Referendum costituzionale: esponenti della società civile e del terzo settore si schierano per il Sì

Buongiorno a tutti
Grazie per aver accolto anche questo invito
Abbiamo costituito
Un con un
Comitato sono
O di esponenti della formazione professionale
Convinti di votare sì alla referendum
Infatti la riforma costituzionale
Determina un complesso di affetti che possono essere considerati positivamente non solo per il funzionamento dell'istituzione
Ma anche per i il più corretto ed efficiente determinarsi delle politiche relative al terzo settore ed in particolare al settore dell'istruzione e della formazione professionale
La
Riforma costituzionale
Conferma che lei è più Pinto rimarrà sempre oggetto di riconoscimento e protezione da un apposito disposizioni di rango costituzionale che ne assicurerà così la permanenza da permanente ed autonoma distinzione rispetto
All'istruzione scolastica
Soprattutto sarà modificato il rapporto tra gli enti del decentramento territoriale e l'autorità statuale che sarà dotata di poteri di governo di indirizzo unitario della gli effetti
Per risolvere
I difetti emersi a seguito della revisione costeggiare il due mila uno la riforma riserva da un lato allo Stato le disposizioni generali e comuni sull'istruzione
E formazione professionale e dall'altro le Regioni restanti competenze in materia di istruzione e formazione professionale e la competenza è esclusiva in relazione all'organizzazione in ambito regionale la formazione
Si conferma nella Costituzione il principio di sussidiarietà orizzontale quello cioè
Rivolto non solo a garantire ma soprattutto a promuovere l'autonoma iniziativa dei privati singoli e associati per lo svolgimento di attività di interesse generale
Tuttavia la stessa concretizzazione del principio di sussidiarietà orizzontale è stata in questi anni ostacolata dal confuso riparto delle attribuzioni
Tra le diverse istituzioni risultando né talora impedito come nel caso delle attività della IeFP il pieno ed effettivo dispiegamento
Questo sia su ambiti diciamo nazionali e soprattutto i nel nelle specificità regionali inoltre come detto in alcune regioni non si è sviluppata l'attività di IeFP è andata a seguito alla dettame previsto
E e quindi le competenze interamente spettanti la Regione non sono state attuate
Infatti diciamo dall'attribuzione della titolarità e della conseguente responsabilità regionale su tali competenze non è derivato l'esercizio di queste ultime da parte di tutte le Regioni rispetto alla IeFP
Livelli essenziali delle prestazione che invece devono essere per Costituzione garantiti a tutti i cittadini a presiedere il G dalle Regioni residenza direi che in questi anni
La IeFP in questi anche di ultimi due anni a assunto diremo anche un dato ha mai incontrovertibile negli ambiti sia istituzionali che associativi del ruolo importante che svolge
Ma sappiamo bene che che la IeFP per esempio
Viene realizzata il sistema dirà dopo soprattutto fino all'Emilia-Romagna dove ci sono senz'altro nel Lazio di esperienze anche in altri contesti e questo non consente ai giovani di avere che citare quel diritto e sappiamo che la gli effetti mai tutti lo sanno sono consapevoli settanta per cento dei giovani dopo un anno viene occupato per tante ragioni
E poi adesso direi che l'altro elemento importante è il dato
Che
Con la sperimentazione sul duale sia si è data un'ulteriore valorizzazione del sistema attraverso questo problema in piedi risolvere anche questo problema condividiamo pertanto
Della riforma l'integrale soppressione da categoria dei de delle materie concorrenti da ridefinizione dell'elenco delle materie rientranti nella competenza legislativa esclusiva dello Stato
Che circa lei Pepi avrà un oggetto soltanto
Le disposizioni generali e i Comuni e le corrispondenti competenze regolamentari fatto salvo la possibilità di delega alla alle regioni anche questo e
Dato importante la predisposizione di un nuovo elenco
Di materie
Rientranti nella competenza legislativa esclusiva delle Regioni ma tutte collegate al solo ambito regionale alla Regione spetterà dettagliare specificare adottare disposizione statale generali
E i comuni in materia di istruzione e formazione professionale tenuto conto delle differente specifiche esigenze localizzate nel territorio
La regionale le Regioni avranno inoltre competenze esclusive circa l'organizzazione in ambito regionale della formazione professionale
L'introduzione della clausola di salvaguardia a favore la legge statale che è dotata di potere di intervenire pure sulle materie di competenza regionale quando siano in gioco interessi nazionali di carattere unitario
La riformulazione del regionalismo differenziato che potrà operare anche l'istruzione e formazione professionale in modo Dahrendorf più rispondente ai criteri di efficienza e soluzioni e sostenibilità finanziaria laddove ci
Ricorrono i contesti regionali
Per ultimo l'arte ma non per ultimo la previsione del credo sia molto importante la previsione dei costi standards determinati in modo uniforme sulla base della legge statale e che dovranno essere applicati nell'esercizio delle funzioni degli enti territoriali
E dunque
Anche circa la istruzione e formazione professionale
Quelli sono direi i
Motivi per quanto riguarda specificatamente la formazione professionale peraltro la condivisione e poi entrerà nel merito del manifesto intonso Salerno
