
Io posso concordare anzi concordo pienamente perché poi una mia vecchia opinione
Con la utilità di una alleanza di un cartello anche elettorale
Vorrei che si chiarisse qual è il ruolo dei socialisti e dei partiti appartenenti oggi possiamo dire
All'INPS all'Internazionale socialista nell'ambito di questo grande cartello politico
E qui credo che un chiarimento sia indispensabile
Perché si vanno delineando due interpretazioni diverse dell'Alleanza democratica
Luna che illustrata molto bene in alcuni interventi soprattutto su un noto quotidiano che noi sempre critichiamo poi sempre leggiamo qualcuno anche ci scrive come me
Ieri fra non più tardi di ieri Ferdinando Adornato descriveva molto bene lo scenario di destrutturazione totale della sinistra per ristrutturarla su un piano diverso
Che assimilassi la lezione dei grandi movimenti liberali e democratici Clinton al posto di vibrante in sostanza o se vogliamo usare immagini più efficaci nella nostra memoria Kennedy al posto di di libera
Bene io credo che su questo possa dare una risposta molto semplice legata a una mia particolare esperienza
Un anno e mezzo fa si tenne a Oxford un convegno che aveva come titolo Otis left che cos'è la sinistra io fui relatore
A questo convegno nello svolgere la relazione presi coscienza ad un fatto che in tutto il
Scusate c'è movimento in
Sì possiamo
Se ci sono arrivi di rinforzi
è meglio sospendere un momento perché nel brusio dei fotografi io amo farlo
No dichiarando alla stampa non perdiamo tempo appare parlo poi no va bene continuiamo
Meglio aspettare
Anche perché nella ricerca
Hanno ancora il ricordo
Folena ma
Claudio sono lieto di avere io stesso l'occasione di forgiati un saluto
è stata in opportuna l'interruzione perché apre come avete visto ho rischiato di essere travolto anche questo
Anche questo è un cattivo costume di cui ci dovremo liberale
Stavo ricordando come nel panorama europeo sinistra coincide con socialismo e socialismo ormai da almeno quattro decenni
Per lo meno nelle parti in cui si è meglio assimilata la lezione della civiltà europea è socialdemocrazia o liberal socialista
Per questa ragione
Non fa avverto minimamente il bisogno di cercare maestri presso i quali ho già studiato
Negli Stati Uniti o negli altri Stati del continente americano o se volete in Argentina e mi chiedo
Perché l'Italia dovrebbe fare eccezione rispetto agli altri Paesi europei
I quali hanno tutti come partito egemone leader e guida della sinistra un partito socialdemocratico dobbiamo fare eccezione essere diversi perché abbiamo sofferto la tremenda esperienza della lacerazione diritti Livorno
Il fatto che grande parte del PDS la parte intellettualmente più nuova tra l'altro si rivolga a profeti d'oltre Atlantico o appartenenti a grandi correnti liberali piuttosto che
Rivolgersi alle tradizionali appartenenze socialiste
è indici di una volontà di assimilare il nuovo o non è semplicemente l'Effetto di una grande delusione
Che caduta l'ispirazione sovietica si cerca l'ispirazione da qualche altra parte per sfuggire alla scelta europea che la scelta socialista
Ma se siamo un Paese diverso allora purtroppo dobbiamo prenderne atto e dare ragione al compagno Intini agli in Italia abbiamo vissuto l'esperienza del socialismo reale l'Italia come la Cecoslovacchia
In questo evidentemente non vi sarebbe spazio per una guida socialista io però sono convinto
Che nel quadro di una grandi grandi alleanze con partiti affini
Ci sia un ruolo non solo insostituibile ma storicamente destinato ad essere egemone tra il part dei PAC da parte dei partiti socialisti
E per questo la via di Berlino la via della ricomposizione enucleata in quella sede è una via Barletta
Ma però le convergenze non devono solo verificarsi all'estero devono verificarsi anche in Italia
Ed è su questo che attendiamo la però
Cerco di procedere rapidamente anche perché io sono l'ultimo
Che è quello relativo al sistema elettorale
Già se delineata una contrapposizione dilemma Tica un'alternativa tra sostenitori dell'uninominale e sostenitori del proporzionale
Ed è un falso dilemma a meno che non andiamo a vedere che cosa c'è dietro di esso
Stiamo attenti però
Sarebbe molto pericoloso
Se intorno alla bandiera dell'unimi nominale ovvero alla bandiera del proporzionale
Sì organizzassero schieramenti si raccogliessero forze che domani si chiamassero Claudio Martelli o Bettino Craxi
Perché non è questa la linea dei spartiacque se una linea di spartiacque ci dovrà essere
Non lo è perché il vero dilemma non sono tra queste due tecniche di espressione della volontà popolare
Le differenze passano tra i sistemi che consacrano ed esaltano i regimi di coalizione tra i partiti come esistono oggi e quelli che cercano di andare oltre
Veri dilemma sono quelle che passano attraverso un consolidamento di un sistema di democrazia che essi esprime attraverso i partiti e quelli che tendono invece alla totale destrutturazione dei partiti
I veri dilemma sono tra quelli alla fin dei conti
Che vogliono che anche altra verso un sistema elettorale
Sì realizzi un da profonda operazione di rinnovamento della classe dirigente e del modo di essere dalla vita politica del nostro Paese
Non escludendo anzi ponendo in primissimo piano tra gli obiettivi della riforma elettorale quello della moralizzazione dei comportamenti delle campagne elettorali Steps
E allora tante soluzioni sono proponibili quella che secondo me è la meno proponibile di tutte
è quella per la quale contro la quale anzi
Venni chiamato dal nostro partito a parlare esattamente quattordici mesi orsono
Quando si discusse in Senato sul tema della per sul messaggio preside del Presidente della Repubblica in tema di riforme istituzionali e cioè la proposta delle coalizioni vincolate che si presentano compatte al corpo elettorale
Proponendo loro una formula di governo che tende a perpetuare la funzione delle coop partiti che vi appartengono alla che appartengono alle coalizioni delle coalizioni stesse
Ed è il regime spartitorio i che nascono i e poi si perpetuano inevitabilmente i meccanismi di questo ti questa è la posizione che a me pare più lontana dall'obiettivo di rinnovamento e anche di moralizzazione
Purtroppo la vedo scritta anche in qualche programma che circola o ha circolato nell'ambito del nostro partito
Doppio turno alla francese uninominale con doppio turno alla francese è una soluzione rispettabile di cui si può discutere
Credo che il problema la pregiudiziale di fondo
Sia quella della credibilità nei confronti delle possibilità di raggruppamento in una sinistra
Che direi è posto matura perché la nostra sinistra veramente merita questa di identificazione
In questa sinistra post matura è possibile immaginare un cartello elettorale capace di reggere all'urto delle forze dirompenti che si dovrebbero raccogliere nell'ambito di essa il che tra l'altro moltiplicato
Attraverso questi meccanismi elettorali che porrebbero sui singoli candidati il peso enorme di una sfida
Fondata sulla preventiva Scelta di alleati che di cui non so quanto potrebbero fidarsi
Vi sono anche altre soluzioni io una propensione mala manifesto solo come propensione
Per un sistema simile a quello vigente nella Germania federale che è fondato come molti sanno sull'uninominale associato però con tecniche di calcolo proporzionali
Conto sature opportune con sbarramenti
Con il fatto stesso che quando il candidato si presenta da solo ha bisogno di aggregare forze altrimenti la sfida col candidato contrapposto non la vincerà mai
Sono convinto che un sistema di questo tipo in Italia potrebbe dare buoni risultati
Ma alla fin dei conti e questo vuole essere soltanto l'esortazione finale alla fin dei conti compagni non ci dobbiamo disperdere nelle tecniche elettorali
Il punto fondamentale la domanda che pongo con insistenza è
Quale sistema serve di più al rinnovamento e su questo c'è da ragionare
Compagni con questo concludo
Non vi faccio non vi offro al gran finale
Non è nella mia nel mio costume voglio solo ricordarvi una cosa due giorni orsono ho partecipato a un dibattito al Festival dell'Unità
A Reggio Emilia
Non ho ottenuto applausi
