Disuguaglianze. Compiti della giurisdizione. Il progetto di Md - XXI Congresso di Magistratura Democratica (1ª giornata)

Servito a niente
Il
Dovremmo
No non sono possiamo direi a questo punto iniziare vi pregherei di prendere posto
Io ho un posto non ce l'ho chiesto qui su uno strapuntino ma il mio compito è molto piccolo ma particolarmente gradito per la verità il compito di ringraziare anzitutto tutti i presenti
Ed in che sono venuti in un giovedì pomeriggio del normale lavoro e quindi evidentemente interessati ai temi che stasera tratteremo
E un ringraziamento particolarmente intenso
Per il relatore di stasera
I quali hanno accettato con slancio il nostro invito
E ci hanno fatto davvero una grande
Favore
Magistratura democratica a nome della quale io li ringrazio
è una cosa strana è un animale strano è stato definito in anni risalenti
Ha fatto tante cose buone ha fatto altre cose meno buone però una cosa lei è sempre rimasta ed è il desiderio di capire il desiderio di sapere il desiderio di confrontarsi con la realtà delle cose senza pregiudizi
Senza verità preconfezionate
Oggi ci troviamo di fronte a problemi epocali straordinari che ci accompagneranno per i prossimi decenni e direi forse di più
Il problema delle disuguaglianze tra gli uomini che hanno
Assunto forme e caratteristiche assolutamente nuove inedite
Grazie a fenomeni
Importantissimi che si sono verificati la globalizzazione grandi le grandi evoluzioni tecnologiche
Sono temi di una tale rilevanza di una tale importanza che noi poveri giuristi pratici non siamo in grado
Di affrontare e di decifrare con le nostre sulle forse pensare la ragione per la quale abbiamo chiesto l'aiuto di chi ne sa più di noi
E quindi stasera ci sono
Di Grillini indico in ordine rigorosamente alfabetico
Dario Di vico che
Giornalista del Corriere della Sera credo che tutti abbiate letto le sue corrispondenza alle sue inchieste proprio sul tema
Delle disuguaglianze
La professoressa Elena Gramaglia che insegna Scienza delle finanze alla università di
Roma Tre
Il professor Paolo Guerrieri professore di politica internazionale alla Sapienza di Roma
Pro tempore Senatore della Repubblica
Io non so se augurarmi augurargli rimanere Senatore della Repubblica anche nella prossima legislatura ci sono mille ragioni per le quali io potrei optare per l'una o per l'altra soluzione certo si è che se non fosse più senatore sarebbe comunque
Una fortuna
Per gli studi avete recuperato un importante economista
E ringrazio Franco Ippolito Franco Ippolito per i colleghi che sono presenti questa sera avremmo bisogno di questa stanza non hanno bisogno di essere di abbia bisogno di ieri di presentazioni Franco Ippolito per noi è un maestro
C'è sempre stato vicino ci ha sempre accompagnato il suo Consiglio la sua guida la sua prudente
Sollecitazione
Sono per noi un bene prezioso e che ancora una volta l'UDC elargisce grazie Franco grazie a tutti e speriamo di uscire
Da questa serata con le idee un po'più chiare su un tema
Così straordinariamente interessante vorrei ringraziare in particolare della loro presenza
Gli onorevoli Daniele Farina e Arturo scotto che sono modestamente seduti in ultima fila
Ma la loro presenza qui è segno della loro sagacia nel desiderio di fare il loro compito di rappresentanti
Del dei cittadini con una consapevolezza che fa loro onore grazie e buon lavoro
Grazie a Carmelo dichiara
Devo subito ringraziare
In non pochi presenti
Da quando è stato organizzato il Congresso questo convegno davamo un po'per scontato che il convegno del giovedì pomeriggio avrebbe visto una partecipazione più limitata
Ciononostante ci è sembrato essenziale
Avrebbe una confronto con autorevoli interlocutori
Che si interessano
A tempo pieno diventi dei problemi confondiamo
Su cui vogliamo riflette in questi giorni proprio per consentire che il sedimento di questa riflessione pomeridiana possa costituire domani mattina il
L'occasione lo stimolo
Per
Approfondire
Quello che è il tema congressuale sulle disuguaglianze credo
Si dice l'oggetto di questa di questo congresso perché
Ripartire dalle disuguaglianze come il titolo della prima sessione di domani mattina consente
A questo gruppo di magistrati di ricollocarsi immediatamente con i problemi che oggi sono cocenti attuali a livello di società civile
Il tema della legge uguaglianze
Per molti anni per quasi trent'anni sembrava quasi essere uscito dalla scena del dibattito pubblico era caduto in una sorta di cono d'ombra
E
C'è voluta probabilmente la crisi del due mila otto riportarli prepotentemente al centro vi
Seminari dibattiti congressi convegni i libri sul tema sono tanti
Basta dire che uno di questi libera diventato diventano un balzello che deve
Ciò che costituisce credo l'invidia
Per ogni
Economista ma al tempo stesso la meraviglia che un libero
Sostanzialmente di economia quello il ticket di abbiamo sbaragliato diciamo autorevoli nel scritto
E oggi il ripensamento sul tema della
Disuguaglianza toccare anche
Quel quelle organizzazioni internazionali
Che per trent'anni cioè gialla
Successo dell'economia liberista reaganiana che thatcheriana hanno costituito i portavoce si potrebbe dire del pensiero unico del liberismo profondo
Monetario e Banca mondiale che per anni hanno inneggiato alle preveggenza azioni alla
La sensibilità del mercato del lavoro demonizzato i sindacati come ostacolo all'ammodernamento del mercato oggi i loro ultimi rapporti
Finalmente prendono atto che forse si è esagerato e che le disuguaglianze alla lunga sono una
Ostacolo alla crescita al di là di ciò che per trent'anni
Hanno propagandato a cominciare
Dalle politiche che si chiamavano dire a coste strutturarla racket furono imposte ai paesi dell'America latina
Che avevano bisogno di denaro perché non Paesi indebitati e
Questi denari sono stati dati alla medi a questi Paesi a una condizione che tagliasse ero ferocemente la spesa pubblica anche a rischio come è accaduto concretamente
Di avere una riduzione in tutte le spese per l'infanzia per le famiglie con aumento della mortalità infantile out e diminuzione
Della aspettativa di vita che è esattamente ciò che è successo negli ultimi quattro-cinque anni in Grecia che
Con ricette solo apparentemente riverse ha subito sostanzialmente la stessa sorte il PIL Greco è diminuito del di un quarto sostanzialmente
Ancora oggi vi sono tracce di questi problemi rete pubblica dedica tutta una pagina ai problemi della sanità del trattamento di medici Gray cieche sono
In lista d'attesa per andare a lavorare in Svezia perché in
Grecia non c'è un riscontro a lavorare ma non è solo questione tipicità non è solo questione il prodotto interno lordo anzi l'indice PIL uno dei tanti
Misuratori
Neanche tra i più significativi della situazione di un Paese se prendiamo
L'indice
Che viene utilizzato da una delle più autorevoli agenzie delle Nazioni Unite alluminio di più i l'indice di sviluppo umano le
Disuguaglianze sono ancora più rilevanti
Pregherei gentilmente i nostri amici ospiti di consentire
In silenzio ecco grazie
La realtà è che le disuguaglianze oggi sono divenute clamorose è insostenibili innanzitutto controproducenti per la stessa sostenibilità del processo economico
Disfunzionali non solo rispetto alla possibilità di realizzare una effettiva democrazia
Ma finanche per realizzare una sostenibilità di qualsiasi governabilità pacifica che non intenda fondare l'ordine pubblico sulla forza e sulla gerarchia
E infine
Risultano eticamente inaccettabile per una parte significativa delle persone che vivono in questo Paese al punto da compromettere mettere al fischio la coesione sociale e
E non l'annotazione non del tutto casuale la comune identificazione in un patto costituzionale condiviso
Io credo che siamo quasi al
Punto d rottura occorre intervenire e intervenire velocissimamente sarebbe
Lo faranno sicuramente i nostri ospiti interessante dare
I numeri perché in numeri hanno una eloquenza di per sé superiore a qualsiasi argomentazione io
Do qualche numero il primo che ha impressionato tanto la pubblica opinione
L'undici per cento
Della
Dei profitti
Detiene quanto tutto il resto dell'umanità parlo a livello mondiale se voglio parlare a livelli lariano sulla base delle dichiarazioni dei redditi del due mila nove
E naturalmente scontiamo il fatto
Che prendiamo in esame le dichiarazioni dei redditi come se non ci fosse evasione e quindi facciamo finta che in Italia non c'è
Non c'è evasione ma la
L'un per cento dei più ricchi
Detiene il dieci per cento del reddito personale totale
In America il diciotto per cento
Ora questo già di per sé stanze significare proprio macroscopicamente desistenza di situazioni e parliamo semplicemente di
Dati ufficiali che che vivono da ciò che gente la gente dichiara avverrà accumulato o avverrà percepito durante l'anno
Sono aumentate le povertà sia in termini assoluti che in termini relativi i dati dell'Istat sono del luglio scorso
Sono
Aumentate
Tante disuguaglianze
Voglio prendere a prestito una bella espressione di Nello Rossi che non riguardano più semplicemente gli ultimi e quindi i poveri quelli che stanno nella coda finale della
Catena di distribuzione di eventi ma riguardano anche i penultimi cioè tutti quelli che stanno in mezzo fra un dieci per cento di farsi altissima e il venti per cento di fascia
Più o disagiata di tutti quanti gli altri e certo che di disuguaglianze oggi presentano una complessità
Ben maggiore di quella di
Cinquant'anni fa cinquanta anni fa quando sostanzialmente nasce magistrato democratica diseguaglianze
Erano prevalentemente
Di reddito e di ricchezza collegate diciamo alla divisione
Attualmente schema Tizio di classe all'epoca molto più forte adesso le disuguaglianze sono cresciute
Per esempio all'interno del mondo del lavoro con la frammentazione dei contratti i contratti atipici il lavoro precario
Cella
Disuguaglianza
Del tutta
Particolare specifica che deriva dalle nuove realtà di quest'ultima in che anni l'immigrazione e non è solo un problema economico anche un problema culturale e religioso etnica e così via
La DC uguaglianza di genere a dispetto dell'articolo trentasette della costituzione e ancora assai rilevante in termini di occupazione di reddito di progressione
Verso i livelli alti
E la disuguaglianza come dire di base è fondamentale
Prima li facevamo
Una accenno anche un po'scherzoso sull'età dei presenti e fra un chi un lavoro ceda
E chi un lavoro non ce la e non ha neanche la speranza a breve di attivarci al lavoro per non parlare delle disuguaglianze in termini di accesso
Hai servizi fondamentali all'istruzione alla salute all'incidenza della salute a seconda dei lavori che ci fanno e così via
