Critica e militanti

Buongiorno da Radio Radicale qui manca Marchesini per la rubrica critica militanti è uscita da Adelphi un'antologia di iscritti di Cesare Garboli uno dei maggiori criticità gli anni della seconda metà del Novecento nato nel mille novecento
Morto nel due mila e quattro intitola la gioia della partita ed è curata da lavora desideri e Domenico Scarpa gli iscritti vanno dal mille novecentocinquanta altrettanto affette quindi la prima parte dell'attività
Se l'attività di questo strano critico che esplorata soprattutto con la terra di nessuno che sta tra
La biografia e l'opera
In da
I saggi gli articoli del Garboli giovane che a volte almeno una scrittura ancora vaporosa piena di volute che faticano
A toccare terra ti vengono quelli che sono poi
I suoi termini principali Garboli tra l'altro nasce
Come vanti sta i sempre utilizzerà nell'interpretazione dei suoi gli autori della realtà due categorie eticamente dantesche infernali la violenta e la prontezza
E lo farà anche per
Interpretare l'altro suo autore della vita Molière la violenza di don Giovanni e la frode di tartufo
Chi andante che Molière parlo all'inizio della sua attività e alla fine perché quando è morto stava
Preparando traduzioni e commenti entrambi entrambi gli autori ma inique raccolta colpisce appunto la presenza anche di quelli che sono il leitmotiv un po'di
Di tutte le raccolte maggiori di questo di questo critico ad esempio la diffidenza verso
L'orgia di romanticismo e decadente firmo nella
Concezione della letteratura come per la letteratura salvato R. dimesse la vita la passione per quei libri che danno dice Garboli uno scandalo tecnico cioè che nascono confini non letterari
I calcoli di
Per il lavoro e modificarlo Ferrero in parte di Salvatore Bruno e qui ci sono le che deve editoriali che Garboli editore collaboratori di alcune
Tante cause italiane tende lungo gli anni Sessanta c'è il tema anche del cinema non
Meraviglioso commenta luci della ribalta e anche una riflessione
Il tarda
Sul cinema come arte tra virgolette che in realtà è eccessiva che è una sorta di droga perché le manca quel quell'alone d'ombra arriva anche con l'alone d'ombra che c'è
Nelle vere e proprie arti e Garboli dire altro perché l'irrealtà del cinema sì
Sire vive solo mostrandosi come tale non volendo fingere di esserne peraltro né letteratura
Splendidi sono poi i pezzi del Garboli critico d'arte
Subito leghi la pittura e la realtà vita come perenne atteggiamento opposta
Il contrario di quel Caravaggio che gettava sui quadri una luce bianca come un lapsus e qui si ricorda un racconto che gli oppone
Viene in mente di Manlio Cancogni altro otto ore caro caro accendere a Cesare Garboli
Bellissimi poi sono alcuni ritratti come quello di Ennio Flaiano dice Garboli
Con quegli occhi umidi e Neri il volto intenso espressivo baffuto di Paliano centromeridionale
Le tasche piene di oggetti l'abito tropicale quelli stupori intelligenti di chi finge di variante mi di meravigliarsi di tutto per comunicarvi non la sua intelligenza ma la sua allegria
Flaiano assomigliava al più caro dei miei ricordi Martini Ayane
Ok lì
Dice Garboli che è un artista nella sua bottega aveva preparato per fabbricare Pellini una patta di grana forte e un dio di nascosto di soppiatto
E l'ha cambiata sotto gli occhi come la creta preziosa e gentile così è rimasto un disaccordo negli ambienti di Fellini una strana disarmonia
Ecco intende corpulenti e delicati sul torso di bisonte si incastra un collo massiccio è un grande quali calmo contratta con la capigliatura tale Pepe che sembra messa lì solo per smentire la calvizie
Ma come ti pare a mettere insieme questa attenzione pensierosa il corruttore di questo molto di capo con la piccola graffiata incredibile Boccardi da Cherubino
Ecco come chiudere Garboli un grande ritrattista e nei saggi per usare una sua espressione tra le idee come si trattano i personaggi a poco a poco si vede in questa raccolta definirsi
Un modo di trattare
Il trattare i libri e la realtà una certa cattura impazienza una certa
Inclinazione a riportare a metafore sartoriali culinario avventurosamente infantili
Quella letteratura che altrimenti
Puzza troppo di scuola
E c'è un altro un altro pezzo molto indicativo delle contraddizioni Garboli rimane il critico parla degli scacchi e dice
A un mio tendenzialmente creativo si oppone in ogni giocatore di scacchi un super io che gode a sprecare le proprie energie
Lascio parlare la propria intelligenza
Facile preda degli scacchi non è solo chi si attentato da un sentimento di potete infantile banchi che prigioniero al tempo stesso di un'altra nevrosi in una condizione insuperabile di passività
C'è molto cui di Cesare Garboli di cui avete ripubblica la gioia della partita a cura di Laura desideri Domenico Scarpa criticabile novecentocinquanta al settantasette cioè un anno prima che
Garboli dopo il delitto morosi trasferisse tornassero in quella Roma purulenta infetta di tartufi
E di piombo nella sua casa del cliente di parte di Camaiore aspettiamo il prossimo volume
Con i tetti inediti uguali editti che la deliberi e Scarpa a quanto pare arrivo virando sempre per la verifica a ricrederci venerdì prossimo