Presentazione del libro di Paolo Del Debbio: "Più etica nel mercato? L'inganno di un luogo comune e le responsabilità della politica" (Ed. Marsilio)

Oratori l'accesso a grazie grazie da
Riterrete voi nella composto tra qualche attimo inizieremo
Il nostro incontro
Allora
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Funzione
Buonasera a tutti benvenuti a questa ulteriore iniziativa la nostra Fondazione Italia protagonista ringrazio ovviamente il senatore l'onorevole Giorgetti
Il senatore Tonini che hanno accolto l'invito a discutere con voi dell'ultimo libro di Paolo Del Debbio più etica nel mercato o il diverbio diciamo sufficientemente noto
A tutti non ha bisogno di presentazioni anche perché la sua presenza negli ultimi anni in particolare anche se insomma aveva avuto anche stagioni precedenti
è diventata per
Alcuni diciamo dare un punto di riferimento nella televisione che anche una televisione di servizio tante volte Paolo diciamo viene considerato uno che
Sa parlare alla pancia del Paese fa anche parlare alla pancia del Paese io stesso che ceramico da vent'anni e che
O anche la fortunata sono decise di partecipare alle trasmissioni a volte vi chiedo ma alcuni di questi personaggi dover e trovati perché a volte ce ne sono alcune all'UDC guardate che il Paese così
Quindi io pure non è che ho perso l'abitudine
Di girare l'Italia vivere dalla gente comune però a volte alcune punte come dire o di disperazione orari come posso dire
Di anche di di presenze che era una delle parti del mondo non tutte riusciamo a percepire e quindi Paolo anche questo
Merito di raccontare l'Italia come sta diventando con tutti i problemi e con tutte le difficoltà però
Paolo Del Debbio non è soltanto un interprete autorevole
Dei sentimenti nella pancia del Paese e anche un cervello del Paese che parla I cervelli del Paese e quindi io
Lo ringrazio di aver accettato di partecipare a questa iniziativa di presentazione
Di questo suo libro perché questo è un libro molto denso di contenuti
E io mi auguro che lo leggerete è anche
Un testo di studio perché a in merito di sintetizzare anche una serie di posizione che esperienze di personaggi del mondo
Nella economia quindi di ripercorrere anche un po'
La la storia economica e anche di cercare di coniugare che è sempre stato lo sforzo che Paolo Del Debbio affatto
Ha dato un contributo in varie stagioni essenziale nella costruzione teorica e contenutistica di un'area politica
E ancora oggi circa subì consistam in qualche modo
è stato come ci ricorda qui la presenza insieme al senatore bocca al senatore Formigoni anche il senatore Albertini è stato anche un uomo in prima linea perché fu nella
Giunta di centrodestra guidata
Da Gabriele Albertini a Milano Assessore alla sicurezza e quindi anche maturato sul campo nelle esperienze operative e prima ancora che a livello nazionale carabinieri e poliziotti di quartiere prendessero corpo per poi con i Governi successivi questo lo devo dire
Al centrodestra si sono un po'rarefatti però a Milano c'era stato il vigile di quartiere che la
Anticipato questa presenza di prossimità del cittadini il tema delle periferie nel libro si parla anche delle periferie di Roma del loro irrompere sulla scena però ecco io vorrei che Paolo per primo parlasse voi
Il senatore Tonino Giorgetti diranno loro su libri sui temi insomma dell'economia cui ci facesse lui un po'una interpretazione libera ricchissimo di analisi di spunti sostanzialmente poi ripropone il quesito
Di come quello grave
Il mercato l'impresa perché non c'è nessuna possibilità di creare sviluppo di creare occupazione se non è la crescita
Di una libera e dinamica impresa fuori dai circuiti
Dell'assistenzialismo tuttavia poi un'etica di fondo un grande progetto un grande patto Paolo nel libro cita anche i grandi momenti
I grandi accordi grandi trattati da Bretton Woods a tanti altri
Che hanno segnato la storia ed economica del tempo tutto sommato recente oggi manca una spinta anche tutte le spinte e controspinte
La globalizzazione che sembrava uno scenario inevitabile e quindi una distribuzione di ricchezza di benessere oggi ha creato controspinte piogge la valorizzazione crea una serie di problemi delocalizzazione delle produzioni Paesi che vivono
Declino e povertà e questo lo sta vivendo anche molto il mondo europeo una parte più ricca del pianeta oggi l'aumento
Grazie età media della popolazione were far che diventa sempre più difficilmente sostenibile
Pensioni che si pagano più lungo il sistema sanitario che richiede voli le chiedo la popolazione
Maggiori risorse per
Assistere e gli anziani e ovviamente non c'è poi una base produttiva che generi un rating da parte organica del pianeta paradossalmente quella che aveva compiuto sofferenza un declino quindi
C'è bisogno di coniugare sempre quello e mi fermo qui questa che volessero introduzione
Una conoscenza una consapevolezza dei temi dell'economia del mercato dell'impresa
Però anche un po'con una filosofia
Quindi ove deve anche questo è anche un filosofo nel senso nobile del termine a volte in politica un codice A uno si è un filosofo sembra quasi penso tutto però non è un politico anche se stato assessore candidato è anche un politico poi in realtà è un conoscitore del Paese ed è un fornitore di
Letture di soluzioni di riflessioni ecco perché questo libro è importante concludo davvero anche dicendo Biopolo questa presunzione di Gorrieri un giornalista di deliberò già fatto un pezzo
Voleva quasi intravedere in questo fattore una discesa in campo con una équipe Paolo ha bisogno
Però se l'ospitalità nella pur breve prestigiosa Sala Zuccari parlando a milioni di italiani da molti anni insomma se vuole fare un endorsement luoghi diciamo catodici televisivi per poterli fare
Però io ho avuto il pretore nel suo libro come abbiamo fatto altri libri anche per dimostrare lo dico
Non con polemica anzi al senatore Tonini che ringrazio però talvolta il mondo non di sinistra è considerato un mondo privo di intellettualità privo di libri tutte le culture tutti i libri tutti gli editori sanno tutti quanti a sinistra per come dire definizione divina anche voi a volte anche oltre la sinistra deve anche
Senatore Dalì alcuni forse come dire si priverebbe del sostegno di crudi intellettuali volentieri
Nel mondo di centrodestra e anche nel mondo che poi fa giornalismo scritto che fa anche televisione ci sono tantissimi
Esponenti lo valuti adempio che scrivono approfondiscono analizzano offrono chiavi di lettura il problema qual è che a volte poi
Il mondo culturale e il mondo politico difficilmente si parlano perché poi il mondo politico e insofferente sulla cultura mutuare qualche volta bacchetta
Giustamente il mondo politico ma a volte alcuni non Paolo
Lo fanno con insomma con un tono eccessivamente sprezzante e vizio non c'è politica senza cultura è anche la cultura l'analisi come in questo caso molto concreta dedicati a temi
Dell'economia comunale che consente di avere una panoramica su tutte
Le scuole di pensiero fino a quelle più recenti che sono state esibite con volumi
Che hanno avuto forse un immeritato successo ma alcune anche con generosità e pazienza Paoloni analizza e quindi io credo che nel mondo
Alternativo alla sinistra c'è un pensiero che si muove
Ci sono chiavi di lettura e questa è un'epoca molto difficile revoca di passaggio molto drammatica vediamo quello che sta succedendo nel mondo in termini elettorale l'ultimissima
E che Hollande in Francia Nun ce la faceva ha passato il testimone al suo collaboratore chiamiamolo così sono uomini ExoMars e manco quello ha vinto le primarie è spuntato un altro CIPE anche oggi parlando nemmeno tutti ci ricordiamo bene i nomi
Sono successi i fenomeni di questa natura a destra o sinistra ci Stati Uniti e tram papi quello che sta comportando e al voto della Brezzi i fenomeni nella cosiddetta antipolitica che ci sono anche in Italia insomma è un momento
Oggettivamente in cui ci si chiede dove dobbiamo andare non so se Paolo sembrato di dircelo il libro c'è offre un'analisi molto importante polo su alcune cose lascia aperti anche degli interrogativi
