L'intervista è stata registrata lunedì 17 ottobre 2016 alle ore 16:43.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Economia, Fisco, Immigrazione, Inps, Italia, Previdenza, Tasse.
La registrazione audio ha una durata di 10 minuti.
09:30
ricercatore della Fondazione Leone Moressa
Radio radicale siamo collegati telefonicamente con Enrico Di Pasquale della Fondazione leone Moressa per parlare del rapporto annuale della fondazione sull'economia dell'immigrazione buon pomeriggio Enrico
Buongiorno grazie allora questo e quest'anno come dire
Annunciando insomma con il vostro comunicato questo
Rapporto insomma avete giocato anche su un affetto che quello che
Della ricchezza che producono gli stranieri che lavorano in Italia che voi avete paragonato al fatturato del gruppo FIAT o al valore aggiunto prodotto dall'industria automobilistica tedesca insomma grande valore quindi
In questo e per dare la dimensione perché spesso si pensava alla Presidente immigrata in Italia come una presenza
Che non produce ricchezza e anche che ha un costo per il nostro Paese
In realtà appunto prendendo il valore aggiunto prodotto dalla dagli occupati dai quasi due milioni e mezzo di occupati
Ranieri
Vediamo che questo ammontare arriva centoventisette miliardi di euro
Una una divisione di poco inferiore alle al fatturato del gruppo del Gruppo FIAT e se prendessimo quelli trovò valore
Se fosse il fatturato di un'azienda diventerebbe la venticinque Lima in preda a livello mondiale nella classifica delle delle più grandi società
Quindi una guardi me siccome significativa e rilevante ossia da questo punto di vista che poi dal punto di vista fiscale infatti sottotitolo di questo rapporto e l'impatto fiscale dell'immigrazione
Sì che è un impatto sostanzialmente positivo cioè i cittadini immigrati in Italia essendo prevalentemente in età lavorativa sono anche in in gran parte contribuenti attivi per
Sono dichiarano
Hanno dichiarato nel nel due mila quindici oltre quarantasei miliardi di euro di redditi e hanno versato nelle casse dello Stato quali sette miliardi di
Senza contare il quasi undici miliardi i contributi previdenziali
Che vanno nelle carte insomma ecco il tasso di occupazione dei segnali molto alto no
Chi è più alto rispetto a quello degli italiani anche che nel periodo della crisi gli stranieri hanno subito un calo maggiore proprio nel tratto di occupazione e questo perché
Inseriti principalmente in settori che hanno subito fortemente la crisi come ad esempio l'edilizia
Ma appunto se è vero ed infermieri hanno
Ho sentito maggiormente la crisi è anche vero che hanno dimostrato una capacità di reazione di allattamento
Più alta questo in ad esempio
Nel caso l'imprenditoria dove appunto gli imprenditori immigrati sono infatti molto
Ecco per quanto riguarda proprio il contributo a un settore particolare che è quello
Del Welfare quindi delle in particolare delle pensioni molto significativo dato che molto spesso Rossi si usa no nella nel dibattito massmediatico delle volte anche propagandistico dire a sfruttano nostro due il fare insomma quindi come dire egli si dipinge come
Dei dei lavoratori o comunque dei cittadini a carico dello Stato e invece
Ha invece la quota di
Di spesa pubblica che viene
In qualche modo di cui beneficiano i cittadini stranieri non è non arriva al due per cento della spesa pubblica questo
Premendo la quota in tutte le voci di spesa con Federsanità a scuola eccetera qui non arriviamo arriviamo al di sotto dei quindici miliardi di euro
Premendo ad esempio invece i contributi previdenziali quindi la la quota che i lavoratori stranieri versano
All'INPS arriviamo a undici miliardi di euro sommato a quello che dicevamo prima internet wireless e tutte le altre voci di entrata abbiamo un saldo sicuramente positivo
Questo significa che proprio per la composizione demografica la struttura demografica quindi un'età media più giovane rispetto a quella degli italiani
L'impatto sulla spesa pubblica è più basso quindi incidono poco soprattutto in sanità pensioni
E invece hanno un impatto attivo sulle casse pubbliche solo per dare un dato la i contributi previdenziali versati negli ultimi sei anni arrivano a quasi sessanta miliardi di euro quindi
Più del doppio dell'ultima legge di bilancio
E quindi poi obiettivamente si può
Trarne una conclusione insomma che
Essendo tra l'altro molto più giovani in in
In generale gli immigrati insomma ma in questo momento contribuiscono a pagare pensioni di i cittadini italiani insomma e alla alla lunga potranno avere anche i beneficino di questi contributi
In questo sicuramente però nel breve periodo hanno sicuramente un impatto tale deroghe questi contributi non sono vere e proprie tasse perché
Un domani torneranno sotto forma di pensioni però oggi contribuiscono alla tenuta del del sistema previdenziale
E che un altro dato significativo riguarda proprio l'aspetto demografico cioè gli stranieri contribuiscono a
Fare i figli in quello che gli italiani hanno sempre meno quindi hanno un tasso di natalità molto più alto è un tasso di mortalità molto più basso
E contribuiscono alla anche al Aldo migratorio che
Fra di loro farete in negativo e questo tra l'altro avrebbe delle conseguenze molto grati proprio per il livello produttivo no delle della nostra economia
Sì gli italiani sempre di più vanno via dall'Italia e aumento e quindi l'età media e quindi c'è bisogno ovviamente di manodopera che se non avessimo
Questo contributo da parte degli immigrati in questo momento
Infatti chiedemmo a reperire
Ecco perché poi anche nelle previsioni quindi diciamo DDT da molte fonti insomma quelle che sono fatte sui dati numerici e non sulle paura c'è sempre
è sempre detto insomma che CS c'è un bisogno di realtà di nuove entrate il mondo del lavoro ha bisogno di di questo contributo che deve addirittura in qualche modo aumentare
Finora abbiamo visto ad esempio su una previsione fatta dall'Eurostat che se non avessimo la presenza
Restando con un saldo con un tasso conoscano mediatore pari a zero quindi senza immigrazione
Avremo nei prossimi quindici anni una perdita di di popolazione sia complessivamente
Di circa quattro milioni di persone all'Italia italiano ma soprattutto una per il ripopolamento nelle fasce
Utile quindi i giovani
Che gli adulti mentre come imporrebbero gli anziani ecco questo quindi insomma abbastanza chiaro da questo punto di vista oltre insomma all'analisi dei dati voi avete anche
Come dire dei suggerimenti da dare alla nostro sistema perché appunto
Questa sia veramente una risorsa non non venga invece sprecata insomma
E diciamo che è una raccomandazione una che viene appunto da uno di quelli che il punto che sono i punti critici principali dell'immigrazione in questo momento in Italia riguarda la
La
Sai il riconoscimento delle competenze degli immigrati e quindi la questione della produttività immigrati sono ancora relegati in professioni di passo qualifica e quindi di bassa retribuzione e vatti a vedere il mercato del lavoro che vede gli alle professioni di alta specializzazione tra gli stranieri sono solo il sette per cento perché tra gli italiani arrivano trentotto
Quindi il nostro Paese dimostra ancora in non in grado di apparare manodopera di altre quote Yalta qualifica e quindi non in grado di alzare la produttività
Della componente immigrata continuando quindi questa segregazione occupazionale che in qualche modo non porta beneficio al nostro Paese perché mantiene di livello molto basso
Quindi insomma il suggerimento di passare
Da una come dire semplice sostituzione demografica che permette appunto di mantenere un livello produttivo
Diciamo più o meno statico a una una insomma
Gestione migliore che permetta insomma quello che tutti si augurano cioè lo sviluppo no
Sì la sfida è proprio quella di attrarre manodopera più qualificata di riuscire
A lasciare la produttività del dell'impresa immigrate
Esistenti in questo momento e quindi appunto di contribuire allo sviluppo complessivo del Paese x
Ecco questo dunque il quadro di questo rapporto annuale sull'economia dell'immigrazione della Fondazione leone Moressa noi ringraziamo come sempre molto ricco di Pasquale grazie buon lavoro grazie a voi
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