Ecco già basta questo per dire spiegare perché Magistratura Democratica un gruppo di magistrati che è sempre stato attento alla società volle interessarsi di queste cose e perciò ringrazia
Interlocutori che hanno accettato questo invito perché grazie al loro sarà forse possibile
Ridisegnare una mappa delle disuguaglianze nuove o delle forme nuove delle disuguaglianze vecchia per capire la complessità
Del problema che abbiamo di fronte
A e ne dice un'altra un'altra ragione per affrontare questo e che su queste cose è nata
Nel mille novecentosessantaquattro qui a Bologna al Collegio né di un gruppo piccolo sparuto di magistrati
Poneva fine
Dichiaratamente a un modello di associazionismo di tipo sindacale o di tipo corporativo
E cercava di
Rompere la separatezza dalla società sintonizzare unendosi sui problemi della società anziché sui problemi diciamo delle condizioni di lavoro dei magistrati
E la stella polare
Il faro che doveva illuminare il cammino alla giurisdizione fu individuato nell'articolo tre capoverso della Costituzione cioè in quel principio di eguaglianza sostanziale
Che obbliga alla Repubblica e quando si dice Repubblica si intende tutte le articolazioni la Repubblica compresa ovviamente la giurisdizione a rimuovere quelle situazioni e condizioni
Sociali ed economiche che di fatto limitano la partecipazione di tutti i cittadini innanzitutto dei lavoratori alla conduzione della vita pubblica
Quell'articolo fu scritto
Dalle il più basso
E io personalmente a quell'articolo sono molto come tutti noi molto
Legato non semplicemente per assonanza diciamo visto che attorno alla Fondazione Basso ci lavoro anche
Ma quel che è più importante e che quell'articolo costituì per tutti i costituenti uno spartiacque
No il socialista basso ma India Liberal Piero Calamandrei nel discorso sulla Costituzione
Fatto e i giovani studenti del mille novecentocinquantacinque sosteneva che l'articolo più importante della Costituzione italiana era l'articolo tre che muove
Perché ripeteva Calamandrei il diritto al lavoro o l'assicurazione dell'istruzione l'assicurazione
Sociale e così via saranno reali
Solo quando riusciremo finalmente
A cambiare l'esistente
E ogni Costituzione sicuramente una polemica col passato ma aggiungeva la nostra Costituzione l'articolo tre che una polemica col presente
Perché il legislatore aveva tradotto in una norma giuridica
Quella
Dirompente ironia che annoto France usava a proposito del principio
Pure importanti intendiamoci della uguaglianza formale la legge con la stessa mai stata solenne vieta altro ricca povero
Di dormire sotto i ponti
Ecco era un grande bastava un rigo per France per indicare l'insufficienza
Della pur indispensabile uguaglianza formale
Se la classe dirigente se le articolazioni la Repubblica non assumono questo impegno di cambiare l'esistente non hanno più nessuna legittimazione di essere classe dirigente
Questo è davvero nel mille novecento a metà degli anni Sessanta quando c'erano alcune dice uguaglianze
Oggi io credo in presenza di tutto ciò che sta accadendo e ancora più vero per cui diventa
Rilevante ed essenziale che in un gruppo che si è aggiunto il CD unisce qui a
A Bologna e full assente della Costituzione iniziale metta
Al centro della propria riflessione in un congresso che vuole essere un congresso di rilancio di Magistratura Democratica le disuguaglianza
Perché affrontare
Queste disuguaglianze
Certo ce ne sono tante disuguaglianze giorno pure con le disuguaglianze
Come dire di condizioni di lavoro tra magistrati che saranno pure altre attività tra tanto importante però per fortuna l'associazionismo tanti componenti che può interessarsi di queste cose
Qual è la specificità di un gruppo come quello di miti
Di essere partito dalla rottura della corporazione
Egli avverrà intessuto per cinquant'anni un dialogo con la società con le diverse dinamiche sociali esattamente ciò di cui abbiamo bisogno oggi nel momento in cui
Vengono meno si attendono qualche volta spariscono i luoghi del confronto fra cittadini e istituzioni fra società e istituzioni ecco se
Fra le tante ragioni
Per rilanciare un gruppo come me di c'è proprio quest'anno invece Sita di portare nelle istituzioni la voce viva della società e di portare nella società la sensibilità delle istituzioni a cominciare
Da coloro che come compito principale hanno quello di garantire la legalità ovviamente a quella costituzionale innanzitutto e di garantire i diritti e cioè di partire
Dalle persone che sono i titolari dei diritti io credo che
I nostri
Interlocutori
All'interno di questo percorso che è un percorso molto pluralista dal punto di vista culturale sicuramente saranno
Ricchi di stimoli che noi tutti quanti insieme da oggi da domani mattina dobbiamo riprendere vi ringrazio
La prima il primo degli interventi e a Dario Di vico già presentato da Carlo De Chiara di cui tutti siamo lettori attenti quotidianamente fino a quello di ieri almeno oggi non ho visto nulla quello
Alienazione da oggi anche ai ai ai ai nostri
Mi sono distratto vi ringrazio taglio i convenevoli perché i tempi sono poi sospetti diciamo così le Società mode le società le nostre società sono diseguali
Il problema è che la diseguaglianza delle nostre società è stata
Stia spesso
Peraltro da grandi cicli di mobilità sociale spontanea o da
Processi di inclusione più o meno guidata da policy pubbliche
Quindi le società sono disuguali il grado di temperamento di questa disuguaglianza che oggi in discussione perché altrimenti faremo un rischio faremo una ricerca che
Nella nella nebbia
Lei società diciamo più capaci di utilizzare
Quei due aspetti che dicevo cioè la mobilità sociale spontanea e policy indirizzate al all'inclusione sono le società che sono più cresciute
Dal punto di vista dinamico e dove cresciute non è solo un elemento quantitativo
Diciamo incrocia elementi quantitativi di ricchezza con elementi di
Crescita di crescita
Civile
E poi crescita civile secondo me poi noi siamo abituati che la crescita civile il numero delle persone che prendono in biblioteca un libro forse dobbiamo aggiornare anche questi elementi qua io come crescita civile
Penso che sia la capacità
Di affrontare dei problemi produrre delle soluzioni oggi la famosissima crisi delle liti di cui oggi di cui discutiamo secondo me è innanzitutto una crisi soluzioni cioè
Rispetto ai problemi moderni tra virgolette nuovi
Che si palesano c'è una difficoltà di individuare delle soluzioni anche di medio periodo non
Anche se non di di lunghissimo
Ovviamente per determinare il grado di disuguaglianza e cercare di capire anche le differenze tra tra le varie società entrano in gioco molti fattori
Che differenziano che ne so l'Italia la Germania e così via B intanto c'è il ruolo internazionale no
Una volta quando eravamo giovani lo chiamavamo divisione internazionale del lavoro
Oggi in un'epoca diciamo di globalizzazione matura parleremo forse di un'interdipendenza dentro la quale però il ruolo internazionale giocato dai singoli sistemi nazionali è molto diverso
E poi diciamo il dividendo di questo ruolo internazionale viene ridistribuito nei rispettivi Paesi in maniera diversa
è evidente non cioè che come dire in qualche maniera una cosiddetta coesione sociale della Germania avvantaggiato ha fatto la Germania ha un un dividendo diciamo dalla sua posizione internazionale da da distribuire che evidentemente altri Paesi
Come il nostro come il nostro è un anno
A determinare un grado diverso disuguaglianza dice di differenza tra le società poi sono i fattori demografici sicuramente e poi ci sono anche le tradizioni culturali differenti
Che contano moltissimo secondo me spesso vengono vengono sottovalutate ma contano moltissimo e ovviamente mi riferisco a differenze culturali non sono delle élite ma anche delle famiglie
Badate che quando
Come dire io penso sempre che non esistano la famosa stanza dei bottoni nel senso che
Per poi le politiche di di riforma poi devono fare i conti con le persone che concretamente
Si devono muovere in nella stessa direzione magari hanno
Mentalità percorsi de diverse diverse e non riconducibili all'input del che viene dall'alto
Ora
Queste su diciamo se società sono disuguali se sono differenziate al loro interno lesbica e hanno evidentemente gradi diversi
Di ricchezza da distribuire all'interno da ridistribuire all'interno noi dobbiamo vedere che le nostre società hanno subito l'Italia per esempio ha subito un doppio sciocchi insieme
Lo choc della globalizzazione
E lo choc della Grande recessione
Le due cose son venute insieme quando si parla per esempio della perdita del nostro sistema manifatturiero è difficile scindere
Quanto la perdita sia stata determinata dall'avvento di nuovi Paesi produttori e poi soprattutto uno con quattro lettere
E
Quanto sia stata determinata dalla recessione dalla recessione è difficile ovviamente scindere queste cose che sono avvenuti che sono ci sono piovute addosso addosso assieme
Piovendo ci addosso l'Italia forse è stato uno dei Paesi che ha subito di più
La somma di questi due tendenze faccio un ragionamento diciamo che più vicino alle cose dico mi occupo per esempio quindi ciò che ha causato sulla stabilità delle piccole e medie imprese italiane la concorrenza cinese
Mi sono divertito si fa per dire qualche tempo fa a entrare in uno sport cinese ho fatto un articolo in cui elencavo tutti gli oggetti
Che noi non facciamo più e che fanno solo i cinesi dalle borse per l'acqua calda le candeline per i compleanni le mollette per il bucato le stampelle e così via badate dice ma Caforio e folklore no erano tutte cose che poi in qualche maniera facevano le nostre piccole in paese
Certo a basso valore aggiunto a innovazione di carattere imitativo tutto quello che volete non sto qui certo a a sottolineare che tutte le nostre piccole e medie imprese fossero lungimirante innovative però insomma in qualche maniera c'è attaccata poi
Dell'occupazione se non altro a quelle stampelle a quelle mollette
Quindi diciamo da noi le la somma di globalizzazione più grande recessione sette anni ha prodotto più danni che altro
Perché che almeno nel caso di rete che facevo delle piccole e medie imprese l'impatto della concorrenza cinese era un impatto diretto non era indiretto era diretto era proprio un effetto di sostituzione di sostituzione
E allora come
Diciamo se questi sono elementi di contorno come sbaglia definita oggi la nostra disuguaglianza nostra grande disuguaglianza
Ecco io non penso onestamente adesso avevo anche una tabella ma solo fotografata Mennuni slide una la disuguaglianza non è misurabile con l'indice di Gini
Cioè l'Indice di Gini è uno statistico italiano che è rimasto famoso perché
è l'indice che misura la differenza tra le retribuzioni più alte retribuzioni più basse