Riguarda più complessivamente anche la riforma perché e questo dice il io undic'cui che attiene la formazione provvisorio ma molto importante per la formazione
Prima di dare la parola altro ciò Salerno che ha curato anche il testo il manifesto
Dei documenti che oggi ritrovate e che appunto note ha seguito sempre la formazione professionale
Anche non solo compassione al di là anche con servizio direi onorario come tanti altri consulenti che sono qua
La se lei la parola a sottosegretario Luigi Bobba perché a un impegno improrogabile lo ringraziamo per aver comunque presenziato a questa nostra iniziativa
Bene innanzitutto vi ringrazio per l'invito essere qua a
Mi scuso per dove era scappare immediatamente ma il ministro mi ha precettato in un impegno
Che a cui lei non può assolvere devo sostituirlo
Porto anche le le scuse del sottosegretario Tommaso Nannicini che mi ha informato non poter essere qui anche se ci tiene in modo particolare diciamo così a questa riposto la riflessione questo vostro orientamento
E soprattutto al lavoro che si va facendo
Quindi farei solo tre brevi sottolineature senza ovviamente inoltrarmi nel nel vasto nella vasta architettura che la riforma
Costituzionale introduce che certamente
è un'occasione un passo diciamo di cambiamento del nostro sistema istituzionale e noto a tutti che i principi fondamentali diritti doveri dei cittadini sono non sono toccati per nulla da questa riforma
Quello che viene toccato è l'architettura istituzionale la cosiddetta seconda parte della Costituzione
Tema sul quale si discute da tantissimo tempo senza mai arrivare ad una
Vera e propria conclusione quindi adesso abbiamo l'occasione diciamo per vedere se quel cambiamento a lungo
Da da tanti invocato possa diventare una realtà per questo
Voglio prima di tutto apprezzare il fatto che
Abbiate fatto una riflessione specifica attorno ad alcune parti di queste cambiamenti
E che l'abbiate contestualizzata con il lavoro con le scelte con gli orientamenti che condividete
Sia come enti di formazione che come realtà associative che
Collegate agli stessi agli stessi enti
E i tre punti sono questi il primo è chiaro che
C'è una
Volontà assonanza determinata di ricondurre
Ad una qualche regolamentazione unitaria delle materie importanti che si erano come dire frammentate nelle
Diverse disposizioni regionali soprattutto attraverso
La cosiddetta legislazione concorrente che è stato una vere e propria iattura se si pensa che quasi due terzi delle sentenze dalla Corte Costituzionale riguardano il le controversie tra stato regioni e dunque il fatto che
Per citare delle materie che sicuramente hanno un interesse nel lavoro
Nell'impegno quotidiani che voi assolverete dalle politiche attive alla sicurezza del lavoro dalla valorizzazione dei beni culturali all'appunto istruzione e formazione professionale sono tutti ambiti dove le organizzazioni
Il terzo settore e i soggetti gli enti di formazione professionale operano quotidianamente quindi il fatto che queste materie non siano più dentro diciamo così a una controversia quasi infinita e continua credo che sia un passo avanti
Il secondo passo avanti importante lo ha già detto adesso
Tonino Zilio e che l'introduzione di disposizioni generali e Comuni per quanto riguarda l'istruzione e formazione è effettivamente un voltare pagina rispetto a una formazione professionale interamente
Delegata in capo alle Regioni ho avuto proprio anche questa settimana un incontro con nella mia regione
Con molte realtà
Agenzie enti della formazione professionale ho notato un certo atteggiamento di paura no che queste disposizioni GE generale comuni portino un accentramento e a una dispersione anziché una valorizzazione
Dei quello che c'è di buono che si sta facendo
Ecco io vorrei che
Fugaci monco queste paura perché come ha già
Detto in modo chiaramente ville non abbiamo tre punti importanti dentro uno che viene conservata chiaramente la distinzione tra istruzione scolastica istruzione e formazione professionale il che vuol dire che sono due cose diverso e che certo devono parlarsi ma sono due cose diverse che hanno un carattere un'identità
Secondo che il compito dello Stato sarà appunto di fare disposizioni generali e comuni e che l'organizzazione
Nelle realtà territoriali rimarrà interamente in capo alle Regioni come dire c'è
Diciamo un perimetro comune dentro questo perimetro dentro delle regole e che saranno comuni
Diciamo ciascuno può iscrivere diciamo la formazione professionale nella
Lingua del proprio del proprio territorio
Terzo che mi sembra che si sia
Si realizzi una un equilibrio tra il principio di sussidiarietà già qui richiamato che
Da diciamo così forza anche le realtà di terzo settore che esprimono un'autonoma iniziativa come dice l'articolo centodiciotto e il principio di eguaglianza
Faccio solo due brevissime esempi
Nel campo della sanità l'incidenza il numero di interventi nel campo dei tumori nelle regioni del nord
è doppio rispetto a quelle delle regioni del sud ma l'incidenza di malattie di tumore tra la popolazione del sud è doppia rispetto a quelle del nord
è chiaro che questo non è più una violazione evidente del principio di eguaglianza lo stesso potremo dire nel campo della formazione professionale sapendo che in molte regioni del sud non c'è un vero e proprio sistema
E guarda caso in quelle regioni c'è anche il massimo
Di abbandono scolastico e cioè come dire non vi offro una una rete di offre un'offerta formativa adeguata e di fatto impedisco a tanti giorni di poter accedere a una istruzione una formazione