Quindi auspica delle nuove sintesi delle soluzioni dei grandi patti che possano segnare il cammino dello sviluppo economico però oggettivamente insomma le soluzioni già costruire
Questo è il senso di questo libro ringrazio Paolo anche per la amicizia la collaborazione che abbiamo tentate occasioni ha stimolato anche di attaccato fondazioni ha fornito materie legislative quindi abbinato alla sua esperienza quella di intellettuale quella di candidato quello di assessore
Quello di Como che facendo la televisione come dire tassa giorno per giorno nella reazione degli ascoltatori a un pubblico che lo segue io insomma
Come dire frequento le televisioni da molto tempo in varie dimensioni però trovo un pubblico fidelizzato e attento che registra vuol dire un'apertura un paese reale e quindi o voi chi di noi
Perdeva il Polo ritrova il giorno dopo giorno all'autogrill o per strada eccedere Padi fanno il commento a quell'accordo perché in effetti la pancia del Paese e poi esiste c'è grazie a tutti voi per essere presenti la parola a Paolo Del Debbio
Vi ringrazio molto ringrazio molto Maurizio Gasparri di aver organizzato questa generosamente questa presentazione ringrazio anche Giorgetti
E Giorgio Tonini Giorgetti lo conosco da qualche anno Tonino conosco da trentotto e quindi insomma da un po'perché
Battevamo alcuni marciapiedi insieme allora marciapiedi cattolici
Alla fucile in tanti altri posti
Dove del resto è una scuola che ti insegna anche quella lì poi al stare a parlare con con la gente insomma stare tra la gente comune mi la ah confrontarti con un linguaggio diciamo il più comprensibile possibile per cui poi si spiegano
Anche tante cose della vicenda televisiva ma no io del diciamo scrivendo questo libro voglio sono sceso in biblioteca non sono sceso in campo e
Quindi io faccio il mio mestiere insomma quel mestiere mi piace anche molto
Bene
Detto questo questo libro qui nasce con uno scopo all'inizio di tipo
Universitario nel senso che insegno questa materia etica ed economia da un po'di anni dal due mila
Alla Università IULM di Milano e quindi siccome non trovavo un testo che mi soddisfa scese da dare agli studenti mi sommesso dello scritto insomma ecco questo è
Il poi
Siccome non è un tema esattamente fuori dal dibattito contemporaneo perché sì sì se ne parla moltissimo di questo cosa che ci vuol più etica nel mercato il rapporto fra etica mercato che il mercato ha perso diciamo l'orientamento il senso e tutto quanto insomma e allora
Parlando con l'editore è venuto fuori anche un libro che insomma si presta non solo in campo universitario ma si presta diciamo anche alla lettura non universitaria ma di un pubblico che ha interessato
A queste tematiche qui e anche a un pubblico
Diciamo all'interno del mondo politico perché per queste sono tematiche che il mondo politico affronta anche perché è proprio qui
Si teorizza la necessità che
Che si è in primis il mondo politico e affrontare questo i pubblici poteri diciamo così ad affrontare questa tematica
E badate la
Diciamo e il punto fondamentale
Per cui
C'è questo titolo più etica nel mercato col punto interrogativo è esattamente quello che ora vi dico
Ma e siamo proprio sicuri che tutta la questione
Sia un'assenza di etica interne al mercato
C'è un proprio sicuri che ad esempio nei tre temi fondamentali di dibattito e cioè uno la crescente povertà
Ok due
Le la situazione dell'ambiente
Inquinamento global warming eccetera tre
La finanza alla regolazione della finanza internazionale
E ho detto regolazione quindi è evidente che non mi riferisco immediatamente al mercato Macchi dovrebbe far le regole in tutti e tre questi casi c'è una sintesi necessità di fare delle regole perché sono mancate
Di farle applicare perché è mancata un'applicazione di queste regole e soprattutto di sanzionare coloro che non le applica
E allora tutte questa tre questa triade non è Internal mercato voi capite bene
Quando si sono radunati a Parigi nel dicembre del due mila quindici ha fatto la famosa accoppo ventuno poi Parma perché ci ha fatto la coppa ventidue che è questa accordo globale
Testato declamato da tutti come l'accordo finalmente ci siamo arrivati a un accordo sul surriscaldamento globale eccetera rilevo che questo accordo ha tre caratteristiche primo non è vincolante
è il suo accettazione volontaria benissimo
Io ricordo che quando ci fu la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo nel quarantotto aderirono
All'inizio in pochi poi cinquanta pagina centonovantadue
No questo non è avvenuto al secondo
La
Siccome bisogna misurare la temperatura
Ci vuole qualcuno che la misuri ogni Stato la misura per conto proprio
E fa un altro certificazione terzo se qualcuno lo fuori del seminato non c'è sanzione
è allora questi sono accordi
E diciamo
Ispirarsi
Ad un volontarismo diciamo
Anche nobile
Ma che ha un'efficacia di deterrenza nei confronti del i comportamenti che vanno al di là e fuori della norma pari a zero
Pari a zero
Questo è un problema del mercato certa con problema del mercato perché il mercato ha fatto cose contro l'ambiente ha devastato l'ambiente in certi casi certo lo so bene
Lo so bene che il mercato ha fatto delle cose pazzesche all'interno del mondo finanziario
I CDS insomma tutto quel che sapete i derivati tutto pronto e che sappiamo
Fino a non sapere più di cose erano derivati e non si sapeva più dove rintracciarli eccetera eccetera io so bene che dal punto di vista dei combattere la povertà ci sono stati degli errori e delle cose che non vanno bene
Soprattutto nei Paesi in via di sviluppo da parte del mercato
Ma tutto questo a esigenza
Di qualcuno che intervenga nel mercato
E qualcuno che intervenga nel mercato non è il mercato deve esser qualcun altro perché se no è l'autoregolazione che in alcuni casi funziona anche ma non basta
è come la concorrenza occorrono le autorità è ovvio
Del resto la legge a questo scopo no
Le norme hanno questo scopo anche pedagogico nel senso di aiutare attraverso la deterrenza non commettere più determinate cose il mercato non cambia per cui questa questo luogo comune fastidioso
Di dire ed io ma anche all'etica nel mercato eh un po'un una via di fuga
Spesso soprattutto quando ho detto in ambienti politico-culturali è una via di fuga
Perché sei tu che è la responsabilità caro signore di fare quella cosa lì non è un altro
Allora
E poi un'altra cosa strana che ha suscitato in me
Questo suscita noia perché sempre questa cosa queste questo come posso dire questo tono un po'
Ho Milletti Bonomo che che si deve deve su
Questo tono predicatori esortato a Orio non serve a niente in questa quando si parla di queste cose qua
Qua servono norme rispetto delle norme e sanzioni questo serve
Altrimenti
Naturalmente c'è da decidere quali e perché soprattutto ma quello serve
E poi quest'altra cosa per cui si dice ci vuol più etica quale etica
Perché guardate che è una cosa veramente strana se ci ragionate siamo in un mondo in cui
Moltissimo
Moltissimi dicono che il punto fondamentale di oggi è questo pluralismo culturale ok fino alle punte di relativismo cioè non c'è nulla che possa accomunare no perché
è giusto che
Ci siano tante infinite idee nulla che accomuni scivolo relativi è il relativismo diciamo assoluto no che nessuna cosa in sé può essere valida per tutti benissimo
Li stessi che portano avanti questa teoria quali sostengono che ci voglia più etica nel mercato e indicano anche quale
Allora bisogna trovarsi d'accordo o non c'è da nessuna parte o c'è da tutte le parti
E quell'etica che indicano è talmente astratta
Penso solo alla decrescita ad esempio
Penso solo anche a
Certe posizione all'interno del mondo cattolico
Diciamo di
Che rivelano un utopismo anche un po'Alice perché siamo ora
Ne sappiamo un po'di più di come funziona il mercato e cioè già
Tante posizioni che non hanno alcuna rilevanza concreta
E che quindi si incaricano di delineare orizzonti impossibili
Ora
Non si può essere totalmente incoerenti e
C'è un'etica anche nel ragionamento
Che è la prima
E l'etica del ragionamento si dice di uno deve dichiarare mi da dove parte che percorso fa e a quali conclusioni arriva per cui se tu mi dice che ci vuole etica nel mercato amici quale
