Presentazione del libro "Non chiedermi quando. Romanzo per Dacia" di Concita De Gregorio (Rizzoli Editore)

Di nuovo buonasera cinque minuti che sono stati veramente soltanto cinque
Devo dire che sono un po'rimozione dato anche a presentare questo ennesimo incontro tra l'altro di zero
Perché ho cominciato la mia vita lavorativa facendoli Broglio quindi aveva espresso sedeva qua dalla somma dagli nel perdere veramente un motivo De Gioia di grosso soddisfazione e quindi chiedo
A Concita De Gregorio che parlerò del suo libro insieme ad Ascione positivi dentro tagliamo Dio a questa presentazione che Lazio a tutte
Voci dal cercare concreta
Abbassiamo poco poco per favore
Buonasera
Buonasera grazie grazie di essere venuti e di essere anche arrivati nonostante vediamo la difficoltà oggi grande
è effettivamente sempre molto emozionante
Essere insieme andarci a parlare combacia
Di questa esperienza che di cui questo libro
Parla ma soprattutto devo dire sono stavamo dicendo adesso da c'è una norma di teatro ha frequentato frequenta molti teatri ma insomma in teatro è diverso antica tra una mozione ancora ulteriore quindi
Ci perdonerete se oggi saremmo meno disinvolte del solito possiamo molto emozionante davvero se a questi diktat non si potrebbe dire ma questa è proprio la verità
Tutte e due un pochino anche da scegliere
Tutte e due
Allora io di vorrei innanzitutto
Spiegare che cos'è questo libro come nasce perché esiste questo libro tutte le volte che
Ci parliamo ci diciamo raccontiamo bene cosa questo libro facciamo un lunghissimo elenco di cosa non è questo libro
E cominciamo dicendo non è una biografia non è un'intervista non è un saggio naturalmente non è
Una conversazione quindi che cos'è
è un libro che racconta la vitalità cioè
La voce che parla nel libro è la tua voce come la voce di Dacia perché è scritto in prima persona
E e allora alla fine a forza di chiedercelo io dicevo è quello che è rimasto impresso dentro di me
Dell'incontro con Dacia ma invece in realtà è qualcosa ancora di diverse ancora di di più è una terza cosa
La restituzione di un dono
Nel senso che
Questa l'incontro è nato così io
Brutto dire io però io
Per tre anni fa ho iniziato un progetto di ascolto delle ragazze italiane che si chiama cosa pensano i ragazzi in sala ce ne sono tante viva le ragazze
Le ragazze hanno da cinquecento anni
E dieci di voi qui hanno intervistato un mille donne italiane in un
In un progetto che è nato e si è si è sviluppato nel corso appunto di tre anni ed è ancora in corso
Nato semplicemente dal desiderio di ascoltare e di condividere di fare silenzio di parlare un po'meno quindi un gesto politico diciamo
D'altra parte ogni gesto alla fine politico e enti ascoltarmi tesseramenti l'ascolto della
Del pensiero fondo delle delle donne però con domande molto semplici che fossero
Che potessero essere le stesse per una bambina di cinque anni per una ragazza di venti di sessanta dicendo
Io non l'ho mai detto questo però adesso che si è quasi concluso e ora che dà ce qui vicino e gliel'ho già detto sottovoce qualche volta posso rivelare giacché siamo in
Ok gli ultimi che in realtà un'origine di questo desiderio nasce dal mio amore per i comizi d'amore
Di Pasolini ma siccome Pasolini non anzitempo nel tempo presente non esiste nessuno e Pasolini oggi
E assolutamente impossibile anche soltanto immaginare di rifare
Comizi d'amore oggi
Io ho pensato va bene mettiamoci insieme in venti
Ci mettiamo il dieci quindici venti e facciamo inventi un'unghia di quello che ha fatto Pasolini ci mettiamo lì con calma con metodo
E e proviamo ad ascoltare tante persone sui temi della mole delle relazioni del sesso della del sentimento cioè il tema di Kim cosa mi interessa nella vita davvero
Tra le ragazze che abbiamo intervistato a un certo punto
C'è stata la ragazza Dacia e questa intervista
Che è andata on line perché questo progetto per una sua piccola parte va on line sul portale di Repubblica contezza tutti i giorni per un anno anche questa è una grande rivoluzione c'è una cosa che dura nel tempo
L'esigenza che non avevamo erano un'esigenza di tempo di ascolto e di condivisione che sono i tre beni che mancano
Il essere riusciti a mandare on line per un anno un progetto è stato un grande risultato quando arrivato
Il giorno dell'ottantesimo compleanno Dida ci abbiamo messo on line l'intervista di Dacia anche testimoniare questa incomprensibile passare del tempo perché come vedete è abbastanza abbastanza incomprensibile infatti
Infatti
Il tema è il protagonista di questo di questo libro insomma la faccio breve quando arrivato il turno di darci abbiamo sentito che qualcosa era successo perché Dacia è i comizi da Moretti Pasolini la ragazza Dacia
Enti e ed è di nuovo qui in questa specie di sperimenta abbiamo fatto insieme e e tutte quante abbiamo pensato va bene siamo arrivati dove volevamo arrivare noi spille il cerchio si chiude
Da da questo lavoro di ascolto sono scaturite delle delle scritture diverse
Una delle ragazze che ho ascoltato e che però non abbiamo mai mandato on line si chiama Irina e la donna che ha perso le due figlie ed è diventato un racconto sacche fuori prima verrà completato l'anno scorso
Un'altra serie di ragazze trasformati in storie sono diventati un libro che si chiama come il Progetto cosa pensa ragazze sono alcune storie restituite scritte perché quando una cosa la vedi
Non ti puoi mai identificare fino in fondo in quello che vedi perché altri dati ma quando la legge che riguarda
Perché
Tu leggi libro io per legge che
E quando arrivato il momento di Dacia ho chiesto da ciascun agenti iniziati
Darmi un po'del suo tempo di recarmi in quanto tempo per
Parte parlare con lei
E quindi in questo senso questo libro e la restituzione di un dono perché Dacia mi ha ospitato in questa sua casa vertiginosa di bellezza luminosa di
Sul sull'acqua piena di libri piena di quadri piena di libri tutti di qua del di tutti in cima una scala a chiocciola
Fantastica mi ha accompagnato sul Lungotevere a vedere i posti che io avevo sfiorato milioni di volte perché almeno tre
Quattro volte al giorno passo davanti alla casa di nervi e non avevo mai visto che quella era la casa di Nervi dove lei abitato con suo padre sua sorelle da ragazza
Mi ha raccontato quando abbiamo parlato insomma è stato è stato un regalo molto grande che
Che ha lasciato come una traccia
Profonda come quando
Io nel continua a parlare a casa e avevo voglia di raccontarle queste storie ma raccontare la permanenza di queste storie
E
Prima di
Accanto ma con targhe nel come stasera vi voglio dire qual è stato proprio l'inizio di tutto
Non sapevo esattamente che cosa sarebbe stato di questo dialogo e come sarebbe cosa ne avrei fatto trovare una voce un giorno
Tra questi libri che in che dà cioè poi molti li regala mamme biblioteche era mi consola sono impilati in modo orizzontale quindi sono evidentemente libri
Da regalare insomma ne cade uno in maniera maldestra faccio cadere qualcosa e che finisce a terra e io raccolgo come una reliquia una fotografia
Questa
La forma piccola fotografia cioè Maria Callas
Comunque cappello da cowboy chiuso con il codino fino a qua che guarda l'obiettivo con gli occhi di Maria Callas riguardano l'obiettivo
Pasolini molto vicino a lei con una maglietta di jersey attillati sì ma col collo quelle che si portavano in quegli anni che guarda la Callas che guarda al fotografo e la guarda con un misto di
Riverenza e di timore
Con uno sguardo come come in apprensione
E c'è un altro di una bellezza sensazionale che non avevo mai visto in vita mia la non in un'immagine che non ho mai visto in vita mia quindi la prendo in mano di quota cento questa foto
Ce ne saranno altri dentro questi libri cerchiamo le subito ma
Da dove viene e lei dice si non dico
Chi l'ha fatta questa foto e lei mi dice naturalmente io
Il comma e l'hai fatta tu
è dice sì non vedi che quello è il gomito di Alberto e allora diciamo in questa fotografia dove c'è la Callas e Pasolini che la guarda come qui in un angolo in basso della foto c'è un piccolissimo triangolo di stoffa quadretti che
I comitati Alberta il fatto che Dacia guardando questa foto undici esso non vedi che quello è il gomito di Alberto io non avevo visto nessun gomito
Evidentemente ero rimasta ipotizzata dal dal resto della fotografia
E lei riceve di quello in cui Alberto dunque l'ho fatta io dico matura eravate
è eravamo in Mali
E chi
Ma
Quattro
Maria Pier Paolo Alberti tiro a
E non avendo più altre domande ho detto ma quando
E allora lasciami ha detto
Guarda io mi ricordo tutto ma non
Chiedere quanto
Perché per me e tutto sempre ora
E da quel momento in poi
Sono stati tutti lì con noi ogni ogni minuto ogni ogni
Ogni minuto da conversazione adesso taccio perché mi verrebbe da parla troppo ma l'ultima cosa che vi voglio dire che quindi che cos'è questo libro è la ricerca e spero
Così sorgere di una voce che io poi le ho regalato indietro in cambio del tempo che lei regalato a me
E questa voce non è nella sua nella mia è una terza voce che tiene insieme
Il
La partecipazione la distanza
Che da Chanel raccontare le cose perché e come sempre se lei fosse no contemporaneamente protagonista e testimone della sua stessa vita ed è
La cosa più simile al destino che io abbia mai visto incarnata cioè essere
La propria vita ma anche qualcuno che la vede che non serva come se
Non tutto dipendesse da noi non sempre senza merito né colpa
E quindi questa voce un po'sempre presente ma sempre prospettica sempre la giusta distanza
è una voce che un certo punto è arrivata
E
Che sono diventati due voci una quella del tempo fermo immobile del tempo che è sempre quindi
Come degli ai cui dilatati che arrivano dal Giappone dove tace ha vissuto e un'altra voce distesa del tempo il movimento dove si raccontano alcune cose Teresa la ladra gli anni del teatro
Beh a il tempo in movimento
Allora quello che ne faremo qui stasera che abbiamo deciso poco fa è questo io siccome gli ai cui movimento c'è questa e piccole immagini di tempo immobile e presente sono molto brevi
Io ve li leggo sono dei piccoli aneddoti le tracce sulla sabbia lasciate dal racconto di Dacia io ve li leggo e poi Dacia dispiega per bene che cosa è successo in quell'occasione
E però prima di cominciare a leggere siccome non avete ancora sentito la sua voce
Forse da ciò quindi le
Di questo qualcosa anche tu va bene allora
Beh quando lei mi ha detto che voleva scrive questo libro io ero molto perplessa perché punteggio ma che cosa volete fare vuoi fare un ritratto e fare una
Una intervista dice no no no no dice sempre no e allora non capivo bene che cosa avrebbe fatto
Poi invece quando ho visto lo scritto effettivamente ho capito che c'era dentro che che la cosa più importante in questo libro il ritmo infatti ho detto che è scritto un libro che è un allegretto con brio
Ed effettivamente così perché ma ma proprio un ritmo molto
Da da danza ma da danzare il Saltarello ecco
Danza antica contadina ma
Modernizzata rivista con gli occhi di oggi
Molto veloce molto ritmata
Molto concisa e questo quello che mi
E e ho pensato vada che strano infondati inventato con
Un genere nuovo che non esiste effettivamente sanissimo perché ci ha messo dentro poi
Un imperio dare che proprio
Lei chiamai come somma sì di poesia diciamo di poesia
Di poi mette in prosa ecco c'è un po'questo questo ritmo da poi mette in prosa questa concentrazione lirica dal Poletto implosa
E e Pepe quegli atti quando l'ho letto detto predicare riuscita a fare una cosa nuova è molto strano stravagante
Quindi io insisto che appunto un allegretto con brio quindi poi dopo ho saputo che non lo sapevo prima
Che lei ha studiato musica
Che per anni e anni e ha studiato pianoforte vero Meretz spiegato dove io non lo sapevo
E e che poi ha lasciato Makeba fatto proprio la Accademia insomma
Voleva diventare
Una pianista di professione quindi ecco c'è questo è l'idea
D'altronde io lo dico sempre questo a prescindere te dico che in ogni
Progetto letterario c'è una trama musicale
Nella poesia e molto evidente no la poesia c'è un ritmo che è così evidente che
Che non si può non notare
Invece nella prosa la gente non si rende conto ma sotto ogni racconto secondo me c'è un ritmo musicale che poi lo stile della persona infatti ogni raccolto è diverso
E in che cosa è diverso proprio di diverso nella sua tracciata musicale
Che a volte non è visibile non è riconoscibile marce
E quando riesce a comunicare vuol dire che passa questo progetto musicale che che tocca l'orecchio interno della persona secondo me questo è quello che poi
Chi scrive se se ha la fortuna di toccare quella quella musicalità di riuscire
A far scattare quella musica e se riesce a comunicare qualcosa è fatta altrimenti purtroppo
Si possono raccontare le storie più belle del mondo e non riuscire a comunicarle la comunicazione secondo me sta proprio in questo progetto musica e la musica d'altra parte Dacia
Ascoltato voci tutta la vita è uno dei suoi libri si intitola voci Marianna Ucrìa una insomma dice questo tema dell'INPS
Della della voce interno e voi sapete senz'altro che la voce come l'impronta digitale è qualcosa di unico ciascuno di noi cioè con nota la nostra identità in maniera assolutamente unica
E i non ripetibile
E la voce musica la voce e corpo e la voce musica allora dall'incontro di due voci e
Unicamente per l'igiene delle parole sempre che vanno un po'ma note ma mantenute maschi
Quando ci si mette a scrivere e ci si mette davanti a una tastiera
Che non a caso è una tastiera anche quella quindi scrivere io premetto anche sempre un po'nella posizione avendo studiato tanti anni effettivamente pianoforte nella posizione della
Ed è vero questo che da ciò dice cioè se non trovi la musica non
Non serve a niente scrivere ora io lì c'è un leggio
Io proporrei il non sono tanto abituato a e non so se sono capaci di leggere le giro quindi facciamo un tentativo provo a leggere e di se non mi riesce legge ritorno quindi va bene per esempio d'accordo facciamo
Allora queste non chiedermi quando che dà il titolo al
Libero
Ricordo tutto ma non chiedermi quando
Non ricordo le date nessuna
Chiudo gli occhi ed è tutto sempre qui Alberto mio padre per Paolo Enza il primo libro è l'ultimo quella volta nel Mali dormivo con la Callas lei piangeva
Le formiche nel campo la fame bambina mio padre mio padre e i suoi occhi la casa di Sapporo rotore del tema la neve fuori
Quella volta che Enzo chiamato Orlando mi è morto che anno era quando è morto Alberto spetta
Il tempo io ci siamo sempre ignorati
Ci siamo proprio lasciati tranquilli portati le spalle come estranei
Sono i figli credo avverte il senso del tempo di un figlio di vent'anni capisci io no
Ottant'anni mi dicono
Faccio fatica mi devo concentrare
Poi invecchiando il tempo si accorcia
La prospettiva forse un anno dura niente un mese scappa
La mia memoria
E comunque Cellino su una interno fa e viene quando vuole vive altrove liberale
Ma questa è la sua casa mi trova sempre
Io
Sono sempre qui
Adesso
è tutto sempre ora
Grazie
Egli ha detto Fatah sembra che tu abbia fatto teatrale gli ambiti
C'è proprio una una dizione teatrale è una bellissima voce quelli grazie
Di un tempo questa cosa dell'uccellino volevo spiegare prima viene da Platone perché Platone dice
Che c'è esistono tre tipi di memorie una che quella incisa nella pietra che rimane sempre però attualmente le pietre sono ingombranti difficile da portare in giro quindi
Rimangono un po'lontane da noi poi Celli la memoria
Di che è un'impronta nella
Nella nella discreta che effettivamente si indurisce però poi con la pioggia Tarzia
Poi dice un'altra memoria io mi sono molto riconosciuta in questa memoria e trovo che molto bella come immagine dice che e come gli uccelli che si posano sui rami di un albero
E allora ISEE tale volte quest'albero pieno a carico di uccelli che cinque ettaro chiacchierano e si sente questo loro peso no sull'albero
E sono i ricordi
Però basta un soffio di vento se ne vanno ecco io non sono un po'così cioè nella mia memoria è fatta di questi uccelli che ci sono e ogni tanto vengono e appesantiscono i rami della mia memoria e invece però basta poco per mandarli via quindi in realtà sono senza memoria pochissimo verrà
Non riesca a trattenere gli uccelli
Non riesca a trattenere gli uccelli di uccelli forse per questo sono morti cantata dagli uccelli
Io sto abito all'ultimo piano dove ci sono molti i gabbiani
Sapete che Roma è Pieri Guardian poi sono vicino al Tevere quindi i gabbiani escono di casa i gabbiani sono incredibili semestrali un pollaio certe volte casa mia
Perché hanno una voce potente forte urlano strillano discutono si litigano fanno delle cose incredibili questi gabbiani
Perotti devo dire che quando li vedo davanti io solo sulla terra la terrazza aveva quel sulla
Sul muretto questo gabbiano è di una cosa straordinaria di una bellezza di una bellezza
Di un orgoglio di una fierezza
E il re del mondo il che abbiano
Cosa bellissima
Va be'questa è una piccola pagarne cioè una volta ci vuol tempo sul sul tempo
E vero è vero questa questione che io non ho molto il senso del tempo non mi non mi rendo conto del tempo che passa
E infatti ogni tanto intanto appunto di comma
Perché a mio non me lo ricordo ma è vero e faccio fatica a capire a passi dal passaggio del tempo e poi
In effetti forse perché io ho spesso penso in termini universali
Cioè il tempo universale che e un tempo caotico è un tempo che non esiste infatti sognata conclusione che il tempo in realtà non esiste
Siamo noi umani molto patetici ma anche se vogliamo teneri che abbiamo inventato forse la cosa più poetica del mondo che l'orologio
L'orologio è una cosa deliziose arma e non sa come dire come
Un nostro desiderio di fermare il tempo c'è il loro al minuto ne facciamo passare i minuti facciamo casello ora diciamo sono le tre sulle tre e mezza
Ecco il tempo che passa ma nella natura non c'è l'orologio abbiamo inventato noi è una cosa bellissima molto umana ma non esiste
Il tempo infatti ce ne rendiamo conto quando no ci accorgiamo che il tempo passa velocemente quando siamo distratti o più poco quando siamo annoiati o quando c'è un dolore eccetera
E quindi effettivamente il tempo è un mistero fu io come penso addirittura che la letteratura sia
Una forma di interrogarsi sul bis ero nel passaggio del tempo e infatti la il racconto
La narrazione
Ha bisogno del tempo
Nessuno per esempio ha stabilito che un romanzo non può essere due pagine pure non può essere due pagine un romanzo anche se perché no nessuno sta dove c'è un canone che dice che non uno abbandono può durare due pagine
Invece non può perché perché ha bisogno di un passaggio del tempo ha bisogno anche fisicamente di far passare alle pagine un romanzo ha bisogno di quel tempo del passaggio delle pagine
Che il passaggio del tempo no
Mentre il teatro in realtà è tutto bloccato sul presente il teatro a questa forza straordinaria di essere
Tutto presente c'è il momento in cui un attore si mette sulla scena è presente infatti Shakespeare sapeva benissimo parlava degli antichi romani e parlava adesso del suo Presidente no e questa cosa che
Straordinaria
Io ho accolto spesso questa storia mi dispiace per chi l'abbia già sentita però è una cosa che mi ha colpito molto a proposito e altro che un vecchio regista io ho conosciuto quand'ero molto ragazzina e Luisa molto vecchio
E quindi era stato aveva fatto del teatro al tempo di Stalin
E allora lui faceva a ma a Mosca rappresentava
Macbeth
E mi diceva dice ma quand'è una cosa strana dice ogni sera quando lady Macbeth si avvicinava sul proscenio e si lavava le mani sporche di sangue
Tutti cominciavano a urlare se alziamo in piedi c'era un putiferio nel teatro e lui dice ma ma perché che che che succede non capiva è ogni sera succedere la stessa cosa
Allora una sera dopo lo spettacolo uscente Mezzala platee Lazard gente comincia a chiedersi scusate ma perché fate tutto questo casino insomma quando dice e non gli hanno detto ma perché le dibatte Tiscali
Io ho trovato veri io oso
No mai e questo è il teatro
Questo è il teatro
Peraltro è sempre presente esonerata una donna un uomo non importa è il sangue nelle sue mani in quel momento non poteva che essere stanchi capisce la bellezza di questa cosa per questo dico che il tempo e finisco con la
Con un'altra cosa che riguarda gli esseri umani
Che gli esseri umani sempre per
Cercare di controllare il tempo che invece poi non si controlla per niente una bestia terribile tempo bene hanno inventato una cosa poetica bellissima che l'orologio
La ragione ha cose più bella più volte ed era il più deliziose più più umana che esista al mondo
Perché non esiste in natura l'orologio siamo noi che guardiamo a sono le tre e mezzo sono le quattro alle cinque di mattina B abbiano inventato questa cosa stupenda che l'orologio
Ma il Lido i ci regoliamo sull'orlo oggi e poi decidiamo gli anni che passano eccetera eccetera
Ma nel
Nella nella natura tutto questo non c'è taratura una furia che distrugge tutto in pochi secondi ne siamo come quei quelle farfalline che vivono
Due ore no però quelle due ore loro se le
Se ne centellina erano tanto che gli sembrano due secoli e noi facciamo la stessa cosa
Tempo e per il
Ancora
A proposito di questa
è stato anche molto terapeutico per me in molti casi questo incontro e questo parlare parlare combacia perché
Anch'io sono molto non pochissima memoria mi dimentico tutto e non sono per niente puntuale quindi ogni volta che lei dice nel tempo non esiste l'orologio è una cosa commovente l'abbiamo inventato per darci una regola ma tanto
è tutto completamente ste tutto sempre ora in sentivo un po'meglio ancora di più
Infondo no e e queste in particolare questo su questa cosa della puntualità lei una volta mi ha detto una frase che mi sono annotato e poi lo rimasti Kato talmente tanto che alla fine è uscita così
Le persone ansiose sono molto puntuali nasce da un dubbio di sì la puntualità
Ecco quindi non lo dico con rispetto diciamo dei puntuali notte che potete essere puntuali però sappiate
Che c'è una
E a proposito di puntualità vi voglio leggere treno treno racconta di persone puntuali di persone meno puntuali
Come ho padre
Arrivavamo al treno di corsa stava partendo era partito già
Mi trascinava per un braccio di peso le ginocchia questo sciamano terra tutte scorticata e sanguinavo apriva lo sportello del treno che già correva era un pazzo
Un giorno mi fa scendo e vado a prendere qualcosa da bere
Papà per carità mi raccomando fai presto Louis scende il treno parte
Io piango
Avrò avuto dieci anni pensavo non ho neppure il biglietto come faccio qui da sola come faccio
Dopo cinque minuti lo vedo arrivare era salito sull'ultimo vagone a modo suo aggrappandosi al treno in corsa lo vedo arrivare con la bottiglia con quel sorriso bellissimo ahimè visto il suo sorriso guarda guarda questa foto
Mio padre era così
In effetti
E in famiglia curioso perché familiari diamo divisi a metà anno io e mia madre eravamo puntualissimi sempre puntualissimi e precisa
Anzi Josè dubbiosi ditte evidentemente a carattere
Invece mio padre e le mie due sorelle invece no ma tanto in ritardo chiariti dirittura si invitavano a pranzo per arrivare a cena queste
Caserta il ritardo continuo della mia famiglia
Ma proprio sempre io quando andava a scuola per esempio
Doveva andare a scuola con mia sorella e invece io andavo a scuola e lei non veniva mai non c'è l'assetto io credo che possiate lei non c'è poi bussava alla porta quello si arrabbiava il portiere sarà Biava la da esso si arrabbia
Però era così era così è un destino io credo che uno nasce
Puntuale o nasce un punto al genietto EPA e carattere insomma non c'è il dettame anche da molti molte cose a cui pensare adesso in poi se proprio c'erano anche molte cose da pensare allora io non so se vogliamo fare un passaggio sul Giappone però prima
Perché poi
Insomma quando parliamo di Fosco
Chi è
Sì chiamano all'Aula l'alla storia chiama però
Però volevo prima siccome abbiamo raccontato la foto della Callas se
Ecco perché con le donne smettere articoli con gli uomini non questa cosa le le abbiamo parlato delle foto di Maria Carla sedi Paselli volevo chiudere questa questo racconto completarlo
E c'è questa piccola istantanea che si chiama
Abbiamo intitolato in città
E ve la leggo così chiudiamo il racconto della città normali
Allora agita
è quella della foto Han
Si era in Mali
Alberto Kirk Paolo Maria ed io
Ad una certa ora del pomeriggio sempre per Paolo veniva domandarmi se avessi già organizzato il dormire con Maria quella notte
Era molto preoccupato per lei non voleva che termini da sola poiché diceva la vedeva un poco abbattuta netta altra parte voleva essere luglio a termine con lei
Dunque chiedeva a me per stasera siete intese
Maria sperava invece che sarebbe capitato un giorno nella povertà di alloggi e nella fretta una notte con Pier Paolo non lo diceva salvo che con gli occhi
Alberto d'altra parte aveva desideri dormire con me almeno ogni tanto è comprensibile e io del resto con lui ogni tanto in un così lungo viaggio
Ma Pier Paolo sempre al pomeriggio poco prima dell'imbrunire
Mi si avvicinava e toccandomi piano un braccio spesso da dietro mi diceva Dacia siete intese
Ed in effetti era molto comica questa cosa
E quando Pierpaolo Jerusalmi che uno pensa capito stava usando Moravia Pasolini Dacia Maraini e la Callas sono andati male chissà di cosa si farà non c'è tutto il giorno e io cioè mi appartiene molti su perché mi ricordo le gite
Quindi quando eravamo ragazzini in cui a un certo punto del all'imbrunire scattava chi dorme con chi no
Cioè l'avete tutti fatto esperienza di
Ecco e però pensare a loro quattro che alle sette tutti perseguibile
Scusami legati al terrorismo e altri no ma anche perché non è che torniamo alle grandi alberghi eravamo nelle missioni oppure a volte nelle tende quindi erano insomma
Dormitori provvisori motto
Arrangiati che
C'è produceva Maria che in adorazione di per Paolo neppure lo amava molto l'amava molto però lei lui
L'amava platonica mente d'altronde lo diceva non è che c'era niente di misterioso non mai nascosto nulla
Amava platonica mentre io credo che ci siano anche gli amori platonici tra
Un omosessuale una donna ce ne sono tanti di cassa e invece lei sperava di guarirlo ora
Come uomo di cinquant'anni che
Decise proprio era deciso tant'è vero che ma questo non è niente di segreto sono tutte cose che diceva non è
Qualcosa è segreto non lo diceva apertamente ci ma io non posso
Andare a letto con una donna perché sarebbe come cori Carnico mia madre
Lo diceva sempre pubblicamente quindi
Per lui è un tabù era una cosa impossibile capisci mentre lei nella sua ingenuità perché lei era una bambina del Peloponneso una bambina
Timida ingenui stima goffa
Lei appunto aveva questi idea molto ingenua bambine scadente di guarirlo di
Di porta all'azione di far un marito il suo uomo
E lì Pierpaolo sapeva come come spiegarglielo a lei che
Invece
Era un amore insieme a un amore platonico come ho detto perché
E io penso che il lui era molto onesto e agli però lei aveva sempre quest'idea non ci sto le donne poi quando si mettono in mente Marco
Come quando ci hanno marito che li picchierò che dicono ma io lo guarirà o perché col mio amore lo Guarino questa stessa tipo di
Di
Di di volontà di cambiare le persone che poi invece non cambiano mai non cambiano
E in questo caso appunto ter palo non non avrebbe mai cambiato però c'era qualche volta non sempre qualche volta che c'era
Da dormire A due A due in due Camere che non c'ero camere per tutti allora appunto lì si preoccupava in Cina e diceva no le donne con le donne gli uomini coglione
Perché perché dove se no scandalizziamo quattro zero
Trovava delle scuse era quando stavano cercando il fumo Kagame hanno questa era indicato nella legge abbiamo fumo passi com'era mai quello giusto della ma non è perché in Africa al fumo nega Mannino e non c'è no appunto no Pierpaolo dice voleva fare
Le Orestiadi africana
E dal principio aveva trovato produttori Cristaldi che lo voleva fare
Poi invece mentre proprio cercavamo Irpino vuoti dell'URSIA de e avevamo trovato dei posti bellissimi e degli attori africani meravigliosi che avrebbero fatto ora esterno fatto dite destra io però ho fatto
Elettra
E invece arriva la notizia è che non l'avrebbe più fatto questo film perché dice no gli africani no
In in sullo schermo gli africani non vanno diceva questo ad e lui però ha deciso di far comunque un documentario che poi c'è
Che si chiama appunti sulla uno rischia di africana
Che è bellissimo fra l'altro
è una di queste ricerche dunque lui
Siccome all'inizio delle Orestiadi c'è il guardiano che sta sul tetto
Della casa gli Atridi e aspetta di vedere il fumo che annuncia l'arrivo di Agamennone no e allora
Pier Paolo diceva dobbiamo fare il fumo di aria ben dell'arrivo via che a me
E allora abbiamo passato tre giorni a girare per l'Africa cercando il fumo di Agamennone perché doveva essere naturale ma è
No prima di tutto non allora quelli del
Del del Daily tecnici c'è un bel facciamo noi no dice deve essere
Più fumo spontaneo
Però o era un fumo troppo denso e non fu un po'troppo bianco e non fumo troppo nero e fa un po'troppo grasso era un tono troppo leggero non si trova mai Fumagalli ricordo questa cosa effettivamente un po'grottesca ma anche molto poetica
Mi noi che giravamo con queste land Rover su e giù per l'Africa cercando il fumo cercando fumo che è il vero mediamente come alla fine abbiamo trovato va dopo tre giorni di fare una cosa
Però era un fumo che piaceva lui che era un fumo così molto le terre o non so però vi ricordo questa cosa perché è una le cose più belle che mi ricordo di questi viaggi africani
Uno di questi viaggi cui lui stava preparando appunto la lo rischia di applicata che poi non si è mai fatta a proposito di voci dei per chiudere il discorso sul Maria Callas parlavamo prima delle voci
Tu hai detto poco fa lei era con una bambina e e però questo incanta mento della voce della Callas
Tu mi mi raccontato che
Lei aveva parlando una voce abbastanza sgradevole io mi sono segnata una voce leggera cute intermittente come di scoiattoli in fuga niente poteva far presagire il suo campo ascoltandola parlare
Ma sentirla dal vivo toglieva il fiato
Lei così piccola minuscola saliva sul palco da quel preciso istante non poter riguardare più nessuno non esisteva niente altro che lei la voce era come se ne arrivasse da altrove e l'attraversasse prendendo il suo corpo per sé
Ma con grazia senza violenza
Lei l'ha lasciata passare si offriva la sua stessa voce la domanda e la libera
Poi
Uscita di scena tornava scoria e qui sta un po'non è il mistero il mistero perché anche anche che Paolo mi raccontarvi era soggiogata da questo qua la cosa più vicina all'esistenza di un forma di
Definita sì quadro il Ministero della voce che
Scoiattolo e poi da quando Giacalone ha portato la prima volta a Parigi e vedere avete la norma mi pare lei era
Il quadro vista la prima volta sono rimasta sconvolta perché effettivamente era sul palcoscenico una potenza e un drago
Era una leonessa non sa come dire era avverrà
Una corpo che che che che invadeva tutto e aveva una potenza di
Incredibile un po'ogni passo che lei faceva sembrava che volasse è una cosa straordinaria quindi sono rimasta soggiogata però avevo questi impressione di una donna
Potente di una donna
Con un qualche cosa di mastodontico no quando l'ho vista arrivare che per Parlamento assai diede la Callas Corno in fine Africa ho detto tiro avremo a che fare con una diva sarà una persona tremenda
Avevo un po'paura perché era abituata con Alberto Pierpaolo magari Ninetto Mario tutte persone molto alla mano perché l'avevo vista sul palcoscenico no quando ho visto arrivare col suo valigetta con i blue jeans
E ho visto l'aria dimessa che lei aveva sono rimasta molto colpita ieri infatti e ho pensato ma né di questa strano come si come cambia e in effetti poi ho scoperto frequentandola che era
Una bambina ma veramente una bambina ti un'ingenuità di una
Di una goffaggine di una infantilismo e infatti poi lei in quelle notti che stavamo lì a cercare di dormire Conigliere iene fuori in Africa
E Leni raccontarle diceva ma sa io ho sbagliato tutto della mia vita ho sbagliato tutto perché
Io ho solo pensato la musica al solo studiato musica
La gli omini non li conosco non so come comportarmi con gli atti ed era vero era vero che l'atto è una persona totalmente arresa
Alle cose e Mennea mi ha fatto una tenerezza enorme naturalmente quando mi ha chiesto autocritiche compie Paolo andrà a finire bene
Non sapevo che cosa dire perché poi lui le aveva regalato un anello diciamoci la verità passionale ed allora cosa dire perché ero imbarazzata perché però non volevo dirle la verità che non sarebbe andata bene
Inetto no
Allora
C'è una c'è una parte in prosa credo che non vi leggo le parti in causa non ve ne vedo se vorrete avrete la bontà la gentilezza desiderio lo farete però
Siccome
Pier Paolo e da Cernusco lavorato moltissimo anziano scritto moltissimo insieme da Teresa Lara altra Pierpaolo attacca chiamata a
Scrivere la parte di sumo Rudd per
Le mille e una notte
Qualche dice nel racconto in cui lo scrivevano insieme in questa casa di Sabaudia
Qualche volta con Pier Paolo si discuteva ma solo di questioni pratiche io dovevo intrecciare la mia parte con la sua e dicevo ma dove si incontrano perché si incontrano allora lui diceva ora mettiamo dentro Ninetto
Perché c'era un invito allora vi racconto questa cosa che è successa con immette leone
Il sette erano chiusi Simone non ci andavo mai
Però quel giorno il successo del leone nel film c'era un leone
Un leone educato come si dice ammaestrato c'era lì anche il suo domatore bello elegante
Mi metto camminava tranquillo
Le donne avrà sentito qualcosa non so forse un rumore ha cominciato a correre verso di lui
Ha fatto un piccolo salto
E lo ha preso con la bocca dietro il collo proprio alla nuca
Noi guardavamo il domatore correva
Poi Ninetto ha detto mi sono sentito morire
Ho proprio pensato è finita qui muoio
Invece il leone gioca se no lo avrebbe ammazzato
Se no che avrebbe ammazzato giocava gli ho detto quel giorno sul set non è stato noioso ma
Difetti
Quello è stato un momento no siamo tutti agghiaccianti perché quando abbiamo visto il leone che era domato che era buonissimo tranquillo bellissimo leone che se vedete il film lo vedete nel film
Ne dovrà camminare accanto a nani detto ciò che è un certo punto lui Santo di giocare il solo che non è un gatto era un leone
E quindi
Gli ha messo le zampe sulla sulle sue spalle la maggior ma va sul suo corpo che
Però povero Ninetto ha pensato di essere morto e noi non sapevamo che fare io dietro Pierpaolo che stava girando cioè dietro al Pierpaolo che stava dietro all'operatore
Che stava girando e e lui diceva che faccio continua a girare cartacce conti raggirati
Erano tutti bloccati non sapevo che fare fare per fortuna ma gli ha lasciato delle ferite sulle spalle
Perché con queste unghie che ha preso le spalle gli ha lasciato però poi devo capito che in effetti giocava
Era un leone giocava
Adesso di voltiamo pagina e ci sono
Ci sono racconti
Immobili i fotografie permanenti quindi presenze
In più presenze
Senza quote presenza eccetera
Presenza Morante la morte di Enza
Era malata
Sono andata in ospedale nella stanza c'era il letto connessa che dormiva o forse stava occhi chiusi rimboccate le lenzuola bianche
Carlo Cecchi era seduto sulla finanza con le gambe che pendevano muoveva le gambe mi ha detto quando sono entrata Ciao se ci sei tu vado a fare due passi
Sono rimasta lì
Poi Enza aperto gli occhi e mi ha detto a Dacia
Giochiamo
Va bene accosta vuoi giocare
Ciò che alcuni personaggi
Ai personaggi giocavamo sempre tutti la sera lo conosci
è quel gioco che si dice se fosse un albero se fosse un animale se fosse una musica cosa sarebbe quella persona si fosse e alla fine si indovina chi è
Ho detto sì Enza giochiamo lo penso io
Enzo ha detto no lo penso io
Ho chiesto l'albero la musica l'animale le risposte erano strane non capivo
Mi arrendo ho detto dopo un po'
Ero seduta accanto al letto lei sdraiata ci guardavamo
Ma come Dacia e Pier Paolo
Ha scosso la testa la voltata sul cuscino ha chiuso gli occhi di nuovo
Ho detto hai dato risposte strane Enza
Un po'mi dispiaceva di non aver indovinato ma più per lei che per me
Non ha risposto sono andata via
Quella notte sa è morta
O forse la notte dopo non solo
Versa era un'altra leonessa però lei lo era non sul palcoscenico lo era nella vita radar non forte di grande carattere di grande determinazione e poi aveva il culto della verità
Questa è una cosa curiosa diversa
E non nella vita però non sempre si può dire la verità insomma a volte bisogna tacere no avere accolto questo episodio e farvi capire questo culto della verità di Ersaf allora
Buongiorno fondo ancora stava con Alberto
E poi nella raccontato Alberto
In un loro amico poeta non dirò il nome perché insomma abbastanza conosciuto ha mandato un libro di poesie che era stato appena pubblicato proprio fresco di stampa mandato con una bella dedica Elsa Alberto eccetera eccetera
Allora ex apre il libro legge dice mai bruttissimo questo libro queste poesie sono orribili allora al vertice
Dice andiamo subito a dirglielo no dice aspetta momento perché lui è invece era molto più
Diplomatico da questo punto di vista dice no aspettare un po'i figli che
Che son tutte le polizie scusa lui ci ha messo degli alimenti ha fatto un libro ci ha portato il libro con la dedica non glielo puoi dire magari Thaci infetti per niente di un'altra cosa
Ma perché lei dice no io non voglia mentire ma non è questione di mentire a volte si può no dire altre cose
E ricerche discutevano cosiddetta discuteva la via dell'Oca
Io intanto vedo le Point a che passi
Fa persa allora il sell out cioè Acciaro citi volevo dire che tutto il senso orribili
Qui lontano poco lui naturalmente si è talmente offeso per se non ha più parlato con loro tutte e due si offeso a morte se n'è andato fresca
Però è il sarà così era così era aveva questo mito della della verità e ha detto diceva ma non si può dire sempre previste
Che non era più non so come dire appunto pensava che nella vita le che certe cose certe volte non si può dire la verità e se in questo era inderogabile si dice la verità e infatti non so con
Con Paolo Graziosi che è un attore del deliziosa simpaticissimo cari inizio
Che le voleva molto molto bene si vedevano tutti i giorni e Paolo Graziosi andava tutti i giorni a trovare il santo
Nel pomeriggio un giorno è arrivato lei non gli apriva poi allora insistito insistito egli a petto gli ha detto senti Paolo lei annoiato talora non venire mai più
Questi
Se la Sua era così era così poveretto luce rimasto malissimo
è rimasto malissimo però se
Diceva e bisogna dire la verità ma dicevo Maenza ma qualche volta verità è un dolore è una cosa e non so ma io lo devo dir la verità e quindi che queste per capire come se aveva
Questa
Quest'allora regia questa forza e anche questa crudezza e certe volte però devo dire che la grande anche era una persona straordinari però molto spiritosa anche Elsa diceva delle cose sulle persone a volte
Che quando diceva Giacosa Patrizia Cavalli che si va a chiamare somala aspetta l'epopea preteso Marie fermentazione Patrizia
Avversaria pezzo ma adempiere
Ai casi se inventava delle cose no no ancora ma non comma limitata e che poi verrà vuole generosa verranno a donna generosissimo generosissimo ha dato tutto via così però aveva queste spirito queste cose queste uscite spiritose
Allora io
Vorrei leggere se tu sei d'accordo Susanna sei parliamo di Susanna
Per molti anni dopo la morte di Pier Paolo sono andata a prendere il caffè da Susanna sua madre
Sonata può mi diceva ciao Dacia entra chi prepara un caffè
Portava tre tazzine
Pier Paolo e fuori in giardino adesso arriverà diceva
Io non avevo il coraggio di bere il caffè per prima e aspettavamo anche lei aspettava
Il caffè nelle terzine si fa e davano
Parlavamo d'altro poi ci facevamo e li lasciavamo lì sul vassoio i caffè neri nelle tazzine bianche sempre
Me questo del rapporto come avete sentito primario rapporti per Paolo con sua madre era qualche cosa di talmente viscerale profondo che effettivamente
E difficile da capire fanno ne facciamo il i viaggi in Africa magari facevamo
Dodici ore di Land Rover su delle strade
Che erano sul tutto un buco e arrivavano coperti di polvere stanchi morti e allora non c'erano i telefonini Pierpaolo diceva Abbado telefona mia madre magari si faceva altri cento chilometri per andare a telefonare a sua madre
E se sua madre aveva mal di testa Lugli veniva mal di testa
Quindi veramente una un rapporto
Dice vale come ho detto e naturalmente da parte della madre uguale tant'è vero che la madre Susanna non ha mai accettato la morte del figlio effettui fingeva che era vivo
E continua a dire sì Pierpaolo in giardino esso arriva
Era morto da tre mesi
E quindi e fino alla fine lei ha attinto consistesse con gli altri che la via che
Che sua madre fosse che suo figlio fosse vivo
E questa è una cosa anche questa molto che faceva tenerezza infatti il
Fatti famiglia anche Graziella eccetera teneva nel gioco perché di poterlo dire no guarda che è morto
Facevano tutti quanti facciamo questo gioco come serie Pier Paolo fosse in viaggio fosse fuori e che in realtà non era morto capisce
E poi non parliamo della morte che aveva fatto c'è questo proprio mai l'avrebbe accettato nemmeno di lontano quindi
Era era una cosa terribile deve anche pensare che lui lei avrà avuto due figli
Guido era morto e da partigiano
Da fuoco amico fra l'altro e poi Pierpaolo quindi insomma bisogna capire che effettivamente era troppo duro per una donna come
Ma ma
Susanna era una cosa incredibile che erano uccellino era piccola piccola
L'avrete visto anche c'era la Madonna in nel Vangelo secondo Matteo ed era ed era effettivamente aveva qualche cosa aveva molto della voce di Pier Paolo che è una voce velata hanno voce
So avere una voce sempre che
Friulana con questa accetto friulano molto delicato che ha conservato tra la vita sia a lei anche lui anche se abitato Roma
Per trent'anni però lui continua a parlare seguirà friulano con questa voce soave e devo dire che appunto e la gente conosce per Paolo attraverso i suoi scritti e nei suoi scritti lui era molto provocatorio e molto aggressivo
Ma nella vita era l'uomo più mite più dolce più
Remissivo non sa come dire più introverso più silenzioso per quella molto difficile perché tutti avevo l'idea di un uomo aggressivo di uomo provocatorio di uomo e invece no era esattamente contrario queste cosa che nei che molti non capiscono almeno io conoscevo
Il Pier Paolo persona prima che tutto è come persona appunto
Faceva per esempio in un parlava quasi mai a sé molto silenzioso
E
Però mi dice che era un silenzio sì sì sì presa era un silenzio
Complice era un silenzio partecipe non era un silenzio di assenza non era mai assenza presente ascoltava sapeva ascoltare molto mo'con molta attenzione
Ed era partecipe perché emotivamente era partecipe però non amava parlare pochissimo persino quando rideva all'ufficio
A
Picture era così ad astenermi adesso parliamo
Lasciamo da parte momento le persone che hanno popolato che popolana come vedete sono qui no sono tutti qui tutto sempre ora
E c'è questo tema del vademecum che da Dacia distrattamente ma neanche tanto fornisce ogni tanto cioè quanto bisogna essere sinceri
Quanto si bisogna essere puntuali quanto business che cosa mettere in valigia
Bene sempre in viaggio a delle valigie piccolissime io non
E naturalmente alcuni consigli fondamentali sui sentimenti cibo primarie ah moltissimo le piante gli animali e quindi per e pieno di piante di animali esseri viventi no l'amore questo
Vi parlo momento dell'amore della gelosia
I limoni
C'ho messo un po'di tempo poi ho capito
Bisogna levare i parassiti Foglia per foglia con l'accetto e il bicarbonato i parassiti mangiano i boccioli altrimenti
Bisogna ammettere terra fresca e qualche nutrimento potassio per esempio
Bisogna guardarli ogni giorno essere i pazienti averne cura setti di strike si ammalano
I limoni sono come l'amore bisogna stare attenti vigilare
Che
La gelosia e io prima di leggermi gelosia sopra poco quattro righe
Ma la coda di un testo narrativo che viene prima di questo testo immobile dice così lei ha vissuto in anni
Che quegli anni dove insomma il tema della
Delle relazioni era molto
Fruito diremo oggi no ecco fluido
E allora la coda di questo testo lento dice anche Alberto corteggiava le ragazze c'era un periodo che mi dava fastidio questo è vero però mai fare una scenata no no
Ma neanche dirlo tanto che poi fare non puoi fare nulla risolto peggiore l'estorsione piuttosto fare altre cose cerchi qualcuno con cui distrarre ti perché intimare non devi vederla più
Far ridere e patetico poiché già postumo
Attenzionerà già postumo dovrà gelosia
La gelosia diventa meschina subito
Bisogna essere tolleranti imparare
C'è la dignità che è più importante tanto poi è inutile la gelosia non serve a niente
Sindacale senza che no poi ci sono due forme di gelosia secondo me c'è la gelosia più umana in fondo
Tenere che fa tenerezza che quella della paura di perdere l'amore di una persona
Che però non non diventa violenta di solito è una gelosia giusta voglio dire umana qua invece c'è un'altra gelosie che egli o il sentimento del possesso
Stiamo quindi sei miliardi votiamo quindi se il mio perché a partire anche alle donne
E che è quella è una gelosia insopportabile perché crei quelle dalla pretesa
Magari quella persona magari non non schiava non ti stima però s'sei cosa sua ecco e questo purtroppo è un rigurgito
Arcaico che noi ci portiamo dietro e che funziona ancora
Nonostante che mentalmente abbiamo abolito il possesso abolito la schiavitù perché possesso di una persona schiavitù
Il solo questo però
L'abbiamo abolito abbiamo abolito la schiavitù abbiamo abolito il possesso ma infondo ogni tanto vi ciccia come si dice a Roma
Viene fuori e per me la il femminicidio è solo questo e una coppia che si amata che magari hanno fatto anche dei figli poi certo punto lei
Dateli dimostrazioni di indipendenza dice voglio essere libera voglia andare voglia fare come
E lui si questo naturalmente non è un fatto di genere ci tengo a dirlo è un fatto culturale
Se Luigi è uno di quegli omini che identifica la propria virilità con il possesso entra in crisi mentre in crisi in una maniera talmente travolgente che può trasformarsi da bravo padre di famiglia in un assassino
Questo purtroppo è quello che ci dice la cronaca
Che interi succede ma appunto per me è un un rigurgito di Arca Ismahil cose vecchie che ci portiamo dietro ogni tanto vengono fuori
Nonostante le vostre pretese di autonomia di emancipazione certa c'era
Hanno anche le donne le donne est
C'hanno più questo senso il possesso verso i bambini perché lo considerano roba loro no a bambino ho fatto io il mio quindi mi butto alla finestra col bambino ecco
Invece gli omini cioè hanno più perché storicamente stati abituati a consegnare la famiglia cosa propria e quindi
Se e quali qui la famiglia in qualche modo si discreti Arcetri dubbie entra in crisi
E questo purtroppo è un fatto culturale che che aveva
Dice che come si fa a risolverlo bisogna cominciare bambini piccoli ha insegnato di
Un po'a essere rispettosi degli della libertà altrui insomma è sapere che se nella vita si può essere lasciati e che uno può piangere disperarsi però non lo si ammazza
Invece qualcuno senza che si fa insomma
Alla prima di lasciarci avevamo parlato del Giappone e non voglio che ci salutiamo senza ricordare un momento anche solo momento che cosa è stato
Che che lezione è stata anche il campo di concentramento in Giappone io mi sono fatta l'idea che il desiderio di invisibilità dita c'è questo suo modo di essere
Lei lei mi ha raccontato la bambina
Avrei voluto spesso e anche da adulta essere invisibile
E mi vengono in mente avete mai visto quando i bambini molto piccoli si nascondono facendo così perché siccome loro non ti vedono pensano di non essere visti no cioè il tema del non essere viste pendono magari il lembo di una tovaglia e si nascondono secondo loro
Non essere visti e quindi essere Salvini
è qualcosa che secondo me ha molto a che vedere ma insomma senza fare psicanalisi da domenica Michael con il fatto di essere stata in quegli anni da bambina piccolissima nel campo di concentramento in Giappone
Il tema del resto questo della paura del di cui
Nel libro bellissimo sarei di piena parli con Piera Degli Esposti
Allora riprendendo il bandolo di quella esperienza che è alla radice di tante anche anche di questa distanza da sé che
Che io ho trovato nella voce dita cioè che ho cercato di restituire che è un po'poi
Faccia quella sonorità che ci siamo detti tante volte che è un po'che viene da camion se no che è un che è un autore che tu
Hai amato tant'è che io ho riconosciuto quando ho sentito le parole dello straniero sembravano letture ma a proposito del campo tu a un certo punto
Mi ha raccontato quello che io ho tradotto così mettendomi nei suoi panni di bambina le regole del campo gli adulti sembravano sbagliate cattive
Hanno i bambini e sembravano solo strane per esempio è proibito appoggiarsi al muro sette appoggiati al muro scendeva uno col bastone che faceva spostare
Perciò nel cortiletto sulle panche io e mia sorella ci appoggiavamo una all'altra di schiena oppure si stava disteso a terra Braccialarghe così e basta delle ore
Tutto il giorno
La fame la talmente forte me fortissima lontana la fame talmente forte le forze così poche non ci si poteva quasi muovere dalla debolezza
Allora si giocava parlare si parlava di cibo si diceva facciamo Pertusella fornaio vanno a comprare le lo sette buongiorno signora le quale ben cotto appena dorate ho preparato le melanzane mi sarebbe il pane croccante quanto costa
Adesso lo peso ma mi dica come sono le sue melanzane fritte o al forno
Certe volte uscivano sta madre mi diceva basta basta parlare di mangiare ho detto basta
Un'altra regola era che alle bambine non toccava la nazione diviso
Non esistevano per i carcerieri dovevano essere gli altri prigionieri si volevano tenerci in vita a darci un cucchiaio del loro riso che era comunque pochissimo questa era la regola
A volte vedevo che discutevano sottovoce al momento di darci il riso
Pensavo che dicessero che se fossimo morte per loro sarebbe stato meglio cioè che prima o poi saremo morte allora meglio prima che dopo così almeno avrebbero mangiato il loro riso in pace
Ma noi
Ci ammalavamo solo non morivano mai
Vero vero questa è una cosa in una logica illogica secondo me
Che che si guardi anni
Nel campo e pretendevano che noi perdano i ne citava lo nulla noi bambine non dovevano mangiare però siccome in qualche modo avevamo sopravvivere
Allora loro dicevano va bene allora gli altri prigionieri devono dare una punta di cucchiaio diviso ciascuno
Però loro si scocciava moltissimo la mia madre ha detto no Maniero Dio ma glielo diamo io fosco diamo da mangiare noi
è invece loro no doveva essere così come dicevano loro Picano queste regole un po'cervellotiche come quella di non potersi appoggiare al muro no che era cervellotica anche quella
Invece nord dovevamo
Per forza tutti dare quella poco quella punta di cucchiai di riso è questa e allora mio padre si infuriava diceva ma le bambine non sono prigioniere pur perché trattate ribadire quel prigioniere politiche
Questo potete trattare del bambino in sette anni quattro e due mie sorelle più piccole
Come se fossero prigionieri politici sono dei bambini
E loro dicevano figli di traditori
Devo essere trattati come traditori questa logica militare che a volte
Terribile perché voi avevate tradito dal loro punto di vista dovevamo dire a noi genitori non hanno aderito alla Repubblica vi sarà la Repubblica di Salò e quindi eravamo traditori dell'Italia della repubblica di Salò cioè della ricca dell'Italia fascista e nazista
E che poi i miei non era affatto politici Zavattini ma
Odiavano in il razzismo
Il razzismo mio padre va beh è un antropologo non poteva essere razzista ma insomma
Per loro quella cosa che gli allontanati dal fascismo del nazismo era razzismo per loro la la legge
Antisemita degli trentotto quando i bambini stati cacciati via dalle scuole quando ha cominciato la caccia agli ebrei è stato una cosa intollerabile è un'offesa intollerabile infatti quando mi mio nonno
Che invece era fascista ma l'unica la fascetta oppure essendo un artista perché era uno scultore però era un fascista la prima ora quelli che credevano un po'come i futuristi che fascismo avrebbe portato
Che poi il fascismo era nato socialista perché
Mussolini era socialista no quindi era uno di quei fascisti a prima ora
Quando vi ovvero mio nonno che né via ha portato a mio padre una tessera del fascio dicendo guardati che ho portato una cosa importante era tessere fasce perché se no senza questo non lavori
Mio padre ha stracciata e gliela buttata addosso da chi non si sono più parlati per trent'anni
Quindi
E quindi insomma per l'UE RCA ed è scappato di casa dato via da casa
Ed è andato da lì dove poi io sono nata a Fiesole dove vivevano in una stanziano sgabuzzino
Appaltate infatti mio padre non ha detto semplice sette per un anno abbiamo vissuto a pane patate perché non hanno i soldi finché lui nonna
Vinto una borsa di studio
E perché non voleva prende i soldi dal padre capisci ad una borsa di studio siamo e così siamo andati in Giappone abbiamo vissuto con la borsa di studio
Che non era molto abbia fatto la povertà però era una povertà dignitosa può era molto bello Hokkaido io Amato moltissimo questa zona nord del Giappone
Che c'era la neve per sei mesi l'anno noi uscivamo dalla finestra perché l'asta la la porta era sepolto sotto la neve
E e mio padre mi ha messo per la prima volta di scippi con gli sci così
E poi non so dire madre mi portava con lo slittino fuori insomma è stato un quella forse il periodo più felice a me allora a questo proposito gli anni prima del campo io vi voglio salutare ci salutiamo così con una
Con una piccola
Come come li chiami come in senso chiamare ai Clinton una cosa che si che si intitola cosa che è sentita la felicità
Stavamo a Sapporo
Una casa di legno niente di speciale mia sorella appena nata una bambola vestivamo giapponese parlavamo giapponese i cuscini a terra per mangiare le donne composte l'odore del tema
Mia madre tenerissima mio padre ridente il loro amore di ragazzi fuori la neve dentro il profumo del caldo
Libri colorati di fiabe la sera
Non conoscevo fame né paura a cinque anni
Ancora oggi se dico famiglia se dico felicità
Penso a questo
Le voci dei miei genitori oltre la porta
Il mio piccolo ho letto nella stanza un filo di luce
Impara vuoi leggere coniglio sotto il disegno di un coniglio
Grazie
Grazie
Grazie
E quindi adesso che succede se la via così da poter
Passi scende di confermare
Guardando
Ma