Adeguato e quindi
Mi sembra che la riforma
Realizzi diciamo questo equilibrio tra la dimensione della sussidiarietà e quindi dell'autonomia
Di iniziativa che nasce dai territori e dai soggetti di terzo settore dall'altro però un principio di eguaglianza che a tutti
Deve essere assicurato sui diritti fondamentali e istruzione e formazione salute sono sicuramente tra questi una pari dignità sia che essi abiti in Puglia vedo amico Gianluca butano sia che si abiti in trentino
Ho visto che ma fa avete già fatto una proiezione anche un po'oltre il referendum prima bisogna però vincere il referendum ma l'ipotesi
Di cui sicuramente poi parlerà il professor Salerno di una Agenzia nazionale dell'istruzione della formazione professionale è certamente un'ipotesi diciamo che ha una qualche somma attrattiva e una
Può essere diciamo uno dei modi per dare un seguito effettivo
Diciamo a questa realtà in una dimensione propria autonoma e distintiva
Terza ed ultima cosa nella riforma ci sono modifiche importanti sull'istituto della legge popolare l'iniziativa di legge popolare e sui referendum
Credo che per delle organizzazioni che hanno una base associativa quindici
Basano sulla libera autonoma iniziativa dei cittadini questi due cambiamenti non siano diciamo così acqua fresca
Perché da un lato non andremmo più incontro come è accaduto negli ultimi venticinque anni quasi sempre a dei referendum che non ottengono il quorum e quindi tempo perso diciamo così soldi buttati via sostanzialmente
Ecco perché se si raccoglieranno certo c'è una soglia può più alta ottocento mila firme
Il quorum non sarà più quello
Della maggioranza degli aventi diritto ma sarà dell'ultima maggioranza delle ultime la maggioranza delle ultime elezioni politiche quindi diciamo un quorum collegato alla partecipazione al voto
Così come anche il referendum propositivo consentirà solo non di andare contro qualcosa abrogare qualcosa ma anche costruire qualcosa col tempo
La stessa cosa vale per la legge di iniziativa popolare che certo viene portata
Il soglia centocinquanta mila firme ma i regolamenti della Camera dovranno necessariamente disporre le modalità con cui la proposta verrà esaminata votata non ricco debba essere accettata ma esaminata e costruito in Commissione in Aula
Ricordo quando ero presidente delle ACLI avevamo fatto una proposta proprio sul diritto alla formazione permanente
Che è rimasta diciamo in qualche cassetto della Cameron in qualche di navetta tra la Camera
E il Senato per fare un esempio di concreto
Chiudo dicendo che mi sembra che
Per sintetizzare che la chiave del no e la paura
Cioè anziché
Provare a cambiare con i rischi che tutti i cambiamenti comportano
Ci si
Diciamo
Si rimane in quello che pur con tutte le lamentele le proteste che le cose le che delle cose che non vanno la paura di cambiare di inoltrarsi su una strada sicuramente molti ricorrere ma ci sono ventuno provvedimenti successivi di attuazione della riforma
Parte che è sempre accaduto così non è che diciamo ma è chiaro che dipenderà molto dalla capacità poi successiva anche di tradurre i principi costituzionali in
Leggi costituzionali e in provvedimenti
Successivi quindi è un cambiamento che richiede anche del tempo
La chiave del del sì invece la fiducia la fiducia anche su qualcosa di cui non riusciamo ancora intravedere del tutto quali saranno le conseguenze ma la fiducia nel cambiamento
Fondo anche quando gli italiani furono chiamati al referendum monarchia e Repubblica un popolo quasi tutto di analfabeti a monarchia sapevano che cos'era non aveva dato grande prova di sé come è accaduto molte
Delle realtà istituzionali del nostro Paese no
La Repubblica per tanti era un oggetto sostanzialmente sconosciuto
Però c'era questa volontà di
Aprire una strada nuova e di avere fiducia in un cambiamento che portasse effettivamente le conseguenze positive
Quindi ho apprezzato ripeto
Il vostro lavoro e credo che sia importante che nasca appunto da realtà che operano quotidianamente con le persone con i cittadini anche con i soggetti più deboli
Questo desiderio questa volontà di cambiare sapendo che poi
Molto del lavoro resterà da fare successivamente
Al referendum
Purché il referendum abbia un risultato positivo vi ringrazio
Carica siamo il sottosegretario bomba per quello che ci ha detto ma seduto per quello che ha fatto in questi due anni per l'aia effetti
Per dare questo impulso che c'è stato con il sito la sperimentazione del sistema duale che ha a
C'è anche indotto noi stessi come
Per quelli che sono anche da colonne del sistema e la formazione professionale
A mantenere le radici e la specificità della formazione non incorrere nel rischio di Scola rizzare la formazione professionale è una sfida e lo ringraziamo per questo impulso che ci ha dato anche
Posso Salerno
Che pubblica ci ha accompagnato anche nei percorsi non solo su questi
Ma anche sugli interventi che abbiamo fatto in termini normativi
Nel come azione anche diciamo di lobby da parte degli
Nel sistema di formazione professionale
Che è colui che in maniera convinta ha collaborato
Anche
Alla riforma non soltanto a nostro
A nostro testo che colui che ha redatto anche questo che nostro manifesto i documenti che sono stati distribuiti
Grazie davvero credo bisogna partire da un punto essenziale i diritti non esistono se non c'è uno Stato efficiente che riesce a farlo assicurarci