Questo si esprime negli Stati Uniti con la forma di occupare Wall Street novantanove ad uno secondo me non è questo l'elemento fondamentale perché questo grafico che purtroppo non sono in grado di mostrarvi
Dimostra come l'Indice di Gini durante gli anni della grande crisi non si è mosso
Per carità non vuol dire che che non fosse squilibrato dico che non sia mosso ulteriormente
Perché le differenze non si sono ampliate tra coloro che lavoravano
E
E e poi da noi
Faccio un mese non ci sono tutti i grandi manager americani che hanno che spingevano in alto retribuzioni da noi
L'elemento di maggior successo sono le multinazionali tascabili come minaccioso molte ma non sono aumentate significativamente i compensi dei manager delle mani delle multinazionali tascabili quindi secondo me
Se imprecisa la raffigurazione
Che lega solo alla cult al cambiamento delle distanze di reddito tra chi lavora tra chi lavora come il nucleo de la disuguaglianza italiana secondo me il nodo da disuguaglianza italiana è tra chi lavora e chi non lavora
E quindi in particolar modo i giovani
Cioè questo è il nocciolo duro della disuguaglianza italiana e tant'è vero adesso Pietro Ichino ha coniato un termine apartheid molto forte perché siamo abituati a usarlo eravamo abituati a usarlo in un contesto molto differente
Molto differente però diciamo giornalisticamente funziona e quindi glielo rubato però quindi di una differenza di un solco molto forte
Rappresentato da mancato ingresso sul mercato lo sul mercato del lavoro
Poi voi mi direte ma certo se io c'ho un figlio che non lavora poi il mio reddito in qualche maniera deve supportarlo e quindi cambiano le ragioni del mio reddito questo evidente è evidente che è così
Però se noi vogliamo focalizzare disuguaglianze col metodo degli Orazi e dei Curiazi
Cioè non fare un enorme un enorme lista ma cercare di capire qual è il primo reato Orazio con rialzo non mi ricordo qual era
Che da colpire allora sicuramente e le le mie l'elemento dell'apartheid dell'apartheid giovanile
C'è una seconda disuguaglianza che in Italia secondo me
Che è macroscopica e chiede di che si è allargata che quella nord-sud
Che
Particolare particolare per noi
Dentro come dire l'apartheid giovanile poi ci sono dei fenomeni che da noi sono ancora più netti che sorgono il famoso dei netto non lavorano studia però diciamo è un corollario del ragionamento del ragionamento che già facevo
Quindi secondo me è necessaria questa questa precisazione perché ci permette di individuare
L'obiettivo che vogliamo colpire
Perché altrimenti come dire non è una discussione tra scuole e poi onestamente mi interesserebbe poco io faccio il giornalista quindi non è che devo difende una scuola di pensiero all'altra dico che solo un'analisi più puntuale permette di avere un obiettivo
Eppure non permette di fare come dire un discorso di carattere regionale
Generale
C'è una novità secondo me in questa disuguaglianza giovanile rispetto al passato che le disuguaglianze di ieri avevano anche un meccanismo di voce rappresenta barra rappresentanza molto netto
Molto chiaro questo vale sia per i lavoratori dipendenti ma anche per gli artigiani e commercianti che hanno avuto sempre come dire loro organizzazioni che magari non facevo manifestazione pubblica ma avevano una capacità
Di di determinare le politiche pubbliche la novità è questa che oggi come dire questa disuguaglianza non ha anche
Il il veicolo di rappresentanza
E quindi come e molto netto immaginate che ne so faccio un esempio adesso a valutativo
Il Governo decide che nella legge di studio e di bilancio c'è una posta significativa per regolare le questioni aperte delle pensioni scelta opinabile
Non c'è nessun soggetto giovanile che possa dire e possa contestare questa questa scelta a prescindere sia giusta o sbagliata del sud stiamo parlando solo da un punto di vista diciamo del della raffigurazione delle forze in campo non c'è nessun soggetto che
Talché siamo portati a dire che in realtà la forma di rappresentanza o di voce di queste istanze poiché è quel qual è quella confusa confusa strumentazione che dici che chiamiamo Rete
Quindi non ci sono le confederazioni lavoro dipendente non ci sono le confederazioni del lavoro autonomo è questo elemento di mancanza di rappresentanza poi conta conta rafforza quell'elemento di disuguaglianza che dicevo
Mi avvio alla fine tutto si risolve con la crescita del PIL
Allora evidente noi avremo bisogno di una crescita del PIL su robusta due per cento
E allora la domanda è tutto si risolverebbe tutti queste queste contraddizioni anche ordinate nel modo in cui ho tentato di fare opinabile anche questo
Si risolvono una crescita del PIL allora non esiste la controprova purtroppo non essendoci una crescita sostenuta del PIL purtroppo non sappiamo rispondere a questa domanda come voi sapete per il prossimo anno
Le nelle previsioni sul PIL sono dell'un per cento del Governo di zero sette zero otto da una serie di agenzie indipendenti addirittura di zero cinque da parte della Confindustria quindi sicuramente come dire
Prendendo lo zero sette zero otto forse come
Baricentro sicuramente non è una crescita che autorizza grandi speranze quindi ripeto non si può
Non esista la controprova che una crescita del PIL
Anche robusta e non quella che che prevediamo risolva di per sé queste queste disuguaglianze ma sicuramente i sicuramente ma non è detto che
Perché perché nel frattempo ci sono fenomeni nella società
Nell'economia che cambiano faccio un esempio che mi ha particolarmente colpito le importante ad esempio la riorganizzazione
Delle imprese
Tempo fa una un sociologo Antonio Schizzarotto di ha detto che non si trovano posti di lavoro per i nostri laureati anche perché nelle imprese non ci sono più i piani alti
Cioè nel frattempo è cambiata negli anni della crisi la cultura organizzativa delle grandi imprese che come si dice in gergo sono diventati piatti
Cioè hanno ridotto il numero dei passaggi di passaggi dirigenziali adesso la metto giù in maniera banale e hanno ridotto quindi le posizioni le posizioni
Pregiati
Rispetto a questa cosa io sentito il l'amministratore delegato di una grande azienda internazionale di Vodafone Vittorio Colao che mi confermava dal suo punto di vista questa questa tendenza delle grandi cioè dice l'ho fatto anch'io nella mia azienda lo sto facendo anch'io e quindi indicava diciamo come sbocco l'auto impiego l'auto imprenditorialità per per
Far viaggiare diciamo un po'di di mobilità sociale perché vi dico questo è fenomenologia indubbiamente
Però per dire che
In realtà poi niente sta fermo
No mentre noi rincorriamo quel target di disoccupazione giovanile ci sono dei fenomeni organizzativi dell'economia che ci cambio interni del problema e per ora non in senso non in senso positivo
Termino con la questione sulla quale non mi avventuro perché
Non ne ho le competenze sulla questione norme e disuguaglianza
Dico solo una cosa allora è legittima in questa sede la domanda male enorme
E la loro interpretazione
Possono ridurre la disuguaglianza
Questo penso che sarà un terreno sul quale di di confronto è evidente io dico solo una cosa in più non risponda a questa domanda dico solo una cosa in più attenzione che la disuguaglianza può essere ridotta anche
Nelle relazioni di mercato
Non solo affidare alle norme cioè io posso capire che con tutto questo ragionamento possa origina il fatto ergo ci vogliono più norme per regolare la disuguaglianza io non ho perso la speranza
Che le della disuguaglianza possa essere già corretta nella relazione di mercato pare normale
Possiamo dire perché le relazioni di mercato sono anch'esse come dire soggette a una lettera una alla legge delle convenienze vi faccio un ultimo esempio smetto
In questo momento noi abbiamo nel campo delle professioni delle professioni autonome una tendenza al massimo ribasso cioè quasi tutti i bandi legare
Vengono fatte al massimo ribasso adesso facciamo la banale
Con i disastri che conosciamo io sono un'azienda voglio una ricerca di mercato per capire se il prodotto bicchiere
A un futuro un nuovo bicchiere che ho fatto un futuro meno
Con la logica del massimo ribasso naturalmente
Prenderò l'offerta di quel professionista che costa meno
Non so se la ricerca di mercato che lo invita a Rafah sarà utile o addirittura controproducenti
Cioè il massimo ribasso è una
Tendenza che sta dentro le relazioni di mercato che è controproducente
Secondo me nel senso che addirittura può portarmi a un errore io posso
Da con una ricerca di mercato fatta male perché senza soldi
Posso arrivare alla conclusione che quel bicchiere va lanciato e posso invece sprecare sprecare dei soldi perché ho fatto questa tiritera
Per dire che dentro le relazioni di mercato quindi appare normale c'è la possibilità di una riflessione sui comportamenti
Dei degli operatori che dica ma attenzione
Ci siamo in ci stiamo indirizzando verso una strada sbagliata perché il massimo ribasso ci porta ad avere scarsa qualità e quindi
A a fronte di un input e squadra scarsa qualità prendere delle decisioni sbagliate per l'impresa gli ho finito grazie
Grazie a Dario Di vico astratta credo che ci abbia dato grossi elementi di riflessione e tutta la parte finale del suo intervento come dire vale un convegno nel senso che se tutti i discorsi
E gli esempi finali il rapporto norma mercato e quindi al regolatore potenza del regolatore incidenza del regolatore è un tema enorme su cui
Chiunque abbia a che fare con le leggi e con la realtà deve misurarsi e deve fare i conti
Magari riprenderemo alla fine il discorso una solo annotazione voglio fare subito che non rimanga come dire di dettaglio
Nel momento in cui
Dico evidenzia la caduta di rappresentanza da parte dei soggetti
Che nella scala sono più disuguali e degli altri
Salvo la rete con tutto quel che significa non ci poniamo un problema che ci siamo sempre posto che venga più urgente
Ma inibizioni
I bisogni reali
Che si confrontano con i diritti insoddisfatti diritti sono quelli fondamenta pensava carta se non trovano
Il loro riconoscimento all'interno delle forme di rappresentanza politica cioè a livello parlamentare per fare l'esempio
Più rilevanti alla fine come si scandalizzano
Ecco altri
Dal punto di vista sociologico del giorno se ne vanno possono dare
Altro aveva detto che si scusi del professionale il giro nelle forme date
Il possono significare che semplicemente seguano questo oppure possono anche che analizzarsi
In forme socialmente inaccettabili
E noi
Nella nostra storia abbiamo queste forme inaccettabili di rottura della coesione sociale che poi hanno posto dei problemi insomma quando si parla di sicurezza
Da un lato c'è la sicurezza sociali
Dall'altro c'è la sicurezza dell'ordine pubblico e spesso
La mancanza
Di sicurezze sociali di un welfare di assistenza di sostegno di protezione
