Presentazione del "Rapporto Svimez 2016 sull'economia del Mezzogiorno"

Pubblicamente ringraziare il Presidente della Repubblica
Mattarella che ieri a inteso alla nostra richiesta di patrocinio per la giornata di oggi a
Invece ci ha invitato a al Quirinale
Presentarglielo il come dire un po'considerazioni le prospettive
Indirettamente con un colloquio
Cui siamo
Stati
Coinvolti con molta
Serenità proprio con il Presidente quindi volevo ringraziare pubblicamente di questa
Segnale di attenzione di interesse
E
Che è stato
Particolarmente anche utile nel capire
La effettivamente
Il focus della nostra
Analisi
Per tarare duro
E per
In qualche modo prospettato lo
Ai livelli più
Importanti del Paese
La nostra
Aggiornata inizierà con
Due
Illustrazioni del rapporto
Fatte dalla il direttore
Riccardo Padovani del ricevente Rettore Giuseppe Provenzano che appunto daranno
Conto
Di una
Rapida e concisa ma
Sostanziosa illustrazione di dati grafici e tabelle che dovrebbero darci il quadro del delle vicende
Del due mila quindici di alcune prospettive per il due mila sedici e nella lunga storia
Che
Le vicende del due mila quindici soldi cui alle diciannove e quindici sono per così dire l'esito
Più vicino a noi e poi avremmo
Io farò alcune considerazioni e anche per
Recuperare il caso saranno estremamente Brevind ma
Orientate anche a stimolare nella
Negli interventi programmati che prevedono appunto
L'intervento di Domenico Arcuri del
Amministratore delegato di Invitalia e quindi un realizzatore enti politiche
E di
Indirizzi di politica di sviluppo nel caso specifico dell'onorevole
Francesco Boccia che Presidente della Commissione Bilancio della Camera
Purtroppo non ci sarà
E non
Relatore Vincenzo De Luca ma sarà
Presente il rappresentante della campagna all'interno anche
Devo dare Svimez euro dall'onorevole Michele
Gli eccessi del Presidente Michele Emiliano
Mi scuso grazie
Ringrazio invece di essere
Or ora Presidente poi
Devo dottor Marco Gaeta Presidente dei Giovani imprenditori che più volte intervenuto sul tema mezzogiorno
Nel recente passato purtroppo presidente Olivieri Oliverio influenzato quindi non può partecipare abbiamo invece
Presidente Marcello Pittella della Regione Basilicata che è qui presente quindi
Tutti elementi che io diciamo ritengo importanti proprio per fare un ragionamento
Di sistema e ovviamente le conclusioni
Particolarmente
Attese da parte del
Del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De vincenti che inaugurato in questi mesi teste periodo con intensità proprio rapporti con le regioni la costruzione
Odierna definizione del masterplan che in qualche misura dovrebbe essere il piano strategico di intervento in cui il Mezzogiorno ritorno avere un ruolo
Nell'ambito delle politiche e nazionale
Ora e quindi io
Per passerei immediatamente era parola al
Direttore Svimez Riccardo Padovani per illustrare
La sua Dossetti dati statistiche e tabelle
Dandone una lettura appunto che è quella che abbiamo
Condiviso nel Consiglio
In questo periodo di
Uniti di confezione nel rapporto due mila sedici retto
Il rapporto dello scorso anno aveva messo in evidenza soprattutto i tratti di fondo delle trasformazioni economiche
Sociali demografiche avvenute nel periodo di crisi quest'anno tema sarà sempre naturalmente non trascurando anche i dati
Medio-lungo periodo
C'è
Oltre a una lettura della nuova situazione congiunturale che presenta degli elementi indubbiamente di novità sempre l'identificazione delle condizioni per porre sul PIL solida base va di partenza dell'economia meridionale del sud
Mentre nel
Mille quindici l'economia mondiale ha conosciuto un rallentamento ridimensionando ridimensionando anche le attese sulla ripresa italiana che si sono via via abbassate per il Mezzogiorno è stato un anno positivo ben oltre le previsioni formulate
Da noi ma credo in generale
L'uno per cento di crescita del PIL interrotto sette anni di contrazioni consecutive che avevano prodotto una caduta del PIL di tredici punti
La performances del Mezzogiorno attratto ha dei tratti indubbiamente di eccezionalità
Perché si è giovato di una annata agraria particolarmente favorevole di una crescita del turismo legata anche alla deviazione dei flussi dai Paesi del Nord Africa interessati attrarre mediterranea interessato della crisi
Come
Però nella crisi l'epicentro era stata l'occupazione diciamo
Il centro della caduta anche nel due mille quindici l'occupazione è stata una componente decisiva dall'occupazione ricresciuta lume sei per cento e debbo dire che i dati relativi all'ultimo trimestre sono positivi perché
La crescita del due mila sedici proseguano né otto per cento è soprattutto un dato nove dato dalla ripresa della crescita dell'occupazione giovanile che quest'anno fa altre nove per cento dei primi dati questo non era avvenuto fino all'anno scorso
Ma un fattore poi naturalmente particolarmente significativo
Cioè inciso sulla congiuntura è stata l'accelerazione della spesa dei fondi strutturali
Per la chiusura del ciclo due mila sette Ludmilla e tredici
La sfida ora naturalmente quella di non lasciare che questa ripartenza del due mila e quindici conservi carattere di eccezionalità affidando sia solo a condizioni congiunturali non sostenute da precise scelte politiche
Bisogna avere infatti la consapevolezza che va di partenza si
Si dice non solo in un quadro di persistente emergenza sociale ma anche di persistente fragilità strutturale
Naturalmente la crescita dello scorso anno non poteva fisiologicamente ridurre in maniera significativa il depauperamento di risorse di Investimenti intervenuto dentro durante la crisi
Quindi mentre si conferma dei grandi problemi strutturale legata alla dimensione
Bisogna
Proseguire per spezzare la lunga spirava di bassa produttività e bassa crescita che era perdura
Tuttavia ecco
Ripeto i dati recenti hanno una grande importanza perché tu mostrano una capacità di reazione dell'economia meridionale
E testimoniano che la grande recessione che soprattutto per il Sud è stata grande recessione e non ha fatto venire meno le capacità del Mezzogiorno di rimanere agganciata alla difesa nazionale e internazionale
Questo fino a due anni fa non era scontato perché obiettivamente il sud
Procedeva in parallelo
Ci confermano questa e le attività anche le previsioni fidi tornano poi rapidamente che mostrano che per il biennio due mila sedici due mila diciassette ci sarà una crescita in entrambe le aree
E quindi sembrano indicare che sia l'Italia che il Mezzogiorno sono usciti hanno imboccato la strada dell'uscita dalla grande recessione
Il problema quindi diventa quello dello sviluppo economico nazionale e acquisto Scoppa acquisto scopo l'andamento dell'economia del sud è un
Fattore decisivo per tutto il Paese in particolare
Favorevoli risultato del due mila e quindici è strettamente correlato la dinamica degli investimenti pubblici
Rispetta i quali appunto la reattività del Mezzogiorno si è confermata partitamente significativa cioè gli investimenti effettuati per chiudere il ciclo hanno avuto un impatto
Abbastanza immediato sulla sull'attività economica
Come diceva il presidente Giannola uno dei temi che noi riteniamo che non spese sia necessario rilanciare il
Paese dall'interno in presenza di una congiuntura internazionale più fragile del previsto
E
Riteniamo che questa azione sia
Assolutamente necessaria per
Il riposizionamento compiti Ivo dell'intero Paese
Qui appunto raggiungessero delle cose noi da tempo segnaliamo che la soluzione per i problemi strutturali non verrà da un aggancio alla ripresa
Ma che il vero tema è quello dello sviluppo che appunto è cosa diversa dalla crescita il che comporta appunto un rafforzamento degli degli investimenti pubblici ecco questa azione
Forse una piccola precisazione non è certo incompatibile con altre misure come quelle volte alla riduzione delle tasse
Che sono un incentivo alle decisioni di investimento privato soprattutto per il Sud ma che e tutte le nostre elaborazioni mostrano nel caso del sud di avere un'efficacia decisamente minore rispetto agli investimenti
Questo anche per le stime del nostro modello econometrico che dovranno poi illustrato dal
Dottor provenzale
E da ultimo
In questa ripresa degli investimenti il tema cruciale quello di un coordinamento per due sempre mancato
Direi
Da sempre con gli della politica di coesione con gli interventi ordinari
Che sono stato il vero buco nero negli ultimi anni e e questo coordinamento a nostro giudizio è assolutamente indispensabile per rendere efficace la politica di coesione
La stessa politica che si farà sui fatti
Cioè se non si spezza questo circuito della sostanziale sostituti di vita della politica di coesione gli interventi ordinari sia negli investimenti sia negli interventi diciamo per i diritti di cittadinanza
Qualsiasi anche diciamo miglioramento nella gestione della politica di coesione non è sufficiente
Ora passerei appunto all'illustrazione dei principali dati e poi mi soffermerei un poco di più ecco ne margini mantenendo una ventina di minuti sulla politica industriale
Bene e quindi
Come avevo accennato nel due mila e quindici prodotti italiana è tornata a crescere dopo tre anni di cali consecutivi allo zero otto per cento segnalando l'avvio della ripresa
Anche questo è un tema che ci preme segnalare perché anche rispetto a polemiche
Che ci sono state diciamo nostro cambio di umore non è così due mila e quindici vedo una ripresa perché l'Italia nei tre anni prima andava male quindi le do fin da e quindici riprende il sud nel pasticcio
Il recupero però appare lento se confrontato con l'aria europea dove la crescita è stata al doppio
A fronte dello dello zero otto l'uno e sette nell'Unione europea è stato del due per cento quindi ha continuato ad aprirsi la forbice di sviluppo tra l'Italia e l'Europa
Che solo negli ultimi anni è aumentata questa forbice di nove punti percentuali
Si tratta di un mancato aggancio o di ritardato agganciare la ripresa internazionale che non è riconducibile solo a fattori congiunturali e neanche solo alle politiche restrittive di Bilancio ma a causa di lungo periodo strutturali che sono all'origine del nostro divario di competitività che attengono indubbiamente
Al funzionamento della pubblica amministrazione pari elementi di contesto
Il nostro e questo è un punto che ci preme dire anche poi perché è un po'un capo la cupola sopra la stessa valutazione degli andamenti del sud è l'unico Paese europeo in cui la dinamica della produttività
è stata negli ultimi anni quattordici anni negativa a fronte di grande incrementi in tutti gli altri grandi Paesi europei ristorni mi dà il senso di un terreno perso
Venendo al Mezzogiorno all'interno di questo quadro due mila e quindici come
Anticipate è stato un anno per molti versi eccezionale che ha interrotto la con serie consecutiva decade del prodotto e avete fatto realizzare una crescita anche maggiore secondo le nostre valutazioni di conto
Di preconsuntivo il PIL è cresciuto del Mezzogiorno dell'uno per cento
Recuperando la caduta dell'anno precedente
Con un incremento di zero tre punti maggiori che nel resto del Paese
La crescita del prodotto nelle regioni come accennato
Ha beneficiato di alcune condizioni peculiari annata agraria molto favorevole crescita del servizio in particolare del turismo
Chiusura della programmazione dei fondi strutturali
Debbo dire che pure se però si concentrano appunto in alcuni settori picchi principale anche il tono dell'industria manifatturiera e delle costruzioni e migliorato questo non è da poco le costruzioni che ardevano
In continuazione prodotto hanno fatto un piccolo aumento e l'industria manifatturiera è cresciuta del due per cento anche questo diciamo un elemento diffusa se abbastanza settorialmente a quasi tutti i principali comparti
Il recupero del Mezzogiorno appare ancora più forte in termini prodotto per abitante in virtù dei trend demografici che hanno visto calare la polla popolazione al sud è in crescita al nord
La crescita del PIL pro capite è stato dell'uno e uno a fronte dello zero sei per cento seppur modestamente tornata ridurre dopo alcuni anni il divario rispetto al nord
è tornata a quarantatré virgola cinque punti contro i quarantatré nove quindi mezzo punto di PIL pro capite recuperati in un anno
La ripresa della domanda
Questa è una considerazione di ordine più generale sperimentata dal Mezzogiorno a partire ad un metro indice ha avuto ed avrà effetti positivi sulla crescita di tutto il Paese
Lo sviluppo del Mezzogiorno infatti del Centro-Nord infatti legati molto in buona misura anche all'andamento favorevole dell'economia meridionale data la forte integrazione tra le due economie
Qui è utile richiamare appunto lesi i risultati di indagini strutturale della Banca d'Italia che mostrano come il sud rappresenta un mercato di sbocco fondamentale della produzione nazionale
Pari a oltre un quarto di quello del Centro-Nord lo spazio di domanda oltre tre volte quello dell'esportazione dello stesso Centro-Nord verso i Paesi del dell'Unione europea
Quindi questo legame
Che diciamo quel recitato può sembrare rituale è un fatto strutturale preciso cioè il sud esercita un forte stimolo
Sull'economia del nord e debbo dire che anche gli investimenti al Sud
Dagli ultimi dati hanno un effetto per il quaranta per cento si trasformano in
Un'attivazione dell'economia del no
Nel due mila e quindici questa crescita del prodotto ecco qui va con poco più rapido ma
Pare importante è stata sostenuta sia da una ripresa dei consumi che degli investimenti i consumi finali interni sono cresciuti dello zero tre per cento al sud comunque all'ancora l'anno prima anche se meno che nel Centro-Nord dove sono cresciuti dello zero
La differenza tra durare e tutta nella componente privata perché nella pubblica amministrazione proseguendo nei suoi risparmi ha visto un calo in entrambe le aree anche nel due mila e quindici
E la componente privata perché i consumi delle famiglie sono aumentate le armi due mila e quindici del Mezzogiorno solo dello zio e dello zero sette dato molto importante contro l'uno e due nel resto del Paese
Qui però non è che le diamo anche ai fini delle previsioni sugli andamenti più recenti
Che abbia giocato una diciamo ricostituzione di risparmio da parte delle famiglie che temporanea perché famiglie che avevano esaurito le loro riserve le hanno probabilmente ricostituito
Anche gli investimenti con il miglioramento del clima di fiducia degli imprenditori e le meno stringenti condizioni poste dalle banche per l'accesso al credito e le migliori aspettative sulla domanda interna
Anche gli investimenti hanno ripreso a crescere al sud dello zero otto per cento dopo anni di cava
Certamente l'incremento è stato in linea con il nord viene peraltro evidentemente dopo una fase nella quale l'accumulazione ha conosciuto al sud un crollo molto più forte cioè rispetto al due mila e sette
Investimenti al Sud hanno perso quarantuno punti percentuali contro i ventisei del resto del Paese che anche per il resto del Paese altro sono evidentemente
Un
Una forte caduta
Sotto il profilo territoriale all'interno cioè i primi segnali di attenuazione della recessione erano iniziati nel Centro-Nord già nel due mila e quattordici
In diverse regioni nel due mila e quindici la ripresa sia estesa a tutte le regioni italiane in particolare a tutte le regioni meridionali che invece negli anni precedenti avevano segnato forti Carlo
Tra le Regioni meridionali la Basilicata ha registrato il più intenso ritmo di crescita cinque cinque per cento segnato da nessun'altra Regione italiana e in gran parte dovuto al contributo dell'auto
Analogo percorso Molise con incremento di quasi il tre per cento e un Abruzzo due cinque per cento Sibilia e Calabria
Per l'eccezionale performance dell'agricoltura crescono dell'uno e cinque uno uno molto più contenuta la per la per la ripresa in Campania Puglia e Sardegna provvedimenti in connessione con industriale che ancora permangono
Come ha prima accennato naturalmente questa crescita del prodotto anche a scalare sotto il profilo regionale non può non essere
Che valutata
Alla base della recessione precedente cioè la riduzione cumulato del PIL era stata nel Molise del diciannove per cento in Calabria del sedici per cento
Scusato in Campania del si dice in Calabria dei quattro solo l'Abruzzo avuto una recessione di sette punti circa percentuale che è quella in linea con con il nord e in altre regioni meridionali hanno avuto tutti
Cadute più forti
Qui ecco una notazione che fare il punto prendere qualche
Penso una decina di minuti se intanto l'allargamento del divario di sviluppo interno al paese e questo è un elemento per noi cruciale della nostra analisi anche ai fini delle proposte politiche
Si colloca in un quadro che all'interno nel corso della crisi ha fatto registrare dinamiche molto differenti tra le diverse regioni dell'aria della convergenza in Europa più specificatamente per la Regione dei paesi dei membri storici dell'UE la UE a quindici e quelle dei nuovi paesi entranti dal due mila e quattro
Un'analisi del North computer relativa
All'Unione europea sull'andamento del PIL pro-capite impari potere d'acquisto mostra che le Regioni della convergenza erano cresciute fino al due mila otto molto più del resto
In termini cumulati cinquantasei per cento di incremento avevano realizzato contro il trentuno
Siamo delle altre Regioni europee
Queste regioni dell'Est hanno continuato a crescere anche negli anni della crisi URSIA ritmi più contenuti quindi più venti per cento di incremento cumulato mentre le diverse
Diverse delle regioni svantaggiate della vecchia Europa tra cui appunto anche il nostro Mezzogiorno hanno subito pesanti contrazioni le conseguenze è stata che le regioni mediterranee
Tra cui il nostro Sud hanno perso terreno mentre i nuovi Stati
Avanzavano determinando un processo starà curioso di convergenza che si registra una media europea ma che è la somma esattamente di due tendenze contrapposte qui anche l'analisi comunitarie si segnava la convergenza ma effettivamente mai come in questo caso una media di tre medica
Quindi l'economia meridionale si trova a competere con economie forti
Sempre a questo riguardo ci sembra appunto significativo
Da dare una lettura a questa quadro sulla base dell'indice di competitività regionale che è stato reso disponibile dell'Unione europea
Bene da lì si vede che la graduatoria delle regioni della convergenza
Del
All'interno della guarda in toto conferma questo forte ritardo competitivo delle Regioni diciamo della vecchia Europa le prime nove posizioni della graduatoria
A con eccezione solo di Regno Unito al primo posto e Portogallo sono tutte occupate dei nuovi Stati membri
Le Regioni della convergenza italiana le quattro regioni Campania Puglia Basilicata e Calabria sono al tredicesimo posto e risultano più competitive solo rispetto alle Regioni di computer la convergenza di Bulgaria Grecia e Romania
