Lo spacchettamento del referendum costituzionale, l'iniziativa di Valerio Onida: intervista a Stefano Quaranta

Radio radicale siamo con Stefano quaranta di sinistra italiana e membro della Commissione affari costituzionali di Montecitorio per parlare di referendum ma in particolare
Del ricorso del l'ex Presidente della Corte Costituzionale Valerio Onida che certo non nell'ultimo arrivato il cui ricorso ha sorpreso molti sia al TAR del Lazio che al Tribunale civile di Milano
La quello il problema che solleva Onida e quello del del del del quesito eterogeneo che
è stato presentato allora
è stata contestata la scheda per come formulata si può contestare anche le ideologie l'idea del quesito
Allora c'è un problema iniziale che riguardo al fatto che per modificare quarantasette articoli della Costituzione cioè circa un terzo dalla Costituzione è stato scelto il procedimento ex articolo centotrentotto
è questa la prima cosa che siccome non va sbagliata perché l'articolo centotrentotto è stato previsto per
Lievi modifiche nella Carta costituzionale non per uno stravolgimento
Ora dietro a questo primo errore naturalmente ora tutte le persone di buonsenso quale Presidente Onida stanno cercando di trovare una soluzione per porre rimedio
Però io ho l'impressione che
Il procedimento relativo all'articolo centotrentotto prevede il voto dei cittadini come perfezionamento dell'efficacia di una riforma varata dal Parlamento
Non credo che da questo punto di vista dissi e il no possa articolarsi impartì della riforma stessa perché altrimenti i cittadini esercita
è però il potere di legiferare non il potere di dire se l'atto deve essere efficace come forse il potere abrogativa provocherebbe una parte della riforma
Sì ma questo non è un referendum abrogativo questo referendum costituzionale chiamo referendum confermativo appunto non abrogativo
Fatti questo meccanismo secondo me è previsto per i referendum abrogativi in cui chi propone referendum deve specificare bene qual è il quesito referendario e la Corte può riservarsi vivamente anche di giudicare il quesito
In questo caso no in questo caso il quesito è previsto otto matite avente dalla legge che dice che
Riguarda appunto
Il
Il lavoro fatto dalla legge di riforma costituzionale
Poi naturalmente tutto questo si verifica perché siamo in presenza di un colossale imbroglio che faceva riferimento al titolo che verrà sottoposto a ai cittadini come quesito rispetto alla quale dire sì o no
E naturalmente anche quella è pura propaganda perché non c'è l'elencazione in tutte le riforme che vengono fatte con questi quarantasette articoli modificati
Quindi io capisco che Onida e altri come Louis stanno cercando di fare uno sforzo secondo me anche un po'al limite diciamo delle possibilità giuridiche
Per rendere diciamo tollerabile è un pasticcio che fin da iniziano a totale conti avessero fino alla fine
Lei che non è sorpreso del fatto che Omnitel abbia fatto questo
Nel suo ruolo di Presidente emerito della Corte Costituzionale visto che è una delle persone che conosce il pur diritto nel nostro Paese
Magari ci sono né su questo diverse interpretazioni quindi non c'è un'interpretazione univoca secondo me
Ciò sulla ma perché ho letto punto il parere di autorevoli costituzionalisti
Ciò che è stato previsto per i referendum abrogativo non è possibile per i referendum confermativo costituzionale naturalmente però legittimo che sia stato proposto verificheremo poi quali saranno le decisioni
Lei come troverebbe l'ipotesi perché c'è adesso si sta agitando lo spettro del rinvio delle del referendum per per un anno se verrà in qualche modo sollevata alla questione di fronte alla Corte costituzionale
Guardi io credo che
Il Paese non si meriti questa perenne campagna elettorale che ormai dal mese di aprile maggio
Stiamo vivendo con Tonin peraltro spesso sopra le righe lontani dal merito delle questioni
E vedere con una certa preoccupazione il prolungarsi indefinito di questa inutile campagna elettorale su una riforma ridicola
Da questo punto di vista il punto vero sarebbe diciamo fermare tutto annullare tutto il pasticcio che è stato fatto ma siccome questo non è impossibile
Verificheremo le scelte che saranno fatte ma questo punto io temo anche davvero per la tenuta del Paese se basti pensare che la legge finanziaria ormai viene viene piegata a uno spot
In in funzione appunto dell'esito del referendum quindi tutto il Paese ormai sembra essere sospese o su questo il giudizio di Dio che bisogna andare sino
Su una riforma che non cambierà assolutamente
L'efficacia del funzionamento delle istituzioni rischierà tra l'altro di peggiora nella qualità senza che le leggi di spesa adesso saranno condizionate anche dal referendum costituzionale ne sono certo cioè si dice che
Per senso di responsabilità si è deciso di mettere al sicuro la legge di stabilità e poi da affrontare la campagna referendaria esattamente il contrario
La legge di stabilità verrà utilizzata per elargire mance o far credere che improvvisamente il Paese disponga grandi risorse da investire nei settori più diversi solo per fare degli spot per acquisire un consenso referendum costituzionale
Io la ringrazio molto ringrazio l'onorevole Stefano quaranta di sinistra italiana