Sì riverso barra in onda aumento della politica della sicurezza pubblica
Ma l'altro terreno che ci coinvolge direttamente con i magistrati e che chi non va all'estero
E chi ovviamente scegliere via della legalità come tutti quanti auspichiamo
Deve dare sbocco ha i suoi bisogni soprattutto ripeto quando i bisogni collidono con una una
Diritto fondamentale proclamato ma non ho attuato
E qual è il canale ce n'è uno solo che il canale della giurisdizione quindi tutte le volte che un certo bisogno non ha spazi di rappresentatività
Politico sindacale o associativa rischia di impattare immediatamente sul tavolo del giudice il quale a differenza di altri non hanno la libertà di dire
Non posso non ho gli strumenti non ho i criteri perché una delle cose che connota la giurisdizione rispetta tutte le altre funzioni pubbliche e che non può dire non no i mezzi per risponderti
Grazie ricco la professoressa grana
Allora è chiaro grazie molte per questi invito del mio intervento io mi concentro su un segmento della distribuzione essenzialmente sulla povertà quindi la guardo soltanto un pezzo un pezzettino in questo breve intervento
E vorrei innanzitutto dare alcuni dati molti molto veloci su cosa è cambiato in questi anni in termini di povertà
Dopodiché
Riflettere con voi presentare alcuni nodi critici che secondo me non sono sufficientemente discussi nel nostro Paese in merito cosa fare per contrastare la povertà
Allora incominciamo del primo punto molto semplice lascito della crisi sentiamo dire spesso povertà assoluta dal due mila sette al due mila quindici e sostanzialmente raddoppiata né ci troviamo in otto anni esattamente il doppio del numero delle persone poi che in Italia sono ormai diventate quattro milioni e mezzo come noi sappiamo la povertà assoluta non è la povertà estrema i poveri i poveri estremi cioè gli com'adesso non sono compresi nel campioni tipici che vengono presi in considerazione del listato da Eurostat e così via perché son troppo difficili da prendere quindi non ci sono
Ma poi in termini assoluti sono soggetti
Che non hanno le risorse per soddisfare alcune condizioni fondamentali pagar l'affitto comprarsi da mangiare e così via per dare un'indicazione
Noi l'Istat ha elaborato una pluralità di soli a seconda di dove si vive ad esempio per una per quante persone sono in famiglia una per il per una persona sola le soglie vanno da poco più di cinquecento euro se si vive
In un paese del sud a circa ottocento settecento ottantotto centrando se si vive invece nel centro di Milano quindi la povertà assoluta e questa ed è raddoppiata
Allora
E la povertà e anche raddoppiata se guardiano nero doppiata ma è aumentata se guardiamo anche a tutti gli altri possibili misure di povertà
Povertà relativa secondo l'Istat rischio di povertà secondo l'Unione europea adesso io non voglio andare nei dettagli di questo dico soltanto che
La povertà relativa è aumentata un po'meno per una cosa molto per una ragione molto ovvia perché la povertà relativa a come si misura si misura con riferì tutto a i valori medi o mediani in un periodo di crisi i valori medi o mediani dirà il dito o di consumo scendono per tutti
E quindi è chiaro che anche la povertà non aumenta così tanto come con la dimensione assoluta però ciò non di meno
Gli ultimi dati di Eurostat quella ci dicono ci dicono che è a rischio di povertà in termini di reddito in Italia una persona su quattro essenzialmente quindi uno su quattro a rischio di povertà
Non voglio a fare la vista di tutti gli indicatori però soltanto un punto volevo ancora sottolineare
Nell'ultimo periodo su un dato diffondendosi fra gli economisti questa attenzione a quelle che sono chiamate le curve della crescita del reddito disponibile cioè andare a vedere Serra Edith aumento di diverse un aumento di medici non importa l'andamento del reddito cerchiamo di disaggregato non guardiamo la media perché la nega ci dice poco andiamo a vedere cosa capita per i segmenti
Della distribuzione
E quello che noi vediamo per il nostro Paese questi sono lavori di pelati né fra gli altri vediamo che nell'ultimo periodo al due mila otto al due mila tredici
A fronte di una perdita di reddito disponibile del trenta per cento per il primo decimata distribuzione cioè per i più poveri
Vediamo che invece il decimo mediano ha perso soltanto il dieci per cento e l'ultimo decimo ha perso soltanto il sei per cento quindi vediamo che anche nella stampa un po'peggio tutti i chi ha perso molto di più e chi si trova nella parte più bassa della distribuzione
Questi dati aggregati
De a chi sono i poveri allora nazionali entriamo in questi dati vediamo che ci sono alcune variabili che da sempre quelle solite influenzano la povertà nel nostro Paese
Che sono al sud dove si abita sud-nord basta istruzione numerosità famiglia
Famiglie monoparentali pare mono paranza parentali assenza di occupazione e così via però vediamo alcune tendenze che sono interessanti
L'ho portato un piccolo alcuni piccoli grafici da far vedere ma cerco di descriverli comunque allora un dato molto importante l'ha già parlato qualche modo veniva fuori dalle considerazioni di D'Amico anche prima riguarda l'età
Allora se non diamo a vedere come si è mossa la povertà assoluta in quest'ultimo periodo noi crediamo che la povertà assoluta
Decrescente al crescere dell'età addirittura per le persone con più di sessantacinque anni la povertà assoluta in questi ultimi anni scesa e Cesa
Se noi invece andiamo a vedere per le altre fasce di età
Assistiamo a degli incrementi molto forti per tutte le fasce d'età tutto al di sotto dei sessantacinque anni con una punta estremamente forte per quanto riguarda i minori che come voi sapete in Italia abbiamo bene un milione di minori e quindi di persone friggere diciotto e trans poco più di
Un giorno e diciott'anni che sono in condizioni di povertà assoluta quindi un cambiamento forte perché eravamo abituati a pensare alla povertà qua il Po cominciamo come collocate essenzialmente fra le persone più anziane
Anche con la crisi invece no questo non lo vediamo vediamo che sono altre le fasce se radicalmente mutato
La composizione del rischio rispetto all'età
Secondo cambiamento cambiamenti orizzontali vediamo sempre più poveri fra le famiglie che hanno un capo famiglia una persona di riferimento che lavora in particolare operai e vediamo una fortissima crescita della povertà
Fra famiglia che hanno una persona che lavora
Terzo elemento
Forte crescita e la povertà fra i migranti questo c'è stato in Italia sicuramente il ventotto per cento delle famiglie di soli stranieri dove due capo fazione due persone di riferimento sono entrambi stranieri abbiamo ben il ventotto per cento
Di la povertà assoluta con una forte crescita in particolare al nord e soprattutto al nord-est questi fenomeni sono tendenze generali se voi andate a vedere i dati dell'Unione europea se andate a vedere i dati degli Stati Uniti vedete comunque
I rischi di povertà si sono spostati verso i giovani verso i bambini ovviamente verso anche chi lavora
Ma che sia soltanto un reddito quindi famiglie monoreddito e verso i migranti in Italia evidentemente questi problemi sono accentuati da quello che c'era anche detto prima quindi bassa crescita e e che cosa e grandi
Limiti delle politiche di contrasto alla povertà che sono caratterizzate da pura categoria a vita frammentazioni interessante andare a vedere
Non ci stavano quaranta cinquanta di queste politiche diverse di sostegno al reddito tutte costruite per gruppi diverso e con degli importi diversi con soglia di povertà diverso e così via
Anche qui avevo un'altra tabella ma posso anche questo dirlo tranquillamente a voce
Se non andiamo a vedere l'efficacia dell'intervento pubblico Italia e il penultimo Paese dell'Europa ventotto ventisette pure allora ancora ventotto che nella capacità di
Di diminuire alla povertà
Cioè se c'è una povertà prima dell'intervento pubblico poi c'è l'intervento pubblico con la misure tazze in trasferta
La le qual è la capacità di questa leva di ridurre la povertà l'Italia e la penultima chi è l'ultima l'ultima e la Grecia
Noi riduciamo la povertà grazie alle politiche pubblica di un quattro cinque punti l'Irlanda che il grande come dire in questo senso grande campione riduce di venti punti
Però l'Italia a prescindere da questa performances dell'Irlanda l'Italia è un Paese dove appunto c'è una bassissima capacità
Di ridurre la povertà solo due dati
Presi da un bel lavoro dell'IRSA
Il quarantaquattro per cento di quei poveri assoluti o cui fatto riferimento prima riceve zero sussidio da zero aiuto dall'intervento
Prego un altro numero che mi sembra molto interessante duemilioni di detrazioni per carichi familiari siccome non c'è
Previsione di rimborso per l'incapienza non vengono costruiti per cui chi può avere un sostegno per i figli può avere un sostegno per i fini chi è capiente chi ha un debito di tipo sta tale per cui può fruire delle detrazioni ma se io sono povere non pago imposto cioè imposte molto basse questi soldi o che avrei diritto come agevolazione per sostenere il costo dei figli in Italia no posso fruirne e non a caso abbiamo una milione di minori in queste condizioni
Allora nel futuro sembra che qualche cosa cambi DDL povertà se verrà varato introduce per la prima volta in Italia
La leggiamola ad una norma secondo la quale il contrasto alla povertà assoluta deve essere emesso nei livelli essenziali di prestazioni e questo sicuramente è una del cambiamento dopo anni invece in cui in Italia
Conta per sé già ma siamo sempre un po'persi in questa contrapposizione fra no ti devo diritto al lavoro e non diritto al reddito come se il diritto al reddito fosse oppure assistenzialismo
E chi lo riceve se fosse un parassita ma se io non lavoro e non c'è un reddito
Il diritto al reddito è un diritto fondamentale dell'esistenza quindi un buona una buona come dire cambiamento al fatto che finalmente si riconosca il diritto al reddito come un diritto fondamentale ma e qui vengo nella ultima parte di queste considerazioni che voglio condividere con voi
Ad alcuni nodi critici che mi fa molto piacere poter esporre o un pubblico di magistrati perché hanno delle implicazioni sempre forti dal punto di vista normativo
Allora il primo nodo critico che secondo me dovremmo come dire affrontare a che fare con il nodo delle risorse
Noi sappiamo che il prossimo anno se benda avremo un miliardo che può essere destinato a contrastare la povertà oggi abbiamo seicentocinquanta milioni
Allora con questi soldi è impossibile contrastare la povertà
Cioè quindi la mia i livelli di abbiamo messo probabilmente metteremo introdurremo una norma che ci dice
