L'intervista è stata registrata venerdì 23 ottobre 1992 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Bilancio, Corte Dei Conti, Economia.
La registrazione audio ha una durata di 23 minuti.
Rubrica
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professore
Il radicale abbiamo ai nostri microfoni Manin Caramba professore consigliere della corte dei conti
E con la Corte dei conti ha espresso un giudizio critico sul bilancio come si dice nella relazione del Corte dei conti a legislazione vigente per il mille novecentonovantatré e quali sono le ragioni di questo giudizio critico bilanciano legislazione vigente
Riflette
Le sentenze neutrali in alto fotografa la situazione come va a per così dire per suo conto e quindi registra in modo neutrale
Le tendenze del passato
La situazione che ne emerge
è molto seria le dimensioni del disavanzo sono di molto superiori alle compatibilità economiche sopportabili
La novità del della nostra analisi affollano Picard negativa perché nel letteratura questo era stato detto noi abbiamo approfondito il problema
E ci sembra di individuare la causa prossima nelle condizioni di squilibrio
E si registrano oggi si proiettano nell'immediato futuro nella occasione mancata della finanziaria
No e dei collegati i provvedimenti con ad essa collegati del novantadue in sostanza o le decisioni di bilancio
Di fine novantuno concernente il novantadue
Non solo si è persa una occasione che poteva essere ancora utile di arginare la situazione della finanza pubblica ma e si sono anche poste le condizioni per aggravarla ulteriormente questa è la causa prossima della crisi nella quale ci siamo un po'trovati questi stampi
Naturalmente il discorso invece sulle cause remote per usare uno schema scolastico
Ricordo degli perché studi storia è molto più complessa appartieni sia l'analisi politica sia addirittura male gestorio grafica perché ha radici nelle modi con cui è cresciuto questo nostro Stato sociale
Ecco han parlato proprio lo stato sociale ma è vero che ci sono questi i quattro cavalieri questi grave questi quattro grossi comparti di spesa nel bilancio dello Stato compromissioni farà dalle nostre finanze pubbliche Enti Locali previdenza e sanità pubblico impiego
Non c'è dubbio che gli gli crea i grandi numeri
Della della finanza pubblica passano attraverso questi comparti questo naturalmente non esclude l'importanza per una buona gestione di guardare anche al micro di gestire bene anche e comparti meno rilevanti quanti sicuramente ma una strategia di risanamento
Certo deve misurarsi con questi problemi
E e di qui la difficoltà non esistono strategie indolori non esiste la possibilità di tagliare su parti meno dolorose nel corpo del grande corpo della finanza pubblica
E il nodo risiede proprio in questi grandi comparti ecco ma
Ma la manovra per il mille novecentonovantatré Ciani tre pilastri bilancio nella finanziaria dei provvedimenti collegati il decreto fiscale la legge delega ecco secondo me questa manovra in qualche modo incide su questi meccanismi che voi avete delineato a legislazione vigente
Ma la corte su questo non si è pronunciata si pronuncerà con me la relazione quadrimestrale
Dell'un sul sulla legislazione dell'ultimo trimestre di quest'anno
Come d'abitudine in quella relazione infatti noi giudichiamo la copertura della Finanziaria se cioè la legge finanziaria insieme provvedimenti collegati assicura un equilibrio soddisfacente come ho ricordato per il novantadue giudizio fu negativo
Oggi del
Ma qui esprimo un'opinione personale perché la Corte non si è ancora pronunciata a me sembra
Nella importazione e del nuovo governo
è un'impostazione che si misura
Più seriamente con i problemi la novità e indubbiamente offerta dalla legge-delega che proprio ieri è stata approvata diciamo piena cronaca
Perché senza entrare nel merito di quelle scelte che non è nostro compito indubbiamente però il merito di misurarsi finalmente con problemi di struttura cambiamenti strutturali della spesa e non soltanto con misure tampone misure una tantum e misure volte a fronteggiare situazioni di puntuale e specifica emergenza quindi facciamo l'impostazione generale e
TAR sembra corretta naturalmente
Quando poi si dovranno fare i conti e dell'equilibrio previsto per il novantatré e per il triennio novantatré novantacinque e dovremo metter mano ai calcolatori e alle valutazioni economiche perché e non tutto facile lo spazio per esempio fa dei lega fra leggeri della Ca'decreti legislativi
Credo che impegnerà il governo un'opera molto ardua il punto abbiamo detto sin da ora che i decreti legislativi se concorrono all'equilibrio novantatré alla copertura della Finanziaria novantatré dovrebbero essere approvati
Entro la fine dell'anno altrimenti si creerebbe un problema come quello che già si presentò lo scorso quando l'astemio della finanziaria non erano ancora non era ancora approvato il provvedimento sulle privatizzazioni
Di difficile valutazione in termini anche di correttezza costituzionale della copertura
Il governo ha tutto il tempo di provvedere ci sono più di due mesi non vi è ragione di pensare non ce la farà io credo che e si capisce che si sa spetta il compito impegnativo
Penso che vi sono le possibilità tecniche anche quelle politiche nelle mani del Presidente del Consiglio
Per chiudere questa vicenda con l'approvazione del re dei detriti delegati
Ecco lei ha detto per la prima volta il governo Amato aveva tre diversi anni forse anche da diversi decenni quella Matone interviene sullo sconnesso Campone ma anche con le misure strutturali ma di quant'è l'ampiezza effettiva e reale della manovra
Noi per loro non posso non abbiamo ragione di mettere in dubbio le stime del governo
Che parlano di una manovra di novantatré mila miliardi come è noto la relazione programmatica nel Documento di programmazione
La verifica il riscontro lo potremo fare
E con le leggi approvate e soprattutto ripeto e questo è molto importante anche con i decreti legislativi approvati perché una stima quantitativa sulla base della legge delega è una stima scritta sull'acqua
Uno spazio da colmare fra norme di delega i decreti delegati che metteranno la disciplina effettiva è molto grande in termini tecnici in termini di impatto effettivo sul triennio novantatré novantacinque
E naturalmente e lo sappiamo anche sì
Non spetta a noi valutare questi profili sotto il profilo del consenso delle parti sociali e dei soggetti decentrati insomma della della i soggetti di questa società prova Lista Democratica con ancora io ritengo resti questa nostra società il
Cammino
Difficile si potrebbe dire comincia ora per Amato perché certo che era era è stato un grave secondo un risultato molto più importante quello dell'approvazione della legge di delega
Ma e lo spazio fra disegno
Impostato necessariamente e i principi della delegato effettivo portata dei provvedimenti delegati è proprio il punto difficile perché è lì che si morde la realtà si toccano gli interessi
Sì rivedono i margini
Dello stato sociale quale c'era venuta formando in più di un trentennio di accumulazione legislativa di contrattazioni comparti sociali insomma di di storia politico-sociale del Paese
Insomma in questi due mesi si dovrà riscrivere una parte consistente di questi una parte consistente di questa storia sì questa è una è una sfida molto difficile perché degli studiosi in astratto di di problemi di scienza dell'amministrazione di Sociologia politica
Avevano ritenuto ritengono per usare uno slogan molto semplicistico che nello Stato industriale moderno e lo spazio per le grandi codificazioni come quelle dei nostri padri del mille ottocentosessantacinque Coni codici amministrativi nelle grandi manca rieletto Pubblico impiego della contabilità dei contratti
Non sa non non ci sia che cioè lo Stato industriale non sopporti le codificazioni questa volta ma altrove quasi di fronte a un compito di da Quintino Sella di codificazione di nuovi principi dello stato sociale
Ma le regole manualistica e non valgono mai come catechismi tridentini
E quindi la sfida che Amato ha raccolto io credo che possa essere anche vinta certo è è un compito da far tremare le vene ai polsi
è un isterico professore ma l'impegno dei pareri della Corte dei conti quanto vengono considerati dal Governo e dall'altra istituzione perché annunciate fettuccia dove sull'opinione pubblica ma le istituzioni di governo in particolare ne tengono conto con il
Ma anche che questo è un problema che ci domandano sembra in particolare a me che sono il responsabile dei referti al Parlamento
Prima di tutto direi che noi non abbiamo nessuna pretesa che tutte le nostre analisi vengano corte perché noi siamo un organo ausiliario del Governo e del Parlamento abbiamo il dovere parlar chiaro
Di esprimerci con possibilmente in maniera in buon italiano con limpidezza senza parlare in burocratese cerchiamo di farlo di mettere giù cifre e valutazioni quantificato chiacchere
E e poi il luogo dello sovranità è quello che il Governo e Parlamento
E è a loro che spetta decidere non siamo i gli arbitri
Delle delle scelte
Poi vi è un secondo profilo naturale che quando noi abbiamo svolto nostra funzione di come dire di segnale di allarme di di indicatore di pericolo con i referti
Può cadere
Che e nel corso delle nostre attività di controllo dove esercitiamo potere e dintorni interdizione nel di fronte a
Posizioni difformi del Governo e del Parlamento che non ritengono di adeguarsi e mi hanno tutto il diritto ai nostri referti se però il problema
Ha poi una rilevanza giuridica
E si presenta doverosamente per noi che siamo magistrati come un problema
Non solo di efficacia ed efficienza della gestione ma anche di legittimità e noi dobbiamo esercitare i nostri poteri di interdizione in questo è proprio il caso
Grande
E perché abbiamo assunto una decisione della cui gravità siamo consapevoli che ci ha dato la pensate ma poi abbiamo scelto serenamente
Della ordinanza con la quale abbiamo rimesso alla Corte Costituzionale sei leggi anche di notevole rilievo
Due in materia di pubblico impiego quattro di finanziamento attraverso limiti di impegno di incentivi o di investimenti
E comunque di attività che si esprime in mutui
E perché l'abbiamo fatto
Perché noi abbiamo già detto al Parlamento in tre perfetti
Che secondo noi la copertura della legge finanziaria novantadue
Non era persuasiva valutazione d'altronde non troppo originale perché la realtà sta sotto gli occhi di tutti
E e degli studiosi e della pubblica opinione dello stesso Parlamento e dello stesso Governo che in pratica con il bilancio a legislazione vigente per il novantatré che costruito mestamente
E dimostra che era una copertura della finanziaria novantadue non c'era
Perché si le condizioni del novantatré neutrali e quindi incorporano la Finanziaria novantadue peggiorò né in modo così grave e vuol dire che la Finanziaria novantadue costruita male sta è un tautologia quasi
Quindi noi diciamo per esprimersi nel linguaggio corrente avevamo ragione nell'avvertire il Parlamento di questi rischi Cirino Pomicino era troppo beh insomma il governo passato di non non avrebbero nessuna polemica ognuno fa
Svolge il proprio ruolo secondo il senso di responsabilità crea
Noi abbiamo poi avuto all'esame in sede di controllo alcune variazioni di bilancio fondate sulle coperture della Finanziaria novantadue
E con il dubbio se renderlo operative siglando la registrazione quindi tutto va bene oppure prospettare all'organo in questa Repubblica è competente per questo esame la Corte costituzionale il problema della loro copertura
Abbiamo ritenuto nostro dovere sollevare il problema la Corte costituzionale
Perché la questione certo e non manifestamente infondata per mandare una questione alla Corte Costituzionale sufficienti questo non siamo noi i giudici
Noi siamo il giudice a quo poi la decisione spetta alla Consulta e noi attendiamo serenamente la valutazione di questo supremo organo di giustizia costituzionale
Noi dovevamo attivarlo questa competenza riessere nuovo il giudice a quo per i profili di copertura delle leggi ai sensi dell'articolo ottantuno comma quarto nella costituzione nostra ci è riconosciuta dalla Corte costituzionale dalla dottrina
L'abbiamo già esercitata da ultimo anno scorso dando luogo alla sentenza tre otto quattro novantuno e della Corte costituzionale che ha ritenuto non coperta un ingente finanziamento alle partecipazioni statali
E e quindi avevamo il dovere di secondo la nostra coscienza giuridica e dei magistrati dei
Prospettare questo dubbio di non manifesta infondatezza della copertura di queste leggi alla Consulta vede quindi che noi credo che abbiamo in questo caso disegnato un itinerario corretto
Abbiamo manifestato i nostri dubbi al Parlamento prima con l'ultima relazione
Sulle leggi del novantuno presentata a fine gennaio
Li abbiamo ripetuti con la prima quadrimestrale sulla legge novantadue presentata ai primi di giugno
L'abbiamo ripetuta a fine giugno nostro referto annuale e quando poi e diciamo la situazione è rimasta ferma e abbiamo i problemi si sono presentati sotto una diversa angolazione ma con la stessa sostanza
In sede di controllo abbiamo fatto quello che
Io credo era il nostro dovere ce l'abbiamo investito del problema corte costituzionale quindi
Insomma nessuna frustrazione il luogo e la sovranità è quello che la Costituzione disegna è rappresentano tra Parlamento e governo
Noi abbiamo un compito
Referente abbiamo anche alcuni compiti
Che ci attribuiscono poteri di interdizione soprattutto in sede di controllo senza toccare quel problema diverso della giurisdizione
Di responsabilità e e naturalmente una volta esperiti tutti i i i nostri necessari doveri in sede referente se
I medesimi problemi vengono poi al pettine del controllo eccetto che dobbiamo farne ne consegue si parla molto di riforme istituzionali secondo lei bisognerebbe rafforzare un po'il ruolo della corte dei conti come magistratura contabile nelle
Nelle procedure di bilancio
Noi ora stiamo studiando questo problema nei il
Undici e dodici dicembre approfitto per dire terra
Ex informazioni sarà un grande convegno organizzato dalla Corte dei Conti con redazioni di Cassese
O no Onida e lo dello stesso presidente Carbone proprio su questi grandi problemi della riforma del controllo e non mancheremo rifornire la nostra collaborazione sia la Commissione riforme istituzionali sia le due Commissioni
Affari costituzionali permanenti di Camera e Senato e per la parte in cui daranno un contributo alle due Commissioni bilancio
Io
Sono convinto che il problema fondamentale è quello di
Potenziare le attribuzioni della corte in due direzioni una diciamo quanta qualità del controllo una quanta ad estensione quanto a qualità del controllo l'accento si deve pur sempre rinchiuso controllo su risultati della gestione unendo la corte anche di poteri rispettivi perché quello che importa
E riferire secondo fra l'altro l'esperienza le tutte le maggiori istituzioni di controllo superiore
Esterno dei Paesi industriali è non tanto un puntuale pignolo esame dei singoli atti quanto raccontare come sono andate a finire le cose sia il denaro è stato speso bene o male come in tempi con quale scostamento rispetto alle previsioni
In questo senso una cultura della corte ha fatto passi in avanti negli ultimi anni
Un errore fare altri
E soprattutto deve vedere rafforzati su questo versante i propri poteri ispettivi e soprattutto e deve avere una correzione dell'ordinamento che oggi da una prevalenza eccessivo al controllo preventivo di legittimità controllore deve secondo lui restare sui grandi atti di governo sulle misure di maggiore rilievo sugli atti amministrativi di maggiore e gli atti di governo di maggior rilievo quantitativo e qualitativo
Ma deve essere molto sfoltita non ha senso che la corte si guardi tutti i mandati di pagamento le promozioni o le missioni del personale questo dà luogo a un ingorgo burocratico assurdo quindi c'è un problema di riforma che però ha le sue radici nella Gianni l'articolo cento della Costituzione non vedo sotto questo profilo la necessità di una correzione costituzionale è un problema di leggi ordinarie importanti
Di grandi leggi di attuazione della Costituzione secondo profilo e l'estensione
Del controllo la corte
In omaggio a un pregiudizio che voleva la Corte dei Conti comunicano quasi di tipo centralistico
Non esercita il controllo sulle Regioni e sugli enti locali se non attraverso una forma recentemente stabilita per gli enti locali di controllo referente c'è poi ocra creato una lacuna nell'ordinamento fra l'altro la corte chissà perché paradossalmente sulla base degli statuti regionali dell'euro esercita un controllo invece su quasi tutte
Le regioni a statuto speciale che incongruo perché alle regioni a statuto speciale come tutti sanno autonomia maggiore non minore del
Ma il fatto è che la corte è un organo a garanzia dell'ordinamento giuridico che neutrale esterno composto da magistrati non non ha coinvolgimenti e non deve averne naturalmente con l'amministrazione pubblica attiva
E il fatto che
La Corte
Esercitasse io penso dovrà esercitare controlli di legittimità e sui risultati della gestione anche nei confronti delle regioni e degli enti locali
No non è non sarebbe un ritorno al centralismo al contrario sarebbe un'attribuzione ha un compito a un organo magistratuale vorrei dire di tipo
Se fosse uno Stato federale che il tipo tipo tipico dei dei mobili e degli organi di neutrali di controllo e supervisione che stanno anche negli Stati federali presso il centro dello Stato federale
A garanzia di tutti anche anche a garanzia dell'autonomia le commissioni di controllo
Imperniate sul commissario di governo per quanto riguarda le regioni il lecco il Coreco all'interno delle regioni no hanno dato buona prova non Antonio per come hanno svolto il loro funzione critica e non ho elementi per svolgere
Ma perché sono concepite in maniera
Non corretta non danno quelle garanzie magistratuali di neutralità che dovrebbero dare e sulle commissioni di controllo presieduta da un organo come il commissario di governo effettivamente il peso di un sospetto di centralità il centralismo mi centrali
Ci può essere poiché e il Coreco poi hanno presentato fenomeni di commistione tra compiti di amministrazione attiva e compiti di controllo delle stesse regioni che che indubbiamente possono voi
Condurre per loro natura
A disfunzioni se non a degenerazioni e quindi sotto questo profilo qui si occorre una riforma costituzionale poco io penso che la corte dovrebbe porsi come organo a tutela del lavoro dell'ordinamento quindi delle autonomie e anche di quei poteri a pur resteranno allo Stato centrale
Come organo di garanzia
Di esercitare in questo senso in questa chiave di garanzia dell'ordinamento e del di un sistema equilibrato fra autonomie e sistema centrale le proprie funzioni in questo richiede una correzione di quelle norme costituzionali
Invece il fondo escludono la corte al controllo sulle regioni
Quindi sfoltimento prende il controllo della corte su alcuni atti chiamiamo i minuti di pubbliche la pubblica amministrazione estensione alle regioni non sono un controllo e preventivo di
Timida ma un controllo anche sui risultati questa in sintesi sì quel questo fra l'altro la corte anche se il dibattito fra i magistrati della corte morto o vivo però la Corte si è espressa comparire
Di un paio d'anni fa molto argomentato secondo me molto buono e questa è la linea dell'istituzione una riduzione del controllo di legittimità ai veri atti di governo cioè agli atti che impegnano responsabilità del governo
E atti programmatici atti di spesa di grande rilievo grande contrattualistica scelte che incidono durevolmente sul personale gli aumenti di ruoli glieli trattamento economico nella sua globalità
Ma e naturalmente tutti i profili comunque
Che riflettono la copertura delle leggi quindi l'essenziale delle funzioni incardinati sulla corte dall'articolo cento dalla Costituzione per il resto ebbene lasciare il campo invece a un controllo non minuto solo atto per atto che poi non dice niente
Ma un'analisi dei risultati della gestione va che pure ma una grande sfida anche alla corte perché indubbiamente l'acquisizione di professionalità di e di una cultura del controllo sulla gestione
è una frontiera dinanzi alla Corte non una nuova frontiera ancora popolata da pellerossa selvaggi perché qualche passo in avanti si è fatto soprattutto a partire dal proprio dalla funzione di referto attorno alla quale è sono ovverosia gruppo numeroso dei magistrati ma anche nel controllo stesso questa cultura sta facendo progressi però è una sfida
Grosso non va sottovalutata è un percorso non è una cosa che può nascere dalla oggi o domani ma è l'unica strada per per rendere viva e vitale la prospettiva di questo organo né contro Mereghetti alle prossime Manin Carabba consigliere della Corte dei Conti
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