Perché quella etica li dovrebbe essere trovarmi d'accordo tutti e poi dice anche come la applichi
è perché se no fai un discorsetto
Invece il discorso etico è un discorso pesante importante riguarda letto su di un popolo delle persone quindi non è un discorso che può rimanere
Diciamo su un versante appunto esorta attivo Massimo privo di una logica interna perché altrimenti non ha rilevanza
Allora un po'questo
E un po'
Il fatto di fare pulizia da molti luoghi comuni
Che sono quelli che ho detto prima ed assillo cinismi diciamo un tanto al chilo e
Tipo
Chi provoca la diseguaglianza cattivo
Il mercato provoca la diseguaglianza dunque il mercato è cattivo cioè acquisiamo dei livelli che c'è di superficialità tale che
Eppure eppure
Questa superficialità è diventata una coi né è diventato un linguaggio comune
Perché se fosse una superficialità detta da pochi
No ma è una Corinne è ormai diventato un linguaggio
Diciamo parlato dalla stragrande maggioranza delle persone che inconsciamente dice questo chi inquina è cattivo il mercato inquina il mercato è cattivo
Insomma vogliamo ragionarne un po'oppure no
Ecco e questo lo dico anche nell'ambiente Mita politico sto parlando e dell'ambiente universitario e si va bene Giorgio Tonini lo sa perché ce ne siamo occupati un po'di anni fa voglio dire si va in certi ambienti dove veramente e ributtare ante
E ributta ante l'assenza di
Ragionamento di Logos PD di di capacità di argomentazione logica in ambienti accademici
Perché li specie diffuso questo verbo qui
Ed è ributta ante
Perché il loro compito la loro etica non è di occuparsi dell'etica del mercato accetto ma prima di occuparsi dell'etica del ragionamento che loro propongono
Perché questa è la prima cosa da rispettare e questa non c'è allora io di fronte a degli studenti e insieme a insegno all'Università Cattolica
O all'università protestante o l'università islamica insegna all'università
Statale anzi privata la IULM di Milano dove dopo non posso presupporre nulla non so nulla di quelli che ci ha davanti non so come la pensa in ordine non posso fare
Una predica loro devo devo
Proporre qualcosa che presuppongo che attraversa il ragionamento attraverso l'argomentazione di quello che dico possa essere per loro convincente e in qualche modo possa fornire al loro strumenti per affrontare poi altre tematiche dunque
Diciamo portarli Mammano per mano all'interno del ragionamento dell'argomentare del ragionare
No del della ragionevolezza ecco
Materia rara ragionevolezza non dico
La ragionevolezza allora questo
L'origine di questo libero e
Allora dico ma dove da dove si parte
Perché
Al
Già trovarla questi punti comuni dove si parte e che
Cioè
Consentirlo qualcosa farlo
Allora io
Ho pensato
E
Ripeto
Sto parlando di un'esperienza che va avanti dal novantanove quindi insomma sono sedici diciassette anni di esperienza e quindi non è che ci sono arrivato
In quattro minuti per dire che non è facile neanche costruire una cosa proponibile e originale
Quindi ci vuole
Fatica come diceva Hegel cioè con la fatica del concetto cioè di di di elaborarle le cose prima di proporre allora
Qual è il punto ho pensato che partire dei diritti
E in particolare del diritti umani fondamentali fosse il punto di partenza condivisibile da tutti perché perché già condiviso
Perché è il patrimonio che ci abbiamo l'unico Comune
E non è un caso e che dall'VIII secolo avanti Cristo finali siamo arrivati nel mille novecentoquarantotto a trovare un punto comune che andasse bene a tutta l'umanità
C'è voluto
La ventisette ventotto secoli voglia parti dagli ITT dal Primo trattato commerciale fra DTT ed egiziani andiamo ancora più indietro voglio dire c'è voluto un bel po'per arrivare
A uno a un testo condiviso che unisse umanità ma perché perché è complicato no
Alla visto che c'è voluto tutto sto tempo ho detto partiamo di non occorre costruire qualcosa di nuovo non è così sei
Non è così immediato allora di lì son partiti
E di lì ho provato a costruire
Un'etica dei diritti soprattutto economici e sociali che
Sia
Proponibile però qui si pone un problema e arrivo al dunque quale problema si pone
Che molti di questi diritti
Tra di loro non vanno così d'accordo
Sono antinomici come si dice che vuol dire
Che fanno la guerra fra di loro
In particolare due
I diritti individuali e quelli sociali il diritto di proprietà ad esempio
E il diritto a degli interventi sociali in caso di povertà
E questi vanno in contraddizione perché più ne riducendone ampi uno e più riuscirà altro più ampio diritto sociale più riduce il diritto di proprietà ad esempio del reddito
Più ampli il diritto individuale più restringe il diritto sociale come si fa a metterli insieme il diceva che il diciannovesimo secolo è stato il secolo dei
Diritti individuali è stato il diritto di proprietà che ha dominato no le rivoluzione industriale tutto
Il ventesimo secolo è stato viceversa un secolo dove i diritti sociali welfare eccetera hanno avuto la predominanza ora sia nel ventunesimo secolo occorre metterli insieme è questo lì il grande compito che c'è davanti
Perché i diritti umani i diritti fondamentali ci forniscono un elenco di diritti
Ed è stato giusto così perché ci si è arrivati progressivamente siam partiti dal mille duecentoquindici da Magna Carta e piano piano siamo arrivati
Ad avere tanti diritti umani il problema è che l'elenco di per sé non è una sintesi è un elenco
Occorre fare una sintesi non basta più l'elenco
E questa sintesi va fatta
E questa sintesi ad oggi non c'è
Il mio non è un libro ovviamente un programma politico che mi sono cimentato anche in quello tanti anni fa e ma quello fu un'altra cosa e qui c'è in sala che qualcuno collaboro a quel lavoro ma
Fu un'altra cosa quello questo è un libro di
Etica ed economia cioè indica
Diciamo così un orizzonte indica
Ho
Un orizzonte di senso tenta di dare
Una indicazione di marcia
Dice dover proprio come dice Aristotele chi conosce il nodo lo scioglie lo riso quindi riconosce in quel modo quindi crea
Diciamo un orizzonte di problemi e prova a dare un'indicazione
E e quindi vanno messi insieme nel venti ventuno esimo secolo il secolo che obbliga che ci obbliga a questa sintesi
E io penso anche con tutta onestà però qui si va molto oltre me stesso nel senso ci va molto al di là di quello che io posso immaginare o così però a sensibilità
Io penso anche che sia arrivato il momento
Non so chi lo possa fare
Non so quando possa essere fatto e non so quale possa essere la sede dove possa essere fatta ma io sono convinto che
è arrivato il momento di riscriverlo una carta dei diritti dove non ci sia solo l'elenco ma ci sia la sintesi dei diritti
Certo
Avete tutti presente no
Chi c'era quando fu scritto con la carta il quarantotto
C'era tale Roosevelt cioè
Insomma
Grazie
Io quello non è che con un libro
In venti
Chiedo però dice ecco però io penso che indipendentemente dal dal personale imprese delle persone preciso persone capaci nel mondo e valide
Io penso che sia questa la rivolgervi a ritrovare un punto che non è più quello del passato perché tutti nel diciannovesimo secolo era andata cordolo che il diritto fondamentale fosse quello individuale
Poi
Dal quarantotto in poi storcere sorse la questione sociale ci fu
La Rerum provare un della Chiesa ci fu il manifesto del quarantotto del Partito comunista ci fu il socialismo utopistico ci fu tutto che però non ebbe la prevalenza ce l'ha avuta come nelle ventesimo secolo
è ora non basta più né l'uno nell'altro non c'è nulla da fare
E anzi abbiamo assistito al fatto e che non regge più secondo me ovviamente non regge più il fatto che si sono create scuole politiche proprio sulla divisione di questi due diritti
Con una scuola che ha che ha detto basta uno e con una scuola che ha detto ci vuole l'altro son fallite entrambi
Sono fallite entrambi e chi dice il contrario dice una bugia ma non perché glielo dice del tetto
Che non conta niente ma perché non ci sono state realizzazioni storiche che hanno detto che bastava o solo il diritto individuale o sul reddito sociale
Perché chi ha basato sull'una delle due è andata male la storia e non occorre che vi faccio esempi storici perché