Quindi ciò che si dice cioè che questa questa riforma determinerebbe un assetto istituzionale troppo centralizzato un uomo solo al comando
Una linea di potere esageratamente volta a centralizzare le decisioni
E che quindi al contrario determinerebbe on detrimento dei diritti riconosciuti nella prima parte dalla Costituzione e ha solamente sbagliato se non abbiamo uno Stato efficiente un'amministrazione pubblica che riesce a utilizzare
In modo corretto le risorse disponibili i diritti sostanzialmente non esistono
Quindi questa riforma va accolta positivamente proprio perché si muove su direttrici assolutamente condivisibili
Sul versante nazionale questa riforma stabilisce dei principi che sono principi utilizzati in tutti gli ordinamenti occidentali democratici
Che servono ad assicurare la necessaria stabilità all'azione del Governo e che sono principi assolutamente democratici sono principi
Notti quali per esempio il fatto che abbastanza illogico avere due Camere elette in modo differenziato che svolgono le stesse funzioni
Questa era una struttura che poteva essere compatibile con una realtà politica economica sociale quale quella osservata dal costituente oggi non ha più ragione diverse
Quindi questa riforma è volta da un lato A razionalizzare e rendere più chiare le trust le responsabilità politiche nazionali
Una maggioranza elettorale una maggioranza nella Camera e del Pepe deputati Governo che risponda quella camera
E arrendere trasparente il processo di concorso nelle decisioni pubbliche nazionali da parte delle autonomie territoriali
Attualmente il rapporto tra le autonomie territoriali e lo Stato che è un rapporto molto intenso
Rapporto che però utilizza strumenti oscuri strumenti indecifrabili le Regioni e lo Stato cooperano
E sì
Confliggono l'uno dove con l'altra attraverso la Conferenza Stato-Regioni un organo che decide senza che nessuno possa entrare dentro l'aula dove queste persone parlano discutono si e confronto
Invece questa riforma cosa stabilisce che i rappresentanti delle autonomie
Saranno eletti mediante un procedimento che vede anche con presente alla volontà del popolo
E saranno loro all'interno del Parlamento che potranno influenzare ma non determinare le materie sulle quali la Camera fra la prevalenza cosa che avviene da per tutto il sistema quindi di responsabilità precise e chiare dello Stato da un lato e delle Regioni dall'altro lato
Seconda cosa importante per noi di questa riforma questa riforma mantiene ferma la gli effetti come una realtà protetta prevista garantita dalla Costituzione perché il rischio poteva anche essere che la che se il piccolo non venisse più
Considerata in Costituzione viceversa lei FP rimane una realtà prevista in Costituzione ha una sua rilevanza costituzionale viene collocata in una disposizione costituzionale più vicina al mondo del lavoro
E quindi viene separata distinta rispetto alle disposizioni generali e comuni che lo Stato detterà in materia di scuola
Perché lei FP non era rimasta secondo la la riforma così come prevista oggi perché se fosse stato previsto il mantenimento della IeFP nella condizione di oggi avremmo avuto venti
Venti anzi ventuno sistemi di gli effetti assolutamente differenziati l'uno dall'altro
Perché avremmo avuto uno spacchettamento un fra un frazionamento una separazione netta fra tutti gli assetti di F.P. all'interno di ciascuna Regione allora
è un problema di eguaglianza è un problema di di Belli essenziali delle prestazioni che vanno garantire in modo unitario su tutto il territorio nazionale e la riforma ha quindi individuato uno strumento molto razionale
Cioè stabilire una cornice unitaria attribuire allo Stato il Governo unitaria del sistema ma lasciare alle Regioni le funzioni di amministrazione attiva sul territorio
Quindi lo Stato potrà avere una governance unitaria
Potrà quindi dettare quei principi di cornice che serviranno ad assicurare speriamo noi unitarietà nell'esercizio del diritto all'istruzione e formazione
Lo Stato potrà dettare finalmente i livelli essenziali delle che finora non sono stati mai
Concretizzati perché non si è mai riuscito a trovare l'accordo con le regioni
E quindi gli elementi essenziali di un sistema comune su tutto il territorio nazionale verranno fissati in modo chiaro e
Unitario le Regioni potranno partecipare al procedimento di scrittura di queste leggi proprio con i rappresentanti che avranno all'interno del Senato
Altro elemento la questa riforma eh una riforma che comunque contiene degli aspetti importanti per i diritti per le garanzie abbiamo già sentito molto importante il fatto che la legge di iniziativa
Del popolo possa vere in futuro la possibilità di essere discussa e
Ed anche in qualche modo votata dalla in Parlamento mentre oggi ciò non accade il referendum il quorum del referendum avviene abbassato laddove si riescano a raggiungere ottocento mila
Ottocento mila firma ma ancora più importante secondo me è proprio
Il
Sistema prefigurato da questa riforma che lascia spazio all'autonomia delle Regioni
Regioni non devono avere paura di questa riforma per quale motivo questa riforma come già detto non cancella nella possibilità che le Regioni
Differenzi nuovi le disposizioni generali e comune stabilite dallo Stato e quindi le possono declinare in modo specifico all'interno dei propri territori