Però non ho ottenuto neanche fischi
Ottenuto qual è Como eppure qualcosa avevo detto
Ho ottenuto un riconoscimento di rispetto
Bene è una costante azione amara ma in fondo anche delinea una promessa
Quando i socialisti riescono a
In fare intravvedere
Un atteggiamento che meriti un riconoscimento di rispetto oggi in questo momento si è fatto già un passato
Ringraziamo ringraziamo Gino devo scusare l'assenza del compagno Del Turco che come vi avevo detto si è dovuto recare all'incontro il Presidente del Consiglio e diamo la parola con grande piacere accompagna Valdo Spini
Care compagne e cari compagni grazie per questa bella Assemblea un'assemblea di socialisti della CGIL
Che hanno dimostrato di sapere reggere sia il confronto che l'incontro nelle forze della sinistra
è stato grazie a voi che nel mondo del lavoro abbiamo retto il confronto sul problema del decreto sulla contingenza dove certamente sindaco ai socialisti hanno dimostrato una capacità di tenuta
E grazie a voi che si è potuto salvare attraverso il mantenimento di Bruno Trentin alla segreteria della CGIL l'unità della Confederazione nel difficile momento del trentun luglio
Siete quindi una grande forza per il partito e non era casualmente che fra tutte le proposte che state qui ricordate tante proposte tanti buoni propositi poi frustrati
Dopo l'elezione del cinque aprile anche a me ne era venuta una e cioè che si riunisse un'Assemblea nazionale del partito
E che dedicasse i temi del rinnovamento del partito una commissione apposita in cui certo ci fosse il gruppo dirigente ma ci fossero i sindacalisti ci fossero espressioni
Del mondo della cultura e l'associazionismo cioè ci fosse la volontà di far vedere anche fisicamente di come questo modello di partito andava cambiato
Io non ebbi francamente nemmeno l'onore di una risposta dei compagni Intini in quell'occasione si vede che proverò rimasto a parlare da solo però credo che mi sento confortato oggi
E mi sento confortato in un momento in cui voci chiamata a discutere di quattro emergenze
Ma mi verrebbe voglia per la mia attuale collocazione di metterci anche l'emergenza internazionale perché se è vero come è vero oggi ci ritiriamo sia pure temporaneamente dal Sistema monetario europeo
E qualcuno dice
Siamo usciti dall'Europa
L'Italia certamente ha le sue responsabilità e le sue colpe in questo non dobbiamo nascondercelo ma dobbiamo anche rilevare forse qualcosa di nuovo che ancora non è stato denunciato ma che va denunciato
E cioè come le attuali strutture istituzionali europea
Nel loro deficit democratico siano inadeguate a sostenere un cammino come quello verso la ratifica di una vera e propria unione europea
La ratifica del Trattato di Maastricht si è trasformata in una specie di gioco dell'oca
In cui il risultato negativo del referendum danese faceva sospendere alla Gran Bretagna la sua adesione in cui l'annuncio di Mitterrand di fare un referendum il venti settembre faceva rinviare alla Germania la sua discussione del Bundestag
In cui le parità sia pure flessibile il sistema moda europeo diventava il bersaglio della speculazione certe danni nostri oggi e domani poteva esser la Gran Bretagna domani l'altro la Spagna
Ma una specie di gioco dell'oca che era insostenibile per potere portare avanti un processo realmente incisivo
E perché ho detto questo mi taccio subito perché so che gli argomenti forse più brucianti sono altri ma perché del di una cosa per chiedere la come CGIL come elemento sindacale italiano
Una cosa si è vista con chiarezza
Che in questo anno dopo Maastricht in cui i governi avevano compiuto uno sforzo verso una vera e propria unione europea
Quello che è mancato è stato una capacità di mobilitazione delle forze sindacali dell'opinione pubblica europea una capacità di comunicare una capacità di inserire un movimento nausea di rivendicare delle istituzioni al tempo stesso più democratica e più efficienti
E se non ci sarà questa mobilitazione vostra e del sindacato Drogone pubblica europea è abbastanza prevedibile
Capire e prevedere un ripiegamento nazionalista di cui probabilmente le forze di destra oggi variamente articolate o variamente ridisegnate potrebbero portare in qualche modo il
Merito
Chiedo scusa se ho introdotto questo cappello diciamo così di politica estera nostra riflessione ma credo che la nostra riflessione non debba essere provinciale
Vedete io penso che voi l'abbiate chiamato per vari motivi naturalmente perché sono iscritto paga ancora trattenuta e così via ma credo che mi avete chiamato soprattutto perché da alcuni anni ormai anche DiVersi mi sono posto il problema del mantenimento della capacità di perpetuarsi o meno di questo sistema dei partiti
Vedete se dal mille novecentottantaquattro io ho proposto una riforma radicale del funzionamento del finanziamento dei partiti politici non è solo per la particolare sensibilità che magari mi viene a volte attribuita di protestante io sono convinto che molti la mia legge mano nemmeno letta ripeto se l'ha fatta Valdo vuol dire che una legge talmente severa bacchettona che non sarà una legge applicabile
In realtà non è così e non è così è una legge moderna che prende atto di un dato fondamentale i partiti quali quelli che noi abbiamo conosciuto sono finiti come modello
Ecco allora che vi è questo rimpianto e questo rovello in tutti noi ma insomma è vero non è vero che nelle inchieste di Milano ci sono anche non per dire mal comune per carità
Esponenti del PDS rinviati a giudizio
è vero non è vero che un signore democristiano è accorso dal giudice a riportare una mazzetta di quattrocentosettanta milioni
è vero non è vero che quindi in qualche modo il problema è certamente senza su questo generalizzare ma il problema è certamente del sistema dei partiti
Non si comprende non si capisce perché il Partito socialista non prenda il primo posto è la prima fila nel volerlo cambiare con incisività anche un autorevole perché questo è il punto di fronte hanno
Ecco perché e lo dico a D'Agostino che ha fatto veramente un intervento molto bello e ha ricordato le sue proposte di quand'era responsabile organizzazione ecco perché non sono passate come non sono passate altre proposte altrettanto valide meno valide e così via
Perché non si ha avuto la consapevolezza che questo sistema aree doveva prima o poi arrivare al capolinea
E oggi c'è arrivato in termini drammatici nei termini che conosciamo e che ci chiamano a mobilitarsi per poterlo risolvere
E come risolverlo certamente noi siamo di fronte ad un problema di dare la capacità di emergere
E di sottolineare la propria importanza e la propria forza alla parte dell'Italia che lavora che manda avanti il Paese vedete la classe politica e partiti politici sono lo specchio di questo Paese
In questo Paese c'è una gran parte di gente che vola volare mandare avanti il sistema Italia
C'è anche una parte di società che vola scorciatoia il privilegio magari anche contro la sopraffazione e così via
E la classe politica la classe dirigente la rappresenta tutte e due non si può fare di ogni erba un fascio ci sono politici onesti partiti onesti ci sono politici partiti che hanno slacciato in questa parte d'Italia che ha cercato la scorciatoia e il privilegio il punto che abbiamo di fronte a noi ed è il punto del nostro dibattito
E di darci quelle regole che facciano rappresentare i partiti l'Italia degli onesti l'Italia che lavora all'Italia del sindacato l'Italie che porta avanti ma da tutto il nostro Paese e recidere i legami
Dei partiti e delle istituzioni nei confronti di questa parte del Paese che ha cercato le scorciatoie e che accertati privilegi
Ecco allora perché i partiti vanno liberati vedete io non concordo
Quando sento dire questi partiti son troppo forti
Sono forti nel senso che sono invadenti in campi che non spettano loro ma oggi questi partiti sono veramente deboli nel sistema associativo della possibilità di rappresentare un filtro fra la base del paese e noi non li vogliamo deboli noi rivogliamo forti
Ma per avere dei partiti forti veramente occorre liberarli e alleggerirle di una serie di funzioni improprie
Io non voglio fare tecnicalità anche perché poi non ho la competenza di Gino Giugni che ma preceduto
Ma quando propongo di alleggerire i partiti del peso della gestione piuttosto ambigua del loro patrimonio immobiliare e mobiliare deferirlo alle fondazioni
Quando propongo di mantenere il finanziamento pubblico ma attraverso le fondazioni sottoporlo al controllo giusto del contribuente che paga di tasca propria per sostenere i partiti
è per alleggerire i partiti di questo compito e di questa realtà e per permettere di dispiegare tutta la loro valenza e dimensione associativa di cui oggi si sente profondamente il bisogno e profondamente la necessità certo sono operazioni istituzionali operazioni soltanto legislative no nessuno è così io sono in Parlamento da qualche anno ma non sono diventato un cretini sta parlamentare da credere alle leggi soltanto per cambiare gli uomini o cambiare le cose
è un problema di valori e qui dobbiamo anche dircelo francamente noi dobbiamo fare i conti col nostro patrimonio ideologico vedete i compagni chiamano preceduta delle cose già molto importanti e molto positive non voglio ripeterlo ma insomma
Esiste per il partito socialista la capacità di riproporre in modo adeguato i propri valori le proprie idee e i propri ideali
O il Partito socialista deve risolversi in un insieme più indistinto e superiore diciamo così di forze che abbiamo chiamato democratiche
Io non so se è facile potere in Italia affermare uno scenario che esiste una democrazia capi stiano dire meglio cattolica e ma democrazia laica
Sta non credo che sia uno scenario facilmente affermati le perché dietro il cristiano e cattolico dietro il laico convivono valori diversi convivono interessi economici diversi interessi sociale diverso occorre affrontare il problema di definirci qualunque sia l'ipotesi strategica che noi perseguiamo
Ed oggi noi dobbiamo essere e definirci come il partito
Capace di sapere far parlare in termini moderni
Quegli ideali rossi degli anni di socialismo come valore cioè come esigenza morale che si incarna in progetti concreti che oggi significa dire dobbiamo essere il partito della società giusta
Cioè il partito dei diritti e dei doveri
Di diritti e i doveri dei cittadini verso le istituzioni
Delle istituzioni verso i cittadini dei partiti sia verso i cittadini che verso le istituzioni cioè in altre parole un partito capace di dare un senso concreto all'idea di libertà di solidarietà e di responsabilità è chiaro che su questa strada dobbiamo ad andare avanti per chiarificare si unì progressive
E doveva andare avanti perché esitazioni progressive perché anche il panorama degli altri partiti ad alte dosi non è chiaro
E non è evidente non è possibile oggi vi sono degli elementi istituzionali che possono appunto dividere fra chi vuol conservare così sistema elettorale istituzionale o Colino parlo
Ma se noi vogliamo rifornì fondare rilanciare un meccanismo associativo dobbiamo essere capaci di mobilitare la gente di farla muovere e lavorare su fondamentali su fondamenta sui viali è su valori e allora certamente noi io credo che questo passaggio lo dobbiamo farlo e su questo passaggio certo commisurare anche le riforme istituzionali elettorali
Noi non possiamo trasformare questa riunione in un seminario in questa direzione
Ma quando io ho espresso un certo favore per il sistema uninominale a doppio turno alla francese lo Espresso per un ragionamento che certamente può essere contestato come tutti i ragionamenti è che queste e cioè che noi abbiamo bisogno di un sistema capace di moralizzare di razionalizzare di rendere la politica meno costosa e più efficiente un sistema capace di stimolare il al tempo stesso i partiti a rinnovarsi e a concentrarsi
In altre parole l'alternativa è veramente tralasciare cose così come stanno o fare il salto diciamo così o il tentativo di salto nei confronti di una nuova indistinta aggregazione o possiamo far giocare ancora partito socialista un ruolo determinante nella sua autoriforma
Ed è l'aggregazione delle forze che hanno i possono essere più vicine
Certo questo non è un dilemma che si risolve con un seminario con un convegno si risolve con i fatti e con i fatti politici ed ecco perché per noi fatti devono essere stringenti e devono essere piuttosto immediati
Diceva Giustizia e Libertà
Insorgere per risorgere e questo che devono fare oggi Socialisti italiani
Muoversi discutere riprendere nelle loro mani e loro destino lo volontà per potere riuscire ad intervenire con chiarezza e con forza nei confronti di questo processo
Certo un processo
Al termine del quale c'è poco da fare al tema del quale c'è un sistema capace di alternanza di alternativa non è che noi possiamo proporre al nostro sistema italiano per l'eternità
Come modello da protrarre in perpetuo la coabitazione di governo fa Democrazia Cristiana il Partito socialista queste valida oggi da omesse leali siamo leali verso il governo ma non è questo il momento strategica fondamentale
E io devo dire non perché sono in casa CGIL ma ho apprezzato quello che ho sentito stamattina a radio da Bruno Trentin
Trentino ha detto non ci interessa una crisi di governo che poi aprirebbe chissà un periodi incertezza in cui chi sa concederebbe queste economico
Ci interessa ex coinvolti esseri cointeressati
Forse a me non torna il termine gabinetto di guerra
Ma nel momento in cui si chiede pieni poteri che possono in qualche modo mettere in frigorifero il Parlamento rispetto a certe scelte l'idea di una consultazione delle parti sociali e degli altri partiti organizzata mi sembra interessante
Anche perché se non erro quando nel Parlamento tedesco prevalse la volontà di una legge di poteri eccezionali nei confronti della situazione economica prevalse anche la volontà di fare un organismo in cui appunto le parti sociali e l'Inter erano rappresentate che potesse che potesse essere un momento di consultazione strutturata in questo momento per il governo che esercita questa
Questa dimensione
Ecco allora che nel momento in cui noi sosteniamo con lealtà e vogliamo sostenere il Governo non è affatto preclusivo porsi il problema del futuro
Perché il problema del futuro arriva e arriva molto presto e noi sappiamo che non è possibile conservare questo sistema elettorale ma se non è possibile conservare questa elettorale questo non poche postulare
E lì che e ritenere ritenere necessario una capacità di aggregazione
Bene care compagne e cari compagni il dibattito nel partito è cominciato
Ed è bene che sia cominciato
E figurarsi se poi dobbiamo stare a guardare se uno condivide al cento per cento quello che è stato detto da quasi da per tutti i compagni che sono intervenuti
Ma l'importante è che il dibattito sia cominciato
Certo sarebbe stato bene se fosse cominciato per iniziativa globale del partito per assemblee nazionali per organismi in cui discutere per conferenze in cui discutere sistema elettorale istituzionale
Non è così non è stato così ma il dibattito ormai dice e con questo bisogna fare i conti e io dico rispetto a questo dibattito di che è cominciato e di cui voi siete protagonisti di cui i compagni che sono qui alla tribune al tavolo sono protagonisti io credo che sarebbe estremamente sbagliato che la risposta fosse di arroccamento e di chiusura
Io non credo lo dico amichevolmente a Claudio ma penso che lo condividerà nonché dalla logica dei divorzi perché divorzi si fanno le famiglie quando è necessario farli
Ma nei partiti si discuta sotto lo stesso tetto e alla fine ci si ritrova a discutere sotto lo stesso tetto però credo che la cosa più
Però credo che la cosa più sbagliata
Sarebbe da parte della segreteria e la direzione del partito rispondere a questa volontà profonda serie reale il dibattito con un arroccamento del tutto innaturale del tutto antistorico del tutto incapace di rispondere ad esigenze dei Socialisti italiani
Ed ecco allora che io mi domando anche una cosa certo mai posa passeremo all'importante che passiamo attraverso conferenze programmatiche attraverso molti luoghi di dibattito di discussione
Però non vorrei su questo portare una esperienza forse parziale forse personale
Ma io ho l'impressione che dietro molte mancate iscrizioni a prescrizioni al partito
