Referendum costituzionale: intervista a Maurizio Lupi sul ricorso di Valerio Onida respinto dal Tribunale di Milano

Radio radicale il presidente dei deputati del nuovo centrodestra Maurizio Lupi è intervenuto in sala stampa non appena giunta la notizia che il Tribunale civile di Milano aveva respinto il ricorso che aveva presentato il l'ex Presidente della Corte Costituzionale il Presidente emerito della Corte costituzionale
Unità sul quesito referendario ascoltiamo quali sono state le valutazioni a caldo del dell'onorevole Maurizio Lupi
Allora la decisione del Tribunale di Milano non mi meraviglia nonostante l'autorevolezza dirle del proponente del ricorso era evidente che il ricorso era assolutamente strumentale non poteva interi intervenire nell'interruzione
Di una campagna referendaria che ormai in corso
Ad unità come a tutti gli altri colleghi e amici del che rappresentano in questo momento no dico non non abbiamo paura del quattro dicembre l'occasione che gli italiani possano
Nelle finalmente esprimersi smettiamola con
Gli spauracchi e la descrizione di catastrofe di che possono venire due il dopo il quattro dicembre entriamo nel merito che vede facendo decidere gli italiani se la riforma è una buona riforma è una cattiva riforma
Avete considerato che le iniziative di ogni da come un'iniziativa strumentale oppure
Veniva posto il problema dello spacchettamento del referendum
Ma noi avevamo già affrontato se vi ricordate all'inizio il problema dello spacchettamento del referendum tra l'altro c'era una delle proposte di raccolta di firme di legge referendaria che andava in quella direzione noi abbiam visto l'iniziativa di un'idea come quella di altri che hanno fatto ricorso nel mere ai tribunali per bloccare il referendum ma come un'iniziativa strumentale a definire il referendum come è la madre di tutte le battaglie la
L'attacco alla Costituzione
Che porterà ad una cataclisma ad un sistema che non sarà più democratico ecco i tribunali mi sembrano che abbiamo posto la parole fine ai ricorsi e controricorsi a cui in Italia siamo purtroppo abituati
E invece dovremmo finalmente dare la possibilità parola gli italiani confrontandoci seriamente nel merito su perché si e perché no senza descrivere cataclismi o catastrofi di qualsiasi genere sia da parte del no che da parte sì