Rassegna stampa estera

Buongiorno riscontro torri di Radio Radicale venerdì ventotto ottobre questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta diversi temi di cui ci occuperemo quest'oggi partiremo però dall'Italia
Non tanto dal referendum del quattro di dicembre sulla riforma costituzionale
Ma
Dal
Scontro in corso tra al governo di Matteo Renzi la Commissione europea sul al progetto di bilancio
Due mila e diciassette il deficit nominale che va al
Due virgola tre per cento anziché all'uno e otto per cento il Financial Times un editoriale ieri si schierava
Con il Presidente del Consiglio l'Italia chiede un'altra concessione sul Bilancio che dà ragione
Matteo Renzi fa bene a permettere al deficit programmato di cresce prescrive
Il quotidiano dell'ICT sempre a proposito della politica italiana riproporremo anche un
Commento dalla su dodici ore
Stai Tung
A proposito del Movimento cinque Stelle del Sindaco di Roma Virginia raggi e del complotto del frigorifero da un paio d'anni che oggi invece
Prenderemo un commento di Philip Stephens a proposito della Russia dei rapporti sempre più complicati con l'Occidente quattro regole per un ristrette realistico con Vladimir Putin
Affrontare con durezza alle relazioni con la Russia non deve precludere il riconoscimento di interessi reciproci
Sottolinea Stephens che però dà indicazioni molto nette agli occidentali occorre
Prepararsi
A una politica di contenimento la stessa in un modo o nell'altro è stata attuata nei confronti dell'Unione Sovietica sempre sulla Russia una segnalazione un commento di David daranno vice dal Times quotidiano conservatore di Londra
Se la Russia sembra forte ricordatevi che in realtà e debole chiuderemo invece con la Corte penale internazionale che sta vivendo un momento di crisi profonda e lo spiega bene nel mondo in un editoriale di oggi dal titolo
Il sogno deluso della corte penale internazionale ma cominciamo dall'Italia
E dal
Dallo scontro braccio di ferro corso tra
Roma è Bruxelles sul
Progetto di bilancio duemila e diciassette il faccia a Times ieri
Quindi ricavano editoriale l'Italia chiede un'altra concessione
Un'altra proroga fiscale sul Bilancio ed ha ragione Matteo Renzi fa bene a permettere al deficit programmato di crescere secondo il quotidiano della City che scrive
La Commissione che bacchetta alcuni Stati membri per non aver raggiunto i loro obiettivi di Bilancio è diventata una cosa
Familiare dell'apparato della politica europea insieme all'incapacità della stessa Commissione di adottare poi delle sanzioni
Reali quando i Governi canaglia non rispettano le regole
Il processo di disapprovazione ma senza conseguenze viene applicato questa volta e ancora una volta all'Italia
Un Paese che ha più
Di qualche problema in termini di conti pubblici problema che si trascina da decenni
Quest'ultima la Commissione ha scritto il primo ministro Matteo Renzi chiedendovi di spiegare perché il deficit di Bilancio previsto per il due mila diciassette salito dall'uno e otto per cento del PIL programmato inizio anno al due virgola tre per cento
Pensi però non sembra intenzionato ad abbassare lo sguardo di fronte alla severità che viene da Bruxelles il primo ministro italiani insiste che la crisi dei rifugiati del terremoto dello scorso anno hanno fatto salire le stime
Per il deficit
Anche se si tratta
Un po'di un trucchetto perché l'ammontare delle spese legate migranti e sisma relativamente piccolo Italia comunque ragione a mettere in evidenza questo problema
E poi c'è un
C'è una questione più importante per il Financial Times la politica di bilancio espansiva con le attuali condizioni monetarie sta aiutando la crescita italiana e sarebbe un bene se continuasse così
L'Italia secondo ostili a in quel po'di spazio di Bilancio da sfruttare in questo momento malgrado
L'aumento delle stime il deficit è ben al di sotto del tre per cento cioè il tetto del patto di stabilità e i tassi sui titoli di Stato dieci anni sono ben al di sotto del due per cento da ormai oltre un anno
La Commissione retata per il fatto che il saldo netto strutturale che dovrebbe scendere dello zero sei per cento di PIL alla fine rimarrà invariato forse aumenterà
Ma questa metrica quella per calcolare il saldo netto strutturale dipende anche da
