Oltre i confini - Assemblea Nazionale delle Camere del Lavoro e di tutte le Strutture della CGIL

La CGIL avrebbe detto evidenziasse esterne
Compost il fertilizzante
Questa Assemblea dei delegati e delegate dalla Camera dell'allora
Per andare sul merito
Sei trarsi previa
Mantenere all'affondamento avente tra sinistra
Mediante l'accordo
Minimamente sceglierne
A sostegno della Carta
A sostegno
Del referendum
A breve attinente sostegno alla carta medesima
Siete qui quindi la rappresentanza dei quasi sei milioni di iscritti alla CGIL
Tutti quanti avete fatto un lavoro enorme
Passiamo lanterna carcere con la nuova fase
Dopo
Hillary
La sentenza della Corte costituzionale ora aspettiamo soltanto la data
Da parte degli organi deputati per
Poter chiedere a tutti i cittadini italiani
Di
Esprimere due essi
A sostegno della flora e della dignità del lavoro per il nostro futuro soprattutto per il futuro dei nostri figli
Quindi ci spetta un grande compito perché ognuno di noi
è chiamato
A
Convincere
Parlare
Esprimere argomenti per permettere che
Tutti siano nelle condizioni di poter decidere di poter scegliere di recarsi alle urne
Quindi è una giornata molto importante con questo alla CGIL vuole aprire l'anno nella relazione pubblica con questa grande iniziativa
In questi giorni però abbiamo tutto il cuore in Consiglio di dolore per quello che sta è successo e sta ancora succedendo nelle terre
Colpite da
Tutte le calamità che nessuno di noi avrebbe potuto immaginare nella somma del terremoto della slavina della neve tutto quello
Che si poteva no in cui non si poteva immaginare
Ed è
Per quelle di vittime che vi chiediamo per tutto quel dolore che vi chiediamo di esprimere un minuto di silenzio in apertura dei nostri lavori
Grazie
Oggi andremo anche le testimonianze di chi vive e lavora in quelle realtà ma anche di un
Vigile del fuoco nostro delegato che ha partecipato e partecipa direttamente a
Al lavoro in quelle in quelle realtà ringraziamo davvero di cuore tutti quanti
Io chiamerei sul palco
I compagni e le compagnie che interverranno nel corso della mattinata
Mi hanno detto che la segreteria lasciamo giù ci hanno procurato sette soltanto per i delegati
Quindi intera segreteria è qua in prima fila che partecipa insieme a voi alla
Alla ascolto dei compagni le compagnie che interverranno
Che a me era e quindi alla palco
Daniel Taddei
Segretario generale della Camera del lavoro di Macerata la si sale dalla così
Poi Elisa Marchetti
Portavoce ho avuto l'Unione degli studenti universitari
Poi
Giacomo Vendrame segretario della Camera del lavoro di Treviso
Alessia Lucarelli che è una studentessa del Dipartimento Scienze dei materiali dell'Università di Bari ma lavora voucher per mantenersi agli studi
Poi Giovanni Timoteo ottimo c'è un scusate della Camera del lavoro di Teramo
Segretario della Camera del lavoro di Teramo
Lorenzo Delli Grottini della lega Speedy Spoleto Norcia
Samantha animare migliora della ristorazione della Michelin di Cuneo è una lavoratrice che lavora e politica in appalto non è azienda di appalti
E Luca Cipriani delegato dei vigili del fuoco che ha operato nelle zone terremotate
Acqua con noi
Grazie
La relazione introduttiva avviene svolta danze da Nino Baseotto al Segretario andò organizzazione quindi non ti lasciamo seduto Mati chiamiamo sul palco Nino per la relazione introduttiva
Grazie
Buongiorno
A tutti a tutto e chiare compagnie cari compagni
Il credo che il primo
Commosso accorato pensiero
Va da alle popolazioni del centro Italia
Così duramente nuovamente colpite
Da un sisma senza fine
Cui si sono aggiunti condizioni ed eventi climatici catastrofici
Di fronte alla disperazione angoscia rabbia solitudine drammatica incertezza per il proprio futuro è difficile trovare le parole giuste
Possiamo solo esprimere vicinanza cordoglio per le nuove vittime
Costruire praticare solidarietà
Sollecitare rivendicare un'azione più rapida incisiva delle istituzioni preposte
Di ritardi e le pastoie burocratiche sono inaccettabile
Al governo diciamo che è tempo di battere un colpo
è il tempo dei fatti e non delle promesse
Che il progetto Casa Italia deve essere rapidamente avviato ed attuato perché sarebbe assunto e intollerabile se la propaganda mediatica prevalesse sulla realizzazione di fatti concreti
La magistratura
Dirà se vi sono stati ritardi nei soccorsi e quindi responsabilità da perseguire
Noi
Diciamo un grazie enorme ai vigili del fuoco agli operatori della Puglia della protezione civile a tutte le altre forze e ai volontari impegnati nelle operazioni di soccorso
Senza alcuna retorica sottolineiamo come ancora una volta comparti del lavoro pubblico si distinguono per professionalità abnegazione e petizione al proprio lavoro
Donne e uomini
Che spesso oltre l'orario di lavoro si impegnano nel soccorso volontario
Come il nostro compagno Walter Bucci medico del centodiciotto
Tra i primi a raggiungere con gli sci a piedi l'albergo divido pirico piano insieme a tanti altri sei neanche a una guida alpina
Lui
Lui
Volte
E quest'altra guida alpina
Hanno poi purtroppo trovato la morte l'altro giorno insieme ad altri lavoratori altri volontari nell'elicottero precipitato in Abruzzo durante l'operazione di soccorso
Non dimentichiamo poi quanto sia difficile per molti nostri compagni e compagne continuare a lavorare senza sosta a fianco delle popolazioni colpite pur avendo la casa distrutta o inagibile e quindi una condizione personale e familiare
Di forte angoscia e preoccupazione
Al loro fianco cioè tutta la CGIL i nostri impegni a intensificare ulteriormente la raccolta di fondi e mettere in campo tutte quelle azioni che ci vengono indicate come utili alle persone colpite da questa immane tragedia
Abbiamo in atto già da qualche tempo un'iniziativa di solidarietà interna alla nostra organizzazione che abbiamo chiamato adotta una Camera del lavoro il suo territorio
Adotta una lega dello spirito e i suoi anziani
Occorre rilanciarla estenderla in modo da destinare la solidarietà delle nostre strutture alla realizzazione di piccoli progetti al soddisfacimento di tante esigenze che ci vengono via via segnalate
In una condizione difficile e drammatica come quella delle zone colpite
La possibilità di continuare a presidiare il territorio è il presupposto per assicurare ogni giorno vicinanza solidarietà e spirito di servizio verso le popolazioni così duramente provata
Vogliamo poi dire
Che abbiamo idealmente marciato con quella straordinaria marea di donne che hanno manifestato contro l'inaugurazione della Presidenza tram
Dove da subito sono risuonate le parole dell'intolleranza delle cui sono sociale del sessismo del più duro porta il sionismo della negazione dei diritti e delle tutele dell'ostilità rancorosa verso migranti e immigrati
Fulvio che legare
Giovane Segretario generale della Camera del lavoro di Imperia ci scrive
Il compagno Vincenzo Napolitano novant'anni partigiano
Immediatamente dopo la liberazione si scrive alla CGIL
Dipendente del Casinò che di Sanremo a partire dal mille novecentosessanta
Ha ricoperto vari incarichi di direzione sindacale e si è occupato da sempre della Camera del lavoro di Sanremo la sede storica in via Morato all'inizio la città vecchia
Andato in pensione dalla fine degli anni Sessanta fino al luglio del due mila sedici si impegna ad aprirla ogni mattina all'alba sistemando i giornali
Con il compagno di Sanremo ha in mente la sua immagine alla scrivania mentre legge la rassegna stampa
Ad agosto un incidente lo costringe a casa ed allora si è dovuto ritirare
Per questo motivo
Il sette settembre del due mila sedici mi ha convocato a casa sua ed ha voluto restituirmi le chiavi dalla Camera del lavoro che possedeva da prima che io nascessi
Al mio desiderio che le Continassa attenere a fermamente rifiutato dicendomi le chiavi si restituiscono al Segretario e poi al termine di una lunghissima ricchissima chiacchierata si è scusato con me dicendomi mi spiace di non poter più dare il mio contributo
Ricevere quelle scuse da un compagno che per più di cinquant'anni ha continuato a servire la nostra CGIL
Mi ha fatto uscire da quell'incontro con le lacrime agli occhi una delle più grandi lezioni della mia vita sindacale
Ogni tanto lo vado a trovare
Alla vigilia di Natale sono passato a farvi gli auguri
L'ultimo consiglio che mi ha dato è stato
Non esiste cosa peggiore che carpire la buona fede di una persona che si trova in uno stato di necessità quindi non promettere mai ai lavoratori cose o risultati che sai di non poter garantire
Questi
Sono i militanti della CGIL di cui nessuno parla mai
Sono le donne gli uomini che costituiscono la spina dorsale dell'organizzazione quelli che accolgono ascoltano danno le prime risposte incoraggiano cercano di convincere chi ha iscriverti se già non lo sei
Sono la forza del nostro tesseramento e i volti della nostra prima accoglienza
Nelle riunioni che abbiamo fatto in tutte le Camere il lavoro abbiamo ragionato di tesseramento delle sue potenzialità e dei suoi limiti
Abbiamo analizzato gli effetti di una crisi devastante che al suo decimo anno ancora non è finita che ha spazzato via interi pezzi di filiere decimato comparti
Cancellato un numero infinito di impresa e con essi privato del lavoro centinaia di migliaia di persone cambiato in peggio le condizioni di vita sbattuto oltre la soglia della povertà decine di migliaia di persone
In un simile contesto
Soprattutto negli ultimi tre anni abbiamo registrato effetti non positivi sul nostro tesseramento
Perché è un sindacato radicato già iscritti in carne ed ossa in un fantasma utili solo per gonfiare le cifre della propaganda
Nel momento in cui cala l'occupazione oppure per effetto della legge Fornero diminuisce il numero di coloro che possono andare in pensione inevitabilmente non può che risentire di tutto questo
Con le Camere del lavoro che i loro regionali
Abbiamo fissato gli impegni per questo due mila diciassette
Un piano straordinario di proselitismo per sui tanti ancora non iscritti al sindacato nei luoghi di lavoro già si organizzano
Un lavoro sistematico per sindacali e dare nuovi impresa un impegno più deciso per realizzare quella continuità dell'iscrizione tra attivi e pensionati che uno dei nostri punti deboli più evidenti
Alcuni sottolineano come negativo il fatto che alla CGIL siano iscritti quasi tre milioni di pensionati
Noi invece non ci stanchiamo di ripetere che ne siamo orgogliosi perché consideriamo gli anziani non già un peso un problema ma una straordinaria risorsa per il Paese
Mediamente iscriviamo l'hospice solo il venticinque trenta per cento degli iscritti alla CGIL tra gli atti
Questo vuol dire due cose
Abbiamo il problema di alzare decisamente la quota di attivi che restano iscritti in una volta in pensione
Ma quelli che come un disco rotto vanno ripetendo che la CGIL ormai non rappresenta più nessuno debbono preoccuparsi
Perché il fatto che almeno il settanta settantacinque per cento degli iscritti e delle iscritte all'ospite non siano mai stati iscritti prima la CGIL dice della grande credibilità e del forte appeal che esercitiamo anche sugli anziani nel nostro Paese
In ogni camera del lavoro abbiamo ascoltato tante compagnie tanti compagni ragionare con noi di tesseramento e proselitismo confrontarsi sui dati e idee proporre scenari approfondire le specificità del proprio territorio o dei comparti su cui sono impegnati
Abbiamo discusso di come dare nuovo slancio ad azioni tradizionali che nel tempo si sono dimostrati efficaci accompagnandole a strumenti nuovi spesso legati sia un utilizzo intelligente dei mezzi tecnologici a nostra disposizione
Sia a forme nuove di comunicazione e alla ricerca di modalità innovative per avere un rapporto più diretto con iscritte iscritti soprattutto nei settori e comparti più parcellizzati
Abbiamo tutti convenuto quanto sia essenziale il ruolo delle delegati dei delegati in fatto di proselitismo
E quanto sia necessario che l'organizzazione fornisca loro anzitutto con la formazione argomenti strumenti idonei a conquistare alla CGIL un numero sempre maggiore di lavoratori e pensionati
Abbiamo poi toccato con mano
La determinazione e l'impegno delle nostre strutture in particolare delle compagnie dei compagni del vinta ad attuare le decisioni del comitato direttivo nazionale della CGIL per garantire alle interferito viali il rientro da i tagli operati dalla precedente legge di bilancio
Abbiamo preso a questo proposito decisioni impegnative e anche non rituali
Che hanno l'obiettivo di mettere in sicurezza il nostro patronati
Rafforzando i timidi i vincoli di solidarietà per le strutture
Spostando risorse considerevoli verso i territori valorizzando le competenze la professionalità di chi lavora l'Inca con un forte convinto vinta mento al proselitismo nel momento in cui determiniamo
Una condizione a favore per chi è iscritto o intende iscriversi alla CGIL rispetto a chi sceglie di fruire solo di un servizio
è stata la prima volta che la Segreteria confederale ha deciso di partecipare a riunioni in tutte le nostre centodiciotto Camera del lavoro e non sarà l'ultima
Vogliamo dare ancor più evidenza al tema del testamento come priorità quotidiana del nostro lavoro perché il positivo è e deve essere un impegno per tutti
Dal Segretario generale all'insieme del gruppo dirigente degli apparati delle delegati dei delegati di tutti i nostri attivisti
Proprio per questo
Non possiamo pensare che sia possibile mantenere e aumentare la nostra forza organizzata semplicemente guardando ai nostri ambiti tradizionali di insediamento
Se così facessimo sapesse modesti nati ad un lento ma inesorabile declino per la semplice ragione che i cambiamenti in atto mutano velocemente il lavoro le professionalità i bisogni le attese delle persone
Digitalizzazione industria quattro punto zero non sono processi di un futuro lontano ma trasformazioni già in atto che cambiano e cambieranno sempre più le imprese
In un domani molto prossimo avremo imprese popolate solo in piccola parte dalle lavoratrici dai lavoratori che abitualmente rappresentiamo
Cresceranno e diverranno maggioranza lavoratori e lavoratrici con professionalità cultura attitudini linguaggi bisogni e priorità a noi in larga in larga parte estranei o poco conosciuti
Se non ci attrezziamo culturalmente prima ancora che sindacalmente si restringeva il nostro tradizionale ambito di rappresentanza
Fin da ora siamo calmati ad andare oltre quei confini se vogliamo diventare differimento anche di quelle persone interpretando le attese sapendo le ascoltare offrendo ambiti contrattuali di tutte le individuale interessanti e utili per loro
è la sfida del cambiamento che interroga anche noi la nostra capacità di stare al passo con processi profondi repentino perché se vogliamo difendere al meglio gli ambiti della nostra rappresentanza tradizionale
Abbiamo il dovere di allargare quella stessa rappresentanza
Quando ci capita di avere a che fare con una persona un un'organizzazione che consideriamo poco affidabile siamo naturalmente portati a non fare molto conto sugli impegni che dichiaro che prende
La CGIL invece considerata da Miccichè avversari un'organizzazione con la quale si può confliggere anche duramente ma che comunque seria e affidabile
E se la CGIL è presente in Parlamento una proposta di legge di rango costituzionale già impegnativa nel titolo Carta dei diritti fondamentali versati del lavoro
Discussa in oltre quarantadue mila sempre approvata da un milione e mezzo di iscritte iscritti e supportata da più di un milione duecento mila firme
Tutto questo non costituisce solo un fatto politico rilevante una novità importante sotto il profilo sia giuridico sia sindacale
Ma rappresenta anche un atto impegnativo che non solo suscita interesse ma crea attese in chi rappresentiamo ed in coloro i quali
Sono oggetto i soggetti della nostra proposta
Basta leggere l'articolo uno della carta
Per la prima volta qualcuno immagina e propone un diritto del lavoro ove siano riconosciuti uguali diritti e tutele a tutte le forme di lavoro siano esse subordinate para subordinate o autonomia
Dobbiamo essere pienamente consapevoli che coloro i quali ci rivolgiamo si aspettano da parte nostra atti conseguenti e coerenti
Prima o poi ci saranno ad esempio delle partite IVA che si rivolgeranno noi per sapere cosa intendiamo fare per loro sotto l'aspetto della contrattazione piuttosto che della tutela individuale
Qualcuno di loro ci chiederà quali ambiti di partecipazione quale dimensione associativa gli offriamo
Qual è la nostra risposta come intendiamo organizzare
Come li includiamo nel nostro esercizio contrattuale quali spazi riserviamo loro nei nostri organismi dirigenti
Siamo uno capaci
Di offrire tuteli individuali adeguate ettari da farsi preferire a chi oggi considerano l'unico riferimento di fiducia cioè il loro commercialista
La nostra Carta dei diritti quindi rappresentanti una sfida decisiva per la nostra rappresentanza ci chiede di oltrepassare i nostri confini tradizionali di andare oltre
Il senso del cammino fatto con tutte le Camere il lavoro
Il significato di questa Assemblea nazionale sta proprio qui raccogliere insieme la nuova la sfida nuova della rappresentanza che ci viene dalla Carta
E insieme andare oltre i nostri confini per innovare e confermare la nostra rappresentanza nel e del lavoro
Tanto più oggi impegnati come siamo la campagna elettorale per i due sia i nostri referenti
Voucher e appalti simboleggiano una parte dei confini che dobbiamo superare parlando della dignità di chi lavora e della qualità spessa del lavoro
Avevamo presentato un terzo quesito referendario quello sui licenziamenti illegittimi che non è stato ammesso
A tale proposito siamo in attesa di leggere le motivazioni che la Corte darà a sostegno della propria decisione
Restiamo convinti di aver predisposto un quesito giuridicamente in linea con precedenti e analoghe pronunce della stessa Corte
In ogni caso non avremo la possibilità di votare quel referendum ma ciò non ci impedisce
Di proseguire in altre forme la nostra battaglia sul tema dei licenziamenti illegittimi
Perché il diritto alla reintegra parla della libertà nel lavoro e dell'equilibrio necessario in un rapporto di lavoro sta contraente forte e contraente debole fa impresa e lavoratori
Anche se dovessimo non condividere le motivazioni della Suprema Corte non ricorreremo contro quella pronuncia di inammissibilità ma faremo di tutto perché sia cancellata l'iniquità di fondo introdotta dal giorno sa
Quella di prevedere tutte le diverse tra lavoratore lavoratore nel caso di licenziamento illegittimo
Ne la non ammissione di un quesito affievolisce il nostro impegno sugli altri due la nostra determinazione a vincere la sfida per i diritti che abbiamo lanciato
Una sfida che un risultato lo ha già ottenuto
In Italia nella politica tra i mass media si è tornati a parlare di lavoro del suo valore del suo futuro
Hanno finalmente dovuto fare i conti con la nostra iniziativa e chi ha cercato di esorcizzare la un rimuoverla giocando con le regole democratiche o con le prerogative del Presidente da Repubblica o dei giudici costituzionali non ha fatto altro che una pessima figura
Per parte nostra ogni giorno ci dimentichiamo di chiedere al Governo di fissare al più presto la data in cui si voterà per i nostri due referendum
Sapere per tempo quando si potrà votare è un fatto chi democrazia perché si dà la possibilità ai cittadini di essere adeguatamente informati e di scegliere liberamente cosa fare
Così come stiamo incontrando tutti i gruppi parlamentari ai quali chiediamo che la nostra proposta di legge la carta sia al più presto incardinata per un primo esame in Commissione lavoro della Camera dei deputati
La carta eh e resta il cuore e il fine della nostra iniziativa mentre i referendum sono un mezzo supporto
Lo abbiamo detto fin dall'inizio lo ripetiamo ora
Proprio per questo
La nostra campagna referendaria costituisce l'assoluta priorità di lavoro per i prossimi mesi
Ieri
La Corte costituzionale si è pronunciata in modo articolato sul cosiddetto italico
Chiarendo ciò che non è ammissibile ballottaggio scelta del collegio per i capilista eletti e ciò che invece non contrasta con il nostro ordinamento costituzionale come nel caso del premio di maggioranza
Come sempre da parte nostra di assoluto rispetto per le pronunce dei giudici costituzionali
Il risultato dell'intervento della Suprema Corte però
Configura una normativa giuridicamente coerente ma che non risolve il problema di fondo della governabilità che spetta al Parlamento affrontare a partire dalla persistente non omogeneità del sistema elettorale tra Camera e Senato
In questo senso a prescindere dai nostri referendum dalla data in cui saranno sottoposti al voto popolare ci sembra affrettato e sbagliato il coro di quegli esponenti politici che chiedono elezioni subito
Come CGIL ribadiamo che le urgenze vere da affrontare sono quelle sociali del lavoro della disoccupazione soprattutto giovanile e dell'emergenza terremoto
Il ricorso alle elezioni anticipate con un sistema elettorale ben lungi dal garantire omogeneità nel risultato tra i due rami del Parlamento rischierebbe di determinare un ulteriore aggravamento dei problemi veri del Paese
Naturalmente
Varranno per noi le considerazioni e le decisioni che il Presidente della Repubblica riterrà di assumere conoscendone ed apprezzandone la sensibilità istituzionale e sociale
Di una cosa tutti però devono essere certi
I nodi che abbiamo posto e poniamo con la Carta dei diritti e i due referendum restano tali e dovranno essere
Comunque affrontati
In ogni caso non abbiamo motivo per cambiare la nostra iniziativa per noi la campagna elettorale prosegue con tutta la forza e la capillarità di cui siamo e saremo capaci
A proposto dei referendum
Raggiungere il quorum è possibile difficile ma alla nostra portata
Soprattutto se sapremo parlare non solo noi stessi e al nostro mondo tradizionali di riferimento ma anche l'insieme dei cittadini a partire dei da quei grandi segmenti del mondo del lavoro che con la carta ci siamo proposti di rappresentare e tutelare
Parlare di voucher appalti significa parlare di milioni di persone della condizione loro e delle loro famiglie della prospettiva che il lavoro a nel nostro Paese
Significa anche parlare più in generale a quei due terzi di italiani che in mille modi con la protesta le lotte il silenzio il non voto la disaffezione dalla politica la sfiducia crescente nelle istituzioni
Ritengono il lavoro la sua assenza la sua precarietà la sua insicurezza la loro principale fonte di preoccupazione e il più grande problema irrisolto dell'Italia
La nostra è una sfida che non guarda al passato ma al futuro del lavoro
Una sfida per dare una prospettiva positiva i giovani affinché possano costruire il proprio progetto di vita fondato su un lavoro dignitoso
Il valore del voto il senso dei due si che chiediamo e la prospettiva e l'opportunità che abbiamo il dovere di consegnare ai nostri figli e nipoti
La piena responsabilità solidale tra committente appaltante e l'unica garanzia per i milioni che lavorano negli appalti garanzia di diritti di tutele e di rispetto delle condizioni economiche e normative previste dal loro contratto
Ed è anche però un deterrente rispetto i frequenti fenomeni di dumping fa impresa
Sugli appalti la nostra proposta referendaria eh semplicissima si torni alla normativa precedente
Anche sui voucher dobbiamo essere netti e molto chiari mascherando le facili propagande di questi giorni
La propaganda sui numeri
Poche migliaia di persone coinvolte no i dati dicono che sono coinvolte più di tre milioni di persone
Solo studenti e pensionati ma non scherziamo stata i trentacinque e trentasei anni la fascia d'età che ha più usufruito dei voucher l'anno scorso a trentacinque anni non sei Nesta utente né pensionato
Poi
La propaganda sui correttivi
Tanti annunci ma ad oggi nessun fatto concreto tanto meno il profilarsi di una maggioranza parlamentare
Corrono solo soprattutto sui media ipotesi strampalate e per lo più pericoloso al contrario delle dichiarazioni rassicuranti di molti
La dimostrazione sta nella proposta che riguarda l'ipotesi di stabilire quote massime di utilizzo dei voucher proporzionali al numero dei dipendenti di ciascuna impresa
Basta questo per capire come alcuni non abbiano l'obiettivo di normare il lavoro occasionale bensì quello di aggiungere un nuovo ulteriore devastante strumento di precarizzazione del lavoro giocato come forma di dumping rispetto al lavoro contrattualizzato
Altri
Ipotizzano un ritorno alla norma originale del due mila e tre soluzione insufficiente perché non è libererebbe il focolaio della malattia e cioè la natura non contrattuale dei voucher
Noi dobbiamo essere chiari
Anzitutto se l'intervento legislativo potrà o meno evitare il referendum lo deciderà solo la Corte di Cassazione non il Governo non il Parlamento non la CGIL
La CGIL poi a una proposta precisa per il lavoro occasionale contenuta nella Carta dei diritti così come per gli appalti
I voucher vanno provocati in favore di un nuovo strumento che abbia natura contrattuale e quindi assicuri la piena contribuzione ai fini contributivi assicurativi e previdenziali
è una posizione semplice e chiara coerente con quanto abbiamo scritto agli articoli ottanta e ottantuno della nostra proposta di Carta dei diritti universali del lavoro
La CGIL non era referendaria a prescindere
Se il Parlamento approverà su appalti e va oggi norme che colgono la sostanza alle nostre proposte scenderemo in piazza a festeggiare perché quel risultato sarà anzitutto il nostro risultato
In ogni territorio stiamo dando vita a gruppi di sostegno ai nostri due referendum aperti all'adesione al contributo del mondo del lavoro dell'associazionismo della società civile
Stiamo raccogliendo innumerevoli preziosi disponibilità che ci dicono come non siamo né soli nei suoi lati in questa sfida per i diritti
Di fronte a noi abbiamo una campagna elettorale dura
Il nostro compito è quello di mettere in campo mobilitare motivare la grande squadra di nostri delegati e delegate attivisti apparati un esercito di duecento mila persone che farà la differenza
Con il quale realizzeremo un gigantesco Porta a Porta lungo tutto il Paese nei luoghi di lavoro nelle università nel territorio
Molti cercheranno di oscurati di seppellire i nostri referendum sotto una grande cappa di silenzio
Compreremo quel silenzio con migliaia di iniziative grandi e piccole e soprattutto ascoltando e parlando con milioni di nostri concittadini
Dedicheremo ancora qualche giorno agli incontri con i nostri delegati con gli attivisti pensionati
Un modo per metterci in sintonia per motivare condividere il linguaggio i temi che tutte tutti useremo in campagna elettorale
Domani però sospenderemo la nostra campagna elettorale perché domani è un giorno importante e il Giorno della memoria
Il ricordo dell'Olocausto
Della lotta al nazismo e dal fascismo l'impegno in difesa della Costituzione nata dalla Resistenza e dalla democrazia sono un valore è un dovere che per la CGIL vengono prima di ogni altra cosa
Sabato undici febbraio
La nostra campagna referendaria entrerà nel vivo con una giornata di mobilitazione di tutti i nostri territori almeno centodiciotto iniziative tante quante sono le nostre Camere del lavoro territoriali
Realizzeremo un viaggio
Il viaggio dei diritti e della dignità per spiegare cosa non vogliamo cosa intendiamo prorogare e cosa in alternativa proponiamo
Soprattutto dovremmo convince di più che con due sì e con la Carta dei diritti si cambia la politica del lavoro nel nostro Paese e con essa si mettono le premesse per cambiare l'Italia
Vogliamo che la nostra campagna elettorale abbia come protagonisti loro
Quelli che in prima persona vivono la realtà degli appalti dei voucher della precarietà della disoccupazione della foglia e necessita che cambi la politica del lavoro e con essa cambi il nostro Paese
Loro sanno il volto la voce la narrazione della nostra campagna elettorale noi ne saremo la spina dorsale
Allora fare compagni e cari compagni lo curo che oggi ci facciamo e quello di buon lavoro
Affrontiamo questa campagna elettorale questa sfida inedita nella storia della CGIL
Ricordando sempre chi siamo cosa rappresentiamo la responsabilità che abbiamo
Avendo sempre in mente le parole gli sbarchi di attese le domande le critiche i bisogni di coloro che con la Carta dei diritti vogliamo rappresentare
Singolarmente
Uno noti luglio non basta
Ma dobbiamo avere fiducia in ciò che possiamo fare insieme nella dimensione che più ci appartiene che è quella del noi della consapevolezza dell'orgoglio di essere una squadra
Noi ce la possiamo fare
Riterremmo il lavoro oggi prigioniero di precarietà e arbitrio qui conciliando lo con i diritti universali delle persone
E con cui essi
Sarà davvero tutta un'altra Italia
Grazie
Grazie al compagno Baseotto ora facciamo partire un video
Un video di testimonianze
Possono essere i rischi miliardi nella provincia di Frosinone allora nella provincia di Frosinone nell'appalto delle pulizie nelle scuole no con la quale il Parlamento con le scuole
Dove il
Mille anni l'appalto un atto cinque il famoso detto cinque quattordici come emendato
Nel febbraio arrivato moltissimo proprio sulle lavoratori
Secondo
Altri
Regionali mai rispettato
Vanno comunque firmati
Industriale il ministro Bianchi provinciali
E
Ha lasciato morosità non ce ne siano anche i lavoratori senza stipendio senza salario comuni
Mese scorso anche
Sulla logistica venisse
Ci ha lasciato senza stipendi senza dodicesimo
Agroenergie ognuno
Senza assumere usanza Sara Valmaggi e futuro dunque futuristica anche
Saluta senza successo d'azienda CIDA
C'è già Gianni Sandon una lira insita nel prossimo
Questa è la loro che questi referendum sarà il numero
Due strutture
Proprio specifico sulla responsabilità su una misura tali temi
Annunciano lavoratori
Perché allo specifico per tutte le situazioni comunque buongiorno anche di questi beni farraginose che
Qualora vana
I lavoratori ci sentiremo più tutelati perché qualora eletti che non pagheranno comunque la si giustifica in misura committenti mi dovrà dunque facile dovrà comunque lui far carico
Ciao applichiamo Federica Rocchi lavoro a da cinque anni della Biblioteca Nazionale di Roma io mi occupo esattamente di catalogazione del materiale librario quindi svolgo un lavoro prevalentemente di ufficio
Per quattro ore giornaliere ma al bisogno veniamo
A sostiene
Andiamo a sostituire diciamo
Il personale di ruolo nei momenti in cui non riesce a fare
Ricoprire nei ruoli turni
Quindi possiamo essere definito a personale che svolge Mancini strutturali all'interno dell'istituto
Altri di noi altri colleghi svolgono si trovano più o meno tutto l'istituto quindi
Svolgono servizi al pubblico uffici accoglienza vigilanza cessi piuttosto che nelle sale nei magazzini
E come me in questo caso negli uffici
E come vedete pagati veniamo pagati tramite la raccolta Dini scontrini alimentari fino al raggiungimento di una soglia di quattrocento euro mensili
Per venti ore settimanali quattro ore al giorno
Mi sembra giusto mi sembra grave ingiusto brutto e e penso che
Noi siamo stanchi quindi a vogliamo assolutamente risolvere questa situazione
Ed angherie una regolarizzazione come tutti gli altri diciamo
Lavoratori all'interno della
Dell'istituto da un istituto pubblico che dovrebbe essere quindi portatore di legalità in cultura
Dalle solo un generoso pure dove l'ospedale Gemelli
Da primo settembre novantacinque condizionato
Il lavoro di manutenzione
Dentro al Policlinico Gemelli
Poi
Nel due mila dodici
Il
Da Di Mauro che arrivano all'uso dell'ospedale
Verso la gara d'appalto
Io che non sono sorpreso dall'organico che era una forma una certa sicurezza perché
Vengono pagati tutti i mesi farlo sulla mozione tranquilli
In via di tredici colleghi diciamo l'ho fatto un tredici per entrare in organico
Io sono rimasto ad una ditta subappaltatrice che dopo un anno pubblico specializzato
Credo un anno
L'ha deciso di riunire rinnovare il contratto
Da qui poi iniziata
Proprio il declino il mio primo personale mi dedico personale significa che
Sullo stato di disoccupazione per due mesi
Solo stiamo tuo assunto da da un'altra ditta sempre subordinato il vice di Manutencoop nell'ospedale Gemelli
Ho perso due livelli di specializzanda specializzato solo ritornando al primo livello
Operaio comune
Ho ringraziato per questo perché il lavoro non c'era
Da
Luglio
In poi lo stipendio nullo più complesso pur lavorando
Ed ecco che da ottobre dal ventuno ottobre mi trovo in disoccupazione perché il mio datore di lavoro l'uno o più indipendente
E non è più neanche il lavoro
Che lavoro faccio solo la CIACE Ministero indotta la chiama Carla banconiera la cameriera dove trovo come ne hanno pagato con voucher
In house cioè il massimo della precarietà stabilita oggi ci sai domani chi lo sa
Ma infatti un prestito in banca lo chiedi lontano no contratti non ne ho trovati non ci sono
Progettazione obiettivi di vita non può farlo no non lo puoi fare
Come mi sento
Instabile non ho stabilito di vita
Mi sento
Nessuno
Andiamo ora con le testimonianze indiretta cominciando con Daniel Taddei
Segretario della Camera del lavoro di Macerata
Ringrazio
Una segreteria nazionale per l'opportunità
Di rappresentare
In
Un'occasione così importante e significativa
Per la nostra organizzazione
Il dramma
Che stanno vivendo i nostri territori
Con decine di migliaia di cittadini di lavoratori e lavoratrici e pensionati
A causa del sisma e delle altre catastrofi
Naturali
Consentitemi di associarmi ai ringraziamenti alle forze dell'ordine
Vigili del fuoco
Protezione civile a tutti i volontari però
Ringrazio anche tutti i lavoratori lavoratrici pubblici e privati rappresentati anche dai quattro casi di testimonianza che abbiamo sentito precari
Senza diritti che al momento dell'emergenza e della crisi
Anche con il pensiero le proprie famiglie si sono impegnati ciascuno nel proprio posto di lavoro
Dobbiamo partire
Da questa giornata
Dalla campagna che abbiamo alle spalle e soprattutto quella gare
Abbiamo di fronte
Per ribadire i diritti
Di un lavoro onesto e dignitoso
Soprattutto
Per i territori che io rappresento
Perché territori che io rappresento
Hanno visto venir meno
Diritti fondamentali come quelli del lavoro che sono i diritti di cittadinanza
Noi
Stiamo affrontando
Un tipo di morte
Che è più subdola
è più strisciante
Ma
è inesorabile
La morte della speranza
L'emergenza non è finita
E la terra continua a tremare come stanotte alle due e mezzo
Sembra di essere intrappolati in un micidiale meccanismo che ci riporta al punto di partenza
Ma con più stanchezza
E con meno fiducia
Non siamo di fronte a un evento che non è paragonabile a nient'altro
Siamo di fonte
A un evento che per vastità
E per il
Protrarsi nel tempo non può essere
Paragonata nient'altro
Il trauma non è solamente
Materiale economico e produttivo
è un trauma emotivo psicologico e soprattutto sociale
Sì sono frantumate tutte le relazioni interpersonali
Un intero tessuto sociale è stato spazzato via
Nel migliore dei casi è fortemente compromesso
è veramente difficile per me
Riuscire a rappresentare
Lo stato d'animo di chi da messi
Ha dovuto abbandonare la propria casa
Di chi non dorme più nel proprio letto
Conviventi situazioni di promiscuità
Con l'intimità violata
Oppure di chi ha
Scelto
Di dover affrontare l'inverno in un camper o una roulotte
Di chi resiste dentro le aree dentro le abitazioni lesionate
Con le crepe che avanzano
Giorno dopo giorno
E quando davano la buona notte i figli
Getta uno sguardo furtivo alla borsa
Che ha sempre pronta
Vicino alla porta
Perché il terremoto può ritorna
E siamo sempre pronti all'ennesima fuga
Lo abbiamo un territorio che devastato
Cento ventidue comuni colpiti
Cinquantaquattro Comuni solamente nella provincia di Macerata su un totale di cinquantasei
Duecentottantasei zone rosse
Abbiamo interi centri storici e bordi
Con l'ATI
Abbiamo delle cittadine sopra dieci mila abitanti San Severino Tolentino che hanno interi quartieri squarciata
Municipi
Inagibili
Amministrazioni comunali che stanno allo stremo
I sindaci
Già da prima del terremoto non è che se la passassero molto bene
Con il patto di stabilità
E le politiche di alterità
Si sono trovate si trovano ad affrontare qualcosa viene normalmente superiore alle loro possibilità
Nell'isolamento e senza coordinamento
A tutto questo
Si è sommata
L'ennesima tragedia di questi ultimi giorni
E purtroppo
Certo ci sono voluti due metri di neve le vittime dirigo piano per riaccendere le telecamere sui nostri territori
Non abbiamo avuto delle deportazioni sono migliaia i cittadini che sono stati spostati dall'entroterra alla costa
Cinque mila solamente in provincia di Macerata
Ci sono lavoratori che fanno quotidianamente centinaia di
Chilometri per ritornare nel proprio aziende
Quelle poche che sono rimaste
Sono più di
Mille
Le attività produttive
Distrutta
Con il maltempo degli ultimi giorni
Trenta mila utenze trenta mila cittadini sono stati
Senza
Energia
Immaginate che cosa possa essere
Affrontare al freddo all'oscuro la paura del terremoto e la paura della neve
Qual è il modello di ricostruzione
C'è una totale assenza di dialogo
Moduli abitativi non sono arrivati
Se arriveranno i container avranno bagni
E cucina in comune
Stiamo assistendo
Ad avere informazioni anche fisiche
Diamo la Valnerina che
Bloccata e ci sono lavoratori che ha dieci chilometri dal proprio posto di lavoro devo fare centoventi chilometri devono passare da Foligno
Fiume Nera
Da tre metri cubi al secondo è passata a sette metri cubi al secondo
La cosa più grave
E che vengono meno i diritti fondamentale
Il diritto allo studio
Abbiamo i bambini che vanno a scuola turno il pomeriggio
Ci sono le iscrizioni che vengono lungo la costa
E la cosa più grave
è che la Regione Marche
Non è andata in deroga al dimensionamento scolastico
Questo significa che noi
Per l'anno accademico per l'anno scolastico due mila diciassette due mila diciotto
Perderemo scuole
E classi
Perché i bambini non hanno più le scuole non hanno più le classi si sono segnati in altre
In altri plessi
La stragrande
Nelle Marche sono ottantacinque le scuole inagibili trentasette in provincia di Macerata otto di Fermo trentadue Ascoli Piceno e cinque di Ancona
Dichiarati inagibili ma la stragrande maggioranza degli atti delle scuole dichiarate agibili non è una certificazione di antisismicità
La stragrande maggioranza delle scuole nona proprio una certificazione
C'è bisogno di un piano straordinario di edilizia pubblica è da lì che dobbiamo ripartire
C'è non è il Sita di Camerino che è stata
Piegata ma non si è
Spezzata
Futuro non crolla
Lunedì prossimo avremo il Presidente della Repubblica Mattarella all'inaugurazione
Dell'anno accademico
Se non si prevedono
Delle iniziative eccezionali non avremmo più quell'università
Perché pur con la forza e la passione non riuscirà a far fronte di un sistema che mette in competizione
Gli atenei e verrà a mancare il diritto fondamentale allo studente
Abbiamo
Dobbiamo ripartire
Dal Presidente dei territori
Perché è venuto meno anche
Il diritto alla salute
Gli ospedali compromessi
L'opportunità il Guarnieri ancora di più
Favorendo il primato il privato
I presìdi la rete dell'emergenza la Rete dell'assistenza e tutto il welfare
Ancora