Sapete tutti che parte no quindi alla che bisogna fare e dica
Unirle ste cose volete un esempio e concludo
L'articolo cinquantatré della Costituzione sul quale io ritorno nelle mie trasmissioni di frequente perché io penso poiché
Per parlare alla pancia della gente bisogna partire dal cervello e non il contrario
Ebbene l'articolo cinquantatré della Costituzione parla della capacità contributiva ok che dice che ognuno
Deve contribuire alla spesa pubblica in ragione della propria capacità contributiva siamo d'accordo è un articolo costituzionale no non è unite uccisa
C'ha anche questo articolo ma è un padre che si chiama Vanoni ok Ezio Vanoni la fa molti chi a più di
Quarantacinque anni e sa che si pagava la Vanoni insomma no zattera dichiarazione dei redditi insomma
E cioè se c'è Vanoni è all'origine di questo articolo
E qual era il punto di questo articolo
Era esattamente questo badate che questo articolo lo dico prima di dire a una potenziale
Rivoluzionario e
Perché l'applicazione di questo articolo SCO scardina tante cose
La nell'ideazione di questo articolo e fu molto semplice doveva mettere insieme i diritti individuali del reddito della proprietà
E i diritti sociali della spesa derivanti dalla spesa pubblica o derivanti diciamo e esercitati attraverso la spesa pubblica ok doveva mettere insieme ste del posto la discussione non fu
Così banale
Voi che chi chi è in questi palazzi può accedere chiunque può accedere ma che invece pace cede hai come si chiama agli atti della Costituente sono un bel po'di volume
Grigi che vengono si acquistano poco perché tanto
Non è così perché non li legge nessuno quindi
Perché
Io da segnalò legittimamente traduttore neanche recentemente avrebbero tutte leggi profondamente ma insomma ma è un po'è che andavano letti sti comunque sia io sono andata a me e la discussione sull'articolo cinquantatré
Rivela esattamente questo punto cioè come si fanno a mettere insieme diri il diritto di proprietà che poi il diritto del rugby
E
La necessità di contribuire alla spesa pubblica come si fa
Si fa attraverso la determinazione non
Sommaria ma individuale della capacità contributiva perché Vanoni lotto perché non ci fosse una determinazione livellata ma individuale del capacità contributiva
Esempio
Padre di famiglia
Con un moglie e due figli
Che guadagna mille e trecento euro all'INPS
Abbiamo su un esempio concreto
Quanto versa allo Stato
Circa mille e seicento d'accordo tra quel che versa a lui e quel che versa l'imprenditore mettiamo che l'Hui nei versi mille duecento
Secondo voi
In questo caso specifico
La capacità contributiva di quel signore lì
Che vuol dire
Che
Al netto di ciò che è versato per le tasse
Rimane arte ciò che è necessario per rispondere ai bisogni di base e questo vuol dire capacità contributiva nella sua ratio diciamo dei padri costituenti okay questo vuol dire
Non vuol dire un'altra cosa vuol dire che la tua capacità lasciate le risorse
Per rispondere non abbisogni voluttuari ma i bisogni essenziali della tua vita perché questo è un diritto umano è un diritto costituzionale ed è uno dei diritti fondamentali certi
Quello
Che uno deve essere messo nelle condizioni di rispondere ai bisogni economici di base che sono il vitto l'alloggio eccetera
Ora
Se questo diritto costituzionale fosse come si dice giustiziabile cioè io potessi andare di fronte alla Corte costituzionale okay e dire
I la mia situazione è questa
Mille trecento euro moglie due figli abito in una periferia di Milano lo dico qui così la conosciamo bene se non altro io e Albertini e Formigoni okay e ho bisogno o questa serie di bisogni
Che ci sono determinabile
Del c'è una penna sì è un foglio il riscrivo e numeri no anche giorno no
Quella lì è la mia capacità contributiva
è evidente che la risposta negativa e evidente
Allora questo cosa vuol dire vuol dire che evidentemente la composizione di questi due diritti a vicino ai DS ripensata
Non c'è nulla da fare
Perché se andassimo direttamente su questi andiamo a vedere la capacità contributiva dei singoli in Italia
E di una grande platea di perciò non sto parlando di quattrocento mila per sto parlando di venti milioni di persone ok e questi sono i miei calcoli personali tra venti e venticinque milioni per cioè siamo fuori della capacità contributiva
Questo cosa vuol dire da un punto di vista dei diritti vuol dire che lì la sintesi l'antinomia tra De Rita individuale diritto sociale non è risolta
E cosa vuol dire questo vuol dire che non è risolto al fondo
Al fondo il compito fondamentale la linea etica fondamentale data dal rispetto dei diritti stessi questore
Io penso che uno potrebbe fare un programma politico in Italia se divenisse LAN pazzia intitolato un partito intitolato partito P. ci
PCC
Partito della capacità contributiva e se e con questo tema scardina una serie di cosucce
Perché
è o non è l'articolo cinquantatré
è o non è derivante da due diritti fondamentali
Della Carta
Dei diritti dell'uomo del quarantotto e cioè l'articolo venticinque che è quello sul rispondere alle esigenze di base economiche e l'articolo diciassette che è quello sulla coda privata è vero o no
Era cioè ci sono amica metà attiva ecco quindi il senso del mio libro
Che poi a una serie di applicazione alla finanza eccetera e ripensare questa cosa qui naturalmente mi rendo conto
Opus magnum come si dice cioè non è che
Dico poco mi rendo conto di dire tanto però è anche necessario ogni tanto e dire tanto
Perché sedici tanto a scendere al poco si fa presto sedici poco al tanto ci arrivi mai sicuro
Questo vale diciamo nel ragionamento e vale in molte altre cose veramente grazie tante
Paolo avvertito insomma lasciano molto alto impegnativo il senatore Tonini a cui
Dare la parola e che persona insomma ma ricordo prima Paolo al mondo cattolico un'esperienza anche politica molto
Intensa attualmente il Presidente dalla Commissione Bilancio quindi è uno che in questa fase deve coniugare nel concreto con i numerini gli emendamenti i sindacati le organizzazioni di categoria
I territori ormai il mercato le risorse limitate è l'etica che ci dice
Intanto vi dico grazie di questa di questo invito di questa occasione di incontro
Con voi soprattutto con Paolo perché come lui ha avuto la bontà di ricordare ci conosciamo da trentotto anni
Ci siamo conosciuti da da ragazzina alla fucili insomma la federazione di universitari cattolici poi
Per un tratto di strada abbiamo proseguito assieme poi le nostre strade si sono divaricate anche dal punto di vista politico
E quindi ho letto questo questo libero devo dire
Quasi tutto d'un fiato non proprio tutto tutto in alcuni punti
Si vede l'esigenza didattica ovviamente e giustamente quindi anche la
La necessità di mettere le cose in fila ed è utilissimo quindi diventa anche un un libero da consultare in qualche momento
E in altri Papas passaggi invece si legge proprio perché chi prende dal punto di vista anche
Della scrittura del ragionamento l'ho letto con un animo diviso perché per un verso è il libro di un amico per altro verso è libero di una delle teste migliori ma ha detto Maurizio Gasparri quindi
Non entro in casa d'altri diciamo così dire del
L'area politica a me avversaria in qualche modo
E devo dire ho cercato disperatamente un punto di dissenso
C'è un punto nel quale io possa dire quaranta su questo non sono d'accordo
In via di principio con le cose che ha scritto Paolo perché mi sembrava che venisse bene cioè poter fare le cose su cui sono d'accordo le cose su cui non sono d'accordo
E devo confessare anche con un po'di rammarico che non ho trovato cose in cui non sono d'accordo
Probabilmente
Probabilmente perché naturalmente queste è un libro come ha detto Paolo
Diciamo che sta sui principi
Cerca di fare un'opera meritoria e assolutamente necessaria sarebbe bene che questo esempio venisse
Imitato facesse un po'scuola
Dire ritornare un po'e i principi che poi sono le categorie concettuali con le quali proviamo a ragionare sulla realtà
Tanto più la realtà diventa complicata a volte confusa avvolte incomprensibile tanto più è necessario a venire delle categorie chiare perché altrimenti vieni preso anche tu dalla confusione cioè inseguì
In maniera
Come dire istintiva
E alla fine passiva
La l'affollarsi di notizie sempre più contraddittorie e non sei più in grado di avere una rotta una un punto di vista chiaro
Ora il lavoro che fa Paolo di ricostruzione dei principi appunto devo dire non ho trovato ragioni di dissenso e questo guardate
E anche un dato politico culturale
Nel senso che viviamo in una fase nella quale il disordine mondiale
è così elevato
E sta diventando anche così minaccioso
Libro di Paolo non è un libro come dire che incute timore o diciamo inquilina anche al pessimismo men che meno al catastrofismo e molto controllato nell'analisi
Però insomma non si nasconde nemmeno la drammaticità della situazione nella quale siamo sotto molti profili
Viviamo in un contesto di elevato disordine appunto la globalizzazione è una globalizzazione disordinata e che produce una serie di inconvenienti pure in un contesto complessivamente positivo perché
Paolo è sempre stato anche iscritti precedenti
Una difensore del
Processo di allargamento
Dei mercati di allargamento anche delle
Della società nel suo insieme dell'abbattimento di muri barriere dazi e quant'altro
E anche in questo in questo libro mantiene questo questo spirito di fondo naturalmente non può nascondersi le difficoltà che noi abbiamo
Citate cui prima
Principale questa questione della povertà
Che per la prima volta da tanto tempo sta diventando più problematica né il nostra parte del mondo piuttosto che in quella
Dei cosiddetti Paesi emergenti
C'è uno studioso americano di origine slava un certo Milano dice che però non è stato assessore applica il nome
Visitatore un testo desse il carcere mi no è una grande studioso Milano dice che ha disegnato la curva dell'elefante ne abbiamo ad oggi
E quella che descrive in questo momento la situazione dei vincenti e dei perdenti nella globalizzazione una cosa molto carina ci vorrebbe un'ultima cosa per
Del del ma insomma vi immaginate voi elefante qui c'è la coda
Salendo lungo la coda vediamo la schiena dell'elefante si arriva fino
Alla testa lo richiede poi si scende giù
E poi c'è la proposta dell'elefante che risale su
Allora qui alla coda stanno i perdenti della globalizzazione del terzo mondo cioè quelle che una volta erano il terzo mondo i poveri dei Paesi poveri quelli che non riescono ad emergere
Ma il grosso dell'elefante questa
Sto grande corpo la schiena deve fante sono invece gli emergenti
Del
Della dei Paesi emergenti
Quindi quelli che hanno guadagnato dalla globalizzazione e sono miliardi di esseri umani lei questa cosa enorme
Poi c'è la la curva che scende giù precipita
E poi sale quel precipizio
è
Quelli del mille e mille duecento euro al mese
Che si vedono insediati in siti attivi nel loro posto di lavoro
Che hanno il problema che nel loro Paese schiacciato tra il rischio della recessione e quello del default finanziario se
Non stai attento col debito pubblico
Che vedono una innovazione tecnologica spinta che rende obsolete e il loro lavoro le loro carriere quindi mette minaccia seriamente le loro professionalità quindi anche loro posto di lavoro eccetera eccetera
Questa questa questo picco basso
è
In questo momento dice Milano dice la componente numericamente più elevata e politicamente più significativa dei Paesi sviluppati
E questo spiega in gran parte la rivolta contro la globalizzazione che sta esplodendo nei nostri Paesi
Poi c'è la proboscide che risale
E questi sono i vincenti della globalizzazione nei Paesi forti cioè quelli che hanno fatto soldi a parte dalla globalizzazione
Allora se noi mettiamo l'elefante e proviamo a usare le griglie che Paolucci ci propone mettendosi lui non è un nano e uno bello alto
Da ogni punto di vista anche come statura intellettuale
Ma si mette tutti noi siamo nani sulle spalle dei giganti come Einaudi Giovanni Paolo secondo
Bobbio Maritain
Cioè per citare solo alcuni se ne potrebbero citare molti altri quindi
Il lavoro che fa un lavoro intellettualmente molto robusto si mette sulle spalle di questi giganti e prova a definire la griglia dei principi cui prima la
Riassunta molto efficacemente un prendendo un pezzo cioè
La il rapporto tra i diritti individuali come singoli come individui come famiglie
E
I diritti diciamo della
Sociali quelli che hanno a che fare con il problema della giustizia dove si trova il punto di equilibrio
Ecco evidente Paolo dice noi abbiamo un problema che
Il la sostenibilità fiscale
Per la parte che sta in fondo alla curva è ovviamente drammaticamente
Sopra dimensionato
E quindi questi pagano un prezzo che non dovrebbero pagare dovrebbe esserci una spinta forte a favore e loro
Noi ci abbiamo provato quegli ottanta euro sono dieci miliardi
Che sono stati messi proprio poi uno può non condividere dispone sta dall'
Stampa diciamo l'avvertenza istintiva se votiamo c'è stata e questo è il problema del nostro Paese qui dobbiamo
Mettere risorse nella politica redistributiva mettere risorse su questa parte del Paese
Naturalmente poi c'è il problema di come fare in modo che quella parte che invece sta così in alto in alto
A sua volta ci metta qualcosa di più che non sia soltanto il superfluo del superfluo del superfluo probabilmente se il problema di giustizia fiscale
E naturalmente Paolo avverte giustamente
Stiamo attenti perché gli interventi sul mercato devono essere capaci di evitare problemi maggiori di quelli che risolvano quindi
Problema di una dannata complicare ancora complessità
Un ultimo punto
è etica e mercato sono le due i due termini di questo rapporto
Apparentemente
Leggendo all'inizio Paolo difende il mercato dalle pretese
Della cattiva etica o della etica male intesa
Così facendo in realtà difende anche l'etica
Perché una delle cose più terribili che stanno succedendo del nostro tempo e si confonde la morale con il moralismo
E cos'è il moralismo rispetta la morale
è la pretesa di giudicare senza capire
E la cosa peggiore che possa succedere nella vita collettiva nella vita sociale e anche nella vita politica
è la pretesa di giudicare
Senza lo sforzo di capire
Questo è
Ma a mio modo di punto di vista il moralismo
Ed è anche
Diciamo così una tentazione che ricorre nel tempo e che è molto forte nel tempo di oggi
Mi viene in mente un grande milanese che ovviamente dato che siamo qua
Che su questo ha scritto pagine diciamo grandiose nella nella nostra storia italiana Alessandro Manzoni che il più grande maestro di come ci si deve guardare
Dalle semplificazioni moralistiche nell'approcciare i problemi collettivi
La famosa peste di Milano
Che cosa facevano
I moralisti di allora che poi diventavano i demagoghi oggi si direbbe i populisti di allora
Ai Sava nel popolo contro gli untori
Di fronte ad un problema anche un problema serio gravissimo drammatico tragico com'era la peste di Milano
I populisti i demagoghi quelli che che uccidono sia l'etica e il mercato cosa faceva invece di dire varate ragazzi c'è la peste perché non ci sono le fognature ma i liquami scorrono per le vie
Diceva no bisogna trovare il colpevole non la causa del problema ma la colpa che sta dietro a quel problema
E quindi che si faceva si inseguivano sti poveri diavoli perché venivano appunto accusati di aver meno essere stati visti mentre mettevano
Un gelo hanno le porte corte queste questa cosa che dovevano diffondere la peste erano loro i colpevoli ammazziamo quelli e la peste sarà risolto
Ecco questa è una malattia molto diffusa da sempre ma in modo particolare il nostro tempo
è una malattia che è stata tipica
Della fase diciamo così della cosiddetta Seconda Repubblica del bipolarismo italiano perché ha
Avvisi e
A diciamo gli uni contro gli altri in modo reciproco spesso ci si è
Sia usato questo strumento vige la colpa ad ultimare dell'Italia di Berlusconi
Di chi è la colpa è l'ultima e dell'Italia della sinistra che
C'ha tutte le leve
Invece di lavorare alla ricerca delle cause
Perché solo se tu certi le cause poi ci saranno anche c'è anche la dimensione non la voglio negare della responsabilità politica
Ma innanzitutto si fa a fare un salto di qualità del dibattito pubblico in un momento storicamente così delicato come quello che stiamo vicino divenendo
Se ci si sforza tutti ricercare le cause della peste all'il colpevole della pesca
E
Sempre la peste del Manzoni
C'è l'assalto i forni
Cioè
Ci sono le regole del mercato che non possono essere ignorate moralistica niente perché il settore ignori moralistica mente ti arrivano addosso
Come è successo a quelli che davano appunto l'assalto i forni a quegli irresponsabili avevano deciso di avuti usare una politica che ha prodotto i disastri che ha prodotto poi in quella disgraziata stagione
Ecco io credo che noi abbiamo nella nostra storia il DNA profondo per
Come dire per guardare i problemi del nostro tempo con questa robustezza
E credo che dobbiamo essere grati a Paolo Del Debbio di averli messi in fila di aver fatto un grande lavoro che al tempo stesso intellettuale minuti con un approccio didattico e quindi spezza le cose per
Spiegarle I semplici e non solo ha indotti
E credo che di questo la politica del nostro tempo abbia un bisogno drammatico non provo risposta alla domanda di rito Maurizio sulla
Sulla Commissione Bilancio
Ma no no non voglio sfuggire
Anche in questo passaggio che stiamo vivendo
Dobbiamo guardarci dalle fasi di semplificazione cioè per un verso dobbiamo recuperare alla politica una
Ambizione anche di di cambiamento profondo perché appunto le storture
Guardando sulla base dei principi
Di cui in questo libro e in questo libro vengono messi in fila in maniera così
Così seria
è le strutture sono sono evidenti da da davanti agli occhi di tutti basti pensare che noi siamo il Paese col più alto debito la più bassa crescita e questa sono nelle due le due ganasce della morsa che ci stringe
In questi anni che cosa si è fatto e che cosa si sta cercando di fare
Si sta cercando di disinnescare cioè di allentare questa morsa
Fatemi fare qui un'altra citazione
La cultura peraltro scolastica
Questo caso come Ulisse dobbiamo muoverci tra Scilla e Cariddi
E Scilla è
Quel mostro portante teste che ci vuole mangiare infine
Il rischio di un nuovo default finanziario
Paolo ricostruisce la vicenda del due mila undici devo dire con grande equilibrio non è facile trovarlo equilibrio neve in un senso o nell'altro
E dall'altra parte c'è Caridi cioè il rischio della recessione se tu prendi la la la via di andare verso Scilla per troppa paura di periti cioè andare
Per paura della recessione
Infischiano infischiarsene delle idee dei vincoli sta
Europea che però quali sono i vincoli che il mercato ci pone
Allora il problema di vendere i tuoi titoli del Po debitore ti ritrovi con rischio default dall'altra parte però se invece tu prendi la via
Di andare contro Caridi per paura di Scilla e quindi andare su una politica di rigore estremo per ammazzare il debito e ti ritrovi con la recessione più profonda
è chiaro che anche quella una strada
Vietata si è visto come nel resto d'Europa che ha provato seguire uno all'altra
Si è trovato in difficoltà basta pensare ai nostri amici greci
Quindi
La strada seguita è questa qua naturalmente è una strada che richiede una cosa sola però che
Non sempre c'è nella politica italiana la costanza
Tenere la rotta con disciplina e costanza del rigore per un certo periodo
Perché se invece si sbanda continuamente
Se invece si sbanda continuamente che non
Pensi non si
Si perde il bandolo alla fine non si arriva da nessuna parte
Ecco naturalmente immagino che poi man mano che si scende dall'Olimpo dei principi verso
Le cose più quotidiane e le scelte politiche che vanno fatte ovviamente i dissensi tornano tra noi ma questo è il sale della politica sarà la democrazia
Dobbiamo essere grati tutti quanti penso a Paolo di averci dato un buon contributo
Mettendo insieme il lavoro che ha fatto in questi anni per aiutarci a pensare meglio nella speranza che questo ci aiuti anche da dire meglio grazie
La parola ora Massimo Giorgetti esponente storico e qualificatissime della lega che proprio lei si occupa dalla precedente legislatura anche dei bilanci quindi l'unione tra programmi politici a problemi
Di
E la gestione quotidiana la maneggiata molto la parola all'onorevole Giorgetti
Grazie buonasera a tutti
Allora quando uno
Accetta di presentare un libro obbligato leggerlo
E quindi
Però voi ridete ma credo che questo sia uno dei problemi fondamentali oggi della politica che chiamato in causa ripetutamente Del Debbio come responsabile
In buona parte dalla situazione in cui veniamo a trovarci scherzo ma non troppo nel senso che io penso che in questa epoca sia assolutamente necessario pensare
Vedo in giro troppa gente che parla senza aver pensato prima e quindi più che
Economisti io penso che un'epoca che
Necessita di filosofi
E questa
E la carenza oggi
Del nostro tempo e anche dalla nostra città io
Per presentare questo libro che sostanzialmente un manuale che mi ha aiutato in qualche modo a ripassare quello che avevo studiato
La mia città
Ho dovuto pensare
Ho dovuto riflettere
E questo è
Un fatto positivo lo consiglio a tutti
O Consiglio tutti perché la lettura dico agevole
Ma
Che può servire a quelli che l'hanno studiato l'università ma può servire anche introdurre quelli che
Affronto questi temi da neofiti allora
Cosa ho pensato quali sono le mie riflessioni rispetto
Questo libro
Diciamo che la posizione di Del Debbio e chiara voi difende il mercato
Il mercato non è responsabile di tutto quello che gli viene attribuito che gli viene sempre più tributo in questi tempi ultimi
Quindi l'opposizione liberale
Diciamo potremmo dire liberista
Neoliberista
Che però
Sconta
Rispetto al passato i danni provocati dalla globalizzazione cioè qui non stiamo parlando
Di un confronto tra tra virgolette socialisti liberisti in un mercato chiuso in uno Stato diciamo così del secolo scorso per intendere secolo scorso no
Stiamo parlando del mercato e del liberismo dopo la globalizzazione e questo cambia molte cose le cambia radicalmente
Perché
Perché la globalizzazione che è andata avanti sulle gambe delle finanza e dell'economia sicuramente molto della finanza e anche un po'dell'economia con velocità diverse
Il nome di che cosa della concorrenza del mercato
Quant'altro
Ha causato un problema
Prima di tutto di sfasamento temporale di capacità di spesa
Tagli dietro
Perché l'economia a fine
Danza e globale la politica è rimasta locale
Cioè i poteri sono rimasti a livello nazionali
Sono stati
Talvolta trasferiti all'Europa nel nostro caso
Ma c'è uno squilibrio tra la capacità della politica impotenza di rispondere alle sfide dell'economia e della finanza che invece che di tipo globale primo dato secondo dato
Che aggrava e compromette definitivamente il quadro in modo irrimediabile
A sua volta la politica e succube più volte le nelle
Diciamo così
Nel libro ricorre questa immagine e su come all'economia di fatto e l'economia che detti i tempi economia che che che comanda le regole nella nei mercati internazionali non li ha stabiliti
C'è proprio riferimento pagina ventisei io scugnizzo appuntato tutto perché non voglio dire cose no ora che
Sono le corporation che fanno hanno fatto le regole non li ha fatto un soggetto politico che risponde al popolo
E quindi quello che
Un impianto teorico filosofico
Economico
In difesa del liberismo va clamorosamente in crisi va clamorosamente in crisi perché
La globalizzazione oggettivamente con quello che provoca le diseguaglianze problemi ambientali
Le regole finalità finanza per la finanza
Fa apparire come responsabile di mercato agli occhi dei nuovi poveri dei tanti nuovi poveri non soltanto dei Paesi poveri ma anche nei paesi ricchi come responsabile la situazione
Questo è il problema e quindi lo sforzo di riportare
Il mercato nella sua esatta dimensione e lo sforzo di trovare
E di riportare alla politica nella sede propria ma a questo punto seguire può il tema poi finale l'interrogativo con cui si chiedeva cioè
Sede nazionale e internazionale che possa
Rifare le regole fare le regole e farle rispettare sul mercato altrimenti non funzionerà
Altrimenti anche la concorrenza e la libera concorrenza perfetta che viene proposta come la soluzione per far
Diciamo così uscire e creare ottusi che uscire dal sottosviluppo creare auto sviluppo e Paesi