Stime incerte del ciclo economico certo bilanci italiano
C'è margine per modificare le la sua struttura in termini di spese e tasse
Per sostenere in particolare più efficienza economica e crescita il Governo inoltre sembra verrà fatto un passo indietro sulla riforma del pensioni
Sarebbe più utile anticipare la riduzione del taglio delle tasse prevista per il due mila diciotto e
Allargare la base dell'IVA
Per ridurre la pressione fiscale per tutti più in generale però ormai chiara la necessità che gli stimoli di Bilancio giochino la loro parte nella zona euro al fianco della politica monetaria
La BCE il cui Presidente Mario Draghi questa settimana difeso con forza la politica dei bassi tassi ha fatto il suo lavoro allentando le condizioni monetari con il quantitativi esimi altre misure straordinarie
Altrettanto fondamentale è stata la promessa del due mila e dodici di fare tutto quanto necessario per salvare Leuci a comprare debito sovrano se necessario in caso di emergenza
Quella promessa spiega fra cent'anni sta di fatto ha messo un tetto agli spread dei titoli italiani
La BCE si è dichiarata pronta ad accompagnare nei fatti una politica di bilancio espansiva
Anche se solo negli ultimi tempi la zona euro guidato dall'Italia e ora anche dalla Germania imboccato questa strada
La posizione dalla Commissione sull'Italia merita comunque un po'di simpatia l'esecutivo comunitario devi fare i conti con regole che sono state appena modificate che sono state violate sin dal giorno della loro invenzione
Difficilmente dunque ci si può sorprendere se l'Italia sfida a Bruxelles Paese dopo Paese quasi tutti hanno violato queste regole inclusa la Germania nei primi anni dell'euro
Oggi permettere all'Italia di deviare dalle regole e la cosa giusta da fare Italia che affrettato con una crisi del debito appena qualche anno fa oggi sembra più sana e la politica di bilancio espansiva
Ha giocato un ruolo in questo senso Renzi ha ragione dunque un tentativo prematuro di stringere la cinghia del deficit ora
Sarebbe secondo il Financial Times controproducente così
Il quotidiano della City che conferma per ancora una volta la sua linea neo keynesiana sulla politica economiche di Bilancio della zona euro
Nel frattempo altri quotidiani esteri
Guardano quanto sta accadendo
A Roma nel mondo e ieri per esempio per un articolo su Beppe Grillo che cerca di salvare il Movimento cinque Stelle l'assoluta certezza altum invece un un commento sul
Chiamiamolo complotto del frigorifero
Scrive il quotidiano di Monaco le teorie del complotto sono un mezzo allettante in politica per distrarre l'attenzione dalle proprie incapacità
E quanto sta accadendo con il Sindaco trentottenne di Roma Virginia raggi esponente del Movimento cinque Stelle il di imbuto del Sindaco in Campidoglio è stato minato da intrighi difficoltà dilettantismo
Le ragioni per fare un po'di sana autocritica sarebbero numerose ma raggi preferisce puntare il dito contro misteriosi cospiratori che starebbero facendo di tutto per screditare lei
Per il partito di cui
Esponente l'ultima mossa di questi cospiratori sarebbe il blocco della raccolta dei rifiuti ingombranti nella capitale
Ma non ci impediranno di cambiare a Roma ha dichiarato raggi al quotidiano la Repubblica in realtà la municipalizzata ama interrotto il servizio di smaltimenti
I vecchi mobili lavatrici frigoriferi per motivi poco conosciuti ma lo ha bloccato questo servizio lo interrotto ormai da quattro mesi a quanto sembra Beppe Grillo il leader di fatto dei Cinque Stelle
Sta per perdere la pazienza con la raggi
Se quest'ultima stragi fallissero ma infatti scenderebbero le possibilità di governo a livello nazionale così
La Süddeutsche Zeitung in questo in questo breve
Commento l'Alitalia ci spostiamo all'estero e rimane di stretta attualità la questione Russia non solo i bombardamenti sua lei è poco altre zone del Paese in particolare contro i ribelli
Moderati ma più in generale allo scontro con l'Occidente oggi ci torna sul Financial Times Philip Stephens nella sua Column del venerdì
Quattro regole per un ristretta realistico con Vladimir Putin il titolo e scrive Stephens in regime di Vladimir Putin si definisce da solo per il rancore l'invidia che prova nei confronti