Ci sia anche la mancata re indizione di un congresso nazionale del partito guardate compagni e compagni se il Congresso viene per lo meno annunciato molti compagni si riscrivono perché vogliono dire la loro in questa assise
Ma se non viene nemmeno annunciato se non viene nemmeno annunciato noi rischiamo di avere molte compagnie molti compagni che si mettono in posizione di stallo aspettare se le cose si rimettono in sesto o no
Se si rimettono in sesto ritorneranno nella vita politica se disgraziatamente non ce l'auguriamo non si rimettono in sesto non torneranno nella vita politica del partito del mese prima nella vita politica
Ecco perché io mi sento di potere proporre anche questo elemento importante di discussione e di confronto
Io credo che il confronto sia cominciato il dibatto sia cominciato la discussione sia cominciata
Certo è vero
Noi abbiamo passato degli anni difficili
Delle scelte difficili abbiamo passato dei veri e propri errori come quello sul referendum ed altre occasioni non sto qui a dire poi che l'aveva eventualmente detto che si fosse messo in condizione di avere ragione ma come partito abbiamo avuto torto in questi anni
Ebbene il problema che abbiamo di fronte a noi ancora una volta questo
Da queste sconfitte da questi momenti di difficoltà
Ne traiamo partito per rinunciare ai nostri obiettivi ambiziosi di rilancio di rinnovamento del partito socialista
Del sistema italiano
Per rispondere alla crisi della Repubblica per rispondere le sue difficoltà anche però il movimento ci riferiamo sono gli stessi o ripartiamo all'offensiva e siamo capace di riproporre il problema socialista come il problema del rinnovamento del quadro politico del nostro Paese
Questo è il punto che di fronte a noi ed è la risposta che vogliamo dare
Certo io non mi rassegno un dilemma
Che il partito debba vivacchiare in questi equilibri oppure eventualmente risolversi in un nuovo partito in una nuova concentrazione
Che potrà andar bene ma in cui anche quegli interessi quelle l'Hobbit tutto sommato che stiamo cercando di combattere potranno anche insinuarsi nella crisi dei partiti riproporre le loro trasversalità e loro momenti di turbamento della vita democratica
Io personalmente non mi arrendo a questo dilemma
Io penso e credo che il Partito socialista possa essere ancora un asse importante un momento importante di questa ristrutturazione del sistema politico italiano
Ma non dobbiamo perdere un attimo di tempo non dobbiamo porci in posizione di attesa o di stallo ecco perché siamo qua
Ecco perché siamo qua a discutere ed ecco anche perché siamo qua in una generazione relativamente nuova vedete stanno succedendo in questo momento dei fatti quasi simbolici
Vibranti che non può andare al congresso dell'Internazionale e che affronta l'ultimo tratto di un percorso molto tormentato e molto difficile la sua malattia
Mitterrand di cui viene annunciata la malattia è in fondo il socialismo che negli anni settanta venne rilanciato
Ma stavo dicendo una cosa
Accetto
Accetto il sorriso ma io lo dicevo rattristato accetto il sorriso me lo dicevo rattrista
Ebbene dicevo è un grande ciclo
Il ciclo appunto degli anni settanta del grande rilancio del socialismo europeo
Questo ciclo ha avuto i suoi successi
Oggi alle sue difficoltà ai suoi problemi proprio perché sono cambiate le strutture e le condizioni di fondo
Ma stanno voi stanno i socialisti degli anni novanta proiettati verso il Duemila dare la risposta positiva a questi problemi e a queste nuove tensioni
Sta ai socialisti di oggi e sta perché no anche ai socialisti italiani non accetteremo non accettiamo il declino del Partito socialista sentiamo le forze per riproporlo come partito determinante della situazione italiana
Grazie Araldo siamo care compagne e cari compagni all'ultimo intervento che chiude i lavori del nostro convegno anche a nome vostro voglio ringraziare compagno Claudio Martelli di essere qui tra noi di aver voluto a prender la parola nostro come
Ringrazio io Ottaviano Del Turco i compagni della CGIL
Non solo e non tanto per questa manifestazione
Ma per quello che hanno già fatto nel corso di questi mesi
Nella condizione più difficile
E più tormentata quella che ha visto per troppo tempo
Il partito il suo vertice
Fermo a subire
I colpi e l'onta
Gli scandali
E le ripercussioni quasi a onde sempre più larghe che ne derivavano nell'opinione pubblica
Senza reagire ringrazio di avere reagito per primi
E continuo a sorprendermi del fatto che
Talvolta è apparsa più
A sparare e preoccupata
La critica da parte del partito del suo vertice nel confronto dei compagni che reagivano che si riunivano
Che contestavano se stessi che magari dicevano anche qualche parola di troppo qualche parola sbagliata ma che tuttavia con questo testimoniavano un amore per il partito
Che certamente non hanno avuto i corrotti
E che temo non abbiano avuto neppure coloro i quali avrebbero dovuto curarlo il partito e o non l'hanno curato o l'hanno curato male grazie dunque per quel
I mesi che abbiamo alle spalle sono stati tra i più dolorosi
Della nostra storia per lo meno
Di questa storia di sedici anni di nuovo corso socialista
Io ebbi una un quasi Battesimo
Di esperienza politica nazionale
Ne scoppia un incendio vero e proprio del partito
Occupazione di federazioni occupazione della direzione nazionale del partito
Trascuro metto tra parentesi
Che tra gli organizzatori di quelle occupazioni
Vi era l'attuale assaggiatore di budini
Compagno De Michelis in prima persona
E altri compagni indicasse mica da solo ma certamente erano dei sollecita tori
Di quella che forse fu all'inizio
Del Midas la fase più critica
Con un rischio di distruzione
A catena
Anziché di ricostruzione a catena quale avevamo
Immaginato
Come reagire allora il partito come reagì Craxi
Cominciamo una dolorosa via crucis
Per le federazioni del partito a cominciare da quelle occupate
Assemblee dirette con i compagni
Contestazioni spiegazioni
E alla fine derivò una maggiore comprensione
Ed un partito più unito e più forte
A me pare che quella sarebbe ancora oggi la strada giusta e comunque la strada che voi avete intrapreso che io ho intrapreso
Io mi auguro che tutto il partito
Scelga questa strada
Di libera discussione di discussione politica
Di riflessione critica e costruttiva d'un tempo come nella tradizione del riformismo italiano
Mi auguro che lo faccia tutto il partito
Ma
L'aspettativa che la faccia tutto il partito non può essere un alibi perché chi sente di doverlo fare non cominci già a farlo inattesa che lo faccia qualcun altro
Ho detto a Genova perché ne sono convinto avendo sempre tentato in tutti questi sedici anni di praticare L'Unità
E non la divisione
Che a questo punto
L'unità o l'unanimismo
Senza rinnovamento non serve
Abbiamo concluso la direzione del mese di luglio all'unanimità
E credo di essere stato tra quelli che più si è sforzato e con successo
Di condurre quella riunione la direzione ha un esito unitario
Non mi pare
Che quella conclusione unanime
Sia stata usata nel senso giusto e interpretata per quello che era una richiesta
Una sollecitazione una tesa è un atto di fiducia
A fare di più e di meglio
Anzi
Si è avuta l'impressione che
Qualcuno
Tra esse da quella conclusione unanime
La convinzione
Di autosufficienza
E qualche volta anche di arroganza
Che non soltanto all'interno del partito ma soprattutto all'esterno
E forse il difetto che più ci ha nuociuto
L'unanimità
Non ha prodotto i frutti auspicati
E viceversa bastata un'intervista
Che conteneva motivi di
Differenziazione di dissenso
E credo che la parola dissenso
Nel partito socialista sia una parola nobile
è bastata un'intervista per vedere prodursi in una settimana due venti
Attesi da anni
Il Partito Socialista
Italiano
Che si è fatto
Garante promotore
Dell'ingresso del PDS nell'Internazionale socialista
E la ripresa del dibattito sull'autoriforma
E dunque attribuisco proprio a questi germi di iniziativa quelli che voi avete seminato
In tutta Italia
Con le riunioni che avete convocato con le assemblee che avete promosso con le discussioni che avete incominciato
E l'eco che questi hanno trovato
