Sono stati discussi i seguenti argomenti: Ceto Medio, Esteri, Grillo, Movimento 5 Stelle, Obama, Parlamento Europeo, Rassegna Stampa, Trump, Usa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 20 minuti.
Rubrica
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Vogliono gli spettatori di Radio Radicale venerdì tredici gennaio questo
Appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale accurati David Carretta quest'oggi parleremo a lungo
Dico all'altra allora il Presidente ha letto degli Stati Uniti dopo la sua
Prima conferenza
Stampa a posto elezione leggeremo diversi commenti partendo dal New York Times promesse fatte apposta per latte le visione così il quotidiano liberal di New York commenta
Molte sparate di Donal Trump in questa conferenza stampa che in parte buona parte è stata dedicata alla
Russia cosa intende fare Trump con Vladimir Putin il dossier
Sulle sue relazioni con il Cremlino
A questo proposito leggeremo in particolare un'analisi di Philips teste Stefano Sean Times cosa vuole davvero Vladimir Putin da Donal Trump
Il Cremlino desiderato un mondo in cui gli interessi nazionali sostituiscano le regole internazionali scrive tra l'altro
Senza sulla parleremo anche di Barack Obama anche sta per lasciare
La Casa Bianca alla Frascino dire mondo fa un Bilancio complesso della presidenza Obama questo il titolo e
L'eredità del
Presidente uscente c'è anche
L'elezione di un'altra chiuderemo infine tornando su una vicenda che ha segnato la politica italiana
Ed europea questa settimana il tentativo fallito del Movimento cinque Stelle di aderire al Gruppo dei liberali e democratici
Al Parlamento europeo pigliamo ieri pubblicava un'analisi abbastanza originale disattende sa vecchi Torre il titolo la farsa
Di Beppe Grillo ma questo
Tentativo di avvicinamento con i liberali di Grillo non è del tutto fortuito
L'obiettivo in qualche modo è conquistare le classi medie
Che insieme le classi popolari saranno determinanti per la conquista del potere da parte dei movimenti populisti lo insegna
L'esperienza sudamericana scrive tra l'altro racchiude sa Victory rapporti ma cominciamo da Donald tra preda la sua prima conferenza stampa dopo le elezioni a pochi giorni
Per il giuramento il commento del New York Times editoriale di ieri le promesse fatte apposta per la televisione di Donal Trump questo il titolo scrive
Il quotidiano liberal di New York e se qualcuno ancora sperava che le enormi responsabilità della Presidenza potessero
Temperare Donal Trump perfino spingerlo un bagno d'umiltà beh
Deve essere stato uno shock la prima conferenza stampa come presidente eletto mercoledì
Ampolloso vanesio evasivo Tramper interpretato il personaggio dal piccolo schermo
Che ha offerto al pubblico per anni presentandosi come leader
Un come un leader che il mondo non mai visto prima
Trump non offerto alcune ramoscello d'ulivo alla maggioranza direttori americani che si è opposta Luini alle elezioni
Allo stato solo petulanza arroganza rispondendo alle questioni che lo hanno perseguitato per tutta la campagna elettorale
Sui suoi rapporti con la Russia schivato le domande dei giornalisti sulle ipotesi che il Luglio membri del suo staff abbiano lavorato con
La dignità Putin prima delle elezioni una delle accuse più esplosive che pesano sulla sua Presidenza sul mantenimento delle sanzioni contro la Russia per aver
P lattato l'elezione presidenziale Tampa risposto sia Putin piace Trump che male c'è questo è un vantaggio non uno svantaggio
Sull'economia ha detto sarò il più grande creatore di posti di lavoro che Dio ha mai creato
Il mio al Times poi va avanti citando altre frasi tipo Twitter del del Presidente eletto e concludo è così il suo staff e i suoi fan hanno applaudito finché Lo Sciuto non è finito
Così si presenta agli occhi del New York Times la presidenza di Donald Trump uno show televisivo e per molti aspetti la pensano così anche
I giornali europei El Pais per esempio ieri avevano editoriale dal titolo Un deplorevoli inizio Trump ha trasformato la sua prima conferenza stampa in uno spettacolo grottesco
Il mondo un altro editoriale Trump contro tutti parte due senza però capire che sarà Presidente
Serve uno sforzo enorme per immaginare che il Donal Trump della conferenza stampa di mercoledì la prima dopo aver vinto le elezioni
Tra meno di una settimana possa trasformarsi in un presidente degli Stati Uniti è uno dei temi dominanti
Di questa conferenza stampa
Sono stati futuri e anti passati rapporti di Donald Trump con
La Russia la questione di un dossier non verificato
In base al quale
Trump avrebbe in qualche modo complottato con il Cremlino per per vincere le elezioni con episodi abbastanza scabrosi
Tutto il resto il Washington post a proposito la Russia ieri pubblicavano editoriale dal titolo Trump dovrebbe accettare uniti un'inchiesta trasparente bipartisan sulle Ichino sulle operazioni
Di pirateria informatica
Compiute dalla Russia durante la campagna elettorale gli americani devono avere risposte su come Mosca sia stato in grado di insinuarsi nelle elezioni presidenziali
E su come potranno essere evitate future operazioni di pirateria informatica scrive
Il Washington post lo affidiamo interpreta questa questa prima come dire sbandata russa
Di Donald Trump come un pessimo segnale per il futuro della Presidenza in un editoriale dal titolo primi passi nella tempesta e scrive il quotidiano conservatore francese
è iniziata male in realtà va male prima ancora di cominciare
è qualcosa di mai visto nella storia della politica americana manca di molti scandali che vanno attraversata
A una settimana dall'investitura ecco il futuro Presidente sotto il fuoco di critiche durissime accusato di aver
Lavorato con una potenza straniera sospettato di essere ricattato da Mosca con informazioni compromettenti
Una nuova Granata lanciata sul tappeto rosso che deve portarlo alla Casa Bianca malgrado la confusione secondo le figlie o emergono due o tre certezze dalla questione del dossier sui rapporti
Tra Taranto e la Russia Trump ha reagito indossando la divisa di generalissimo in conflitto con le sue spire
Cosa che non si addice a una potenza come l'America
Il riavvicinamento con la Russia poi che ha una sua priorità si complica visto rischio per Trump di essere trattato costantemente come un lacchè di Vladimir Putin
Siamo ancora si lontani dall'impeachment la procedura di destituzione già fatta scattare contro tre Presidenti americani
Ma Lera Trump iniziale con una tempesta e la domanda e fino a che punto il solito sistema americano possa incassare questa inverosimili serie di colpi di tuono così
Tra l'altro scorie figlia o
Philip Stephens
Sul ferro c'è un Paese che oggi invece va un po'più a fondo
Sulle relazioni Putin Trump cosa vuole davvero Vladimir Putin
Da Donal Trump il Cremlino desidera un mondo in cui gli interessi nazionali sostituiscano le regole internazionali e andiamo a leggere
Sentire che il Cremlino non devi sul prenderti poi c'è un certo punto ti Scotti
Non c'è bisogno di credere i racconti lunedì scabrosi e non verificati sugli sforzi russi per coltivare compromettere Donal Trump per riconoscere il pericolo
Dell'infatuazione i Donal Trump nei confronti di Vladimir Putin Trump è un immobiliarista ricco il presidente Russo
L'ex capo dello spietato FS mila ex KGB insomma non è una relazione proprio equilibrata
Putin del resto già intascato una vittoria significativa ancor prima che il tram Parrini alla Casa Bianca
La prossima volta che le agenzie di Intelligence americane segnala le hanno una minacce alla sicurezza statunitense magari un'altra incursione russa
In Ucraina oppure un tentativo di sovvertire governi eletti nell'Europa dell'est il Cremlino avrà già una risposta pronta e qual è la risposta
Non sono credibili vere agenzie di intelligence americane perché
Perché se chi occupa l'ufficio ovale non ha fiducia nella CIA nella emesse io nell'FBI
Allora chi può credere alle agenzie di Intelligence americane tanto ha violato tutte le regole della politica per conquistare la Casa Bianca
Ma non si è mai visto un Presidente che lancia una guerra contro quelli che sono incaricati di mantenere l'America al sicuro e questo ha fatto Trump sulla questione dei suoi rapporti con la Russia
Attaccando i servizi di intelligenza
Degli Stati Uniti peso magna ma la sostanza dei rapporti tra per punti né per Stephens una dimostrazione di rispetto della Casa Bianca nei confronti
Del presidente russo
Potrebbe anche ridurre le tensioni tra Washington e Mosca Putin desidera ardentemente essere riconosciuto come un leader che al
Che ha un posto alla tavolo più importante degli affari mondiali
Putin e Trump sono gemelli in termini di narcisismo se una pacca del sulle spalle di Trump dovesse risolvere la questione dell'orgoglio ferito di Putin tanto meglio
Il mondo infatti un posto più sicuro quando Stati Uniti Russia trovano modo per
Gestire le loro divergenze lo avevano fatto perfino all'apice della guerra fredda
I rischi di uno scontro accidentale oggi sono molto concreti e ci sono troppe testate nucleari in giro percorrere questo tipo di rischi
C'è un pericolo però
E quale questo pericolo che il dialogo diventi sinonimo di sottomissione che la deterrenza venga considerata in modo sbagliato come una provocazione e che la formula parlare con Mosca diventi uno slogan del realismo geopolitico che si riassume nel fatto che
Sia sempre l'Occidente a dover cedere alla Russia e qui sta il problema
Perché si tratta sempre vago su ciò che vuole dal Cremlino gli obiettivi di Putin sono chiarissimi scrive Stephens il primo e ottenere l'acquiescenza occidentale
Nei confronti del Riva Cismon russo in Ucraina
E dei bombardamenti contro i civili in Siria per sostenere il regime di Bashar al-Assad il secondo obiettivo è la fine delle sanzioni economiche contro Mosca il terzo e un eventuale disimpegno americano dall'Europa e l'instaurazione
Di una sfera di influenza russa nei territori dell'ex Unione sovietica
Quando i funzionari del Cremlino parlano di una nuova architettura di sicurezza per l'Europa
Intendono la fine della presenza americana la guerra fredda è finita e così gli americani devono andarsene a casa dicono attraverso questo prisma la Georgia la Bielorussia la Moldavia l'Asia centrale perfino l'Ucraina appartengono a Mosca
Per parte sua la NATO non ha più ragion desistere e sicuramente non ha posto negli ex Stati
Del Patto di Varsavia se queste ambizioni del Cremlino possono suonare eccentriche
Il problema è che
Il disprezzo pubblico espresso da Trump nei confronti della NATO e la sua avversione a difendere gli alleati fanno proprio nella direzione voluta da Putin
Del resto Trump e meno interessato a preservare la pax americana
Che a fare accordi con altri grandi potenze
Da questo punto di vista secondo Philip Stephens il mondo di Putin eh il mondo di Trump un mondo in cui i piccoli interessi nazionali
Solo il sostituto di regole norme internazionali e in cui relazioni più deboli si devono sotto me tra quelle più potenti
è insomma il balance of power l'equilibrio tra potenze come si chiamava un tempo in Europa il Cremlino lo si accontenterà di questo primo successo quello di tram perché va in guerra
Contro le agenzie di intelligenza americane e chissà cosa farà Trump una volta la Casa Bianca insomma conclude Stephens dire che si apre un'era pericolosa eh unico femminismo
Ora c'è solo la Russia c'è anche
La la la Cina in quest'era pericolosa e lo ricordava ieri il Times di Londra in un editoriale dal titolo scacchiera cinese
Interrogativi sui legami di Trump con la Russia sono una distrazione rispetto alla questione più importante di che tipo di relazione Trump intende costruire con la Cina
E scrive il quotidiano conservatore britannico c'è c'è una buona ragione per cui la conferenza stampa di Donald Trump mercoledì è stata la prima in sei mesi
I suoi critici nei media avevano ed hanno un sacco di domande da farli domande potenzialmente imbarazzanti
Incluse alcune nessun dossier non verificato probabilmente falso in cui Trump accusato di cose scranni scabrose tra cui avere avuto relazioni con prostitute e Russia
Il Presidente ha definito queste accuse commesse e chiuso notizie false lo hanno fatto anche russi
Nel frattempo però gli alleati dell'America farebbero bene concentrarsi su due aspetti dell'imminente presidenza Otranto che sono indubbiamente reali
Trump intende portare avanti un riavvicinamento con la Russia e secondo aspetto intende sfidare le ambizioni militari ed economiche della Cina
Entrambe queste mosse sarebbero costituirebbero una rottura radicale rispetto all'attuale politica estera americana
è tempo che l'Occidente prenda sul serio l'idea che queste due mosse formino una strategia unica per riposizionare l'America nei confronti di ciò che rimane dell'ex superpotenza comunista e della superpotenza emergente attuale
La prima la Russia la seconda la Cina
Questa strategia spiega al Times dovrebbe porre nella realtà politica al di sopra dell'ordine internazionale fondato sulle regole
Chiudendo gli occhi sulle violazioni da parte della Russia del regole delle frontiere internazionali nel suo vicinato
Tanto vorrebbe spaccare lasse Mosca Pechino e concentrarsi sul braccio di ferro con la Cina
In termini generali detta in modo grossolano sarebbe una vera variante della storica apertura di Richard Nixon alla Cina quarantacinque anni fa solo che Mosca e Pechino giocano a ruoli invertiti
Per il Times tarpare le ali alla Cina nel Pacifico un obiettivo vitale le manovre politico-militari della Cina per espandere la sua presenza territoriale marittima
Preoccupano gli alleati dell'America e minacciano alcune delle vie commerciali più importanti al mondo il problema
Pecche Trump
In campagna elettorale anche espresso una drastica anche promesso una drastica revisione dei rapporti commerciali dell'America con la Cina per tutelare imprese lavoratori americani
Da questo punto di vista però ciò che ha funzionato per Trump come candidato rischia di rivelarsi controproducente per l'economia americana e globale Cina e Stati Uniti sono fortemente interconnessi
Settanta dovesse imporre alte tariffe sulle importazioni cinesi Pechino potrebbe decidere in rappresaglia di mettere delle tariffe ma soprattutto di vendere i titoli del Tesoro americano insomma l'effetto rischia di essere
Disastroso e per il Times Trump non può permettersi di avvelenare la più importante relazione commerciale che esista nel mondo di oggi così
Così tra l'altro il Times di Londra in questo editoriale invece a proposito di Barack Obama che sul punto di lasciare la Casa Bianca vale la pena segnalare le mondo di oggi
è un'analisi di aver fra show Obama un bilancio complesso ci sono elementi positivi elementi negativi
La storia come giudicherà al Presidente uscente uomo di rottura o di transizione nella prima categoria gli americani piazzano chi alla Casa Bianca trasformato gli Stati Uniti o l'ordine internazionale per il meglio per il peggio
La seconda categoria invece accoglie chi ha gestito le cose
Barack Obama e l'uno e l'altro tanto in politica interna quanto in politica estera avuto buoni risultati ma anche pessimi risultati presenta in economia
L'economia si è ripresa ma le disuguaglianze non si sono
Ridotte in politica estera sia datato il mondo
Come dire multipolare ma ritirandosi dalle guerre che ha ereditato
Ha provocato un ritiro occidentale dal mondo che ha incoraggiato Putin in Crimea uscì Jinxing nel mare del sud della Cina conclusione spirito analitico Obama tiene conto della
Delle della complessità delle situazioni
E il suo bilancio alla fine gli assomiglia e complesso
Se ne va dunque con un tasso di popolarità elevato vicino a quello di Reagan il problema
è che anche l'elezione di Donal Trump almeno un po'fa parte dell'eredità di Barack Obama così allora Fraktion su le Monde
Di oggi non ha torto per chiudere invece un accenno alle questioni italiane e anche europee il Movimento cinque Stelle il gruppo dei liberali la farsa di Beppe Grillo il titolo di un'analisi pubblicata ieri dalle finiamo di già accade San Vittore
Che parla appunto di dilettantismo in preparazione di un movimento la cui strategia pare tanto incoerente quanto da dettata da piccoli interessi finanziari queste le ragioni
Del tentativo di Grillo abortito di di lasciare Nigel fare oggi il gruppo euroscettico entrare
Lei liberali poi ci sono gli interrogativi legati la strategia di di vero Stati in capo fila dei liberali che per cinismo era pronto ad allearsi con un movimento che designa l'Unione europea come il quarto RAI che ha
Ma c'è un altro elemento questo avvicinamento con i liberali di Grillo non è del tutto fortuito
Ispirato in parte dal teorico dell'estrema sinistra sudamericane Ernesto la clausola la strategia del Movimento cinque Stelle si basa su una constatazione le classi medie e non solo le classi popolari
Saranno determinanti per la conquista del potere da parte dei movimenti populisti
Come del resto il segno l'esperienza sudamericana
Così figlio in questa lettura originale ma fosse interessante le mosse di Beppe Grillo ci fermiamo da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale
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