Che la il contrasto alla povertà e un diritto ad un livello essenziale di prestazione mai fatto non la rendiamo vive non non la vendiamo effettiva questa norma perché evidentemente già nelle bozze questo è scritto ci sarà hanno delle ridotte delle no diciamo delle priorità non potremo dare questo un miliardo tutti perché non si può qua dovremmo darlo a chi è più bisognoso fra i bisognosi e quindi ben lungi da prendere il col pubblico dei poveri assoluti questo un primo problema
Si potrà dare forse molto meno no non molto più di quanto sin da oggi ricordo che oggi col sia al sostegno all'inclusione attiva che una misura
Appunto di contrasto alla povertà quanto andiamo alle persone singole diamo ottanta euro al mese alle persone singole allora il mio punto e
Punto la domanda al nodo critico
Sono accettabili norme senza risorse io ricordo soltanto forse non dovrei ricordarlo qua
Lo ricordo ugualmente l'esempio della Corte Costituzionale tedesca che nel due mila dieci quando con la riforma farsa si cambio o ci si cercava di cambiare e di ridurre
Il l'importo dei trasferimenti a favore dei più poveri
Ed erano molto più alti perché erano trecentocinquanta euro a persona la Corte disse che quell'ammontare in Germania non era conforme con la dignità della persona e quindi bocciò la riforma forza
Elisetti appunto era necessario a bere un importo che fosse adeguato noi oggi invece abbiamo forse per alcuni ottanta euro e neanche per tutti quelli che sono pochi
Mi direte d'accordo ci sono i vincoli di bilancio benissimo però da moltissimi studi
Non ultimo quello fatto quando la senatrice Cecilia guerra era sottosegretaria alla al Ministero delle aree di somma delle politiche sociali
Il Mar morto ma le molte stime si poteva fare un reddito decente di sostegno ai poveri che costava torni sette miliardi
E il sette miliardi e ne abbiamo spesi ben di più per altre operazioni che potevano essere come dire che sono state fatte proprie scelte politiche non si può dire che non ci fossero i soldi quando per ottanta euro o decontribuzione si è speso molto di più quindi è stata una scelta comunque al mio punto è
Possiamo
Come dire accontentarsi di una norma o le norme devono essere in qualche modo sostanziate da delle risorse perché se no rimangono parole vuote e rischiano addirittura di alimentare l'insoddisfazione decide il come dire la sfiducia dei cittadini
Il secondo nodo critico la selettività
La selettività e piena di buchi
Perché perché voi pensate ad esempio la stima sia di nuovo o di nuovo come ci si muoverà probabilmente per rendere effettivo questo nuovo strumento del credito di inclusione
Chi può accedere a chi ha una ISEE cioè un indicatore la situazione economica che non supera tremila euro ma si o tremila un euro
Io anche a quel possiamo tre mila un euro io non ho diritto
E allora già questo è molto
Che diciamo
Cinque quel tre mila è un e puramente convenzionale puramente arbitrario a seconda di come io costruisca la valutazione di un elemento per Mognato e come valuti la casa di proprietà a seconda di come a mente un poco le requisiti reddituali cioè e totalmente arbitrario questa cosa
Come utilizzo al commercio vivono ancora per agire ci dice l'indicatore situazione economica non tiene conto che ad esempio al sud alcuni servizi sono molto più carenti rispetto a quelli che sono al nord e quindi di fatto il potere d'acquisto delle famiglie diventa minore quando sono in condizioni di bisogno perché non ho servizi pubblici adeguati
Ancora quale scale di equivalenza utilizzo utilizzo quella carbonaro che mi pesa di più il distesa alimentari rispetto ad altri cioè la la povertà non è
Un qualcosa di scientifico la povertà è una definizione
A che fare con la definizione normativa il rischio che la selettività lasci fuori qualcuno e assolutamente sempre lì e poi tanti altri problemi selettività classici problemi
Di cui parlava di Fabiani mette sempre una contrapposizione fra loro in cui dobbiamo dare e noi che invece diamo
Rischi di iniquità infra familiari in particolare per chi attente giovanile politiche selettive sono politiche alle famiglie perché si non si può dare atti persone povere che però vivono in famiglie ricche quindi non sono poche e quindi rischi di un'equità familiari non si dà i giovani e così via
Non voglio farla troppo lunga perché su questa mi appassiona RAI continuerai troppo però qual è il punto che voglio fare che vorrei condividere con voi e che
Il il un problema che secondo me sul quale si dovrebbe più discutere e quale spazi alla luce di tutti questi problemi legati alla selettività quale spazio attribuire a uno strumento residuale selettivo di sostegno al reddito e quali invece a strumenti più universali
Ricordo un bellissimo mi avvio a concludere un bellissimo rapporto di Si ride perché un parlamentare francese crollando a incaricato da pochissimo tempo di fare una proposta di cambiamento dei sistemi di sostegno al reddito in Francia
E né ad esempio in questa prospettiva cosa qual è una sua proposta la sua proposta è avere una solido strumento di sostegno al costo dei figli universale o quasi universale in questo modo
Riusciamo già a sollevare dalle condizioni di povertà
Una buona parte di quelli che oggi sono poveri e quindi andiamo con una politica così imperfette così complicata come le politiche selettive a intervenire soltanto sui casi più residuali peraltro questo quello che capita nei Paesi socialdemocratici dal sette
L'ultimo nodo critico sul quale porto l'attenzione a che fare con il nodo dell'attivazione
Allora oggi c'è sia in Italia sia all'estero una forte richiesta di condizionalità
Nelle politiche contro la povertà siti da un reddito tu mi devi dare qualche cosa in cambio quindi c'è una una crescente richiesta di dissi diciamo di
Disponibilità a lavorare
Allora ecco questa richiesta non ci crea una qualche tensione fra diritto al reddito obbligo a lavorare cioè dire c'era un
Fa il filosofo americano armi è semplice
Ma se tu meeting cioè se tu ritieni delle cose in qualche modo mette in discussione la ragione per cui io chiedo assistente perché sono povero
E non vuol dire non dare lavoro come opportunità ovviamente ma non richiedere sempre di dare impegno dopo Ute d'essai se tu sei porre alla società chi da in quel momento le risorse per per poter vivere
Di nuovo questo steering che prima ho citato nella sua proposta dice qualcosa di molto interessante dice
Facciamo un sistema misto una parte di reddito automatico non ti chiedo niente in cambio sei povero e
Te lo do dopodiché una parte supplementare incrementale invece legata alla disponibilità ad attivarsi e a lavorare
In più e questa è veramente l'ultima cosa la più a queste richieste di attivazione guardano alla povertà come qualche cosa che sembrerebbe a che fare
Soltanto con un problema personale perché tu non lavori e quindi degli lavorare per non essere povero quando invece e qua ragioni questo problema è già stato toccato prima
C'è un problema molto più complessivo che ha a che fare con
La diciamo con le condizioni strutturali con la domanda di lavoro da parte dell'economicità
E non ci troviamo in un contesto dove la crescita che abbiamo avuto non parlo tanto dell'Italia dove non abbiamo neanche avuto quella
Ma nei Paesi che sono più cresciuti a che cosa assistiamo assistiamo a partire dagli anni o settanta a quello che Krugman ha chiamato l'acre la grande divergenza vediamo una produzione di valore aggiunto
Che non e a differenza di quello che era capitato negli anni fra i cinquanta settanta e distribuito in modo sempre di più iniquo
Abbiamo che in questo periodo noi di più quindi proprio l'opposto di una cosiddetta crescita inclusiva cosa vediamo vediamo solo per dare gli ultimi due dati
Vediamo che di questo valore aggiunto un grossissimo spostamento tra i dieci quindici punti se ne vanno dal i lavoratori al capitale quindi vediamo questa grosso passaggio
Sarebbe molto più elevato se tenessimo se togliessimo dai lavoratori topi in coma che pure prendono anche i redditi da capitale con le stock option e quindi vediamo una fortissima se già parlato individualizzazione delle condizioni di lavoro
Vediamo non dato molto interessante che l'istruzione sembra spiegare pochissimo spiega meno del venti per cento dei differenziali di retribuzione che dipendono da tante altre cose
Anche in Italia smog in Italia abbiamo anche la stessa una situazione di non crescita però c'è un problema strutturale se noi vogliamo intervenire sulla povertà non possiamo
Dobbiamo anche occuparci e non basta chiedere alle persone di lavorare
E ma e importante assolutamente anche
Come strutture qual è la domanda di lavoro e il una sfida importante dei prossimi anni e quella che il punto viene chiamata la sfida della pensare a una crescita inclusiva o quella che usando il termine di alter viene chiamata come tre distribuzione
Dove
Regole sono necessarie perché è vero che alcune cose magari possono spontaneamente venire ma se vogliamo avere una distribuzione più qualità aria del valore aggiunto sia necessaria anche altre regole di mercato penso che su
Quanto riguarda la globalizzazione ma ne parlerà
Esso professor guerrieri dopo oppure anche pensiamo regole sulla proprietà intellettuale e così via cioè ceda contrastarla povertà non richiede soltanto politica expo sta di redistribuzione di reddito ma richiede anche politiche ex ante di prevenzione ma non solo di prevenzione individuale come sempre di più viene ASS sunto nelle politiche in Italia europee ma di prevenzione strutturale cioè
Di prevenzione
Che nasce il come dire da come è strutturata da come è strutturata l'economia
E
In particolare quest'ultimo lavoro tuo lavoro molto bello ad esempio di beni a Campiglio anche un'altra sociologa belga che ci fa vedere comunque che più anche l'economia diventa disuguale
E più ad esempio redditi le retribuzioni basse sono basse più diventa difficile garantire un reddito minimo perché se già il salario il primo è un salario che corrisponde quasi a un salario da povertà e difficile poiché io riesca a tutelare in modo adeguato i poveri
E in questo senso e qui appunto mi sembra che quanto è già stato detto prima
A dal dottor Ippolito è assolutamente cogente mi sembra che queste considerazioni che forse sono stato un po'veloci ma che ci portano l'attenzione anche proprio al contesto strutturale quindi all'organizzazione anche del sistema economico come in funzione di prevenzione della povertà abbiano molto a che fare con una lettura esigente dell'articolo tre perché le condizioni che rendono come dire come sempre più complicato contrastare la povertà sono delle condizioni che non riguardano soltanto come dire trasferite il pochi soldi idrico di carenze nelle politiche redistributive ma riguardano anche una contesto più complessivo di una economia che è diventata sempre nell'inclusi grazie molte
Ringrazio
Ringrazio la presenza canaglia
Il cui intervento voglio sottolineare particolarmente
L'interrogativo espresso con linguaggio forbito Dakar nemica
Se socialmente accettabile
Fare enorme senza copertura finanziaria cioè senza soldi
Con linguaggio un po'più brutale
Che non è da signore abbia professoressa
L'università si potrebbe dire
Ma accettabile la propaganda da parte del Governo in queste materie così delicate
E se vogliamo poi trasportata sul piano non dell'accettabilità sociale ma anche dell'asse edita politica e giuridica
La risposta c'è già stata
Da parte della canale con riferimento alla Corte Costituzionale tedesca ma voglio ricordare
Che
Esistono ordinamenti
Che
Portando a conseguenze ulteriori l'articolo tre capoverso italiano
Che
Ed è un'opinione personale ma credo che qui dentro si è molto condivisa costituisce
Il più alto contributo
Della Costituzione repubblicana costituzionalismo mondiale
Altre costituzioni hanno introdotto il sindacato di costituzionalità non semplicemente per
Azione illegittima cioè una legge fatta in contrasto con la Costituzione
Ma anche per omissione illegittima
E cioè una serie di precetti costituzionali per esempio in campo sociale che sordo doverosi per il legislatore e che vengo no platealmente trascurati
è possibile per
La Corte Suprema brasiliana per esempio riferisco la Costituzione brasiliana
Una dichiarazione di illegittimità costituzionale che è un perfezionamento molto avanzato delle nostre sentenze additive chiede da noi si fanno per
Cose come dire di diritti in Brasile si possono fare anche per questioni sociali il posso guerriere senatore quel
Grazie molte grazie per questo
Attacco
Grazie per questo invito
Un invito che
Anche un'opportunità per una
Riflessione insieme su un
Su su un tema
Di così grande rilevanza di così grande attualità direi
Stavamo parlando prima che cominciasse appunto il l'incontro mi sono trovato per ragioni di lavoro a questo che poi
Diciamo il più grande per l'occasione di di
Riflessione sui temi dell'economia
Questa settimana dove si riunisce il Fondo monetario la Banca mondiale ci sono migliaia gli attori economici che
Si concentrano a Washington
Bene il tema dominante degli incontri diciamo alla massimi livelli è stato la crescente linee cuoricini nell'economia la disuguaglianza crescente
E
Quindi il problema in modi per affrontarla
E questo
Può sorprendere ma fino a un certo punto
Perché io qui credo che
La la spiegazione di questa
Come dire
Di questo posto di rilievo nell'agenda della riflessione
Diciamo ai massimi livelli delle istituzioni internazionali deriva soprattutto da un fatto la disuguaglianza sta sempre più diventando da problema di equità come poi è sempre stato a un problema di efficienza economica
Nel senso che
Sta diventando un problema che sta minando la capacità di produzione di reddito di ricchezza anche dell'economia più avanzate
Questo è una riflessione io volevo adesso corredare di alcune considerazioni in questo mia introduzione questo mio intervento darete
E partendo da un fatto certamente per gli economisti è sempre stato un problema estremamente complesso parlare e occuparsi di disuguaglianza
E la ragione fondamentale anche la difficoltà di misurare un tale fenomeno
Perché è assolutamente vero non basta un indicatore
Indicatore inutilizzato ed indicatori Vigini sulla distribuzione del radio ma in realtà le analisi soprattutto quelle più recente si avvalgono di una pluralità di indicatori appunto dove tra l'altro
La povertà la distribuzione del reddito ma in realtà poi si parla di reddito pro capite del reddito disponibile ricchezza
E soprattutto poi le fonti i dati utilizzati devono essere in qualche modo dati non solo ufficiali ma sono dati che vengono poi completati anche da indagini campionarie quindi
Non sorprende che non abbiamo una univocità di risultati di queste analisi quindi non non non non si può fare un'affermazione ma ci sono in qualche modo indicazioni anche diverse
Allora proprio per riassumere perché questo poi credo ci interessi o di pomeriggio alcuni di questi risultati che possono offrire spunto di riflessione
Io mi rifarò proprio ad andamenti cosiddetti di consenso sociale che poi raccolgono il il le le le le i maggiori consensi in queste analisi
Un punto però e importante da cui partire noi parliamo di giù uguaglianza ed è vero che è cresciuta in
Molti la maggior parte dei Paesi avanzati però bisogna subito
Sottolineare un dato la disuguaglianza livello di economia mondiale globale tra Paesi in realtà in questi anni è fortemente diminuita
Le distanze tra Paesi emergenti e Paesi avanzati in realtà si sono
Molto accorciata in questi anni e la ragione naturalmente
Lo sviluppo diciamo forte di alcuni nuovi Paesi prima di tutti la Cina
Questo ha permesso a centinaia e centinaia di milioni di di di di di di persone che erano in condizioni di
Sussistenza di
Come dire e elevarsi ad un reddito in qualche modo
Che comincia ad essere un reddito diciamo di medio
Anche se notevolmente inferiore a quello poi dei Paesi avanzati allora
Questo riguarda soprattutto l'Asia come comminare Allasia del Pacifico
Questo è un fenomeno di cui parliamo poco ma di cui dobbiamo parlare secondo me per due ragioni primo perché
Ci fa capire che
Rispetto alle tendenze di cui stiamo parlando e che si siamo sono state già toccato nelle LEA nell'intero negli interventi di prima
C'è
Ad esempio in un continente come Rocco come quello dell'Asia
Un ceto medio in forte aumento che si sta formando
E parliamo di qualche cosa come un miliardo e mezzo di persone
Che stanno
Diciamo gradualmente assumendo quello che il il ruolo di un di un di un ceto al con a disposizione un reddito che va ben oltre quello della sussistenza
I e questo quindi fa capire che di qui ai prossimi dieci vent'anni questa tendenza sarà una tendenza
Relativamente le predominante in questo continente perché è importante naturalmente
Per questi
Cittadini diciamo di di di di un altro continente ma perché è importante anche per noi ma perché questa è una redistribuzione di reddito e di ricchezza a livello mondiale e tuttora in corso
Di cui bisogna in qualche modo come dire ripartire i costi sull'aria avanzata tra paesi all'interno dei Paesi
E non è che ci sia qualcosa di già predeterminato iscritto di come questi costi siano ripartiti
Noi sappiamo che oggi questa questa ripartizione dei costi e molto sperequata tra i Paesi a dei a seconda della posizione di forza che i Paesi assumono
E allo stesso tempo all'interno dei Paesi questa distribuzione di costi di aggiustamento e molto si è riversata finora fortemente sul lavoro e sui ceti più disagiati
Questo costo dell'aggiustamento per ora è stato diciamo iniqua mente distribuito
E non è che sia finito secondo me in realtà è qualche cosa che
Ha dato luogo a una fase di transizione che è tuttora in corso
Questo è importante come punto di partenza perché altrimenti se ci focalizziamo semplicemente che poi
Sono i problemi nostri ma in realtà questi problemi fanno parte ormai di un teatro molto più vasto
Noi per oltre duecentocinquanta anni siamo stati abituati che il venti per cento la popolazione mondiale usava l'ottanta per cento delle risorse mondiale e abbiamo sempre detto che questo era inaccettabile
Inc sostenibile beh non è più così
Nel senso che a questo punto c'è una
Diciamo popolazione che vada i tre miliardi tre miliardi e mezzo di persone che ha cominciato in realtà a produrre a utilizzare
Una parte consistente di queste risorse e questo naturalmente sta cambiando in modo di essere anche
Del
Funzionamento delle economie avanzate
La tendenza delle come avanzate e
Diametralmente opposta perché qui invece la distribuzione
In qualche modo reddito ricchezza
è fortemente diciamo aumentata nel senso della sperequazione questo è chiarissimo negli Stati Uniti dove appunto è stato già detto
Un un ristrettissimo diciamo parte dei percettori di reddito un qualcosa che appunto corrisponde all'uno per cento a
In qualche modo beneficiato in tutti questi anni
Nella
Crescita che si è determinata della gran parte della della delle risorse che sono state prodotte dalla crescita negli ultimi anni
E questo naturalmente non è un solo un fatto di come dire
Che di equità
Ma è diventato un fatto di efficienza perché si è creata una divaricazione fra capacità di produrre da un lato e redditi domanda dall'altro
Che è stato colmato per molti anni con la crescita dell'indebitamento dei debiti privati questa è stata un po'la fase degli anni Novanta fino fino a che questi debiti privati
L'indebitamento privato non è esploso nel due mila otto due mila e nove
Con la
Diciamo scoperta della finanza creativa e quindi con tutto quello che poi nel seguito in Europa la la le tendenze sono diverse nel senso che
Innanzitutto mediamente c'è una tendenza molto più attenuata di questo incremento delle disuguaglianze rispetto agli Stati Uniti
Però
La media ci dice poco o niente perché in realtà in Europa c'è una profonda divaricazione che si sta determinando tra il nord
Diciamo l'area in qualche modo più ricca e il sud del i Paesi del
Del sud d'Europa dell'i Paesi mediterranei perché da questo punto di vista le disuguaglianze stanno molto più aumentandola relativamente in questa parte cioè la parte che poi
Alla quale apparteniamo
E qui parliamo di disuguaglianze dopo aver tenuto conto dell'imposizione fiscale dei trasferimenti
Quindi come dire i sistemi sociali di ridistribuzione dei Paesi del Nord funzionano molto meglio nei sistemi di ridistribuzione dei Paesi del sud come l'Italia perché il
Nel momento in cui misuriamo gli affetti
Verifichiamo che
Le disuguaglianze sono attenuate da questi trasferimenti da queste politiche
Nei Paesi del nord Europa sono invece
In qualche maniera non toccate o addirittura in alcuni alcuni casi peggiorate nel momento in cui questi trasferimenti avvengono
Se guardiamo all'Italia ad esempio
I redditi medi delle famiglie italiane a partire proprio dal due mila sette due mila otto hanno subito una netta flessione sono tornate ai livelli di inizio degli anni Novanta
Ed è verissimo che soprattutto i giovani hanno pagato un prezzo elevatissimo di questa
Di questi anni di crisi
C'è un altro fenomeno che di
Stabili diciamo accentuando questa divaricazione dentro l'Europa la mobilità sociale
Nei paesi in alcuni Paesi diciamo di Paesi soprattutto del nord Europa pensiamo ai Paesi scandinavi
La mobilità sociale resta ed è elevata
Ed è associata a questi minori livelli disuguaglianza in Paesi come l'Italia come altri Paesi del sud Europa invece questa correlazione positiva
Fitto diciamo un fenomeno negativo è invece presente cioè aumentano le disuguaglianze aumenta
E diminuisce in qualche modo la la mobilità sociale soprattutto
Diciamo quella intergenerazionale in tema di una cava intergenerazionale
Ho imparò che in parole povere
Come dire i figli delle famiglie povere tendono
A diventare più poveri i figli delle famiglie ricche restano che diventano più ricchi
Questo naturalmente se guardiamo come al solito agli estremi cioè alla alle alle alle due categorie
Allora queste tendenze ci fanno capire come sia necessario
Non mettere cioè tutto in un in un in un
In un CIE unico contenitore
E importante sottolineare ma da che cosa è stato determinato questo queste queste tendenze questi andamenti se n'è fatto già cenno
Qui c'è da dire subito una cosa importante
Perché per molto tempo di a livello soprattutto di economisti e di economia si è affermato come se ci fosse una legge
In qualche modo naturale di evoluzione questo lo si deve soprattutto a un economista che poi ha preso il premio Nobel che si chiamava sì Simone Cuzzi inerzie
Che diceva grosso modo così
Quando un Paese cresce c'è una fisiologica un vento della disuguaglianza ma nel momento in cui questo Paese diventa via via diciamo consolida la sua crescita questa diseguaglianza tende a diminuire
Beh non c'è nessuna evidenza che a
Oggi può farci
Pensare che questa sia l'evoluzione in realtà non è vero
Storicamente è quello che a cui abbiamo assistito sono ondate
Di crescita delle disuguaglianze e di attenuazione diminuzione quindi non c'è nessuna come dire costanza dietro mi andamento strutturale
E il che naturalmente fa capire l'importanza poi di andare a vedere allora le politiche le scelte di politica economica che sono dietro queste ondate
E naturalmente quando si parla di fattori riconosciamo sono sempre in qualche modo evocati soprattutto poi sono tre grandi fattori
Che vengono richiamati uno è stato già giustamente sottolineato la globalizzazione se questi nuovi paesi sono entrati
Come attori produttori di
Di beni diciamo poi venduti sui mercati internazionali questo ha determinato soprattutto un problema per la
Per i lavoratori per il lavoro più bassa specializzazione negli Stati Uniti in Europa
Poi c'è il progresso tecnologico che indubbiamente sia nella nel momento della Ruvo di trazione ma SIAN nel momento della
Tecnologie digitali crea una forte incentivo alla sostituzione del lavoro nelle sue mansioni più più di routine
E terzo fenomeno il fenomeno della forte finanziarizzazione dell'economia e cioè questo ruolo
Così crescente nel settore finanziario dell'intermediazione finanziaria con tutte i processi di innovazione finanziaria che ha comportato
Quindi quando si indicono queste forse indubbiamente
Si indicano tendenze generali però il fatto che notiamo
Come dire effetti così diversi da Paese a Paese ci fa capire che a queste forse si è risposto e si può rispondere in maniera diversa
Per cui le politiche hanno in realtà
Un ruolo fondamentale nello spiegare poi perché
Quello che succede in alcuni Paesi è diverso da quello che succede in altri
Come a livello di aree e in particolare qui naturalmente parliamo di politiche fiscali di politiche di welfare
E sono importanti perché appunto hanno fatto e fanno la differenza nella risposta che ha
A shock simili cioè come dire a sfide in qualche modo simili
Fanno la differenza in termini di risposte diverse dei diversi Paesi
E da questo punto di vista laddove
La disuguaglianze più aumentata non c'è dubbio che le politiche fiscali hanno hanno contribuito in maniera determinante hanno contribuito perché
Come dire c'è stata una
Graduale diciamo abbandono di quello che era la progressività ad esempio dell'imposizione
Ed è c'è stato un forte un una forte spinta a riversare l'onere fiscale sul lavoro in particolare sul sul sul ceto medio questa forte riduzione della progressività
In qualche maniera a far sì che per esempio se andiamo a vedere come si ripartiscono poi
Che le entrate mediamente dice di determinati Paesi
E diciamo le quote delle imposte sul reddito hanno costantemente perso l'importanza mentre sono aumentate
Le quote provenienti dai contributi sociali dall'IVA ad altre imposizioni sulle transazioni questo è successo in Italia ma è successo in altri Paesi
Si parlava di centralità del lavoro dell'imposizione fiscale
In qualche maniera aumentava proprio sui salari i diminuiva sui capitali sulla ricchezza e questo è il il diciamo in parte il il paradosso ma non è un paradosso perché
In una visione diciamo
Di paradigma economico dominante che è stata quella che dagli anni ottanta
Fino alla crisi perché si è parlato addirittura del pensiero unico a livello economico
Il terribile il il diciamo un'affermazione forte era proprio questa questo tipo di disuguaglianze funzionale alla possibilità di creare e crescita
E funzionale in qualche maniera alla possibilità di gennaio di generare incentivi sia per il binomio risparmi investimenti sia su quello innovazione e imprenditorialità
Una crescita poi più elevata si diceva se va a vantaggio anche di tutti anche delle classi più povere
Perché c'è il fenomeno della percolazione la la cosiddetta cricca del da un il più nomi Xu cioè questo capacità che la crescita creata da pochi si riversa poi sui tanti
Non è andata affatto così sappiamo
Nel senso che abbiamo avuto minore crescita e soprattutto abbiamo avuto una crescita esclusiva si gradualmente più esclusiva a beneficio di pochi
E questa crescita i più esclusiva si è associata in qualche maniera con una mobilità sociale in diminuzione
Con situazioni in qualche maniera di disoccupazione soprattutto giovanile in aumento e con questa
Diciamo
Graduale deterioramento anche nell'offerta di determinati beni pubblici queste è stato in alcuni Paesi in diversi Paesi il risultato dell'attrito da ogni Economics
E naturalmente in questa a questa con hanno contribuito anche le politiche di welfare che sono state
Praticate in diversi Paesi tra cui
Anche diciamo Parma annoverato il nostro paese d'Italia
Innanzitutto perché dalla crisi in poi
La spesa sociale c'è un rapporto dell'OCSE molto recente dimostra è aumentata dappertutto
Perché i costi sociali dello stato sociale sono aumentati anche se la media poi come al solito fa vedere delle differenze forti e qui l'Europa i Paesi europei sono certamente Paesi che spendono molto
E tutti in tema di
Di di di stato sociale
Tuttavia a parità di spesa quello che è molto diverso e l'efficacia poi
Che caratterizza diciamo questi questi interventi
Che che si sta che che vengono che vengono realizzati nel senso che
Ciò che in qualche modo contraddistingue all'interno dell'Europa una serie di Paesi in cui le più virtuosi da Paesi dove invece
La disuguaglianza e i suoi diciamo i suoi effetti di ricaduta nel sono particolarmente accentuati e proprio questa
Più o meno efficacia del modello sociale che poi c'è dietro questo tipo di spesa
Noi sappiamo ad esempio che in Italia pensioni e sanità coprono circa l'ottanta per cento di quanto si spende per lo Stato sociale
Quello che avanza è stato punto giustamente detto dal professor la grana né molto bene le risorse per i poveri per i disabili le politiche per la casa di famiglie sono una parte assolutamente minoritaria
E questo naturalmente in assolutori relativamente a quello anche che viene speso in altri Paesi
Caso della Francia della Germania ecco ma allora se queste sono le tendenze la domanda che naturalmente uno si fa ma dove sta dove si va in questo modo
Io credo che la rilevanza che stanno assumendo certi temi a livello non solo
Appunto europeo ma internazionale e ci fa capire che
In realtà la tendenza spontanea di questo tipo diciamo di
Le sistemi
Vale a dire di questa di questa
E riproduzione di scelte in qualche modo che riguarda soprattutto il però il passato
E una direzione che che che solleva grandissima preoccupazione perché noi andiamo incontro a una crescita che in realtà sarà sempre meno adeguata andiamo incontro a una disoccupazione
Che può diventare strutturale per quanto riguarda la capacità soprattutto di generare posti di lavoro remunerati ma soprattutto
L'offerta di beni pubblici essenziali può diventare in qualche modo sempre meno adeguata alle esigenze
Il rischio è quello di creare un sistema in cui il costo soprattutto dei servizi pubblici pensiamo alla sanità appunto alla scuola
Grave Heras sempre di più su ceti medi che in si vanno assottigliando sia come dimensioni sia come i livelli di reddito questo è il rischio in qualche modo che stiamo fronteggiando
Ed è un rischio diciamo
Che solleva
Dubbi e preoccupazioni perché come dire il contesto ideale in cui i populismi e i nazionalismi in ascesa troveranno in realtà
Una un assicuro una sicura sponda
E allora il problema del che fare
In realtà un problema decisamente come dire non di riflessione per il medio lungo termine ma di una riflessione che deve trovare quanto più possibile a breve alcune risposte
E qui si può richiamare diciamo come dire il fatto che siamo veniamo appunto da un'epoca in cui
Io sono stato per varie ragioni diciamo anche un
Ho avuto la fortuna di assistere alcuna delle elezioni di uno dei maestri dell'economia dell'economia di mercato che si chiamava Paul Samuelson l'autore di un
Di un di un testo dove si sono formati decine di milioni
Paul Samuelson a lezione diceva una cosa subito
Mercato è una cosa di un'efficienza estrema ma guardate non ammette cuore nel cervello
Per cui la la la la la diciamo la reazione non ha cervello perché non si può chiedere al mercato la direzione
In cui poi un'economia deve andare negli si possono chiedere quei meccanismi di compensazione è in grado di mitigare le scelte che poi il mercato efficientissimo produce per cui
Immediatamente metteva sul piatto il fatto che c'è bisogno di un equilibrio tra l'intervento del mercato dell'intervento
L'attore pubblico di di quello che chiamiamo lo spazio i da questo punto di vista questo equilibrio deve essere salvaguardato
Questo equilibrio l'alta è stato rotto come sappiamo nei decenni che hanno preceduto la grande crisi dove si è creduto
Che in realtà appunto il ruolo del mercato fosse molto più
Come dire molto più in
Invasivo di quanto in realtà i padri poiché l'economia di mercato non ci avevano insegnato
Io credo che il problema sia oggi quello di come ieri stabilirlo con un problema però è enorme i mercati sono diventati sempre più internazionali lo Stato gli Stati sono rimasti
In qualche modo nazionali quindi questo è quello che io vedo come un problema di
Grandissima diciamo come dire difficoltà come affrontare
Come ristabilire questo equilibrio in una dinamica che sta vedendo questa divaricazione forte qui naturalmente
Si possono tuttavia
Ribadire che
Possibilità di intervento restano nelle mani degli istanti nazionali