Deve devono essere pagate le casse integrazioni in deroga
E bene fa la CGIL a chiedere degli interventi eccezionali
Perché abbiamo lavoratori che non possono
E aziende che non possono far fronte a questa emergenza
Noi dobbiamo partire
Da questo
Dai diritti del lavoro
Dobbiamo ricostruire un tessuto sociale dobbiamo dare dignità a queste popolazioni a questi territori allora
Veramente potremmo dire che avremo tutt'altra Italia grazie
Grazie
Daniele
Ora Elisa Marchetti portavoce Udo
Cari compagni cari compagni grazie per averci dato la possibilità di intervenire in questo grande momento di confronto e per averci dato la possibilità di esprimere la nostra voce in una fase
Tanto importante quanto delicato per il nostro Paese
Prima di parlare di scuole e università voglio fare ringraziamento a nome di tutta la meccanizzazione devono l'Unione degli Universitari della rete degli studenti medi
A tutti quei lavoratori che sono stati ricordati anche nel nel compare nell'intervento il compagno precedente che stanno ora si stanno impegnando in questa difficile emergenza
Grazie al sindacato anche per affrontare questi temi vera insomma essere vicino alle famiglie
Alle nostre famiglie hanno esclude ti anche noi colpiti gravemente comunque da da questi eventi e insomma come come sono state colpite le nostre scuole e le nostre università
Oltre i confini
Sappiamo molto bene che cosa significhi in senso positivo perché lottiamo quotidianamente in una sede né nelle nostre scuole per affermare i nostri diritti in un perimetro di opportunità sempre più ristretto
Purtroppo lo sappiamo anche perché ogni anno siamo costretti ad andare oltre i confini quelli fisici del nostro Paese per poterci costruire un futuro
Sì perché negli ultimi anni in Italia il mondo dell'istruzione è stato ad ogni livello oggetto di attacchi e denigrazione stessa sorte è toccata nel studenti prima ci hanno definito bamboccioni poi chiusi
Infine è già stato detto che possiamo toglierci dei piedi ed andare all'estero senza alcun problema
Ahimè evidente come il valore dei percorsi di istruzione degli studenti e di chi consegue i più alti i titoli di studio non sia adeguatamente riconosciuto
I dati parlano chiaro il tasso di occupazione dei laureati si ferma al sessantadue per cento nella fascia venticinque trentaquattro anni a fronte di una media OCSE dell'ottantatré per cento mentre quello dei diplomati e del sessantatré continuamente al settantasei per cento
I laureati che se ne sono andati dall'Italia nel due mila quindici sono stati ventidue mila
E le sono integrati dall'estero solo sette mila con un saldo negativo quindi di quindici mila laureati il tasso di occupazione nella fascia di età quindici e ventiquattro non cresce e addirittura scende per i giovani ventiquattr'ore il per venticinque trentaquattro anni
Davanti a questi dati impietosi in testimonia la profonda distanza tra il mondo del lavoro e dell'istruzione lo sbaglio più grave che si continua a ripetere è quello di
Riformare l'istruzione tirandola le istanze le esigenze del mondo dell'impresa
Si è affermata l'idea di un sistema di istruzione incapace di formare professionalità adeguate e più in generale di introdurre gli studenti nel mondo del lavoro ma crede che la risposta è la disoccupazione giovanile possa trovarsi in una professionalizzazione del sapere non può essere la soluzione
La realtà attuale le tasse ed è una chiave di lettura completamente opposta in al sistema di istruzione è inserito in un contesto produttivo che investe principalmente in settori tradizionali ha scarso contenuto di conoscenza innovazione
E pertanto caratterizzata da scarsa domanda di profili qualificati
Al tempo stesso proliferano strumenti come i tirocini l'alternanza scuola lavoro i corsi professionalizzanti sementi che potrebbero essere un'opportunità importante ma che sono utilizzati in modo improprio a danno di mai studenti e a danno dei lavoratori
A danno degli studenti che non hanno riconosciuto alcun diritto alcuna tutela durante queste esperienze niente rimborsi spese
Nessuna garanzia caso di malattia nessuna regolamentazione sulle ore di lavoro un danno per i lavoratori e per il lavoro attraverso questi strumenti si vanno a creare sacche di giovani ancora in formazione
Da quelle aziende possono attingere personale
Finendo per prendere il posto dissi personale regolarmente assunto bisogna ripartire da questa analisi è vero l'istruzione può essere migliorata ma il problema vero risiede nella cultura imprenditoriale produttiva del nostro Paese
Valorizzare tutte quelle esperienze a cavallo dalla formazione e lavoro lavorare sull'orientamento mettere in atto politiche per l'occupazione giovanile per la stabilità che vada molte gli sgravi proposti in questi anni sono passi fondamentali per dare una prospettiva ai nostri percorsi di studio
Danneggiamo Zatta ci hanno dato la prova che la mitologia flessibilità non serve a creare opportunità dare risposte alla disoccupazione in modo particolare a quella giovanile
Ida quesiti referendari ci toccano più che da vicino riguardavano gli studenti e le nostre famiglie il nostro futuro perché lavora sempre di un fattore determinante nei nostri percorsi
Senta di ragazzi decidono cose dove studiare in base alla possibilità occupazionali prevista alla fine del percorso sacrificando le nostre aspirazioni
Sempre di studenti lavorano durante gli studi facciamo alternanza scuola lavoro e tirocini siamo camerieri nel weekend baby sitter durante la settimana facciamo ogni tipo di lavoro durante il periodo estivo
Crediamo che sia necessario introdurre la solidarietà responsabile la responsabilità solidale negli appalti
Ne studenti vediamo i risvolti negativi sui lavoratori delle nostre mense delle nostre pulizia Händel poi tirato conseguenze che si ripercuotono immancabilmente sulla qualità dei servizi
Che di cui soffriamo in scuole ed università
E allo stesso modo sosteniamo l'eliminazione dei voucher gran parte di chi lavora durante gli studi a retribuito attraverso questo strumento o meglio è pagato per una pacatezza questo strumento un'ora sul tema rari ma d'altronde meglio così altrimenti sarebbe stato tutto in nero
Che siano venti ci o cinque ore a settimana la sostanza non cambia bisogna sottostare a precarietà e mancanza di diritti ribellarsi rischiare posto non è
Pensabile perché dobbiamo pagare le tasse universitarie delle più alte d'Europa l'affitto alle stelle in una stanza di una stanza in una città universitaria l'abbonamento esorbitante dell'autobus e libri di testo
Questi chiedere referendum poi noi sono un punto di partenza necessario e ci impegneremo per spiegarlo tutti gli studenti spiegheremo loro tributari sì al referendum ma significa fare una scelta ben precisa una scelta perché a quel doppio acido il nostro futuro
Spiegheremo loro che
Invettive sperando di quei dati allarmanti è possibile
Spiegare a coloro che le alternative ci sono e che queste passano attraverso una nuova affermazioni di diritti quei diritti che indichiamo nelle nostre proposte e che sono contenuti anche nella Carta universale dei diritti del lavoro
Spiegheremo che salgono politica per l'occupazione focalizzate sui giovani e le transizione l'educazione al mondo del lavoro che siano capaci di valorizzarne le conoscenze acquisite nei propri percorsi formativi partendo dal dare i diritti a chi Boggi questa esperienza in bilico tra istruzione e lavoro
E sviluppando nuovi strumenti direttamente di protezione nelle
Esperienze di lavoro
In questi anni abbiamo dovuto constatare come le politiche del diritto allo studio del lavoro stessero andando nella stessa direzione di smantellamento dei diritti
Continueremo come abbiamo sempre fatto ma in questo momento più che mai ad essere parte attiva
Lo faremo con una grande campagna scuole ed università in cui spiegheremo come può essere cambiato il rapporto tra istruzione e mondo del lavoro e che diritti ci spettano
E saremo in prima linea con il nostro impegno nella campagna referendaria per i due sì siamo convinti di rappresentare un valore per il nostro Paese e per la sua economia e per la sua società
Non possiamo più essere la sera generazioni di giovani costretti ad emigrare all'estero per trovare un lavoro all'altezza delle proprie aspettative
Non possiamo più essere la generazione precario dei voucher vogliamo stabilità e sicurezza nel mondo della formazione e del mondo del lavoro per tornare ad immaginare un futuro vogliamo diritti
E noi vogliamo con voi
Giacobbe brame segretario della Camera del lavoro di Treviso
Care compagne e cari compagni per noi il due mila diciassette si è aperto
Si apprende due mila diciassette una stazione a fondamentale e importante determinante la sfida per i diritti entra nel vivo la campagna elettorale su due referendum ci impone un impegno eccezionale
L'errore però che non dobbiamo fare e pensare che esista questa fase straordinaria e che questa sostituisca l'attività ordinaria sarebbe troppo comodo tenere distinti in un i due modi mi rifugio sull'ordinario
Ho scappo nello straordinario
Non è così non può essere così
Non possiamo
In una fase straordinaria come questa sospendere il proselitismo la contrattazione il milione il miglioramento organizzativo la contrattazione sociale e tutte le attività che svolgiamo all'interno delle nostre Camera lavoro
La sfida sta proprio qui unire lo straordinario all'ordinario di ogni giorno ovvero cambiare modo di lavorare
Chi ci vieta in fondo di fare iscritti come riferendo un chi ci vieta di promuovere la carta di diritti con la contrattazione per fare semplicemente duecento
Allora la grande sfida è far passare concettualmente anche attraverso questa attività la sfida politica della nostra proposta ma concorrenza sotto il profilo organizzativo e anche sotto il profilo dell'atteggiamento
Vuol dire far passare il valore politico della Carta e dei referendum non perdendo
L'attenzione all'inclusività
Che ha rappresentato un tema fondamentale
Del nelle ore nel la grande stagione per la raccolta della firme mi riferisco al coinvolgimento delle partite IVA mi riferisco al cognizioni metodi tutti quei lavoratori che per troppo tempo si sono è stato si sono sentiti esclusi dal nostro agire
Ma significa anche far passare quel valore politico che è la necessità di un cambiamento strutturale delle politiche del lavoro nodi un adattamento badi un cambiamento radicale di quelle che sono stati gli ultimi vent'anni sotto il profilo della normativa del lavoro
Il volere poli il valore politico della Carta dei referendum vuol dire avere anche molta attenzione in questa fase nel valutare quello che è successo sull'articolo diciotto
Nessuno nega il dispiacere di non avere
Il referendum sull'articolo diciotto per le consultazioni dalla sicuramente completezza l'impianto comprendendo tutti in termini rappresentanza oltre che rappresentare una battaglia e dignità che noi vogliamo contenere continuare
Ma attenzione attenzione tra di noi chi dice ora che l'arma spuntata è controproducente
Gli appalti rigo riguardano milioni di lavoratori
Allora i lavoratori delusi quelli che si aspettavano da questa battaglia forse molto di più bisogna dire che è ora per davvero di guardare al fianco di loro perché al fianco loro c'è un lavoratore degli appalti che aspetto una risposta e a capitoli o di lui
Questo vuol dire finalmente difendere il valore del lavoro a trecentosessanta gradi questo finalmente vuol dire rafforzare la battaglia di tutto il lavoro
Attraverso quella vincere anche quella
Del ripristino sulle sui licenziamenti illegittimi questo finalmente significa all'interno della nostra organizzazione fare cultura del lavoro nuova cultura del lavoro e sui voucher
Che ci dicano che siano marginali o no attenzione perché io mi ricordo la discussione sulla precarietà quando io ero liceo è una è una questione marginale non riguarderà sicuramente molti lavoratori dopo vent'anni ci siamo svegliati e ci hanno detto che il posto fisso non esisteva più
All'improvviso come fosse avvenuto tutto all'improvviso beh io penso che proprio da lì dobbiamo ora ripartire per capire che invece le regole non hanno saputo interpretare il vero cambiamento la globalizzazione quello è successo dal punto di vista sociale e produttivo all'interno dei nostri atti atti vittoria territori e che abbiamo
E che invece hanno assecondato una visione miope dell'impresa non dando risposte nessuno da questo punto di vista
Tutto questo serve per creare una nuova cultura del lavoro dicevo sia chiaro non significa banalizzare semplificare le difficoltà dell'obiettivo del percorso
Ma guardiamoci tra di noi chi nelle camere a lavoro non sa la fatica di affrontare ogni giorno il fronte
Chi non è consapevole qui dentro delle fico il tema che affrontiamo ogni giorno e che ci ascoltiamo ci aspettiamo di affrontare per tutto il due mila diciassette
Però per una volta per una volta davvero penso sia arrivato il momento che tutti noi trasmettiamo speranza e fiducia e proposte
Ci lasciamo andare per una volta pensare in grande costruiamo finalmente un orizzonte partendo dal lavoro da quello che conosce o meglio all'interno dei nostri piede territori dipende da noi i delegati la struttura aspetta questo
Abbiamo la carta il piano del lavoro i referendum la sfida è grande ma non comprendiamo forse quanto importante sia il percorso che stiamo facendo quanto sia determinante un cambio di cultura organizzativa e quindi di efficacia politica
Quanto coinvolgere finalmente i delegati i nostri delegati fra protagonisti del nostro territorio significa uscire dalla falsa retorica della centralità delle RSU ma finalmente rinnovare
Il generale la nostra organizzazione finalmente anche raccogliere nuova rappresentanza siamo pronti più di quello che pensiamo risponderanno risponderemo oltre i confini per me significa quei sto liberare entusiasmo oltre i nostri meccanismi se mi è permesso congressuali e di politica interna finalmente pensare al futuro collettivo della CGIL e non individuali di qualcuno di noi
Sono convinto di risposte eccezionali Energia per me significa ad esempio comprendere il valore straordinario della tutela individuale e del patrimonio immenso di relazioni con le persone che attraverso questa noi riusciamo a produrre nel territorio e di quant'ossia importante dare risposte attraverso questa ai problemi delle persone che entrano le nostre sedi io penso sia necessario valorizzare questo patrimonio il loro ruolo i sindacalisti della tutela individuale assieme le attivisti dei pesi c'è un'ATI viene totalmente ignorato dall'IMI Gennari o collettivo quando si parla di sindacato eppure anche loro assieme a tutti noi hanno retto l'urto delle persone all'interno della crisi nelle nostre sedi e nei nostri territori
Allora loro sono l'immagine chi ha di chi ha dato risposte valorizziamo lì sotto il profilo del proselitismo sotto il profilo la campagna referendaria nel promuovere la nostra Carta
Le Camere dal lavoro tutto questo sono insieme delle nostre sfaccettature che lì trovano uno spazio comune di enti vinte enti e agire una porta aperta sul territorio con persone che per forza per bisogno e necessità si avvicinano noi
E conoscono per la prima volta il sindacato
Con loro con tutti coloro dobbiamo riparlare di fondamentali ripartire dalla condizione di lavoro e da lì costruire il progetto di tutta un'altra Italia
Non sovrapporre immediatamente le nostre caselle ben definite di una grande ma complessa organizzazione io personalmente mi sono obbligato a partecipare agli interventi di ieri alternanza scuola lavoro all'interno delle scuole
Per vedere attraverso i giovani la raccoglie lo che raccolgono all'interno dell'Europa famiglie i genitori e per quale e per capire quali sono le prospettive anche del nostro agire sindacali
Cultura del lavoro significa finalmente riparlare nuovamente di cos'è il sindacato ma sindacato per davvero permettetemi la banalizzazione spogliatoio H Aldo al posto di spogliatoio freddo perché no meno licenziamenti un premio quando non c'era una stabilizzazione quando non c'era e che tutto questo
Tutto questo assieme è guidato da una visione di mondo da un percorso concreto di proposte torniamo a seminare non diamo per scontato nulla ricordiamoci che le nostre riunioni servono per fare meglio il nostro lavoro
Oltre i confini gli il nostro fine non le riunioni stesse ciò che per me è scontato la parola CCNL che scontata per tutto il mio voi per un ventenne non significa ancora nulla dobbiamo spiegarmelo
Così ci ritroveremo improvvisamente a parlare un mondo che a differenza di molti di noi si trova meno al faro
E disorientato dalla politica ma dalla politica senza fronti ore si aspetta risposte e che spesso si fermano purtroppo
A quelle più semplici rassicuranti e solo noi sappiamo quanto fuorvianti
E a questi e difficile spiegare com'era una volta non ti ascolterà ebbero
Ma se li raccontiamo
Dove vogliamo arrivare un bel posto la carta di diritti
E se iniziamo che per raggiungere quel bel posto
Vogliamo abbiamo un modo molto diretto inclusivo per fare per farlo i nostri referendum ma che addirittura non basta perché il percorso è più lungo e chi da soli non si inizia nemmeno il cammino molto probabilmente ci troveremo in tanti compagni ma davvero in tanti se faremo tutto questo
Allora
Se mi è permesso in conclusione per rispetto di chi ogni giorno lavora all'interno delle Camere lavorò per rispetto di chi ancora non si conosce smettiamola di affermare che il sindacato deve cambiare
Come talvolta e sento anche da alcuni dirigenti questa affermazione fatta da un dirigente è un'ammissione di impotenza iniziamo a praticare il cambiamento a dire che il sindacato sta già cambiando perché per davvero che sta già cambiando
E se ce lo dicono gli altri che il sindacato deve cambiare beh noi possiamo rispondere sì sindacato deve cambiare deve cambiare il Paese perché con due sì è tutta un'altra Italia
Ed ora Alessia Alessia la casella
è una studentessa
Che lavora anche
E vediamo come lavora
Buongiorno a tutte e a tutti
Nel due mila tre hanno presentato i voucher come uno strumento di contrasto al lavoro in nero e alla regolamentazione del lavoro occasionale quindi come una tutela maggiore dei lavoratori
Una definizione di questo tipo e quanto di più lontano dalla realtà che vivono e dall'instabilità che i voucher rappresentano oggi
Di fatto hanno sostituito delle forme contrattuali stabili che personalmente conosco solo dai racconti di persone che hanno avuto l'occasione di firmare un contratto fino allo scorso decennio
Il diritto alla disoccupazione alla malattia
Alla formazione retribuita e alle ferie retribuite la maternità e la tutela previdenziale non possano nemmeno essere in per presi in considerazione da un lavoretto mi dà un lavoratore retribuito con i voucher
Riesco a giustificare la riscossione di sette euro e cinquanta a fronte del valore nominale di dieci Euro perché almeno è garantita l'assicurazione sulla puro
Ma sono consapevole del fatto che tutto questo lavoro non abbia alcun peso dal punto di vista previdenziale
Un giorno se
E quando andrò in pensione quest'anno trascorso non avrà alcun peso per me e per chiunque si trovi nella mia condizione
E come se sparisse e io ho chiesto non l'accetto
Non posso biasimare del tutto coloro che in quest'anno mi hanno detto che piuttosto rinuncerebbe da quel minimo di garanzia
Sia per bisogno di liquidità sia perché non ne viene riscontrata l'utilità
Sono una studentessa
Per necessità ho iniziato a lavorare durante il mio percorso di studi
Molti studenti e molte studentesse hanno dovuto compiere la stessa scelta compresi alcuni miei colleghi e alcune mia collega
Gli studenti universitari spesso scelgono di lavorare loro malgrado perché la famiglia non può sostenere li completamente dal punto di vista economico e la certezza di un introito è un bisogno perché in questa condizione
Non sapere quando si lavorerà comporta in alcuni casi l'impossibilità di pagare una rata universitaria e nel caso di studenti fuori sede l'affitto le bollette la spesa
Mi piaceva l'idea di iniziare a lavorare nonostante fossi consapevole delle difficoltà che avrei affrontato per conciliare studio e lavoro e avessi preso questa decisione per necessità
Perché ritengo che sia importante avere la possibilità di emanciparsi progressivamente dalla propria famiglia
Una situazione lavorativa di questo tipo però non permette nemmeno una parziale indipendenza economica perché è legata alle chiamate che si ricevono a seconda della quantità di lavoro a cui l'azienda deve far fronte
Posso ritenermi fortunata se studio nella stessa città in cui sono nata
Perché il mio lavoro o i lavori che accetterei per necessità non garantirebbero un introito fisso e sicuro su cui potrei contare
Considerate le attuali prospettive lavorative
Se se gli assi di proseguire il mio percorso di studi in un'altra città quasi sicuramente non potrei permettermelo nemmeno se trovasse un lavoro
E quindi rinunciare a priori senza avere la possibilità di realizzarlo
Gli studenti che devono lavorare hanno diritto a delle forme di tutela per poter portare a termine la propria carriera universitaria nel caso in cui abbiamo un contratto
Ammalarsi o dover sostenere un esame però in questo caso qui valgono a non poter dare disponibilità per una o più giornate di lavoro
E questo significa non aver diritto a nessuna retribuzione
In questi casi il datore di lavoro può anche scegliere di chiamare meno spesso un lavoratore che dà meno disponibilità
Perché nessuna delle due parti a obblighi di alcun tipo
In molti miei coetanei non sia sviluppata una coscienza dei diritti anzi sono così lontani dalla realtà attuale da sembrare un'ingiustificata pretesa
Soprattutto a causa della retorica
Sul lavoro che si è sviluppata negli anni
In più occasioni mi sono sentita dire che il lavoro stabile o qualsiasi tipo di rivendicazione non solo è pura fantasia ormai ma che non è nemmeno qualcosa di legittimo a cui ambire a un giorno
Perché il posto fisso non può essere scontato altrimenti poi si lavora in modo sbagliato ma che è più giusto rendersi indispensabili per l'azienda prima di avanzare richieste ed essere propositivi anche quando questo comporta spendere tempo
è mettere in campo le proprie competenze
Essere produttivi insomma
Questa precarietà non interessa chiaramente sono la categoria degli studenti è uguale per tutte le età e per tutte le condizioni
Perché ha bisogno di autodeterminarsi nella società di mantenere se stesso se stessa è una famiglia
Perché alcuni precari oltre a dover pensare a loro stessi hanno anche bisogno di crescere dei figli
E queste famiglie non possono contare su alcun tipo di certezza questa condizione negata tutti la possibilità di creare progetti di vita sia a breve si a lungo termine
Sono state introdotte delle nuove regolamentazioni con lo scopo di limitare l'uso dei voucher
L'obbligo per i datori di lavoro di comunicare in giornata quando un lavoratore entra in servizio è il tetto massimo di circa duemila euro se si considera il singolo Ente
Ironicamente l'obiettivo di limitare l'uso dei voucher è stato raggiunto esclusivamente sul singolo lavoratore navi in generale infatti nella pratica è possibile dichiarare meno ore di quelle che vengono effettivamente svolte dal lavoratore
Oppure dichiarare tutte le ore di lavoro con la probabilità che si raggiunga il tetto massimo di retribuzione annuale consentita
Non essendoci alcun vincolo nulla vieta al datore di lavoro di chiamare qualcun altro
Oppure di ridurre il più possibile le ore di lavoro del lavoratore
E diventa una competizione tra i lavoratori una sorta di gara silenziosa a chi ha più bisogno di lavorare
A questo punto non sia nella condizione di ribattere
O si accettano queste condizioni o non si accettano
Ma non accetta sono chi in quel momento se lo può permettere
In questa ottica auspicabile una nuova regolamentazione dei voucher come previsto dagli articoli ottanta e ottantuno dalla della Carta dei diritti
Perché possano essere una forma di tutela per dei lavoratori per dei lavori occasionali e non continuativi
Perché siano un reale strumento di contrasto al lavoro in nero un'alternativa all'assenza quasi totale di diritti e non a delle forme contrattuali più tutelanti
è necessario che il sindacato riesca resti al fianco dei giovani e dei lavoratori interessati da questa condizione e da tutte le situazioni di precarietà lavorativa e coesistenza sia alle
Perché solo investendo sui diritti è possibile ridare fiato alla generazione e all'intero Paese grazie a tutti
Grazie anche ad Alessia allora abbiamo un altro video
Ti prego la regia di mandare
Santelli Rombaldi
Gioielli
Vi era
L'idea
Allora
è un'altra tranchant come minore entrata
Bisognava recarsi
Davanti a me fanno anche
Verso le cinque più cinque e venti
Ammissibile neri per ventidue milioni
Aspettare invece
Lotta
Tante entra nella sua famosa
Alle otto
Un'esperienza
Profondamente e radicalmente diverso da quello sarebbe
Tanto
Sia
Arabe
Sente anche a Jean provinciali
Comunque americana l'orario normale ad un altro problema pagate qualunque volante dall'Unione europea
Cioè balconata più ma
Penalizzante
Ma
Proprio nata
Parlava in termini
Mobilità aveva grandemente nuova
Rompendo un elaborazione
Lucrare andando a lavorare abilità
Ben vengano un errore una tardivamente
La nuova
La democrazia
è
Raccolti
E materiale
Lei
Rilevanti
Ampia
Un ambiente criminale
Oramai Nottola
La
E
Libertarie ma in particolare l'uomo
Non ammette
E i campioni
Io a Milano questo infine è stato assassinato in un treno della metropolitana Renato Briano direttore del personale della società Ercole Marelli gli hanno sparato due giovani che hanno poi utilizzato siano le Brigate Rosse iniziamo
Fate voi io logica poi
Allargare
Però chiederò il Governo
No porteranno
Che
Carrara
Allora
Persa lotta manifestazioni di protesta in tutta Italia dei lavoratori metalmeccanici contro la rottura delle trattative per il rinnovo dei contratti
Centinaia quelle in Lombardia organizzate in modo capillare in centri grandi e piccoli la più consistente è partita da Sesto San Giovanni quindici mila lavoratori hanno raggiunto il corteo Milano passando dalle sedi della talché dell'Assolombarda
Conseguenza
Il
Delle
Il
Gestione
Nei livelli
Per riuscire a coniugare i valori degli standards costruite intorno alle produzioni manifatturiere
Ormai prevalentemente di una del Policlinico prende caratteristiche etniche
Diventa
Nella quale si per privati virtuale al Consiglio che sta davanti al sindacato che ha svolto del millennio
La moltiplicazione delle prestazioni di servizi alla pessima e alle imprese
Dalle assicurazioni dei recapiti espresso dalle banche Sartori dalle Cabras alla pubblicità dall'assistenza agli anziani ed efficiente e alle palestre
Ha aperto un ventaglio di professionalità inedite il cui valore di mercato per talvolta dettata dal caso più dall'incontro tra domanda e offerta lavoro nero lavoro interinale flessibilità contratti d'area
La mia attività successiva dopo
Trentina segretario generale ristrutturazione delle responsabilità in segreteria sono in particolare quelle degli emigranti
Quindi la relativa alla sicurezza
Sull'operato
Ma anche quello del terziario dei servizi prego
Sempre
Abbiamo visto qualche immagine
Della hangar militanza di Antonio Pizzinato con la CGIL della CGIL e vorrei anche dire per la CGIL oltre che per i lavoratori e per il Paese Antonio Pizzinato è qui con noi in sala
A noi farebbe tanto piacere
Se venisse sul palco
E ci portasse una testimonianza oltre quelle che abbiamo visto ora
Grazie Antalya
Prego
Care compagne e cari compagni
Ringrazio la segreteria della CGIL
Per l'invito
A questo incontro
Il fatto di chiedere
Un intervento
Cercherò di essere molto sintetico
Partendo da un dato
Qui in brevi flash si dice
Dobbiamo ripensare come ci riorganizziamo come sindacato
Perché è cambiata l'organizzazione del lavoro i lavoratori
Allora
Mi trovavo
Nel quinto cento riduzione d'Italia e la prima cosa era la mattina alle cinque con quelli del primo turno
E poi quelli è uscito dal turno di notte
In quel luogo di lavoro
Oggi
Il novanta sei per cento lavora in luoghi di lavoro sotto i cinque dipendenti
Devo ripensare totalmente come faccio sindacato
Perché allora rimpiazzato tre volte al giorno va avanti da portineria
E
Il dialogo c'era
E mi consentiva di cogliere consentiva via via di cogliere quelle che erano le condizioni di lavoro elaborare le piattaforme partire con le lotte
Oggi
Se voglio parlare
Ho fatto l'esempio di quel luogo ma mi danno il trenta per cento e ha detto al turismo e servizi
è un altro esempio molto concreto
Allora siamo in presenza di un mondo del lavoro
Che è profondamente cambiato
Nella sua organizzazione nel suo modo da essere nelle professioni e anche nei rapporti personali
Se voglio fare il sindacato veramente devo trovare il modo e dialogare con
Quelli che sono i lavoratori e lavoratrici e perfino i giovani oggi l'ha richiamato a confrontare
Lo posso fare solo se vado nei quartieri alla sera
Con i Paesi dove abitano
E mettendoli insieme
Sentire quali sono i problemi e poi costruire il percorso
Scusate ma senza un cambiamento di questo tipo
Io credo che non riusciamo a fare il salto di
Per mera sconvolgente abituato a lavorare in una fabbrica dove andavo dalle otto alle diciassette e poi me ne andavo Piero operaio specializzato quando arrivare a fare il dirigente sindacale invece transita delle fabbriche puntone
Però fu quello che è consentito
Un grande cambiamento
Passiamo da sei mila
Ma ventinove mila iscritti alla FIOM
Quindi
Primo aspetto che con forza è stato posto nella relazione che di fronte a noi
è come
Ma lo posso fare
Se assieme
Costruisco
Le condizioni gli obiettivi e di nuovo
Scusatemi la schematicità
Si tratta
Di un processo
Che va profondamente
Cambiato in relazione come sono cambiati i mondi del lavoro
Secondo aspetto
Carta dei diritti
Allora di fronte al cambiamento
Parte dell'organizzazione e via via le macchine automatiche le catene
Sì lancio nel cinquantadue
Condirettore Dio
Lo statuto dei diritti dei lavoratori
Si è lanciato un passo più avanti rispetto a quell'esperienza
La Carta dei diritti universale dei lavoratori e si è presentata come proposta di legge di iniziativa parlamentare
E quindi è un passo in avanti
Come ci si è mossi a loro
Frattini fare anche qui un esempio spesso si dimentica i lavoratori licenziati per rappresaglia politico-sindacale de quarantasette
Al sessantanove sono stati cinquecentosettantacinque mila
Me ne sono occupato direttamente l'ultima volta che siamo riusciti almeno a ricostruire le posizioni previdenziali per i dipendenti pubblici che annovera
Era il due mila e uno
Era più di cinquant'anni che avevamo lo Stato cioè più di trent'anni che ora non lo Statuto ma non ci si pensava non si muoveva in questa direzione perché se non è che
Come noto il dissesto allora
Ci mettiamo
A portarla avanti giustamente confrontato il cinque gruppi parlamentari
Dobbiamo però contemporaneamente partendo dai singoli aspetti
Andare alla mobilitazione
Ecco stringere
Chi sta in Parlamento
Ilaria responsabilità muoversi
Formulo
Due esempi
Mi chiedevano verso eri nella Commissione parlamentare
Come abbiamo fatto affrontare il problema della non regolare del non versamento dei contributi previdenziali di chi lavorava
In appalto
I due esempi uno
Quello del Tribunale di Milano e in particolare del personale che lavorava negli uffici dove c'era
Chi faceva la battaglia
Per la correttezza si diceva Di Pietro
Io mi ricordo dico ma
Che magistrato è
Sì quelli che sono lì a partire dal
Da trascrivere le cose a fare le pulizie non sono in regola
Non mi convince almeno con quelli e abbiamo portato quell'esempio in Parlamento
E abbiamo fatto una norma molto semplice che non si versasse non consegno contemporaneamente la documentazione che ho versato i contributi
Faccio un secondo esempio
C'è un problema
Dell'atto
Della regolarità
Della tutela della salute se affrontava i problemi della bonifica dell'amianto
La più grande regione d'Italia la Lombardia stava facendo questo lavoro negli ultimi piani
Venti Avellone che era agli uffici di Formigoni che al Presidente e non c'era il rispetto nell'al punto di vista del rapporto di lavoro eccetera eccetera
Siamo partiti da quell'episodio in quei confronti l'aver portato in Parlamento e abbia portato a casa una norma che poi si è tradotta in altra
Scusatemi se faccio questi esempi e mi richiamo la mia esperienza
Ora abbiamo
Milioni
Con voucher o appalti eccetera
Si può incominciare dal singolo episodio e chiedere a chi ha la responsabilità amministrativa e contemporaneamente in Parlamento che ci si muove in questa direzione
Oppure no
Non voglio fare esempi ma credo che se facciamo questo
Abbiamo il rapporto con i giovani e le ragazze commi le nuove tipologie di rapporti di lavoro e di attività
E mi mette in condizioni quindi di essere più preciso nell'incalzare il parlamentare
Che devono esaminare discutere e portare all'approvazione
La legge
Nella Carta dei diritti ma contemporaneamente o o delle risposte a quelli che sono i lavoratori immediati
E sulla base di quell'esperienza palestre
Credo che questo è un altro dei santi che va fatto
Però per fare questo
Care compagne e cari compagni
Io quest'anno
Scusatemi
Sono settant'anni che sono iscritto alla CGIL
Quindi
Credo di averne viste
Ma con questi
Milioni visione di ragazze
Se la sede del sindacato è chiuso recente
Con il milioni
Allora Ministero quale che non sentivo la balletti a lavorare se sei filoni ce la fa e che quindi devi fare
Venire qui quando ci sono
Ho o le sedi sono aperti alla sera il pomeriggio
Cioè
Determinati
Oppure non non pensiamo di riorganizzare e quindi bisogna fare contenuti rivendicativa incensare sui singoli obiettivi
E contemporaneamente portare avanti l'obiettivo generale
è un passaggio
Decisivo anche per cambiare
Cioè per essere il sindacato dei lavoratori
Quando ci sono state trauma azioni del fordismo le catene eccetera
Il salto fu molto semplice i delegati
Piena parta di linea
Oggi abbiamo bisogno
Terzo e nella smetto rubato troppi minuti
Il referendum
Dobbiamo incalza
Dobbiamo
Operare come dicevo prima
Sia per quanto riguarda la contrattazione
Ma anche per quanto riguarda
Sia
Gli appalti sia i voucher
Mentre andiamo usiamo
I contenuti
Per fare la campagna ma anche per formare socialmente
Le nuove generazioni a quella che è la nuova realtà
E contemporaneamente portare avanti le battaglie nei confronti del Parlamento e
Nei singoli
Specifici casi ne ho fatti prima non voglio rifarne ora
Io credo
Che abbiamo un dovere
Io ricordo
E me l'aspetto veramente mi scuso
Quando
Negli anni Cinquanta di fronte alle grandi trasformazione
Sì avevo alla sconfitta della FIAT
E Di Vittorio
Disse che bisognava ripensare come verranno
Io l'avevo vissuto più drammaticamente
Perché tre mesi prima
Della FIAT si era votato la Commissione interno dove lavoravo ero stato eletto in Provincia di Terni
Vi era chi diceva che eravamo Mazzini
Perché andando
Ad adeguare
E gli obiettivi a quella che è la realtà rendevamo subalterni a quello che era il capitalismo di quel momento eccetera eccetera
La risposta che sapremo dare invece erano
E il modo per cui
Partendo da questa nuova realtà si fa la battaglia per garantire la parità di diritti
Oggi
Dobbiamo partire da quella realtà e discutere e assieme
Partendo dalle aggregazioni costruire la nuova stagione
La Campania
Per vincere
Il referendum
O comunque per costringere il Governo del Parlamento a fare due leggi che rispondono i contenuti
Per essere quella che
Si mette insieme e via via
Aggregazioni come veniva prima ho sottolineato in un paio di interventi ed a fare questo salto
Quindi
Nuova forma di organizzazione
Monitorare il per consentire I sono oggi
Del sindacato
Di poter muoversi
E contemporaneamente i contenuti
Che fanno vivere quindi nuovi colori nuove forme
E determina quella che ho coesione che altrimenti oggi non c'è via
Permettetemi risorse disse
Ribadire questo
Prima quando due erano in cattedra era molto semplice avevano le stesse
Problemi
Oggi non mi è così
Ma per quanto riguarda Gaucho né per quanto riguarda gli appalti
Né per quanto riguarda tutte le altre attività e quindi devo saperlo e mettere insieme
Io
Partecipo alle riunioni della mia regna dello SDI perché bisogna partecipare alla vita del sindacato vorrei continuare a parteciparvi ma con un sindacato
Che fa questo sardo e quando ci troviamo al prossimo congresso abbiamo le spalle
Come abbiamo avuto negli anni
Sessanta reca molte esperienze che ci hanno portato al cambiamento a fare quel salto in questa direzione grazie veramente per l'attenzione
Quando nella piccola Antonio che dal mio Segretario generale
Ci spiegava che sino a domenica potevamo anche divertirci fa delle cose diverse allora si parlava delle
Lei luoghi dove si andava a ballare ma bisognava andarci con le deleghe in tasca
Questa spera che abbiamo avuto io vorrei
Ringraziare Antonio pensione a settant'anni di iscrizione alla CGIL al Senato dalla straordinaria ma vorrei ringraziare Antonio soprattutto per una cosa
Non sempre la CGIL è stata generosa colloqui
Non sempre le discussioni sono state semplici e i giudizi sono stati quelli giusti eppure noi D'Antonio non abbiamo mai sentito in nessuna occasione levarsi una voce contro la CGIL credo che sia un esercizio
Il grande
Rispettata la nostra organizzazione Marina lezione per tutti noi sto
Oggi
Ne spiegarci perché siamo un po'in ritardo e sappiamo che il ventisei gennaio vorremmo consegnati la tessera numero uno del tesseramento del due mila diciassette
E siccome
La tessera dura solo un anno
Abbiamo pensato anche alla targa
Che adesso che consegno
Grazie infinite
La CGIL
E il suo ruolo corretto
I suoi componenti
Grazie
Grazie
Continuiamo ora
Coordinare gli interventi della mattinata
Con Giovanni Timoteo al segretario della Camera del lavoro di Teramo
Buongiorno a tutti
è un saluto dalla Camera del lavoro di Teramo a tutta l'Assemblea e un ringraziamento
Alla segreteria della CGIL per aver fornito questo spazio e questa testimonianza per una testimonianza delle vicende di questi giorni che investiranno in quattro e versato la territori Abruzzese lettera analoghi certamente
Parlare dopo
Un pezzo di storia della CGIL che sa essere ancora così vivace creativo acuto e anche in grado di
Darci
Suggerimenti sui quali è bene che magari noi riflettiamo in maniera
Concreta
E sicuramente più impegnativo
L'iniziativa di oggi tra l'altro molto importante nella definizione del lavoro che dovremo svolgere nelle prossime settimane per rafforzare
Le ragioni della Carta dei diritti universali del lavoro
Con un impegno straordinario costante diffuso per la riuscita di due referendum sul voucher appalti
Sicuramente
Il tema molto stimolante ma mi consentirete di parlarne in modo marginale solo al termine di questo intervento
Infatti dopo i tragici avvenimenti che si sono succeduti in Abruzzo nella provincia di Teramo in particolare
Senta d'obbligo di impegnare questo spazio per provare a descrivere come le calamità della scorsa settimana allo sconforto l'assetto sociale produttivo strutturale ed istituzionale dei nostri territori
Ma innanzitutto is innanzitutto sento il bisogno di esprimere la nostra del più gratitudine ad ognuno di coloro i quali appartenendo a forze civili militari di volontariato a migliaia
Hanno fornito il loro impegno nello le energie il loro sacrificio per prestare soccorso alle popolazioni sottoposta grandissime difficoltà e disagi
Purtroppo anche loro hanno pagato un prezzo enorme in termini di vite umane per la caduta dei veleni del dell'elicottero del centodiciotto alle famiglie delle vittime voglio esprimere tutto il nostro cordoglio solidarietà e vicinanza
Sentimenti che estendiamo a tutte le famiglie delle altre vittime di questi giorni quelle vi dico piano
Alle altre che hanno perduto i locali investiti dalla paura e dalla solitudine mentre magari erano alla ricerca di medicinali BILANDIFE
Certamente la fragilità del la tragedia di ricopiato l'emblema più drammatico di questi giorni quello che si sta ancora consumando Illy in queste ore ha colpito è scosso la comunità dell'intera reale a discipline non solo
Intorno a questa vicenda e alle tante altre drammaticità che eventi atmosferici e terremoto hanno generato dobbiamo misurare in Abruzzo un clima di crescente tensione l'angoscia
Per un'esperienza che ha segnato sul piano emotivo e psicologico gran parte dalla popolazione abruzzesi e teramani in particolare
Qui la grande nevicata in particolare nei giorni sedici o diciassette gennaio ha interessato praticamente tutto il territorio provinciale
Non escludendo con esclusione dei paesi costieri con una quantità di medie che da almeno un metro e del metro dei paesi collinari passata tre-quattro in montagna
Si è subito evidenziata l'assenza di misure adeguate di prevenzione programmazione e coordinamento per fronteggiare quella grave crisi
I mezzi a disposizione per la pulizia delle strade sono risultati mancanti ed inadeguate ad affrontare un'emergenza piana la nel jazz che avanzava
In queste condizioni alla mobilità che di fatto si è bloccata nella maggior parte del territorio da subito
Si è sommata l'interruzione di energia elettrica quindi del riscaldamento della mancanza di reggere fonica e in molti casi anche del metano e dell'acqua
Ma il disagio maggiore certamente era quello dell'energia elettrica pensate che circa duecento o mila utenze in Abruzzo e cento mila Teramo
Sono state le utenze si sono interrotte con
Parlando di Teramo almeno i due terzi più di duecento mila
Duecento mila abitanti che rimanevano senza energia mentre questo è durato almeno per due giorni una situazione che ha messo in grave emergenza tante troppe famiglie
Che hanno vissuto per molti giorni anche senza poter comunicare aprendo in particolare in quelle nelle frazioni montane
In quel momento ordinanza del prefetto De si indice hanno bloccato tutti i servizi pubblici mentre quasi tutte le aziende industriali hanno fermato l'attività
Per mancanza di energia elettrica per l'impossibilità di accesso allo stabilimento e in alcuni casi anche per i danni subiti dal maltempo stessa sorte per le attività commerciali di tutti i servizi privati
E di fatto tra il sedici e diciassette gennaio sia affermata completamente la Provincia di Teramo
In tale scenario è emersa solo una prevalente buona volontà l'impegno del Presidente la Provincia e dei vari sindaci
Che con un fai da te consapevoli della scarsità di mezzi uomini e risorse per fronteggiate qua da mentre tante difficoltà le richieste di aiuto e soccorso che cominciano ad arrivare hanno formulato una sede gli appelli a tutti i livelli per chiedere all'infinito
Per fortuna insieme a tanta solidarietà sono arrivati i mezzi uomini da diverse regioni italiani ma anche a desistere
Intanto in quella condizione che adesso gran parte della popolazione prigioniera dalla propria abitazione arriva il momento più drammatico le quattro scosse di terremoto del diciotto gennaio
Una fase
Che non so quanto possa essere immaginata ma che ha trovato il approvato in modo tangibile alla popolazione abruzzese tra un anno soprattutto quanti hanno visto ripetutamente tremare i muri senza la possibilità di uscire all'esterno
Ma anche chi nell'isolamento ha vissuto l'impossibilità di dare sollievo ammalati vecchi bambini per i loro bisogni
Chi nella tragica combinazione neve terremoto ha visto crollare i capannoni delle proprie attività e le stalle dei propri alimenti con gli animali dentro
Tutto questo si è vissuto nei tanti luoghi di cernita dei giorni di isolamento solo ieri sembra
Sono state raggiunte le ultime abitazioni e ancora ci sono famiglie che non hanno avuto la dal ripristino della linea elettrica
Ma l'entità e la qualità dei danni e lungi dall'essere quantificata anche perché ci sono grandi preoccupazioni per le conseguenze del vigente disgelo sull'assetto idrogeologico e sulla rete viaria
Certo una cosa può essere già evidenziata che la catena di comando della responsabilità della decisione dei soccorsi pur avendo previsto un centro operativo ha funzionato male ed in modo occasionale senza un concreti adeguato coordinamento
Ma non è questo che oggi vogliamo evidenziare
Perché se è chiaro che gli eventi atmosferici il terremoto sono sulle prime cause dell'emergenza
E dei drammi di questi giorni non v'è intollerabile
Che
Che l'ENEL
In più che l'ENEL in pratica per la seconda volta questa azienda dopo pochi solo due anni perché abbiamo avuto già un episodio nel due mila quindici nel teramano avuto comunque l'intera ha permesso l'interruzione dell'energia elettrica e tutto questo tempo
Non è più non è tollerabile e per questo chiediamo con forza al Governo Ente Regione affinché con l'ENEL affaccia su un'allegra le proprie responsabilità in una vera e propria vertenza Abruzzo
Che permetta comunque in Abruzzo di ripristinare
Una del servizio di un servizio elettrico perché ha capace realmente di gestire le esigenze i bisogni della cura della collettività
Ma dicevo sono sicuramente gli eventi atmosferici i plurimi i primi sono stati loro quelli che invano per
Hanno per me dato i primi problemi primi danni
Ma sicuramente va segnalato anche che i tagli di questi anni con l'abbandono del territorio in termini di presidio servizi competenze hanno determinato l'impossibilità di interventi preventivi consapevole tempestivi
Basti pensare che la Provincia o quello che ne rimane
Per controllare i mille seicento chilometri di strada provinciale a disposizione trentuno cantonieri
Per non parlare poi di cosa i tagli hanno comportato per i Comuni montani in termini di organico un esempio per tutti il comune di Campo posto più volte ricordato in questi giorni per problemi connessi alla diga
Hai stanno nel suo assetto solo il Sindaco è un impiegato
In altre parole dentro queste vicende c'è anche il fallimento politico di un modello istituzionale e di sviluppo che rinunciando alla prevenzione si rende responsabile dei disastri del territorio accrescendone la vulnerabilità
Un dato comune purtroppo a tante vicende simili in altri territori
Dove spesso troviamo solo i sindaci ad agire isolati dagli altri livelli istituzionali senza risorse e mezzi
Per questo bene ha fatto la CGIL Abruzzo a prendere l'iniziativa definita poi in termini unitari per chiedere all'ANCI regionale un incontro e verificare alla luce delle vicende di questi giorni la possibilità di azioni comuni a sostegno alle popolazioni colpite
Così come Telecom
Opportuna e tempestiva è stata la richiesta fatta a Regione parlamentari per la prova proroga di cassa integrazione in deroga
E mobilità
Affinché possano essere adottati nelle aree colpite dalle vicende calamità impatti ci sono migliaia di lavoratori che hanno dovuto astenersi dalle proprie attività perché impossibilità ad andare a lavoro o perché l'azienda come dicevo prima abbia subito danni non aveva l'energia elettrica in molti casi
Ancora non riprendono il lavoro nel programma tali prestava soprattutto per le piccole attività artigianali e commerciali
Per tutte queste situazioni vanno rapidamente di duali strumenti di sostegno al reddito che oltre a coprire i lavoratori
Almeno per le piccole attività con coraggio devono offrire un sostegno anche gli imprenditori così come è stato fatto in occasione del terremoto dell'Aquila
Su questo terreno va recuperato una capacità legislativa in grado di
Concretamente di leggere la straordinarietà degli eventi che abbiamo di fronte alla necessità di garantire almeno il minimo sostegno alle persone e all'attività
Lo diciamo anche perché i decreti legislativi ed applicativi che si sono susseguiti sul terremoto dal ventiquattro agosto in poi
Nella gestione
Tutti questi decreti nella gestione degli ammortizzatori c'è sociale e nella sospensione di tributi e care tasse non hanno saputo from fornire la sufficiente cari chiarezza ma al di là dell'emergenza la cosa che oggi ci preoccupa di più
Come si consente ai territori colpiti dalla crisi di questi giorni di ripartire
Guardando a una concreta prospettiva di fiducia per organizzare il futuro perché adesso il primo problema e quello della fiducia della coesione sociale
Che si è rotta per un senso di abbandono che le persone hanno vissuto nel momento di maggior bisogno di paura e di angoscia
Inoltre
Dichiarazioni di questi giorni della Commissione grandi rischi con connesso rischio Vajont sta creando una psicosi difficili da contenere
Tra l'altro tra le barriere tra le tre Biale delle tre bandiere del lago di comporta di campo posto la fa intendere questione quella dove passa
Dovete più fra quella che è più fragile e quella questa sotto la diga di Rio fucili che guarda verso la palla del romano
Così abbiamo
Oggi stimato
Con largo e con il clima che si è creato in questi giorni abbiamo stimato che dalla metà della scorsa settimana dalle città dell'Aquila e di Teramo e dalle zone interne si sono trasferiti verso il mare o altrove almeno undici mila residenti
C'è un grande reale concreto rischio di spopolamento
Ma non potrebbe essere diversamente se faccio un esempio di Teramo che sconosco un po'meglio
La ricostruzione dopo il due mila nove terremo del due mila uno del due mila nove non è ancora partita in nessuno degli otto comuni del cratere
Se pensiamo solo alle scuole in una nazione quell'occasione sono stati stanziati finanziamenti per diciannove milioni per la messa in sicurezza di ventotto plessi scolastici un solo completamento e sono quattro progetti avviati per il resto niente
Intanto è arrivato il terremoto il ventiquattro agosto e soprattutto il trenta ottobre
Che fortunatamente non ha fatto vittime ma è quello che arrecate più danni alla Provincia di Teramo
Con tredici comunista ideale cadere compreso la città capoluogo circa tre mila sfollati Lippi con quattordici mila segnalazioni di danni con controlli ancora in corso e circa duemila edifici inagibili tra i quali
Settantadue scuola
Ed oggi siamo in presenza di una serie di ordinanze come quelle del sindaco di Montorio Romano che ad oggi il Paese più grande dell'entroterra con circa dieci mila abitanti
Che se che ha stabilito un'ordinanza per la chiusura a tempo indeterminato delle scuole
Nella provincia di Teramo i problemi non sono solo quelli legati da un lato al terremoto dal maltempo
Quella che era stata per molti anni una provincia all'avanguardia in Abruzzo nel Mezzogiorno sul terreno manifatturiero industriale ed occupazionale ha conosciuto una crisi e la sta facendo scivolare nella retroguardia economica e sociale
Sono purtroppo molti dati che testimonia questo allevamento ne cito solo due
Le procedure sono complesso concorsuale del due mila quindi sono stati duecentocinquanta che sono il cinquantatré per cento di tutta la regione Abruzzo
Nel reddito pro capite dal sessantotto e si può proposto tra le province italiane nei primi anni due mila siamo scesi al novantuno esiguo e due mila quattordici al novantasei e se nel due mila quindici
Ma se questa è la situazione ed è questo
Noi non ci possiamo rassegnare accompagnare o descrive gli eventi abbiamo il dovere di sostenere e sollecitare scelte che permettono una prospettiva diversa capaci di fornire alle vostre popolazione soprattutto ai giovani altre opportunità in quei territori
E partendo dalla tragedia di questi giorni io penso che ci sia la possibilità e che sia possibile credibile e realizzabile in Abruzzo una grande vertenza nazionale per la salvaguardia rilancio delle aree interne
Nel mese di luglio del due mila quindici Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio di allora Claudio De vincenti presentando la strategia nazionale per il rilancio delle aree interne diceva
Il Governo ritiene che sviluppa la strategia delle aree interne sia un interesse nazionale perché valorizza la peculiarità del nostro Paese sia in termini di patrimonio culturale che di attività economiche
Ebbene
Quale migliore occasione di sperimentare questa strategia quale luoghi nel nostro Appennino è oggi più fra più fragile vulnerabile a rischio di desertificazione
E qui
Le azioni di prevenzione e sicurezza ordinarie strutturali se saranno garantite
Se le tutele nei territori ci saranno se i servizi si realizzeranno sia le attività economiche vengono favorite si può imparare a convivere noi lo vogliamo fare a superare i timori anche del terremoto
In questi giorni lo fanno anche in molte altre parti del mondo
Questa è un pezzo di la nostra ricchezza e noi la vogliamo conservare
Per questo oggi insieme alla CGIE l'Abruzzo ha calato e Camere del lavoro che aveva
Abruzzesi
Vogliamo qui avanzare questa proposta augurandoci che la CGIL nazionale possa affiancarsi accettare sostenerci nella programmazione attuazione di tutte le iniziative che riterremo utili in questa direzione
è una vertenza che va intrecciata con il piano di lavoro il progetto del lavoro giovanile e femminile l'avvio di questa vertenza potrà dare a fornire ragioni motivazione sostegno anche la nostra Carta dei diritti del lavoro e ai quesiti referendari
Perché in questa fase in cui in una fase nella quale ragione lavoro sono sempre più ignorate dove
La politica incapace di progettare un futuro credibile
Per la futura convivenza
Il nostro piano del lavoro il progetto del lavoro femminile e giovanile delle diverse declinazioni territoriali
La Carta dei diritti
Devono e possono fornire a noi un meritato orgoglio per le scelte
Motivare il protagonismo diffuso
In una lunga campagna elettorale dove ogni dirigente delegato iscritto potrà
Dovrà partecipare
Sapendo palpabile ragione della Carta dei referendum dentro qualsiasi di attenzione
E io sono certo
Chiudesse partendo anche dalla vertenza Abruzzo noi sapremo impegnarci a contribuire all'aggiungere di questi obiettivi perché siamo convinti che anche il Consiglio
Ci sarà un'altra Italia
Grazie
Grazie a Giovanni
Ora
Lorenzo Guerini grotte in piena dell'ANICA Spighi Spoleto North sa
Io non il non vorrei ripetere molte cose che
Molto
Sapientemente hanno espresso i compagni di Macerata e di Teramo
Sono stati veramente illuminanti di una situazione drammatica che si sta avvenendo nel
Nella zona del terremoto
Però vi ringrazio per aver dato
La parola al sottoscritto perché vuole portare la testimonianza
Di una
Nella zona dell'epicentro cioè il dramma nel dramma cioè
Io sono di Norcia
Intendo siamo cresciuti
Con questo triste fenomeno del terremoto novecentosessantadue settantuno settantadue settantanove novantasette due mila nove due mila sedici
Perché purtroppo stiamo
Al centro di questa
Maledetta faglia
Che
Interessa tutta l'Italia centrale
Ma soprattutto perché
Il dramma del terremoto in una zona di montagna
C'è una situazione aggravava non solo dal freddo
Dalla neve stamattina hanno sono partito eravamo a meno dieci
Ma da strade interrotte da mesi
Basta pensare che siamo stati un mese e mezzo isolati
Lontani da tutte
Le vie di comunicazione
Ma anche
Sono stati
Interrotti anche i servizi essenziali non abbiamo più
Ospedali
Distretto sanitario l'azienda pubblica servizi alla persona
Giù gli edifici scolastici ma anche
Ma anche i centri di aggregazione non c'è un punto dove dove ritrovarsi
Quindi il via cinema teatro le biblioteche la sede della CGIL il Circolo per l'anzianità
Siamo in un deserto sociale
E anche culturale
Via tutte le centottantadue chiese della Valnerina ombra che sono nostro
Patrimonio
Diciamo culturale e religioso via torri Castelli monasteri
Ma soprattutto
Siamo in un contesto drammatico
Dove il settantacinque per cento delle case sono
Inagibili
E ancora la ricognizione non è finita
Un dramma che si è abbattuto in realtà è quella della montagna già dimenticata e privata da una politica che disse che sostiene la presenza della gente in una
In questa zona disagiate
Una realtà che pochi conoscono compresi quelli
Che dopo quattro mesi dal sisma hanno montato stalle provvisorie fatte con teli di plastica i località che arrivano anche a mille cinquecento metri di altezza
E ancora sono state installate a oggi solo il dodici per cento delle seicento stalle
Che ne hanno e necessità
Sono stati persi quattro mesi
Con un tempo eccezionalmente mite
Fino alla fine del due mila sedici
E l'abbiamo regalato in questi quattro mesi alle pratiche burocratiche invece di sbrigarsi a fare le casette a dare risposta reale agli ovvero agli operatori economici e alle
Alla condizione tragica degli anziani
Le vittime e senza speranza
Perché hanno il serio rischio
Di non rivedere la propria casa ricostruita
Che più soffre della
Mancanza
Mancanza nella sua casa dal dalla mancanza di servizi zona dello sradicamento dalla propria terra e pensa a mia madre
Forse è una delle più
Graziani
Iscritta all'hospice CGIE
Con i soli novantatré anni
Che
è stata portata via ventiquattro agosto indica
In pigiama dalla propria casa e non c'è più esatto
Fra
I ritardi dell'emergenza
Ricaduta sui singoli cittadini che a proprie spese hanno acquistato Caserta i container camper troppe
Per poter continuare a lavorare in zona e gestire le attività economiche quelle che ancora quelle che sono riuscite a risistemare a portare avanti
Il sistema della protezione civile
Va rivisto in fretta l'emergenza non può essere gestita con l'ordinarietà
Con le gare di appalto con le procedure d'esproprio dei terreni è come se uno va in ospedale per un intervento chirurgico urgente e gli si dice
Che bisogna aspettare perché devono fare le gare per l'acquisto del bisturi o delle garanzie
In un Paese dove i terremoti sono l'ordinaria tale i cassetti e dovrebbero essere disponibile prima come dovrebbero esserci le aree di protezione civile
Invece da noi
Di recente sono state smantellate quelle del terremoto del mille novecentosettantanove
Se andate in giro per il nostro
Per il nostro
Comune vediamo un insieme
Di baracche di legno container camper come se fossero campi rom e perché la gente si è dovuta arrangiare per cercare di rimanere radicata al proprio territorio
Poi perché cambiare ad ogni sisma le procedure di intervento in Umbria quelle del mille novecentonovantasette hanno funzionato perché hanno voluto accentrare tutto input tutto a livello centrale riportiamo a livello di Regione la parte operativa anche Gentiloni e si è reso conto delle disfunzione vuole cambiare
Ma staremo a vedere
Malgrado tutto
Ci sentiamo in dovere
Di ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato
Io
Ho vissuto un dramma poi riconosciuto il terremoto del mille novecentosettantuno che distrusse la mia casa ci dissero che
Era meglio non parlarne che avremmo creato problemi al turismo e poi certo dall'alto adesso arrangiati
E così abbiamo dovuto trovare una casa in affitto di poi per ricostruire
Pian piano con tutti i sacrifici la propria abitazione che questa volta c'era nuovamente distrutto
Certo siamo
Così preoccupati per i Verdi
Segnalati ma anche quelli in via viventi relativi
Alla salvaguardia dei beni culturali in questo momento la neve e gelo stanno stralciando
Ciò che resta delle chiese e delle Castelli del monasteri distrutti o danneggiati perché gli interventi e si fanno solo hanno alcune chiese o luoghi
Più conosciuti
E purtroppo ore la cultura quello che riusciamo a salvare della cultura sarà il nostro volano di sviluppo per la rinascita
Siamo preoccupati perché c'era stata promessa la busta pesante invece bastava una virgola e per il momento non la prendiamo
Come pensionati e siamo preoccupati
Pensavamo
Di essenze di estendere i soggetti che possono sicuri e della quattordicesima invece il Presidente imprese Civoli toglierà anche quella conquistata
Perché ci dice che causa un debito implicito per le future generazioni
Ma io credo che potrebbe iniziare a far funzionare bene l'INPS per vedere le evasioni previdenziali
E forse
Diminuire i compensi loro che gente come Louis stanno percependo nelle loro funzione
E come non parlare del referendum e che in apparenza interessano più i nostri figli e i nostri voti
Ma interessa anche noi se si evadono si elude né contributi previdenziali si rischia anche la copertura del sistema pensionistico
Come speech CGIL
Chiariamo di riprendere il confronto col Governo per affrontare la fase due dell'accordo
Tra cui
Ridare potere di acquisto alle pensioni
Vi saluto
E continuate a starci vicino
Perché il peggiore nemico di una zona verremo vada specie se di montagna e cadere nell'oblio grazie
Graziana Renza
Bene Samantha Samantha anche ma
Che la guerra nella ristorazione di Cuneo
Tanti
Grazie a tutti volevo salutare ringraziare appunto per questa opportunità di poter condividere con voi la mia esperienza di lavoratrice degli appalti
Appunto nella ristorazione collettiva presso un'azienda la Michelin di Cuneo io lavoro con una multinazionale
Che si chiama Eliot ristorazione S.p.A. una multinazionale francese
Che opera in quindici Paesi
E conta all'incirca quattordicimila detti
Nel due mila dodici abbiamo vissuto
Per la prima volta un cambia parto in un clima non dico di totale serenità ma quasi perché avevamo delle tutele erano garantite dalla legge dal contratto
Clausole sociali articolo diciotto
Oggi questa serenità noi non ce l'abbiamo più il Giobatta di fatto cancellato i diritti vino i lavoratori e lavoratrici
E spesso si commette l'errore
Di pensare che tutte le multinazionali siano una garanzia di correttezza trasparenza e professionalità
Purtroppo nel nostro caso abbiamo avuto prova che non è così
Dopo i primi otto mesi di presenza della e gli orari all'interno dell'appalto abbiamo iniziato a rilevare i primi problemi
Complice anche le varie di stette di Angelo fitte e le varie associazioni datoriali
Che già lì hanno
Complicato parecchio le relazioni sindacali
Per contenere i costi dato che lei ora ha vinto quell'appalto libici legna al massimo ribasso
L'azienda ha iniziato a non consegnarci più le divise a far mancare i dispositivi di sicurezza parlo di semplici quanti Giant non chissà che cosa
A non far più arrivare le derrate alimentari
A un torto del mese Parker può correvano sforato il Budget
E quindi anche lira servizio che ne daranno frena la Michelin è iniziata diventare un po'carente i dirigenti ed io
A partire dal direttore capoarea e chi Parenzo
Si sono sentiti forti io ho trovato ho avuto questa sensazione che loro fossero forti del Giobatta
E quindi chiamavano individualmente i lavoratori in ufficio dicendo se le condizioni sono queste se non ti piace io ti trasferisco a cinquanta chilometri tu sei
Un part-time a quindici ore in cui sono problemi tua e come tale a giochi queste al clima che noi abbiamo vissuto e noi come io sono RSA delegata
Da circa dieci anni ci siamo subito accorti di questo cambiamento e come sindacato siamo intervenuti per fortuna
Appunto vi dicevo in questi appalti se di polizia che ha ristorazione
I contratti sono dieci quindici massimo diciotto ore settimanali in maggioranza siamo donne spesso purtroppo monoreddito con i figli a carico con situazioni precarie
Istituendi purtroppo li conoscete meglio di me e sono bassi
E spesso queste mie colleghe queste lavoratrici integravano
Questo stipendio
Basso con lavori nei ristoranti pizzerie bar che vengono retribuiti con i voucher colleghe che lavorano magari a sei ore
A cui vengono dati umano cioè due voucher tutto il resto viene data in nero poltrone
Se noi donne comunque
Spaventate timorose
Perché le modifiche del Giobatta attuate
Lenti non riescono a reagire per paura dipenderà anche in quella piccola
Minima
Reddito mensile che lei lo ha comunque garantisce la situazione
Che si è venuta qui a creare nel tempo ha creato malumore
Negli operai della Michelin nostri commensali
E quindi la Michelin ovviamente si lamentava con lei ora lei non rispondeva che erano i disservizi che creati da noi dipendenti
Quindi alla fine della fiera come si suol dire la colpa la ricaduta solo ed esclusivamente sulle lavoratrici degli appalti
E sia io che le mie colleghe per un certo è pari a due o abbiamo avuto la sensazione di aver tre datori di lavoro l'azienda committente la nostra azienda e gli operai gli altri lavoratori
Che poi erano un'altra categoria
A far fronte
A tutto questo si è aggiunto dal due mila e quindici lei ora iniziata non corrispondere più correttamente nelle ore supplementari da noi grave realmente lavorate
E per di più se sono stati tolti sia le ferie che i permessi da noi mai potuti
Sono quindi iniziato un periodo di incontri
Serrati tra le Filcams sia regionali prima a livello provinciale e poi siamo passati un gradino superiore regionale quindi poi
Accordi Cisi che il problema era non soltanto a Cuneo ma su tutto il territorio nazionale la egli ora la parola così si è persa poi un tavolo nazionale che
Finalmente ha portato comunque ringraziando dei dei risultati
Nell'ambito di questa vertenza però noi come Provincia di Cuneo come Cuneo stabilimento abbiamo sentito l'esigenza grazie anche e lo voglio solo interne sottolineare alla solidarietà dell'altra categoria dei dipendenti presenti nella Michelin dei chimici graffi il tempo
Di dichiarare uno sciopero all'ultimo
Gridato proprio così
Per rivendicare quelli che noi
Sono i nostri diritti essenziali nel vogliamo solo
Ciò che ci spetta quello che il contratto collettivo nazionale anche se continuano
Rinnovarlo parolacce quello lo vogliamo lo pretendiamo dato che ne sanno professionali nei loro confronti
Pretendiamo anche da loro questa professionalità ed è uno sciopero che veramente
Da noi è stato bellissimo perché è stato fatto insieme agli altri lavoratori di l'altra categoria e quindi c'è stato un momento di confronto e di
Anche di
Di Gioia
Di scandalo finalmente ci siamo sentiti per una volta uniti
Dopo tanto
Ci sono state anche purtroppo sempre all'interno della Michelin
Non è la mia categoria mai un appalto di pulizia dei lavoratori che e noi siamo stati vicini abbiamo seguito
Veramente difficili sono passati sono quasi tutti esclusivamente lavoratori extracomunitari purtroppo
E passano da una cooperativa all'altra che non è che fallisce e tanto quanto inseguire prende i soldi semplicemente smette di pagare cambia nome che poi alla fin fine sono sempre gli stessi personaggi fanno gioco delle campanelle senta
Ma si parla di
Numerose mensilità arretrate
Mai pagate e quindi anche qua è stato grazie alla solidarietà l'intervento intercategoriali Arce dove le categoria realmente hanno lavorato insieme per far pressioni sulla committente per ottenere quello che poi era dovuto
Ripeto la vita dei lavoratori negli appalti di qualsiasi categoria naturalmente peggiorata Giobatta
Pag sulla pelle degli appalti al massimo ribasso sia nella pubblica amministrazione che nel settore privato
Viola
Sto raccontando tutto questo ma sottolineare l'importanza dei quesiti referendari promossi dalla CGIL i voucher che sicuramente non hanno legalizzato assolutamente nulla ma hanno dato
Il modo di nascondersi dietro un dito a chi già prima non era né corretto né preciso e secondo quesito referendario che per noi importantissimo
Che
Andrebbe a riformare quello che era farne erano
Ha fatto oltretutto arresto noi abbiamo bisogno
Più che mai
Impegnarci seriamente nella buona riuscita di questi referendum abbiamo abbiamo bisogno di ritornare i valori fondamentali della costituzione di questo Paese
Dobbiamo informare a raggiungere le coscienze dormiente purtroppo di molti italiani
E secondo me
Possiamo farcela bastano due sì e ce la facciamo grazie
Trapanesi
Ora
Siamo arrivati anni l'ultimo intervento ha prima che ne conclusioni del Segretario generale Lucca Cipriani
Il nostro delegato
Meno dei Vigili daccapo atterrato sulle zone terremotate
Grazie
Sì grazie molto brevemente io non posso che questi Molinaro tutte le difficoltà
Che sono state testimoniato del conto alle compagne e compagni che mi hanno proceduto in ordine a questo sisma del servizio Silvano omologo l'emergenza che dura da più di centosessanta giorni quarantacinque milioni scorse
Uno ogni quattro minuti gli ho fatto trentadue giorni in quel luogo diviso in quattro turni ridotto giorni ciascuno
E devo dire quando è finito se hai provato se provato in quanto come lavoratore era quello il tuo lavoro perché anche questa immagine che vogliono far passare del vigile del fuoco orrore e quanto di più sbagliato ci possa essere
Quello che è emerso corporatura farlo lo fai
Però incontri un'assenza della politica nazionale che non è giustificabile perché al di là di tutti gli alloggi che sono stati fatti io non posso che confermare ciò che noi abbiamo visto
Non siamo impiegati sul posto dall'inizio dell'emergenza nuovi assessori vigili del fuoco che hanno assicurato soltanto cinque mila presenze noi vigili del fuoco siamo ventotto milioni
Quindi significa che la macchina ormai della
Del soccorso si sta stressando così tanto che se non si investe puntualmente qualcosa pacata
Allora vi
Io dicevo sempre alla gente che incontravamo durante i nostri
Sopralluoghi perché non c'è solo l'emergenza oltre sul soccorso ci sono anche dei momenti di incontro di confronto per fortuna con queste lavoratrici e lavoratori cittadine e cittadini che che hanno un difetto
Non ti chiedono nulla seppero sono vanno nella zona rossa da suoli a prendersi immateriali perché sulla gente di montagna sono abituati a convivere con l'emergenza
Ad un'emergenza tutti i giorni e pur di andare andare a mangiare Gatto bypassano la zona rossa i controlli e militari
Per non disturbare i vigili del fuoco
Quindi come dire
Sono persone che ti lascio nel cuore in qualcosa di così importante che tu non puoi pensiero
Allora io dico perché siamo in casa nostra
Nei vent'anni fa abbiamo lanciato una grande iniziativa sul diritto alla sicurezza
Comunque il diritto alla sicurezza che dovrebbero far parte della più grande Protezione civile
Cos'è successo in questi anni perché la protezione civile si intitola
Allora noi abbiamo dovuto tre modelli a confronto quest'ultimo questo modello la fai da te
Ci sono i vigili del fuoco che assicurano il soccorso dunque Brunetti avanzi e fare quello che poi sapendo che solo principalmente comuni di montagna quello tecnico comunale
Ovviamente nel frattempo continuo parlare male del lavoro pubblico quel lavoro pubblico non usate dobbiamo tagliarlo l'abbiamo tagliato poi arriva la nevicata
Hai tutti i mezzi alle Province ha eliminato le Province hai tolto i dipendenti pubblici non è da parte degli appalti privati tra i tempi cosa
VII responsabile non solo i soccorritori metterci al perché sperare che si dica che tutto ricade sulla responsabilità
Di una dipendente dalla prefettura non è vera questa cosa al di là del fatto che inizierà una catena di comando dietro
E al di là del fatto che la missione quella di responsabilità l'abbiamo fatta Gentiloni nel momento in cui ha dovuto dire
Che il commissario straordinario daranno darà dei poteri straordinari allora basta diciamo cos'è accaduto in questi anni
Noi come CGIL abbiamo lanciato un'iniziativa nel novantasette che era praticamente fatta alla soglia della riforma del Titolo quinto della Costituzione di già hanno detto portate pazienza abbiamo fatto dell'altro
La
Protezione civile se vogliamo dire funziona funziona dalla previsione e funziona si sapeva che arrivava la neve coi Tremonti sono un po'anomali quindi
Ma c'è anche il fatto della prevenzione e questo è un Paese prima di far diventare eroi vigili del fuoco perché vanno soccorrere feriti e morti forse sarebbe meglio garantire scuole sicure catrami sicuri aspra
Perché è lì che mandiamo
E non è una vergogna locali abbiamo l'orgoglio di averlo detto quelle cose qua in tutte le sedi nostre
Quelle parlamentari quelle sindacali fra i cittadini
E non è andata
Perché c'è un problema che sta dietro tutto ciò
E che
Sta trasformando la Protezione civile in un sistema militare e sta vincolando i vigili del fuoco in un sistema militare
C'è un'evoluzione in questo paese c'è la burocrazia dei prefetti grave espone
Perché è una qualche cosa che dobbiamo dirlo
Se l'avessi tutto il dibattito sulla ricostruzione come stanno aumentando di oppressione la buona fede di chi fa sindacato di far politica di chi lavora nel pubblico buona fede di tutti però non può viaggiare molto in corso parlare di ricostruzione
E bypassare nel fatto che Lo Presti la possibilità
Di riavvicinare quella gente che vive in quei luoghi tira
Gli animali in quei luoghi più ha bisogno di fare comunità quel servizio variazione su Caserta è meglio che non costano nulla
E che potrebbero che apprezzare il portato di mesi fa
Mentre la burocrazia si interrogava sul cosa fare allora io non voglio pensar male devo dire
Ho dormito poco entreremo perché volevo che proprio ora
Dopo la scossa del ventiquattro agosto
Penso che gli interventi siano stati puntuali la strada del soccorso funziona nonostante ci siano difficoltà i numeri
C'è stata per la grande scorsa del trenta ottobre che ha cambiato completamente lucernario
Posso dirvi come esperienza personale ho avuto come l'impressione che la politica nazionale e non se ne sia accorto
E che quindi quell'allargamento del dramma che hanno vissuto quelle popolazioni più sia arrivata
A chi doveva quella emergenza gestirla loro senza
Vuole ad esasperare critica perché ripeto penso che la buona fede di tutti
Si accantona grande campagna per i diritti che stare impartendo quell'ennesimo vota sempre se ovviamente solo dalle compagne e compagni CGIL
Scrive che dobbiamo vincere
Potessimo mettere assieme a favore di queste popolazioni una campagna per il diritto alla sicurezza e alla protezione civile che funziona in un Paese che sappiamo essere a rischio dunque per assicurare i nostri giovani un qualcosa di più nel futuro e avverrebbe in ogni vittime meno ora voi
E minor bisogno di meno soccorsi secondo me lo faremo un grande servizio questo Paese
Approfitto per dire però una cosa permettetemi di dire
L'ultima noi siamo dipendenti pubblici come tanti dal prevenuto
Sia chiaro che noi non siamo a noi siamo un cuoco la nostra proposta era di essere collocati assieme alla Protezione civile nel Dipartimento di Protezione civile
Se così fosse stato questo sistema avrebbe avuto una spina dorsale per i soccorsi e una risposta da dare
Alle Regioni che non l'hanno avuta nel momento in cui lo chiedevano agli enti locali
Se così fosse stato sarebbe stato meglio possiamo ritrovarci secondo me è un dovere che non abbiamo quell'organizzazione che da solo realizzare organizzativa che permettono a seguito anche il sito di grazie
Grazie a Lucca
Ora e il Segretario generale della CGIL Susanna Camusso
Care compagne e cari compagni
Vorrei partire da riaffermare
Che noi vogliamo bene al nostro Paese
Ed è la ragione di questo volergli bene che ci ha portato oggi raccontare attraverso i segretari delle Camera del lavoro attraverso
I vigili del fuoco attraverso le compagnie che sono intervenute le ferite del nostro Paese
Perché volergli bene vuol dire anche immaginare pensare che noi vogliamo di nuovo un Paese dove si viva tranquillamente si abbiano delle prospettive
E allora delle ferite oggi parliamo perché le ferite di questo Paese sono all'origine dalla nostra iniziativa della nostra mobilitazione
E dobbiamo dire neanche gli aspetti
Di cui raramente si discute ma che invece
Pensiamo stiano diventando la caratteristica
Della politica
Non sentite intorno a voi
Un cinismo che cresce
Un'idea
Che il dibattito la discussione
Si è sempre più
Portata denigrare quelli che devono discutere invece che a risolvere i problemi
Perché non riesco a capire quale ragione ci possa essere
Per cui i lavoratori
Una parte dei corpi dei lavoratori della funzione pubblica
Tra cui i vigili del fuoco nel mese di gennaio di quest'anno
Nel mezzo dell'emergenza dichiarata hanno scoperto di non avere più di ottanta euro in busta paga
Quale giustificazione ma ci può essere se non quella che si vede nelle piccole cose
Di un cinismo continuo che continua a pensare che i diritti le condizioni delle persone non sono quelli da cui si deve partire ma sono semmai l'ultimo dei problemi e troppo spesso la fonte da cui trarre risorse per fare dell'altro
Non possiamo non vedere
Che la parola diseguaglianza che era stata da tanto tempo cancellata dal vocabolario italiano è tornata ad esserci
Ma rischia di essere una parola troppo dedicata ai convegni e poco invece alle politiche che si fanno concretamente e quotidianamente
E non possiamo non vedere
Che la disoccupazione giovanile e continua a essere grande dramma di questo Paese ignorato nei provvedimenti e nelle scelte che si fa
E tutto questo che sono le ferite del nostro Paese
Quale drammatica
Del centro Italia delle zone terremotate
Del sacrificio di tante persone
Quelle che appaiono meno evidenti perché magari non sono
Disegna grigio verticalmente che riguardano i giovani che continua a farla valigie ad andarsene dal nostro Paese
Quelle che magari non vediamo ma che rappresentano lo spopolamento progressivo di certe zone
Tutte queste
Sono quelle diseguaglianze quei divari
Che noi abbiamo il dovere
Di non permettere che si allarga
Ce l'abbiamo ce l'abbiamo come organizzazione ce l'abbiamo come sindacato
Ce l'abbiamo perché noi abbiamo due lungo il due mila sedici fatto lungo viaggio per questo Paese
Abbiamo cominciato con le assemblee abbiamo proseguito
Con la raccolta delle firme con tutte le iniziative
Abbiamo parlato con milioni di persone
E a milioni di persone a cui abbiamo parlato abbiamo detto che la diseguaglianza era insostenibile insopportabile perché bisognava ricostruire un orizzonte differente
E pensiamo che
Non basta
Avevo fatto al viaggio del Paese ad aver affermato tutto questo
Che ci sia un tempo e quel tempo e oggi in cui bisogna abbassare a fare delle cose
Bisogna cioè non continuare ad immaginare che possiamo elencare le emergenze ma dobbiamo trasformarle nelle nostre proposte
Ma siccome le proposte le abbiamo bisogna che continui smettiamo anche di dirci che ci vogliono le proposte e bisogna come ci ha detto Antonio con grande chiarezza cominciare a praticare le proposte che già abbiamo
E ne abbiamo ancor più bisogno perché l'aria intorno a nove
Non solo quella del nostro Paese
Ma l'aria che c'è intorno a noi in Europa e nel mondo è un'aria che non suona bene per il lavoro
Si citano tanto
Le lezioni americane la vittoria di Trump
La Braxton
Tornano a essere nel dibattito economico le parole del protezionismo
Continuano a crescere quelle
Del populismo
Continua a crescere la sensazione che ci siano delle minacce intorno a noi
Conosciamo chi pensa che bisogna
Invocare soluzioni alla Franco come quelle del protezionismo anche per il nostro Paese
Immaginate che il nostro Paese con i dazi le barriere fuori dall'euro
La deriva finale verso un sistema produttivo già in difficoltà
E allora siamo coscienti delle minacce che ci sono ma dobbiamo bisogno di tradurle
Una cosa precisa
Che è quella che non si può più pensare
Chi le vittime dei processi senza regole che sono poi
Nel dibattito politico e ceti medi e che noi sappiamo bene essere il mondo del lavoro
Che quelle vittime continuerà a essere le vittime delle nuove politiche che verranno
Non perché pensiamo
Che il mondo possa diventare più piccole non più globale
Il mondo è globale
Lo diciamo ai tanti che ancora pensano di poter mettere le barriere
Può costruire muri rispetto ai processi l'immigrazione del mondo il mondo globale e non può esserci perché sarebbe da più la più grave delle ingiustizie un mondo che pesa che possono viaggiare le merci ma non possono viaggiare le persone
Perché questa rovesciamento dei principi fondamentali
E noi sappiamo bene che nei processi di globalizzazione c'è anche chi
è emerso
Che ha trovato un posto del mondo è stato riconosciuto ha visto il lavoro ha conosciuto
Condizioni migliori migliori ma sappiamo anche che quel processo è un processo che non parla a tanti nostri cittadini a tanti nostri lavoratori e lavoratrici perché contemporaneamente si arricchivano in pochi e crescevano le diseguaglianze nei nostri Paesi
E noi non ce l'abbiamo
Con i lavoratori con le persone che sono emerse con gli altri Paesi ce li abbiamo con chi si è arricchito su tutto questo e ha continuato a diminuire le condizioni degli altri
E noi siamo un Paese
Che ha vissuto le conseguenze di questi processi e soprattutto ha vissuto le conseguenze dell'uno virgola politica economica e di non avere delle regole che permettessero
Di pensare al futuro allo sviluppo alle sue caratteristiche
Noi pensiamo che non si può guardare al mondo e subire il degrado pensando che
E in qualche modo inevitabile
Non lo pensiamo per il lavoro
Noi
Abbiamo una reazione
Ormai anche allergica a quelli che ti guardano e dicono
Ma cosa volete almeno guadagna qualche soldo
Che è ormai il ritornello sistematico che giustifica tutto giustifica i voucher giustifica il lavoro nero giustifica le scorrettezze
Nei confronti dei lavoratori giustificati corrotti che sulla base della corruzione fanno gli appalti abbandonarlo poi i lavoratori alle aziende
Noi siamo allergici a quel
Ritornello perché pensiamo che quel ritornello
Sì a quello che determina di giorno in giorno un degrado crescente del nostro Paese
E allora come abbiamo tante volte ha detto
Vorremmo dire che la prima risposta
Che la ragione della nostra iniziativa della Carta dei referendum poi verrò la prima risposta e che bisogna invertire i fattori
Avete considerato avete fatto delle politiche in ragione delle quali il lavoro era sempre si più una merce che doveva costare meno
E tutto ciò non ha determinato nessun miglioramento
Ne della condizione delle persone
Ne della coesione sociale né dello stare insieme né dell'economia del nostro Paese
E allora la sfida quella che chiamiamo la sfida per i diritti esattamente quella di dire ripartiamo invece dal fatto che il lavoro che determina una condizione differente
Il lavoro di qualità quello riconosciuto formato valorizzato su cui noi vogliamo far perno non solo perché lavoratori e lavoratrici stiano meglio che già sarebbe uno straordinario risultato
Ma vogliamo far perno perché pensiamo che così starà meglio il Paese
Perché solo così
Possiamo individuare le caratteristiche dello sviluppo dell'innovazione delle nuove sfide anche quelle delle nuove tecnologie quelle che appaiono al mondo del futuro che pure sono già tra di noi e che bisogna
Che rendano possibile difendere i diritti
è detta in un altro modo il primo articolo dalla Carta universale dei diritti del lavoro
E quello che dice è la persona che lavora che ha in capo i suoi diritti e non sono le mille regole che frantuma né contrappongono al mondo del lavoro
E la ragione
Che ci ha permesso
Per tutto l'anno scorso delle assemblee
Nell'iniziative
Nelle tante feste come nelle tante banchetti che abbiamo fatto di dire
Che noi volevamo ricostruire un orizzonte di cambiamento
Non a caso tutta un'altra Italia lo slogan della nostra campagna
E vorremmo ridire oggi
Che il cambiamento non è trovare un nemico un capro espiatorio il lavoratore a cui togliere dei diritti per pensare che poi staremo meglio
Cambiamento e sapere che se delle politiche sono state fallimentari bisogna cambiarlo se delle politiche non hanno portato a risultati non si può ripeterla sistematicamente
Perché
E quelli sono quelle politiche e quelle caratteristiche
Che ci hanno portato a questa situazione che è quella di una lunga strutturale crisi
Ci hanno raccontato in questi mesi che eravamo fuori dalla crisi
Basterebbe
Guardare la Puma qualunque rassegna stampa quella di stamattina quella di ieri per vedere l'infinito elenco di vertenze che sono aperte ed i drammi occupazionali che si sono nel nostro Paese
Basterebbe anche qui una qualunque mattina in cui si ha voglia di guardare cosa succede nel Paese per capire che la crisi ha determinato livelli di ingiustizia sociale che crescono
I primi dei quali sono la pessima distribuzione della ricchezza del Paese che si concentra sempre più nelle mani di pochi
E allora
Battersi per il cambiamento vuol dire provare a partire dalle radici fondamentali delle ingiustizie che sono determinate
E noi pensiamo che la carta risponda innanzitutto a questo
Risponda rimettere con i piedi per terra il verso della giustizia e i diritti delle persone
E allora lo diciamo anche da qui
Non basta
Che il Parlamento abbia ricevuto le nostre firme
E abbia affidato una commissionale bisogna incardinarla e cominciare a discuterne
Bisogna cominciare a dimostrare
Che ciò che pensa a due milioni di cittadini e cittadine quello che pensano milioni e milioni di lavoratrici non è solo
Una delle tante opinioni che possono discutere ma lo sforzo straordinario di ricostruzione
Del giusto processo del nostro Paese e quindi bisogna cominciare a discutere
E vorremmo dire che bisogna cominciare a discuterne incardinare la carta per un'altra straordinaria ragione
Se non si vuole che
L'unica cifra del dibattito sia quella del degrado del cinismo
Bisogna ricostruire un orizzonte di fiducia
E l'orizzonte di fiducia non si costruisce con il bonus che poi spariscono a gennaio a qualcuno ricompaiono qualcun altro non si costruisce con l'idea dei provvedimenti che durano lo spazio di un minuto
La fiducia si costruisce dicendo alle persone come abbiamo detto nella consultazione straordinaria
Che ci vuole
Una reazione forte
Alla nono
A non subire la rassegnazione a non subire quella logica dei lavoretti quella logica della ma tanto almeno così qualche soldo lo prende ma tanto almeno così potrà sperare
Che ci sia qualche sussidio ma invece che bisogna
Ricostruire fiducia pertanto attraverso una prospettiva
Quella che noi
Ben sapendo la contraddizione in termini abbiamo definito l'utopia possibile
E cioè il fatto che ci si può rimettere in marcia e si può rialzare lo sguardo esplorare l'orizzonte
E per farlo
Lo diciamo a noi stessi prima ancora che al resto del mondo bisogna uscire dall'autoreferenzialità
Bisogna uscire dagli o per troppa ecco bisogna riscoprire il senso di una libertà che c'è dello stare insieme avere una dimensione collettiva della nostra vita della nostra prospettiva
E bisogna riscoprire una cosa che sembra scomparsa
Anzi sembra proprio volutamente negata
Che è quella che è la prima caratteristica
Per ridare al lavoro qualità e valore si chiama libertà
Si chiama libertà delle persone
Si chiama libertà nell'esercitare quel lavoro
Libertà della possibilità di formarsi libertà della possibilità di dire che sia un'operazione del fatta così determina un problema bisogna poterlo dire perché forse si parla della propria sicurezza dalla sicurezza di quelli che stanno intorno a nove
Libertà vuol dire anche sapere
Che vai sul luogo di lavoro e torni a casa la sera senza essere passata dalla crescita degli infortuni o ancora peggio dagli omicidi banchi
Libertà colpire anche sapere che c'è una retribuzione che c'ha i contributi che se riconosciuto come un soggetto che quindi c'è un contratto di lavoro
Libertà e anche sapere che nessuno ti può licenziare illecitamente e illegittimamente perché tu non sei un oggetto che si può buttare via ma sei una persona coi suoi giri
La libertà nel lavoro
Vuol dire riconoscere che ci sono cittadini che lo sono sempre
Non solo delle loro abitazioni loro sul loro territorio lo sono nei luoghi di lavoro
E riconoscere che sono cittadini vuol dire a riscoprire quella un'altra delle parole scomparse dal gergo di questi anni
Che la solidarietà
Che quella che manca quando tutta la legislazione viene finalizzata a far combattere i lavoratori tra di loro
Perché questa è la realtà che c'è stata anche raccontata che ogni giorno proviamo a sconfiggere ricostruendo
Quella che non è solo l'organizzazione dei lavoratori del singolo luogo nell'organizzazione di tutti i lavoratori che qualunque sia il loro contratto popolano un luogo nelle loro varie dimensioni lavorativo
E serve libertà cittadinanza solidarietà per poter immaginare quello che appunto abbiamo detto tutta un'altra Italia
Tante volte ci siamo domandati anche durante
La Campania delle assemblee
Se non rischiava di apparire troppo distante la ricostruzione dell'utopia possibile rispetto al vivere quotidiano
Che incontravamo nei luoghi di lavoro nelle crisi occupazionali della precarizzazione
Progressiva e chiese quindi non appariva troppo distante dire che c'era un orizzonte la Carta dei diritti una legge di rango costituzionale il nuovo Statuto dei lavoratori delle lavoratrici rispetto a quello che
è quotidianamente un lavoro sempre più incerto sempre più stabile sempre più precario
Ma abbiamo scelto di osare
E sappiamo di aver scelto di osare
Perché bisognava reagire
Perché se guardavi solo la distanza saresti rimasto provare a difendere singole personalmente tante altre non riuscivano a raggiungere uno squilibrio una condizione positiva
E guardate bisogna che ce lo diciamo abbiamo scelto di usare abbiamo avuto ragione perché questo è un Paese che oggi discute finalmente i quali sono le frontiere del lavoro possibile quelle impossibile
E non si è fatto
Peraltro
Si è fatto perché si era messo in moto
Il rapporto con tante persone
Abbiamo raccolto intuito incrociato quel bisogno di reagire
Abbiamo detto no alla nostra al Gia noi non vediamo di rimpianti non vediamo dell'immaginarci come la Bell una volta anche perché troppo spesso ci ricordiamo un passato molto meglio di quello che non fosse
Abbiamo detto bisogna scommettere sul futuro e scommettere su un futuro nel quale il lavoro abbia cittadinanza e non sia l'ultima delle variabili
E avendo voglia di raccogliere questo bisogno di reagire
Abbiamo incontrato le diseguaglianze le tante differenze le tante preoccupazioni
Ma abbiamo incontrato anche una cosa che ha stupito tanti ma che non sapevamo
E cioè
Che il disagio di questo Paese straordinariamente profondo
E bisogna che provi a reagire positivamente e a non continuare a regredire
E quindi ci siamo detti ce lo dobbiamo dire quotidianamente
Non basta la contemplazione l'elenco delle cose che non vanno
Servono poco le statistiche se non ci permettono di agire di trasformare la realtà che abbiamo intorno
Abbiamo fatto nella quotidianità nell'ordinarietà
Con gli accordi sul modello contrattuale con le associazioni con i tanti contratti nazionali firmati con il verbale sulle pensioni
E la preparazione della fase due
Ma non ci sfugge che tutto questo che pure è stato straordinariamente importante
E ancora difensivo
E provare a difendere
Uno stare dentro la situazione ancora di crisi
E il provare continuare a provare ammettere i cerotti alle tante ferite che la crisi ha determinato
Quei cerotti che sono i tanti straordinaria accordi che abbiamo fatto durante la crisi per salvaguardare l'occupazione quell'impegno straordinario
Quello che se non avessimo avuto non avessimo attuato non sarebbero così le statistiche della disoccupazione che pure sono ugualmente tragica
E sappiamo che sono dei cerotti
Perché nel frattempo continuano
I processi di ristrutturazione di riorganizzazione
E purtroppo l'orizzonte dei licenziamenti anche di quelli collettivi e l'orizzonte che sempre più spesso si manifesta
E delle tante ferite che abbiam visto dentro la crisi noi dobbiamo dirlo la ferita di Almaviva quella che ci brucia di più perché da lì parte una straordinaria grande difficoltà a immaginare
Ma anche per queste ferite
Anche per il tanto buono che abbiamo fatto e le tante incertezze che ci sono rimaste
Bisogna osare di più
E usare di più vuol dire non solo dire che c'abbiamo la carta
Cosa c'è di più vuol dire non solo portare con noi i manifesti dei due referendum
Osare di più vuol dire praticare quotidianamente le proposte che noi facciamo
Vuol dire pensare
Che poi lo dirò che l'ordinario lo straordinario non sono due mondi che non comunicano ma sono il nostro modo diverso
E bisogna
Non stare
Un passo indietro rispetto a quelli che nei primi giorni di dicembre hanno improvvisamente scoperto che c'erano dei referendum proposti dalla CGIL è una carta dei diritti universali presentata al Parlamento
In quell'occasione abbiamo detto che ci stupiva model loro stupore
Ma forse l'alta non ci stupiva amo forse l'alta ci si confermava quella grande distanza che c'è tra il Paese reale il dibattito politico tra l'immagine che si dà
Nel nostro Paese quello che invece concretamente vivono vivono le persone
E non dobbiamo avere paura
Di sostenere i nostri due referendum non perché veniva già detto anche nella relazione
Non siamo improvvisamente presi dal raptus abbisogna votare referendum ogni due per tre non è questo il tema
Chi la vive in questo modo la vive dentro un linguaggio che tutto quello dell'opportunismo politico non del quale Paese vuoi e come lo vuole
Ma non dobbiamo avere paura anzi dobbiamo usare perché dobbiamo dire con nettezza
Che i nostri due referendum sono il dito nel buco della della dica
Sono il tentare che l'argine non venga giù
Che non ci sia l'alluvione anche poi non permette di recuperare le condizioni
Perché
I voucher agli appalti
Non sono la condizione di pochi
Ma anche lo fossero
Cosa che non è
Sono la spia del fatto che non è finita
Il degrado possibile delle forme di lavoro
E allora
Chi ha in mente un po'di giustizia
Non pensa che bisogna intervenire solo quando questa travolge milioni di persone
Pensa che se c'è un'ingiustizia bisogna fermarla anche se guardo una persona sola
Perché quelle giustizia se non la firmi poi di là che era e la storia di tutta la precarietà del nostro Paese
Dalla diciamo davvero
Noi vogliamo mettere innanzitutto una diga vogliamo innanzitutto evitare che continui ad allargarsi il divario tra chi può chi in un po'
Vogliamo provare a risanare la frattura
E vogliamo che risale quella frattura rappresenti un fronte un mondo una possibilità
Il di solidarietà tra le persone
Tra gli uomini e le donne che lavorano
E contemporaneamente il loro poter riunire annui una battaglia per conquistare la carta
Perché non sappiamo bene
Quando parliamo della battaglia per conquistare la carta quando parliamo della contrattazione quando parliamo delle cose che si possono fare per cambiare
Che in realtà parliamo una parte del mondo del lavoro
A quella che avendo ancora dei diritti magari tante incertezze ma avendo ancora dei diritti può spendere sì per la condizione degli altri
E sappiamo altrettanto bene e finché non allarghiamo i diritti a tutta questa parte di mondo la frattura continua rata ad aprirsi
E continueranno ad aprisse delle contraddizioni che non si sfoga e Ranno contro qualcun altro ma continueranno a essere delle contraddizioni dentro il mondo del lavoro
E allora per unire quel fronte lo dobbiamo partire da loro da quelli che potremmo immaginare siano oggi gli ultimi
Del mondo del lavoro gli ultimi perché ultimi li hanno ridotti liberalizzando i voucher e togliendo la responsabilità solidale negli appalti
Non è ovviamente come ogni tanto qualcuno vuol far pensare
Una soluzione per le persone
Io credo che noi dovremmo provare orrore
Quando di fronte alla denuncia dal lavoro nero dalle condizioni che non funzionano dall'irregolarità degli appalti fino a Punta i voucher o all'assenza di solidarietà c'è sempre una voce che si leva dicendo
Ma
Almeno così ce la fanno se non ci sarebbe meno lavoro se non ci sarebbero meno possibilità
Perché quello che mettono sul piatto della bilancia in quel momento non è il reddito delle persone la possibilità che vivano positivamente che facciano dei progetti
Quello che mettono sul piatto della bilancia e ti darò quattro soldi ma ti posso ricattare ogni minuto dell'attualità del tuo lavoro
E non credo che dobbiamo dire di no
Al fatto che ci possa essere un ricatto appare un ricatto perenne sulle persone
E non possiamo mai accontentarci
Dei risultati che pure abbiamo avuto straordinariamente importante nella contrattazione dopo i decreti del Giobatta pensando che quelli siano sufficienti ad aver arginato il fenomeno
Si può
Si può alzare lo sguardo si può usare
Non la radicalità dell'urlo ma la radicalità di chi vuole riformare e sa che per riformare concretamente
Un Paese ha bisogno che i principi fondamentali non siano messe in discussione
E noi consideriamo il diritto del lavoro dei principi fondamentali perché quello che parla della dignità e della libertà
Si può conquistare il quorum si può conquistare la mobilitazione si può conquistare l'opinione di tanti italiani italiane che ci hanno detto in tutto questo periodo
E l'hanno anche ribadito nel referendum di dicembre che pensano che il Paese così non va bene
E allora bisogna
Innanzitutto partire dannoso
Non permetterci le medagliette
Ma a partire da noi per ragionare concretamente di chi siamo e cosa siamo
E noi siamo una grandissima organizzazione con una straordinaria platea di generosi militanti
E ogni tanto ce lo dimentichiamo
E ogni tanto pensiamo più a noi stessi che a quella straordinaria platea che rappresentiamo abbiamo detto in tante occasioni
Ci sono duecento mila delegati
Delegate militanti dello spia attivisti delle leghe
Attivisti che magari non hanno una rappresentanza sindacale perché nel loro luogo di lavoro non si può vedere
Persone che quotidianamente
Parlo della CGIL per iniziativa della CGIL della contrattazione del rapporto con gli altri sindacati dalla necessità di cambiare le cose sul loro luogo di lavoro nel loro territorio
E allora
Bisogna che ci fidiamo di loro
Ci fidiamo di loro e affidiamo a loro
La capacità di organizzarsi di decidere di essere responsabili di coinvolgerli di fare la campagna per la Carta dei diritti e di fare la campagna per il referendum perché se noi pensiamo
Di ridurla a quella di pochi
Alle strutture noi commettiamo una straordinaria orrore ma anche un atto di profonda ingenerosità verso chi ogni giorno dedica con passione la propria militanza la nostra organizzazione
E per farlo dobbiamo
Lo dico proprio così
Noi gruppo dirigente essere un po'più umili è un po'meno autoreferenziale
Dobbiamo farlo per mobilitare tutte le nostre energie
E dobbiamo farlo per sapere che la sfida per i diritti
Sì dal Paese sfida le sue politiche
Sfida la condizione di lavoro ma sfida anche noi sulla rappresentanza
E parla di una cosa straordinariamente importante
Se il lavoro è il diritto delle persone o se il lavoro a una merce
La sfida la rappresentanza è questa
I tanti
Che in tante occasioni ci raccontano
Che con l'innovazione non c'è bisogno di sindacato
Che il sindacato rappresenta al lavoro che non c'è più quello del fordismo quello dell'antico tempio
I tanti che dicono che nella
Era dell'individualismo e delle soluzioni sulla rete non c'è bisogno delle forme organizzate quelle materiali fatte di persone che si parlano tutti quelli non penso ad una condizione migliore del lavoro
Ma pensiamo che un lavoro senza rappresentanza non apra verrà più la voce la forza per difendere i suoi diritti rappresentare il miglioramento
Pensano esattamente quello
Non penso di sostituire
Per carità c'è questa strana idea ma cosa pensano pensano di rappresentare loro
Devo dire che l'esperienza ci dice che non pensavo di rappresentare loro
Pensano semplicemente che non avere rappresentanza organizzata permette di continuare ad avere ad attuare delle politiche che riducono progressivamente i diritti delle donne degli uomini che lavorano
E allora la sfida per la rappresentanza parlanti hanno
Ed è questa la ragione per cui sotto il titolo di oltre i confini
Abbiamo voluto aprire l'anno
Parlando ovviamente dalla Carta dei diritti dei referendum ma anche
Del proselitismo la nostra organizzazione
Perché
In qualche occasione
Abbiamo la sensazione
Che anche noi stessi pensiamo che la nostra rappresentanza sia scontata
Ce ne abbiamo
In parte ben donde
Milioni di iscritti
Voto delle RSU con risultati per i sindacati confederali che sono dei risultati straordinariamente importanti non c'è la disaffezione al voto né quando si votò un accordo né quando si votano i rappresentanti
C'è un mondo al mondo del lavoro organizzato dentro il quale indubbiamente
Non ci siamo siamo rappresentativi siamo un punto di riferimento
Ma quel mondo del lavoro in cui ci siamo sempre più piccolo rispetto al mondo del lavoro e sempre più solo una parte
E anche dove
Raccogliamo tantissimi voti nelle elezioni delle RSU alla nostra organizzazione alle altre
Spesso poi se confrontiamo quel dato rispetto agli iscritti ci accorgiamo che c'è tanta partecipazione al voto ma c'è poco iscriversi all'organizzazione
E lo dobbiamo su questa interrogarci
Ed evitare di buttare la palla fuori campo
Perché in tante occasioni
Noi giustamente discutiamo
Dei fenomeni della crisi della parcellizzazione del lavoro della disarticolazione delle difficoltà
Poi succede
Si fa un'Assemblea
Un lavoratore dica ma io mi scrivere al sindacato e nessuno intorno c'è una delega da fargli compilare
E allora forse bisogna rimettere in sintonia
L'analisi generale che tutta giusto
Ma che si diventa l'alibi per non provare ogni giorno ad aggregare nuove forza alla nostra organizzazione è un gigantesco alibi e alla fine il conto si presenterà
Non solo si presenterà perché c'è la legge sulla rappresentanza perché c'è l'accordo sulla rappresentanza che abbiamo fortemente voluto perché noi nella Carta dei diritti chiediamo nuovamente la legge sulla rappresentanza ma si presenterà perché in realtà
Della dispersione quindi la settorializzazione in qualche caso nella corporativi d'azione del mondo del lavoro ci sta la nostra debolezza
Chi pensa e c'è indubbiamente chi lo penso che basta occuparsi dei pochi perché questo dia una risposta a tutti gli altri penso una cosa drammaticamente sbagliato
Le grandi conquiste quelle che hanno cambiato il nostro mondo quelle che ci ricordava Antonio che partono negli anni Cinquanta ci portano lo Statuto dei lavoratori
Sono state tutte determinate dal fatto che si allargava la rappresentanza
E che credo allargarsi la rappresentanza l'ha fatto delle vertenze delle trattative degli accordi delle piattaforme generali dell'interesse del Paese ma anche dal tanto quotidiano lavoro lavoro per riscrivere alle organizzazioni sindacali
Ripartiamo da lì
Sapendo che c'è tanto lavoro da fare nei luoghi di lavoro ma c'è se il prodotto tanto straordinario lavoro da fare fuori dai luoghi di lavoro perché non sono sono sempre meno di lavoratori che stanno nei luoghi tradizionali
Bisogna uscire cioè dalla pigrizia da quell'idea che le
La rappresentanza sia ormai in qualche modo riconosciuta scontata
E non lo dico solo perché bisogna che la nostra organizzazione si rimetta in moto
Ricomincia a considerare
Fare iscritti mobilitare sui sulle nostre campagne un'attività quotidiana non un'attività straordinaria lo dico anche perché guardate che il vento intorno a noi
Non è un bel vento
Poco dopo l'approvazione dei decreti sul tuo battono avremmo una catena di licenziamenti di delegati sindacali
Non dimentichiamo
Quella catena di licenziamenti era esattamente la cosa che ci diceva prima la compagna intervenendo delle aziende che si sono improvvisamente sentite sicura che potevano cambiare in modo di comportarsi
In questi giorni
Nelle cronache abbiamo
Trovato non uno
Almeno due casi
In cui si sono sostituiti lavoratori in sciopero con lavoratori coinvolti
Spesso la diamo per scontato
Che il diritto di sciopero è un diritto acquisito
Ma come tanti diritti è un diritto che va tutelato difeso coccolato quotidianamente perché può essere messo in discussione
Le cronache di oggi ci dicono che in uno sciopero
A Bologna
Una parte consistente dei lavoratori che ieri hanno scioperato hanno ricevuto un provvedimento disciplinare
Sono piccoli segnali contemporaneamente ci sono tanti luoghi dove le relazioni sono ottime non c'è dubbio e continuiamo a insistere perché ovunque ci siano delle ottime relazioni ma sono i piccoli segnali che ci dicono
Che anche qui se non si mette un argine le derive poi diventano delle derive rapite
E quelle derive guardate
Non ne risolve
Un'organizzazione che perde il suo radicamento
Quelle deriva può risolvere solo un'organizzazione che in quei luoghi c'è che ha costruito
I suoi riferimenti i suoi attivisti i suoi militanti
E in un'organizzazione che smette di distinguere tra i politici e i tecnici quella per cui pensa che quando si fa lavoro di contrattazione si è politici e quando si fa tutela individuale sia invece dei tecnici
Noi siamo tutti attivisti politici della politica della CGIL
Non siamo anche perché
Sono tante
Competenza che vengono spese macelli un'altra delle nostre sfitte
Che quel lavoratore quella lavoratrice quel disoccupato quella disoccupata quel pensionato con la pensionata che essa rivolto
Ha un ufficio vertenze
A un patronato
A uno dei tanti nostri servizi certo viene con una domanda con un bisogno di risposte
Ma forse viene anche perché vorrebbe avere un legame con questa nostra organizzazione
Forse ieri in una Camera del lavoro perché non va in un ufficio qualunque ma pensa che l'ICE l'organizzazione dei lavoratori
E allora forse si aspetta in macchina che un minuto dopo finita la sua pratica non ci sia il silenzio e la dispersione di quel rapporto ma ci sia la possibilità che questa nostra organizzazione continua a interloquire con lei
Continua
A dargli delle informazioni a proporci delle iniziative a chiederle di essere uno dei tanti lavoratori e lavoratrici che continuano
A battersi per il loro diritti
E allora come vedete sono tante le cose ci veniva anche detto degli interventi
Che dobbiamo provare a mettere in discussione
Provare a immaginare che davvero una fase diversa
L'abbiamo passato una lunga transizione non poteva che essere così dentro la crisi ma non possiamo provarci nell'idea che la transizione siccome più o meno ce la siamo stangata potrà determinare anche la nostra prospettiva
C'abbiamo di fronte un'altra fase
Una fase nella quale
Ci veniva detto bisogna mettere insieme lo straordinario l'ordinario
è una delle nostre più grandi fatiche
Perché spesso l'ordinario travolti
Perché spesso l'ordinaria quella cosa che è fatta di tantissime
Difficoltà di tantissime domande di tantissime vertenze spesso troppo spesso di vertenze che riguardano licenziamenti cassa integrazione problemi
Raramente più raramente di contrattazione che invece segna degli avanzamenti
Sono molti lavoratori lavoratrici
Dirigente la nostra organizzazione
Che dedicano tantissime ore della loro attività ordinaria mettendo a sempre tra virgolette al tema di un cambio appalto di come tuteli i lavoratori all'interrogarsi sulle domande sui nuovi fenomeni l'ordinario tanto l'ordinario potrà volte oggi
L'ordinario ancor più potrà volge al C quando è segnato dagli eventi straordinari fuori di noi
Penso e credo che dovremmo
Quotidianamente dedicare tanta nostra attenzione
Hai compagnia le compagne delle zone del terremoto
Perché stanno facendo un lavoro straordinario
E l'ordinario
E tutto questo
Ma l'ordinario debba anche può cambiare denominazione
Credo che il nostro obiettivo debba diventare che lavoro ordinario la contrattazione inclusiva
Non possa essere considerato lavoro straordinario
Perché noi non possiamo più considerare che stiamo facendo contrattazione se quella contrattazione non ha le caratteristiche dell'inclusività
Se io faccio una vertenza di non luogo non mi accorgo che c'è l'appalto delle mense della polizia della manutenzione piuttosto che di pezzi interi della lavorazione non sto facendo una buona vertenza bisogna che cominciamo a dirlo così
E quindi che mettere insieme costruire il sito la filiera
Non è
Un evento eccezionale dovrebbe diventare la nostra ricerca quotidiana
Ordinario
Leggere le RSU
O nominare i rappresentanti sindacali in altri luoghi dove non abbiamo le RSU individuare chi sono i compagni che dirigo alla Camera del lavoro che la tengono aperte ordinario tutto questo
Ebbene ordinario dovrebbe essere anche
Eleggere il delegato della sicurezza di quel sito dove insistono più che tra glorie e dove molti lavoratori non hanno una nessuna forma di rappresentanza ordinario dovrebbe essere
Il fatto che se c'è
Un grande centro commerciale non ci sono solo i lavoratori della grande distribuzione organizzata che conosciamo ci sono anche tutti quelli che stanno nei singoli spazi
E che per loro avere un rappresentante di sito è la differenza tra una vera e nessuna interlocuzione e avere la possibilità di parlare del loro lavoro e bisogna che questo diventi ordinario
Perché se rimane straordinario
Manca la forza che deve avere la nostra organizzazione
E ordinaria deve diventare un'altra cosa
Quella che è che getta molti interventi e che che già spesso nei nostri ragionamenti
Che fare cultura del lavoro
Ordinario deve diventare perché non lo possiamo considerare solo ciò che serve al referendum certo server referente
Serve straordinariamente all'obiettivo di raggiungere il quorum di determinare la partecipazione come serve all'ottenere che si discuta della carta
Dei diritti in Parlamento serve che ci sia di nuovo un linguaggio una cultura gli argomenti la conoscenza di cosa del lavoro
Serve
Raccontare
Il lavoro quella con la straordinaria che hanno fatto quel breve filmato che noi continueremo a fare ascoltare le voci oltre a quelle che abbiamo ovviamente ascoltato indiretta ascoltare le voci sapere
Che cosa
Vivono concretamente i lavoratori e far sì che questo non sia la conoscenza personale di pochi magari di un gruppetto ma sia innanzitutto la nostra conoscenza collettiva perché lei se la nostra conoscenza collettiva
Permette di raccontarlo a tutto il Paese e a costruire quella cultura
Ma anche questo non può essere straordinario
Deve diventare ordinario
E se noi cambiamo l'ordine dei fattori tra cose ordinario cosa straordinaria forse più facile
Capire che fare la campagna referendaria la campagna per la carta e contemporaneamente la campagna per il proselitismo non è aggiungere chissà quali
Diversi lavori rispetto a quelli che facciamo ma il modo in cui facciamo il lavoro che già quotidianamente stiamo facendo ed è il modo che ci permette di far vivere concretamente alle persone non che c'è
Una proposta di legge è un quesito che la lontano ma che c'è una proposta di legge e ci sono dei quesiti referendari che parlano di loro e della loro quotidianità
E che se non vanno direttamente di loro parlano dei loro figli o dei loro cugini o dei loro amici o di coloro che sanno hanno tante difficoltà sul lavoro e ricostruire quell'idea che davvero è stata cancellata in questi anni
Che
Occuparsi di chi è più in difficoltà nel lavoro e dare un pezzo di sicurezza anche a se stessi che si è meno difficoltà non c'è solo l'effetto che io devo
Utilizzare mio potere le mie possibilità i miei diritti per dare delle risposte agli altri c'è anche il fatto che se non lo faccio poi la mia condizione sarà sempre più difficile
E allora bisogna agire sulle due leve
Quelle che riguardano direttamente le persone quelle che ricostruiscono la solidarietà
E avere questa idea
Che forse
Dobbiamo passare un po'meno tempo a interrogarci su chi siamo dove siamo e dove andremo lasciamo ad altri questo sport particolarmente diffuso
E dobbiamo dedicare invece un po'più tempo a praticare quello che sappiamo essere il sindacato della nuovo millennio cambiamo di fronte
Quello che dovrà inventarsi
La formazione la capacità di difendere le professionalità
L'esercizio di un lavoro
Obiettivamente più libera e più responsabile e contemporaneamente il contrasto alle nuove forme di schiavismo che emergono quello che dovrà costruire giustizia sociale concreta e quotidiana
E quindi quello anche qui bisogna che ce lo diciamo con nettezza che si esercita nel territorio dalla contrattazione sociale quello che come diceva Nino tiene insieme la condizione degli anziani come straordinaria ricchezza con i nuovi bisogni che nel territorio si dette
Quello che dice che la nostra struttura fondamentale sole Camera del lavoro perché sono insediata nel territorio e lì noi dobbiamo essere quotidianamente
E allora questo è quello che noi dobbiamo fare e quindi potremmo dire che insieme allo straordinario l'ordinario dobbiamo introdurre un nuovo tema che lo straordinario necessario
è necessario che usciamo dai nostri confini dai nostri diritti dal guardare solo a noi stessi
E che ci interroghiamo quotidianamente su come ricon questi hanno una rappresentanza può fare tutto questo e dobbiamo insieme
Essere con i piedi piantati per terra di questa stagione
L'abbiamo detto in tutti i modi in cui potevamo stamattina
Nel racconto dei segretari delle Camere del lavoro nel racconto del vigile del fuoco
Lo vedemmo il terremoto dell'Emilia lo stiamo rivedendo in questo momento
E avere una legge quadro vuol dire non solo conoscere le procedure ma vuol dire anche risponderà l'altro tema
Che quello che
La macchina non può essere una macchina di cui si discutono i volta nelle emergenze porcile si dimentica e ogni volta ci si domanda cosa scusate
Ha ragione nostro compagno dei vigili del fuoco e dire che
Non ci dovrebbero essere
Vigili del fuoco romani come non ci dovrebbero essere medici del centodiciotto eroi come non ci dovrebbero essere Soccorso alpino ero e non ci dovrebbero essere gli errori
Perché il bisogno di indicare gli eroi il segno che tu non sai affrontare la condizione del tuo paese dare le risposte che sono necessari
Eppure
Eppure noi
Dobbiamo invece dire
Che c'abbiamo tanti eroi che stanno
Lungo il carattere del terremoto lungo il carattere della nevicata e che spesso prova a dare le risposte che invece le amministrazioni e il Governo non riesce a dare perché alla fine c'è una distanza
Tra gli strumenti che dai nell'emergenza e il sapere governare concretamente tutto ciò
Perché c'è una distanza
Che anche quella
Per la quale noi non ci siamo dimenticati della militarizzazione del forestali
E siamo molto attenti
A tentativi che ci sono di militarizzare ulteriormente corpi dello Stato
No perché abbiamo nulla contro i militari contro le forze dell'ordine ma perché pensiamo che quella scelta li all'ennesima scorciatoia invece di affrontare come tu strutturi concretamente
Il principio di previsione di protezione che sta in quei corpi continui a pensare che sono solo interventi emergenziali e straordinarie
Noi vorremmo l'ordinarietà anche qui tra ordinario e straordinario l'ordinario povero un atto una grande capacità straordinaria invece di Dio
La seconda cosa che parla paese ma parlo anche a noi e che non ci siamo trovati ancora una volta
Di fronte al fatto che se il dramma non è stato peggio di ciò che
Gli eventi hanno determinato per lo straordinario lavoro di tanti pubblici dipendenti
Quelli che quotidianamente si passa il tempo a dire che sono più o meno da cacciare tutti e che poi vengono invocati nel momento dell'emergenza perché gli unici che possono risolvere il problema
L'abbiamo rivista anche in questi giorni
E allora
Anche qui forse bisognerebbe
Uscire dalla lunga stagione dell'alternanza tra coloro che sono i furbetti e coloro che sono gli errori e per uscire
Lo ridiciamo visto che siamo in una stagione che dovrebbe essere quella del rinnovo dei contratti smettetela di leggi ficcare sulle condizioni di lavoro dei dipendenti pubblici ieri dategli la contrattazione
Perché così forse scopriremo
Che si può non continuare a invocare
Come dire leggi su leggi ma si può tornare al fatto che disservizi funzione non le risposte ci siano e le persone possono utilizzare a partire dai lavoratori da lavoratori
Lavoratrici pubbliche le loro competenze per far funzionare meglio questo paese
La alternanza tra il peggio e l'errore e il modo peggiore per affrontare invece il tema
Di una grande categoria che ha bisogno di risposte ha bisogno di contratti ha bisogno di soluzioni e ha bisogno di essere come tutto il lavoro riconosciuta nella sua dignità e nella sua libertà
E infine
Visto che le cronache le prossime ore saranno tutte quelle
Votiamo domani dopodomani tra un giorno tra due giorni e così via
Noi vorremmo dire sommessamente una sola cosa
Ci piacerebbe votare in un Paese che ha un sistema elettorale omogeneo per la Camera e per il Senato che non è costruito sull'orlo di turno mai costruito su un principio di grande partecipazione degli elettori
Ci pare che il Parlamento abbia questa responsabilità
E la seconda cosa che sommessamente vorremmo dire
E quella che forse
Ci sono delle urgenze che hanno bisogno di risposte
E che per noi viene prima che risposta si dà la disoccupazione giovanile che risposta si dà alle zone del terremoto che risposta si dà ai diritti del lavoro che nulla corso alle urne
Poi saremo rispettosi delle decisioni del Presidente della Repubblica ed alle decisioni del Parlamento ma pensiamo quando si dice che il Paese ha bisogno di risposte bisogna cominciare quelle risposte concretamente ad altri
Un'altra scelta è una scelta che temo ripercorra
Il futuro che torna come qualcuno dice
Cioè quella per cui si buttano via diciassette miliardi per dire che il dibattito era bello invece di investirli in un piano straordinario dell'occupazione giovanile che è quella di cui avremmo assolutamente
E allora siccome noi
Pensiamo tutta un'altra Italia pensiamo davvero che dal lavoro si possa determinare questo cambiamento pensiamo davvero lo straordinario lavoro da fare e io vorrei dire a quei compagni che mi hanno fermato prima dicendo ma
Alla mia età mi commuovo ancora
Che io penso che sia straordinario a stare in un'organizzazione che ancora la forza di commuoversi perché vuol dire che un'organizzazione del c'è ancora la passione
Delle cose da fare del cambiamento che un'organizzazione che ancora
Non pensa a se stessa ma penso a quelli che vuole rappresentare a cui vuole dare risposte
Ha un'organizzazione che non pensa di avere promosso dei referendum una proposta di legge perse
Ma penso di averla promosso perché appunto ci sia quell'argine perché si ripristini un diritto del lavoro nel nostro Paese
E allora se noi siamo quella cosa
Animo CGIL abbiamo tutte le condizioni per fare una battaglia abbiamo tutte le condizioni per poter vincere i referendum abbia in tutte le condizioni perché giorno per giorno si renda
Esplicito che ci sono licenziamenti illegittimi anche se non lo diremo nelle urne lo diremo nella contrattazione nell'iniziativa animo CGIL perché ce la possiamo fare e la forza sia con noi