Poverini
Non funzionano
Perché le regole che vengono fatte all'interno del circuito del mercato del WTO
Sono le regole che valgono per quelli che ci stanno dentro non per quelli che ci stanno fuori elimini in quelle Circolo del mercato perfetto dovrebbe poter entrare soltanto chi rispetta tutta una serie di diritti morali
E questo non avviene perché le ragioni dell'economia e delle corporation talvolta fanno chiudere rivolti a dispetto del Paese che palesemente a casa loro non rispetta i diritti minimi sindacali ambientali del lavoro eccetera eccetera ogni riferimento
A situazioni mi sembra abbastanza evidente
E quindi tutto questo va in crisi va ripensato radicalmente dal basso
La ricerca quale la ricerca è quella di universale
Si dice a pagina centodiciassette ancora possibile riproporre una sorta di riversare etico accettato universalmente in un mondo che non conosce più nulla di nulla e siamo intercettato
E possibile o no
Qui io non è che condivido totalmente diciamo così
L'approccio che questi diritti universali siano così palesemente pacificamente certe dappertutto perché
Evidente che rispondono a un tipo di cultura
Quella occidentale per intenderci
Che probabilmente sicuramente il mondo islamico non è pacificamente citata ma non solo io
Non voglio andare qui relativismo culturale però non è non è pacifico tutto questo
Però
Qui questo problema mi sembra serio perché mi sembra serio
Perché come giustamente dice nel libro senza palla paura di dirlo se noi andiamo a vedere
Cosa è successo ai politici illuminati
In una precisa fase storica che appunto punti si cavano
E che agli occhi dell'opinione pubblica del politicamente corretto vengono indicati come
Diciamo così quelli bravi che suggerivano la politica ambientale ecologica la concorrenza e l'aiuto eccetera eccetera faccio riferimento specialmente che ride nettamente
Alla presidenza di Bill Clinton
E quel dei Clinton e che
In base a questi principi che di cui ha invaso il mondo del politicamente corretto contestualmente
Siccardi Nava le regole che presidiavano i mercati finanziari e causavano il germe che ha provocato poi lo sconquasso totale dei mercati
Il nome
Della concorrenza
O dei più forti a danno dei poveri quanto è costata quest'operazione
Di deregulation di coloro che annunciava tutto il mondo politicamente corretto dei diritti universali e quant'altro
Ok qui delle sono cifre che ha scritto lui e quindi non sette mila settecento miliardi di dollari
Soltanto negli Stati Uniti
Mentre per il resto nel mondo sono diciotto mila miliardi di dollari
Diciotto mila miliardi donne elettrici teneste non bisogna essere presentarmi se bilanci sono venticinque con venticinque mila miliardi di dollari
Cosa si sarebbe potuto fare
Per la povertà del mondo
Allora
Bisogna
Diciamo così
Mettere diciamo tutto nella casella
Altro tema
Io a
Ho apprezzato particolarmente apprezzato perché non è facile da sostenere
La tesi per cui la diseguaglianza
Deve essere in qualche modo accettata
Cioè qui comincia a passare l'idea che in qualche modo
L'eguaglianza anche in termini sostanziali creditori debba essere comunque perseguita no
Non è così lo dice bene
Pagina centottantanove quando si parla
Giustizia redistributiva
E si dice io qui non ci vedo più da vicino però quindi scusate potrei dire allo la redistribuzione costituisce un dovere assoluto dello Stato quando essa vale ristabilire per i più deboli il pieno godimento dei diritti personali e sociali essenziali
Non vale quindi ad annullare le disuguaglianze
E questo discorso credo che in un periodo in cui si parla di reddito non so come chiamarlo dentro sul distretto di cittadinanza
è un qualche cosa
Che ritengo coraggioso del dibattito se vogliamo politico perché
Giustamente si dice un'altra parte del
Del libro centocinquantasei questo vale io faccio riferimento alle pagine perché non voglio usare parole mie uno le parole
Che troverete scritti nel libro
Centocinquanta se qua edicole vaghe
Allora non tutti coloro che sono del bisogno hanno diritto a un aiuto popoli compresi ma solo quanti versano in quella condizione
Per circostanza indipendenti dalla loro volontà
E questo mi sembra o un altro punto forte che
Andrebbe sottolineato espressa non voglio farla lunga perché
Poi inizia la parte in cui
Pudicamente lui dice che non scende in politica Enrico potrebbe salire in politica perché quando uno mette in fila i problemi e poi stabilisce delle linee guida somma
Forse c'è un indizio
Che
Che
Che
Che porta porta porta fuori strada ma
Tutte queste linee guida non voglio commentare mi fermo e vado rapidamente alla conclusione perché poi dopo dopo un certo di minuti cala
Prima la capacità contributiva
A posto giustamente Del Debbio questa
C'è anche nel libro richiamo proprio fatto l'esempio concreto io voglio richiamare quello ricco concepiti di capacità contributiva
Che
Purtroppo in Italia è andata a Sorrento disponibile personale
In altri Paesi penso alla Francia c'è il concepimento disponibile familiare
A lungo si è discusso circa l'opportunità di calcola la capacità contributiva sulla famiglia piuttosto che sull'individuo può alla fine si è andato
Certo un'asta di questo tipo ma guardate che questo problema qual è la capacità contributiva glielo familiare si è andata a vedere
Chi su quali sono i soggetti pochi dove stanno i soggetti poveri anche dalle statistiche vengono richiamate del debito dieci per cento e quant'altro stanno nelle famiglie numerose
Perché la tassazione
Italiane non è non non entro neanche progressiva è regressiva danno delle famiglie numerose
E gli le detrazioni fiscali perito e i familiari a carico dei figli a carico sono risibili rispetto a quello che il costo di riproduzione sociale
Nella
Allevare un figlio da zero
Anzi dico da meno nove mesi a diciott'anni
è risibile
E un Paese
Dei filosofi degli economisti dei politici non lo so che accorci senza di quella che la protezione demografica dell'Italia a qui al due mila cinquantadue mila sessanta dovrebbe porsi come imperativo morale sottolineo morale
Fare una politica da famiglie che tenga conto non semplicemente per questioni di Canali Celli io sono per la famiglia sono cattolico la fa no perché se no questo Paese qua non esiste più tra trent'anni da quarant'anni devo fare una cosa che non è di chi è più
Naturalmente io parlo perché sono contrario all'effetto di sostituzione che taluni sospettoso sostengono però per quanto riguarda l'immigrazione vanno a finire
Ci sono poi delle citazioni bellissime c'è
Questo sulla cooperazione internazionale Risi di richiamo alla
Cose cose che io consiglierei veramente per la lettura però chiudo
Con
Una provocazione nel senso che
Vado a prendere l'ultima pagina del libro perché l'appunto il muso sia per questo no allora diritti sociali diritti individuale questa non risolta cosa facciamo parimenti
Dice Del Debbio pensare ultima pagina pensare al loro soluzione è implicato l'individuazione delle responsabilità della politica in concreto la necessità dell'intervento dei pubblici poteri e non solo nazionali
Anche nel mille novecentoquarantaquattro con gli accordi di Bretton Woods e poi nel mille novecentoquarantotto con l'adozione dei creazione ci vuole un intervento internazionale
Per il quale gli Stati Uniti giocarono un ruolo decisivo
Continua poi nutro anche la convinzione che gli Stati Uniti le proprie storie patrimonio etico culturale
Possono essere ispiratore protagonisti di una nuova stagione costituente
Potrei dire qui finisce il libro inizia Trump premette
Ha finito di scrivere il libro
Prima che fosse eletto tra
Io ho grandissima simpatia anche politica per Trump e voi che potrebbe e potrebbe
A una prima istanza io l'ho detto a questa sala purtroppo gli otto questa mattina ho fatto un convegno sullo sviluppo sostenibile sempre in questa stessa
Questa è stata quindi tutto il giorno son qui
E ho detto questo attenzione
Che questo qui
Diciamo al primo non a primo impatto esattamente il contrario di quello di cui abbiamo parlato finora ma forse
Dell'elemento esattamente l'elemento di rottura
Che permette di ricostruire
Anche il sistema di valori elevati internazionale su nuove basi
