Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di Radio Radicale venerdì quattordici ottobre questo è l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale
A cura di David Carretta innanzitutto le mie scuse ieri non siamo andati in onda chi virus dei batteri colpiscono
Anche a Bruxelles forse più che in
Italia di cosa parleremo quest'oggi negli scorsi giorni ci siamo occupati
Molto di Siria di Russia della atmosfera da guerra fredda che si torna
A respirare non solo attorno a questo conflitto ma più in generale nel il mondo il perché lo spiega Philip Stephens columnist del Financial Times in un commento
Pubblicato oggi l'ordine liberale collidere con la volontà di dominare con la volontà soprattutto di mettere in discussione
L'ordine liberale post guerra fredda fatto di regole internazionalismo multilateralismo
Le conseguenze spiega Stephens rischiano di essere gravi non solo dal punto di vista della sicurezza globale ma anche dal punto di vista
Economico parleremo poi delle presidenziali americane con l'endorsement del Washington post a Hillary Clinton la candidata democratica
Non è il minore tra due mali ma è una scelta di cui gli americani possono essere fieri scrive il quotidiano
In chiusura torneremo a parlare anche della situazione politica in Italia del referendum del quattro dicembre lo faremo con
E nel mondo che oggi pubblica una lungo articolo su Matteo Renzi che
Isolate o perfino nel suo stesso campo nel Partito Democratico il PD si spacca sulla riforma delle istituzioni sottoposta a referendum il quattro
Dicembre poi con divelte che in un condimento definiva ieri il referendum come un gioco pericoloso con l'Europa ma cominciamo
Da fine steppe l'ENSE dal Financial Times l'ordine liberale collidere con la volontà di dominare il titolo del
Commento in cui Philips essere cerca di contestualizzare in qualche modo lato mostrerà da guerra fredda che si respira non solo
Sulla Siria mamma anche in altri punti di crisi a livello globale scrive il columnist del Financial Times
Era solo l'altro ieri quando le democrazie immaginavano un ordine mondiale post guerra fredda loro immagine e somiglianza
Ora
Quelle stesse democrazia stanno fuggendo dal mondo dovevano esserci tre pilastri per quel nuovo ordine
Una potenza egemone Benigni agli Stati Uniti avrebbero garantito la pace internazionale promosso la diffusione della democrazia liberale
L'Europa avrebbe esportato il suo modello di integrazione postmoderna nel suo vicinato e oltre compresa l'Asia del Sud-Est una Russia in declino si sarebbe unita alla Cina ad altre potenze nel riconoscere quanto sia vantaggioso per loro di diventare membri di un sistema globale modellato dall'Occidente e sull'Occidente
Questo era l'altro ieri oggi gli Stati Uniti sono ancora la potenza preminente ma
A prescindere da chi vincerà le elezioni presidenziali e novembre l'impulso politico interno e di ritirarsi dal mondo l'Europa è troppo impegnata a tappare i buchi della sua costruzione per prestare un minimo di attenzione ciò che accade altrove
Ingolfata dalle crisi la zona euro i rifugiati la baby-sitter l'Europa è un continente che ha perso la capacità di pensare in modo strategico
Nel frattempo Cina e Russia non hanno mostrato alcuna inclinazione ad accettare le regole scritte dagli Stati Uniti cos'è successo
Per Philips Defence la guerra in Iraq che doveva dimostrare la forza americana evidenziato i suoi limiti il che la Gramsci finanziario globale del due mila sette due mila otto esposto in modo crudele le debolezze del capitalismo liberale
I sogni integrazioni sti dell'Europa sono stati mandati all'aria dalla successiva crisi della zona euro
La Cina è cresciuta molto più in fretta di quanto ci si aspettasse accelerando così la ridistribuzione del potere nel sistema globale il tratto comune oggi
A livello globale il nazionalismo negli Stati Uniti prenderà forma dell'American fare strade disattesi isolazionismo
Per Vladimir Putin in riva al fascismo armato e tutto ciò che gli è rimasto visto che la Russia e debole in tutto tranne che dal punto di vista militare
L'Europa con il suo populismo e i suoi leader autoritari tascabili tipo l'ungherese Viktor Orban sta dimenticando le lezioni della sua storia