Secondo lasciar ferma la competenza amministrativa delle stesse Regioni salvo la competenza amministrativa che lo Stato avrà per dare attuazione a queste disposizioni di cornice vedremo come noi
Possiamo immaginare quale potrebbe essere per esempio una struttura amministrativa dello Stato adesso dirò anche qualcosa sulla proposta che
Abbiamo provato a formulare circa un'eventuale esito favorevole di questa riforma
Ettore perché la riforma costituzionale tiene fermo ed anzi estende alla gli effetti il regionalismo differenziato
Cioè prevede che le Regioni che si trovano in condizioni di equilibrio di bilancio e questa è una condizione indispensabile
Possono aderire a un sistema di effetti differenziato rispetto a quello previsto a livello nazionale
Quindi quelle Regioni che noi consideriamo più virtuose più Catarci più propensi a sviluppare la gli effetti secondo il proprio modello potranno mantenere questo modello perché la Costituzione
Prevede nella riforma la possibilità di estendere il meccanismo del regionalismo differenziato anche al settore della gli effetti e questa importante
Perché abbiamo immaginato la proposta per il dopo proprio per cercare di venire incontro alti timore cioè che cosa succederà dopo quindi abbiamo cercato anche di
Offrire una prospettiva logica e ragionevole su quale potrebbe essere uno degli esiti questa riforma
Ridotta di voglio dire poi che questa riforma costituzionale
Prevede delle norme transitorie cosa che la riforma costituzionale del due mila e uno purtroppo non aveva inserito nella Costituzione quindi la riforma del due mila e uno che ha prodotto tutti quegli esiti in termini di contenzioso che sono stati adesso ricordati
Senz'altro questi esiti di incertezza nell'applicazione con la riforma costituzionale non ce l'avremo perché viene esplicitato un principio il principio di continuità
Cioè che cosa significa questo che fin quando lo Stato non detterà le nuove disposizioni generali comuni sulla gli effetti resterà afferma
La situazione
Attuale resteranno ferme le norme dello Stato e le norme delle singole regioni
Quindi il meccanismo continuerà a funzionare così come lo conosciamo oggi fin quando non verrà assunta questa nuova decisione a livello centrale con il concorso dei rappresentanti delle Regioni
Sulle nuove linee di sviluppo del Sistema nazionale del gli effetti quindi precedute da un principio di continuità che serve per fugare la paura cosa succede dopo il quattro dicembre
Secondo logo va detto però che se che la riforma non prevede l'entrata in vigore
Immediata di gran parte delle norme le norme relative alla gli effetti come gran parte delle norme di questa riforma
Entreranno in vigore laddove la riforma si approvava il popolo solo dopo lo scioglimento delle assemblee parlamentari quindi c'è ancora un lasso di tempo ulteriore
E allora la proposta che abbiamo cercato di dive immaginare qual è
E quella di un sistema CUP di
Previsione di un assetto
Centrale di governo unitario della gli effetti che possa mantenere la necessaria autonomia al livello territoriale ma nel contempo soddisfare quelle esigenze di unitarietà che oggi sono assolutamente negletta
Quindi un'ipotesi potrebbe essere che dobbiamo immaginare quale sarà l'amministrazione dello Stato competente
Ministero della
Dell'istruzione o Ministero del lavoro questa che è una scelta politica non indifferente
Allora prendendo spunto da esempi anche piuttosto recenti si potrebbe immaginare una struttura amministrativa
Centrale in cui siano compresenti sia l'uno che l'altro che dia luogo quindi abbiamo un d'una agenzia a livello nazionale in cui siano rappresentate anche le amministrazioni delle Regioni
E in cui si dia voce agli enti di formazione che sono i soggetti che operano in concreto nella erogazione dei sistemi della gli effetti dei percorsi della IeFP
Quindi una struttura che abbia quel potere regolamentari
Per esempio nella definizione della retta
Quei poteri collegati alla vigilanza del sistema quei poteri collegati alle normative nazionali che sono indispensabili per assicurare il funzionamento
Unitario sui profili professionali sul riconoscimento delle qualifiche a livello nazionale
Quelle competenze relative alla definizione dei princìpi relativi alla distribuzione delle risorse finanziaria che è un tema molto importante o tema delicato per il quale occorre avere naturalmente una visione unitaria collegata alla erogazione di percorsi su tutto il territorio nazionale perché questo punto
Importante
Avvera accolta dalla il sì significa togliere una sfida ma che serve per quale motivo per poter portare la istruzione e formazione professionale dove oggi attualmente non c'è
Un altro punto fondamentale e qui potrei anche voi dopo chiudere quello collegato all'efficienza nell'uso delle risorse pubbliche la riforma costituzionale prevede alcuni principi
Assolutamente innovativi posti a livello costituzionale oggi sono posti in alcune leggi ma sono completamente trascurati
Primo principio è quella di trasparenza nelle attività delle amministrazioni pubbliche
Questo è un principio che in alcune leggi è scritto ma poi diventerà un principio costituzionale cioè vale a dire o principio sindacabile dalla corte quindi un principio realmente cogente
Secondo principio il principio dell'assist under
Di cui parliamo
Spesso che però viene applicato in modo molto differenziato dalle singole Regioni producendo effetti distorsivi nell'uso delle risorse