Per il resto diciamo che poi questi indici di competitività
è un indice che si basa su
Diciamo una serie di aspetti è quello che
Diciamo desta preoccupazione che Mezzogiorno almeno competitivo non solo sui fattori di base che sono qualità delle istituzioni stabilità mette economiche infrastrutture di trasporto
Ma anche per efficienza e innovazione e questo spiega purtroppo la diversa capacità attrattiva recente
Del Mezzogiorno rispetto a queste aree
E il quadro di posizionamento delle regioni meridionali e quindi decisamente poco lusinghiero nel quadro europeo
E
Evidentemente si forma diciamo sì gli omissis si verifica
Questo scarto tra il Mezzogiorno e il centro nord ma anche rispetto alle altre Regioni e questo a
Diciamo molta vedere con il dumping fiscale dei nuovi Stati membri
Che
Con
Le macroscopiche differenze di tassazione del lavoro del capitale possono offrire delle condizioni assai più favorevoli basta citare il caso
Tre in più per le imposte sui contributi al lavoro l'Italia cioè le regioni del sud sono al quarantatré per cento la Bulgaria al ventiquattro
Questo naturalmente rappresenta un fattore decisivo nel determinare le capacità di offrire un ambiente attrattivo e queste asimmetrie nelle ci mi fiscali che si sommano poi e alla possibilità di utilizzo della leva del cambio da parte di questi paesi cosa che il sud non può fare
Determinano uno svantaggio che come penso poi sarà ripreso anche dal dottor Provenzano
E in qualche maniera andrebbe computato e quando si ragiona in termini di revisione delle politiche di coesione perché anche la migliore utilizzo delle politiche di coesione nazionale poco può fare rispetto a questa simmetria
Vengo ora alle previsioni ecco le previsioni che avevamo anticipato nel luglio di quest'anno per il biennio due mila sedici due mila diciassette
Confermavano che la ripresa del Paese più lenta di più lenta del previsto ma diffusa da entrambe le aree ramo previsto che il sud aumentasse allo zero tre per cento e allo zero nove il resto del Paese
Come per l'anno precedente il driver in tutte le parti del Paese sono sostanzialmente previsti nella crescita della domanda interna in primo luogo la spesa per consumi delle famiglie
Che nel due mila sedici
In parte dovrebbe riprendere al sud e dagli investimenti però nel due mila sedici solo nel nord ci sarebbe una ripresa nel due mila diciassette
Nord sud si prevedevano allineati
Quindi proprio dicevo ancora un buon andamento zero nove al sud e uno a uno nel Centro-Nord
Un dato rilevante che dimostra la capacità di resilienza del sud ecco da notare che nel due mila dieci assetto anche nel Mezzogiorno si prevede una forte ripresa degli investimenti
Sia nella componente delle costruzioni che dalla macchina attrezzatura ecco rispetto a questa
Quadro presentato nel luglio
Oggi in questa sede portiamo un piccolo aggiornamento che tiene conto delle informazioni più recenti
Il più significativo elemento di novità è rappresentato da una crescita maggiore anche se leggermente rispetta che l'abbiamo previsto dallo zero tre ipotizzato a luglio per il PIL del Mezzogiorno allo zero cinque per cento attuale
Questi larga parte Azzi ripide a un analogo progresso della spesa delle famiglie e istituzioni meridionale cioè dallo zio zero quattro contro lo zero tre quindi il gap di crescita previsto nel due mila sedici pur in un quadro positivo si riduce
Ecco la dedicherei e porre alcuni minuti alla
Diciamo a un tema centrale per noi che è quello della
Situazione dell'industria e la politica industriale indubbiamente la fase più intensa della crisi italiana è stata caratterizzata soprattutto dalla natura industriale di tale crisi sia nel settore manifatturiero che nelle costruzioni
Dove si sono concentrate le cadute più forti dei livelli produttivi e il processo di accumulazione come pensa appunto si possa vedere dalla slide quindici esposto ha registrato una forte caduta
Settore manifatturiero per dare sa anche solo un dato
Ha perso al sud del trentaquattro per cento tra il due mila sette due mila quattordici contro il tredici e tre per cento del nord e quindi all'interno della crisi la crisi industriale è stata molto più forte
Nel due mila e quindici come ho accennato all'inizio però l'industria manifatturiera del Sud ha manifestato una prima importante inversione di tendenza al tasso di incremento del valore aggiunto e dato dell'uno e nove interrompendo la caduta contro l'uno per e quattro per cento
Considerando che la flessione dei livelli occupazionali e proseguita nell'industria per lo meno nel due mila e quindici il sud ha guadagnato ha fatto un incremento di produttività del tre cinque per cento in un anno cosa che non avveniva
Recuperando in parte quell'agrario che potete vedere in termini di Krupp
Quella grave diciamo che il divario di competitività con il resto del Paese insomma l'apparato meridionale sopravvissuta alla crisi
Sembra essere in condizione di ricollegarsi alla ripresa del resto del Paese ecco qui noi quest'anno nel rapporto abbiamo anche
Tenuto conto nella valutazione complessiva dei risultati di ricerche fatte da altri istituti in primo luogo i rapporti Cerved Confindustria per le piccole imprese Fondazione la Malfa
Che hanno messo in luce come negli ultimi anni ci sia stata emersa nel sud della panche nel sud della presenza di imprese eccellenti cioè imprese dinamiche innovative con un buon grado di apertura internazionale
E non solo nel segmento delle imprese di media dimensione Cancer fisiologico ma anche in parte nel gruppo delle piccole
Questa analisi però è coscia Consip portato anche a verificare che tale interesse difficilmente possono contaminare diciamo che il resto del sistema produttivo
Data la loro limitata consistenza e nel caso purtroppo delle medie imprese una tendenza forte alla riduzione del loro numero
E l'altro aspetto perché che viene fuori
è che da un'analisi da lui svolte presentano il rapporto su un campione di tre mila imprese manifatturiere italiane con più di dieci addetti emerge come l'inserimento del Mezzogiorno delle cosiddette catena del valore
Sia più debole sia quantitativamente cioè meno del quaranta per cento del totale delle imprese del campione sono nelle catene globale cioè queste filiere lunghe
De a livello internazionale contro il sessanta per cento al nord e
In buona parte avviene con modalità sub ottimali cioè
Il quarantatré per cento delle imprese inserite delle catene non hanno rapporti diretti con l'estero
Sono sostanzialmente imprese di subfornitura
Questa è una vecchia diciamo connotazione la divisione del lavoro con il nord e che però una conseguenza precisa che le quote di valore aggiunto trattenute sono molto più basso delle imprese che si riescono a inserire direttamente nei rapporti con l'Estero
Ecco in generale questa difficoltà del sistema economico meridionale
Sono sono
Sono in generale più forti proprio in termini di integrazione internazionale ecco per quanto riguarda le esportazioni credo possiate vederlo insomma il Mezzogiorno ha perso continuamente quote dal due mila e nove cioè mentre nel nord dopo la prima recessione dal due mila e nove la crescita e continua e il livello delle esportazioni e pare dei quindici punti superino le acque per i catanesi nel sud fino al due mila e quattordici si era di sotto di quel livello dell'ultimo anno soltanto lo si raggiunto
Anche qui abbia un altro aspetto di cui vorrei parlare prima dire alcune cose solo di prescrizione di politica industriale
Dall'analisi dei vantaggi comparati da noi effettuata emerge un impoverimento del modello di specializzazione migliorare durante la crisi per i settori di piccola industria
Sostanzialmente c'è una crisi dei sistemi locali di piccola impresa della filiera di pelle mobilio questa appunto un'analisi vantaggi comparati che quindi tiene conto delle dinamiche dell'export
Di converso i vantaggi comparati si sono concentrati nell'industria alimentare che resta l'unico settore di vantaggio comparato basato sui sistemi di piccola impresa in cui la specializzazione in sé anche leggermente intensificata
Si sono invece confermati come settori di vantaggio comparato anche i mezzi di trasporto e gli autoveicoli
In definitiva quindi i segnali di ripartenza sono presenti e non vanno sottovalutati ma servono azioni di politica industriale volta ad intervenire non solo sugli elementi di debolezza
Potete venirci elementi debolezza strutturale che punti non solo alle imprese eccellenti di cui o richiamato l'importanza ma anche i limiti ma che sia focalizzata sull'intero sistema produttivo ecco qui ora prendere pochi minuti e per dire
Qui sulla politica industriale
Intanto la la
La valutazione da noi fatta e che rispetta i primi anni due mila e tuttora il livello diciamo delle agevolazioni
è molto più basso c'è stata una caduta di quasi l'ottanta per cento prima erano cinque miliardi fino al due mila otto diciamo
Le concessioni di agevolazioni erano scesi all'un grosso modo ad un miliardo e questa colpito soprattutto il Sud
Anche nel confronto con gli altri Paesi europei questo va ribadito si conferma che l'Italia dedica
Perlomeno in termine di spesa degli aiuti di Stato livello molto più basso rispetto agli altri Paesi la media europea allo zero sette del PIL vitale allo zero tre quindi non si conferma
Diciamo questa ricorrente accusa di una spendita troppo elevata per il sostegno alle imprese
Dato nuovo nel due mila quattordici gli ultimi dati del Ministero del mese
Danno
Atto di una prima parziale inversione di tendenza cioè gli investimenti che miliardi erano scesi a poco più niente
Di un miliardo sono risaliti ad un è otto con una crescita di quasi l'ottantotto per cento sul due mila quattordici su due mila e tredici
Questo però ecco è dovuta ad importante sempre all'accelerazione della spesa dei fondi strutturali e quasi esclusivamente a
Specifici
Strumenti tutti collegati alla politica regionale in particolare i contratti di sviluppo che hanno due miliardi e se gli investimenti previsti
Le zone franche e gli investimenti innovativi sono diciamo comunque un'inversione di tendenza che presumiamo visto che prosegue diciamola accelerazione la spessa dovrebbe essere
Da aggiungere altro aspetto positivo a livello programmatico tra il due mila quindici del due mila sedici sono stati approvati alcuni importanti documenti strategici
Le strategie intelligenti il PON Ricerca innovazione al PON competitività che riguardano tutti essenzialmente interventi a favore dell'innovazione ecco qui
Nel quadro positivo una criticità riguarda l'entità delle risorse perché uno degli interventi più importanti cioè il PON la ricerca innovazione
Vede quasi dimezzate le proprie risorse da tre miliardi e tre a uno S
Altro
Linea importante diciamo siamo in questa
Transizione alla ripresa politica industriale industria dunque poi quattro punto zero di cui
Diciamo inutile qui
Diciamo
Illustrare le caratteristiche
Ecco in questo caso
Nel disegno di legge di bilancio due mila diciassette sono state rafforzate alcune specifiche misure di incentivazione per le imprese esistenti nuova Sabattini supera Melta mento critico d'imposta fondo di garanzia
Ecco qui un indicazione che credo vada data che occorrerebbe che anche l'industria quattro punto zero si arrivasse a una declinazione che tenesse conto dei problemi specifici del Mezzogiorno
Così non è né e questa necessità a nostro giudizio deriva sostanzialmente dalla verifica dell'utilizzo da parte del Mezzogiorno degli strumenti fino ad oggi soprattutto di rango nazionale ecco nella figura ventiquattro
Ora vado rapidamente a chiudere se potete vedere il sud è stato assente da quasi tutti gli studi dalla quasi totalità degli interventi di rango nazionale
Di fatto
La leva della politica industriale nazionale è stato assente e quindi ancora una volta si ha un effetto di sostenibilità perché la politica
Regionale che come
Il si illustrava prima ha riacquistato vigore non può compensare
Ecco qui richiamerei e lo potete vedere nella slide noi Ai fini del necessario rilancio di una politica industriale per il Sud e riteniamo che l'occasione era presa vado dal nuovo ciclo e dalla formazione di Bilancio potrebbe essere accolta per alcune misti di me misure di primo intervento almeno in parte correttive
Del richiamato deficit di accesso delle imprese meridionali e qui cito solo alcune cioè con riferimento alla ricerca all'innovazione si potrebbero rifinanziare le agevolazioni per gli investimenti innovativi
Finite introdurre una riserva a favore del Mezzogiorno per il credito di imposta per la ricerca di competenza ente la nuova Sabatini nella quale al quale il sud cede solo per l'otto per cento
Potrebbe essere oggetto di una previsione di finanziamento a tasso zero per l'impresa
Per l'innovazione e qui lo cito solo noi pensiamo che sarebbe arrivata l'ora anche del Consiglio accanto all'incentivazione monetaria
Di mettere in movimento delle forme di sostegno all'impresa sul modello degli istituti fra o dopo fare degli americani
Per sostenere al di là dell'erogazione monetaria le piccole imprese del sud Degano forte difficoltà
Infine per le dimensioni di impresa
Si potrebbero introdurre dei canali di accesso privilegiato dei fondi ad hoc per quanto riguarda il Fondo italiano di investimento il Fondo strategico qui ecco
Dai dati precedenti come vedrete in uno la quota del sud pari a zero nell'altro appena il quattro per cento
Ma per i processi di internazionalizzazione qui chiudere su questo noi riteniamo soprattutto
Che per rilanciare l'attrattività degli investimenti bisognerebbe procedere nell'attivazione di uno strumento nuovo come le zone economiche speciali
Rapidamente perché altri Paesi lo stanno facendo con una legge nazionale qui volevo solo appunto richiamare
Per dare un'idea della portata dello strumento che leggesse che potrebbero indubbiamente compensare quello svantaggio fiscale anche rispetto ai Paesi dell'est sono strumento utilizzato in tutto il mondo attualmente nel mondo sono tremila
E più o meno
Sono coinvolte nel venti per cento del commercio internazionale ecco noi quest'anno proprio ai fini di un'ipotesi diciamo anche operativa abbiamo
Nel rapporto esaminato in particolare con l'aiuto di una
Economista polacca il caso delle Zeus polacche che ci sembra molto interessante perché nel caso della Polonia
Le dodici zero hanno diciamo ha avuto un impatto molto rilevante venti miliardi di attrazione duecento mila posti di lavoro in più e diciamo quindi proponiamo ancora l'attenzione
Questo tipo di strumento che consistito alleggerimenti fiscali ma è anche fortemente orientato diciamo allo sviluppo selettivo di nuove tecnologie ecco questo ci sembra probabilmente insieme
Con la logistica economica da sviluppare l'elemento che più potrebbe concorrere ad accrescere l'attrattività del territorio meridionale grazie
Grazie direttore
Padovan
E
Passerei subito
La parola al
Vicedirettore Giuseppe Provenzano per completare l'illustrazione del rapporto
Buongiorno a tutti io mi soffermerò su alcuni segnali di ripartenza in particolare nel mercato del lavoro aggiornato il più possibile anche al due mila sedici
Ma collocandoli in un quadro di persistente sofferenza sociale del Mezzogiorno che non dobbiamo dimenticare e dirò qualcosa in conclusione se mi è stata in pure su sulle politiche per affrontare
Questo questo a questa emergenza
Lo diceva già padovani il lavoro e al centro della ripartenza del sud
Al sud l'occupazione aumenta più che al nord
Questo vale anche per i giovani un elemento di preoccupazione l'anno scorso che l'occupazione non cresceva per i giovani quest'anno cresce anche per i giovani è evidente però che l'aumento dell'occupazione diciamo superiore a quello del prodotto come abbiamo registrato l'anno scorso determina una crescita senza produttività quindi questo
Resta un problema importante del Mezzogiorno ma i numeri sono interessantissimi l'anno scorso novantaquattro mila occupati in più
Quest'anno viaggiamo nei primi nel primo semestre intorno I cento sono dati importanti dati importanti tuttavia che vanno collocati in questo quadro in un quadro in cui la voragine che si è aperta la crisi è
Enorme a il Centro-Nord ha recuperato interamente i livelli di occupazione pre-crisi il Mezzogiorno era ancora l'anno scorso intorno a quattrocento mila occupati
In meno noi ci siamo dati una soglia simbolica che è quella dei sei milioni di occupati ancora nel due mila quindici del sud era sotto
Ma per guardare a livello strutturale di inoccupazione del Mezzogiorno non ci torno dobbiamo concentrarci sulla crisi la forbice si era aperta prima in tutti i primi anni due le in cui c'era stata vedete una stagnazione dell'occupazione fatto cento il livello del mille novecentonovantadue data che prendiamo non a caso
L'occupazione al Centro-Nord centoundici l'occupazione nel Mezzogiorno è novantuno
E
Diciamo l'entusiasmo che abbiamo avuto per questi dati di occupazione al Sud
Se allarghiamo l'orizzonte al quadro europeo inabilità abilmente si ridimensiona il Mezzogiorno è quelle colonnine in fondo le più basse in Europa in termini di tasso di occupazione
Peggio che la Grecia
E anche nel due mila e quindici con quel boom che c'è stato dall'occupazione meridionale
In realtà la la il tasso di occupazione tre eventi sessantaquattro anni è aumentato in Italia a meno che nell'UE a ventotto
I segnali positivi ci sono sono generalizzati riguardano tutte le Regioni sono trainati da alcuni settori in particolare l'agricoltura noi nelle prossime settimane
Presenteremo insieme ISMEA un approfondimento importante su questo tema che sta diventando un vero motore per lo sviluppo del Mezzogiorno il turismo che beneficia dei drammatici eventi che si consumano nella sponda sud del Mediterraneo che però dobbiamo riuscire a ascoltare
Allora al meglio
Occupa agricoltura e turismo ci dicono anche un po'della tipologia di occupazione che c'è stata perché tipicamente in questi settori l'occupazione diciamo e stagionale
E più temporanea e così è stato anche l'anno scorso in cui il contributo maggiore alla crescita e all'occupazione
è arrivato dai contratti a termine e in generale è uno intatto molto il
Part-time che Rico diamo nel Mezzogiorno e nella stragrande maggioranza dei casi involontario riguarda i giovani e le donne
E troppo spesso le occupazioni meno qualificate tuttavia cresce l'occupazione a tempo indeterminato al sud cresce di più
Segno che anche il Mezzogiorno ha beneficiato dell'impatto positivo della decontribuzione un impatto che c'è stato
Che è stato almeno però dal punto di vista della crescita occupazionale netta un impatto tuttavia modesto almeno un'analisi costi benefici
Perché non è riuscito a modificare il comportamento di fondo dell'impresa e che continuano a privilegiare come prima assunzione contratti attenti a tempo contratti a a tempo determinato
Noi in ogni caso a fronte di quello che deve recuperare il Mezzogiorno salutiamo molto positivamente la riproposizione per il due mila e quindici della decontribuzione
