Sit-in in Piazza Montecitorio per l'approvazione del reato di tortura organizzato dall'associazione "Antigone"

Radio radicale si è svolta questa mattina davanti a Montecitorio la il sit-in dal titolo tortura l'Italia non può più aspettare a volere questa iniziativa è stata Antigone l'associazione che si batte per i diritti e le garanzie del sistema
Penale l'obiettivo del sentinella di chiedere al Presidente del Consiglio Matteo Renzi al Ministro della Giustizia Andrea Orlando di farsi garanti dell'approvazione del reato di tortura e del conseguente
Te la conseguente introduzione nel nel nostro ordinamento al sit-in hanno partecipato Ilaria Cucchi e Fabio Anselmo hanno aderito a buon diritto a cattività IARC Amnesty International Italia ARCI
Bini Italia Camera Penale di Roma e tante altre associazioni tra cui
Cil CGIL Funzione pubblica l'associazione
Fuoriluogo giuristi democratici l'associazione radicale il detenuto ignoto magistratura democratica il partito radicale transnazionale
E radicali italiani oltre all'Unione delle Camere penali italiane
A questa iniziativa Radio Radicale era presente realizzato alcune interviste
Il ha intervistato Rita beige Nardini del Partito Radicale transnazionale in seguito ad una
Di radicali italiani Riccardo loro Maggi
E il il presidente di di Antigone
Patrizio Gonnella ascoltiamo che cosa hanno detto i microfoni di Radio Radicale durante questa iniziativa
Radio radicale siamo con Rita Bernardini a questa iniziativa organizzata da Antigone che è stata
Sostenuta anche dal tal del tal partito dal Partito radicale dal titolo tortura l'Italia non può più aspettare
Allora noi oggi dobbiamo constatare purtroppo mentre
Siete siamo tutti impegnati nella battaglia per
Per l'amnistia per la marcia del
Del sei novembre
Che la la questo dossier non si sblocca la legge non va avanti è bloccata alla al Senato e non e non c'è l'intenzione di voler di voler procedere al segnale preoccupante anche per le altre battaglie
è un segnale preoccupante che però non ci può esimere dal dover lottare come tu sai con Irene testa Maurizio Bolognetti e tanti altri militanti radicali
E stiamo facendo da quattro giorni e dice ma se è solo all'inizio si da quale ottusità giorno dopo giorno
E questa battaglia
Ore stiamo facendo uno sciopero della fame per
Perbene rivolgerci al nostro interlocutore il ministro Orlando il Governo Renzi
Perché abbiamo fatto cose importanti gli stati generali dell'esecuzione penale avranno avuto seguito come hai detto più volte radio carcere esattorie però non si è visto poi niente c'è uno strumento
No anche tecnico
E a proposito del disegno di legge che Sult Senato che è in discussione al Senato adesso è ritornato in Commissione dopo varie vicissitudini
E chiedo a modificare la delega per la modifica dell'ordinamento penitenziario Lilli possono entrare
Tutti i suggerimenti anche normativi che sono stati fatti con gli stati generali quindi il giorno a questo obiettivo e e naturalmente però il nostro obiettivo principale
Quello che tutti contiene diciamo è proprio quello e della mischia e dell'indulto però anche su questa vicenda del reato di tortura perché
Credo che la riflessione che dobbiamo fare proprio sulla democrazia e sullo Stato di diritto
Non è possibile e che e uno Stato
Come l'Italia che si definisce democratico eccetera firmi una convenzione ventisette anni fa alla convenzione ONU
Che conteneva un articolo che diceva che subito immediatamente gli Stati avrebbero dovuto legiferare in materia per introdurre il reato di tortura che documenti sette anni non succede niente
Allora questa volta un primo passo io nella scorsa legislatura avevo depositato il disegno di legge ma
Non c'è stato verso però in questa legislatura c'è un primo passo è stato fatto alla Camera devo dire che il disegno di legge assolutamente
Insoddisfacente perché il reato di tortura non viene preso come reato proprio
Proprio delle forze dell'ordine
Ma per le forze dell'ordine è prevista un'aggravante che è diverso da quello che ci chiedono le convenzioni anche sulla prescrizione atto è stato del tutto disatteso esatto e allora
Insomma comunque è stato approvato
Adesso manca l'iter dall'altra parte
Ed è vergognoso che proprio ci sia questa indifferenza come se queste fossero norme
Secondarie perché è chiaro che l'hanno considerata una norma secondaria
Nel frattempo le fattispecie di reato sono diventate per chi le ha contate ma magari sono anche di più
Come il professor ferraioli sono trentasei mila fra
Non so se io e te in questo momento stiamo combattendo qualche reato forse nelle trentasei mila c'è un reato che ci riguarda una fattispecie ha riscritto in qualche ragione credo che ancora