Di tutti gli altri il presidente Russo ha una lunga lista di reclami e nemici immaginari dal collasso dell'Unione Sovietica l'allargamento dell'Unione europea della NATO passando per gli interventi
Americani in Medioriente ma la ferita personale forse più dolorosa
Sono alcune parole dette
Un paio d'anni fa dal Presidente americano Barack Obama Putin desidera ardentemente di essere rispettato a livello globale ma la Russia disse Obama un paio d'anni fa non è altro che una patente una potenza regionale
Il cui intervento militare revocare usciste in Ucraina dimostra più la debolezza che la forza
Le sanzioni le azioni russe erano sì un problema aveva detto allora Obama ma non costituiscono
La più grande minaccia alla sicurezza nazionale dell'America
Immaginatevi scrive Stephens le urla di rabbia il Cremlino dopo aver sentito queste parole
Quella valutazione di Obama era però al contempo giuste sbagliata sulla base di qualsiasi dato economico demografico sociale o tecnologico la Russia di fronte un declino inesorabile
Ma il Presidente americano sottovalutato la determinazione di Mosca di usare quella che ancora la sua formidabile forza militare
Inoltre ha sottovalutato il legame tra l'avventurismo militare l'orgoglio nazionale se Putin vuole qualcosa sulla scena globale di essere trattato come leader di una potenza che può sedersi da pari con gli Stati Uniti alla Cina
A meno di un terremoto politico e di una vittoria del candidato repubblicano Donal Trump spiega il Financial Times
Le presidenziali di novembre non cambieranno i parametri essenziali delle
Relazioni tra la Russia e l'Occidente il rigetto offerto da Obama l'inizio della sua presidenza è andato perduto con l'annessione della Crimea l'occupazione dell'est e l'Ucraina e la pioggia di bombe Russo su Aleppo
Vero il Presidente russo altri ammiratori in Occidente germi Corbin leader del labour nel Regno Unito trascorso un'intera vita politica marciare contro le guerre combattute dell'Occidente ma oggi
Non se la sente di condannare la Russia per i massacri di civili in Siria
Coordina in buona compagnia come Marin le penne alla leader del funzionali in Francia e i partiti fascisti pro Mosca in Ungheria e Grecia l'estrema sinistra sulla Russia si incontra con l'estrema destra
Ma a parte questi saputi visti evidente a tutti gli interventi russi in Ucraina e Siria
Sono espressione di una più ampia strategia del Cremlino la sopravvivenza del regime e l'ostilità verso l'Occidente sono due facce della stessa medaglia il sostegno ai partiti populisti di sinistra e destra in Europa la soppressione della democrazia negli ex Stati comunisti
E i Siber attacchi contro Hillary Clinton negli Stati Uniti sono tutte facce della stessa medaglia
L'obiettivo di Putin a colpire l'ordine liberali internazionale il presidente Russo
Vorrebbe una sorta di grande Yalta che restauri l'influenza di Mosca sul suo vicinato prossimo e affermi la sua rilevanza negli affari globali
Non c'è secondo Philip Stephens su una risposta Pretta porte disponibile per l'Occidente
Si possono trarre utilizzi ogni dalla guerra fredda e in particolare l'importanza di cose come
Risposte imprevedibili calibrate e ritrovati ci devono Rain parare alcune vecchie regole
Di come si gestiscono le relazioni tra grandi potenze
Ma pace per punti la Russia non è l'Unione Sovietica ciò che gli Stati Uniti e i loro alleati possono utilmente fare stabilire dei principi per un risente fondato sul realismo
E si deve iniziare da quattro principi determinazione coerenza dialogo e rispetto
La determinazione secondo Philips stesse è la cosa più importante Putin e più l'opportunista che un grande stratega un leader che vuole testare la debolezza dei suoi avversari
L'errore dell'Occidente finora è stato di temere che la deterrenza potesse essere vista come una provocazione da parte della Russia in realtà la mancanza di risposte dure
Invece di calmare aumentato le tensioni
Il dispiegamento delle forze NATO nell'Europa dell'est è servito più che altro assicurare le opinioni pubbliche occidentali
Washington avrebbe fatto meglio a inviare segnali inequivocabili sulle linee in Siria e in Europa che non possono essere superate senza subire delle conseguenze