All'inizio in una parte del partito
Più valore che non il continuare con una prassi di piatto unanimismo
Che non produce né iniziativa politica
Nel rinnovamento né riforme nero rigenerazione nel riconquista dell'onore che la premessa della riconquista dell'orgoglio dell'essere socialisti
Abbiamo parlato di unità socialista intendendo la ricomposizione ideale politica e programmatica
Le sparse famiglie
Che pur avendo vissuto settanta anni contrapposte
Dopo la scissione comunista tuttavia hanno una comune origine nel socialismo italiano nel socialismo europeo
Quando cominciammo a parlare
L'arco di queste forze
Si avvicinava ancora al quaranta per cento dei consensi elettorali
Ora che questa odissea
è approdata al traguardo del congresso di Berlino
L'arco di queste forze
Alle ultime elezioni quella dell'aprile scorso
Intorno al trenta per cento dei consensi
E sappiamo bene che
La comune partecipazione all'Internazionale socialista non significa ancora affatto unità socialista in Italia
Del resto a ben guardare
Unità politica e programmatica in Italia non c'è stata neppure e non c'era ancora tra socialisti e socialdemocratici
Che pure nell'Internazionale socialista stanno insieme
Da più di un trentennio
Dunque quella condizione di comune appartenenza internazionale
Crea
Un altero una leva
Utile importante stimolante
Ma non risolve da sé solo al problema nei dell'unità tra queste tre forze
Né dell'allargamento ad altre forze democratiche
E poi vedremo quali
Che è necessario
Se ci poniamo una prospettiva diversa da quella di una riedizione dell'alleanza con la Democrazia Cristiana magari allargata a qualche nuovo interlocutore
Dunque abbiamo bisogno innanzitutto curare in Italia
Come si è detto la definizione di una piattaforma
Comune dei tre partiti che appartengono all'Internazionale socialista affrontando i temi reali e i più urgenti ivi compreso il Governo il quale
Avrà tutto da guadagnare
Da una distensione dei rapporti tra socialisti e pidiessini
Su un terreno di graduali e crescenti assunzioni di responsabilità comuni
E abbiamo nello stesso tempo la necessità di rinnovare
Teoria e prassi anche della socialdemocrazia che non esce indenne dalla catastrofe del comunismo
Gino sa meglio di me
Che nel mondo anglosassone
La parola socialismo erroneamente
Dal nostro punto di vista ma non da loro
Identifica molto spesso comunismo e socialdemocrazia
E proprio la catastrofe clamorosa del comunismo nell'Est europeo getta un'ombra
Anche sulle esperienze socialiste
E ci pone nella difficoltà di indicare oggi alle soglie di un secolo nuovo quale sia
Il carattere
Che distingue
Il socialismo democratico
Rispetto ad altre esperienze democratiche
E rispetto soprattutto
Alla iniziativa così
Travolgente
Di un liberismo senza limiti e senza confini
Questo sforzo incominciato in Europa
Ho avuto l'onore di essere chiamato a partecipare insieme
Con Gonzales con Michel Rocard
Con lo stesso Gorbaciov
Dando vita a una rivista che nelle intenzioni doveva essere il nucleo di questa ripresa di dibattito internazionale sul futuro del socialismo che questa questione aperta
E non la si risolve
Con ancoraggi
Al passato la vita delle nostre tradizioni ci più chiara più cara di qualunque altra cosa
Ma noi dobbiamo farle vivere proiettando le nella modernità
Nella modernità di un mercato globale di un mercato chi ha vinto e che ha sconfitto il collettivismo
Di società nelle quali non c'è più la contrapposizione
Tra una maggioranza proletaria una minoranza proprietaria ma un grande crogiolo di classi medie nelle quali anche Gene razionalmente dalla stessa famiglia operaia
Escono i tecnici dirigenti gli insegnanti professionisti talvolta i piccoli imprenditori
E che nell'insieme vede comunque un continuo scambio e abbiamo la necessità che questo scambio si è continuo tra mondo operaio
Mondo professionale e mondo imprenditoriale
Deve molto colpito nell'ultimo congresso della CGIL una osservazione di Bruno Trentin
Che altri per la verità aveva fatto in passato
Ma da sponde diciamo
Diverso
Non appartenenti alla tradizione
Socialista riformista tanto meno a quella comunista
E cioè che in definitiva oggi dal punto di vista di una famiglia operaia
è infinitamente più importante
Lavorare per creare le condizioni perché i propri figli possono andare all'università
Che non lottare per un ritocco sulla busta paga che naturalmente quando la busta paga e magre stretta nessuno può sottovalutare che tuttavia è meno importante
Il futuro del socialismo sta più in questa capacità di assunzione di responsabilità di se stessi delle proprie famiglie dell'arco vasto di forze sociali interessate a una promozione
Dei propri figli
Che non è una battaglia di trincea
Sul terreno
Retributivo
Ho Corsini naturalmente questo richiede la garanzia che il sacrificio che si fa sul terreno retributivo oggi
Sia remunerato
Da questo tipo di investimento in capitale umano domani o dopodomani
E questo richiede altresì che a sinistra per esempio si smetta di vezzeggiare
E di carezzare il pelo ad ogni sorta di
Improvvisato estremismo che fa ritenere un attentato
Sociale l'aumento delle tasse universitarie quando lo scandalo e l'altro e cioè che le tasse universitarie le pagano i milioni e milioni di lavoratori italiani che i loro figli all'università non ce li possono mandare non c'è rimandano a quel punto Dargen
Questo è il punto da aggredire su questo anche sarebbe importante stipulare tra il governo Amato il sindacato italiano le regioni un impegno solenne perché ne abbiamo bisogno per l'insieme della società italiana
Di un'opera profonda di acculturazione delle giovani generazioni di mandare i livelli più alti distruzione i figli delle famiglie meno abbienti
Se i due licei e sino all'università ne abbiamo bisogno per essere cittadini al pari degli altri
Cittadini europei perché i nostri figli possono muoversi nella dimensione del mercato mondiale a parità di condizioni di partenza
Dei loro coetanei francesi inglesi o tedeschi
E ne abbiamo bisogno in particolare in Italia
Togliendo di mezzo questa università fatta esami Feature finanziata con le tasse
Dei cittadini che i loro figli non ce li possono mandare che non produce né diffusione del sapere né eccellenza degli studi e delle ricerche
Badate questo è un punto capitale
Altrettanto importante questa battaglia di quella fatta a cavallo tra Otto e Novecento
Alle origini del socialismo per conquistare il diritti sindacali diritti allo sciopero i diritti di voto i diritti di cittadinanza in una società italiana che si muoveva ancora tra Medio Evo ed epoca moderna oggi il Medio Evo moderno è l'ignoranza è quel velo di ignoranza che inibisce impedisce a una parte della popolazione di capire il mondo in cui vive e di conseguenza di poterlo padroneggiare prima concettualmente poi praticamente sindacalmente e politicamente senza questo sforzo
Senza questo sviluppo del sapere e la conoscenza dell'istruzione a tutti i livelli
Non si compirà o non si compirà nel modo giusto
Questo passaggio d'epoca troppi ne saranno esclusi
Troppi verranno marginalizzati
Possiamo fare questo da soli
O anche soltanto
Costruendo
L'unità di questi tre partiti
E siamo così sicuri
Che riusciremo a convincere
I nostri stessi partiti
A muoversi insieme senza disegnare un perimetro più ampio di forze e un percorso di rinnovamento più lungimirante
E più risoluto
Ripeto quel che ho detto perché anche questo dal punto di vista politico è una questione capitale
Se noi concepiamo il nostro futuro politico esclusivamente in termini di unità socialista che io non rinnego affatto che anzi elogio che considero un nucleo fondamentale
Per muovere alla conquista di altri traguardi
Noi ci risolveremmo inesorabilmente ci troveremo inesorabilmente di fronte
A molti ostacoli e difficoltà nella costruzione di questa stessa unità socialista
E anche quando ci riuscissimo ci troveremmo nell'obbligo di stipulare un nuovo compromesso con la democrazia cristiana per l'insufficienza
Elettorale politica culturale e programmatica
Di questa sola prospettiva
è giusto chiedere naturalmente ma chi altri
E io non son Cecco e ho sperimentato