Non è stata abrogata
Però
Questa è la situazione di totale mancanza di Stato di diritto Dini democrazia che però viene completamente sottovalutata
Come se fosse appunto un qualcosa di accessorio cioè introdurre il reato di tortura in Italia dove il G sette anni è ritenuta una cosa accessoria
E naturalmente tutto questo poi attraversa la vita delle persone che incappano
E subiscono questo tipo di reato netta abbiamo citato prima il caso di Stefano Cucchi ma
Lucci top anche perché sarà con noi alla marcia
Giuseppe Gulotta
Sa
Questo è stato condannato all'ergastolo a diciott'anni
Perché confessorie la strage di carabinieri
Pagella vuole non c'entra niente e lo confesso su tutto il tumore
La cosa incredibile perché le omissioni in tutti questi anni sono state
Tantissimo
Chi addirittura anche il giorno della del processo lui lo disse al magistrato No guardi io non c'entro niente
Mi hanno torturato hanno malmenato e ho confessato
Non gli hanno creduto
Se ha fatto l'ergastolo
Dieci
Si è salvato comune clienti
Dopo tanti anni
Un cardine
Che adesso è essa ha avuto il coraggio perché bisogna dirlo ha avuto il coraggio
Di dire la verità perché aveva assistito a quelle torture quindi lo voglio citare questo carabiniere perché molti lo accusa di cioè ai parlato troppo
Per quanto riguarda le forze dell'ordine però fanno di tutto per fare blocco sulla legge sulla tortura anzi direi di sì perché e con l'amnistia proposte di Stato di diritto e si l'amnistia e indulto
Sì incide nessuna violazione dello Stato i trattamenti inumani e degradanti nelle carceri che ci sono tutt'oggi
Chi si incide sull'altro dal reato commesso dall'Italia per cui è condannata in Europa e cioè sull'irragionevole durata dei processi
Soprattutto penali ma poi c'è anche il civile quindi e si tratta di elementi non stiamo parlando esclusivamente
Di elementi di Stato di diritto di democrazia loro sono servitori dello Stato
E e allora devono avere il coraggio di assumersi le sue le loro responsabilità poi ne siamo convinti che questi episodi riguardano un'estrema estrema minoranza
Delle forze dell'ordine però ci sono
E
Il SIULP e gli altri sindacati di polizia la Polizia penitenziaria avrebbero tutto il vantaggio di isolare
I colpevoli di questi fatti e per
Alzare tenere alto i loro onore
Onore nel senso di servitori dello Stato che rispettano le leggi dello Stato
L'ultima valutazione allora il carcere al luogo di tortura
Quanti casi hai potuto verificare
Nel nella frequenza delle delle visite che hai fatto nei degli istituti penitenziari italiani
Senza voler puntare l'indice
No ma guarda intanto con la sentenza Torregiani del due mila e tredici è stato stabilito
Che la violazione dell'articolo tre della Convenzione europea dei diritti dell'uomo
E che va sotto il titolo di tortura
Che la violazione cioè i trattamenti inumani e degradanti erano strutturali e riguardavano tutto il sistema penitenziario quali l'accento serie
è stato posto soprattutto sui dire i metri nello spazio di detenzione che era
Troppo ristretto ma
La sentenza prevedeva altri e parametri
E per cui io dico che già
Par se parliamo di trattamenti inumani e degradanti B ancora oggi ci sono e diffusi in tutti gli istituti penitenziari poi ci sono proprio i casi
Di vera e propria tortura di veri e propri pestaggi io mi ricordo
Che ne so il caso di Teramo quando il comandante e disse al suo sottoposto lo rimproverò e questa cosa fu registrata fortunatamente
Disse al suo sottoposto
I detenuti si massacrano al piano di sotto soglia non ti devi far vedere dagli altri questo era il senso ma poi una cosa che ho tirato fuori io direttamente il carcere di vicenza
Mi ricordo entrai con una visita a sorpresa di sabato non volevano mano detto no non si può fare si si può fare solo una deputata allora lo ero
E entrai dentro il carcere c'era un'atmosfera che si tagliava con il coltello i detenuti le prime celle che visita e non parlavano erano terrorizzati
Fino a Piero che gli sarebbe successo nel caso
Fino a che mi sono ritrovata di fronte la cella
E di un nigeriano lo voglio citare Prince Max buco
Che fu un fiume in piena e denuncio tutto
Dopo di lui gli altri detenuti confermarono ebbero il coraggio di fare questo anche litro ascesso
Io la cosa importante fu da parte del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria che ci fu un'immediata ispezione durata alcuni giorni
Per cui perché non c'erano solo i pestaggi c'erano anche le vessazioni e che vengono fatte nei confronti
Dei detenuti sul cibo sulla possibilità di andare in palestra eccetera eccetera
E devo dire che il dottor Cascini in quella visita così importante riuscì a