Perché il gatto da recuperare talmente ampio che anche diciamo quella crescita che abbiamo avuto nel due mila e quindi c'è una crescita a cui non possiamo più
Rinunciare
Un elemento di preoccupazione tuttavia strutturale nella crisi e quello che sta avvenendo nella qualità dell'occupazione meridionale
E nella qualità dell'occupazione italiana perché in tutti gli anni due mila l'Italia aveva partecipato insieme a tutti i Paesi avanzati a questo processo di polarizzazione delle occupazioni in una crescita di occupazioni altamente qualificate connesse al progresso tecnologico
è la crescita e l'occupazione in meno qualificate legate ai servizi di cura alla persona eccetera nella crisi purtroppo mentre le occupazioni maggiormente qualificate in tutta Europa non solo hanno tenuto ma addirittura sono cresciute in Italia sono diminuite sono diminuite in particolare nel Mezzogiorno nella percentuale importante di quasi il venti per cento
C'è una sottoutilizzazione enorme del capitale umano del Mezzogiorno nemmeno la laurea purtroppo protetto
I giovani dalla crisi nello stesso periodo se vedete l'occupazione dei laureati si è ridotta del quasi il quindici per cento al sud
Solo una giovane laureata sul tre
è occupata nel Mezzogiorno
Questo è un dato diciamo che non ha paragoni in Europa in Europa ci aggiriamo intorno a medie del settanta per cento ottanta per cento
Questo è quello da cui dobbiamo partire questo è quello che dobbiamo affrontare e importante risultato positivo del due mila e quindici dei primi mesi del due mila sedici perché ci dice che a fronte di questa equazione il problema non è il risolvibile
Si può fare certo occorre una politica di sviluppo che affronti il tema essenziale la strutturale carenza di occasioni di lavoro specialmente qualificato nel Mezzogiorno
Perché questo produce conseguenze sociali e conseguenze demografiche importantissime un progressivo e un processo di devo per per amento del capitale umano del Mezzogiorno che dobbiamo
Bloccare a tutti i costi e invertire vedete
Questo è il tasso di proseguimento dalla scuola l'università cioè questo è forse il dato che nella crisi che ci ha più allarmato c'è un ma una sì un leggera ripresa
Ma l'idea che e passata nelle giovani generazioni che investire sul sapere sulla conoscenza non solo non basta quello non basta per definizione
Ma nemmeno serve perché
C'è una strutturale carenza di occasioni di lavoro qualificato queste drammatiche i giovani non vanno più all'università nei primi anni Duemila questo era l'unico parametro in cui il Mezzogiorno aveva fatto toccare
Un exploit era la risorsa su cui puntare e noi questo dobbiamo invertire lo dobbiamo invertire lo con politico universitarie che smettano di penalizzare il mezzogiorno come è avvenuto fino a oggi il presidente Giannola probabilmente
Tornerà su questi temi
Ricordiamoci che al nel Mezzogiorno solo il cinquantadue per cento degli aventi diritto riesce a ricevere una borsa di studio
E questo diciamo influisce su quel fenomeno che abbiamo visto di emigrazione precoce dal Mezzogiorno che già risale alla scelta della della del dell'università
E e che via via si stabilizza diciamo un fenomeno è enorme nelle negli ultimi dal due mila e due sono attivi al Mezzogiorno mezzo milione di giovani
Duecento mila laureati adesso è chiaro diciamo nell'epoca della mobilità non è questo il tema il tema che manca il tema non è diciamo che i giovani vanno via il tema è che il Mezzogiorno non riesce a trarre tra lenti non riesce a trattenerli manca il brand che ne exchanged
E questa emigrazione si colloca in una più generale spirale demografica
Negativa a in cui il sud nell'arco di un decennio ha perso il primato della fecondità le cause sono tante sono i mutamenti di costume
Ma sicuramente incidono le preoccupazioni sulle aspettative di reddito e di benessere
Per fortuna è stato abbandonato lo stereotipo della donna meridionale casalinghe prolifica però siamo passati alla realtà
Le giovani generazioni meridionali che non fanno più figli perché non sono occupati perché sono privi di un welfare solo il cinque per cento dei bambini
E accoltella finito nel Mezzogiorno che si scarica soprattutto sulle Giovanni giovani donne
Del resto come vivono i giovani nelle famiglie
Vivono con un rischio di povertà che per le famiglie in cui il capo famiglia o meno di trent'anni sfiora il sessanta per cento degli individui nel Mezzogiorno tema della povertà enorme nel due mila quattordici avevamo registrato unite sei tendenza purtroppo nel due mila e quindici la povertà torna ad aumentare era raddoppiato nella crisi segno diciamo che lì bisogna agire con grande determinazione ci sono i nuovi i poveri sono quelli che lavorano e soprattutto questa percentuale dei working puro menta tra i lavori nati nel Mezzogiorno siamo a quasi un laureato che lavora su dieci che a rischio povertà nel nel Mezzogiorno
Noi
Dobbiamo affrontare con politiche complesse di welfare il tema dobbiamo affrontarlo per esempio un tema caro Manin Carabba con la fissazione dei livelli essenziali delle prestazioni dei servizi
Ma è chiaro che non è più rinviabile una misura organica di contrasto alla povertà il piano nazionale a fissato con la legge di stabilità nel due mila sedici è un primo passo importante
La previsione dell'inclusione attiva è molto importante e ricordiamoci che però nel Mezzogiorno questa ha bisogno di meccanismi perequativi perché proprio in quei servizi che devono accompagnare l'inclusione alti attiva il Mezzogiorno e più carente
E soprattutto occorre prevedere meccanismi incrementali diciamo nelle risorse stanziate su questa misura anche perché ogni valutazione dei costi di queste misure che sono importanti non le abbiamo calcolati negli anni scorsi
Dovrebbe tener presente il nesso tra equità e crescita quanto diciamo queste risorse riescono a trasferirsi nella domanda nell'aumento della domanda interna dell'aumento dei consumi
Combattere la povertà non è non risponde più un'esigenza di giustizia soltanto ma anche un'esigenza economica perché noi
Abbiamo avuto il paradosso in questi anni
Che nel momento in cui scoppiava questa drammatica emergenza sociale negli anni dell'oste Ritanna che abbia avuto questo tipo di riduzione della spesa pubblica noi spesso ci siamo così concentrati sulle spese per investimenti
Sulle spese in conto capitale ci torno ma guardate che cosa è accaduto nella spesa corrente per il Mezzogiorno
Meno dieci per cento per le amministrazioni centrali meno ventuno per cento nelle regioni qui ci sono i Presidenti che lo sanno meglio di me che hanno perso nel Mezzogiorno il quarantuno per cento della spesa in conto capitale
Gli enti locali non ne parliamo perché è stato una una tragedia in tutta Italia quasi il sessanta per cento cinquantasei per cento di riduzione della spesa in conto capitale
Era inevitabile che in questo periodo sia crescesse dunque quelle generale divario amministrativo che noi registriamo nel Mezzogiorno
Che riguarda diciamo il godimento di tanti diritti essenziali e questo insieme al lavoro incide anche sulla ripresa di quelle migrazioni che sono
Molto
Molto consistenti qui dobbiamo sfatare io luoghi comuni
Nel Mezzogiorno la presenza dell'Appia e inferiore rispetto a quella del centro nord vediamo in questi anni però con quelle politiche di riduzione della spesa quanto diciamo il Mezzogiorno si collochi nella grafico nella parte in basso a sinistra e queste sono precondizioni dello sviluppo in cui l'Italia deve recuperare molto nella classifica della Banca mondiale Brindisi ne siamo ancora al due al quarantacinquesimo posto
Dobbiamo riconoscere che nell'ultimo anno c'è stato un incremento
Inaspettato enorme di undici posizioni dovuto soprattutto alle riforme della giustizia civile
Si può ripartire in particolare con i servizi innovativi offerti dalla pubblica amministrazione in cui il Mezzogiorno fa vedere una maggiore capacità di Cuper o per esempio nella banda larga nella banda ultralarga questi sono fondamentali siamo c'è stato un investimento politico e i risultati si vedono su questo
Noi salutiamo positivamente il processo di riforma amministrativa in corso ospitiamo tuttavia che si occupi precipuamente di quest'il tema del superamento del divario amministrativo nei servizi nel rapporto troverete diciamo o meglio quello che voglio dire
E il contrasto alle mafie alla corruzione che noi riteniamo cruciale è fondamentale per rinnovato ruolo del pubblico nella promozione dello sviluppo che noi ospitiamo in particolare negli investimenti pubblici
Che dobbiamo ripristinare a scala europea e nazionale
La battaglia in Europa per rilancio degli investimenti va fatta con determinazione su questo diciamo incoraggiamo ancora di più il Governo bene la flessibili ita l'obiettivo è quello di ottenere una golden rule sugli investimenti strategici perché ad oggi nelle condizioni date sugli investimenti pubblici in particolare nel Mezzogiorno
Sono
Una indispensabile leva di cui non possiamo fare a meno per l'attivazione di quelli privati
E d'altra parte diciamo mostrano una più elevata capacità di generare reddito rispetto al sud sono questi sono i moltiplicatori che desumiamo dal nostro livello dal nostro modello econometrico il nostro collega Stefano prezioso mi ricorda sempre che i nostri sono addirittura prudenziale rispetto a quelli di altri modelli in ogni caso la spesa per investimenti pubblici nel Mezzogiorno ha un impatto positivo nell'anno ma soprattutto cumulato enorme di uno virgola ottantacinque
Quindi quella è la strada e d'altra parte diciamo noi abbiamo avuto in positivo la conferma di quanto il Mezzogiorno diceva già padovani di quanto il Mezzogiorno sia reattiva questo tipo di politica nel Mezzogiorno diciamo una pentola bucata il Mezzogiorno a sette se investi il Mezzogiorno risponde risponde bene risponde meglio del resto del del Paese
L'incremento che c'è stato questo diciamo abbiamo ricostruito grazie
All'aggiornamento dei conti pubblici territoriali questa tabella nostro avviso preziosissima sulla sull'andamento della spesa pubblica nel mezzo nel due mila e quindici riprendono gli investimenti ricrescere la spesa in conto capitale dopo il vero e proprio crollo
So che c'era stato nel
Nel triennio precedente
Tuttavia vediamo che interamente ascrivibile alla spesa aggiuntiva in particolare alle risorse europee al cofinanziamento purtroppo dobbiamo registrare che le risorse ordinaria in conto capitale
Ci sono sostanzialmente dimezzate rispetto alla serie storica
Questo determinato diceva già padovani determina questo effetto di sostituti vita
Enorme nelle politiche
Che né in ufficio inevitabilmente la loro la loro efficacia
Noi veniamo da diciamo un ciclo di programmazione due mila sette due mila e tredici
Che è stato forse il più critico della storia della coesione in Italia con le dovute eccezioni quindi ho due vicine la Basilicata la Puglia ma in generale e nel Mezzogiorno è stato il più critico dunque il risultato ottenuto di una pressoché totale assorbimento delle risorse risultato importantissimo non scontato ma ricordiamo che sono le risorse europee queste
Le risorse nazionali per la coesione sono state sostanzialmente smantellate
E anche questo sforzo in chiusura del ciclo rischia di aumentare quella sostitutivi da che c'è stata perché ci c'è stato un effetto spiazzamento
Che ancora non possiamo dire quanto su altri fondi sul fondo sviluppo e coesione sul
Sul
Sul pack e questo diciamo è rilevantissimo cioè
La coesione non può funzionare se è doppiamente sostitutiva sostitutiva di risorse ordinarie che mancano e sostitutiva anche della leva nazionale per per la la coesione
In questo quadro e chiudo davvero il masterplan è una novità positiva a mobilità una mole importantissime di risorse
Le aree tematiche individuate sono diciamo condivise in parte i codici da uno anche con
E i famosi driver re che la Svimez da qualche anno diciamo sul o offre alla pubblica
Alla pubblica attenzione è importante lo sforzo di coordinamento strategico tra le risorse per la coesione europea e le risorse per la coesione nazionale che purtroppo diciamo alla programmazione fin qui era mancato
Anche se
Bisogna dire che questa coordinamento diciamo non sono ancora chiarissime le procedure quindi va ricercato nel singolo intervento quindi gli esiti possono essere diversi
Dobbiamo rafforzare l'impatto finanziario di questo masterplan accelerando o la spesa sul fonte infrastrutturale è molto importante diciamo la co relazione operata dal masterplan perché quasi il trenta per cento delle risorse compro complessive sono destinate alle infrastrutture all'ambiente oltre undici miliardi
Uno sforzo bisogna farlo sulla governance la governance alla coesione molto complessa nel masterplan è importante
La individuazione delle responsabilità reciproche con
La previsione di procedure di accelerazione della spesa e di esercizio dei poteri sostitutivi
C'è da dire che finora i contratti istituzionali di sviluppo hanno avuto una scarsa cogenza del rispetto degli impegni anche in quelli in cui lo Stato aveva piena responsabilità penso a ai contratti con ANAS e i contratti con
R. FI
Riteniamo essenziale è far funzionare il potere sostitutivo perché finora abbiamo utilizzato nei confronti del Mezzogiorno la sanzione tutta politica è fin troppo facile del definanziamento noi abbiamo bisogno non ce lo possiamo più permettere
Che lo Stato si sostituisca con i suoi bracci operativi che devono essere messi nelle condizioni di poterlo fare perché in quell'intervento in quello specifico programma attui quello che le le amministrazioni centrali o periferiche non riescono
Non riescono a fare perché altrimenti i cittadini meridionali finiscono per pagare due volte il costo delle inefficienze
I patti che hanno avuto un approccio bilaterale vanno accompagnati con una strategia sovraregionale molto chiara con un maggiore coordinamento con le politiche ordinarie
Era un importante strumento quello delle condizionalità ex ante delle strategie previste nel piano purtroppo in qualche caso è stato vissuto come solo un adempimento formale
Adesso invece bisogna andare in quella direzione puntare su quei settori che già vedevamo prima in cui il Mezzogiorno ha vantaggi comparati
Lo dico la sfida resta noi continuiamo a dirlo come Svimez fino allo sfinimento quella dell'addizionalità anche perché dobbiamo ricordarci che alle politiche di coesione viene affidato un compito fin troppo arduo un com'Vito fin troppo hard o per le forze che hanno queste politiche di coesione affidare la convergenza a politiche che hanno risorse che valgono mediamente lo zero cinque per cento del PIL è diciamo se lo facciamo solo con quello non ce la faremo mai
E soprattutto non ce la faremo mai a fronte delle asimmetrie strutturali di cui su cui il presidente Giannola probabilmente
Ci dirà molto che a livello macroeconomico agiscono nell'Unione europea che invece di favorire la convergenza favoriscono
Una forte divergenza è una divergenza anche interna alle aree in ritardo in particolare del sud verso quelle
Dell'est mandante il Mezzogiorno e chiudo è una grande questione è una grande sfida europea noi ogni tanto ce lo dimentichiamo ma il Mezzogiorno ci a venti milioni di abitanti
E la più grande regione così a me io ricordo sempre questa cartina terziario particolarmente adorate è e colpito qui era l'Economist
Che è sempre con il cattivo gusto che lo contraddistingue si divertiva a a a disegnare il Mezzogiorno come
Una zattera alla deriva e lo chiamava bordello comincia accomunandoci alla Grecia
Anche anche noi l'anno scorso abbiamo destato qualche scandalo facendo il paragone con la Grecia forse non si è capito che noi non parlavamo di una comunque di ma comune sventura parlavano di un destino comune di far parte della frontiera meridionale dell'Europa noi viviamo un momento in cui l'Europa ha bisogno di
Ripensare se stessa a farlo con urgenza e determinazione mi piace ricordare una frase che diceva Marcello De Cecco scomparso quest'anno e dice nella corso della loro tour volente positivi e plurisecolare storia gli europei hanno appreso alloro specie che nessun Paese un'isola e questa regola non ammette eccezione in una mettici sei almeno oggi quindi c'è tanto da fare
Grazie
Giuseppe Provenzano
Che ha
Per così
Lire completato
La rassegna dei
I dati più rilevanti del rapporto e delle problematiche che questo tema sollevano
E
Il rapporto poi a disposizione di tutti e in qualche misura deve rappresentare uno strumento di lavoro magari per dissentire discutere
Oltre che per
E documentare le tendenze in atto
Io ora faccio alcune
Riflessioni e
Modo il più sintetico possibile
Perché
Sia
Da quanto è stato esposto dal direttore Padovanet sia da quanto è stato esposto
Vice Direttore
Provenzano
A mio avviso
Requisiti di fondo di questa
Per la prima volta più ottimistica
Visione della situazione
Che rimane
Drammatica per molti versi
Italiana meridionale in particolare
E alcune così che diffondono ce li dobbiamo
Porre e
Dato il tavolo così
Rappresentativo e importante è un'occasione credo perché alcune riflessioni siano condivise euro emergano
Tendenze
Preferenze
Che a mio avviso dovrebbero essere l'oggetto principale della discussione nel Paese non sorvolo
Perché la Svimez ritiene che siano importanti ma perché
Ritengo che
Su questioni di fondo ci sia
L'esigenza dell'urgenza
Di
Proporsi degli obiettivi di chiarire
Ora
Io prendo spunto da una sollecitazione
E da una provocazione
Molto autorevole
Che c'è venuta a maggio del due mila quindici in occasione della visita
Del Fondo monetario internazionale
In Italia
Nel commi a darsi
La Commissione del Fondo monetario internazionale si è congratulata
Con il Governo italiano
Per
I risultati
Acquisiti
E poi
Non so quanto così innocentemente
Ha concluso dicendo
I risultati acquisiti e le prove le aspettative del Governo
Rispetto
Alla crescita
Occupazione e così via
Metto nuove
In estrema evidenza una cosa è certa
Che l'Italia tornerà al due mila e sette
Tra circa dieci anni cioè
A metà anni venti del nuovo asse di questo secolo
Questa è una
Come dire un'affermazione
Passata su una puro calcolo molto semplice
Ma estremamente grave
O perlomeno più che è grave che ci impone di dire qualcosa su questo due mila e venticinque
A quale
Stiamo attendendo per tornare al due mila e sette
Con una situazione sociale
Molto pesante
Che
Non si sa quanto possa reggere altri dieci anni
Nove anni
Di questo Regina
In effetti il Fondo monetario internazionale ha fatto un semplice esercizio
Ottimistico
Perché e lo dice nella sua
Suo cognato
Le previsioni del governo che a nostro avviso sono ottimistiche
E che ci dicono basta riprendere documenti che nel due mila
Sedici cresceremo dello zero otto per cento
Nel due mila diciassette dell'uno per cento nel due mila diciotto dell'uno e due per cento
Nel due mila diciannove dell'uno due per cento ci garantiscono che solo nel due mila venticinque arriveremmo al riparo arrivi