In particolare per esempio proprio
Con uno degli esponenti di punta
Del mondo liberaldemocratico italiano con l'onorevole la Malfa credo le contrapposizioni più dure
E su questioni di merito importanti
Il referendum sulla giustizia da noi promosso il referendum sul nucleare da noi sponsorizzato
E da ultimo la battaglia sull'immigrazione anche se su quella per la verità
Lo scontro furibondo avvenne sulla spesso un aspetto era quello della sanatoria e non tanto sull'impianto complessivo
Delle regole che dovevamo assumere
Ne approfitto per dire che si è rivelato nel corso di pochi anni che la legge italiana che del resto è quella che ci ha consentito di entrare nell'accordo di Schengen che è stata apprezzata
E dell'Olgiata indicata come modello dalla Comunità europea è apprezzata dalle Nazioni Unite si è rivelata assai più severa di tutte le altre leggi europee
E in qualche misura anche con qualche egoismo
Ho qualche preoccupazione di non esporre un Paese dalle strutture fragili quello che mi fece scrive nella legge che non può entrare in Italia chi non ha casa e lavoro
Ci ha tenuto più al riparo
Dell'ondata di migrazioni selvagge
O di rifugiati
Senza
Confini
Diciassette mila sono quelli entrati in Italia a fronte dei duecentoventi mila in Germania
Dei quarantacinque mila nella piccola Austria o dei cinquanta mila in Francia
Ma quel che conta ripassati i temi del disaccordo è consapevole del fatto che il Partito repubblicano di oggi non è certamente soltanto o più forte fondamentalmente il Partito repubblicano risorgimentale
E tuttavia se c'è
Una disponibilità repubblicana come dei liberali come dei radicali
A ricomporre
Con una sinistra rinnovata sul terreno del socialismo democratico
Un'alleanza più grande
Io non capisco un un capirete che dovremmo lasciarla cadere
Non capire perché non dovremmo apprezzare questa disponibilità da parte di chi
Correnti vitali della nostra storia nazionale
Insieme con la tradizione garibaldina
Che così spesso rivendichiamo come origine nazionale autentica non marxista
Del nostro socialismo compiendo forse anche qualche forzatura storica
Non dovremmo rivendicare anche
La possibilità per lo meno di un'intesa
Una corrente democratica che è stata a fianco dei socialisti e dei riformisti nell'antifascismo
Oltre che nel Risorgimento nell'azione di Giustizia e Libertà
Nella scelta fondamentale per la Repubblica
A differenza dei comunisti che erano su una posizione anche allora compromissoria
Che è stata con noi fondamentale nel dar vita alla prima esperienza di allargamento delle basi popolari del governo con il centro sinistra la strategia delle forme la programmazione economica
Che lo è stata le battaglie laiche sul divorzio e sull'aborto
E sia pure con l'eccezione repubblicana che si è unita
Anche nelle occasioni referendarie più recenti
Dei referendum che i socialisti avevano impostato e che hanno vinto
E non deve treno che i socialisti hanno rifiutato e che hanno perso
Così
Gino io non sarei così sicuro che in Europa oramai sinistra vuol dire socialdemocrazia non ne sarei così sicuro anzi non ne sono sicuro ha fatto
Se guardiamo con attenzione vediamo purtroppo lo spettacolo di un partito socialista francese che scende in picchiata
E dei due movimenti ecologici francesi che hanno già raggiunto insieme il quattordici per cento dei consensi
Pari a quelli socialisti
La realtà in cui la sinistra si è risolta e ridotta in questi anni diverso dal discorso all'epoca degli anni Trenta
Ho ancora negli anni Sessanta e forse ancora negli anni Ottanta ma oggi dopo la catastrofe comunista il risolvere tutte le possibilità e tutti gli spazi democratici e di sinistra nel perimetro ortodosso
Della socialdemocrazia della buonismo a me pare
Un rischio
Elevato chi ha compiuto questa scelta occhi non poteva non compia la per le sue tradizioni tedesche inglesi in particolari
Vedono disperatamente all'opposizione i loro partiti da quasi un quindicennio
C'è in questa prospettazione di un perimetro più ampio
Il rischio di troppe contaminazioni ideologiche io penso che noi non abbiamo mai ragionato così noi che parliamo di un socialismo per la verità oltre che democratico anche liberale
Perché diciamo anche liberale oltre che democratico per quale motivo lo diciamo e questo lo ha detto tutto il partito socialista non può negarlo oggi all'improvviso perché il PDS entrato nell'Internazionale
Perché siamo consapevoli dei limiti dell'esperienza del socialismo democratico e vogliamo una conciliazione
Con altri valori con altri interessi che ci metta in condizione metta il popolo che rappresentiamo in condizione non di essere sempre su una posizione antichi ma DS sulla posizione di garantire governare una vasta maggioranza di popolo e di ceti medi dentro un programma di riforme e dentro un programma di governo dell'economia reale del paese che vive nella dimensione del mercato interno e del mercato internazionale
Però poi stupefacente che qualcuno
Anzi no qualcuno
Con tutto rispetto e con tutto l'affetto
Che il compagno Bettino Craxi
Sulle di obiezioni attui questa natura poiché ricordo lo ricorderete anche voi che non più tardi due anni fa proponeva nientepopodimeno che l'ingresso del partito democratico americano nell'Internazionale socialista
E non credo che pensasse per questa via di esportare il socialismo negli Stati Uniti ma più probabilmente di acquisire
All'Internazionale socialista un grande protagonista politico
Che nell'arena americana del più grande Paese del mondo si muove cercando con difficoltà enormi
Una rappresentanza sociale e culturale
Sufficientemente ampia
Da poter davvero sfidare questo primato repubblicano liberista conservatore in parte a reazionario che guida gli Stati Uniti
Da più di un decennio
Uno potrebbe banalizzare
Come si banalizza dicendo Craxi o Martelli
Proponendo un'alternativa
Tra Clinton Brant
Chi ha più
Chance di successo
Nel rappresentare
Una società moderna che assai più variegata e composita di quella che hanno conosciuto i nostri nonni i nostri genitori
Dobbiamo tener conto delle nostre radici
Innaffiare le farle crescere proiettarla nel futuro
E tener conto però anche di tutto ciò che è fiorito sulle imposte Radice che è diverso dalle radici che si colloca altrove e della varietà e complessità dell'aspetto pluralistico e multiforme della società italiana
E del perimetro delle forze che si possono qui alleare
Io ho cercato di mettere come dire in parallelo in progressione parallela il problema
Politico
Di questa più vasta alleanza
A partire dal nucleo delle forze di ispirazione socialista democratica
E quella riforma che della politica italiana non voglio ripetere diagnosi che oramai abbiamo fatto cento volte
Mi pare che stamane l'abbia ripetuta poi con particolare freschezza intelligenza Agostino Maria netti
E non voglio fare polemiche neppure sull'autoriforma tentata mancata succhi la promosse chi la impedì
Qualche anno addietro
Quando ramo nelle condizioni ottimali
Per trasmettere anche al partito i risultati i successi della presidenza socialista
E quindi per investire e non per consumare
Come abbiamo fatto ahimè non accogliendo quelle proposte di autoriforma e di rinnovamento interno
Oggi torno all'ONU all'ordine del giorno tanto meglio la prima autoriforma
A questo punto però non può consistere in un comunicato di segreterie o di riunioni di vertice
La prima autoriforma di cui oggi ha bisogno il partito è questa libera franca discussione che impegni tutto il partito socialista
Le soluzioni le troveremo lungo la strada
Affrontando questo percorso se viceversa si vogliono
Dare soluzioni preventive rispetto la discussione beh allora io francamente comincio sentire puzza di bruciato vuol dire che c'è una risposta sbagliata burocratica insensibile
A ciò che è successo in questi anni ed in particolare in questi ultimi mesi
Rispetto ai bisogni alle aspettative
Dei socialisti
E di chi è tornato guardare i socialisti se io ho preso la penna per scrivere anzi la parola per parlare
è stato soprattutto quando ho visto quel che stava accadendo
Quando ho cominciato a vedere l'esodo soprattutto nel Nord
Di elettori di iscritti
E si pensa forse di trattenere elettori di scritti
Con qualche circo un locuzione
Che dà un colpo al cerchio un colpo alla botte un po'colpa dei corrotti o colpa dei magistrati
O si pensa di trattenere l'esodo degli elettori degli scritti
Caricando appunto come degli elefanti sulle prime iniziative
Che si muovono liberamente sotto le più diverse sigle tutte socialiste tutte autenticamente socialiste per rinnovare riformare rigenerare il partito
Questi atteggiamenti vanno scoraggiati subito e scoraggiati energicamente e non va neanche subita l'iniziativa di chi dice ma proiettando il partito socialista in uno schieramento democratico e di sinistra più vasta si rischia di annullare il partito
Ho proiettando la riforma interna del partito verso obiettivi che prefiguri nuove riforme elettorali si rischia di distruggere il partito
Questo discorso io me lo ricordo perché era lo stesso discorso che ci facevano i compagni dopo il Midas quelli che erano contro il Midas dicevano esattamente le stesse cose
Ma state andare a rileggere
La più che
Onorevole polemica del compagno dei Martinitt De Martino
Contro
E avverso sulle indicazioni ideali politiche programmatiche organizzative
Del gruppo dirigente che si formò al Midas
Diceva il compagno Di Martino esattamente le stesse cose che oggi io mi sento dire da alcuni compagni
Esattamente le stesse
Attenzione
In questo modo si perde lo diceva con una amabile inflessione napoletana lo specifico del socialismo
Il socialismo
La nostra felice anomalia rispetto alle socialdemocrazie europee
La forma organica tuttavia no ma di fatti non sto invitando la pronuncia ma ripetendo dei concetti
La stessa
Temperie da cui ha preso inizio rinnovamento socialista dovette affrontare in principio questa questione che sempre si pone quando si rinnova e poi la questione della misura anche del rinnovamento
Che non perda le radici e però conquisti nuovo
Se si resta a coltivare solo le radici si perde
Il tempo nuovo
Se ci si proietta troppo spericolata mente nel nuovo si rischia di strappare le radici
E dunque certo c'è una questione di misura
Alla quale tutti dobbiamo attenerci
Ma ripeto la condizione tuttavia è che si vada avanti non che si stia fermo
Le riforme elettorali
Anche questo
Fa scandalo ma io mi scandalizzo dello scandalo perché un partito che ha predicato per dieci anni l'elezione diretta del Presidente della Repubblica
Come fa a stupirsi improvvisamente
Di una proposta di riforma elettorale in senso uninominale su che base intendiamo re intendevamo legione presenta Repubblica su base proporzionale sette otto presidenti non ho capito
E del resto nella discussione interna sempre stato riconosciuto anche dal compagno Craxi che l'elezione diretta del Presidente da Repubblica avrebbe trascinato un meccanismo elettorale coerente come del tutto ovvio
Come del tutto ovvio come non può non essere
Perché abbiamo abbandonato
Questa strada
Perché non siamo usciti a convincere altri
Forse non abbiamo convinto tutti
Ma non ci sono mai state tante disponibilità come oggi
Non solo nell'opinione pubblica più vasta ma anche tra le forze politiche di destra di centro e di sinistra
Dal Movimento Sociale leghe ad altissimo
A maggior ragione
Cossiga
Si accinge come si
Sembrerebbe a compiere un salto in quella direzione
Noi
La Malfa è Occhetto che hanno dichiarato un interesse la disponibilità per l'elezione diretta di un presidente Repubblica attenzione
Non di un Presidente Re
Capo dello Stato
Il responsabile del governo del paese ma di un presidente a Repubblica capo del governo
Non si scomodano avrebbe detto Craxi qualche anno fa quarantasei milioni di cittadini per eleggere un presidente Repubblica che poi non governa
Questa scelta si giustifica
In quanto si
Identifica
La massima responsabilità
Per l'appunto della guida del governo
Crebbe tra l'altro un effetto straordinario di coesione nazionale nel momento in cui l'altro grande tema è in discussione
Quello dell'articolazione di questo Stato
Sotto la pressione di eventi diversi e disparati
Sarà al vento dell'Est per quello che riguarda il Friuli il Veneto la Lombardia e il Trentino l'attrazione dei modelli centro europei
Lo scandalo del rifiuto della
Roma ladrona di cui parlano lei che
Oppure sarà il l'effetto di contati Gio
Di altri modelli fatto sta
Che questa sezione c'è e non c'è solo al nord
Perché anche nella Rete
Per quanto si definisca movimento nazionale c'è evidentissima
Una radice che prevalentemente quasi esclusivamente siciliana
Ora quindi usiamo una formula
Che a me pare anche questa come dire troppo smaltata per essere poi efficace
Un regionalismo ai confini del federalismo
Anche qui bisogna scendere sul terreno concreto accompagna Aniasi
è stato forse il socialista che più si è impegnato nella
Elaborazione di una Repubblica delle autonomie
Beh quella era una risposta moderna e avanzata per quegli anni
Ora dobbiamo trovarne una che sia coerente con quella moderne avanzata per gli anni novanta e per il due mila
Per organizzare ordinare e rappresentare meglio questa Italia
Alle soglie di un secolo nuovo
Regioni con parlamenti regionali non assemblee che fanno leggi programmi
Nonché a loro volta si ingeriscono della spesa
E pretendono di sostituirsi al ruolo proprio dei Comuni e delle Province
Regioni anziché valorizzino al massimo le Autonomie identità cittadine perché l'Italia alla fine e piuttosto una civiltà di Centocittà
Che la civiltà di venti regioni
Ma certo che lo spazio federale federativo
Non lo possiamo abbandonare all'iniziativa di destra e questo farebbe sì che la destra avanzi certo che avanza stile si consentono
Se le si concedono tutti questi spazi che appartengono alla
Tradizione della proposta e dell'elaborazione democratica socialista e di sinistra
Se la sinistra si ritira in un orto conservatore di se stesso e residuale rispetto e provvede la società avanza la destra
Viceversa quello che devono uscire assolutamente ad impedire
E ad evitare
Io non voglio creare confraternite
Uninominali viste
Vorrei però innanzitutto come ho detto anche a Genova che noi tornassimo ad educare ci
Ora
Teniamo ben conto della realtà del sistema dei partiti
Però dire che il sistema uninominale
Paura compagna Intini attualmente polemizzato a lungo con i comunisti con gli stalinisti che purtroppo rischia di assunto qualche tratto come a frequentare
Diceva diceva Alessandro Manzoni
Che i birretta i poliziotti
Hibiki gli sbirri cioè i poliziotti a furia di del Seicento di frequentare i birrette cioè i delinquenti mi assumevano qualche tratto e qualche caratteristica come si fa a dire
Che l'uninominale antidemocratico elitario che distrugge i partiti da questo vorrebbe dire che le società inglese francese tedesca americana
Sono tutte società antidemocratiche vedete come si ricade automaticamente nell'atteggiamento delle felici anomalie italiane quando si perde l'autobus
Della modernizzazione o semplicemente il contatto con la realtà
La democrazia è una metodo
Per organizzare le libertà individuali e collettive
Che almeno alla fine almeno alla fine
Richiede un conflitto a due
L'essenza della democrazia che conferito due sì ha vinto la chiama maggioranza è il principio maggioritario l'essenza d'Arno Graziano può essere altro
Si devono confrontare alla fine o all'inizio tutto qua sta la differenza tra uninominale a un turno o a due turni se il confronto avvenga subito o se avvenga dopo
Ma in ogni caso di confronto a due due partiti due schieramenti deve trattarsi
Discutiamone approfondiamo io una preferenza culturale personale
Non un verbo
Da affermare o da imporre
Perché
La scelta avvenga subito tra l'altro penso che aiuterebbe molto di più la nostra prospettiva politica tra l'altro
Quanto più il sistema elettorale semplice ordinato chiaro
Tanto più può ASP aiutare un percorso politico difficile come quello che affrontiamo
Ho anche detto però che se i partiti italiani così come sono questi partiti questi dell'Internazionale socialista le altre forze liberaldemocratiche ecologiche
Verdi ambientaliste
Forse la sento non gli viene come dire il panico di fronte a tanta novità studiamo la due turni
E questa è un'impostazione
Ma Gino tu sei meglio di me
Che purtroppo sta affiorando tutt'altro quello che sta affiorando è tutt'altro
Quello che sta affiorando
E speriamo che
Questa conquista dei miti Anna delle coscienze della sinistra trovi qualche resiste
Senta
Che non può essere buttato dietro le spalle
Alla ricerca non di una conciliazione con il mondo cattolico la coscienza cristiana che tutti desideriamo e con la quale tutti dialoghiamo dentro noi stessi e con gli altri
Ma inseguendo l'illusione
Di una conquista della gerarchia cattolica che francamente nessun socialista aveva mai concepito nel corso di tutta quanta la storia del nostro partito e che consenta una vera e propria perversione
Avevo preso l'impegno come tutti quanti di accennare almeno anche alle altre due emergenze oltre questa morale e politica istituzionale su cui forse mi sono soffermato un po'troppo
Sotto il profilo dell'emergenza criminale sì c'è nel tema
Forse l'unico campo in cui si può vantare qualche risultato
è stato un settembre nero questo per la mafia
Il numero degli arrestati
Il confino in carcere di massima sicurezza dei capi
L'arresto di pericolosi e famosi latitanti
Tutto questo si può scrivere a merito della impegno delle forze dell'ordine del coraggio del maggior coordinamento tra i magistrati
Ma credo si debba soprattutto a scrivere a mezzo di due
Eroi e martiri italiani che come hanno dato il massimo di se stessi al loro Paese nella loro esisteva
Se hanno
Continuano ad essere
Preziosi per l'Italia
Anche dopo la loro morte per la somma dei loro insegnamenti
E per quanto il loro esempio
Obbliga moralmente ciascuno di noi
Si è smosso finalmente qualche cosa
In questa lotta non c'entrano soltanto i risultati dei processi degli arresti dei confini
Del sequestro di beni
C'entra anche
Una resistenza della gente
Una voglia di liberazione e quindi di denuncia di sottrazione al peso e al ricatto e alle minacce della criminalità organizzata che non è un problema
Insieme con gli altri
Una grande questione nazionale
è una grande questione europea e mondiale
Io parto oggi per incontrare i ministri la giustizia europea i ministri degli Interni europei e al primo punto all'ordine del giorno c'è come frenare
L'espansione della criminalità in Europa per tutto il male che fai che induce per la
L'opera di inquinamento di corruzione del tessuto economico sociale istituzionale che deriva dal sorgere di poteri criminali organizzati
Su scala planetaria
Attraverso il traffico di stupefacenti ma anche attraverso le scorrerie
Nelle economie nazionali
Oggi pomeriggio anzi oggi tra poco
Presenterò al Consiglio dei ministri anche un nuovo provvedimento
In materia di corruzione politica e amministrativo
Come sapete
Come sapete
L'ispirazione
è venuto dal presidente della Repubblica
E il presidente Amato ed io stesso l'abbiamo condivisa
Perché se beh francamente la cosa più scandalosa di tutte
Se non mente in cui l'Italia e gli italiani sono chiamati a grandi sacrifici i soli con un si chiedono sacrifici fossero i ladri
Calì
Mi pare che
Sequestrati
La mente riforma ci deve essere riformata
Riforma dei partiti della legge elettorale
Che tanta causa del degrado della vita intera dei partiti il sistema proporzionale
E certamente con le cause strutturali del degrado che la nostra vita pubblica dell'est degenerazioni interne ai partiti perché fondamentalmente in che consiste nel mettere in contrapposizione i partiti dentro di loro e tra di loro anziché
Due idee due progetti due schieramenti
Due ipotesi di governo
Ma tutto quello che diciamo naturalmente oggi è sovrastato
Dall'emergenza vera delle dall'emergenza delle emergenze
La tempesta
Monetaria che si è abbattuta sull'Europa
E che
Questa notte assunto
Entrammo riuniti come Consiglio di gabinetto le proporzioni di un vero e proprio cataclisma
Non si è fatto neppure in tempo rendersi conto
Della nuova situazione creata dalla svaluta azione della lira domenica scorsa
Gli avvenimenti di ieri hanno delineato un quadro assai diverso che è molto più grave
La decisione di lasciar fluttuare i cambi della nostra stellina la nostra valuta questo significa uscire dal sistema monetario
La svaluta azioni la peseta
Gli incredibili tassi
In Paesi tradizionalmente stabili come la Svezia sono sintomi di squilibri profondi e di trasformazioni dell'economia reale che sono già avvenute e di cui contiamo tardare a renderci conto
Tra l'altro debbo dire che su
Questo contesto più generale di
Tempesta monetario dovrebbero riflettere quanti
In sede politica o in sede scientifica o in sede giornalistica hanno visto nella nostra valutazione domenica scorsa
Un'umiliazione esclusiva isolata del nostro Paese
Naturalmente è ovvio che
Le misure
Pista votazione non possono piacere posso piace soltanto gli speculatori che vincono così
Il loro azzardo
E tuttavia quello che sta avvenendo
Deve farci comprendere
Che la sintesi degli squilibri che abbiamo di fronte
Può essere ben rappresentata dal divario tra i tassi di interesse tedeschi americani tra la prima e la terza economie mondiali il costo del denaro fra Germania e Stati Uniti
Diverge di ben sei punti
Può darsi che le prossime ore speriamo i tedeschi compiano qualche ritocco eccessi questo
Progredire a bulldozer
Dell'economia monetaria tedesca
Rispetto all'Europa e rispetto agli Stati Uniti
E tuttavia sei punti di differenza nel tasso di sconto tra Germania e Stati Uniti da due economie più forti del mondo
Rappresenta uno squilibrio internazionale
Che fa ritenere sostanzialmente allo sbando
Il sistema finanziario planetario si dice ma la Bundesbank la banca tedesca fa il suo mestiere può darsi
E però se le analogie storiche possono essere di qualche utilità
Io trovo che c'è qualcosa di sinistro
Nell'ostinazione delle autorità monetarie tedesche a mantenere il costo del denaro così alto
In presenza di una
Recessione persistente e di tensioni sociali crescenti
E tutto questo ricorda
Il rifiuto della terapie keynesiana da parte delle autorità politiche monetarie e creditizie
Della Germania di allora all'epoca della Grande depressione tra anni venti e anni trenta e fu proprio quell'ostinazione
La causa principale che rese impossibile la ripresa in Germania che creo allora in Germania sei milioni di disoccupati e spianò la strada all'eversione di destra e nazista
Certo l'economia tedesca oggi ben altra solidità di quella di allora
Ma non vi è un uomo responsabile in Europa che non debba augurare al cancelliere fermi col
Ritrovarsi fra qualche anno in una condizione molto migliore di quella in cui si trovò il cancelliere Brüning nel mille novecentotrentadue dopo un po'di anni di quella cura da cavalli
Naturalmente
Questo non è esime minimamente noi
Dall'affrontare ormai con una risolutezza
Assoluta
Ciò che è nelle nostre mani di poter fare
Il saluto recandomi adesso il Consiglio dei ministri che adotterà le decisioni che il Consiglio di gabinetto a approntato questa notte
Perché configura una manovra
Tra tagli alla spesa
E nuove entrate
Di circa novanta mila miliardi
Qualcosa che non si è mai fatto nella storia della Repubblica
Qualcosa che richiede ad un tempo
Una grande coesione sociale
E il massimo di coesione politica
Io penso che il governo Amato
è perfettamente consapevole di entrambe queste esigenze
Ha già trovato nell'accordo sul costo del lavoro la misura
Di una responsabilità nazionale
Dei sindacati dei lavoratori italiani e del mondo imprenditoriale di fronte a questo cataclisma
Mi auguro che trovi analoga misura nelle altre forze politiche democratica
Torno ringraziarvi per quanto avete già fatto per questa manifestazione rivolgo un saluto partitamente fraterno e compagni Giugni Maria netti Spini Epifani che vedo qui alla Presidenza
Sappiamo tutti senza bisogno di dover ce lo dire che dobbiamo continuare in questa iniziativa che abbiamo preso per il partito socialista e per creare una grande robusta forza democratica nel Paese in condizione
Di farci arrivare all'appuntamento del due mila
Non con il sistema politico a pezzi è un partito socialista in difficoltà ma con un sistema politico democratico rinnovato è un partito socialista protagonista del rinnovamento della Repubblica
No