La Cina vuole vendicare cento anni di umiliazione insomma si può dire che oggi sono tutti Westfalia anni
Teste spiega che il Golfo il divario di incomprensioni e sfiducia tra Stati Uniti Europa e paesi emergenti
Era evidente
In un incontro che si è tenuto a Pechino questa settimana il forum annuale sulla sicurezza di
Si annunciano in durante il quale le élites militari politiche cinesi parlano al resto del mondo e durante il quale le voci degli europea degli americani devono competere per avere accesso al podio
A quelle di Paesi come Timor Est Cambogia Mongolia e ovviamente l'alleato di convenienza della Cina cioè la Russia
Il tema scelto per il due mila e sedici era alla ricerca di un nuovo modello di relazioni internazionali
Il messaggio subliminale e che l'Occidente deve riconoscere che il vecchio ordine non c'è più ed è tempo di dialogare con la Cina per disegnare insieme il suo
Sostituto gli Stati Uniti dopo essere stati garanti dello status quo in Asia devono adattarsi alla nuova realtà il sistema di alleanze della seconda metà del ventesimo secolo non è più adatta alle realtà geopolitiche
Di una Cina
Sempre più forte e allora come deve essere questo nuovo ordine
In sostanza un nuovo concerto di grandi potenze modellato sul lavoro di mette vince al Congresso di Vienna oppure forse una serie di
Equilibri regionali con gli Stati Uniti la Cina al vertice un'altra visione un ordine che sia semplicemente il disordine semi organizzato infine
C'è un'altra scuola di pensiero realista pragmatica o più realisticamente fatalista
Secondo cui non si deve far nulla presto o tardi questo mondo multipolare troverà un nuovo equilibrio basta lasciare le singole nazioni risolvere i loro problemi loro conflitti
Il problema è che alla fine rischia di essere troppo tardi spiega Philips Air France in Medioriente e già in fiamme la Russia vuole cancellare l'Europa ha post guerra fredda l'Asia sta diventando sempre più pericolosa tra programma nucleare della Corea del Nord e rivalità territoriali nel mare e del sud dell'est della Cina
Non è difficile vedere come la competizione tra Stati Uniti Cina possa trasformarsi in un conflitto o peggio
Insomma secondo Philip Stephens il mondo è un punto di svolta all'ordine post guerra fredda organizzato attorno alla potenza americana alle istituzioni globali disegnate dall'Occidente alle norme internazionali alle regole multilaterali
Viene eroso ogni giorno di più la legge del più forte si scontra allo Stato di diritto il nazionalismo all'internazionalismo
Alcuni ritengono che l'interdipendenza economica permetterà di salvare le cose
Ma la dinamica potrebbe funzionare in senso opposto non è un caso conclude Philips Stephens se il Fondo monetario internazionale nel suo ultimo rapporto annuale
Cita i rischi geopolitici come la più grave minaccia l'economia mondiale il sistema economico liberale dipende soprattutto dall'ordine di sicurezza globale così
Philip Stephens in qualche modo contestualizza il
Conflitto crescente tra
Russia Stati Uniti occidente
In Siria in Medioriente più in generale in Europa c'è la questione Ucraina e poi tra
Stati Uniti e Cina
In
In
A sia un altro rischio geopolitico
è costituito dalle elezioni presidenziali americane in particolare in caso di vittoria di Donald Trump i sondaggi rigetto e tutti i giorni sui giornali
Italiani danno ora Hillary Clinton nettamente in testa in Washington post ieri faceva il suo prevedibile endorsement alla candidata democratica Hilary Clinton for president il titolo
Dell'editoriale la candidata democratica non è il minore tra due mali è una scelta di cui gli americani possono essere fieri e scrive il Washington post
In mezzo tutte le brutture al pessimismo di questa stagione politica una verità incoraggiante viene spesso sottovalutata c'è una candidata qualificate preparata sulla schiena
Hillary Clinton ha il potenziale di essere un eccellente Presidente degli Stati Uniti e noi la sosteniamo senza esitazioni prima di spiegare perché permetteteci però di rispondere a una domanda che inevitabilmente verrà posta no
Non stiamo facendo questo endorsement semplicemente perché il principale rivale di Clinton