E naturalmente determinando il fatto che i finanziamenti del percorso di effetti assolutamente differenziato fra le varie Regioni endo risponda criteri obiettivi internazionali
Allora la riforma cosa dice quando si tratterà di funzioni esercitate dagli enti territoriali regioni comuni e Province su questo e poi la possiamo anche dire qualcosa
La legge dello Stato la legge dello Stato determinerà i costi Standard è il fabbisogno standard
Collegati all'esercizio di queste funzioni e quindi saranno stabiliti questi parametri unitari che serviranno ad assicurare un'erogazione
Razionale delle risorse collegato a un uso efficiente delle risorse e quindi anche a un livello ottimale nella assicurare il diritto alla istruzione
La riforma naturalmente a tanti aspetti sapere sono coinvolti quarantasette articoli della Costituzione in realtà quelli toccati direttamente sono meno sono più o meno i
Ventisette
Quello che posso dire conclusivamente anche per
Diciamo se vogliamo dare una
Giudizio complessivo di questa riforma che la riforma moderata
è una riforma che non stravolge i principi costituzionali non tocca
Le norme relative ai diritti anzi cercando di assicurare una struttura istituzionale più efficiente più chiara nelle responsabilità
Potrebbe ma speriamo potrà assicurare una maggiore soddisfazione dei diritti previsti in Costituzione ma spesso non rispettati
è una riforma che poi
Tende essenzialmente ha potere garantire
Alla
Rapporti fra lo Stato e le Regioni un sistema più chiaro un sistema più comprensibile nella distinzione delle competenza quindi
Posso dire conclusivamente che non bisogna avere paura di questa riforma è una riforma che va
Naturalmente in alcuni punti potrebbe essere corretta ci sono delle norme che sarebbe del potuto essere scritta in modo
Meno diciamo
Prolisso con qualche diciamo correzione linguistica
Formale ma senz'altro come una riforma
Che potrebbe rassicurare al Paese una innovazione nell'esercizio delle delle funzioni e che tocca molti aspetti collegati alla IeFP collegati al terzo settore
Necessari per poter far ripartire questi settori questi aspetti così importanti
Per la vita della collettività per la vita di ogni cittadino
Gianluca Budano anche dirigente nazionale del terzo settore ma anche dirigente nazionale delle ACLI
Sì qualche
Battuta per argomentare per essere fedeli anche un modello di democrazia deliberativa dove
Delle proprie posizioni si dà ragione con argomentazioni e quindi che non con lo slogan molto caro hai ai nostri mondi quindi ai mondi
L'impegno o dell'impegno civile organizzato nel terzo nel terzo settore italiano
Per per dire poche battute riprendendo quanto già affermato sia dalla da Tonino Gigliotti al professor Salerno sia dal sottosegretario
Bobba rispetto ad alcuni punti da valorizzare di questa riforma
E rispetto ad alcune aspettativa del posto di forma perché alcuni pezzi vengono lasciati a successiva normazione o di carattere costituzionale o di carattere
Ordinario o o o diventano competenza del nuovo Senato o delle Regioni e quindi diventeranno oggetto di e richiamiamo la dico diciamo di concertazione anche tra il centro la periferia
Su questo voi
Io anche qualcosina molto velocemente su quali sono le aspettative rispetto a questo a questa è una novità nel nostro contesto istituzionale
Provando a declinare quella che una volli ha una cultura riformista che ci appartiene ma di cui però dobbiamo anche qui dare ragione ed esso coerenti nel nel posizionarci con argomentazioni che siano chiave concrete e precisamente individuabili
Un pensiero quindi che dia ragione e sia coerente con quello che facciamo
Il mondo del terzo settore lo diceva molto bene il Sottosegretario Bobba lo lo dice a dire il vero da quando il presidente Renzi iniziò a presentare quelle che erano le linee guida a lanciare
Le linee guida la riforma
Sullo sul terzo settore che è un mondo molto variegato mondo molto variegato che porta in sé sia il mondo associativo e l'aggregazione spontanea
Organizzata a vari livelli e con vari e anche forme di con cui
Le organizzazioni si esprimono grandi e piccole che siano
Più o meno organizzate e anche un mondo dell'impresa vocazione sociale che alle sue difficoltà e Hapoel poi anche le sue regole da un rapporto in n i termini del principio di sussidiarietà orizzontale richiamato
Evitiamo ATO più volte stamane che porta però delle complessità di rapporto con lo Stato e quindi poi con la pubblica amministrazione a cascata su cui questa riforma a Avati incidere e su cui non so mondo si deve
Si deve interrogare
Io parto dalla riforma il terzo settore perché credo da lì sia partita per il nostro mondo quella il confronto con la nostra cultura riformista con la vostra la nostra voglia di riformare le cose in quanto questa riforma per volere del Governo
E partita è stata denominata vi fa ma il terzo settore ma dentro di fatto ci ha messo una nuova visione di società
Un nuovo modo di vedere il rapporto tra privato sociale tra è pubblico e settore pubblico
Avverto anche a qualche forma di sussidiarietà anche circolare quindi ha messo in discussione e il il rapporto Sato homo Portit per inserire richiamo dottrina di Zamagni Anna
Memoria non solo e quindi di cui non abbiamo il copyright però su cui questa riforma apre anche su cui nei decreti delegati ci si aspetta
Come dire che poi si declino bene i principi
Contenuti nella
Nella legge delega
Questa riforma ha portato consente il dibattito è stato un dibattito molto lungo anche una voglia di
Rivoluzionare in qualche modo le forme di partecipazione su cui tante Regioni anche sanno iniziando a legiferare sia con i formo sia con le organizzazioni di terzo settore territoriale
Bene questo questa voglia la nostra cultura riformista
In un modo come devo dire di approcciare alle questioni su cui con la riforma il terzo settore ci siamo misurati anche anche sul territorio anche nel rapporto con le nostre amministrazioni regionali che
Hanno discusso con il Governo già a all'inizio della nell'adozione delle linee-guida su questo tema
Incrociamo anche molti pezzi della riforma della riforma costituzionale
La prima e la revisione dei quorum referendario di cui ha parlato il Sottosegretario e lì e l'istituzione e quindi di rendere efficace anche ciò molto spesso referendum
Vengono dalla partecipazione attiva dei cittadini singoli organizzati che siano in maniera più o meno
Più o meno spontanea questo aiuta a a neutralizzare quel quella forma di inflazione amento dello strumento referendario tessere che in sul versante dell'efficacia
Sappiamo molto bene lo diceva onorevole Bobba che fine che fine abbia fatto e come venga percepito inserisce
La proposizione del referendum propositivo anche io quindi di fatto la forza l'iniziativa legislativa anche da parte
Del popolo
Conservo incrocia dei temi più grandi ma che toccano il non solo i nostri mondi le ATI si sono espresse con un documento qualcuno l'ha ritenuto non particolarmente netto ma invece
A me pare che insomma siccome conta lo scritto non il le interpretazioni la dire da cui si parte del su cui ci si su cui ci si confronta con i terzi invece mi pare la Direzione nazionale annetto del naturale pluralismo nell'organizzazione abbia detto con chiarezza
Come la pensa e non abbia tradito quella che la propria
Cultura na la propria cultura riformista questa riforma impatta quindi anzitutto e ci si aspetta che poi impatti
Successivamente con la riforma della partecipazione del nostro Paese perché
Lo dice molto bene il il manifesto che abbiamo sottoscritto se da un lato si abolisce il CNEL
Dall'altro lato ci si aspetta però che in un'ottica di revisione del modello anche di partenariato chiamiamolo così socio economico nel rapporto con con il pubblico o si cambia anche il registro e quindi ci fidiamo dei luoghi che possano non sostituiva il CNEL ma che possano aggiornare adeguare fa una manutenzione
Istituzionale da questo punto di vista sui meccanismi di partecipazione
Dei cittadini nel rapporto anche su alcune scelte importanti che riguardano l'economia l'economia e lavoro così come è auspicabile una riforma dei corpi intermedi che non sono solo i partiti
Su cui molto spesso ci si focalizza con non più con più attenzione ma riguarda anche le le organizzazioni IRI che noi cioè noi viviamo in cui meritiamo e poi bisogna approcciare bene al tema del Senato delle Regioni
Dove se è vero che bisogna andare come dire se la logica quella di riscrivere il rapporto tra centro e periferia una maniera diversa non a detrimento
Ora forza amento di uno dei livelli istituzionali ma è poi un aveva qui il testo costituzionale di riforma costituzionale molto chiaro di riscrittura di questo rapporto con il territorio che ha prodotto dei guasti
Le materie delegate hanno come dire non hanno brillato o di efficienza sui livelli sui livelli regionali
Al netto delle degenerazioni che voi sul territorio anche
Si sono create
Contestualmente andare in un senso in senso sussidiario vuol dire piaceva hanno di più il testo originario a dire il vero che riguardava il Senato delle Regioni dove si prevedevano delle forme di sussidiarietà
Più spinte il Presidente del Consiglio può potenzialmente di coinvolgere alcuni esponenti anche del civile organizzato e quindi non passare semplicemente dalle forme della della classica nomina dei cinque senatori a vita quindi da questo punto di vista la riforma
è stata un po'il testo è stato un po'depotenziato su questo versante per ore
Che la sfida di coinvolgere i Consigli regionali una nuova geografia istituzionale che descrive il rapporto tra centro e periferia transato e territorio
E richiede anche una tensione particolare sullo sulle leggi elettorali regionali questo sul posto perché un conto è essere eletti in Puglia
Dove
Anche qui al netto della del delle degenerazioni del modello di democrazia consensuale spintonate alla ricerca delle preferenze su grandi circoscrizioni che complicata che non è detto che porti necessariamente a forme di rappresentatività
Efficace mettiamola
Così per edulcorare un po'questo pensiero quindi a non essere troppo critici ma abbiamo anche il sistema di missili in tante altre Regioni e quindi
E in teoria in pratica mai potremmo avere
Dei i consiglieri regionali eletti nei listini contestualmente che diventano anche senatori della Repubblica
E quindi delle forme di accesso alla carica pubblica in Senato che diventa un luogo tutt'altro che insignificante rispetto alla Camera dei deputati perché guardando bene il testo della riforma insomma
Vi sono competenze vi è un compito di concertazione istituzionale tra Governo di fatto che avrà un ruolo importante
Nel dare anche alcuni imputo e territori e quindi regioni
E dove sappiamo come è andata all'esperienza e la Conferenza Stato Regioni che non se ne è stata particolarmente efficace comprendiamo quanto sarà difficile mette l'insieme e tutti i territori con i propri rappresentanti illusi modello che vada a rafforzare la e a rendere omogenee