A riportare una situazione diciamo almeno di un po'di legalità
è però il processo che riguarda gli agenti adesso non so a che punto sia
Però teniamo sempre presente dei tempi di prescrizione
Che adesso sono rapidissimi perché appunto non parliamo di reato di tortura da parte delle forze dell'ordine
Ma parliamo di ogni altro di altri reati che sono previsti ricordiamo che le convenzioni odio dicono che i reati di tortura sono in prescritti bile in quanto vengono considerati dalle convenzioni reati contro l'umanità
Io ti ringrazio molto dell'atto disponibilità grazie Rina Bernardini ai temi a dare è stata presente qui alle a questa importante iniziativa di Antigone dal titolo a tortura l'Italia non può più aspettare grazie
Radio radicale siamo con perché per il secondo nella
Di Antigone alla manifestazione tortura l'Italia non può più aspettare
Allora la delusione aumenta con il passar del tempo
In attesa che il Parlamento vari questa
Che introduca nel nostro ordinamento il reato di
Di tortura allora i sindacati di polizia sono troppo forti
Sì solo forti Fortin ma è molto debole la politica perché noi diciamo e tutto ovviamente correlato molto debole con la parte politica e e si fa condizionare negativamente da una parte da un mio mondo dall'apparati apparati di Stato e apparati sindacale
Questa e il la dignità delle forze politiche si approvi questo nelle mani cibarsi dalle lordi e nel decidere autonomamente
Renzi aveva preso un impegno in questo senso ormai un anno e mezzo fa anche il ministro Orlando dichiarandosi favorevole in Commissioni giustizia
Alla Camera un anno e mezzo fa è invece in Senato ha prevalso il partito della melina
Ecco voi che cosa
Diciamo
Aspetta deve Arpe affinché fine si sblocchi questa situazione cosa può cambiare le cose no non lo so una presa di posizione netta intransigente da parte di ministro del premier Renzi
Non ci Magini o altro perché
Siccome c'è una resistenza da parte del Ministro degli Interni solo lui può sbloccarla
Ecco a livello di dispersione delle delle carceri voi in questi messi avete registrato un miglioramento delle
Nelle condizioni degli istituti penitenziari e anche al una diminuzione dei casi di i pestaggi credo tutti ti che no sappiamo che ci sono in alcuni istituti penitenziari a questa è un'altra questione è la questione come oggi l'Italia come la situazione penitenziaria in Italia
C'è una situazione che non è quella del due mila e dieci del due mila e nove perché abbiamo quattordici mila detenuti meno quindi indubbiamente non è quella questo non significa che ora nelle carceri ci sia una situazione idilliaca
Perché ci solo i grandi temi i grandi diritti che sono sempre lì a rischio di SLA di essere
Violati primo fra tutti il diritto alla salute ci sono persone che sono
In si ritrovano quasi in uno stato di
Abbandono terapeutico dove è molto complicato
Trovare una chiave per
Per per convincere per esempio questo caso la magistratura di sorveglianza a
Fare quello che deve fare cioè
A far curare queste persone all'esterno sulla questione delle violenze in carcere fino ricadono nella fattispecie nel generatori
Non potrebbero mai ricadere perché il reato non c'è ovviamente legga la violenza è una cultura
è una cultura
Come posso dire radicata quella della violenza o quella della non violenza ci sono luoghi
E carceri in Italia dove la violenza è bandita ci solo luoghi dove ancora purtroppo praticata ci sono luoghi dove invece viene parzialmente tollerata
Noi vorremmo che
Diventassero prevalenti anzi esclusivi quei luoghi dove
La prevale la cultura tutte totalmente bandite
Ed è già dato la vostra adesione a iniziativa del fenomeno sì l'abbiamo già data per che in quella giornata ricorderemo a tutti che Papa Francesco qualche anno fa a
Cambiato con motu proprio il proprio ordinamento giuridico
Abolendo l'ergastolo
Introducendo il reato di tortura nel Codice ma soprattutto dando un messaggio fortissimo di
Fratellanza e definendo molte volte il sistema penale come un sistema
Selettivo
Classista e addirittura tendente ad razzista quindi più chiaro di Papa Francesco non c'è non ce n'è in giro
L'ultima
In questione voi aspettate che possano cambiare le cose dopo il referendum costituzionale poi bisogna vedere chi è che non no no no no no no no almeno non gli uni o la minima idea anche perché mi immagino che se vince il sì vince il no ci saranno
Terremo utili un tipo terremoto dell'altro ma noi diciamo che c'entra il referendum costituzionale perché abbiamo solo un mese e mezzo adesso ad aspettare ancora
Che ci si chiede referendum costituzionale allora Anzio la ribalto siccome è obbligo costituzionale introdurre il diritto di tortura
Cerchiamo di arrivare a quel famoso quattro dicembre semmai si terrà il referendum con avendo osservato appieno la nostra Costituzione
Ringrazio ringrazio per il secondo nella di Antigone a questa iniziativa sulla sulla tortura dal titolo L'Italia non può più aspettare
Radio radicale siamo con Riccardo omaggi all'iniziativa di Antigone dal titolo tortura l'Italia non può più
Aspettare per sollevare di fronte all'opinione pubblica italiana il tema della della tortura della della mancata introduzione di questo reato nel nostro
Ordinamento alla qual è il problema il populismo i sindacati di polizia
Il timore di non perdere diciamo un certo tipo di popolarità in attesa di un referendum costituzionale quali quali elementi mettere tutti sulla sulla bilancia nel tenere conto dei di questo sport
Mi disse
Ma intanto lo vediamo che da una parte abbiamo un Pupulin smuove giudiziario abbastanza attivo pensiamo a al fatto che non non è stato eliminato il reato di immigrazione clandestina nonostante tutti i magistrati
Avessero in qualche modo segnalato e sanzionato il fatto che è un reato che non serva a nulla che produce solo intasamento il lavoro inutile per i tribunali dall'altra sempre sul fronte del populismo giudiziario gli è stato introdotto un reato come l'omicidio stradale
Anche lì
Nella fattispecie no eppure si è molto pubblicizzata questa cosa
Quindi appunto
Il populismo e il ragionare in
Di di di
Di Codice Penale ragionare di pene con la pancia e dall'altra da decenni ormai perché l'Italia ha ratificato nell'ottantanove la convenzione ONU contro la tortura
Iniziativa dei parlamentari radicali era proprio del PD quegli anni lì la prima iniziativa per fare una proposta di legge perché fosse introdotto il reato di tortura eppure oggi ancora siamo di fronte a un legislatore immobile un legislatore inerte che
Mi sembra soprattutto come al solito per dei posizionamenti dei giochini all'interno della maggioranza di Governo non riesce a dire qualcosa di chiaro su questa cosa non dire qualcosa di chiaro su questo reato significa
Dare un altro colpo un'altra botta allo Stato di diritto nel nostro Paese non solo per il mancato rispetto appunto dente
De degli standard internazionali di democrazia delle convenzioni che pure ci siamo impegnati a ad indicare su cui ci siamo impegnati a dare seguito ma anche per la nostra Costituzione lo ricordavamo l'articolo tredici della Costituzione prevede e prescrive che siano punite tutte le violenze fisiche o morali che vengono commessi su persone comunque privata
In assenza di un reato di tortura irrigui di fatto questa cosa non può avvenire perché
Questi tipi di episodi quasi sempre sentivamo anche prima Ilaria Cucchi vengono
Derubricati diciamo derubricati a fattispecie minori e quindi c'è tutta una
Questione legata alla prescrizione che diventa molto più molto più facile già
Quindi questa è la situazione e l'appello non si fa oggi a legislature ma lo si fa soprattutto al Governo perché c'era stato anche un impegno del Presidente del Consiglio in questo direzione è un impegno anche del Ministro della giustizia
Verificarsi di Bolzaneto di Di Stefano Cucchi e altri casi che sono balzati voi oggi avete sollevato anche tutti di di foglietti verdi
Per ricordare questi casi che cosa ci dicono diciamo sullo Stato e la risposta della nostra giustizia di fronte a questo tipo di
Di violazioni del Codice che ferma o anche la magistratura
Sono entrambi i fattori però perché diciamo che c'è un livello di ipocrisia e di come dire spirito
Di corpo spirito di corporazione che inevitabilmente entra in gioco soprattutto in democrazie che da questo punto
Di vista diciamo non sono mai state così mature
E però dall'altra parte è evidente che se non c'è un legislatore che dice qualcosa di chiaro che indica in maniera chiara una fattispecie di reato un reato specifico che tra l'altro intendeva intervenire proprio
In questi casi e purtroppo l'iter della legge ci aveva mostrato che già
Già al Senato sostanzialmente era stata stravolta la
Le caratteristiche del reato di fatto era diventato un reato comune non si capiva più né meno bene
Che tipo di a che tipo di fattispecie dicasi andasse dedicato quindici sono entrambi i fattori è evidente che c'è un fattore di autoprotezione della magistratura in questi casi
Tra l'altro infatti come
Bolzaneto erano coinvolti anche magistrati non solamente Forze dell'ordine
E dall'altra un legislatore che però non far nulla vi ringrazio e ringrazio Riccardo Maggi segretario dei Radicali
Italiani che ha partecipato prima le delegazioni di di radicali italiana detenuto ignoto alla manifestazione organizzata da Antigone dal titolo tortura Italia non può più aspettare