Tremendo orribile
Non Altran eh orribile essi totalmente squalificato come candidato presidenziale se pensassimo che Clinton nel minore di due mani chiederemmo di votare per lei
Ma il nostro giudizio si fonda su ragioni diverse è indubbio che a molti americani non piace Hillary Clinton molti non hanno fiducia
E la candidata democratica il sentimento negativo riflette
In parte la polarizzazione
Della politica americana di oggi
Peraltro aspetto riflette gli attacchi disonesti di cui Clinton è stata vittima negli ultimi anni
Infine contano molto le sue debolezze le sue falle i suoi errori non chiudiamo gli occhi su che su questo scrive il Washington post Clinton è incline al segreto quantomeno a trattenere alcune informazioni essenziali come dimostra
La vicenda delle e-mail su un server privato o la riluttanza svelare una polmonite lo scorso mese
Lei è il marito l'ex Presidente Bin Clinton non sono i primi ad aver fatto un sacco di soldi con i loro discorsi pubblici ma lo hanno fatto un livello che non ha precedenti
E nessuno poco tale Clinton di un eccesso di carisma non ha nello quella del Presidente Obama nello charme un po'rustico un po'popolare
Di Giorgio d'avvio Bush o dello stesso Bill Clinton forse però in questo momento scrive il Washington post in questo momento della storia questa ultima debolezze anche una forza
Se Clinton sarà eletta tenterà di governare un Paese profondamente diviso di lavorare con parlamentari determinati a cacciarla in questo clima
La migliore qualità non è l'eloquenza lo charme ma l'intelligenza e la perseveranza politica
Secondo Washington post cosa farebbe Hillary Clinton se eletta Presidente gran parte
Del suo programma è positivo e
In parte realizzabile riforma dell'immigrazione aumento degli investimenti nelle infrastrutture nella ricerca
L'educazione pagando il tutto con tasse più alte su diritti riforma della giustizia penale e lotta al cambiamento climatico regolamentazione della possesso di armi
Clinton capisce anche l'importanza della leadership americana nel mondo dentro l'Amministrazione Obama è stata una voce a favore della democrazia dei diritti umani della stabilità
Nel caso del sorge in Afghanistan Obama la ascoltata e la cosa ha funzionato nel caso dell'intervento in Siria Obama non lo non ascoltato Clinton
E
Il il mondo oggi e più pericoloso proprio per questo
Gli alleati dell'America considererebbero più accettabile Clinton di Obama insomma il mondo sarebbe più sicuro con me Clinton alla Casa Bianca
Ciò che gli americani possono ragionevolmente aspettarsi da una Presidenza Clinton secondo Washington post serietà in termini di obiettivo e impegni instancabile anche di fronte a grandi ostacoli per realizzare
Cose che sono nell'interesse generale siamo certi conclude il quotidiano nella capitale americana che chiunque deciderà di votare per lei
Pozzi potrà tra quattro anni guardarsi indietro e considerarsi fiero di questa decisione così
Il Washington post dopo il New York Times l'endorsement del mio Times l'abbiamo letto un paio di settimane fa circa vedremo cosa
Diranno gli altri giornali americani sarà sarà interessante vedere soprattutto il Wall Street Journal Europe che
Pagine ed editoriali dei commenti sempre
Ultra conservatore
Ma che al contempo non è stato per nulla tenero nei confronti in un'altra anche ieri pubblicava un duro editoriale nei confronti del candidato repubblicano e più in generale del partito repubblicano per chiudere invece non vogliamo parlare
Almeno brevemente dell'Italia del referendum del quattro di dicembre innanzitutto con le monde che oggi pubblica una corrispondenza di già con Burtone in Italia Matteo Renzi isolato nel suo stesso campo il Partito Democratico si spacca sulla riforma delle istituzione sottoposta a referendum il quattro
Dicembre e le modo inizierà contando del quesito sulla scheda referendaria
Lo definisce un piccolo capolavoro disquisito orientato
Come si può essere in Italia contro la riduzione del numero dei parlamentari oppure come ci si può opporre a un controllo dei costi di funzionamento
Delle istituzioni Renato Brunetta Presidente del Gruppo di Forza Italia e la Camera ha denunciato un quesito degno di uno spot pubblicitario per il sì
Per le Monde molti vedono nel modo in cui è stato formulato questo quesito un'ulteriore prova dello stato di agitazione di Matteo Renzi impegnato in una campagna referendaria in cui
Il Presidente del Consiglio
Manca di sostegno perfino nel suo stesso campo nel momento in cui la destra parlamentare cioè Forza Italia lega Nord e il Movimento cinque Stelle
Chiedono tutti di votare no e ad ogni modo uno dei problemi che in questo genere di consultazioni scrive le Monde la maggior parte degli elettori non votano sul quesito sulla scheda
Il referendum del quattro dicembre
Non sembra essere un'eccezione per come è iniziata la campagna si tratta di rispondere a tre questioni diverse
Che sollevano altrettante linee di frattura dentro la sinistra italiana
La prima la prima questione quella della fondatezza di questa riforma che mette fine al bicameralismo perfetto
Il nome dell'efficacia e della stabilità insomma della modernità scomparirebbe uno dei contropoteri all'Esecutivo che era stato creato l'uscita del fascismo con la fondazione della Repubblica
Si tratterebbe di una mezza rivoluzione in un Paese storicamente spot sospettoso nei confronti di tutti i poteri
Al punto che ad opporsi sono sindacati e giuristi oltre ad alcune figure storiche del Partito Democratico come l'ex
Presidente del Consiglio Massimo D'Alema uno dei primi ad alzare la voce contro
La riforma in nome delle radici della democrazia italiana
Alla prima questione poi si viene a sovrapporre un su una seconda questione quello della modifica della legge elettorale color corollario della riforma costituzionale
L'Italie come elaborato dal Governo deve permettere attraverso un sistema complesso doppio turno al premio di maggioranza la Costituzione
In maggioranze pinete il problema è che oltre ad essere ingiusto potrebbe offrire il potere al Movimento cinque Stelle
Che continua ad essere accreditato del trenta per cento dei voti malgrado i suoi disastri romani questa prospettiva sollevato numerose opposizioni a sinistra che si sono qua oculate attorno all'ex segretario del Pd Pier Luigi
Bersani malgrado la promessa di Renzi di rivedere l'Italie comma
Ma queste due questioni teoriche sarebbero poca cosa se non fossero oggi completate da una terza questione
Immediatamente intellegibile la sorte dello stesso Renzi perché più avanti la campagna
Pio sembra dovessi riassumere in un dibattito sulla persona del Presidente del Consiglio
Del resto è stato lui che molto imprudentemente aveva aperto questo fronte nel due mila e quindici annunciando che avrebbe lasciato la vita politica in caso di vittoria dei no e trasformando così il referendum in un tutto tranne Renzi
Anche se da settimane il Presidente del Consiglio rinnega
Quell'annuncio il male e fatto la trappola della personalizzazione oggi sembra richiudersi su Matteo Renzi anche perché
Spiega poi le monde
Dentro il Partito Democratico c'è voglia di vendetta
Dopo la Presa del potere di Renzi nel biennio due mila e tredici due mila e quattordici difficile sapere quale sarà la capacità dei cacci chi
Del PD di influenzare il voto il quattro dicembre
Ma ciò che è certo che le vecchie Little del Partito Democratico umiliate marginalizzate dal due mila quattordici in poi sembrano ben decisa ad approfittare dell'occasione per vendicarsi così
Le monde le ripercussioni rischiano di essere importanti anche per l'Europa almeno leggere un articolo di diventa giornale tedesco
Gioco pericoloso con l'Europa il referendum ha risvegliato la paura di un'uscita dell'Italia dalla zona euro che potrebbe rappresentare il più grande sciocchi economico della storia
Silenzi dovesse perdere l'Italia rischia uno scenario politico di tipo greco con l'ascesa dei populisti del Movimento cinque Stelle
Che
Non si possono classificare nelle tradizionali
Collocazioni politiche il l'antieuropeismo del Movimento cinque Stelle profondo
Niente di paragonabile correnti le cui recenti polemiche con Bruxelles mirano piuttosto a togliere spazio I nemici dell'Unione europea nel suo paese così divelte con cui
Ci fermiamo da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale