"Le categorie del lavoro e della produzione di fronte a Maastricht"

Mentre
L'Europa monetaria va in pezzi
Noi dibattiamo
Sul problema dal Trattato di Maastricht
Vicino a me
Sono illustri personaggi della politica
Che
Rappresentanti delle categorie
Questo è già
Un significato primo
Assai importante
Le l'onorevole Scotti già ministro degli esteri
Che saluto con piacere
Anche perché l'onorevole Scotti ministro degli Esteri
Ha dato delle indicazioni di grande rilievo
Direi tra virgolette assai prudente e pertanto responsabili di un percorso certamente difficile
Alla destra
Dall'onorevole Scotti dottor solo vostre
Già direttore generale della Confindustria
Vice presidente cioè il comitato per le relazioni internazionali di anche nella
Che come voi sapete
è l'unico organismo
Che appare nella Costituzione della Repubblica l'articolo novantanove
Con compiti
Anche di carattere legislativo e di rappresentanza delle categorie del mondo del lavoro e della produzione
Ma esso forse talvolta
Delle sue funzioni a tacere
Perché vi è stata come tutti sanno ormai in questi quarant'anni la vittoria della partitocrazia
L'onorevole Agostinacchio
Il nostro capogruppo alla Camera per i problemi dell'agricoltura
Alla mia sinistra
L'onorevole moscardini
Nostra rappresentante al Parlamento europeo
L'onorevole buone che
Che rappresenta il Presidente della Confartigianato e deputato europeo
E il dottor Bocchini vicepresidente
Vella Confagricoltura
Sono state le elezioni francese
Questo è un discorso di grande attualità
Anche perché il trionfalismo di certi organi di stampa e che li visivi
Si è immediatamente disperso
Perché è l'Italia rimane fuori dallo SME
E perché in Francia è avvenuto qualcosa di molto pesante
Atteso che
I nove easy
Sì sono equipararsi ma soprattutto vi sono stati altri dieci milioni di francesi che non hanno votato il Siret cioè gli gli astenuti
E da quel momento
Nasce io dico la grande riflessione per quello che noi
Vogliamo a vere nella costruzione dell'Europa che il Movimento Sociale Italiano sempre ha sostenuto dai Trattati di Roma del mille novecentocinquantasette
Sino allo SME tutti i successivi atti tesi a dare forza
Al Parlamento europeo dare forza alla commissione e fare in modo soprattutto che trionfa se l'idea europea la Confederazione degli Stati europei chiamata anche l'Europa delle patrie nell'Europa dei popoli
Ecco e questo già è un discorso di indicazione molto preciso
Che trova però grande conforto nell'opinione pubblica
E direi anche per quanto riguarda i problemi che l'Italia attraversa in questo momento non siamo pronti
è un trattato internazionale di questo tipo
E qui dovremmo
Mettere a fuoco una durissima polemica
Che forse ritroviamo nei giornali di oggi quando il governatore dalla Banca d'Italia dice
L'Italia non è credibile sul piano internazionale dovevamo muoverci prima e i ritardi
Ecco questi sono problemi
Sono ormai dico decenni che si costruisce in negativo e cioè contro l'Europa o comunque fuori dall'Europa atteso che per esempio è evidente che nel trattato c'è un dato economico di grande importanza laddove si dice
Che i Paesi aderente non debbono superare nel rapporto tra il prodotto interno lordo e il deficit pubblico il sessanta per cento che noi abbiamo Paolo Scotti abbondantemente travalicato superando il cento per cento
E quanti altri problemi il primo è quello di individuare il fatto se noi dobbiamo essere i sudditi delle banche centrali e cioè se l'economia e la finanza debbono prevalere
In un altro problema di fondo
Che tutti quanti e l'ho sentito anche dal presidente del Consiglio ieri l'altro pongono in evidenza o ma in tutti i Paesi d'Europa I cioè il deficit democratico
Sul quale non ci siamo così come noi non ci siamo
Per quanto riguarda l'altro punto fondamentale che è quello della parità
Perché pudico agli uomini politici qui e rappresentanti direi che è la realtà italiana che sono i rappresentanti delle categorie e per questo noi abbiamo voluto questo tipo di confronto e non quello coi partiti
è perché la parità significa che non è che possa
La Gran Bretagna avviene concessioni in materia di moneta unica come arte del protocollo che voi conoscete
E che è un protocollo che indica specificatamente le possibilità della Gran Bretagna ditelo ha proprio sulla moneta e noi parliamo di unità monetaria così come la Gran Bretagna un'altra deroga che quello della parte sociale e cioè nei contratti di lavoro tenendo conto però che ci ha detto il ministro degli Esteri storti
Quando molto realisticamente e con notevole sensibilità alla Commissione esteri ci ha precisato che siamo una situazione terribile di trenta milioni di disoccupati in Europa
Allora vedete come i problemi cominciano a diventare difficili non sono certamente strumentali perché sono nella realtà cioè il punto della parità perché dice la nostra Costituzione all'articolo undici che tu puoi fare la devoluzione di compiti di competenze nostre e cioè e limitazioni della sovranità nazionale
Soltanto se tu sei su un piano di parità e questa parità in questo in questo trattato e con le concessioni e con le deroghe che sono state fatte certamente non ci sono
Ci sono dei problemi pesanti
Come quello dell'agricoltura
è per cui noi sappiamo come la denuncia sia stata fortissima ottocento mila aziende agricole su un milione trecento mila oltre a problemi di struttura e di impreparazione
Che costringerebbero italiana a una situazione di netta inferiorità non parliamo del problema poi delle quote per quanto riguarda il latte e via dicendo sul piano settoriale vi è il problema
Della cittadinanza europea è un problema anche questo molto difficile perché gli accordi internazionali l'accordo scende echi delimita o ti protegge o di tutela sulle sul sull'esterno delle frontiere uno per
Ma lascia tutto quanto lo spazio nel fatto circolatorie interno non più controllato e non più controllato
E allora l'Italia in una situazione così così difficile nella quale ci troviamo sul piano economico sul piano finanziario sul piano di quella che Ciampi ripeto definisce la credibilità è una vostra e credibilità non ce n'è più
Se tu non puoi sostenere per settimane intere che mai noi arriveremo a svalutazione poi invece CIA riviene fai magari anche un'altra
Noi che siamo stati messi sul piano della competitività economica e finanziaria o ma in una situazione di gravissimo regresso Noemi e siamo stati definiti attraverso una inchiesta dal Parlamento europeo come la culla dei primi che noi e non siamo in grado ancora
è di toglierci un sistema che è il sistema che fino adesso
Ci ha chiuso le porte dell'Europa
E che invece deve essere eliminato per far posto attraverso una grande riforma costituzionale e istituzionale a far sì che l'Italia sia rappresentativa effettivamente degli interessi generali del popolo italiano
E io mi devo fermare
Per dire che cosa
Per dire che
Noi abbiamo presentato in parlamento una mozione
Per chiamare la Camera a discutere prima di arrivare alla ratifica
Perché nel trattato sta scritto
Articolo è
Di una delle disposizioni finali che lei artificieri debbono essere fatte e conformità della costituzione di ogni Paese
E allora onorevole Scotti
E che cosa vuol dire queste qua vuol dire che per esempio per quanto riguarda la cittadinanza è evidente
Te lo vediamo il dovere sacrosanto della riforma costituzionale e perché va contro la nostra Costituzione non esiste nella nostra Costituzione un dettato per cui un cittadino europeo come tale che viene a risiedere in Italia possa avere diritto al voto non sta scritto
Ed a cui tu devi rivedere la Costituzione così come lo devi rivedere per la moneta unica
Ecco così come lo dice devi rivedere per la parità tra gli Stati
è non essendovi queste condizioni che sono condizioni indispensabili non tanto per l'approvazione del Trattato e lo dice comunque trattato spesso ma quanto per costruire veramente l'Europa che noi vogliamo perché non vi può essere una coppa di seria o di serie B
Come può apparire dal patto segreto smentito non smentito tra la Germania e la Francia ma non vi può essere certamente una moneta egemone non vi può essere cioè delle condizioni tali per cui le uova non può avere nessun vuoto nessun ruolo e rimane nel vuoto nel quale è rimasta sul piano della politica estera
Politica estera politica dalla difesa vedete quali tentativi ancora in corso anche per la politica della difesa un tentativo di direttorio
E allora revisioni costituzionali
E allora rinegoziazione per i problemi che più penalizzano il popolo italiano
E su questo piano mi pare che ormai ci siamo da tutti quanti Paesi perché la Danimarca vuole uno slittamento di sei mesi
E lotteria al prossimo vertice del sedici di ottobre
E
La Germania che ha iniziato a oggi dibattito
Comincia a ragionare per mettersi sullo stesso piano della Ignis della Gran Bretagna e cioè per avere la possibilità di pittori comunque una concessione per la sua moneta la Francia chi ha vissuto questo momento drammatico e continua a vivere lo anzi immediatamente dopo il referendum e che ha le sue concessioni per la moneta per per le situazioni di Oltremare e allora voi vedete per la cittadinanza cioè c'è una serie di rinegoziazioni di revisione e allora
Caro Scotti non è possibile lo dico a te
Perché tu se un punto centrale
Nella vita politica italiana e non sei certamente un uomo conformista
E lei dato la dimostrazione
Beh non capisco perché un bel giorno voi facemmo nel mille novecento ottantanove con legge costituzionale il tre aprile
Una e ferendo uno di indirizzo su problemi ma molto ma molto ma molto ma molto ma molto più lieti più lievi
Che è quello
Del Trattato di Maastricht che vuol dire passare effettivamente da una situazione di comunità a una situazione di unione ecco quello che noi chiediamo
Chiediamo cioè che il popolo che viene colpito comunque il popolo che deve essere certamente protagonista come diceva Cossiga il popolo sovrano che deve esser partecipativo di quelle che sono le sorti poteva azione deve essere chiamato così come hanno fatto altri
Così come avvenuto in Danimarca così come avvenuto in Irlanda così come è venuto in Francia non è possibile ecco il deficit democratico che va superato solo ed esclusivamente con le ferendo e non si dica semplicisticamente
Cioè
Occorrono le leggi costituzionali perché ecco noi abbiamo anche scritto abbiamo affrontato anche questo problema perché guardate che quella legge costituzionale dell'ottantanove
Ha fatto sì che venga recepito nel nostro ordinamento il referendum a carattere consultivo c'è entrato attraverso quel provvedimento è quella legge e badate bene è lo stesso preciso quesito sporco perché dice voi ritenete che si possa passare dalla comunità all'Unione
Europea punto di domanda la diceva attraverso quello che il Parlamento europeo deve proporre come e deve far ratificare dei vari paesi oggi noi diciamo ecco è il punto è quello del metodo ma il prestito di fondo è quello
è noi diciamo attraverso il Trattato di Maastricht
Ma non è una questione formalistica evidentemente è una grossa questione politica io
Questa nel preambolo
Questa introduzione dovevo fare
Voglio citare soltanto due passaggi
Che
Del ministro degli Esteri Scotti fatto nella seduta del ventitré luglio davanti alla Commissione Esteri il punto di equilibrio deve essere da tutti auspicate possibile
Per trovarlo sono convinto che occorre rifarsi alle origini all'essenza Comunità europea un insieme di paesi dice Scotti sovrani e diversi collegati da i loro interessi obiettivi e ideali comuni
E qui ci siamo
Mi pare nel discorso che fa il Movimento Sociale Italiano
E più avanti
Dice le vicende internazionali in particolare in quelle a noi più dolorosamente vicine vengono del resto dimostrando ogni giorno di più quanto la messa in opera di una politica estera opera sempre più autorevole efficace sia necessaria e urgente lo diceva nel mese di luglio
E abbiamo visto poi i risultati per quanto riguarda la ex Jugoslavia
Su tutte queste questioni il governo ha deciso di impegnarsi per trovare soluzione
Che armonizzino indispensabili a dispetto della lettera e dello spirito dei trattati Dollar salvaguardia di legittimi interessi nazionali sui quali non possiamo certo transigere
Ecco io vorrei
E dice ancora la nostra partecipazione a questa straordinaria impresa dell'integrazione europea
Accanto a lei esaltanti prospettive che esse ci si chiude comporta anche profonde modifiche delle nostre abitudini dei nostri comportamenti delle stesse nostre strutture politiche economiche e sociali ecco la riforma non parlo solo non penso solo ai necessari adattamenti costituzionali e legislativi ecco una provocazione che io ti faccio che il Governo si riserva di proporre io ho diritto al ministro degli Esteri
Che all'ex ministro degli Esteri
Che però con la sua esperienza con quanto ha detto può essere certamente un interessante consulente dell'attuale dell'attuale ministro degli esteri e passando la parola all'onorevole Scotti
Dico con una provocazione
Ma secondo te i alta c'è ancora o va considerata completamente annullata
Io
Esprimerò
La mia opinione
Sulle questioni che Tremaglia posto
A tutti noi
Noi oggi stiamo vivendo in Italia
In Europa nel mondo
Un momento tra i più difficili e delicati
Della storia recente
Siamo di fronte a delle difficoltà
Economiche e finanziarie
Notevoli
E gli strumenti
Interni e internazionali che abbiamo a disposizione
Per far fronte a queste difficoltà
Non sono
Per niente adeguati ed efficace
E questo a causa di una cosa quella che tu hai detto prima trema
La caduta del muro di Berlino
Il collasso
Del comunismo
Ha prodotto
Effettui dirompenti
Su tutto
L'economia la politica del mondo nel suo complesso
E in particolare ha fatto emergere una serie di problemi e di difficoltà che erano un po'sotto la cenere ma che già c'era
Prima dalla caduta del muro di Berlino
Allora di fronte a queste difficoltà la domanda che noi ci faccia
La domanda che tutti i cittadini in Europa si fanno in questo momento
è più facile risolvere i problemi che abbiamo
Che voi sentirete dalle categorie interessate
Fuori dall'Europa
E fuori dalle integrazioni internazionali
Ho anche se la strada è molto stretto
Difficile dura l'unica strada possibile resta quella
Della integrazione europea
Della integrazione internazionale della nostra economia
Io sono per questo secondo strane
Quella
Di affrontare le difficoltà
Dentro
Una cooperazione europea dentro una integrazione internazionale
Penso che tutto sarebbe più difficile
E più complicato fuori da questa strada
Ma detto questo ed essendo per natura un ero turista convinto
E don
Convinto assertore della necessità di un'integrazione del mondo
Mi pongo il problema del Co
E i pongo il problema del come con grande realismo
Rifuggendo dalla retorica
Che immagina che pronunciata la parola Europa tutti i problemi siano risolti
O che fuori che bisogna andare fuori dall'Europa per risolvere tutti i problemi io sono contro questa semplificazione
Ma mi pongo il problema
Quale euro
E che cosa concretamente possiamo e dobbiamo fare in questo momento
Noi italiana
Lo affronterò tre questioni distinte per ragioni di tempo in modo molto telegrafico
La prima
Quale euro
La seconda il rapporto Sala tra la sovranità nazionale
E l'Europa
La terza
Il rapporto tra politica ed economici
In questa euro vengo alla prima questione quale euro
Vedete l'Europa diceva il cancelliere della Germania federale
Non può essere un'Europa tedesca
La Germania deve essere una Germania europea
In questa affermazione cioè con chiarezza una linea
Noi non possiamo immaginare un'Europa
A due a tre velocità con
Un direttorio
E con una sovrapposizione
Di qualche Paese sugli altri perché se no l'Europa l'ammazziamo
Noi dice hanno
Che l'Italia deve adeguarsi
Ad una linea europea
Però dobbiamo dire qual è questa linea europea dobbiamo concorrere all'elaborazione di una linea europea
Che tenga conto degli interessi complessi
Vedete la cura la caduta del muro di Berlino e l'unificazione tedesca ha posto un problema
Noi non possiamo immaginare come italiani e come europea
Che il problema dell'unificazione tedesca e del rapporto tra l'Europa e i Paesi dell'est
Sia un problema della Germania
Che si devono sbrigare da soli
Ma non possiamo al tempo stesso neppure pensare
Come sta avvenendo
Che l'Europa i Paesi più deboli dell'Europa paghino il prezzo dell'unificazione tedesca e del rapporto
Tra noi
E i Paesi dell'est questo è il problema
L'attuale e crisi monetaria
Europea
E le difficoltà di funzionamento dello SME sono tutte dentro questa camicia di nesso questa camicia stringente
Del sistema monetario europeo è ancor più preso stringente dal Trattato di Maastricht
La necessità noi possiamo stare dentro quella camicie possiamo stare dentro quel vincolo a condizione ecco che ci sia
Una ripartizione dei dei sacrifici e dei e delle responsabilità tra tutti i paesi europei facendo riferimento a un interesse comune europee
La Germania deve chiedere a noi agli altri Paesi di fare il loro dovere in termini di equilibri finanziari
E di risanamento delle loro economie
Ma noi dobbiamo chiedere ai tedeschi
Una politica
Di riduzione dei tassi d'interesse ad una politica monetaria
Che non porti l'Europa al punto nel quale noi siamo oggi scatenando su più deboli del sistema
L'effetto dell'ora giustamente
Non è che loro non potendo aumentare il livello delle tasse per
Loro scaricano sull'aumento dei tassi di interesse la strada per raccogliere i capitali per far fronte alle esigenze dell'unificazione dell'espansione del questo è le purtroppo noi dobbiamo costruire un Europa solida
Un'Europa che abbiamo
Il senso e qui vengo che non può essere
Pilotata
Dagli interessi più forti
Ne è immaginabile una unità europea
Che non veda insieme veda insieme l'unità monetaria e l'armonizzazione
Delle politiche economiche e l'armonizzazione
Tra i diversi paesi
E infine
Un Europa
Che vada camminando progressivamente dai dodici
Verso l'allargamento non solo ai Paesi dell'Est
Ma i Paesi gli altri Paesi mediterranei ai Paesi dell'Est
Questo è l'Europa un'Europa solidale
Un'Europa di ripartizione dei carichi effettivi un Europa
Allarga
Secondo punto e vado più rapidamente il rapporto tra sovranità nazionale ed euro
Questo è la questione più delicata all'interno dal Trattato di Maastricht
Che va vista con molta
Attenzione
Noi che non vogliamo delle cose antistoriche ne dobbiamo arrivare a un processo
Di unione
Federativa
A una federazione degli Stati europei l'obiettivo nostro resta questo non è fuori da questo ma come raggiungerlo
Salvaguardando l'interessi e le diversità
Interni
Dell'Europa e armonizzando le progressivamente
Insieme noi dobbiamo prendere atto che oggi c'è una crisi in questa direzione della costruzione europea
E guai se noi la sottovalutiamo o non apriamo gli occhi sulla realtà perché l'effetto potrebbe essere il rischio che abbiamo concorso corso tutti tutte le abbiamo
Io sono stato preoccupato del risultato del referendum francese perché di fronte a un dato
Francese noi avremmo rischiato di tornare indietro non di andare avanti
Ma però guai se dopo il referendum francese non prendiamo atto dei problemi che erano all'origine di un voto del no e non cerchiamo di capirne le ragioni e di spingere
A capire anche le ragioni per cui tanti europeisti anche francesi non solo anti europeisti francesi ma padri in fondo se prendo Dahrendorf non francese ma commissario e vedono i suoi interventi sul marsupio sull'Europa io devo stare attenti in questa direzione
Il trattato qui non posso dilungarmi il Trattato di Maastricht contiene una cosa importante
Che questo
Noi possiamo costruire un stenti uniti europei
Sul principio di sussidiarietà
Sul principio fondamentale
Nel quale le cose che si fanno a livello europeo sono le cose essenziali e determinanti che non possono essere fatte a un livello diverso
E allora non è
L'Europa che stiamo cioè si sovrappone alle realtà complesse di un continente come questo ma esalta le potenzialità di un complemento di un continente così complessa e così articolato
Lasciando gli spazi propri in questa direzione beh non posso fare esempi ma quando una euro Craxi arriva oggi ad un ad occuparsi minutamente di una quantità di cose
Che diventano piani ficcanti e schiaccianti per l'insieme delle diversità europee e diventa un elemento negativo ma non positivo nella costruzione
Se poi c'è il problema
In cui noi non possiamo costruire uno unità monetaria se contemporaneamente non costruiamo un'unità politica
Non possiamo immaginare che l'autorità centrale della banca centrale funzioni se non a un contrappeso pelle in una
Potere del Parlamento
è del Governo e del Consiglio
Che risponda democraticamente
E solo il titolo quindi non posso spiegarlo per il tempo perché sto consumando ciò due minuti solo e devo Fini
Ma questo è un tema sul quale dobbiamo riflettere dobbiamo affrontare seriamente il problema del bilanciamento tra il potere quello che gli anglosassoni chiamano il potere dei non eletti col potere degli eletti
Perché qui c'è un problema di equilibrio complessivo in Europa e l'ultimo punto e il rapporto che sta diventando oggi
Importante determinante e il rapporto tra economia e politica io voglio dire su questo una cosa Amato ha detto ha posto un problema vero ma con una soluzione sbagliata a mio avviso qual è il problema tecnico
Oggi in un momento in cui si integrano i mercati e in cui il mondo decide i mercati decidono in tempo reale
Le i tempi della decisione politica devono adeguarsi al processo di integrazione internazionale se vogliono essere efficaci mi spiego
Un Governo prendiamo il nostro governo e se non voglio entrare nel merito prende una decisione
Di fronte ad una spinta sollecitazione del mercato internazionale di in luglio di ridurre la spesa pubblica o mentale le entrate di trenta mila miliardi benissimo
Questo ha un effetto sull'economia in Terna
Un effetto che anche non dati a risvolti positivi
è rispondi anche di contenimento di contrazione dello sviluppo economico
Ecco questo non non siano le due cose
Se io Dave operare e quando opero stanno non è che tagliando io non produco un trauma al corpo
Sul quale opera
Però il mercato come reagisce a questa decisione
Peccato non la prende in considerazione
Perché dice questa decisione poi dovrà essere ratificata poi non sappiamo come finisce in che termini finisce quindi il mercato reagisce continuando la sua azione speculativo sulle mondi e allora noi paghiamo due pezzi il prezzo della manovra di aggiustamento e il prezzo della non credibilità sul mercato internazionale
Allora o risolviamo questo problema
Con procedure qui non sono l'attribuzione di poteri ad opere ma con procedure parlamentari e di governo
Che tengano conto di questa necessità in cui la decisione politica oggi se vuole essere efficace e se noi vogliamo ripristinare una guida
Politica dei processi economici politica nel senso P maiuscola non partitocratica politiche
Beh allora dobbiamo sciogliere questo questo problema si sta ed ecco la necessità che il problema è di una riforma costituzionale seria
Che top chi i problemi non solo della cittadinanza ma anche i problemi che sono connessi al fatto che vivendo in una integrazione internazionale
Che sempre è un problema di sovranità limitata perché se io vi integro internazionalmente alcuni miei interessi
Li devolvo ad una autorità sovranazionale come decisione però devo avere l'autorità nazionale che abbia la capacità di decisione rapida e tempestiva
Ecco efficace qui c'è il cuore del problema vero della riforme ed io concludo dicendo
Non voglio entrare nel merito tecnico referendum non referendum su una questione che sono impreparato ad una risposta ma dico una cosa sola che dissi già in commissione quando ero
Ministro degli ex dissi
Noi dobbiamo aprire un grande dibattito nel Paese e portare la gente a capire che andare in Europa non significa soltanto
Avere una cittadinanza europea ma significa porre mano a problemi che toccano il modo di vivere
Di organizzarsi della politica di organizzarsi delle istituzioni di cambiare in profondità perché se non facciamo questo noi rischiamo di mettere un cappello su una sedia ma che resta un cappello su una sedia
La parola al dottor Bocchini vicepresidente nazionale della Confagricoltura
Do vorrei cominciare questo mio intervento con un plauso sincero agli organizzatori di questo convegno io ritengo che un tema come quello della dizione
Alla della ratifica del trattato di Maastricht abbiamo bisogno di un approfondimento attento e preciso e di una serie di dibattiti molto ma molto approfonditi io non faccio il politico io sono un imprenditore mi occupo di sindacato quindi non posso giudicare si sia il caso di fare il referendum
O no in Italia dico però
Che l'argomento va approfondito
Quanto ha detto l'onorevole Tremaglia quanto ha detto l'onorevole Scotti Mia
Mi hanno trovato
Concorde nella maggior parte nella maggior parte dei punti vorrei fare il mio intervento articolandolo su tre punti prima di tutto ricordando il rapporto tra l'agricoltura e la Comunità economica europea tra l'agricoltura l'Europa
Quando con il Trattato di Roma
Tre uomini che sono stati i padri dell'unità europea Adenauer Schuman e De Gasperi decisero di cominciare questa strada l'unica politica chi è stata negli realizzata è stata quella dell'agricoltura soltanto nel settore agricolo si è riusciti a costruire il primo pastore della della Europa unite
E questo è costato al settore ha dato al settore dei beni Fici delle prospettive ma è anche costato moltissimo io potrei e semplificare il concetto dicendo che fino ad oggi l'agricoltura l'unità l'agricoltura è stata l'unica a pagare i costi
Della unificazione dei dei primi passi dell'unificazione economica europea noi ha parlato l'onorevole Tremaglia delle quote latte noi abbiamo accettato le quote latte che limitavano la nostra produzione la limitano ancora pesantemente in un momento in cui e lo siamo ancora eravamo autosufficienti al di sotto del sessanta per cento e tutto questo è costato all'agricoltura
E anche se non lo accettiamo nella globalità del discorso perché vogliamo fare vogliamo che siano fatti importanti cambiamenti che ci permettano di produrre di essere competitivi con gli altri Paesi la comunità in ogni caso abbiamo pesantemente pagato nel settore del latte così come in altri settori c'è un altro esempio voglio fare la svaluta azione
Della lira quest'sia questa ultimate quelle che si sono succedute nei negli ultimi dieci anni non sono mai state automatiche per la lira verde e i specifico meglio per esempio la lira
Si è svalutata del sette per cento la lira verde avuto una valutazione soltanto di poco più del tre per cento perché ci vorranno due anni perché si arrivi al sette per cento con l'eliminazione degli importi compensativi monetari questo vuol dire che noi stiamo ancora pagando
Più degli altri settori però io dico che tutti i fatti che sono successe sì negli ultimi anni sono successi più fatti negli ultimi due anni che nei quaranta cinquant'anni precedenti hanno Secondo me aperto delle prospettive incredibili la caduta del muro di Berlino come è stato ricordato anche prima a questo tavolo è un fatto epocale
Che apre delle prospettive incredibili
Ma lei apre secondo me anche dal punto di vista di un nuovo modo di intendere una società in cui ci sia una collaborazione
Tra i settori produttive produttivi e tra le classi che lavorano in questo in questo settore produttivo
Ora il settore agricolo nell'ultimo anno ha supportato anche una riforma della PAC
Che porterà dai punti che abbiamo fatto un a ribasso del reddito del trenta per cento
All'incirca questi sono le nostre valutazione
Bene sa nonostante questo il nostro settore in questi giorni e faccio un piccolo excursus dall'argomento principale ma penso che sia importante sta supportando nelle proposte che vengono fatte nel pacchetto della finanziaria dei tagli
Che evidentemente sono incredibili perché per esempio e anche questo secondo me è il modo è indicativo del modo differente che c'è nei vari Paesi la comunità di approcciarsi al problema di avvicinarsi al problema Maastricht in questo momento la Francia ha varato una serie di aiuti nazionali e l'agricoltura è una serie di fiscalizzazione in Italia si sta facendo esattamente il contrario ma ritorno ai cambiamenti che ci sono stati negli ultimi venti anni
L'agricoltura anche per la politica agricola comunitaria è passata
Da un momento in cui c'era una carenza di Offerta
A addirittura in alcuni settori a delle eccedenze produttive cioè gli agricoltori hanno fatto il loro dovere voi vi ricordate che cinquant'anni fa in Italia c'era ancora la fame bene la fame è stata debellata evidentemente questo però i soprattutto la produzione di eccellenza in Francia ha portato un incredibile contenzioso sui mercati mondiali contenzioso soprattutto con gli americani e con alcuni Paesi cosiddetti paesi interni Australia
Canada Brasile da altri e da altri Paesi e questo perché perché l'America nel nell'immediato dopoguerra per esempio contribuiva alla produzione del al PIL mondiale al prodotto interno lordo per oltre il sessanta per cento oggi a più che dimezzato la sua quota di produzione del PIL mentre la la CEE può evidentemente con una preponderanza della Germania ha quasi raggiunto così come ha fatto il Giappone la quota di partecipazione al PIL degli americani questo vuol dire e in questo vorrei rispondere alla domanda onorevole Tremaglia che gli altari veramente finita che noi siamo di fronte anche perché i fatti politici sono sempre correlati ai fatti economici guai al Paese
Royale paese che fa dell'economia una cosa differente una cosa non correlata della politica e di e viceversa
E in questi in questi incredibili cambiamenti il sette febbraio mi pare dell'anno scorso è stato è stato fatto il Trattato di Maastricht Trattato di Maastricht che prevede di andare attraverso delle fasi esattamente stabilite sia nel tempo che nella loro che nella loro dimensione operatività di andare ad una unione di carattere politico che viene chiamata UE o e da un'unione di carattere monetario che viene chiamata web
Ma per arrivare all'unione di carattere monetario all'Unione economica monetaria Maastricht prevede dei parametri precisi prevede cinque parametri io ne cito soltanto due che deficit di bilancio dello Stato evidentemente
Sì che di rientrare nel nell'UEM sia inferiore al tre per cento del PIL del prodotto interno lordo e che l'indebitamento che ecco sia inferiore al sessanta per cento del PIL l'Italia ha un indebitamento superiore al cento per cento del PIL
E cito un altro elemento che che di quelli necessari per far parte dell'UEM che la moneta sia presente da più di due anni senza svaluta azione nella banda stretta delle fluttuazioni dello spione
Questo è già accaduto con la svalutazione della scorsa settimana che cosa voglio dire voglio dire che gli imprenditori agricoli non sono contro lo scontro Maastricht noi siamo per una rettifica di Maastricht ma noi riteniamo che in economia e secondo me anche in politica
Non ci dovrebbero essere dogmi che la situazione sia controllata sia controllata sia approfondita dalla classe politica che apra dibattiti di questo tipo
Il più vasti possibile e chi si guardi quali sono gli elementi che necessariamente devono essere cambiati perché quello che è successo negli ultimi quindici giorni è sicuramente un fatto
Abbastanza dirompente e dirompente che si sia arrivati in questo modo alla svaluta azione della lira io non credo che ci siano delle forze della speculazione che sono tipo Grande lettera regolate
Da da tipo tipo Grande Vecchio secondo me la speculazione esiste è un e è fortissima si pensi che sui mercati dei cambi giro delle cifre che sono molto superiori a tutti dei POR a tutti i depositi del Fondo monetario
Internazionale ma la speculazione colpisce dove ci sono le debolezze amplifica
Certamente
Le situazioni di fatto ci sono due articoli interessantissimi sul Sole ventiquattro ore di oggi
Tanti sulla strada Gatta come è giusto TC tiri fuori la trattativa agricola perché il settore agricolo ha delle sue specificità
E io chiuderei dicendo dicendo questo ripetendo un concetto che sottolineando che ho espresso prima noi noi italiani e sicuramente noi imprenditori agricoli non possiamo chiamarci fuori da questa incredibile sfida chi nasce dagli avvenimenti di questi ultimi due o tre anni
Sicuramente ci sono delle grandi opportunità prima di dire no a Maastricht dobbiamo approfondire il discorso dobbiamo chiedere dei cambiamenti ma sicuramente non possiamo scendere
Da un treno estremamente importante
Che probabilmente a dei a dei problemi ha delle sperequazioni spetti il liberismo economico così come viene contrabbandato non esiste non è si storia dei mercati totalmente liberi così come non esiste il vuoto nella nella natura evidentemente i mercati devono essere regolamentati nasce spedirò
Però non è possibile andare controtendenza l'Europa unita è sicuramente una grossa
Una grossa strada
Ci vuole una grande serietà ci vuole una grande serietà da parte di tutti gli imprenditori sono disposti a fare dei sacrifici ma che siano sia commisurati al nostro reddito tenendo conto di quanto sta succedendo che però li facciano tutti i sacrifici smentiti si parta sulla riduzione della spesa pubblica che si facciano le privatizzazioni perché proprio così nel mille ottocentosessantaquattro Quintino Sella con le privatizzazioni dei dei beni di circa il dodici per cento
Dei terreni agricoli e con una serie di restrizioni della della spesa pubblica comincio L'Unità d'Italia in questo modo forse potremmo fare anche un'unità europea grazie
Invalidare Eskil la parola al dottor Scholl lustri rivolgo un saluto della presidenza all'onorevole Servello tre all'onorevole la Russa che sono
Già direttore generale a Confindustria e ho detto ed è molto importante ecco questa sua posizione per quanto riguarda la rappresentatività del nella
Grazie onorevole debba avere precisazione opportuna preferisco mina continua acre che il credo che sia un organo di rilevanza costituzionale mai stato mai stato clandestino la nostra Repubblica quindi perché lavori sono assolutamente grande un grande laboratorio ed è ecco è importante perché quando questa sera sono stato gentilmente chiamati a guidare il nostro punto di vista so esosi sussista della Confindustria ma il punto di vista del cane significa che le cose che noi gli abbiamo detto sull'argomento di cui si discute stasera le abbiamo dette unanime in niente tutte le organizzazioni sindacali dei lavoratori italiani e tutte le organizzazioni imprenditoriali esistono in Italia
Quindi significa che c'è una convergenza totale
Della cosiddetta classe produttiva lavoratori imprenditori italiani
Su un argomento di cui naturalmente la politica può e dire tener conto per quel che va ora che cosa dicemmo no noi esprimemmo un parere su richiesta del governo
Esprimemmo farete sull'allora Progetto di trattati più o meno un anno fa
è passato solo un anno sembra un secolo purtroppo e e volendo riassumere in una parola quello che noi dicemmo in questo nostro parente visto che il tempo è stretto poté dire questo
Sotto il profilo che è più di competenza nostra Tecnè cioè sotto il profilo economico monetario e sociale
Le clausole dei contenuti dell'allora progetto di Trattato potevano andarci bene
Ma sotto il profilo politico che non era di nostra stretta competenza cioè sotto il profilo dico meglio istituzionale europeo
Non ritenevamo che le indicazioni dei progetti di trattato fossero ancora insufficienti cioè che quella vocazione federalistica che era stata inserita nel preambolo del Progetto e che poi purtroppo si è persa per strada quando dal Progetto siamo arrivati alla firma dei trattati era tale da non poter garantire una forza sufficiente alle istituzioni e poi vedremo se le istituzioni debbono essere forti o no in questa Europa che ne pensiamo
E se le garanzie democratiche che venivano date nei trattati alle istituzioni e quindi ai cittadini poi erano sufficienti
Sotto entrambe gli astuti entrambi gli aspetti noi dicemmo che l'aspetto politico istituzionale dei trattati era insufficiente naturalmente
Per dire questo avevamo bisogno di una ispirazione e qui vengo a qualche ragionamento non di carattere costituzionale perché sono assolutamente ignorante cui aveva fatto riferimento all'onorevole Tremaglia
Cioè noi dovevamo muoverci con una chiave di lettura perché non potevamo affrontare l'esame dei trattati sulla base semplicemente tecnica delle nostre dei nostri interessi di parte perché altrimenti sarebbe stato una lettura ottusa di quello che stavamo giudicante
Quindi avevamo bisogno di capire di sapere come la pensasse non tanto la classe politica italiana perché aveva dato ripetuti e ampie asserite tutte ampie assicurazioni circa la propria volontà in campo europeo quanto sapere se i cittadini italiani cioè quelli che noi sento lavoratori o imprenditori nel crepa presentiamo direttamente
Nelle sue nelle loro esigenze dell'utero l'interesse diciamo meno
I loro interessi specifici e e potevano ritrovarsi in un nostro di una nostra opinione sul trattato bene a questo punto noi ritenemmo e non ho ben capito dallo Tremaglia se abbiamo fatto bene o male
Ma ritenemmo che il famoso referendum
Dell'ottantanove no abbiamo fatto bene a maggior ragione faremo ma saremmo Maglio una farlo oggi però hanno il quale primo atto il più grave ecco noi partimmo da quel travolgente da da quel travolgente numero di sì perché vennero fuori dal referendum dell'ottantanove per ritenere che l'Europa fosse sentita
Dagli italiani da tutti quanti e questo ci dette la forza di fare di dare quel parere che abbiamo detto naturalmente molti rilevarono che quel referendum forse soffriva di una non perfetta e completa conoscenza da parte di tutti gli italiani dei contenuti di un Europa più o meno vita più o meno federale delle conseguenze che avrebbe portato eccetera cioè che fosse più un voto emozionale più un voto sentimentale piuttosto che un voto razionale
Ma noi demmo una razionalità a questa risposta rispondendo alla domanda che l'onorevole Scotti si è posto poc'anzi cioè è più facile risolvere dentro o fuori un'Europa unita i nostri problemi e quando dico nostri problemi non intendo solo con italiani ma anche quelle degli altri Paesi che fanno parte dell'Europa detenuti
Ora non è che nessuno di noi sarebbe capace di risolvere i propri problemi
Soprattutto quelli che son più forti in Europa però e questa non è una dichiarazione di diciamo di di fiducia generico però tutti gli studi che sono stati fatti qualcuno forse li ricorderà nell'ottantasei ottantasette all'indomani dell'atto unico di Brussel diceva che che le soluzioni che ai problemi naturalmente cui voci più ci occupiamo cioè i problemi economici e sociali europei
Avrebbero avuto soluzioni interni cioè dei da parte dei singoli Paesi ove fosse confini con i paesi a darle
A livelli estremamente più bassi rispetto alle soluzioni che avrebbero potuto dare soluzioni e risposte europee a quegli stessi problemi questa è una Regione per diversi all'Europa nel senso in cui non l'abbiamo data
La seconda ragione era perché purtroppo noi continuiamo a mo'a vedere che continui che in Italia parlo va a un anno fa quindi parla all'imperfetto ma potrei anche pensare al presente continuavamo a dare risposte deboli ai problemi forti che uccidevano i ritardi
Continuavamo a a rinviare ogni volta che le scadenze diventavano strette
Ma questo quando dico questo non voglio fare un'accusa generica e generale alla classe politica italiana che va di moda
Perché se ci guardiamo la coscienza noi organizzazioni imprenditoriali noi organizzazioni sindacali ma che diciamo diciamo abbiamo già dato l'abbiamo sentito e abbiamo ragione ciascuno di noi perché facciamo i nostri interessi
Beh questo è quello che di cui siamo colpevoli secondo me cioè di non saper vedere più lontano di non saper capirei e e istruire i nostri associati ai nostri elettori che esse riescono a guardare a tre anni data
Quattro anni data avranno soluzioni migliori di quelle di quelle di quelle necessari di quelle necessarie che quelle necessarie come le posso chiamare vale stiamo sacrifici di quei necessari sacrifici che nei tempi brevi vanno fatte
Evidentemente dando assicurazioni che alla fine di questo periodo di sacrifici
Potrebbero potranno esserci momenti migliori è questa l'Europa come dico alla luce dei tanti studi che sono stati fatti è una risposta che ci porta ultimi pochi minuti che ho perché non ho nessuna intenzione di entrare nei particolari di questi ragionamenti che hanno gli eredi è quello di ripercorrere un momento quei tre punti che molto acutamente l'onorevole Scotti apposto quale Europa
E e qui abbiamo già cominciato a parlar male dalla Germania però signori enorme critiche attente vale criticamente ecco non dimentichiamo sono non dimentichiamoci qualche cosa perché preso nessuna particolare simpatia anche perché quelli che sono forti che sono naturalmente egemoni perché son più bravi a un certo punto cioè dobbiamo essere altrettanto bravi non è che possiamo arrabbiati perché son più bravi
Allora corrente
Vorrei ricordare che ha all'indomani della caduta del muro di Berlino cioè all'indomani del processo di unificazione tedesca
E è stato ricordato in questi giorni col offrì a Mitterrand ordini di di di rivalutare il marco e mi trovo per ragioni interne disse di no e quindi non se ne fece niente
Dobbiamo ricordarci che in quei momenti l'Europa il massimo dopo un po'di perplessità il massimo che seppe dimostrare nei confronti di una Germania che metteva mano al portafoglio primo per convincere la loro unione sovietica ad andarsene dalla Germania Est dagli altri Paesi
Di corsa secondo per fare il processo di riunificazione noto medico dopo iniziali preoccupazioni noi europei quello che mostrammo al massimo fu quello che gli americani chiamano il ben AN Klett normanni
Una Benigno una benigna tolleranza non so come chiamarlo certamente non mettemmo fuori una lega quindi non ci possiamo lamentare se oggi questi signori stanno sostenendo tutto il peso sulle loro spalle a un certo punto diciannove fateci risolvere i nostri problemi poi vedremo quindi quale Europa Cetto un'Europa in cui ci sono i più for
Ti e più deboli quelli che son più capaci ma essenziale appunto affrontare queste realtà
In solidarietà e non purtroppo spezzandosi non purtroppo ritornando nelle nostre frontiere e questo che sta succedendo in questi giorni è pericolosissimo
Perché c'è il rischio che si abiti una sorta di svalutazioni a catena competitive per cercare ciascuno di consentitemi il termine di fregare gli altri ecco
Questo è quello che potrebbe succedere dopo aver rotto lo SME e quindi se non si ricompone immediatamente l'ordine secondo punto rapporti tra sovranità nazionale tale sovranità nazionali e l'Europa il l'onorevole Scotti ha fatto un un come il ha marcato la sua simpatia per la il cosiddetto principio di sussidiarietà
Ecco questo fu un punto su cui qualcuno che partecipa ai lavori gli attrezzi lo ricorderà e su questo punto si minaccia un po'di rompere l'unanimità del che nel perché i sindacati italiani erano fortemente contrari almeno in campo sociale all'attuazione del principio di sussidiarietà
E imponevano che le soluzioni dei problemi sociali fossero negoziati trattati e se per caso imposti da Brussel gli imprenditori furono molto più Borghini fecero mettere a verbale che loro non condividevano proprio del tutta questa opinione però ecco questo lo voglio ricordare
E aggiungendo quindi Mino che alla soluzione del forno del famoso per sette versetto impossibile quello che è stato ricordato cioè a come si possa arrivare ad avere ad un tempo libera circolazione di capitali persone merci e e che altro
E servizi
Moneta unica o comunque cambi fissi e nello stesso tempo mantenere
Una ampia sovranità Budget aria degli stati membri ecco gli indica economisti dicono che non è possibile il principio di sussidiarietà a questo punto secondo me funziona poco occorre che ci sia una delle rinunce a quote di sovranità
Terzo punto rapporto tra politica ed economia ed ho concluso riutilizzabili c'è la condizione della proprietà
Limitazione della sovranità ricerca condizioni demografiche e a conclusione della parità eccetto esterno dice la nostra Costituzione e i coloni significa Sacconi
Ultima ottobre ma i tempi i rapporti tra politica e l'economia condivido in pieno quanto ha ricordato l'onorevole Scotti perché debbo dire che è stata una nostra Confindustria un inutile battaglia durata vent'anni noi continuavamo a ripetere che nel momento che avevamo aperto le frontiere
Nel momento che eravamo in in nel seno di una processo di integrazione europea del momento che quindi accertavamo la logica dei mercati e degli scambi mondiali i tempi della nostra politica
Dovevano necessariamente adeguarsi a ditemi ha dei tempi dell'economia mondiale perché altrimenti non era possibile che la nostra economia potesse affrontare la situazione
Giusta in cui la stessa politica ci aveva messo da qui dovevano nascere lo diciamo da molti anni
Tutta una serie di modifiche di carattere istituzionale alcune delle quali pubblicamente sono state fatte ma che larga misura appello ancora DS fa mi fermo qua
Parola all'onorevole Muscardini
Sì nostro deputato europeo dove tempo
Moscardelli per cortesia
Guardiamo
Poi c'è un giornalista però ecco
Ecco la
Finora ha perso torna chiedo scusa io mi dispiace dovere cominciare con una battuta del non è polemica ma è una considerazione però che devo fare rispetto a un'affermazione del dottor Sallustri perché se ho capito bene
Di sarebbero degli Stati che sono naturalmente egemoni
Come missino come italiani e come europeista non credo negli Stati naturalmente egemoni credo che ogni Stato abbia il diritto alla propria nazionalità piano Rispetto a Parigi
E questo ci porta proprio al problema della Germania alla Germania io credo che tutti abbiamo applaudito con entusiasmo per la caduta del muro di Berlino per la caduta in quel momento di alta per la ricongiunzione di un popolo che aveva il diritto dovere di ritrovare la propria vita
Ma nello stesso tempo credo che come italiani in Europa insieme agli altri partner europei non abbiamo avuto presi dalla scorta per entusiasmo per la Fidel culmi comunismo non abbiamo saputo negoziare a livello comunitario l'ingresso nella Comunità europea di quello che in effetti era un altro Stato
Perché la Germania
Ha portato la unificazione della Germania ha portato un aumento di deputati al Parlamento europeo anche se in questo momento in maniera ufficiosa ha portato milioni di persone con problemi gravissimi
E oggi vediamo attraverso il tasso di sconto
Vediamo attraverso le le problematiche che si riversano sugli altri Stati della Comunità che cosa ha significato in quel momento non è negoziare a livello europeo i costi
Di quella unificazione che noi politicamente dovevamo sostenere continuiamo a sostenere ma dovevamo con la stessa fermezza sostenere anche che il peso non poteva ricadere sugli Stati più poveri
E per l'anno del Parlamento europeo e dell'ardenti CIPE istituzionale al quale l'onorevole Tremaglia prima fatto giustamente riferimento io voglio ricordare che di questo deficit istituzionale il primo a parlarne fu comunista quei socialista
Altero Spinelli ma che oggi è soltanto il movimento sociale italiano che porta avanti il problema della mancanza
Di rapporto effettivo tra parlamentari eletti tra potere di un Parlamento eletto e cittadini tant'è vero ci troviamo di fronte a una disinformazione totale
Del popolo italiano
Su quelle che sono le problematiche europee che poi incidono tanto gravemente come ricordava prima giustamente il dottor Bocchini sulla economia italiana Paesi di serie A e di serie B
Noi lo rifiutiamo lo dicono tutti noi rifiutiamo l'Europa a due velocità tre velocità lo dicono tutti
Poi però quando dobbiamo affrontare il problema
Concreto perché l'Europa purtroppo è anche concretezza specialmente oggi che non è ancora unità politica non siamo di fronte a quello che il dottor Bocchini diceva sull'agricoltura ai problemi del tessile o ai problemi dell'industria conciaria
E dire fuori quel famoso gatto della parola misteriosa
Che ci vede contrapposti volenti o nolenti a due altre grandi potenze
L'America e Giappone
Io non credo che noi che siamo europeisti
Abbiamo diciamo paura di confrontarci piuttosto che abbiamo manie di persecuzione
Ma certo è che anche la bilancia dell'industria automobilistica italiana una volta fiore all'occhiello della nostra economia
è diventata una bilanci in rosso ultimamente mentre la fanno da padroni le mattine giapponesi quali tutte giapponesi che attraversa un éscamotage producono in Inghilterra attraverso l'assemblaggio dei macchinari per cui riescono a importare in Europa anche splafonato alle quote che il gatto dovrebbe comportare allora significa che anche all'intero dalla comunità di sono dei partner cioè degli stati membri che si muovono in maniera diversa
Inghilterra per l'alto Ap di utilizzando il credito del Giappone
Ma quando il dottor Bocchini giustamente il Parma dei problemi dell'agricoltura io voglio dire che non si tutta l'agricoltura europea in crisi rispetto alle proposte quasi un fine
Dagli Stati Uniti in certi casi
Ma è vero anche che vi sono degli stati europei che si muovono ben diversamente in Europa rispetto a come si muove il governo italiano
Perché il governo italiano mi dispiace dirlo però lo devo dire avuto che mi ricordi io per mia conoscenza unico ministro dell'Agricoltura che è riuscito a livello comunitario da imporre almeno in parte certe
Leggi certe proposte e cioè onorevole Marcora Dall'Ora il governo italiano non sia più mosso è assolutamente inefficiente se è vero come è vero addirittura siamo così inaffidabili che senza fare il nome perché un collega democristiano che rispetta e che non è presente per cui non cito il nome che un collega democristiano della Commissione agricoltura mi ha detto la settimana scorsa a Strasburgo
Che avrebbe dovuto essere rapporto ora per un documento e che i colleghi tedeschi e inglesi che hanno detto ma in questa situazione non è consigliabile che sia un italiano
A redigere il rapporto per due motivi perché siete screditati a livello europeo e perché oltretutto siccome dovresti imporre dei tagli rischia reste dal punto di vista elettorale
Di quando si arriva a questi punti io credo la situazione è veramente triste
Anche come singoli cittadini ma tornando a quanto dicevo non è vero che gli altri governi sono così penalizzati
Perché sembra traversate la Francia o il Portogallo
Paesi cosiddetti poveri tra virgolette fino a poco tempo fa e che oggi specie per quanto riguarda la Spagna grandemente emergenti in molti settori voi noterete come la loro agricoltura o il loro allevamento a canoni ben diverso dal nostro perché ma perché il governo spagnolo quando si tratta nel Consiglio dei ministri la comunità europea di dire sia qualche proposta
Dice no
Dice no e ancora no sino a che
Il Consiglio dei ministri domanda che cosa vuoi in cambio e il Governo spagnolo dice io voglio in cambio la tutela di alcune parti del mio prodotto agricolo di quello che è necessario allora noi abbiamo molte volte troppe volte dobbiamo dircelo
Imputato alla Europa dei costi facendo credere ai cittadini che fosse la comunità europea che ci costava mentre invece ci costa e ci costava pesantemente la incapacità politica ed economica del governo italiano
Perché vedete cari amici io spero che ci possa essere poi un giro di risposte prima
Allora diete giro di risposte e al prossimo appuntamento dopo mastri continuativa scritta
Però sono domande che io pongo e di consentire e le pongo in diversa ottica ai rappresentanti delle categorie e all'onorevole Scotti che oggi ha detto delle cose molto importanti interessanti e molto condivisibili in data a parte
E quando noi ci troviamo di fronte
Amauri in buste del tessile che metterà nei prossimi tre anni quattro milioni i disoccupati nella Comunità europea voi immaginate le conseguenze sul territorio nazionale quanti saranno o quando voi sapete che avendo noi sul territorio nazionale
Tanta rappresentanza dell'industria conciaria dell'industria Belletti era non abbiamo il nostro governo che si muove all'interno delle gatte per chiedere idea Rispetto di certe forme di importazione esportazione su quali sul pellame
E poi lo sappiamo tutti che gli industriali dell'Assolombarda stanno investendo in Lorena stanno investendo in Lorena perché i Lorena il costo del lavoro il venticinque per cento in meno e il costo dell'energia e il trenta per cento in meno e cosa fa il governo italiano
E quelli che non investono in Lorena investono data Savoia oppure ci sono rapporti diversi con la Baviera oppure scopriamo che gli industriali italiani chiudono le fabbriche in Italia
Per aprirle in Malesia come è stato per la Pirelli di Seregno piuttosto che in altri stati del Terzo e Quarto mondo
Magari quegli stessi industriali canotto ottenuto dalla Comunità europea dei fondi speciali per a riconvertire e di utilizzare meglio i loro stabilimenti
Ma il governo italiano
Dorme o è sveglio può esserlo soltanto perché decide tasso
Io
Vi dirò che avrei moltissime cose da dirvi per questo i tempi odio che non è questa la sede ma mi auguro che ce ne siano
Ancora anche perché mi auguro che anche all'interno del movimento sociale italiano si cominci non solo a parlare di Europa ma parlarne anche con i rappresentanti del Parlamento europeo
Vorrei chiudere con due considerazioni con due considerazioni importanti
Perché io sito parlare di imprenditori giustamente disponibili a sacrifici e di impegni purché si sappia dove vanno questi soldi
Devo però anche chiedere ai rappresentanti delle categorie in genere se hanno chiesto certi imprenditori come Gardini Magnelli che cosa hanno fatto della cassa integrazione o degli sconti di migliaia di miliardi in tasse
O come si sono comportati i rappresentanti dell'agricoltura
Il rapporto al problema e allo scandalo della Federconsorzi e chiudendo onorevole Scotti io ripeto condivido moltissime delle cose che lei ha detto mi consenta però soltanto su una perché adesso non c'è tempo per altre di fare una piccola chiosa in una relazione da lei fatta eletta dall'amico onorevole Tremaglia lei parla di paesi che devono essere
Tra di loro diversi ma legati
Sovrani Diversi lega mi consenta onorevole Scotti che possiamo sottoscriverla purché lei al posto di paesi scriva nazioni nazioni invitare una confederazione in azioni libere
La parola l'onorevole monete che eurodeputato che rappresenta qui la presidenza della Confartigianato anzi Presidente
Grazie Tremaglia che Ignazio molto proprio mi fa molto piacere partecipare a questa tavola rotonda adesso e mi ha fatto piacere anche sentire
Da te nella tua introduzione certe affermazioni che condivido
Cosa che condivido pienamente non l'hai detto soltanto tu Marano dette anche altri qui a questo tavolo e mi fa piacere che ci sia una larga convergenza anche se devo dire molto francamente con altrettanta libertà
Che sulle conclusioni a cui tu sei arrivato
Io non ci sono
E anzi vorrei invitarvi a riflettere soprattutto l'uso di quello che dirò che dirò poi perché credo che poi
Come qui
A questa tribù una
C'è stata la più ampia libertà di parola per un Cursi per un funerario per un Gad Lerner penso che a questo punto anche io posso esprimere con la massima libertà
Deve con la massima libertà le mie opinioni e quindi anzi ne approfitterei
Proprio per rincarare un po'la cosa senza fare
Dell'inutile disfattismo catastrofismo che credo non abbia poi neanche mai caratterizzato la vostra azione politica avete sempre avuto ben fermo il senso dello Stato
L'amor di patria certe volte anche noi dovremmo fare più spesso appello l'amor di patria e lo il senso dell'Europa
Cuore rincarare la dose appunto senza arrivare a fare del facile disfattismo
Per esprimere anche lo Stato di malessere
Nel quale vive una categoria economica produttiva importante come la categoria degli artigiani importante soprattutto qui in Lombardia con una presenza forte di oltre trecento mila impresa di produzione di servizi profondamente radicate sul territorio lombardo che danno occupazione e lavoro ad oltre un milione di addetti
Da tempo la Confartigianato
Aveva espresso le difficoltà alle quali si trovava il settore da tempo
Era diffusa la consapevolezza di un calo del lavoro di un calo negli ordini
La consapevolezza che la pressione fiscale era arrivata ad un livello intollerabile che gli oneri amministrativi e burocratici a carico delle piccole imprese non erano certo di incoraggiamento
Tra questi operatori economici ad andare avanti a lavorare a fare la loro parte in questo sistema economico
A queste difficoltà
Con lo scatenarsi della bufera finanziaria sia giunta
Si è aggiunto l'incremento nel tasso ufficiale di sconto che ha comportato ulteriori difficoltà nell'accesso al credito per una categoria che tradizionalmente
Non può contare sull'autofinanziamento e deve invece rivolgersi al sistema bancario per a Brindisi una sì di capitali
Una categoria
Che negli ultimi tempi è stata anche spesso incoraggiata da questo sistema bancario a rivolgersi al mercato internazionale
Quindi contraendo mutui in valuta straniera effettuando anticipazioni sulle esportazioni en in valuta straniera anziché in valuta italiana ed oggi dopo l'aumento dei tassi dopo la svalutazione della lira
Si è aggiunta anche una manovra finanziaria
Che fa
A ricercare ulteriori sacche di evasione fiscale
Dove naturalmente si è sempre immaginato di trovare i grandi evasori e ditemi voi se i piccoli imprenditori possono essere considerati i grandi evasori
Una manovra fiscale che va a grattare
Dove è rimasto ancora qualche cosa da grattare quindi evidentemente tra le categorie che tradizionalmente hanno sempre fatto fronte ai propri impegni senza lamentarsi e senza protestare
Questa categoria che guarda all'Europa
E che ha sempre avuto motivi di grande preoccupazione di grande perplessità rispetto a questo processo di integrazione comunitaria
Che fino ad oggi è stata soltanto una integrazione economica abbiamo cercato di fare al mercato
Un mercato disegnato su misura
Per i grandi complessi produttivi industriali per le grandi centrali economiche finanziarie il grande mercato ditemi voi a chi serve prima di tutto
è stato fatto proprio per una grande forte spinta dei grandi sistemi produttivi può corrispondere a questo interesse un interesse diffuso in tutti i cittadini però bisogna anche fare capire a tutti i cittadini che da questo grande mercato può derivare una crescita sociale e civile per tutta la comunità questi piccoli operatori economici che hanno visto un'Europa dirigista governata dal Consiglio governata dalla commissione che faceva ricadere migliaia e migliaia di direttive di cui con grande ritardo si aveva conoscenza magari per cambiare i propri metodi di produzione Peres
Stabilire il nuovo tasso di percentuale di un certo prodotto chimico nella vernice che si adoperò per le carrozzerie o per definire dove nuove dimensioni dei battistrada
Dei pneumatici
Un grande mercato che non è riuscito a mettersi in contatto a portarsi con la gente rapportarsi con i cittadini a rapportarsi soprattutto
Con la categoria delle piccole imprese quindi uno stato di malessere diffuso per questo momento economico uno stato di malessere anche proprio riferito
A certe scelte sciagurate dell'italo comunitario delle istituzioni comunitarie che non sono riusciti a rapportarsi con gli operatori economici di piccola dimensione
Però
Ecco però
Io
Confermo quanto diceva prima il dottor Bocchini cioè tutto sommato anche la categoria degli artigiani anche la categoria anche le categorie dei piccoli operatori economici si rendono conto
Che prospettive di crescita e di sviluppo si possono essere soltanto in un quadro di risente di riferimento nazionale ed europeo preciso
Prospettive di sviluppo per la categoria degli artigiani si possono essere soltanto se l'economia nazionale tira soltanto se da questo mercato unico europeo può venire uno incentivo alla crescita e allo sviluppo di tutta la comunità quindi gli artigiani sono disposti evidentemente a fare la loro parte in questo sistema
Qualora si siano dei riferimenti precisi qualora si sappia quali sono
Gli obiettivi del nostro sistema
Quando si sappia che cosa succederà domani quando si sappia quale sarà il tasso di riferimento dalla lira
Gli artigiani vogliono stare in questo sistema vogliono stare in questa Europa vogliono che il la nostra moneta si riallaccia al Sistema monetario europeo per aver appunto dei riferimenti precisi qualsiasi operatore economico ha bisogno di questi riferimenti prima di fare delle scelte prima di fare degli investimenti ha necessità di conoscere il riferimento oggi purtroppo stiamo vivendo questo stato di grande incertezza nel nostro Paese non soltanto nel nostro Paese e qui vengo appunto
Al problema che Tupone
Ora io non vorrei che sull'onda emotiva delle difficoltà politiche che non sono soltanto difficoltà politiche dal nostro momento difficoltà politiche difficoltà economiche congiuntura di emergenza morale ed istituzionale l'esigenza di una riforma istituzionale profondamente sentita di moralizzare la nostra fruibilità pubblica e profondamente sentita ora io non vorrei che da queste sto
Un eventuale referendum su Maastricht
Si traducesse poi soltanto in una scelta sì o no all'Europa che sarebbe una scelta sciagurata
Come sarebbe stato sia curato un no alla del referendum francese per fortuna vinto sia vinto di poco
Non vorrei che eventuali referendum si caricassero si caricassero di un significato politico di sfiducia nei confronti del governo nazionale quando invece quello che i cittadini devono dire l'hanno già detto credo
Il sì o il no all'Europa è già stato detto quando quando quando voi avete votato per la Muscardini solo in occasione delle ultime elezioni europee abbiamo fatto un referendum se dare o non dare potere costituente al Parlamento europeo e a larghissima maggioranza in quell'occasione il popolo italiano ha detto sì all'Europa sì ha poteri costituenti
Ora hai ragione hai ragione Tremaglia quando tu dici nel Trattato di Maastricht ci sono un sacco di cose che dovrebbero essere riviste che devono essere approfondite se la vostra posizione parlamentare quella di esprimere con un'astensione o con un voto contrario anche queste queste problematiche queste perplessità io penso che sia legittimo però non vorrei che da questo automaticamente si dicesse con il nome Astrikt il no all'Europa anzi io credo che comunque vadano le cose al momento dalla ratifica di Maastricht in tutti i Paesi della comunità e comunque
Adesso lo sappiamo comunque poteva andare in qualsiasi modo
In occasione del referendum francese
Quello che poi si è detto in queste ultime settimane quello che si è scritto sui giornali le opinioni autorevoli che sono state espresse da tanti commentatori giornalisti economisti politici questo rimane questo rimane e quello che state facendo voi adesso e quel dibattito ampio che si è aperto nel nostro Paese anche con toni accesi magari di critica al al Trattato di Maastricht io dire che comunque è positivo didattico c'è il dibattito ce lo state facendo lo stiamo facendo noi qua allora lo stiamo facendo sui giornali si mentre discute mica cioè speriamo che sia larghe per carità perché se non altro porta ad una diversa consapevolezza dei cittadino diversa partecipazione dei cittadini e l'ha detto anche la Muscardini prima noi parlamentari europei siamo disponibili a confrontarsi a parlare di queste cose
Perché perché poi al di là di tutto
Il Trattato di Maastricht è tutto sommato soltanto una affermazione di principi una elencazione di programmi di obiettivi
Per cui molto spesso non si definisce neanche i tempi è una strada che dobbiamo percorrere a che vogliamo percorrere che vogliamo percorrere insieme agli altri Paesi dal pubblico è tutto da discutere tutto da scrivere nel momento in cui si entra nei dettagli delle singole questioni che si devono affrontare
Il fatto di dire vogliamo passare dal mercato unico europeo all'Unione economica monetaria
è un fatto positivo prospettare ulteriori passaggi per arrivare ad una solidarietà politica penso che altrettanto profondamente diffuso delle aspettative di tutti i cittadini italiani e questo noi dobbiamo farlo e dobbiamo incoraggiare questo processo dire di no a Maastricht oggi vuol dire rallentare sicuramente questo processo se invece è vero come come diceva la Muscardini come diceva Tremaglia che vogliamo fare questo percorso dobbiamo evidentemente dare una risposta una risposta positiva
E faccio ancora due rapidissime considerazione poi e poi concludo
Abbiamo attraversato un momento difficile questa bufera che si è scatenata sui mercati finanziari questa speculazione che sicuramente arricchito qualcuno e che qualcun altro deve pagare
Quello che è successo credo spunta a dimostrare come la tenuta delle istituzioni comunitarie è necessaria proprio nei momenti di maggiore difficoltà
In questo caso abbiamo dimostrato che le istituzioni che ci siamo date oggi non hanno poteri sufficienti per impedire fenomeni come quelli a cui abbiamo assistito negli ultimi tempi
Dobbiamo trovare dei meccanismi politici di guida delle istituzioni comunitarie per evitare ulteriori fenomeni di crisi come quelli che abbiamo vissuto che non sono certo positivi per il nostro Paese
Il nostro Paese non l'ho detto tutti credo a questo tavolo avrà tutto da guadagnare
Danno istituzioni comunitarie autorevoli e forti
Legate solidale da un leggibili da una vincolo di forte solidarietà
E nelle occasioni più difficili che l'Europa deve dimostrare di essere all'altezza dei propri compiti
E in occasioni come queste
Che le istituzioni comunitarie devono dimostrare di saper intervenire e devono dimostrarlo soprattutto a quei Paesi come il nostro in questo caso che stanno traversando un momento difficile
In queste occasioni io credo che le istituzioni comunitarie devono dare delle certezze al futuro della nostra comunità e in queste occasioni che tutti i popoli
Del nostro continente devono trovare fiducia e credere ancora nello sviluppo della crescita e non lasciarsi andare appunto come tante volte sembra in questi ultimi tempi
Allo sfascio generale grazie
Grazie la parola all'onorevole
Agostinacchio che nostro capogruppo alla Commissione agricoltura della Camera dei deputati
Io credo che questo che il discorso maestri
Debba essere sfrondato da considerazioni radicate
Nelle aspirazioni ad una siamo Europa ad una Europa che tutti quanti noi desideriamo tutti il medesimo abbiamo per favore chiesina
Cessare io avere essere radicati nella realtà
Considerare per esempio che il Regno Unito a confermato
Ai valichi ai massimi livelli istituzionali
La priorità degli interessi nazionali su quelli europei
Ancorando il discorso alla riserva contenuta nel trattato di Maastricht alla quale ha fatto riferimento Mirko Tremaglia
E non soltanto il Regno Unito o nel Regno Unito viene portato avanti questo discorso è un dato di fatto perché uno dei cardini della politica comunitaria
Che poi contenuto nell'articolo due la comunità il compito di promuovere mediante l'instaurazione di un mercato comune di una unione economica e monetaria e mediante l'attuazione delle politiche delle azioni comuni di cui agli articoli tre e tre uno sviluppo armonioso ed equilibrato delle attività io ho l'impressione che questo sviluppo armonioso ed equilibrato non sussista tant'è che è caduto uno dei pilastri è uno delle delle Delli degli intenti prioritari del Trattato di Maastricht
Questo discorso non lo recepiamo soltanto quelli che hanno qualche perplessità
Parlo della classe politica su Maastricht ma la stampa di oggi
Credo che individui nella rinegoziazione anche se non lo afferma precisamente nella rinegoziazione di Maastricht una delle esigenze per la tutela dell'economia dei nostri al nostro Paese
Noi abbiamo accettato una politica che è una politica delle aree forti
Perché tutta la politica incentrato sull'equilibrio produzione potenziale al reddito nazionale
Prezzi
E manovre connessi ovviamente
Senza tener conto che l'accettazione di queste premesse e di queste situazioni avveniva nel momento in cui a livello economico si presentava a noi uno scenario decisamente drammatico
Era prevedibile ciò che si è verificato ed era prevedibile la impossibilità di imporre ulteriori sacrifici al popolo italiano
Questo in generale in particolare mi devo interessare di agricoltura
Politica agricola comune
E politica agricola comune maggio mille novecentonovantadue a seguito del trattato del febbraio mille novecentonovantadue abbiamo discusso di questi problemi
La politica agricola comune è fondata su un principio sulla competitività della impresa non soltanto a livello nazionale ma agli
Anche al di là del dei confini geopolitici della della Comunità europea
Noi sappiamo e di su questo punto abbiamo anche l'assenso dell'
La presidente della Confagricoltura il quale sostiene con noi che le nostre storiche carenze strutturali ed una dispersiva politica assistenziale ci hanno costretto a dover
Rincorre per le opportunità di sviluppo che la costruzione europea ci ha offerto penalizzando gli sforzi innovativi di una impronti Dori tra le più qualificate del mondo la riforma dalla politica agricola comune oggi varata pur con integrazioni positive rispetto ai testi o avrebbe potuto essere meglio assorbita se si fosse determinata sui suoi contenuti una più consapevole coesione fai la spesa in Zambia responsabile esecutivo eccetera in definitiva via una denuncia chiara della politica agricola comunitaria e non può non essere così perché prevedibile
Da verticale della produzione la riduzione l'aumento della sub della superficie agricola non utilizzata e la cessazione dell'attività essendo noi eccedentaria ed avendo accettato queste logiche il tutte le colture prevalenti noi siamo penalizzati dalle quote latte per cui i nostri allevatori sono penalizzati da questo discorso siamo penalizzati quali c'è a riconoscere agricoltori siamo penalizza ATI anche nelle colture chiamiamole così le colture le colture specializzati o specifiche o particolari che dir si voglia come abbiamo pur ho modo di rilevare di rilevare recentemente questa penalizzazione non è che possa essere superata con il discorso densità Said che peraltro quest'anno non è nemmeno non è nemmeno varato
Ed allora la politica agricola comune finisce con il penalizzare
Il nostro la nostra il nostro Paese finisce col penalizzare l'Italia il con la quale Italia si
Si trova a livello europeo ad assumere una funzione di Cenerentola e a dover registrare l'aumento delle disoccupazione per la cessazione delle attività di migliaia di in prese nel settore nel settore agricolo cioè noi abbiamo in primis
Le cui aziende non sono come pezzi ben coordinati ad una produzione specifica e ciò anche perché non siamo stati in grado in passato e non lo siamo tuttora e questo è un un concetto giuridico ed è una esigenza che dovremmo a presentare dobbiamo rappresentare hanno gli stessi anche nella ipotesi in cui non dovessimo rinegoziare Maastricht non siamo stati in grado in passato di realizzare una politica nazionale dell'agricoltura abbiamo affidato alle Regioni
Il varo di programmi in agricoltura per cui è venuta fuori un'agricoltura con le vesti di Arlecchino che non può assolutamente essere competitiva perché il nostro Paese non ha mai raccordato le politiche agricole al riguardo non significa viola aree violare lampo violare la normativa costituzionale allorquando si rappresenta la esigenza del raccordo delle politiche agricole regionali ma è un'esigenza prioritaria imprescindibile se si vuole portare avanti un disco
Sto in agricoltura che non penalizzi e non condanni a morte definitivamente la nostra la nostra agricoltura e non il soltanto di questo di questo problema che bisogna bisogna tener conto nel sonno nella sua mente superato come spiegava come come come dal da quel centonovantotto a della del Trattato di Maastricht che prevede la Costituzione del Comitato delle Regioni quindi noi abbiamo costituito unna
Comitato delle Regioni che quasi esemplifica semplifica una ratio la ratio del Trattato di Maastricht cioè la coesione delle zone geopolitiche forti a discapito a discapito come a discapito delle zone a discapito della maggior parte dei Paesi specialmente dei paesi dal nostro paese di Area di area mediterranea e per questo motivo credo ne
Abbiamo do la convergenza delle organizzazioni imprenditoriali sulla mozione sulle nostre sulla mozione sulla risoluzione presentata dal Movimento Sociale Italiano che prevede la valorizzazione ed ho concluso delle la valorizzazione delle delle nostre specificità
Ma nel settore quindi io credo che bisogna rifiutare la logica dell'accettazione acritica di un trattato che ci penalizza in maniera in maniera notevolissimo il trattato va rinegoziato nel trattato gli interessi prioritari del nostro Paese devono essere devono essere tutelati in vista della realizzazione di una Europa che tenga conto per le esigenze degli stati membri di quali devono anche farsi carico di rappresentare le specificità nell'ambito nell'ambito degli stessi Stati evitando do il disordine la confusione il caos che fino ad oggi si è si è verificato motivo per il quale io sono io concordo con quanti quanti sostengono la necessità di riflettere sul Trattato di Maastricht
Vede concludiamo corsi questi nostri lavori ho avuto il privilegio di presiede uno il convegno certamente di alto livello ed è per questo che ringrazio con sentimenti sinceri
L'onorevole Storti già ministro degli esteri
Il dottor solo stretto
Questo incontro
Noi abbiamo
Direi in modo Plast
Sito al di là di quelli che sono gli interventi che sono stati i preziosissimi interventi dei politici fatto parlare la realtà
Viva del popolo italiano e cioè le categorie che per noi costituiscono la vera alternativa al SIS
Stemma partitocratico che indubbiamente è fallito ed è caduto
E quando Scotti dice una cosa vera e l'hanno ripetuta poi gli altri e cioè che non c'è
Autorità nazionale quando soluzione diceva facendo reagire la moscardini che vive una ha detto naturale egemonia bene questa natura egemonica e nei tempi prese in quando in quanto vi sono quelli
Che poi naturalmente sono sudditi in quanto non sono riusciti in tutti questi anni a darsi una rappresentanza viva e concreta e reale di quelle che erano le esigenze vere del popolo italiano tanto è vero che tutti insieme tutti insieme il male e delle categorie che vengono colpite specie in questi giorni in modo gravissimo
è questo ma resta
è causato e lo abbiamo riconosciuto tutti da una indica ita a capire nel momento opportuno che occorreva dare una svolta e poi l'altro punto
Che è quello di
Quella che la vita politica soprattutto la riforma politica direi la riforma istituzionale a quello che è il torso dell'economia
Sensato di inferiorità alla all'economia e alle banche centrali per cui questa cosa caro Scotti è la troveremo sì e no non lo so nella Bicamerale Mai
Per il momento ecco tutti quanti insieme di fare un punto e a capo se vogliamo effettivamente essere interpreti non di parte ma delle esigenze generali del popolo italiano ma Maastricht
Non è Europa vecchie e chi è contro Maastricht è contro l'Europa è vero quello che avete detto e qualcuno ha detto e ha voluto sottolineare che l'operazione va fatta dall'interno cioè attorno all'interno dell'Europa e chi nega questo noi profondamente con il cuore ma non solo con la nostra iniziativa politica con l'Europa da sempre io ve l'ho detto nell'introduzione perché nessuno ci può virgolette prestare
In qualche atteggiamento dai Trattati di Roma da cinquantasette sino allo spiedo Oppo nella richiesta che effettivamente l'Europa svolgesse un proprio ruolo e allora Scotty
Quando noi parliamo di ruolo di funzione d'Europa questo caro Bonetti tutti quanti insieme dobbiamo vedere non a parole non in termini retorici o e mago G.C. ma per costruire l'Europa e Scotti ha detto giusto eh bisogna mantenere questi popoli sovrani e divenne
Sì e quindi lasciamo stare per un momento un discorso di fede di federazione ma ritorniamo realisticamente alla conta dei
Silone e allora insieme costruiamo l'Europa in termini veri perché elementi sono soltanto parole perché l'egemonia e ci sono perché lei diversi
Ci sono ma non
Solo ci sono le diversità Comastri purtroppo ma perché non ce lo dobbiamo dire perché a questo dibattito caro Bonetti non lo portiamo dappertutto in Italia questo è uno delle prime esigenze in Italia non si è fatto nulla per far conoscere mass
Ma forse caro Scotti lo ha fatto il Senato ma nemmeno per sogno
Il Senato addirittura non hanno fatto nemmeno salvo i nostri le dichiarazioni di voto le hanno portate
Scritte per fare
Da quasi che fosse un problemino a contrario della Camera come tu sai perché la Camera dei deputati invece anche su nostra richiesta soprattutto su nostra richiesta ha aperto un'indagine conoscitiva perse
Il il parere degli umori lei domanda
Beh dal Paese reale per cui accanto tutti i ministeri noi dobbiamo sentire tutte quante le lei che ha
Che noi della produzione del lavoro e quindi le confederazioni ma anche tutti quanti i sindacati badate bene compresa la CISL
Al di cui si è uno dei miti cardine dal fare ecco la lista e il
Che io ho voluto che io ho voluto proprio per quelle per quel discorso che abbiamo fatto prima
Oggi finalmente Sky nella desse una cosa occulta tenuta dalla bambagia una Rovato oppure invece discriminata è abbandonata perché è attraverso il né
Vero che noi abbiamo la rappresentanza Tella popolo sovrano ed ecco allora che il discorso nostro e discorso certo che vogliamo l'Europa la vogliamo vogliamo entrare in Europa mancano Bonetti è dobbiamo entrare in parità
Eh perché se noi non entriamo in parità non c'è niente da fare la nostra Costituzione cd età all'articolo undici che noi possiamo limitare la nostra sovranità
E allora tutte quello che ho da toh all'inizio che abbiamo detto queste concessioni che sono state fatte alla Gran Bretagna la Danimarca queste concessioni che sono state fatte alla Francia e questa è la disparità che dobbiamo correggere così allora vedere i problemi costi
I mari così vedere i problemi che ci penalizzano e che devono fare i siti invece con l'
Mentre tutto quanto il popolo italiano voglio vedere la costruzione dell'Europa allargamento dall'Europa hai detto Scotti ecco
E allora che centra maestri allargare l'Europa nel momento in cui gli Stati Uniti
Da una parte il Giappone e l'altra ma gli Stati Uniti hanno
Non c'è nato un mese fa se non è
Il grande mercato americano il mercato unico per cui Stati Uniti tanto
E allora l'Europa si deve preparare al grande salto dei quattrocento milioni con una grande potenzialità che include i Paesi cento d'allerta ma anche i Paesi dell'Europa orientale
E con degli spazi
Sì che si deve dare ecco la prospettiva politica che deve camminare davanti
A quella che la integrazione economica che deve dare l'indirizzo allora gli spazi li ha spazi noi li abbiamo perché abbiamo l'Africa e abbiamo più che mai
L'America Latina che non gode dei favori o meglio
Lascia certificati di credito agli Stati Uniti d'America ecco allora qual è verità alla realtà la necessità del dibattito
E concludo dicendo grazie a tutti quanti voi che ci avete seguito
Il
Per un trattato che certamente non è facile
E neanche facile di propaganda Marche a questo dato essenziale
Che io ripeto alla mia provocazione
Fatta Scotti onorevole Scotti alla Camera ha risposto di alta
C'è ancora ha risposto e Alta Luce più e quando un deputato l'onorevole Rutelli io ho detto no ma impara Scotti ha detto non c'è più in assoluto
E allora la parità vuol dire anche un'altra cosa e concludo la parità vuol dire tra gli Stati europei
Non dimenticando che sei alto non c'è più non ci devono essere più nemmeno le conseguenze della sconfitta del mille novecento e quarantacinque
E che è stata superata da tutti gli altri la Germania riunificata e poi la fa pagare a noi e gli Stati baltici che hanno ripreso l'indipendenza degli Stati dell'Europa orientale indipendenti e sovrani
Ma perché mai questa Italia caro Scotti nella sua classe dirigente che troppe volte è contorta nel
Di quelle che sono le manovre o quelle che sono gli intrighi o quello che talvolta purtroppo il degrado generale non vuole porre il problema dei nostri confini orientali oggi non c'è più la Jugoslavia
Visivamente la scorsa settimana per la prima volta su nostra richiesta è stato cancellato un documento in un decreto quello proprio sulla Juve Lexicon Slam che si parlava ancora di Osimo è stato cancellato e la Commissione che è nata per i rapporti per i confini orientali è una nuova e sostituisce
Chez il discorso di Osimo allora e perché Osimo perciò io cosa che non c'è più non si è più le cose non è chiaro che ha fatto il trattato di Osimo non c'è più la Jugoslavia che ha fatto il trattato del mille novecentoquarantasette il trattato di pace e ha cambiato auto tutto l'hai detto tu con l'avete letto tutti caduto il muro di Berlino e gli avvenimenti hanno interessato tutto il mondo e l'Europa in particolare vogliamo fare l'Europa ma ne hai quaranta ci
Quel cavo Scotty a noi è stata strappata l'Istria e la Dalmazia perché esisteva in uno equilibrio ha sventato secondo noi ma esisteva la Jugoslavia in un quadro europeo non c'è più sono una
Ti due nuovi Stati la Slovenia grafo Ersilia che se fossero stati tali nel mille novecentoquarantacinque non si sarebbe nemmeno arrivati al discorso
Di cacciare via la nostra gente trecentocinquanta mila nostri che sono stati cacciati dalle loro terre ecco che allora il discorso si propone oggi e non dosi propone in termini isterico nazionalistici ma neanche per sogno ma per poter arrivare veramente in Europa tutti quanti insieme stringendosi la mano facendo il patto di lealtà per camminare insieme perché
La Jugoslavia non esiste più come di come interlocutore di diritto internazionale tant'è vero che già
Se ne discute da tutte le parti ma meno che dalla bacchetta la parte italiana di questo discorso che è un discorso di fondo per cui caduto Osimo caduto il trattato di pace si deve ricomporre
L'unità nazionale e solo avendo l'unità nazionale che è la cosa più importante e cioè la copertura il riavere tutto quanto il territorio nazionale cioè l'identità nazionale e allora unità nazionale identità nazionale voglio dire le la sovranità nazionale uguale per tutti quanti gli Stati d'Europa ecco allora voi vedrete che il cammino saga nel corso unitaria me
The da tutti quanti insieme perché noi vogliamo quello che abbiamo sempre sostenuto vogliamo che
Effettivamente l'Europa nasca nell'insieme delle patrie che esistono delle nazionalità che pure esistono direi che mai come in questi tempi voi l'avete visto e sono scattate le idee nazionali
Le nazionalità per dare una nuovo e vero ordine alla nostra Europa così noi chiudiamo i nostri lavori grazie