E certamente io sono assolutamente d'accordo con quello che diceva Dario Di vico la birra oggi infanga come dire alla la divaricazione enorme oggi è tra chi lavora e chi non lavora la disoccupazione il problema numero uno
Numero uno dei sistemi avanzati per cui quando si parla del che fare io credo che di problème la priorità delle priorità
Una lotta alla disoccupazione diciamo in generale
E soprattutto la disoccupazione giovanile ci sono ampie evidenze che dimostrano che quando io rimango fuori come giovane diplomato giovane laureato dal mercato
è un marchio che mi portano appresso tutta la vita nel senso che inciderà negativamente su tutto il mio cursus poi di l'attività quindi se c'è qualche cosa che
Deve in qualche modo come dire
Accentrare l'attenzione dei policy maker oggi è proprio questa come combattere la disoccupazione i e qui naturalmente tiriamo in ballo politiche del lavoro ma soprattutto io credo a livello
A livello europeo politiche macroeconomiche
Il secondo punto è
L'efficienza dei sistemi di welfare che vanno ripensati non c'è assolutamente dubbio che
Per poterli difendere e rilanciare vanno ripensate nel senso che va in qualche maniera
E quei livelli alla direzione delle riforme e soprattutto la capacità di guardare alla all'impatto sulle disuguaglianze presenti su come si ristabiliscano uguaglianza delle opportunità
Oltre che naturalmente col colmare le disuguaglianze nelle condizioni di partenza è questo è un problema fondamentale come fondamentale la mobilità sociale
Che ha raggiunto livelli diciamo assolutamente parlare di inadeguati a usare un eufemismo
Per cui
La limitazione di opportunità che oggi etc
Figli di famiglie povere i figli di famiglie gadget più o meno diciamo agiate e qualche cosa
Il
Che non può che destare una drammatica preoccupazione qui naturalmente le politiche dell'educazione sono fondamentali soprattutto a livello come sappiamo della
Del dell'infanzia e della prima infanzia perché sono quelli i momenti che poi si ogni anno di più
E ultimo ma non da ultimo qui e diciamo
Concludo il discorso di un di politiche fiscali che recuperino una loro progressività è un discorso naturalmente che politicamente oggi e di è molto difficile affrontare
Però
Abbiamo anche
La forza di poter pur mettere sul tavolo
L'evidenza che non solo non era vero che la disuguaglianza aiutava la crescita ma il vero il contrario il Fondo monetario internazionale ha prodotto degli studi che sono da questo punto di vista
Illuminanti e sorprendenti dalla dallo dalla fonte che versa dove si dimostra che non solo c'è compatibilità
Tra
Lotta la disuguaglianza e rilancio della crescita ma che in qualche modo diciamo molte delle cose che si possono mettere in atto per ridurre le disuguaglianze sono in grado di generare effetti positivi sulla crescita
Per lui effettivi retti quindi
C'è qualche cosa che dimostra quanto fosse come dire
Assolutamente
Di non come dire quanto fosse politica alla scelta
Fatta negli anni novanta anni primi anni prima della crisi e quanto in realtà
Ridisegnare e delle politiche fiscali
Che recuperino ma loro progressività sia in questa di sia nella direzione che in realtà coniuga equità ed efficienza economica
E naturalmente
Se ora
Tutte cose che si possono radunare nel nel nel nel concetto di
Noi non possiamo dire vogliamo il rilancio della crescita perché questo ormai non ha più un gran significa noi dobbiamo
Affermare che c'è bisogno di un rilancio di una crescita inclusiva
Che deve
Modificare quello che è stato il trend
Negli ultimi per lo meno due decenni cioè una crescita esclusiva a vantaggio dei pochi Ikea poco o nulla beneficiato di più e una crescita inclusiva significa soprattutto creare opportunità per tutti i segmenti
Della cittadinanza della popolazione che fare in modo che siano ripartiti equamente cosa che appunto in questi anni non è avvenuto questo credo che sia come dire la sfida oggi
E sul sul tavolo
Ovviamente dell'Italia ma di altri Paesi come il nostro e soprattutto fa capire perché ci sia questo interesse crescente anche a livello internazionale di discutere
Di questi temi naturalmente
Siamo ben lontani oggi se abbiamo le scelte che vengono effettuate da queste cose che adesso
Molto severe diciamo
Brevemente elencato nel senso che le forze che poi si oppongono a queste a queste
Modifiche sono in realtà forse molto consistente assai forte però io credo che
Dobbiamo ribadire
Che sia necessario occorra far presto perché io credo che
Sia rimesso in discussione addirittura proprio il contratto sociale su cui si basano le nostre democrazie di questo naturalmente ci deve fare
Non solo riflettere ma ci deve far capire quanto importante sia prende adesso in poi determinate scelte siano realizzate grazie
Io ringrazio molto
Professor Guerrieri
Vi sarete accorti tutti quanti che gli economisti che abbiamo invitato non è che abbiamo come dire abbiamo tirato una monetina e a caso è venuto la Gramaglia di Roma tre Guerrieri alla Sapienza dai
Ragionamenti e dal tipo di impostazione quindi capito che è una scelta c'è stata
E soprattutto
Non è facile trovare tra gli economisti
Persone che ritengono la scienza economica
Diversa da quella tonica cioè in economia non è
Come
Nella scienza geologica
Che
Le forse
Della natura le falle indietro determinano alcune conseguenze
Al fondo
Ci sono scelte e le scelte sono politiche e sono fatte da uomini e da Paesi e le scelte che hanno portato
Ai risultati ovviamente corro il rischio della semplificazione
Che sono stati qui illustrati sono quelle scelte che a fine anni Settanta all'inizio anni Ottanta dopo con poche per
Quasi tre decenni dopo l'esito della guerra mondiale avevano cambiato le do solo il paradigma del diritto internazionale fondato sulle persone e sul benessere delle persone
Ma anche sulle scelte politiche conseguenti per cui
Il rapporto lavoro capitale trovo un grande compromesso
Che poi ha prodotto le grandi costituzioni democratiche sociali della metà del Novecento
A fine di quel trentennio e quindi
All'inizio del trentennio che ancora emiliano furono fatte scelte diverso
E le scelte diverse sono state poi hanno avvantaggiato alcuni innanzitutto alcuni Paesi e svantaggiato altri
Diceva il professor Guerrieri che la globalizzazione ha comportato
Aggiustamenti di equilibrio
Che hanno attenuata le diseguaglianze tra Paesi
è perfettamente vero ma
Quella l'equilibrio che si è aggiustato soprattutto con riferimento al punto alla Cina e a Lidia
In realtà è stato pagato da qualcuno giustamente il prosegue e dice occorre decidere chi deve
Alla fine come ridistribuire in chi deve pagare Manni frattempo qualcuno ha già pagato
Nei singoli Paesi dove sono aumentate all'interno di tutti i Paesi sono in quasi tutti i Paesi
Le disuguaglianze né chi ha pagato e chi oggi è più diseguale e degli altri
Allora naturalmente si tratta di grandi problemi
Su cui
I giuristi
Devono essere attenti per capire
Lo ringraziamo tutti ne ottengono Kodori Dario Di vico da paciosa canaglia e il professor Guerrieri per
Averci
Come dire illuminato ad aver acceso una luce su scenari che normalmente sono strani alla nostra acculturazione
E che invece devono rappresentare evidentemente perché hanno
A che fare direttamente con quella stella polare di cui prima parlavamo che l'articolo tre capoverso della Costituzione
Dove le indicazioni fondamentali
Le hanno date i costituenti
Allora oggi
Quando si dice
Non abbiamo toccato i principi fondamentali al parlando di
Riforme revisioni costituzionali sino agli abbiamo toccati direttamente però
Nel momento in cui si fanno scelte politiche
Che per esempio accantonano il principio di progressività della tassazione
E
C'è una
Diceva prima pressoché guerrieri una trasmissione generazionale anzi intergenerazionale delle disuguaglianze che non è solo frutto nel mercato
O della inevitabilità di ciò che succede nel mercato e anche il frutto di scelte politiche che si fa allorquando si tolgono le imposte di successione
Significa che la disuguaglianza che esiste oggi tra le famiglie si perpetua anche tra figli e tra nipoti
Allora le scelte politiche che si fanno hanno poco a che fare con i principi fondamentali del patto fondativo eh se essi continuo in questa direzione
è proprio il patto fondativo che comincia a essere messo in discussione ma proprio nella coscienza stessa dei diversi attori sociali e di diversi consociati
Allora il
Lavoro che compete ai magistrati donde sicuramente quello che compete al legislatore e agli attori del processo economico
Però i diritti fondamentali sono sottratti alla decisione della maggioranza
E se sono sottratti a ricevere le maggioranze a maggior ragione devono essere sottratti alle dinamiche del mercato
Perché delle dinamiche del mercato
Succedono quelle cosa di cui ho parlato poco fa Guerrieri
Allora i diritti fondamentali che sono la vita la salute distruzione il lavoro
Vanno non solo
Sottratte alle decisioni delle contingenti maggioranze oggi di centrosinistra chiede il centrodestra non ha nessuna importanza a questi fini ma vanno anche tutelanti
Dal regolatore sterno e cioè
Dall'organizzazione politica istituzionale rispetto al mercato e quindi è
La conclusione del presso il Guerrieri che potremmo farla come nostra conclusione serale all'inizio di questa riflessione di questi tre giorni nel nostro congresso
Di fronte alle dinamiche mondiali
Di fronte alle
Agli attori
Economici e finanziari
Ha un senso oggi ancora
La sovranità nazionale
Allora qui il discorso si apre diventa complicato ciò che possiamo dire ciò che dobbiamo dire
Che noi abbiamo scelto e siamo
Convintamente europeisti perché crediamo
Che solo a livello di macro aree continentali sia possibile governare questi processi e dare risposte alle multinazionali ma di sicuro
Questo tipo di Unione europea con queste logiche di un europea vanno in direzione esattamente contraria a quelle
Che implicitamente la per certi versi molto esplicitamente il professore Guerrieri un attimo fa auspicano
Certo rimane fermo l'europeismo
Di chiunque lavoro in materia di diritto perché non potrebbe essere altrimenti ma forse dovrebbe aumentare la nostra forza di pressione perché l'Europa prenda sul serio
Quella paradigma
Giuridico e costituzionale
Che ancora e al centro dei nostri sistemi
Giuridici europei
Io credo che
Data
Loro siamo stati dei tempi siamo stati e ringrazio tutti quanti del rispetto assoluto del dato tempo assegnato
Credo che per tre giorni anche quando parleremo di altre cose
Ma non possiamo dimenticare rimarrà come un nemico nel nostro vecchio ciò che ci hanno detto di vico per andar via e guerrieri e basta questo per ringraziarlo perché diventerà un buttarlo sui vorrei fondamentali che come magistrati come gruppo di magistrati affronteremo in questi tre giorni nel nostro lavoro quotidiano