L'intervista è stata registrata mercoledì 4 novembre 1992 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Clinton, Elezioni, Presidenziale, Usa.
La registrazione audio ha una durata di 28 minuti.
Rubrica
15:30
10:00, Roma
9:03 - CAMERA
10:05 - SENATO
8:15 - Parlamento
8:30 - Camera dei Deputati
8:30 - Camera dei Deputati
8:45 - Camera dei Deputati
9:00 - Camera dei Deputati
9:30 - Camera dei Deputati
10:00 - Camera dei Deputati
professore
EDITORIALISTA
ECONOMISTA
Radio radicale abbiamo i nostri microfoni Joseph la Palombara uno dei più noti studiosi di scienza della politica americani profondo conoscitore del nostro Paese docente di scienza della politica per l'appunto alla Yale University
Professori innanzitutto la prima domanda ci saranno lentamente più ecco protezionisti
Nella politica degli Stati Uniti dopo l'elezione di Bill Clinton
Sarà una politica cambiata assente non protezionistica
Sarà una politica che
A dovrà suggerire degli europei di ripensare ad esempio a vecchi rapporti di di da fare qualche riflessione su cosa vuol dire anche per la leadership europea a un ridimensionamento degli Stati Uniti che cosa fatale dopotutto
Cioè nel mio Paese rimarrà per qualche anno ancora lungi dal singolo super potenza militare beh questo non implica che potrà esercitare quel tipo di leadership dell'ambito economico che che ira
Una cosa data per scontata nel passato
ENI rapporti
Per chitarra addio parecchi saranno Tay negoziabili certamente pittori questo via già contattato con lo stesso Porsche
Ad esempio che tipo salvare un carta moribondo anni forse già morto nonostante
La rigidità della comunità e
Più precisamente della Francia
Questo rapporto Francia e Germania che proprio al centro della nascita della comunità di idea che chi può continuare in questo modo tira io negoziare nel contesto multilaterale senza che ci
Here una disposizione da parte della comunità di cambiare questo questa politica agricola
Naturalmente non verrà recepito penetra la nuova amministrazione ma questo non è il questa non dovrebbero suggerire
Una politica protezionistica sarà una politica più di più di uscire ecco
Lei cosa ne pensa della
L'Europa
Beh il rinvio cioè il mio parere non è il parere del neo eletto presidente il mio parere che il la il Trattato di Maastricht
Chi è fatta troppo in fretta
Altri attende aspettative
Piuttosto che agli ettari e
Il contenuto di quel trattato te IVA a guardare con cura quel contenuto a potrebbe rappresentare un una tendenza diciamo proprio da parte dalla comunicativa diventare
Protezionista
Nei confronti dei Paesi non membri della rete fra
Aggiungerei
E per un
Per una osservatore dall'estero
E impressionante il fatto che dopo tutto quello che è già successo nella comunità per quanto riguarda la questione ratificare fondò il trattato il fatto che in Italia
Il Papa ha spiaggette trattato senza non ti con dibattito nel Paese o nero oppure nel parlamento ma nemmeno a con qualche tirava corpo ricorrere abbastanza impressionante icona perché è successo secondo
Nel nostro Paese appunto sarà questa assenza di dibattito pubblico
A perché non mi sembra
Che gli italiani abbiano mai pensato che ma questo trattato per essere preciso potrebbe creare in casa propria dei dei problemi
E anche e questo può e io non è necessario necessariamente il caso
Non vedo perché ad esempio in Francia in Germania in Inghilterra in Islanda in Danimarca eccetera il Trattato dovrebbe creare Ghost di tubi e non in Italia vedo perché l'Italia su questo versante e diverso dal
Dagli altri Paesi
Quindi il nostro Paese avrebbe fatto bene a pensarci un po'su su un
Come minimo paese avrebbe fatto bene
Io di cominciare a ad approfondire proprio la la propria opinione al a proposito del trattato
Domande sono d'obbligo però sulle su questa ed
In campo in particolare
Se non vado errato sono state lette per la prima volta ben cinque le attrici donne di
Vi sono sembra vistosi cambia
Queste certamente una svolta perché nella casa dei rappresentanti mi sembra che il numero di titoli elette e più che raddoppiato
Ed è una svolta nel senso che abbiamo a una piena un senatore una donna
A nel mio Stato natale Tikrit non è che una nera sì abilissima da ogni punto di vista
A farà molta strada qualitativa prossimi quattro quattro sei anni
Che è un'altra svolta da non trascurare il presidente cliente e presidente
Non votato da una maggioranza dei cittadini
Cioè Festival comunicare al
Ai risultati lui ha preso il quarantatré per cento dei voti validi mentre Bush rappresentano il processo
Lo dimostrano è appunto cioè chi potrebbe argomentare che abbiamo un presidente di minoranza
E questo lo so potrebbe voler dire
E ipotesi idea meno membra e che potrebbe in un prossimo futuro incoraggiare negli Stati Uniti lo sviluppo di un sistema
Territori etnico quindi una trasformazione profonda del si
Ecco non non è collegata antica tessili noi abbiamo avuto anche altri momenti
Quindi lei ha faccio presente del mille novecento Ettore picchi poiché data il il porto per il ruolo del qualche anno fa però
Il voto luogo vede ora raccolta altamente concentrata in nel senso territoriale
E c'è questo voto per il terrore e un posto nazionale
E com'è che tipo di impostati che tipo di cultura politica rappresenta questo per otto
Tecnico però non è una persona che
Credo come il leader di un di un terzo partito e ma per rispondere alla sua domanda intenda partenza chiare che tipo è c'aveva un tipo populista
A è un tipo che vuole addirittura superare i partiti politici cosa che io considero pericolosissimo per ogni democrazia
E mi sembra che voi italiani no sì avete fatto abbastanza attenzione questa sfumatura cioè parare sui piani sui partiti
Modo di separare in democrazia sul pianeta
Credo che piace la musica bisogna cercare di cambiare la musica e non so uccidere il pianista
è una mobilitazione populistica
Tipica questa dei derivati
Sì lo so tu tecnico Domenico D'Armini invenzione questa questo giudizio sì tra l'altro si è parlato molto almeno
Perché si può recepire dalla stampa italiana che è sempre molto poco delle su delle sue idee sulla così detta da tonino se non vado errato
Per lui a questi ITEA di creare o delle perdite a un meeting a Elettronica
Io confido una cosa simile pericoloso
Cioè perché è un modo di scavalcare le istituzioni politiche però viviamo un'epoca in cui in ogni democrazia c'è qualche dubbio sul funzionamento
Sistema istituzionale
I Sergio Romano edito
Ambasciatori Nat
Probabilmente sì noi non lo sappiamo ancora quale politica economica quale politica estera farà Clinton queste elezioni ci hanno detto la coda soltanto che gli americani avevano voglia di cambiare
Ma non ce l'hanno detto che tipo di politica farà il nuovo presidente questo rimane solo un'incognita un punto interrogativo però dobbiamo supporre che essendo Clinton è stato eletto
Da un desiderio di
Svolta economica nella gestione del Paese molto probabilmente finirà per dedicare gran parte della sua attenzione ai problemi domestici quindi sarà molto più distratto
Di Conte di quanto non sarebbe stato Bush rispetto ai grandi i problemi internazionali ed è probabile che naturalmente questo abbia un effetto nei rapporti euro americani e questo significa
Che tra l'altro l'Europa dovrà più assumersi le sue responsabilità in campo politico in
Che cosa farà l'Europa è sempre difficile prevedere io me lo auguro lo spero per questo tra l'altro sono stato contento dall'elezione di Clinton non perché le mie idee coincidessero con le sue poi veramente sarebbe abbastanza sciocco metter bocca nelle faccende degli altri però credo che l'Europa questa volta abbia effettivamente una chance se vuole consolidare la propria indipendenza
Se vuole avviare questo distacco dagli Stati Uniti che mi sembra essere nella natura delle cose
E dopo la fine della guerra fredda anche se in qualche modo si scontra con le resistenze psicologiche di una larga parte dell'opinione europea ebbene questa è l'occasione per farlo ma chi vuol dire
Taluni Seko confit
La norma stessa comunità
Ma io non credo naturalmente che questo significhi un rapporto conflittuale mi auguro anche che non lo significhi credo che gli Stati Uniti Europa e piano molte ragioni per lavorare per collaborare insieme in molte parti del mondo ma sarei deluso e sorpreso nei prossimi vent'anni dove si può di nuovo assistere ad una organizzazione del atlantica del mondo occidentale
Gerarchica verticistica in cui al vertice della piramide c'è sempre la potenza egemone degli ultimi quarantacinque anni
Non c'è più la guerra fredda non c'è per la minaccia l'America non è più la grande superpotenza economica degli ultimi quaranta e grande stentava non è più superpotenza e allora a questo punto bisognerebbe che i limiti europei i quali molti progressi li hanno certamente fatti nel corso degli ultimi quarant'anni ne è tra i spero delle conseguenze eri acquistassero il controllo
Del loro spazio esiste solo successione secondo me
Con dopo queste Lecce
Toni vuole osservatori dico
Vede io temo molto che l'America di Clinton finirà per essere più protezionista di quello che sarebbe stata l'America di Bush
Evidentemente tutti hanno le loro coste e noi stessi noi europei grazie alla politica agricola comune e alla posizione assunta dalla Francia abbiamo certamente condotto i negoziati Gat con minore chiarezza e minore coraggio di Pantano sarebbero stati necessari
Di fronte a queste esitazioni degli europei esisteva prima un potenziale virtuale
Liberismo dell'amministrazione repubblicana ecco domani potremmo avere la somma di due potenziali protezionismo i quello che in qualche modo è pur sempre insito nella Comunità economica europea da un lato e quello che potrebbe caratterizzare l'amministrazione democratica
Ma secondo lei non è
Europa starmi
Quali potrebbero essere queste istituzioni multilaterali le Nazioni Unite come grande famiglia destinata ad abbracciare tutti i popoli le confesso che nelle Nazioni Unite
Per il momento non credo che si possa riporre tanta fiducia alle Nazioni Unite sono uscite molto bene dalla vicenda del Golfo
Perché sono state il notaio
Di una situazione voluta importata dagli Stati Uniti con grande fermezza per certi aspetti il ruolo sostenuto dalle Nazioni Unite durante la guerra del Golfo non indica non segnala una maggiore capacità di autorganizzazione della Società internazionale ma piuttosto il contrario in altre parole segnala che le cose funzionino funzionano soltanto quando c'è una grande potenza che le fa funzionare e quindi potrà Clemente in qualche modo riporre nelle Nazioni Unite una parte di quella politica estera che invece le amministrazioni repubblicane tendevano a fare
E più in serial mente non lo so non lo so anche se i democratici naturalmente hanno a questo proposito una tradizione più ortodossa dal punto di vista nazioni unite dal punto di vista societario di quella dei repubblicani
Per Gore
Famoso per le quindi o sulle cui
Minimo di politica ambient sì in modo serio ci sia proprio bisogno i questa cooperazione a livelli
La nazionale certamente ma credo che siano due problemi diversi la necessità di una cooperazione internazionale sul piano ambientale è evidente
Il ruolo cuore in questa prospettiva già un'incognita perché la tradizione americana è tutta un'altra
I presidenti vicepresidenti negli Stati Uniti si fanno sentire fino al giorno delle elezioni poi scompaiono nell'ombra finché non muore il Presidente
Questa è la regola e non so se Gore smentì era quella regola
Intendiamoci temi ambientali ed ecologici sono certamente molto sentiti da una parte dell'opinione pubblica americana non sono sicuro che tutti gli elettori di Clinton li sentono allo stesso modo e che soprattutto non sono forse nel momento in cui l'America dovrà fare per fare scelte economiche da cui dipendono
La prosperità di gruppi e ceti sociali che hanno votato per Clinton le decisioni ambientali saranno prioritaria
Molti settori politici europei per
O l'hanno visto tutto si sono molto
No non mi sto affatto credo che sia un fenomeno di provincialismo di Saviano e più generalmente europeo noi abbiamo sempre vissuto
Le lezioni americane come un avvenimento di politica interna commesse dalle elezioni americane potessero emergere indicazioni ideologiche pratiche utili per la soluzione dei nostri problemi interni
E questo è particolarmente evidente in Italia ma mi pare generalmente percepibile in tutta Europa
Io osservo a questo proposito che lo spettacolo di un'Italia appesa alla televisione durante la notte delle elezioni americane era abbastanza patetico
Questa manifestazione di partecipazione elettorale da parte di nome lettori con una evidente impotenza ma nello stesso tempo un forte desiderio di partecipazione poteva anche in qualche modo far sorridere
Io credo che sarebbe ora di smetterla
Di considerare le elezioni americane come un avvenimento di politica interna anche perché non lo sono e tutti i comunisti per esempio che in passato per mancanza di meglio hanno fatto il tifo per il candidato democratico
Nella convinzione che in tal modo sarebbero state sconfitte le forze della conservazione
Hanno commesso come sappiamo è un errore di valutazione perché si sono poi trovati alle prese
Con politiche con cui non potevano concordare anche quando erano fatte
Da presidenti democratici
Quindi cerchiamo piuttosto di considerare le elezioni americane s'è come un fatto di politica internazionale molto rilevante l'America è un grande Paese e da cui dipende buona parte del nostro futuro ma di politica estera
L'Italia se sia ci si avvicina
Io non sì certamente dal punto di vista del della riforma elettorale questo può essere incessante indicativo ma debbo dire se questo vale per tutte le elezioni
I paesi in cui prevale la maggioritaria non sono convinto che dalle elezioni americane si possono trarre ideologicamente e politicamente indicazioni utili per l'Italia per una ragione molto semplice
L'interno cioè i democratici stanno vincendo con un programma di maggiore interventismo economico statale Dabo che ci sono stati dodici anni di amministrazione repubblicana in cui si è fatto il contrario
Quando qualcuno in Italia dice di preferire Clinton perché ferisce un certo tipo di presenza dello Stato all'interno dell'economia
Si dimentica che gli americani l'hanno votato dopo avere voluto per dodici anni è qualcosa di molto diverso dopo aver fatto la rivoluzione liberista dei reaganiano i cosa che noi non abbiamo fatto quindi oltre a tutto noi finiremo per essere indietro di un tempo rispetto agli americani e quindi la scelta è del tutto in Africa
Ho detto Thomas Voeckler Loiero
Lo dico
Se l'ambasciatore Sergio Romano edito
Per questo e per
Radio radicale diamo i nostri microfoni Antonio Martino economista colui stavolta vogliamo parlare del risultato delle elezioni americane innanzitutto di una questione e particolare specifica che peraltro stanno già venendo fuori con Bill Clinton presidente degli Stati Uniti d'America il mondo si avvia verso il protezionismo
Io spero proprio di no io vorrei fare una riflessione su su questa preoccupazione e qui sta non dobbiamo prendere alla lettera le intenzioni
I programmi enunciati durante la campagna elettorale nel senso di considerarli un qualcosa che poi si tradurrà necessariamente in provvedimenti nella stessa direzione
è vero che presidente democratico con un congresso tutto democratico dovrebbe avere via libera alle decisioni che intendeva su ma è anche vero che probabilmente alcune delle cose che Clinton dei fatti corso la campagna elettorale erano soltanto al suo caso elettorali non destinati cioè a tradursi in politica
Se fosse invece così se cioè si traducesse in politiche concrete sarebbe preoccupato
Un teche sanno economista esaminiamo il problema non certo punto di vista cosa quali sarebbero le conseguenze per l'economia mondiale e per le
E decisa svolta in senso protezionisti va deciso svolta intenso protezionistico non credo che sia nelle carte cioè non credo che che Clinton volevo fare un ragionamento accademico verso perché è un ragionamento a Crema c'è supponiamo un'America presentata fortemente professionisti adesso sarebbe un disastro
Per l'America ma sarebbe un disastro anche per i partner commerciali dell'America cioè per il mondo nel suo complesso perché dalla libertà del commercio internazionale noi creiamo degli incentivi alla specializzazione alla migliore utilizzazione delle risorse alla ricerca dell'efficienza che sono il motore dello sviluppo economico quindi sarebbe veramente un fatto molto grave non dimentichiamo perché tutti parlano la crisi del ventinove Pro occorrerebbe anche studiarne le cause una delle cause della crisi del ventinove fu una legge negli Stati Uniti la sua oli
Caprotti appunto introdusse degli elementi di protezionismo talmente forti che fece che contribuirono a trasformare quella che sarebbe stata una recessione moderata nella catastrofe che poi tutti conosciamo protezionismo è una brutta bestia speriamo che non ci riguardi a breve scadenza ecco
E poi il perché qui il protezionismo è una brutta bestia tu hai detto appunto perché si restringe il commercio internazionale questo che effetti però invece avere un unico mercato mondiale di Scream rimosse ovviamente nella malaugurata ipotesi che avanzasse la questa bestia del protezionismo avremo invece tant'
Nani segmentare i cioè praticamente per capire
Se proprio vogliamo fare un nel tempio di tipo didattico per capire che cosa significa una riduzione degli scambi internazionali immaginiamo a che cosa accadrebbe se non ci fosse più lo scambio Inter individua se non ci fossero scambi Inter individuare ognuno di noi dovrebbe prodursi da sé tutto ciò di cui ha bisogno vivrebbe seppure riuscire riuscisse a vivere una vita assai comincerà perché che cosa riuscirebbe a produrre al massimo quel poco gli basta per sopravvivere eccetera
Se noi siamo riusciti a ottenere le norme sviluppo economico che l'umanità ha avuto una Società di così grande complessità è stata grazie allo scambio ora così come per lo scambio Inter individuale all'interno di un Paese ex se considerazioni valgono per lo scambio internazionale che si riducono gli scambi internazionali ogni Paese costretto a tentare di fare da soli
Tutto ciò di cui ha bisogno dei comuni non si può non può ricercare l'epicentro specializzarsi nelle cose che fa meglio è condanno grosso perfette agli altri paesi specifica specialmente dovrebbe sarebbe obbligato a produrre se non vado errato
Da solo quelle cose che gli converrebbe molto di più perché costerebbero di
E certamente ecco perché in genere lo scambio internazionale conduce a una la rinuncia allo scambio internazionale conduce una contrazione del reddito ce ne guardiamo ai grandi miracoli economici del nostro tempo e sono soprattutto i nuovi paesi industriali dati le cosiddette tigri asiatiche tutti questi Paesi dal Giappone fino a Singapore Hong Kong la Corea del Sud Taiwan eccetera hanno tutti conosciuto lo straordinario sviluppo che hanno avuto grazie all'apertura dei mercati internazionali
Potrebbe essere interessante da questo punto di vista sempre questo discorso ripeto teorico perché ovviamente
E e che spesso una politica fortemente Prophet protezionistica a livello economico si sposa poi conformando politiche sostanzialmente autoritaria
Certamente si sposa un forme autoritarie e poi soprattutto c'è un fatto che diventa la politica protezionistica una possibile causa di conflitti Federico Bastia nel secolo scorso lo diceva dove non passano le merci passano gli eserciti ora non c'è dubbio che il libero scambio da solo non basta a garantire la pace però è altresì vero il protezionismo è stata assai spesso causa di guerre
Perché il protezionismo era brutta malattia contagiosa del quando un Paese conduce una politica protezionistica questo induce altri Paesi a prendere provvedimenti di ripicca e il commercio mondiale si avvita con danno per tutti insomma queste
Saggezza da questo punto di vista né di Reagan nel resistere alle richieste di una politica professionisti era sintetizzata dalla splendida battuta dice se noi due siamo in barca e tu fai un buco nella barca se io per ripicca ne faccio un altro siamo peggio tutti e due
è con questo ovviamente questo discorso che questi discorsi valgono un'accentuata politica protezionistica si dice invece che tutt'al più nuova amministrazione democratica potrebbe cercare di proteggere un po'di più le merci americane in questo momento il mercato americano e molti in basso in particolare delle merci giapponese questo è tutt'altra è tutt'altra questione
Certamente però bada bene che quando si comincia da cedere su questo piano si mette in moto un processo politico facciamo un esempio banale immaginiamo che ci sia in Italia un settore di cinquantasette impresse tutte uguali e che una tariffa doganale avvantaggi crebbe queste cinquantasette imprese misura di cinquantasette miliardi allora ognuna di queste imprese a un incentivo di un miliardo a darsi da fare perché la tariffa doganale venga introdotta e quindi si va e con i politici perché venga introdotta cioè il costo della tariffa doganale cinquantasette miliardi viene ripartito a pioggia su tutta la collettività rappresenta soltanto mille lire per ogni italiano attesta signora capisce che c'è una simmetria fra un beneficio concentrato cioè che va pochi produttori e un danno diffuso che grava su tutti i consumatori se noi accettiamo il principio che lo Stato deve intervenire per proteggere finisce che le lobby dei produttori e chiederanno sempre maggiori protezioni il commercio mondiale un svolge per conto invece sarà se non svolge quindi
Anche nella sua versione moderata ci possono essere servo lei corre pericoli per l'economia italiana cosa vuol potrebbe voler dire una una certa propensione protezionistica la parte americana perché il
Mi sembra che fare acquisti sia alcuni settori dell'economia italiana sono molto dipendente lamenta l'American mestamente ma per l'economia italiana ci sono due problemi indiretti immediato il primo e il più grosso della trattativa in corso sul via
Che cosa gli atti FIAT generò la cui inventò interesse in cioè vuol dire Accordo generale sulle tariffe di scambi stato creato nel mille centoquarantaquattro
E un un accordo che raggruppa moltissimi Paesi del mondo e i quali assieme discutono sul come ridurre gli ostacoli al commercio internazionale proprio per le ragioni che dicevo amo prima e cioè che la pressione dei produttori nazionali pratica facilita l'introduzione di misure protezionistiche si è ritenuto necessario avere questa sorta di organizzazione internazionale pièce faciliti gli scambi ma a livello mondiale c'è l'Uruguay Round in corso di un'altra trattativa del Gatt per ridurre gli ostacoli al commercio che è in corso da diversi gli anni e che si avvia all'addirittura finalmente alla dirittura d'arrivo l'importanza di questa trattativa enorme tu pensa che è stato valutato che se va in porto a un l'intera durevolmente il reddito del mondo di oltre cento miliardi di dollari quindi non è una cifra da poco da una cifra abbastanza importante specifico per i Paesi più poveri
Quindi si se Clinton facesse sul serio sul protezionismo potrebbe far saltare la conclusione di questa Corte queste quindi la prima verifica dell'effettiva politica economica e commerciale internazionale della nuova amministrazione sarà proprio l'Uruguay gran
Grazie la seconda potrebbe essere il rapporto con l'Europa qui c'è secondo me forse una forzatura l'interpretazione della posizione di Clinton perché siccome Clinton spendere esteri sono azionista in politica estera e in genere l'isolazionismo e il compagni reale del protezionismo e allora gli forse gli attribuiscono delle velleità professionistiche perché è un isolazionista
Io mi auguro che sia così perché se invece fosse veramente coerentemente professionista questo peggiorerebbe anche le relazioni fra l'Europa comunitaria e gli Stati Uniti d'America non sarebbe un fatto grafico
Insomma ci si avvia comunque a un periodo complicato per la politica internazionale si la più grossa preoccupazione per me e che abbiamo un presidente di un partito che ha la macchina colpiti dello stesso partito alla maggioranza in tutti e due i rami del Congresso questo significa un assegno in bianco
Presidente non c'è più quella contrapposizione di poteri il presidente di un partito il congresso dell'altro partito che in fondo dava un po'
Treno all'attività del presidente speriamo questa mia preoccupazione sia infondata Menniti ringraziamo ringraziamo il professor Antonio Martino economista per questa intervista
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0