Il secondo ingrediente la coerenza Putin ricorda Stephens abilissimo nello sfruttare divisioni ed esitazioni gli Stati europei devono dimostrare di poter mettere da parte delle differenze
Una volta per tutte nelle relazioni con Mosca invece di rinnovare le sanzioni economiche ogni sei mesi per esempio cosa che da ogni volta Putin l'opportunità di mostrare il dissenso tra gli europei
L'Unione europea dovrebbe cambiare la dinamica dichiarandolo queste sanzioni come a tempo indeterminato far sì che
Vengano tolte solo quando
Il Cremlino
Cambierà comportamento
La coerenza significa anche avere una serie di risposte graduate ad atti ostili
A Mosca andrebbe fatto sapere con chiarezza che attacchi informatici o tentativi di sovversione provocheranno una risposta che siano divieti di ingresso sul territorio europeo per membri del regime oppure sanzioni economiche più dura
Dialogo invece la parola che viene usata più spesso da quelli che il cui vero obiettivo e la sottomissione alla Russia come germi Corbin
Ma una gestione dura delle relazioni con Mosca non deve precludere il riconoscimento di interessi reciproci laddove le due parti possono comperare in modo utile per esempio sul terrorismo la proliferazione nucleare l'Occidente deve prendere l'iniziativa di promuovere azioni congiunte infine
C'è la parola rispetto dire che la Russia debole
In gran parte
Dire una cosa ovvia ma questo non significa che sia saggio per un Presidente americano stuzzicare la sensibilità di un presidente Russo
Sbattendo li faccia questa realtà la dissimulazione in fondo ha un ruolo ancora da giocare nella diplomazia
Ma se Putin continuerà a pretendere che la Russia una grande potenza il problema è che alla fine la Russia cesserà di essere una grande nazione così
Philip Stephens sul fanno sciolta INPS di ieri sul Times si era invece lo segnaliamo c'era un commento di Devid avranno dice se la Russia sembra forte ricordatevi che debole
Qual è il problema che la strategia di Putin di rafforzare senza sosta le sue deboli difese in sostanza
Il suo apparato militare alla fine sta lasciando l'economia russa in uno stato pietoso scrive tra l'altro avranno visto Shoah per chiudere invece la Corte penale internazionale che sta vivendo
Un momento di crisi profonda questa istituzione creata anche grazie al contributore campagna dei radicali
Di Non c'è pace senza giustizia di Emma Bonino del Partito Radicale
Le mondo l'editoriale di oggi dal titolo il sogno dell'uso della Corte penale internazionale la crisi profonda che tocca la Corte penale internazionale dopo la decisione di diversi Paesi africani di lasciare l'istituzione
Mostra i limiti della Corte dell'Aja i Paesi sul Burundi in Sudafrica ora anche il Gambia
Il colpo è molto duro al di là della volontà di mettersi al riparo da eventuali procedimenti queste defezioni in serie
Traducono una crisi della Corte incaricato di giudicare i crimini di guerra e crimini contro l'umanità e genocidio
Per la sua entrata in funzione nel luglio due mila e due la Corte penale internazionale vittima dei limiti del suo Statuto
Quelli che temono di dover rendere dei conti la Russia la Cina ma anche gli Stati Uniti la quasi totalità dei Paesi arabi ma anche Israele hanno rigettato questa giurisdizione
Certo se il Consiglio di sicurezza dell'ONU può deferire uno Stato non uno il Consiglio dei di sicurezza delle o non può deferire uno Stato non membro della Corte del dello Statuto alla Corte è accaduto con il Darfur e con la Libia
Ma generalmente i massacratori beneficiano dalla protezione di uno dei cinque membri permanenti del Consiglio e non rischiano dunque granché e quanto sta accadendo oggi in Siria
Rimane un fatto ed è che malgrado queste difficoltà la Corte resta un simbolo per tutti quelli
Che lottano per porre fine all'impunità dei dittatori e dei massacratori ci sono voluti più di tre decenni ricorda le mondo e per
Permettere alla Corte europea dei diritti dell'uomo di conquistare la credibilità che oggi per gli ottocento milioni di cittadini dei quarantasette membri del Consiglio d'Europa
La differenza è questa gli Stati del Consiglio d'Europa hanno giocato il gioco della Corte europea dei diritti umani al contrario di quanto sta accadendo oggi
Con la comunità internazionale e la Corte penale internazionali ci fermiamo da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale