Rassegna di Geopolitica. Gli Stati uniti sono davvero in declino?

Buongiorno agli ascoltatori di Radio Radicale verrà signori geopolitica di mercoledì venticinque gennaio due mila diciassette oggi ci occupiamo di Stati Uniti e di ordine globale
Grazie alla allo slogan riassunto nella parola America Forest Donal Trump ha toccato le corde delle paure dei timori degli americani per quanto riguardava
Un declino relativo declino interno del loro Paese dal punto di vista dell'economia della competitività dell'occupazione ma anche
Una timore quello anche di un declino degli Stati Uniti nello scenario globale a fronte di competitori in ascesa
Quale con la Cina vero o meno che sia
Questo tema così come tram parla sollecitato che comunque lo ha portato alla Casa Bianca
Già da tempo che negli Stati Uniti ci si interroga su questa presunta devo declino confine del secolo americano e questo è proprio il titolo di un libro
Che vogliamo proporvi oggi e che attenzione è stato scritto nel due mila quindici è stato pubblicato negli Stati Uniti
Un anno prima delle elezioni presidenziali quando dall'altra per non era neanche un candidato all'orizzonte
Autore di questo volume un esperto di relazioni internazionali molto noto il professore Joseph Nye che insegna
All'università di Harvard ed è famoso perché come ci ricorda Angelo Panebianco nella prefazione che apre questo volume
Colui che a ha presentato la tesi cosiddetta sull'importanza del soft Power cioè per dirla con i termini di Panebianco
Quel potere culturale di persuasione che altrettanto importante della potenza economica e della forza militare per assicurare agli Stati la capacità di condizionare gli eventi internazionali
Allora vediamo che cosa scriveva nel due mila quindici Joseph Nye interrogandosi proprio
Riassumendo come titolo del libro e fine del secolo americano punto di domanda allora vediamo cosa scrive night il secolo americano è finito molti sembrano pensarla così
Sondaggi recenti hanno mostrato che in quindici dei ventidue Paesi presi in esame la maggior parte degli intervistati concorda sul fatto che la Cina scalzi era o ha già scalzato gli Stati Uniti
Quale potenza guida del mondo
In primo luogo però bisogna fare chiarezza su ciò che si intende per secolo americano quando ebbe inizio una data potrebbe essere la fine del diciannovesimo secolo quando gli Stati Uniti divennero al più grande potenza industriale del mondo
O l'inizio del Novecento quando l'economia statunitense era quasi un quarto di quella mondiale
Il secolo degli Stati Uniti definite il Paese con la più grande economia coincide grosso modo con il ventesimo secolo
Ha raggiunto il picco verso gli anni Cinquanta e si concluderà all'incirca entro i prossimi dieci anni momento in cui gli analisi si aspettano il sorpasso della Cina cadranno degli Stati Uniti
Ma siamo dunque per assistere alla fine del secolo americano non necessariamente il potere scrive Nae e la capacità di influenzare gli altri affinché questi agiscano in base alle nostre aspettative
Vi sono tre modi per farlo con la coercizione il bastone con i pagamenti la carota con l'attrazione alla persuasione
Bastone e carota sono forme di farlo paura attrazione persuasione sono forme di soft power
Ciascuna di queste dimensioni del potere è importante ed è per questo che è sbagliato prendere come parametro il solo potere economico per definire il secolo americano
Ad esempio se è vero che alla fine del diciannovesimo secolo di Stati Uniti divennero la più grande economia e anche vero che essi non furono considerati come uno dei principali attori nell'equilibrio globale del potere
Fino a quando i Presidenti io do Roosevelt e Woodrow Wilson non decidano di investire un po'di quel potere economico in spese militari
Inoltre se un Paese ha grandi risorse di potere non è detto che ha più anche la capacità di convertire quel potere in una leadership come dimostrano
Sempre gli Stati Uniti negli anni Trenta del Novecento quando scelse una politica isolazionista
Questo per dire che nel momento in cui la Cina sono passerà economicamente gli Stati Uniti
Non saremo assistendo automaticamente alla fine del secolo americano le tre dimensioni del potere economica militare che soft
Paura vanno infatti considerate nel loro insieme inoltre come vedremo l'ammontare del PIL è solo un aspetto del potere economico
Più utile allora prosegue nei definire che datare il secolo americano osservando come gli Stati Uniti e non sotto le proprie risorse economiche per influenzare l'equilibrio globale del potere
Nel diciannovesimo secolo sebbene la potenza commerciale degli americani fosse considerevole il loro Paese gioco un ruolo marginale nell'equilibrio globale del potere
Seguendo il consiglio di George Washington di evitare di rimanere impigliati in complicate alleanze i abbracciando la dottrina Monroe che chi si concentrava sull'emisfero occidentale
Gli Stati Uniti avevano scarsa influenza sull'equilibrio globale
A quei tempi non avevano un grande esercito permanente negli anni Ottanta dell'ottocento il tonnellaggio della loro Marina militare era inferiore addirittura
Lo del CIPE gli Stati Uniti non evitano di ricorrere al potere militare come il Messico altre nazioni del continente americano possono attestare
Ma l'isolazionismo descriveva l'atteggiamento del Paese verso le grandi potenze europee
Nella breve guerra Hispano americana del mille ottocentonovantotto gli Stati Uniti si impossessare o delle colonie di Cuba Portorico delle Filippine ha speso ed una Spagna in declino
Tuttavia quel periodo di imperialismo globale fu barese mentre Teodoro Roosevelt si preoccupava di investire adeguatamente in una moderna Marina e si impegnava della diplomazia globale
La politica estera americana rimaneva il senza niente concentrata sull'emisfero occidentale
Un punto di svolta fu l'ingresso degli Stati Uniti nella prima guerra mondiale
Nel mille novecentodiciassette Woodrow Wilson ruppe con la tradizione di per la prima volta invio truppe americane a combattere in Europa inoltre propose la costituzione della lega delle nazioni per organizzare la sicurezza collettiva su base globale
Dopo che il Senato americano respinse l'adesione americana tale consenso e dopo il rientro delle truppe impegnate nei campi di battaglia della prima guerra mondiale l'America torno alla normalità tra virgolette
Malgrado fossero ma è un fattore determinante per l'equilibrio del potere globale negli anni Trenta del Novecento il Paese sposo a oltranza la linea isolazionista
Pertanto sarebbe più appropriato far principiare il secolo americano con l'intervento degli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale voluto fortemente da Roosevelt
Altrettanto importanti prosegue nasce furono le decisioni prese d'atto romana rinnovati della fine della seconda guerra mondiale in merito ad una stabilizzazione della presenza militare americana all'estero
Nel mille novecentoquarantotto ed erano investendo vincenti somme di denaro il Piano Marshall del meno centoquarantanove istituito la NATO nemmeno centocinquanta sotto bandiera ONU
Furono a capo della coalizione che combatte nella guerra di Corea
Queste azioni facevano parte della strategia cosiddetta di contenimento quella di Giorgio Kennan per intenderci
Secondo Kennan ma anche apparire di altri dopo la Seconda guerra mondiale nel mondo vi erano cinque principali aree produttive dotate di forze industriale
Gli Stati Uniti in Unione Sovietica la Gran Bretagna l'Europa e il Giappone era nell'interesse americano allearsi con tre di queste cinque realtà
Per contenere la crescita del potere sovietico a oggi le truppe americane sono ancora distanze in Europa in Giappone e in Corea
Dal mille novecentoquarantacinque al mille novecentonovantuno l'equilibrio globale del potere fu descritto come bipolare con due superpotenze in posizione dominante
Gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica godevano di un potere smisurato sfruttavano le rispettive ampie sfere di influenza nel gioco delle alleanze
Competevano per far ricadere sotto la propria tutela i Paesi ancora non allineati cioè quelli fuori al di fuori del PIL blocchi i due giganti erano impegnati una corsa agli armamenti nucleari e bilanciava l'un l'uno il potere dell'altro
Dopo la caduta del muro di Berlino nel mille novecentottantanove il crollo dell'Unione Sovietica principalmente a causa di ragioni interne nel mille novecentonovantuno gli Stati Uniti e rimasero l'unica superpotenza
Servendosi di una terminologia infelice spiega mai i teorici delle relazioni internazionali chiamarono questa nuova configurazione degli assetti mondiali
Mondo unipolare qualcuno potrebbe dunque individuare nel mille novecentonovantuno la data di inizio del secolo americano
Anno in cui gli Stati Uniti si trovarono essere l'unica nazione in grado di proiettare il proprio potere militare su scala globale
In una classifica per dimensioni la marina americana risultava complessivamente pari alle diciassette flotte che la seguivano
La superiorità aerea americana la schiacciante il satellite però il totale controllo dello spazio e del cyberspazio il bilancio della difesa degli Stati Uniti rappresentava quasi la metà del totale mondiale
In simili circostanze per gli altri Stati era quasi impossibile creare coalizioni che potessero bilanciare la potenza militare America
Nella storia moderna prosegue in
Nessun altro lo Stato si è rivelato così militarmente preponderante come gli Stati Uniti
Qualche analista definisce il fenomeno egemonia americana e lo compara all'egemonia britannica del diciannovesimo secolo
Contrariamente a quanto sostengono alcuni male informati la libertà d'azione degli Stati Uniti e di molto superiore a quella goduta in passato dalla Gran Bretagna
E mentre quest'ultimo alla Gran Bretagna dovette fronteggiare vicini potenti come la Germania e la Russia l'America beneficiari due oceaniche della debolezza dei Paesi vicini
Inoltre la parola egemonie usate in modi diversi e fuorvianti
Non c'è un generale accordo sul grado di superiorità e sulla tipologia delle risorse di potere da considerare indicatori di egemonia alcuni usano i termini egemonico e imperiale in maniera intercambiabile
Ma la presenza di un impero con tutti i crismi non implica necessariamente quella di un'egemonia
Altre spiegano l'egemonia come capacità di ordinare il sistema internazionale ma sostengono che era talmente ciò è avvenuto
Altri ancora usano il termine come sinonimo di primato o della Facoltà di usufruire della maggior parte delle risorse di potere alcuni studiosi hanno descritto il periodo successivo al mille novecentoquarantacinque con un ordine gerarchico guida americana con caratteristiche liberali
Nel quale agli Stati più deboli fu dato accesso istituzionale all'esercizio del potere americano mentre gli Stati Uniti fornivano beni pubblici gestiti all'interno di un sistema multilaterale non vincolante di regole istituzioni
Come ricorda Gio I che inverni gli Stati Uniti hanno fornito servizi globali come protezione sicurezza a sostegno di mercati aperti
Che venissero gli altri stati disposti a lavorare con piuttosto che resistere alla preminenza americana ricavarne declinano
In tal senso il secolo americano potrebbe sopravvivere al primato americano delle risorse di potere alte SOSE temo che questo ordine istituzionale liberale aperto ste ormai volgendo al termine perché nuove potenze emergono
I critici sottolineano che c'è sempre stata molta commistione tra fantasia e realtà nella mitologia dell'egemonia americana
Essa spiega mai non è mai stata veramente un ordine globale ma piuttosto un gruppo di stati concentrati soprattutto nelle Americhe in Europa occidentale
Che condividevano la stessa visione politica che non sempre avuto effetti benefici sui non membri
Come osserva Henry Kissinger un ordine mondiale veramente globale non è mai esistito
Dal momento che i più grandi Paesi del mondo Cina India Indonesia che il blocco sovietico erano esclusi dall'orbita statunitense l'ordine mondiale americano riguardato molto meno della metà del mondo
In termini di equilibrio militare globale gli Stati Uniti non erano egemoni Scip in economia la leadership americana creato istituzioni regole liberale pratiche che hanno governato l'economia mondiale ma che sono valse solo che la metà dei mondo essa potrebbe più precisamente esser definito e dunque una mezza egemonia il problema spiega Joseph Nye è che gli americani hanno sempre tenuto il declino
Lo scienziato Same lattanti intorno individuò per gli Stati Uniti cinque fasi di declino nel tardo ventesimo secolo
A partire dal mille novecentocinquantasette dopo il lancio del primo satellite nello spazio da parte dell'Unione Sovietica
Dalla fine degli anni Sessanta dopo l'annuncio da parte del presidente Nixon che gli Stati Uniti avrebbero rivisto la propria strategia di alleanza internazionale a favore di un mondo multipolare
Dal mille novecentosettantatré dopo l'embargo petrolifero opera dei Paesi arabi
Dalla fine degli anni Sessanta dopo l'espansione della zona di influenza sovietica dalla fine degli anni Ottanta dopo l'esplosione del deficit fiscale e il saldo ampiamente negativo della bilancia commerciale seguiti alle politiche reaganiana
Nel ventunesimo secolo invece in una fase di declino inizia con la crisi finanziaria e la grande recessione del due mila otto questi episodi ci dicono di più sulla psico
Oggi a popolare che sull'analisi geopolitica ma mostrano anche come l'idea del declino tocchi un nervo scoperto nella politica americana
L'ansia da declino può portare all'adozione di politiche nazionalistiche e protezionistiche dannose al contrario l'arroganza del potere
I siti tale esempio nel due mila due può portare a politiche aggressive su larga scala come l'invasione americana dell'Iraq nel marzo due mila tre le cui conseguenze sono tuttora sotto gli occhi di tutti
Non c'è virtù né nella sottovalutazione né nella sopravvalutazione del potere americano queste quanto scriveva nel due mila quindici
Joseph Nye docente di relazioni internazionale all'Università di Harvard in questo libro pubblicato lo scorso anno dalla casa editrice il Mulino
Intitolato fine del secolo americano punto di domanda con questa segnalazione si chiude la portata di oggi della rassegna di geopolitica una salute un ringraziamento per l'ascolto da Lorenzo rende ci risentiamo sabato mattina alle ore sette