A catturare diciamo quel aggirare la buona del due mila sette
è una cosa
Molto pesante
Passata sotto silenzio
Al centro e alla periferia
Forse perché non ci si accorge di cosa significasse questa previsione
Io ritengo
Che
Questo sia un punto fondamentale a favore del fatto
Che noi
Non possiamo accontentarci
Di crescere
Di agganciare una inesistente ripresa internazionale che fino a ieri sembrava
Avere una qualche prospettiva e oggi Mammano dice che procediamo viene sempre più ridimensionata non ultimo il caso della Commissione europea che ci corregge
Le previsioni sempre per decimali ma sempre rosicchiando qualcosa
Perché quella situazione dei crescita
Ha un significato molto preciso
Con tutti gli elementi ottimistici che abbiamo messo in evidenza beh quella crescita comporta forti rischi di disgregazione
Del Paese e fortissimi rischi di marginalizzazione
Del Paese all'interno dell'Unione europea noi siamo già marginali possiamo fare la voce grossa quanto ci pare ma poi
Diciamo
I dati
Il confronto la forza delle cose
Ci
Mette sempre più alla periferia
Allora noi abbiamo fatto
Un conto è l'esempio rispetto al Fondo monetario internazionale ma giusto e a Roma
Curiosità se ci poniamo l'obiettivo che in Europa tutti i documenti Europa venti venti venti e allora almeno al venti arriviamo
Essendo tornati al due mila sette e non al venticinque
Per fare una cosa che
Interamente prudenziale
Sapete quanto dovrebbe crescere in mezzo e mantenendo sostanzialmente che cresce l'Italia e arriva al due mila
E venti ex avendo recuperato il due mila
E sette e contemporaneamente il Sud del Nord raggiungono il due mila sette entrambi come dire due nuotatori che arrivano a toccare
La
Il bordo della piscina in contemporanea a quel livello bene nel sud dovrebbe crescere del due sette per cento all'anno medio
E il nord dell'uno e cinque per cento all'anno tenete conto che già adesso cresceremo lo zero tre
E l'Italia allo zero otto e poi bene che vada l'uno e due nel due mila diciannove
Quindi o si allunga ben al di là del due mila venticinque perché le previsioni su cui il Fondo monetario
Euro ovvero il Fondo monetario internazionale faceva per quell'esercizio provocatorio a mio avviso sono ridotte
E ci sono diciamo ridotte e diminuite
Allora
Il problema è questo vogliamo discutere
Qual è l'obiettivo di politica economica perché se non abbiamo
Un obiettivo da raggiungere se
Quello che età
La nostra sensazione e che
Caso delle varie dei vari interventi che sono tutti interventi
Motivati insieme
Per certi versi
Utili
Ma contemporaneamente
Poco efficaci rispetto a un'esigenza fondamentale
Allora l'esigenza fondamentale di capire se questo sistema con tutti gli interventi possibili e immaginabili a la potenzialità di recuperare una situazione
Che ha perso nel due mila sette dal due mila sette in poi e nel due mila sette era già in stagnazione da quindici anni da dieci anni almeno
Allora il problema a nostro avviso fondamentale
è il riposizionamento italiano all'interno dell'Europa e come farlo eccome lanciare non l'aggancio alla crescita che
Come dire agganciano sia una locomotiva che non esiste o che
Sta andando a scartamento ridotto sempre più nel corso degli anni ma è di
Ragionare
Tempo ordini
In termini di sviluppo quello che
Abbiamo perso dal mille novecentosettantacinque in poi
E illudendo circa avevamo tre scovato un modello molto originale che ci teneva nel mondo e anche nella competizione globale con questo tipo
Di strutture industriale con questo tipo di dinamica dalla struttura industriale con questo tipo di
Ripartizione delle risorse con questo tipo di gestione del dualismo
Sono cose che sono state ormai chiaramente
Ed evidentemente fallimentari e rispetto alle quali dobbiamo porci comunque è una questione con chiarezza
Allora qual è l'obiettivo di crescita
Vogliamo arrivare al due mila venti almeno avendo recuperato
E cosa vuol dire fare questo e può crescere il sud al due sette per cento mediamente all'anno con questo tipo di
Politiche e di
Strategie
Ok non si può cambiare dall'oggi al domani ma
Vogliamo porci un problema di come il riposizionare tutto il sistema
E quale può essere il ruolo del sud in questa
Avventura che a mio avviso un'avventura essenziale con la quale confrontarsi perché se no
Neanche nel due mila venticinque arriveremo
Al
Al mitico duemila il sette
Ecco da questo punto di vista
Quando diciamo che il due mila quindici è un anno
Positivo
Lo diciamo non solo per una una
Visione contabile
Ma per una apertura e per una per così dire
Evidenza che ci conforta rispetto ad alcune delle tesi che abbiamo portata avanti
A
Oppure si trasferiscono
Grazie
Ma è proprio
Guarda le cose sono
Poi davanti perché dal Presidente Boni scusa no no ragazzi diamo il benvenuto a Claudio De vincenti ringraziare la presenza e credo
Un arrivo molto tempestivo perché proprio io stavo ponendo una questione
Che scorporo che Luigi per primo così come con il Presidente e
Appunto
Presenti al tavolo
Possono
In qualche modo
Valutare dissentendo
Consente allora dicevo molto per riassumere che
Dopo che il Fondo monetario internazionale ci ha detto
Complimenti quando se n'è andato
E
Prendiamo atto che l'Italia
Tornerà
Al livello del due mila sette sulla base delle politiche che hanno assestato diciamo l'economia dopo
Le turbolenze e così via
Attorno a metà degli anni Venti di questo secolo dovendo mila venticinque nel suo
Sulla base di un semplice calcolo guardato le previsioni
Fornite dal Governo che poi oggi sono state un po'ridimensionati quindi non sarà due mila venticinque al due mila ventisei
Noi abbiamo detto che
Riteniamo e questo è molto preoccupante perché il sistema
Con tutte le cure
Possibili difficilmente regge dal punto di vista sociale più che economico a una
Stress di questo genere prolungato per altri nove dieci anni
E
Nostra obiettivo potrebbe essere quello di tornare al giornale
Ed e sette
Realisticamente almeno nel due mila venti quando l'Europa finisce il ciclo del venti venti venti in cui ci ha fissato a tanti appuntamenti importanti
E per fare questo banalmente sulla
Sappiamo che perché affinché nord-sud Rivi no questo mitico due mila sette a recuperare milioni assegnati insulti dovrebbe crescere
Al due sette per cento medio annuo nel nord all'uno e cinque per cento in modo che l'Italia
Cresca l'uno e otto per cento le previsioni attuali sono fino al due mila diciannove che l'Italia sebbene che avrà cresce attorno all'un per cento
Per quello che perché c'era lì presente nazionale che viene meno per tante cose e più
Quindi torna nostre impressione che ci del bisogno bisogna prima di tutto no bisogna
Sarebbe auspicabile aprire un confronto su questo grande obiettivo anticipare
Il recupero di una situazione che decide di cui si è perso il controllo del due mila sette
E contemporaneamente
Arrivando a quella situazione in una condizione chiamiamola strutturale che consente effettivamente di affrontare questo viaggio complicato
Di qui
L'idea che
Il sud
Che dovrebbe crescere al due sette per cento per poter avere questa cosa
Non può accontentarsi oggi
Di aver superato il nord nel due mila e quindici con una crescita dell'uno per cento che
è un grande risultato
Che mette in evidenza
Una prospettiva che però non è adeguata al compito che ci possiamo opporre
Ora dicevamo questa
Oggi abbiamo illustrato
Un quadro che a molti
Segnali positivi
Timidi
Al quale
Abbiamo agganciato
Anche un discorso
Programmatico il masterplan
Che a nostro avviso non è
Un progetto per il Mezzogiorno ma dovrebbe essere considerato un progetto per l'Italia e quindi agganciato a un discorso
Generale
Che ha a che fare con l'industria a che fare con la logistica con energia con la rigenerazione urbana quello che troviamo effettivamente anche se
Il filo conduttore va
Tarato bene
E noi abbiamo conferma di una cosa che se ci sono
Investimenti pubblici finora diceva prima sia Provenzano sia
Direttore padovani
Su quali basi concrete possiamo
Affermare questo il sud reagisce molto più velocemente rapidamente del nord anche perché è molto più assetato di risorse
E di interventi del resto del Paese il resto del Paese è tornato qua
Per molti versi al due mila sei per l'occupazione non per il resto
E quindi il problema
Fondamentale enti
Arrivare a questo mitico due sette per cento ma probabilmente di più allora quello che noi diciamo agganciare la crescita non ci serve cioè non ci basta
Ovviamente è la linea Maginot meno di quello sarebbe un disastro e
Date le condizioni poi internazionali e così via non è detto che non riusciamo esso deve data la perdita di competitività che l'Italia ha avuto in termini di produttività molto deludente e così via
Quindi
Occorre parlare di sviluppo di politiche di sviluppo di politiche di sviluppo concentrata in un'area che quella che è più reagisce e che più può propagare anche al resto del Paese i frutti
Dello sviluppo
Si parlava prima del nostro modello econometrico bel mostrano nell'Adriatico danni ci fa
Vedere con trovando conferma e poi nelle
Cioè non è sono numeri inventati che i moltiplicatori degli investimenti
Pubblici pubblici in infrastrutture al sud
Uno virgola cinque
Al nord al sud ma quando andiamo avanti per gli anni
Cumulato arriva uno virgola otto al sud rimane uno virgola quattro
Nord un differenziale di duecento o di trecento mila euro all'anno per un per ogni unità
Per ogni miliardo diciamo così
Quindi la ripartizione non era affatto neutrale e quindi si può calcolare quanto occorre ripartire e dove concentrare
Questo non per un fatto di nuovo ragionieristico ma agganciando a un discorso di rispondere a delle esigenze fondamentali e qui
Veniamo alla
Modello che vogliamo
Implementare
In molti pliche attore
Per quello che riguarda l'occupazione ancora più impressionante perché l'occupazione che si crea con
Con gli investimenti pubblici
Estremamente più rilevante al sud di quanto non sia
Nel resto d'Italia abbiano a prima vista qual è la voragine
Che noi dobbiamo riempire nonostante il favorevole andamento dell'occupazione negli ultimi anni un anno e mezzo cioè nonostante aver recuperato
Considerevoli numeri
E i valori assoluti moltiplicatore all'occupazione sono cinquantatré mila
Unità al primo anno se facessimo
Come dire la famosa flessibilità che dava i sette miliardi di investimento aggiuntivi al sud che non credo siano stati spesi nel due mila sedici
Ma
Vere quelle sette che poi si riducono a quattro miliardi netti sarebbero cinquantatré mila
Nuovi occupati nel primo anno centouno mila nel secondo altri centodieci mila nel terzo fino arrivare
Centoquindici mila euro e zero
La stessa cosa nord porterebbe
Valori molto molto più esibizione tredici mila quaranta mila
Quindi
Il problema della distribuzione dell'utilizzo delle risorse
è
Fondamentale ma evidentemente non deve essere un utilizzo
Dovrà non deve essere diciamo un utilizzo così basato il suo gioco di numeri
Verso l'utilizzo orientato a una strategia
E qui
Sono stati detti le politiche industriali il problema della logistica sono tutti temi sui quali adesso non voglio entrare tranne
Che per concluderei con una
Un warning con una
Diciamo attirare l'attenzione sul fatto che
Sempre se parliamo di investimenti pubblici sembra che parliamo
Di qualcosa di esogeno che confligga con l'investimento privato no quello che si dimostra in questo anche in questo due mila quindici che l'attivazione di
Una modesta
Un modesto incremento di spesa in conto capitale al sud in investimenti ha determinato un indotto di investimenti privati non irrilevante
Molto più rilevante di quanto non possa avvenire nel Centro-Nord che AGEA una sua struttura non di equilibrio ma sostanzialmente molto più
Articolata consistente teniamo conto che il sud verso il trenta per cento della sua capacità produttiva in questi anni di crisi
E questo
è una risposta complementare ma essenziale agli interventi
Sulla dinamica in atto nel tessuto sociale del Paese e del Mezzogiorno
Si parlava prima della demografia bene se vogliamo arrestare
I rischi che queste dinamiche demografiche questi ultimi dieci anni
Hanno
Fatto crescere
Nel Mezzogiorno
E questa la risposta è e l'economia che arresta diciamo le derive demografiche in atto
Oltre che evidentemente all'intervento diretto quando si parlava di intervenire per immediatamente far fronte alla povertà assoluta alla Corte alla povertà educativa
Cosa che sta avvenendo con questo primo per la prima volta con questa legge di stabilità sia pure in misura estremamente
Limitate a per quello che sono le risorse disponibili beh il complemento fondamentale e proprio
Lo sviluppo dell'economia
E l'altro elemento
Quello che noi chiediamo paradossalmente è l'applicazione del federalismo fiscale
Che è stato accantonato legge quarantaquattro del due mila nove
Che non viene applicata e che prevede perequazioni infrastrutturali perequazione
Per il fondo sociale appunto di perequazione che non esistono in questa
Situazione di governo dell'economia
Allora se mettiamo assieme tutti questi pezzi dobbiamo dire qual è il modello
Di riferimento il modello di riferimento
Concludendo estrema sintesi eh uno molto semplice
L'Italia come riuscito sempre è mediterraneo mediterraneo è luogo centrale comunque vada la converrà
Come dire la
L'andamento dell'economia mondiale per
Nel nel contesto internazionale lo saranno anche se negli Stati Uniti sono isolazionista e non più atlantici
Bene Mediterraneo luogo centrale noi praticamente siamo marginali nel Mediterraneo e qui veniamo appunto quali allora investimenti pubblici quale
E allora noi sappiamo che Taranto è chiuso che Gioia Tauro probabilmente in cassa integrazione che Napoli finalmente a un Presidente vedremo cosa succede del porto e così via queste sono
Punti di evidenza di una strategia logistica che deve raccordarsi con Venezia con Trieste con Genova ma che è urgente che si faccia
E questi sono investimenti pubblici che attirano investimenti privati che consentono di mettere in moto per i
Consegnati prima
La stessa cosa per
La rigenerazione urbana e la riqualificazione del territorio
E norme opportunità enorme
Esigenze
In sostanza è che oggi
A mio avviso non è da analizzare all'interno del Paese
La forza di lanciare politiche di sviluppo
E il vantaggio italiano è che rilanciando politiche di sviluppo e quindi della domanda interna Rocco la golden rule se ci sono tanti
Declinazione di questa cosa anche per confrontarsi in Europa credo
Siamo compatti contemporaneamente rimettendo all'interno di un circuito internazionale il ruolo del Paese dell'Italia
E recuperare anche quindi una capacità
Di
Dinamismo e di protagonismo all'interno dell'Unione europea
Cioè il fatto di essere una grande potenza logistica
è contemporaneamente esportare e
Dinamiche Zare dall'interno i livelli di attività e livelli di occupazione non c'è contraddizione
Oggi non siamo obbligati a guardare all'interno per poter avere un ruolo internazionale non possiamo più sperare nel traino delle esportazioni che sono andate bene abbiamo visto come vanno
Che potranno crescere ma che certo non trascinerà hanno questo sistema dobbiamo modificare
La strategia e quindi avere un modello di riferimento du cui sarebbe bene discutere poi lo possiamo però non mi sembra che su questo ci sia discussione c'è grande attenzione
Alla manutenzione dell'esistente
Alla fragilità
E poca attenzione al fatto che dobbiamo per così dire spariglia
Deve crescere il Sud al tre per cento ebbe poniamoci questo obiettivo se cresce assurda tre per cento automaticamente anche nel nord guadagna uno zero quattro per cento rispetto alla sua
Dati tendenziali e l'Italia nel complesso raggiunge obiettivi
Più civili ma non non raggiunge il Bliss non è che arriva chissà dove però
Non è più marginale in un sistema che veramente da sta mettendo
Da parte
Ultima annotazione e qui vi riferisco
A
Al Governo
Ha una
E se volete c'è un conflitto di interessi anche se io sono fuori ormai dall'Università in senso stretto
Si è parlato prima della capitale umano
Non abbiamo questa grande contraddizione che ci sciacquiamo la bocca con come
Industria quattro punto zero nuova
Chiamiamola politica industriale
Ha bisogno che ci sia innovazione tecnologica informatizzazione e capitale umano abbondante e qualificato e contemporaneamente stiamo
E soprattutto nel Mezzogiorno queste addirittura evidentissimo le start-up ci stanno
Ma
Le piccole e medie imprese le eccellenze meridionali come adesso Italia stanno diminuendo nonostante che ci siano performances sempre migliori quindi cioè
Questo è l'effetto selezione farà sì che alla fine c'è un'impresa
Perfetta che ha a performances superiori a tutto il proprio perché
è rimasta l'unica a operare in un territorio non ci consoliamo che ci siano ma vorremmo che crescessero come numero e nonché di munizioni
E per fare questo abbiamo bisogno
Di un capitale umano abbondante che trovi quindi interessa e così via
E la Apple viene e lo trova capitale umano potenziale a Napoli alla Federico II poi ci saranno al Consorzio delle università resta campane
L'unica
La Regione Campania a finalmente una
Garantito la borsa di studio a tutti gli aventi diritto che è una grande
Novità rispetto al passato quando proprio in Campania
E aventi diritto per il sessanta per cento non potevano aver la borsa e quindi
Però c'è un problema il problema è il governo di questo problema della costruzione del capitale umano di eccellenza
Rischia per come oggi incardinato su
Una
Sistematica e pretesa oggettività che distribuisce i forti in base
Appunto a una pretesa oggettività questa pretesa oggettività e truccata
E contrariamente
A quello che si dice ha esattamente l'effetto opposto
Di distruggere capitale umano laddove questo è più necessario di portarlo altrove
Di incentivarlo è la logica che io chiamo di Basilea quello che avviene alle banche dove si alza sempre l'asticella
Qui è un'asticella truccata che viene alzata per far sì che le poche risorse vengono ridistribuite in misura opposto alle esigenze
Che
Noi poiché non ci amo quanto diciamo quel politica industriale fare cosa c'è bisogno cosa dovrebbero fare gli imprenditori
Cosa vogliono i giovani
Questo è un rischio molto forte
Che se si consolida peraltro il sette otto anni porta risultati strutturali molto negativi
E sul quale non c'è bisogno né di una riforma costituzionale del no alla riforma della riforma c'è bisogno di un Governo
Diciamo
Meno
Esternalizzato del problema di cui stiamo
Trattando cioè
Non c'è bisogno basta cambiare i parametri basta prendere discuterli magari in Parlamento
E questa secondo me è un'urgenza è un'urgenza
Adesso non entro nel merito delle creare delle cattedre nata non c'è nulla che fare con questi Dicorato la gestione ordinaria del strutture delle risorse
Anche se saranno aumentate ma con questo schema portano proprio a contraddire un elemento importante che ha a che fare con la struttura sociale del Mezzogiorno con la
Invecchiamento
Tenendo conto che ancora oggi le regioni del Mezzogiorno sono le più Giovanni
Se guardiamo alle strutture indipendenza Bari indici demografici ancora nel Mezzogiorno è la parte giovane non solo del Paese dell'Europa
Ma star rapidamente convergendo verso parametri che sono di Regione vecchia via di
Pensiamo ad alcune aree in via di spopolamento quindi se vogliamo contrarre queste tendenze dovevamo avere molto chiaro quello che immediatamente si può fare e immediatamente si può fare molto
E coerentemente a una revisione se volete del modello di tutta
L'economia italiana che
è una revisione necessaria a nostro avviso importante sulla quale aprire un grande dibattito nazionale
Che faccia emergere come il nord e sud possono avere una complementarietà del tutto nuova in una situazione in cui l'Italia è nuovamente uno dei Paesi fondante di questa Unione europea sempre più claudicante
Grazie
Io
Passerei
So che ci dottor Gaita ha degli impegni e quindi
Passerei allora
Visto in parte
Così
Importante proprio su
Rispetto anche alle sollecitazioni spero che
Siano accoglibili quindi su cui avere reazioni valutazione
Passerei subito la parola al dottor Arcuri avessero delegato di Invitalia che un attuatore di politiche e che c'era il polso anche
Dello stato di attuazione dei tempi non accada non altro anche
Su un caso molto particolare importante non solo per la Campania
Del
Nuovo
Sistema di polizia
Grazie
Grazie dell'invito che per me per invitarli a
Particolarmente significativo del quale
Siamo
Particolarmente riconoscenti perché anch'esso segna
Diciamo
Tra gli elementi non decisivi l'inizio di una nuova stagione per le bretelle politiche per il sud
Allora io la metterei così nel tempo che mi è stato dato la Svimez ha come sempre con
Merito dovizia di particolari
Approfondimenti ci ha spiegato una cosa semplice che il sud nel due mila quindici ha ripreso a crescere
Voi sapete che noi siamo un Paese che è campione del mondo di
Del mondo nel parlare male di se qualche volta con delle pendenze distruttive
Diciamo che si
Estrinsecano nelle più varie modalità siamo un po'più scarsi quando dobbiamo parlare bene di noi stessi
Quindi io comincerei dicendo che questa è una buona notizia
Il PIL dell'agosto del due mila quindici a ricominciato a crescere non succedeva da sette anni
Seconda seconda
Sotto suggestione
Ovviamente questo non è sufficiente
Noi viviamo in un Paese in cui sempre detta semplice un terzo della popolazione e del territorio produce un quarto del PIL
Capite che non si può fare
Un terzo della popolazione del territorio non può produrre un quarto del Vito
Bisogna lavorare fare in modo che in questa forbice
Che
Diciamo estatica se non si amplia
Nella
Diciamo ventennio che ci hanno ci siamo lasciati alle spalle si possa ridurre
Quindi la domanda che io mi pongo vi pongo Emma questa crescita è eccezionale
Casuale non ripetitiva oppure
Può diventare strutturale
Può diciamo
A bere il carattere che gli economisti bravi quali io non sono dicono della sostenibilità ovvero essere duratura e contribuire a far sì che quei due numeri un terzo e un quarto si possano
Progressivamente ridurre
Essendo la risposta e siccome è possibile che questo accada
Io credo che quest'anno ci sono state un paio di altre cose che sono state citate che sono meritevoli di essere diciamo ammesso pertanto accennate
Noi abbiamo affrontato con una forza che nel passato non c'era stata la politica sottostante l'utilizzo dei fondi europei a nostra disposizione
Che rispetto ai quali le stagioni precedenti a questi stanno lasciano testimonianze di particolare memorabili tali ed essere gentili come in questa occasione bisogna es
Questa a questa
Questo questa attività
Pesa modificare le polizia prodotto masterplan lei ha prodotto i patti per il Sud c'è qui
Sottosegretario di vincenti terne il principale autore perché noi ringraziamo i patti per il Sud sono una novità tenta hanno di dare una risposta che io che sapete essere un po'dissacrante dico che si può sintetizzare così facciamo qualche fontana in meno
E qualche infrastruttura strategica in più
Facciamo qualche discussione in meno e qualche attività
Diciamo tra i soggetti che a vario titolo insistono su queste politiche collusiva in più
Facciamo qualche sagra in meno incentiviamo un po'di più le imprese che vogliono investire
Se la domanda alla quale dobbiamo rispondere la crescita può diventare strutturale e ci sono gli strumenti io
Vorrei
Dare due contributi il primo e questo io credo e la Svimez in un caso lo dice bene lo riprenderò che bisogna avere cura di due aspetti
Il primo è il tempo noi abbiamo smesso di vivere in un mondo lette sulla quantità di capitale disponibile per lo sviluppo
Perché esso è disponibile a volte anche sul Ferrante rispetto alle occasioni che trova per diventare il sviluppo PIL ricchezza e occupazione
Noi abbiamo cominciato spero ce ne siamo accorti tutti
A competere in un mondo che consigliera il tempo che passa da quando un individuo una istituzione un'impresa pensato una cosa
A quando la fanno per davvero
Sia diciamo un tempo compatibile con la modernità
Sei i patti per il Sud serviranno come io auspico a far sì che questo tempo si riduca
E cioè che dal Montaldo al
La stagione del pensiero alla stagione del risultato e non solo dell'azione
Il tempo è inferiore
A quello che serviva nelle stagioni precedenti questi posti popolo Turra un contributo di sostenibilità a questo fenomeno
Seconda questione che in invece la la la Svimez città
Come io non saprei fare meglio a che fare con quello che si chiama il delivery e con quello che si chiama il controllo delle azioni che la i soggetti a vario titolo impegnati sono chiamati a fare la Siemens dice una cosa che condivido completamente l'esperienza amministrativa pur in presenza di casi ed episodi di best practices innovative
E apparsa ancora guidata da una dominante cultura giuscontabilistiche a sostanzialmente indifferente
Rispetto ai risultati in termini di servizi resi ai cittadini e di efficienza ed economicità della gestione
Ogni dunque ogni riferimento è puramente voluto io mi limito a condividere a non aggiungere altro se non a dire
Che se noi non siamo concentrati sul tempo che separa quello che pensiamo da quello che facciamo
E non ci mettiamo nelle condizioni di farlo con un approccio in cui questa denuncia smette di essere moderna
Diciamo
Non riusciamo nel risultato che vogliamo provare a perseguire
Invitalia è un soggetto attuatore il soggetto attuatore diciamo principale di queste politiche quindi può dare un contributo e ho finito in questo senso cosa bisogna fare perché il PIL del sud
Diventi sostenibili in mente
Incrementale rispetto
Al quanto è accaduto nel passato io dico sempre o dico volentieri anche qui che bisogna fare fondamentalmente tre cose e non trecentottanta o meno tre virgola
Perché dico bisogna trovare strumenti che al mio parere ci sono già per sostenere con cura l'offerta produttiva che pure nel sud esista
La visione nichilista o diciamo pessimista del Mezzogiorno dove non c'è una un sistema produttivo peggio dove non ci sono le locazioni perché investitori si insedino
è una visione che promuove chi non vuole che il terzo il quarto si riducano eppure
Diciamo e gente che esiste qualche volta anzi quasi sempre ha più voce in capitolo di me e che normalmente nel sud non civile
Nel sud esiste un sistema produttivo non
Ancora delle dimensioni sufficienti non ancora con una stratificazione sufficiente
Non ancora con una connessione
Con un indotto territoriale sufficiente ma esiste dobbiamo provare a dedicare quote prevalenti delle risorse degli sforzi a disposizione a sostenerlo
E il contratto di sviluppo che ne è un esempio produce questi risultati il contratto di sviluppo sapete essere di incentivo che il Governo
Ha messo in campo per gli investimenti di più grandi dimensioni noi in due anni abbiamo attivato investimenti per due virgola otto miliardi di euro
E abbiamo Pinna quella che si chiama pipeline Investimenti per altri quattro miliardi di euro una parte per prevalente se non molto prevalente di essi sono destinati al Sud
Chiunque abbia con con suoi turbine con le macchine fotografiche può andare a fotografare le impresa che grazie a questi strumenti a Roberto di stabilimenti in Campania in Puglia
Sicilia in Basilicata un po'meno in Calabria
E diciamo verificare che
E se esistono danno lavoro creando indotto fanno villa occupazione e ricchezza
Facciamo qualche fontana in meno
Qualche rotonda in meno destiniamo un po'più di danari a questa traiettoria fondamentale per lo sviluppo seconda
Oggi a Pompei
è stata fatta la statistica del numero dei visitatori che sono stati a visitare il sito archeologico negli ultimi dodici mesi essi sono tre milioni
Quando il Governo ha cominciato anche con il nostro contributo a iniziare il restauro del sito archeologico cioè quattro anni fa
I visitatori erano uno virgola nove milioni in quattro anni si sono incrementati di un po'più del cinquanta per cento
Ora
Il sito archeologico di Pompei e memorabile era molto strano che invece si è dovuto aspettare fino quattro anni fa per cominciare ad instaurarlo
Ancora non è connesso con il territorio anche se ci stiamo lavorando però di nuovo questo è un semplice dato
Un milione uno virgola nove milioni
Contro tre
Speriamo che qualcuno lo racconti
E non ci continui a dire che al Louvre ce ne vanno trenta per due ragioni primo perché lo sappiamo
Secondo perché noi la governance dell'hub non c'era non ce l'abbiamo quindi ci possiamo fare niente altro che fedi citarsi
Conti lo ha fatto secondo volano per lo sviluppo della
PIL del sud dell'integrazione sempre più puntuale sempre più spinta tra l'offerta turistica il patrimonio culturale
Non basta dire che il turismo per ragioni
In qualche misura esogene come la Svimez dice bene incrementa la sua il suo contributo al PIL e non basta dire che l'Italia il Paese più bello del mondo
è necessario provare ad integrare puntualmente ogni volta che è possibile il patrimonio con l'offerta per dare un contributo esponenziale al PIL terza e ultima cosa mi taccio
Ovviamente diciamo sarebbe anche e anche utile come si sta facendo provare a recuperare il ghetto profondo gap infrastrutturale e qui di nuovo la Svimez ce lo dice benissimo
Che negli anni è cresciuto e che esse farà il sud dal resto dell'Italia
E l'Italia dal resto dell'Europa
Non semplicemente perché è giusto perché
L'attivazione di investimenti infrastrutturali ha una caratteristica che tutti sapete
E fattore di incremento del PIL della ricchezza immediato in quanto produce attività
Esponenziali ed è fattore di incremento del PIL della ricchezza derivato perché consente l'attivazione di altre occasioni
Per fare pile per fare ricchezza dopo quell'infrastrutture finita per banalmente conferendo vantaggi competitivi territoriali a dei luoghi che non li avevano
Se
La
Il paradigma delle politiche che sono state definite con merito e con un tasso di innovazione sufficiente
Darà un contributo anzitutto verso queste tre linee ovviamente con il contributo che Invitalia potrà dare sia sul lato dell'offerta che sul lato della realizzazione delle opere
è ragionevole per una volta pensare che l'incremento del due mila e quindici non resti solo una occasionale stagione di soddisfazione ma azioni una qualche livello di strutturalità grazie
Grazie dottor Arcuri
Il monitor sul tempo credo che sia va così in corso importante proprio pensando appunto che realizzare un'infrastruttura ci vogliono quattordici anni
E la realizzazione effettiva bastano due anni ecco uscire abbiamo lo spazio o la misura di uno spazio praticabile
Passo la parola
Al dottor Marco che ha e che il presidente dei giovani
Imprenditori di Confindustria che più volte capretto intervenuto proprio
Mettendo
I suoi argomenti anche sul Mezzogiorno prego grazie grazie mille dell'opportunità di partecipare
La presentazione del rapporto che
Per noi è un po'l'analisi della situazione ma non un punto di arrivo ma un punto da cui partire per
Non considerare questa analisi che soprattutto quest'anno da
Delle dei segnali delle delle
E dei numeri che ci dicono che è stata invertita una tendenza non prenderle come fatto puntuale punto d'arrivo ma come dicevo
Punto di partenza per capire che non sia
Una una
è un'inversione di tendenza e quindi un punto raggiunto ma che sia in realtà il primo passo per poi come si evince dal rapporto e come è stato detto agli interventi precedenti
Ripartire costruire quella che la solidità di un Mezzogiorno che deve
Necessariamente avere un ruolo
All'interno del nostro Paese che non ve ne sono ruolo dedicato un ruolo di leggi speciali ma deve essere sicuramente
Un ruolo di
Parte integrante di un sistema economico che poi porta un posizionamento italiano
In Europa contribuisce al posizionamento economico dell'Europa nel mondo quindi si legge una ripresa ma sicuramente si legge una ripresa che
è fragile ancora tutta da costruire e c'è molto ancora da fare
Nella visione del del Mezzogiorno come parte integrante del Paese
Crediamo sosteniamo che non ci siano bisogno di leggi speciali per il sud ma quanto che
Ci siano bisogno di leggi nazionali che favoriscano lo sviluppo la crescita
E ma con una maggiore intensità per il Sud allorquando ci sia poi lo scalino da sormontare per poi avere leggi
E qui e leggi che permettere uno sviluppo forte ma sicuramente
Non legge ad hoc che poi credo delle scompensi o delle abitudini che poi portino a non
Insistere nella ripresa dico questo perché
Gli imprenditori del Mezzogiorno con cui
Ho il privilegio la fortuna di poter parlare confrontarmi tanti giovani che sono stati citati con cui ho la fortuna
Di potermi confrontare parlare in realtà sono uno straordinario esempio di resilienza perché molto spesso
Fare impresa al Mezzogiorno nel Mezzogiorno e
Per motivi infrastrutturali e culturali spesso è più difficile
E creatività e capacità barche riescono quando c'è
Una una visione una capacità di fare
Di fare impresa riescono a ottenere dei successi che molto spesso sono successi che poi hanno portata nazionale ma soprattutto internazionale
I punti da cui si parte per un'analisi per poi guardare al futuro con una con concretezza sono sicuramente la bassa crescita che ancora c'è perché i numeri che vediamo
Sono numeri di bassa crescita che chiaramente a riguardo alle impattano su tutto il livello nazionale la disoccupazione che benché ci sia la controtendenza e sempre
E sempre un problema sostanziale anche perché i grandi talenti grandi investimenti che si fanno nelle università del Mezzogiorno sono università conosciute e riconosciute molto spesso
Producendo questi talenti di vediamo poi
Andare all'estero finire nelle
Viste di immigrazione della Gran Bretagna andare al nord o andare in giro per il mondo e quindi questo è anche determinato da una grande frammentazione del tessuto produttivo e probabilmente una ancora troppo
Leggera e integrazione nel fare
Ricito Arcuri magari nel discutere a fare una rotonda piuttosto che a
Infrastrutturare un insediamento industriale che poi da lì che permette
La la la ripartenza
Un una parola chiave secondo me del rapporto Svimez presentato quest'anno che dovrebbe essere un po'la
La linea e addizionalità e ripetuta molte volte nel rapporto e dalla cifra di quello che
Deve e può essere il rapporto di un
Un un Governo uno stato riguarda la politica industriale la politica economica di un Paese in maniera integrata
Ma diventa addizionale rispetto all'attività rispetto all'intervento rispetto al ruolo del mercato privato quindi le aziende private che devono avere l'economia
Addizionalità ha una doppia una una doppia faccia
La prima facie sicuramente il potenziamento delle leggi nazionali allorquando servano per dare un maggiore impulso maggiore maggiore slancio addizionalità significa
Credo nella nella fattispecie imprenditoriale e industriale
Creare quelle infrastrutture materiali e immateriali di cui c'è bisogno per ripartire e quindi a vere una una
Un'alta velocità capace di trasportare merci e pensionati e persone che colleghi
Il CIV il nord del centro Italia al sud Italia con la straordinaria visione io mi permetto di sottolinearla che l'Italia all'interno dell'Europa ha un ruolo di privilegio come ponte verso mercati emergenti perché un ponte naturale verso i Paesi che saranno di sviluppo anche se oggi drammaticamente ha riconosciuto
E visto come
Il problema dell'immigrazione di della vede dell'immigrazione capita questo nostro Paese ma
Guardandoli in proiezione con investimenti infrastrutturali serie lungimiranti diventa poi un ponte naturale che probabilmente permetterebbe di importare le nostre merci in Italia non passando da Rotterdam ma passando da quello che
La normale visione del Paese
Audizione di Daniela direzione in cui va il piano industria quattro punto zero
Pure presentato al Governo in cui e noi di questo siamo molto contenti non si parla unicamente di finanziamenti a pioggia non ci sono i finanziamenti a pioggia ma c'è una corresponsabilità fra la modernizzazione del sistema industriale del nostro Paese tramite appunto tutte le leve dell'industria e quattro punto zero e la capacità e la volontà e il dovere di investimento che non è sistema
Industriale
Dobbiamo avere quindi creando una sinergia
Mi verrebbe da dire una corresponsabilità guardando al futuro del nostro Paese
Fra
Pubblico e privato a onor del vero dando delle importantissime lei ebbe in mano all'impresa ma leve in mano al Paese e che sono la deduzione al trenta per cento per chi investe in PMI o start-up innovative
Il superammo adattamento che diventa i per ammortamento per i beni digitali e il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese media impresa che viene rifinanziato oltre alle detrazioni del cinquanta per cento
In ricerca e sviluppo cito questi tre dati perché legati al master pronta nel Sud al patti per il Sud ai fondi di coesione sono veramente una grandissima opportunità per i prossimi anni per i prossimi
Cari per il prossimo anno ma per i prossimi anni di rilanciare ripartire un'economia del Mezzogiorno che e centrale per lo sviluppo intero del nostro Paese perché la grande voglia di imprenditorialità la grande
Capacità di imprenditorialità e grande capacità creativa sono quelle che fanno ben sperare la costruzione di una nuova industria italiana partendo proprio dei giovani un dato che è troppo poco spesso viene ricordato ma che mi piace
Sottolineare che su venti mila imprese guidate Dante tanto da under trentacinque nate nel secondo trimestre due mila e sedici
Ben il quaranta per cento del complessivo provengono dal Mezzogiorno questo è un dato centrale della volontà di riscatto dell'orgoglio e di fare impresa e del fatto che
Avendo l'infrastruttura le possibilità
Sì si crea una un volano positivo da cui da cui ripartire
Quindi non parlerei mi permettimi trovare il discorso dei patti per il Sud mali trasformerei buttati per il Paese perché se solo se i patti per il Sud funzionano
Vengono attuati finalmente abbiamo le firme quindi è un discorso di esecuzione più che di studio e si più velocemente vengono applicati più velocemente c'è
Realmente un patto per il Paese
Di rilancio e dico questo perché l'esecuzione diventa centrale la visione di politica industriale all'interno del Paese diventa centrale e in questo
Come molto spesso
Sottolineammo eccome secondo me centrale direi il coinvolgimento del del dei tessuti produttivi coinvolgimento di chi fa impresa il coinvolgimento degli attori economici dei territori nell'applicazione poi del Marta a firma dei Patti
Diventa centrale
Ma non perché
Si debba
Tornare a fare discorsi di concertazione di dove devono essere messa in rete le risorse ma
Perché si va a fare un piano realmente
Applicabile e realmente voluto e realmente poi reso realtà anche dal tessuto economico che di questo piano il primo destinatario affianco alla
Alla affianco alla parte alla parte sociale
Quindi ci sono delle priorità ci sono delle priorità che legate a questo patto i ai patti per il sud ma altrettanto strumentale patti per l'Italia
Sicuramente il il sostegno delle imprese meridionali
E una di queste priorità perché ripartire dall'industria
E quando dico industria c'è sicuramente l'industria manifatturiera ma c'è anche l'industria la cultura
C'è l'industria del turismo
C'è l'industria della ricettività c'è
Una catena industriale che
Poi volano parla per la realizzazione
Dello sviluppo economico l'industria che oggi e tornare job
Vani può grazie al piano industriale quattro punto zero e sarà anche un luogo dove i giovani siano non solo
Portatore di talento Porto Tolle di energia ha portato all'innovazione
Ma anche portatore di quella conoscenza che sfrutta al massimo l'industria quattro punto zero che oggi nel breve termine e quello che può permettere di abbassare non eliminare il gap infrastrutturale che viviamo
Il la capacità di
Creare infrastrutture immateriali oggi abbiamo la possibilità colibatteri colloco i bandi per la alla banda ultra larga di partire proprio dal Mezzogiorno ed è una cosa che noi ripetiamo alto spesso come laboratorio di partenza
Per
Creare una rete infrastrutturale di banda ultra larga quindi reti immateriali che poi è quella che consente nel breve periodo di recuperare il gap infrastrutturale che
Purtroppo esistono
Passaggio successivo cito il ministro Calenda
Quando parla di
Dopo il piano di industria quattro punto zero il piano di lavoro quattro punto zero e di nuovo centrale è stata citata stamattina più volte la formazione la competenza la scuola l'istruzione
Che non sono solo
Infatti di cultura ma sono fatti sostanziali perché poi Unindustria moderno ha bisogno di lavoratori in mobilità formati di lavoro autonomo Terni bene ci sono giovani ma in tutto questo formazione in questo visione d'lavoro quattro punto zero non bisogna mai in nessun modo dimenticare i lavoratori che già ci sono che hanno bisogno di riformarsi di formarsi di essere al passo con le necessità dell'azienda perché la velocità
Di un mondo in cui essi
Sì sì sì
Va veloce si interconnessi e si produce in maniera
Diffusa in maniera molto più rapide on demand la formazione del lavoratore non può essere messa in secondo piano rispetto alla modernizzazione dell'impresa sino avremo imprese altamente moderne
E non in grado di essere sfruttata appieno gli investimenti fatti
Sprechiamo quindi investiamo risorse che diventano risorse essenziali che diventano risorse sprecate nel momento in cui non si riesce ad agganciare anche la parte
Di formazione
Quindi produttività si è visto che l'Italia si cresce meno di tutti gli altri Paesi europei da troppo tempo e questo è un modo per
Per portare la la produttività export di internazionalizzazione al sud
Deve diventare uno degli Investimenti su cui puntare parquet il mercato interno italiano lo è per le aziende del nord come per le aziende per del sud purtroppo marcato finito ed quindi bisogna andare all'estero bisogna Albare all'estero con le tante eccellenze che ci sono e quindi con piani di internazionalizzazione che utilizzino anche grazie alla fortissima rete che secondo me c'è sia
Nelle nelle Ambasciate estere sia nelle camere di commercio sia nella sessione di categoria per portare le aziende che voglio iniziare il processo di internazionalizzazione
A compiere i primi passi ultimo ma non molti ma mi riaggancio al lavoro credo che il il supporto alle assunzioni sia centrale ancora per tutto il due il sedici è stato ed è il rifiuto il rifinanziamento il
Il il supporto ed altri quindi la detassazione parler per le assunzioni per il solo a mezzogiorno
E necessario ma l'auspicio è che sia un successivo passaggio
Per poi rendere strutturale quello che il taglio del cuneo comma contributivo barche una volta unito al sud e nord bisogna poi viaggiare tutti con la stessa forza la stessa
E la stessa direzione
Due conclusioni due due riflessioni conclusive sul modello industriale del del Mezzogiorno
La parola d'ordine per noi e pensare in grande pensare con fiducia e pensare
Del fatto che quello che viene fatto e politica industriale per il Paese
Pensare che
Le aree di crisi complessa che oggi abbiamo maggiormente concentrate asciutto e quindi abbiamo Taranto Gela Termini Imerese ma anche sul ci stimoli il Molise la Val vibrata in a Blue ci sono e Bagnoli quindi stiamo parlando di
Moltissime aree su cui ci sono risorse e competenze da mettere in campo diventino
Aree di sviluppo più chiare di crisi complessa
Il rivestimento deve essere riunendo i grandi poli industriali che ci sono ma non con l'ottica e mi permetto di fare questa riflessione
Di garantire soltanto l'attuale occupazione che c'è in quei luoghi ma di sviluppare una nuova imprenditorialità che vicino alle aziende industriali che già esistono
Credo
Quel mercato del lavoro dell'innovazione della produzione dello sviluppo che poiché rende vivi i territori e a rendere viva la possibilità di
Sopportare le crisi che probabilmente ci saranno nei prossimi anni perché la globalizzazione fra i benefici porta anche crisi che pian piano
Poi tornano ma supportarla come avete di industria che permetta di
Sempre innovarsi e sempre creare vitalità
Sui territori e quando parlo di piano industriale che parte dell'area di sviluppo complesso una riflessione deve essere sicuramente sul fatto che quando si fanno
Piani di politica industriale che siano le infrastrutture materiali e immateriali
Che siano passaggi strategici come il tappe che in questo momento è ancora in discussione
Bisogna considerare che si parla di azioni nazionali e quindi devono avere una velocità un'esecuzione è una capacità di esecuzione che va oltre gli interessi meramente regionali e locali di campanile
Proprio per questo lo dico io sono di una regione del nord vengo dal Piemonte vengo da Torino dove si è fatta di discussioni per anni sull'alta velocità
L'alta velocità è stata ritardata da interessi particolari di Comuni che portavano il percorso questo è stato un rallentamento di un'opera che poteva essere finita molto tempo addietro è uno spreco di denaro
Oggi nella visione di futuro in cui il sud e parte da questore rilancio e crea poi le condizioni per una politica di sviluppo nazionale
Integrata e forte
Deve essere parte di politica industriale e quindi
Gli interessi regionali dagli interessi parziali devono essere mediati sicuramente nel rispetto della natura della bellezza
Ma devono essere indirizzati secondo azione che abbiano un'esecuzione
Chiara chiara e veloce
Perché il sud
Lo ripeto e parte integrante dell'Italia è un'Italia forte vuol dire un'Italia forte in Europa e una Europa forte chiudo con una una piccola riflessione
Sulla capacità di scaricare a terra e di rendere possibile i piani di cui si sta parlando i piani che oggi sono attuati
Sicuramente da parte di chi fa industria di chi fa impresa c'è tutta la volontà la determinazione
Di volerlo fare di vorrei riuscire a essere
Parlare
Parte integrante e
Con l'attore corresponsabile di quelli che sono i piani di sviluppo che devono necessariamente partire Lo Sciuto i tanti giovani talenti che al sud ci sono devono poter
Viaggiare fare esperienza all'estero fare esperienza al resto d'Italia ma con l'obiettivo di tornare in un territorio capace di accogliere la loro qualità e di rendere qualità benessere la loro capacità
E la loro capacità deve essere la loro
E la loro capacità nell'industria benestante
Le la parte infrastrutturale diventa perno centrale sia immateriali e materiali e
Dalla visione di oggi le politiche di Paul etiche industriale che ci sono politiche economiche credo che
Partendo dal rapporto che ci dà un'iniezione di fiducia sotto molti punti di vista
Abbiamo
Milioni di ragioni per non riuscire il nostro obiettivo ma sicuramente nessuna ragione per non approvare a raggiungerlo quindi grazie mille
Grazie che
Appunto per aver colto l'aspetto di propositivo e di ottimismo diciamo in cui ci siamo mossi
E ora direi passiamo
Alla
Testimonianza del
Diciamo dei territori
Ora ma la
Io direi di continuare
L'ordine diciamo alfabetico perché
Il governatore il Presidente De Luca non è potuto essere presente
In sua vece c'è il Consigliere
Chiarificatore Gabinetto della regione Campania De Felice
Pregherei di intervenire
Tenendo magari un tempo
Ed un quarto d'ora dieci minuti per
Consentire poi
Di concludere in tempi ragionevoli
Al momento onorevole Boccia impegnato in Commissione e quindici
Ci chiede aggiornate su questo
Grazie straniere
Prego buongiorno a tutti grazie Presidente
Io porto i saluti del Presidente De Luca
Presidente della Regione Campania che è impegnato a Pozzuoli riceve il presidente del Consiglio Renzi all'Accademia Renato era di Pozzuoli porto ci saluti
Per me motivo di grande soddisfazione aver letto il rapporto Svimez facendo parte anche dell'organismo
E ho letto parole stimolanti perché parlano di reattività
Resilienza reattività Frisk start up di parte del ovviamente sempre in termini numerici limitati
Essendo anche un magistrato e il mio lavoro di origine la parola crisi ricordo che ha una valenza quasi da in via di la crisi si unisce alla crisi economica dalla crisi dei valori l'uscita dalla crisi e l'uscita dalla crisi è fatta di
Problematiche divisioni di progettualità e pensiamo dentro con condizione di uscire dalla crisi dal punto di vista della pubblica amministrazione di chi governa tre sono dei direttrici
Uno vedere se il modello di governance di Stato e funzionale all'uscita dalla crisi
Due nel contingente un utilizzo proficuo dei fondi europei tre l'attuazione di un programma di governo
In questa analisi però non si può non vedere anche le responsabilità dei legislatori perché un un ente di programmazione ma anche gestionale come la Regione quotidianamente si trova dinanzi a progetti appalti
E quindi grande responsabilità è grande analisi deve essere fatta anche sui compiti del legislatore come della pubblica amministrazione come del mondo economico
In relazione alla legislazione presidente Giannola mi sia consentito
Richiamare ciò che i tedeschi chiamano l'auspicio alla lentezza del legislatore
Sembra ma quasi un caso il Belgio è cresciuto nel PIL perché non si formava il Governo per un paio d'anni dopodiché si è ripetuto con la Spagna
De analisi della better regulation e ci dicono che ci vuole stabilità nelle norme
Per cui in alcuni di settori occorrerebbe quasi auspicare un'assenza di legislazione quasi una clausola di stabilità
Faccio presente il Codice dei contratti pubblici quello col quale abbiamo a che fare tutti i giorni a qualcosa come ventisei discipline transitorie cinquantadue atti attuativi a fronte per esempio di un unico regolamento di attuazione del Codice precedente
E ciò che i costituzionalisti chiamano il cosiddetto paradosso dell'effettività
Cioè con la scusa o lo scopo di rendere una norma sempre più congrua alla finalità da raggiungere e si crea l'effetto opposto cioè quello perverso dell'incertezza del diritto mentre invece ciò che ci vorrebbe in questo contesto e la stabilità
Alcuni Paesi asiatici per esempio che crescono
Mettano delle clausole di durata nell'enorme e legislatore e costretto intervenissi soltanto dopo un certo tempo ma ci vuole l'ammette abolì se l'azione del diritto la sedimentazione altrimenti ciò che i destinatari cittadini e imprese ciò di cui hanno bisogno cioè
A avvenire la possibilità di prevedere la conseguenza possibile probabile delle loro condotte viene minata quindi punto primo ma certezza del diritto
Ma d'altronde verso la semplificazione banche l'ordinamento europeo che invece abituata a complicare sui fondi per esempio l'ultima su gestione della Commissione e di vedere un Regolamento unico per i cinque fondi piuttosto che la moltiplicazione delle discipline
Dal punto di vista della pubblica amministrazione adesso nel rapporto viene citata fa piacere che il Presidente pescatore e nel mille novecentosettantacinque il Mezzogiorno era considerato la lepre dell'Europa
Ebbene però nel mille novecentosettantacinque c'era anche il Rapporto Giannini sulla pubblica amministrazione che faceva una diagnosi di vi livelli amministrativi di come essi potessero essere
Funzionali allo sviluppo della collettività
Oggi purtroppo quest'analisi viene a mancare cioè non c'è una diagnosi attenta di quali sono i livelli di governo e di come tra di essi possono essere complementari nel multilivello normativo e pur nella complessità di derivazione europea quindi anche questo è un auspicio
Di come si debba agire attraverso la complementarietà di livelli di Governo se essi poi si traducono piuttosto che in questo momento un volano in freno invece per l'attività produttive per lo sviluppo della collettività
Terzo profilo la inadeguatezza purtroppo su problematiche enormi dell'ordinamento nazionale come di quello europeo quando
Dallo Stato nazionale si passo l'ordinamento europeo Jean Monnet disse che
Lo Stato era diventato troppo piccolo per le cose grandi troppo grande per le cose piccole purtroppo ne abbiamo settori immigrazione sicurezza terrorismo rispetta eguali dice
Bisogno della consapevolezza del livello europeo e quindi
Di una politica di altro livello
Quindi
Quello dinanzi a cui ci troviamo ogni giorno sono troppe regole troppi soggetti che fanno le regole troppi livelli quasi un feudalesimo normativo e amministrativo è questa la
Come dire la complessità quotidiana di dell'Amministrazione nel caso della Regione poi essendo un ente prevalentemente di programmazione
C'è l'ulteriore problema che si fatica a vedere l'attuazione di una politica in quanto è prevalente l'attività propedeutica all'attuazione concreta
Ciononostante la Regione Campania pur
Consapevole di essere per certi versi era possibile locomotiva ma anche la problematica maggiore io ricordo un dialogo professor Cassese che per la guido dorso ascritto lezioni di meglio nanismo nel due mila quattordici
E lo citava che secondo taluni ovviamente non è opinione
Comunque ogni milione unanime ma secondo taluni quasi tutta la problematica meridionale quasi si limiterebbe a Napoli cioè alla complessità della realtà napoletana
Questo per dire come dal punto di vista amministrativo la complessità dei problemi
Basti pensare che in tutti i settori più
Delicati trasporti rifiuti sanità idrico parliamo di problemi che hanno una durata ventennale che la Regione affronta insieme
Al Governo con l'aiuto del Governo sedici anni i rifiuti nove anni dal commissariamento della sanità l'idrico con una ventina di anni di problemi
I trasporti che richiedono nuovamente l'intervento del Governo e problematiche ataviche
Ciò nonostante ricordo la frase di un un allenatore di una squadra nazionale
Abbandonare la cultura dell'alibi come primo passaggio fondamentale
E per questo il la l'intendimento della Regione quello di lavorare innanzitutto di raccordo col Governo nazionale che già dal due mila quindici si è posto il problema della soluzione di problematiche di Chissi me
Parlo della rimozione delle ecoballe cioè eliminare le bruttezza e ed esaltare un territorio di bellezze
Si sta ponendo il problema del trasporto pubblico locale ovviamente su questo la Regione agisce di accordo continuo con il Governo nazionale come testimonia anche il patto per il Sud
Dall'altro lato
Agire sulla macchina amministrativa per eliminare quello che viene definito il cosiddetto divario amministrativo ovviamente la semplificazione e un atti vita continua dicono i francesi semplifica e compiti quindi un'attività di manutenzione continua di giorno in giorno nella quotidianità dell'attività
Lavorativa
Dall'altro lato posso dire che la suggestione del Presidente giorno le giusta cioè le scelte politiche quali debbono essere e debbono essere scelte che vanno nell'interesse generale
Cioè scelte che sia in campo economico che nel campo sociale o altro debbono riguardare gli interessi di tutti quindi
La politica della Giunta del Presidente De Luca sin dall'inizio è stata di garantire le borse di studio a tutti i trasporti pubblici gratuite agli indigenti servizi pubblici
Come la sanità o i trasporti garantito il modo più essenziale ma anche gli interventi in politica proprio sulla base di questa convinzione e cioè che la politica deve essere fatta di misure generali prevalentemente
Attraverso strumenti come possono essere la decontribuzione zone economiche speciali cioè ciò che
Direbbe il nostro pontefice deve coincidere con gli interessi di tutti e non di pochi
Io vi ringrazio
Grazie a voi Presidente De Felice
E per essere subito al Presidente Pulli Michele Emiliano
Ringraziandolo
Partecipazione a questa nostra presentazione
Allora
Il sud leggendo il rapporto
Mi ha fatto venire in mente Indiana Jones
Quando
Precipitare poi riesce all'ultimo secondo perché apparsi
Ad un ramo
Per noi sappiamo tutti che
Si salverà perché sappiamo dentro di noi
Che abbiamo una ferma determinazione nonostante la situazione apparentemente difficile a venirne fuori nella migliore delle maniere in modo tale che
Il Paese il pubblico sia soddisfatto del nostro lavoro sappiamo anche però che tra un film
La realtà c'è una differenza nonché la realtà sia necessariamente
Più difficile
E
E pessimista insomma io non credo di
Non credo di essere pessimista rifiuto la prospettiva pessimista non ha alcun particolare senso anche in una condizione più drammatica bisogna pensare a una soluzione che ti apra una prospettiva
E ogni tanto misurasse la febbre fa bene l'anno scorso ce l'avete misurata
Successo manicomio per questo rapporto Svimez
Quest'anno vi siete dati una calmata insomma nel senso che
Che insomma nonostante la febbre sia ancora alla altina
C'è una situazione sicuramente migliorato su questo non ci sono
Rimangono però alcuni elementi sui quali dobbiamo lavorare in modo positivo ottimistico e collaborativo come vedete anche io
Mi sto sforzando di trovare
Il il tono giusto
Come come si può fare ad attrarre investimenti
Diceva il dottor Provenzano confermo anche se spendiamo tutti i fondi aggiuntivi del mondo
Laddove abbiamo addirittura commissionato uno studio
La la Puglia e
La Regione che spende totalmente i fondi aggiuntivi natura europea
Tu nonostante questo l'effetto sul PIL modesto direi modestissimo anche perché
Quelle risorse dovevano essere aggiuntive e sono diventate praticamente le uniche in campo e quindi IVA
Gli anzi ci chiediamo che cosa succederà al Mezzogiorno
Quando quelle misure si esauriranno cioè
Nei progetti di di finanza pubblica non non a moltissimi anni come verranno sostituite quelle quelle somme
Perché noi continueremo a contribuire presso l'Unione europea nella stessa misura o terminate quelle misure ce le teniamo e levi utilizziamo in modo razionale certo ci facessimo così avremmo ovviamente
Negato lo scopo stesso dei fondi strutturale però insomma questa è una domanda che dobbiamo dobbiamo porci rimane il fatto
Che avendo noi aderito all'Unione europea e avendo perso la manovra macro economica sui sui tassi anche perché
Non c'è più quella manovra cioè come una vita
Sparata Lulli l'unica manovra macroeconomica che ci rimane sono gli investimenti
Perché era la quantità di moneta circolante più di così
Non si può fare no
Abbiamo ubriacato il sistema le banche adesso
Farebbero hanno ricominciato a far mutui
Sulla fiducia perché veramente non sono più che fare anche al sud intendiamoci c'eravamo spesso lamentati
Del fatto di non aver di avere difficoltà a fare investimenti adesso il danaro c'è
Ma ma anche al tessuto imprenditoriale probabilmente manca la fiducia che in un altro elemento fondamentale di tutte le manovre
Macroeconomiche la mancanza di fiducia degli operatori evidente in particolare nel Mezzogiorno per diverse ragioni
L'inefficienza della pubblica amministrazione allora proviamo investire inefficienza della pubblica amministrazione come si investe inefficienza pubblica amministrazione secondo me era in giovane Nola e tenendoci un po'dei giovani di cui disponiamo
Che peraltro sono bravi e vanno spesso a lavorare delle burocrazie del Veneto la Puglia
La Regione al più basso costo lo ha presentato il
Dottor program Provenzano più basso costo della pubblica amministrazione Stra tutte le Regioni diciamo di terreno assoluto o otto oltre a quelle più grandi sicuramente
Quindi proviamo a
A costruire una nuova mentalità non che vada male perché
Per esempio
Quest'anno certamente non per merito mio i nuovi avvisi di incentivazione degli investimenti produttivi che sono partiti un anno fa quindi appena mi sono insediato
In poco più di un anno hanno messo insieme due mila e seicento imprenditori ci hanno presentato progetti di investimento per uno virgola quattro miliardi di euro
Insomma le cose funzionano nella
Per quello che posso giudicare io nella pubblica amministrazione che ho l'onore dell'onere di coordinare ma
Sappiamo bene che potremmo fare molto di più perché l'interesse per il Mezzogiorno e forte un'altra cosa che dobbiamo fare
E e forte perché si sta bene la qualità della vita non è
Cioè tra vivere a Roma vivere a Bari con tutto il rispetto per Roma non c'è neanche un paragone
Dal punto di vista della agibilità e della godimento dei diritti costituzionali
Perché
Senza ovviamente fare critiche al Sindaco ci mancherebbe
Che
Però è evidente che la qualità della vita nella distribuzione del rapporto tra campagna e città
Tra
Beni alle volte immateriali che il Sole ventiquattro Ore si dimentica tutte le volte no pare che il cinema siano fondamentale il numero del dei cinema sia fondamenta poi il fatto di avere il mare
Di di fronte non viene calcolato nel
Nella graduatoria
Io ho di aprire come succede in Basilicata dei posti straordinari che presto tutto il mondo tutta l'Europa apprezzeranno nel due mila diciannove Justin lo stanno facendo quindi in gran parte ecco questa è una cosa che noi possiamo fare
Acconsentire alla pubblica amministrazione del sud di recuperare il gap che ha
Perché ce l'hai detto cioè questa favoletta che la pubblica amministrazione del sud
Più grande di quella del nord è una favoletta
Poi forse c'è qualche regione a statuto speciale in
Che non si può toccare
Mi chiedo se
Avremo sicuramente certezze maggiori sull'esito referendario se nella riforma vi fosse stata diciamo così un principio complessivo di parità delle armi a parità di obiettivi
Per tutte le pubbliche amministrazioni
E quindi ci fosse stato un generale riequilibrio penso che
Tutte queste difficoltà a far comprendere la riforma del Mezzogiorno probabilmente non ci sarebbero state perché
Sul sistema sanitario pugliese deve fare le stesse cose che fa quello emiliano ma con sostanziali risorse in meno e sembra non raggiungiamo gli obiettivi
Abbiamo le stesse penalizzazioni se noi avessimo un principio tipo il centoundici della Costituzione tra difesa e accusa scusate i paragoni che
Continuo a fare
L'avessimo avuto tra
Parità tra obiettivi e risultati
Tra quantità di personale addetto per fare una cosa nella nella sanità pugliese o credo quindici mila addetti in meno rispetto a quelli dell'Emilia Romagna apparentati popolazioni Cioce però la popolazione delle mille romani e più anziana
Ma quindicina smontante settecento milioni di euro in meno di Budget sono tanti
Quindi
Recuperare
A parità del di di a parità di obiettivi è un elemento secondo me delle nuove politiche per il Mezzogiorno
Criminalità organizzata la combattiamo ma la combattiamo in silenzio e qualcuno dice no dobbiamo farlo in silenzio
E invece no perché quando fu per combattere la criminalità organizzata e la sconfigge sul serio e li sottrai veramente il territorio lo devi dire perché è un elemento di marketing fondamentale
Gelli dire che Medeghini
Non è più nelle mani dei cartelli dei narcotrafficanti è stato importantissimo perché a me lei oggi
C'è una ripresa economica straordinaria
Forse noi non lo sappiamo ma
è importantissimo fare una campagna di rassicurazione generale dei mercati sul se è vero che stiamo facendo bene lotta alla mafia perché poi se non è vero come tutte le attività
Di pubblicità se tu fai pubblici dal duo prodotto importo prodotto non funziona ne paghi le conseguenze
Quindi possiamo fare anche questa cosa un'altra cosa che possiamo fare
E visto che siamo una zona sotto
Utilizzata
E provare
Oltre che a fare più investimenti più
Assunzione della pubblica amministrazione
Sostenere gli investimenti pubblici ma anche quelli ordinari come stiamo facendo come abbiamo visto anche con grande successo potremmo anche
Lavorare
Concertando con l'Unione europea delle condizioni fiscale di particolare vantaggio dice ma se poi facciamo sta cosa
Il fiscal compatto malori aggiustiamo perché lo dobbiamo riaggiustare il fiscal contatti che il fiscal compra è un dramma per il Paese ma per il sud sarà una catastrofe
Cioè provate a immaginare se applichiamo davvero quella roba che qualcuno ha firmato e grazie a Dio la colpa ce l'hanno tutti quindi
Forse escluso il Movimento cinque Stelle che non ha firmato quella roba lì ma per il resto ci siamo tutti adesso quella cosa grava come una minaccia al punto
Che
Ci auguriamo di avere qualche risultato in più dal punto di vista economico per poter andare a rinegoziare questa roba che
Siccome stiamo stiamo parlando di
Piccole oscillazioni della febbre
E poi facciamo anche una grande amarezza diciamocelo nel
Nel parlare dell'economia in questi termini è chiaro che se
Quel meccanismo non viene arrestato noi cominceremo a fare salassi di sangue trattoria nel sangue dalla circolazione
Di un malato che tutt'altro che guarito
E e su questa roba bisogna che qualcuno glielo spieghi credo che il Presidente del Consiglio lo stia facendo
Lo stia facendo come al solito fa da solo
Perché e la sua vocazione fare le cose da solo però ha ragione
E ed evidentemente noi dobbiamo
Sostenere di più lo sforzo del Governo italiano rendendo tutti consapevoli che soprattutto per il Mezzogiorno
Quel meccanismo e micidiale devo dire come tutti i meccanismi che pensano di risolvere i problemi dell'economia lavorando sulla quantità di moneta circolante tutelando più la finanza che la capacità di produrre beni e servizi perché questo poi
E l'altro un punto
Per produrre beni e servizi innovativi bisogna fare molta ricerca
Il sud è un luogo secondo me ideale per attrarre la ricerca perché
La ricerca non ha bisogno di
Grosse infrastrutture non dobbiamo fare per forza il ponte sullo Stretto di Messina per fare la ricerca
Nessun possiamo farla anche perché grazie a Dio esistono tecnologie che consentono ai ricercatori di sincronizzarsi a prescindere dal luogo dove operano e il sud è un luogo attrattivo cioè nel quale si viene volentieri anche per fare ricerca ed è
Una un'attività economica
Perché va promossa e
Che noi stiamo provando a promuovere all'interno delle nostre
Politiche concludo dicendo ovviamente che serve anche la motivazione
Il Mezzogiorno è convinto
Di vivere una permanente ingiustizia
Il Mezzogiorno è convinto di vivere un permanente fallimento
Il Mezzogiorno è una di quelle cose che ho la capisci o non lo puoi neanche affrontare non si può continuare a parlare con le con le popolazioni del Mezzogiorno qualche volta succede anche a me
Proposta con lo stesso stupore di Cristoforo Colombo che arriva a San Salvador
E guarda indigeni
Perché alle volte abbiamo questa impressione abbiamo l'impressione di essere guardati come degli oggetti misteriosi quando uno è onesto lo stupore
E grandissimo quando uno è bravo
Si comincia a pensare che è bravo marcia avrà qualche difetto se sei bravo vuol dire che
Come minimo perché ne sono avrà qualche segreto nascosto se poi riesce a gestire un sistema complesso
A livello europeo e dà dei risultati come succede la Basilicata io spero che possa succedere e che voi già cominciato a pensare che succeda anche in Puglia questo lo stupore e ancora maggiore ma rimaniamo degli oggetti misteriosi finché rimarremo degli oggetti misteriosi
Come avete visto peraltro ho parlato della questione meridionale dentro la questione nazionale perché spesso
Sono identiche
Come quasi tutti i caratteristi meridionali sono identici ai caratteri italiani solo forse un po'in scala diversa
Ma nella sostanza quasi tutto ciò di cui sto parlando può essere traslato in qualunque altra regione d'Italia e avere più o meno la stessa dimensione cioè
Con alcune
Eccezioni certo la Lombardia e difficile paragonarla con qualunque altra regione italiana intendiamoci
Perché a una sua
Struttura economica una sua vocazione che
Sono sotto gli occhi di tutti io penso però
Che
Più che politiche straordinarie qui l'intervento del
Del presidente GAI corretti e più che politiche straordinarie noi abbiamo bisogno di una straordinaria quotidianità
Cioè di una quotidianità fatta di sinergie
Di
Comprensioni reciproche tra centro e periferia di grandi discussioni
La questione ambientale io non tocco dove alcuni elementi che fanno parte dell'agenda no ma se non li risolviamo insieme la questione dell'Ilva
Facendola rientrare nell'alveo costituzionale e risolviamo insieme le questioni dell'approvvigionamento energetico
Passano dalla da alcune regioni del Mezzogiorno
E se garantiamo le esigenze della produzione assieme ai diritti delle persone ma sul serio
Essenza ipocrisie noi potremmo evitare un effetto
Che al sud già si produce di imprevedibilità della decisione del corpo elettorale c'è il corpo elettorale del Mezzogiorno eh
Imprevedibile dal punto di vista politico perché in realtà
Siamo sempre stati noi istituzioni ad essere imprevedibili velleitari pressappochista di con il popolo del Mezzogiorno e poco del Mezzogiorno si vendica
Devo dire con una ironia che della quale io sono particolarmente orgoglioso facendoci morire fino all'ultimo secondo su ogni questione rilevante per il Paese siccome questa forza noi non gliela possiamo negare al Mezzogiorno
Vediamo di interrompere questo circuito negativo noi siamo pronti da pugliesi ha da fare la nostra parte
Grazie Presidente Emiliano
Presso
Presidente Marcello Pittella Regione Basilicata completare questa
Panoramica credo molto interessante sul sguardo tesi territoriali
Sì Presidente per titoli e molto brevemente
Due stati d'animo sicuramente di grande soddisfazione per la Basilicata per il Mezzogiorno perché recupera
Dopo anni di segno negativo
Tre anni di presidenza
Mi in sede io e avevamo meno quattro per cento dei terreni
Oggi ci ritroviamo più cinque cinque e nel panorama delle regioni meridionali proviamo
Diciamo insieme alle altre ad essere diciamo un po'
Avanguardia
Rispetto ad una capacità diciamo di di di di crescita
E anche di recepimento di politiche nazionali
E questo è frutto diciamo di una
Di un tempo in cui c'è maggiore consapevolezza da parte delle Regioni e anche da parte di chi le guida
Da parte della classe dirigente noi veniamo
Da un
Mi impegno
Nel quale sostanzialmente
Un po'il federalismo
Nella sua crisi
O la sua non attuazione
è un po'il ruolo delle Regioni via via debordante per cui le abbiamo riempito di cose di cui non dovevano occuparsi e di cui non dovrebbero occuparsi
Siamo diventati nell'immaginario collettivo il luogo
Dove
O non si concludeva
O se ci andava bene non si concludeva orsetti andava male qualcosa non funzionava ed è il luogo in cui si sperperava il danaro pubblico
Noi recuperiamo in un tempo di difficile
Anche in cui la geopolitica ci consegna
Uno spaccato diverso una maggiore responsabilità e in particolare i presidenti e i governi regionali del Mezzogiorno d'Italia
Nel rapporto proficuo positivo io dico permettono innanzitutto col Governo nazionale assumono una nuova dimensione
E sono chiamati il masterplan
Chiamare le Regioni meridionali
Ad un nuovo e diverso per metodo e per merito protagonismo
Non è che ci consegna risorse in più ci consegna le risorse che ci spettavano è vero c'era e consegni in tempo e ci consegna però un metodo che fino
A quando non ne abbiamo discusso con il Sottosegretario De vincenti non sia seguito però devo dire la verità abbiamo siamo stati le regioni del fai da te
Ognuno ha pensato perse non esisteva un progetto comprensoriale non esisteva un progetto per bocca azioni non esiste insomma non ci si riconosceva tra Regioni
E ognuno provava a fare di su pensando che il destino e la sfida delle proprie dall'APPA della propria terra diventa insomma dipendesse esclusivamente dal perimetro in cui si vive
Io penso che
La sfida che oggi
Recupera il Mezzogiorno d'Italia
Non è una sfida solo del Mezzogiorno d'Italia tanto meno delle singole regioni noi non ce la potremmo fare
La Basilicata piccole virtuosa col più cinque cinque non ce la può fare
A reggere non può stabilizzare questa crescita se non si allea con le altre Regioni e con il Paese Italia unito
E per fare questo il Paese per rendere credibile l'opera il lavoro che fa Michele Emiliano De Luca Oliverio Pittella e via dicendo abbiamo bisogno noi dimostrare che siamo gli uomini della politica del fare
Delle buone pratiche e del buon esempio
L'omento e che riescono a cooperare che si mettono insieme che hanno una visione complessiva
Che resistono anche alle temperie avverte diciamo di di questo tempo
E in cui spesso la facile comunicazione di un Twitter demolisce anche mesi o settimane e mesi e anni di lavoro e di buona volontà
E proviamo a farlo nel metodo che ci ha consegnato al Governo
Poi discuteremo anche delle risorse e proviamo a dare e a mandare un messaggio di incoraggiamento al Governo perché credo
Che il Mezzogiorno degli d'Italia in ripresa sia anche il frutto delle politiche di un Governo che far riprendere il cammino al Paese altrimenti diventa Pent impensabile
Scorporare le cose e dovremmo un po'imparare a guardare il bicchiere mezzo pieno anziché vederlo per forza mezzo vuoto e demolire anche ciò che di buono ogni tanto noi riusciamo a fare come Paese Italia
è provare a recuperare quel sentimento di autostima che ci manca
Perché non basta solo la responsabilità ma ci vuole anche un venti metri autostima è un Mezzogiorno che vuole farci o in un'Italia che ha l'ambizione di competere ha bisogno di un Paese che si fondi in Europa
Che recuperi una centralità è un'Europa e mi sembra purtroppo nella solitudine
Il Governo nazionale con il presidente Renzi o stia facendo purtroppo nella solitudine per un tempo in cui anche lei diciamo le gerarchie o la geopolitica mondiale oltre che europea sta mutando
E lo vince il muro dall'austerity in Europa significa creare condizioni maggiori per l'Italia
Non è che i soldi si moltiplicano soltanto perché andiamo alla Zecca questa ampia
Poi c'è all'interno esattamente di questo rapporto e Italia ed Europa soprattutto dopo le recenti elezioni in America
C'è bisogno esattamente di comprendere come
Il Mezzogiorno italiano ha forse
Nella concezione nella visione che l'Italia Paese a del Mezzogiorno d'Italia la propria funzione
E qual è la funzione del Mezzogiorno d'Italia che l'Europa l'Europa non solo l'Italia e non solo di turno pensa di consegnare a queste Regioni
Se non quella diciamo di essere diciamo il ponte più vicino
Come valore aggiunto delle politiche nel Mediterraneo
E questo nostro territorio può dare diventare piattaforma logistica del Mezzogiorno del Mediterraneo per l'Italia per l'Europa
Può diventare
Piattaforma culturale può diventare il luogo dove i turismi incrocio l'economia la cultura esposto adeguatamente i virtuosismi come sta accadendo nelle nostre Regioni a partire da Matera
Io penso esattamente che queste sono le condizioni sulle quali noi possiamo e dobbiamo lavorare come impostazione e abbiamo bisogno di
Derubricare la stagione degli alibi e procedere nelle riforme
Questo Paese ha bisogno di diventare per regioni e tutto intero un Paese
Venivo dinamico animato da velocità da intelligenza i miei figli hanno bisogno di competere a partire dalle scuole che frequentano con gli stessi e quindi lei decreti legge dei dei dei nostri
Con non solo connazionale al nord ma dei nostri per ragazzi francesi tedeschi hanno bisogno esattamente di godere degli stessi e dalla stessa cassetta degli attrezzi
Per fare questo Mezzogiorno ha bisogno di richiamare l'attenzione non solo per sé per la funzione che svolge per l'intera società italiana e dico palo valore aggiunto per l'intera Europa e allora non è un tema
Se vado velocemente alla conclusione solo di risorse certo che servono le risorse lo diceva bene Arcuri
E lo diceva già hanno
Servono anche diciamo con il metodo adottato sul Patto per il Sud
Un'occasione di confronto su come si regolamenta no
C'è un
L'erogazione di risorse i parametri attraverso cui si erogano le risorse
Giungono sui territori e si confermano diritti uguali e non sperequazioni
Noi lottiamo per mantenere in vita i piccoli Atene nelle piccole regioni
Chiuderebbe l'Università di Basilicata se non fosse per l'intervento di dieci milioni di euro l'anno della Regione chiuderebbe
Ne era a terra in cui Matera
La presente alla diciamo la bontà avanzata
In quanto capitale europea della cultura
E penso che in tante altre Regioni soprattutto quelle piccole presidente Giannola lei lo sa
Le nostre università rischierebbe di nostri atenei rischierebbero esattamente o rischiano nel tempo di chiudere allora sarebbe interessante immaginare una rivisitazione dei meccanismi sull'FFO di riparto
Sarebbe interessante lanciare questa sfida e su queste cose che noi dobbiamo cimentarci poi ci sono anche le risorse ulteriori che noi dobbiamo mettere in campo
Per le start-up per gli spin-off per industria quattro punto zero per rendere digitale la nostra terra certa la Basilicata e la seconda d'Italia dopo il Friuli per digitalizzazione
Siamo contentissimi basta non basta
Che cosa facciamo passare su con le autostrade su che cosa investiamo possiamo dire i nostri ragazzi delle scuole che era lì per ogni ordine Belgrado e per tutte le classi avranno i tablet la Libia
Poi possiamo dire esattamente che
Che avremo il il più avanzato fascicolo elettronico sanitario
Possiamo provare a dire che questa nostra
C'è un'interlocuzione molto positivo molto propositiva e costruttiva anela grinta la passione la volontà di fare anche la volontà di riscatto
è proprio il sentimento e la cultura l'esigente dei tête dei meridionali rispetto ad un tempo in cui diciamo hanno partito più di altri io penso di sì e allora provare
Con il Governo con così come stiamo facendo anche virtuosamente
Provare
Ad immaginare
La funzione ulteriori la funzione del nostro dal del nostro Mezzogiorno d'Italia provare a recuperare vado a chiudere
Anche le risorse
Perché la simbologia un senso
Prossime sulla revisore visione finanziare ripeta
Che pure le periodo che pure recupero diciamo enti una entità significativa e che pure hanno bisogno di creare una condizione per cui il dieci per cento vada
Alla a
Al territorio
Colpito dal terremoto ma possiamo pensare alle nostre aree interne
E possiamo
Pensare a come le rendiamo funzionali attive anche attrattive per fronteggiare uno spopolamento che rischia di di di farci diventare diciamo così terra di nessuno
E possiamo provare a capire come sulla tanto su garanzia giovane tanto sull'asse S tre
Quanto sull'immigrazione e chiudo su questo anche il nostro territorio le nostre aree interne possano dire in Italia e con l'Italia una parola significativa io penso che su questo si costruisce la sfida
Di un nuovo e ritrovato mezzogiorno è di nuovo ritrovato un meridionalismo funzionale all'Italia e all'Europa se vogliamo guardare al Mediterraneo se poi vogliamo batterci il petto in chiesa la domenica o quando guardiamo in televisione
L'immagine del bambino morto sulla spiaggia turca facciamolo pure se non pratichiamo un attimo dopo la cultura dell'inclusione dell'accoglienza e noi siamo terra di inclusione di accoglienza ridando anche
Il tempo che ci consegna la paura l'insicurezza la politica del terrore dell'attenzione io non credo che si costruisca futuro e speranza
Attraverso supporto di questa natura solo faticando
Solo lavorando
E risalendo dalle macerie
Per costruire giorno per giorno contro coloro che disse fanno tutti i giorni
Tutti i minuti contro coloro che sono bravi a demolire ogni secondo le iniziative costruttive che da ogni parte possono venire
è soltanto così
Ci sono potremmo provare a scrivere presidente Giannola nei prossimi anni grazie al contributo della Svimez
Di chi collabora con lei dal vicepresidente del direttore di tanti che collaborano con lei
Che per
Puntualità meticolosità professionalità qualità di lavoro veramente la si rappresenta e si consegni un valore aggiunto di accompagnamento di studio e di proposta per la nostra Regione grazie
Grazie Presidente Pittella
Ora
Chiederei
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De vincenti di fare le sue considerazioni
Punto
Ha avuto modo comunque di ascoltare tutti gli interventi molto significativi
Complesse
Grazie
Presidente Giannola grazie alla SVIM mezze Giannola Provenzano padovani per l'invito
E soprattutto del questo rapporto per il rapporto
Che
Ogni anno la Svimez ci propone
Che contiene analisi
Proposte
Serie fondate
Per capire e rispondere ai problemi del Mezzogiorno d'Italia
Ma come ci aggiorna la prima ai problemi dell'Italia perché il Mezzogiorno è componente essenziale
Del nostro Paese e
E il rapporto terrà i cittadini al Mezzogiorno
I cittadini del centro nord significa il rapporto tra i cittadini italiani
Un unico Paese
Che in tutte le sue componenti tutte le sue parti sta cercando di riprendere la strada della crescita della costruzione del futuro per i nostri giovani per i nostri figli
Il rapporto Svimez due mila quindici
Ci aveva
Posto di fronte con grande lucidità a una situazione
Che si era andata consolidando
Nei venti anni passati
Una situazione di
Ristagno di crisi anzi più che ristagna di crisi del Mezzogiorno
Facendoci vedere come la crisi generale internazionale
Scoppiata nel due mila otto
Sul Mezzogiorno avesse impattato di più
E avesse
Finito per ampliare il divario
Tra Mezzogiorno d'Italia e il resto del nostro Paese in termini di PIL lo ricordava alcuni prima in termini di occupazione in termini di
Qualità della vita
E quel rapporto stato importante glielo riconosco
Per
Stimolare spingere anche noi
Che non stavamo con le mani in mano
Come testimonia il fatto per esempio del recupero si su abbiamo
Conseguito nella
Spesa dei fondi europei due mila sette tredici fosse l'indicatore più evidente del di quanto si stava faceva ma solo un indicatore in realtà CEDU c'è stato tutto un lavoro
Di ripresa in mano della questione meridionale però è vero che il rapporto Svimez del due mila quindici
Su di noi che stavamo lavorando a riprendere in mano la questione meridionale ha avuto un affetto
Come dire disfida
E ci ha indotto
Ad accelerare ulteriormente e a cercare di chiarire cosa stavamo facendo e cosa avremmo dovuto fare di più
Il rapporto due mila sedici ci mostra
Un Mezzogiorno che si è rimesso in cammino che si è rimesso in movimento
Certo
Ancora non basta
Il ritardo nulla l'apertura del divario
Che si è verificata
Nei vent'anni passati
Richiede
Lo diceva Giannola prima ritmi di crescita del Mezzogiorno stabilmente e consistentemente più alti di quelli del resto del Paese
Quindi c'è ancora molto da fare
Però il segnale il segnale cioè
Insegnare quello di cui abbiamo parlato
Proprio
Alla luce anche del rapporto Svimez dell'anno scorso il segnale che nel Mezzogiorno ci sono energie vive
C'è
Capacità di protagonismo di prendere in mano al proprio destino ci sono
Capacità imprenditoriali competenze lavorative
Capacità di innovazione di ricerca e sviluppo
Lo ricordava anche prima
Marco Gai il contributo dell'industria meridionale delle imprese meridionali
Alle
Alle esportazioni italiane la loro presenza sui mercati internazionali la loro capacità di penetrazione sui mercati internazionali tutti segnali di un tessuto economico che
A le sue carte da giocare
Allora io adesso non sto a ripercorrere le analisi che stamane sono state
Presentate
E le indicazioni che dal rapporto Svimez e vengono
Ma
Come credo sia doveroso da parte di un esponente del Governo vorrei fare il punto su ciò che abbiamo fatto e ciò che ancora
Dobbiamo fare
Cosa ci attende
Allora prima di tutto
Cosa abbiamo fatto
Beh
Abbiamo
Come sappiamo al suo partito non ripercorro il padre rapporto Svimez del due mila quindici sarebbero molte cose da dire ma
Ve le risparmio allora allora chiedersi
Chiede sintesi vado sul posto il rapporto si marzo del due mila quindici
Abbiamo dato sistematicità
Al nostro lavoro abbiamo chiamato il masterplan per il mezzo
E gli ambiti e abbiamo soprattutto
Pensato che dovevamo impostare un nuovo metodo di lavoro lo diceva molto bene prima Marcello Pittella un nuovo metodo di lavoro
E non a caso il masterplan
Al di là delle sue linee generali delle sue linee guida diciamo che abbiamo tracciato fin dall'inizio poi si è concretizzato nei patti per il sud
Si è concretizzato in qualcosa che mi fa pensare alla frase giusta che condivido che ha detto prima Michele Emiliano quando ha detto dobbiamo passare
Da
Un intervento straordinario ha una straordinaria quotidianità ecco il senso del masterplan e dei patti per il sud va in questa direzione mi spiego
Non più
Programmazione calata dall'alto intendiamoci avuto i suoi meriti io difendo
La politica per il Mezzogiorno realizzata negli anni Cinquanta e Sessanta
Ha avuto i suoi meriti
Stato un immobile illuminismo
Ma neanche e quindi però in qualche modo
La fatica programmando così dall'alto di stare sui problemi reali delle comunità locali
Che vivono quotidianamente la loro realtà nelle regioni del Mezzogiorno
Quindi non più programmazione l'alto e non più come negli ultimi anni negli anni più recenti nel decennio più recente
Dispersione delle risorse distribuiamo un po'di risorse
Per affondi strutturali fondo sviluppo e coesione alle Regioni ai Comuni cioè poi ognuno faccia quello che può
Perché poi in questo modo prima manca un disegno complessivo una coerenza complessiva secondo spesso non si fa
Diventa un modo per
Scaricare le responsabilità
E abbiamo scelto un nuovo metodo come diceva Marcello Pittella in omento dove è stato
Un confronto forte vivo
Dialettico insieme costruttivo
Con le comunità locali e le istituzioni che ne rappresenta o no le Regioni le città metropolitane i sindaci
Nelle rispetto nella convinzione che quelle istituzioni stanno interpretando bisogni
De loro cittadini
E quindi un confronto forte
E in cui
Le priorità
Emergono dal territorio sono le comunità locali attraverso i loro rappresentanti istituzionali che
Ci segnalano ma qui di cosa c'è bisogno quali sono i problemi che vivono i cittadini della Basilicata della Puglia della Campania e così via
Giorno per giorno
E spesso sono anche fra i diversi all'interno della stessa Regione intendiamoci non sia
Realtà complesse quindi adesione
Alle pieghe della società
Riporto al tavolo di confronto tra il Governo e la Regione governa la città metropolitana ragionamento insieme
Capacità prima di tutto da parte delle istituzioni locali di definire le priorità
Poi noi diamo una ma
Figuriamoci interazione appunto dialettica costruttiva per cui ci si confronta e così via
Il Governo mette a disposizione risorse
Che sono in parte i fondi strutturali in parte sono risorse anche se le Regioni come quelle dei più programmi operativi regionali POR in parte sono risorse dei programmi operativi nazionali in parte sono risorse
Del fondo sviluppo e coesione sono risorse squisitamente nazionali
In parte sono contratti di programma con ANAS
Ferrovie dello Stato e quant'altro
Risorse del Mitt e così via scusate il Ministero infrastrutture e degli altri Ministeri l'ambiente
Mettiamo insieme queste risorse disegniamo insieme come li usiamo intorno alle priorità
Che dalle comunità locali ci si vengono ci arriva
E poi a quel punto costruito con la Regione con la città metropolitana
Il sistema di priorità le risorse disponibili gli strumenti
Tutto questo va poiché il sunto in un disegno più generale ma su questo vengo fra
Un minuto prima segnalo un altro aspetto di questo nuovo metodo questo nuovo metodo significa anche che insieme individuiamo i fattori di blocco
Cosa ha impedito e cosa potrebbe continuare a impedire l'uso di quelle risorse il conseguimento degli obiettivi di sviluppo di quella regione di quella città metropolitana di quella comunità locale
E insieme troviamo il bandolo della matassa
E anche sfidiamoci perché c'abbiamo competenze diverse e ci confrontiamo ognuno con ciò che deve risolvere nulla i nodi che spetta allo Stato al Governo centrale o
Alla Giunta regionale o
Alla Giunta e la città metropolitana scioglie
E quindi ci si Cicci controlliamo a vicenda ci spingiamo a vicenda e poi rendiamo conto ai cittadini di quello che siamo riusciti a fare il poligono che non siamo riusciti a farlo saranno i cittadini a giudicarci
Disegno generale
Nel fare questa operazione e via via che i patti per il Sud hanno preso
Si sono
Configurati
Andiamo tessuto le coerenze tra di loro e qui un ruolo chiave lo gioca la delibera CIPE del dieci agosto scorso che ha completato l'allocazione sulla base della percentuale ottanta per cento al sud
E il venti per cento al Centro-Nord del fondo sviluppo e coesione così facendo qua come dire completato l'amalgama degli interventi
Sull'insieme del territorio del Mezzogiorno del Centro-Nord
E quindi le grandi direttrici che legano che collega nord centro nord sud che collegano le regioni meridionali tra di loro
Sto parlando di infrastrutture di trasporto naturalmente ma sto anche parlando di infrastrutture digitali la banda ultralarga o sto parlando di
Investimenti industriali
Sinergie le complementarietà di cui ci parlava il rapporto Svimez Adriano Giannola terra
Realtà produttive del Mezzogiorno e Centro-Nord che interagiscono continuamente e il rapporto ce lo fa vedere molto bene
Come diciamo ogni volta che noi riusciamo a
Fare un investimento del Mezzogiorno questo si riverbera in produzione al Centro-Nord e non solo al sud come è ovvio che deve essere naturalmente ma anche al Centro Nord com'è e contemporaneamente aggiungo
Gli anni di maggior crescita parlo di anni passati del Mezzogiorno sono anche gli anni di maggior crescita del centro nord insomma siamo un unico Paese se Dio vuole e questo vogliamo esserci
E quindi il disegno complessivo
Che oggi c'è
E che completa questo quadro
Da questo punto di vista nella legge di bilancio abbiamo creato spazi ulteriori per gli investimenti perché quel disegno complessivo insieme con
I disegni specifici dei patti per le singole realtà possa prendere corpo
E quindi per esempio abbiamo creato uno spazio in più
Di
Cassa effettiva per dodici miliardi in tre anni che significhi mettere gli investimenti pubblici
Nella legge di bilancio e così via insomma adesso non sto
Andare troppo nei particolari per non annoiare e poi data l'ora insomma dobbiamo conclude
Quindi questo è quello che finora abbiamo fatto dev'essere stato un passaggio molto importante ma adesso viene il più da fare perché una volta che abbiamo costruito insieme
Il disegno per la Regione per la città metropolitana per il Mezzogiorno per il Paese si tratta di farlo di stare sulle cose
Ed è questo il vero senso di tutta l'operazione fa ritrovare alle nostre amministrazioni centrali elezioni regionali e locali il gusto del fare
Il costo dello sblocco chiare le cose non di tenerle bloccate come in passato il gusto di vedere una strada che si fa una ferrovia che si fa una banda ultra larga che si posa
Il gusto di vedere un'industria che tramite il contratto di sviluppo con Invitalia riprende fa investimenti evita lavoro
Ci
Aiuta a far uscire un'aria di crisi a farle garante dalla crisi a farle diventare come diceva Marco GAI un'aria di sviluppo
Abbandonare lo diceva bene prima il consigliere De Felice la cultura dell'alibi ecco adesso non ci sono più alibi noi adesso abbiamo messo in campo risorse strumenti priorità obiettivi
Stanno noi riuscire a realizzare lì questa è la sfida che abbiamo davanti
Io sono convinto che riusciremo in questa sfida
Perché sono la esperienza che ho fatto in questo anno di costruzioni patti per il sud è stato esperienza guardate anche dal mio punto di vista personale straordinaria ho trovato presidenti di regione
Sindaci di città metropolitane Sindaci dei Comuni con una gran voglia di fare
Con una gran voglia di
Rovesciare finalmente in il segno della della storia
Del Mezzogiorno e del nostro Paese
Dal segno meno il segno più
Il rapporto Svimez se ci dice che cominciano a esserci segni più noi dobbiamo consolidando e farli diventare
E e rendere più consistenti le cifre che stanno subito dopo quel più e son convinto che ce la possiamo fare perché abbiamo la voglia di fare
Non basta abbia dobbiamo avere l'intelligenza per farlo dobbiamo essere capaci di guardare in faccia i problemi e superare i fattori di blocco
E quindi mi ritrovo molto nelle parole che Adriano Giannola diceva all'inizio quando ci diceva il masterplan non è solo un progetto per il Mezzogiorno è un progetto per l'Italia
è un progetto per fare dell'Italia
Come dire il Paese chiave
Che fa del Mediterraneo una via di sviluppo e di crescita e lo fa per tutta l'Europa perché l'Europa capisca cosa significa il Mediterraneo
Cosa ha significato nella sua storia lo sappiamo
La culla della civiltà europea è il Mediterraneo
Ecco oggi il Mediterraneo può diventare un'aria di crescere desideri diventarlo ce lo segnala il problema immigrazione ce lo segnala il fatto che popoli che stanno in sofferenza alle nostre porte stanno chiedendoci aiuto
Sta all'Europa rispondere a questa domanda l'Italia deve essere l'avanguardia in questo il masterplan per il Mezzogiorno ha ragione Giannola è il masterplan per l'Italia
Perché l'Italia diventi questa avanguardia dell'Europa nel Mediterraneo
Io credo che
Oggi siamo di fronte
Ad una
La mia lo sappiamo insomma ad una crisi
Della
Del disegno dell'Unione europea
La break sito è stato un colpo durissimo
Io credo che non non possiamo
Nessuno può consolarsi dicendo beh magari verso l'Agenzia del farmaco la facciamo venire a Milano sì certo lo faremo ma non va bene cioè va bene facciamo
Okay
Ma o cose di questo genere sono magari un po'di istituzioni finanziarie si spostano da da Londra vengono nell'Europa continentale e così via ma questo veramente
Non ci dà l'idea di cosa ha significato labbra exit la brezza ed ha significato un campanello di allarme per tutti noi
Campanello di allarme che
I l'Europa come grande disegno democratico che i padri fondatori avevano
Configurato
L'Europa
Come grande disegno democratico oggi
Deve fare un salto di qualità altrimenti non viene percepita come quando io ero molto giovane negli anni cinquanta sessanta con me
Il futuro
Come la speranza ma viene percepita come qualcosa che frena e noi dobbiamo assolutamente rovesciare tutto questo dobbiamo fare di nuovo l'Europa di Spinelli di monnezza
Di Pertini
L'Europa del rapporto del nord degli anni Novanta
Che in modo cieco in miope non è stato tradotto in pratica
In modo che
La Democrazia europea sia alla risposta ai bisogni dei nostri cittadini dei nostri giovani
Allora guardate il masterplan per il Mezzogiorno o il masterplan per l'Italia
è un esempio se adesso passiamo
Dalla costruzione dei patti alla loro
Realizzazione con facendo le cose che abbiamo scritto può essere
Un grande esempio di come la democrazia e la risposta ai bisogni dei cittadini
E come forze democratiche responsabili in quello spirito costruttivo di cui parlava Marcello prima
Possono
Dare un futuro al nostro mezzogiorno al nostro Paese ai nostri giovani
Come tutto questo è
Può essere parte di una nuova politica europea anzi può essere
Come dire lo stimolo lo l'esempio di come si fa una politica europea per i popoli europei grazie
Grazie
Claudio De Vincenzi credo che miglior conclusioni non ci possa essere
E
Un lascito di riflessioni sul tema
Per noi
Che lo accogliamo con grande
Gratitudine
Grazie
Sotto
Domanda
Nel mondo
Anomalo