Nel posso riforma le modalità con cui si eleggono i consiglieri regionali diventa anche fondamentale per non avere
Geometrie variabili in un sistema di già perse compresso il giudizio complessivo
E un giudizio quindi positivo per chi vuole riformare il Paese
E per chi i come dire vuole andare al di fuori della diatriba a del momento le riforme e dicono se GUA Tano avanti non al nel medio periodo ma al lungo periodo e quindi la cronaca a politica
Non può incidere chiaramente in non è oggetto nostra valutazione altrimenti come come dire rischierebbe di come Saccà adendo purtroppo nel dibattito in cui c'è una grossissima disinformazione rischierebbe invece
Di deviati rispetto i contenuti della riforma che hanno un alto tasso un alto contenuto innovativo
Intervento conclusivo è sempre più recente
Grazie io sono uno di quelli che invece un po'di paura se la
Quindi
Inizia a dire con questa dichiarazione la la mia posizione ha paura se non cambia nulla
Nel senso che spesso si pensa che lasciare le cose come stanno
Vuol dire per quei pochi fortunati nelle regioni dove esiste un sistema di formazione professionale che si possa andare avanti a vita
Io arrivo da Lombardia forse l'isola più felice da questo punto di vista
Quello che dico e che così sicuramente anche noi siamo destinati a un forse lento fosse
Insomma comunque declino abbiam visto già in alcune regioni sua le Regioni Walter dispersione vuoi per riduzione delle risorse o forse più per dispersione Risorse
Tutte anche la Lombardia inizia sulla formazione professionale a
Non vederla più come
Un'attività da salvaguardare a tutti costi
Allora dico qual è la possibilità
Invece di poter continuare a fare quel servizio che rientra nelle dell'attività dei servizi essenziali che in Lombardia coinvolge quasi il venti per cento delle
Della leva scolastica quindi
Un numero vicino al quarantacinque mila allievi che tuttora che oggi sono sono nelle aule come si fa a
Assicurare che non solo
Questa attività possa svilupparsi anche Regioni dove non sono non si sono stati sviluppati sistemi ma anche nella Regione dove i sistemi esistono possa continuare ad esistere
Ecco io credo che non sia più possibile lasciando solo le Regioni
Perché abbiam visto negli ultimi anni che così facendo e c'è questo lento Lombardia molto lento quindi son contento non è che mi dispiace ma come in quel declino riduzione Risorse Bilancio approvato credo l'altro ieri non ancora pubblico togliere qualche migliaio di la centottantacinque centocinquanta e concrete
Però il sistema costa duecento
Allora lasciamo tutto così
Nell'arco di qualche anno andando così avremo i problemi che altre Regioni hanno visto diventa poi problematico gestire per cogliere smantellare non dare una possibilità
Ai giovani e son convinto che il venti per cento Lombardo ad essere il venti per cento di tutta Italia
Non a caso abbiamo quasi raggiunto il venti per cento perché il sistema Bobba ha deciso di poggiarsi molto sulla formazione professionale per sviluppare l'apprendistato ma perché perché
Non si poteva fare differenti Ferente mente se non si giocò apprendistato sulla formazione professionale non si ottenevano i risultati che Lombardia scusate conosco quelli ma
Dovrebbe essere così in tutta Italia sono stati nel giro di pochi mesi quasi
Anzi duemilacinquecento novantanove
Bloccate per
Retail per raggiungimento del dell'utilizzo delle soglie di delle delle dei finanziamenti disponibili
Ora
Chiaramente c'è
Un numero e quello sarà vedo che trova una corrispondenza con altre nazione europea di questo venti per cento della scelta dei giovani avviarsi verso
Una professione poi sappiamo
Tutta l'attività educativa che se in questo no non sto qua raccontarla perché avete insomma siamo colleghi tutto sommato quindi conosciamo le fatiche la capacità educativa anche nel gestire
Il grande numero di aziende che si rivolge agli enti di formazione che oramai sono evidentemente dei luoghi dove si giocano le politiche lavorativi dei dei giovani
Ora io vedo questa possibilità che molto sulla fiducia perché inizia un percorso non c'è scritto in questo documento cosa sarà di noi però dico sicuramente
A un declino lento preferisco la possibilità di giocarmi su una
Vera
Possibilità per costruire un sistema che invece abbia il respiro il
Destino che deve assolutamente a vivere è un
è una strada che inizia mi auguro
Che noi che siamo sostanzialmente i
Principali foto di questa strada
Non non ce lo dimentichiamo perché inizierà un lavoro che dovrà portare il Governo tutti gli elementi
Decisori con qualunque tipo di sistema io ho visto quello che è stato ipotizzato se non sarà quello sarà un altro Sindaco un qua iniziare questo percorso per assicurati che sistema venga sviluppato in tutte le Regioni e mantenuto dove esiste
Io dico solo questo
Hanno
Centodieci minuti che dopo dobbiamo anche lasciare la sala si son lei giornalistiche vogliono fare degli interventi
Oppure anche persone
Cioè professor professor BA di dio Pan poche per fare un
Dare un piccolo contributo
Scusa
Se vuole
Allora
Solo
Beh grazie Livio Maurizio perché penso pezza d'ora che ci fanno parte del regime
La difesa del CNEL necessarie anche
L'impegno sarà quello di affermare le nostre convinzioni nel rispetto ovviamente anche dei criteri di opinioni diverse ma convinti che il andremo a votare sì ma soprattutto anche a convincere altri a votarlo