E vero può essere contestato può apparire anche rozzo specialmente nei primi Prodi ma attenzione
è il primo e soprattutto è il Presidente e Stati Uniti d'America che mette uno stop
Chiaro a un certo tipo di tendenza che sembrava inesorabile cosa produrrà questo può darsi che produrrà disastro può darsi che produrrà a livello anche mondiale ma riflessione una ricostruzione del sistema di valori condivisi
Vi ringrazio per l'attenzione
Siamo alla conclusione io non voglio infierire altri elementi sulla questione etica mercati credo che ci diamo tanti spunti di riflessione per esempio isola si rivelava dalla globalizzazione credo che sia inaccettabile
La competizione sulla base di regole disuguali faccio un esempio concreto noi dobbiamo praticamente chiudere l'Ilva di Taranto altri impianti siderurgici perché l'impatto ambientale l'inquinamento il quartiere Tamburi tutta la situazione poi dopodiché compreremo siamo già comprando compreremo sempre di più l'acciaio cinese che viene prodotto in condizioni io non posso neanche immaginare come saranno i quartieri Tamburi di Taranto della Cina già quando si vedono i collegamenti in televisione non si vede dall'altro lato del marcia di tanto il cielo e grigio ed inquinato e c'è anche l'ipocrisia in questi giorni adesso tutti reagiscono alla questione di Trump allora Starbucks assume diecimila profughi altri della Silicon Valley reagiscono
Lei Pola accettato giorni fa di cancellare l'acqua del New York Times in Cina perché la Cina ritiene che non serve debba esistere però sono rischi
Che poi
Rasi non vale fanno i predicatori e poi in Cina si fanno prendere a schiaffi in faccia nonché lo forse neutrale sono Marida pure ricchezze perché era uno due o dalle che era
Anti drappo erano dovuti però c'è questa ipocrisia di questi
Santoni che poi nel nostro libro Occidente fanno gli schizzi rossi altrove stanno zitti
E quindi
Alla fine queste cose sono poco etiche e quindi abbiamo dei mercati non etici ed edilizi non etici
Credo però rimarcare anche questa è una questione se si devono iscrivere delle regole sui diritti sociali perché poi diventa la competitività è ovvio che non saremo in grado di competere e alla fine rischieremmo la scomparsa
E l'altro giorno e concludo dare Pola parola Paolo per una
Su atti confusione di chiusura della nostra serata stato lasciato un po'impegni tira su contenuti un po'alti proponi tanto
Ci vuole un momento di riflessione se no insomma dicono che poi non c'è mai un approfondimento abbia approfondito
Di contenuti
Ebbene ma abbiamo insomma un problema grosso in questa fase che l'altro giorno
Ero l'inaugurazione dell'anno accademico Tor Vergata c'era un professore universitario un Pro-Rettore merito niente Bologna che diceva forse l'Unione europea si farà quando non ci saranno più Europe lei che ha la forza di sostituzione di popoli può darsi che quelli che vengono al posto nostro troveranno conveniente fare un'unione che avrà adesso
Ci va un po'stretta per le povertà relative e quindi ci sarà europea fatta dalla robe io insomma dobbiamo tollerare accogliere rozzo ma scomparire no ecco quello che ha a che questo sia un problema etico per noi stessi la parola a Paolo che ringrazio come ringrazio tutti quanti voi
Per la vostra presenza
Vi ringrazio molto mi ha fatto molto piacere diciamo
Insomma a verificare che di chi è intervenuto qui il libro La visto l'ha letto da quello che è stato detto aveva trovato anche qualche giovamento
Diciamo intellettuale a leggerlo e quanto diceva Giorgio Tonini anche Giorgetti cioè che
Diciamo così al nello scorrere del libro sì si trova un tentativo di sminuzzare insomma di chiarire di di sistematizzare diciamo a mettere insieme tutto a una materia
Che
Si trova sparsa in mille rivoli tante cose in neve ma che non ci ha tentativo di
Diciamo di unitarietà insomma di di di sintesi è proprio esattamente
Quello che ho provato a fare tant'è vero che
Poi alla fine questo tipo di libri che in Italia non non c'è molta tradizione perché in Italia c'è o come sa bene Tonini che verrà filosofia o o ci sono i libri
Di una filosofia morale diciamo ancora
Più o meno di stampo idealista o di stampo enti rivista ma insomma
Molto teorica o ci sono diciamo delle omelie scritte cioè a gente che dice bisognerebbe far così così è così senza dire perché e per conto
Una cosa né
Che mette insieme le cose dedica il principio per lo applichi non c'è perché questa è una tradizione che Alitalia appartiene un po'meno si chiama etica applicata appunto perché
Deve applicare insomma deve arrivare al punto io al punto provato arrivarci in fondo parlando il commercio internazionale
Alle debito pubblico di tassazione di di di
Di ambiente di lavoro di povertà cioè da
Provando a dare delle linee guida di di non di tipo
Politico direttamente ma di tipo diciamo etico eccetera per quanto riguarda voglio solo dire una cosa e poi concludo sulla questione della disuguaglianza allora
Su questa questione della disuguaglianza come sapete
In giro per il mondo ci sono libri che sono stati stravecchie sta venduti in particolare a parte
Famoso picchetti
Questo economista francese che addirittura pubblicato il libro tradotto in Inghilterra America prima ancora che in Francia eccetera su appunto il capitale nel ventunesimo secolo intitolato anche una certa insomma
Grande considerazione di se stesso perché ha fatto il verso a tale Karl Marx che comunque uno la pensi insomma con tutto rispetto per picchetti
Diciamo ancora se ne parla ecco di questo Karl Marx e c'era comunque il capitale del ventunesimo se vedremo quanto dura
Dove e Stiglitz che ha scritto un'infinità di libri sul tema diseguaglianze dove sostengono che appunto il problema
Ormai sia a livelli tali per cui vada ristretto il grande divario che se fa era come dice Stiglitz l'un per cento
No delle del famoso articolo su Vanity Fair l'un per cento per l'un per cento dall'un per cento nel senso che c'è un per cento che ci ha la maggioranza della ricchezza e questo provoca e quindi bisogna
Diciamo così restringere il fossato tra chi annulla e chi a tutto benissimo
Ma il punto il punto
Che io trovo infatti critico ma ampiamente affrontando tutte queste opere anche quella di Angus dito amputato premino prende non è proprio siano gli ultimi arrivati ecco qual è il punto
Il punto è che dicono una cosa giusta e una sbagliata secondo me quella giusta
è che è vero è dimostrabile ed econometrica mente che quando la diseguaglianza è talmente grande
Che
La platea di coloro che hanno niente o poco
Arriva a superare determinati limiti erano nel caso di fare i numeri eccetera arriva a superare determinati limiti questa platea questo influisce ovviamente negativamente
Anche su coloro noto dell'un per cento ma di quella fascia che appartiene sostanzialmente i produttori
Perché ovviamente diminuisce il mercato di riferimento e chiara diminuisce così Thomas marchetta no perché se non c'è nessuno ha più soldi nessuno compra i prodotti questo è vero
E questo è
Diciamo
L'intuizione che guidò il famoso Piano Marshall dopo la Seconda guerra mondiale e cioè
Che non conveniva lasciare una grande platea nelle condizioni in cui era ma conveniva investire un po'in modo che quello invece che una platea di poveri diventa su un mercato
Di mass market così andò ok
Ma quello che dicono di sbagliato
è che questo della diseguaglianza e il punto da combattere no il punto da combattere la povertà che è diverso è tutt'altra cosa
è tutt'altra logica
E perché è tutt'altra logica perché il diritto fondamentale
Sancito nel quarantotto e ripetuto nel sessantadue nel settantasette nel della Convenzione europea dei diritti dell'uomo e ha ragione Giorgetti certo che non c'è accordo mondiale su questo
Ma io mi sono limitato tu e visto che io
Quando descrivo i diritti umani nelle diverse dichiarazioni c'è anche la carta africana e c'è la carta dei popoli l'ANCI perché perché io mi limito ovviamente I diritti economico sociali
Non entro in
Ed altri dove le differenze
Basterebbe parlare della donna della libertà religiosa della laicità dello Stato insomma di tante altre cose sono enorme differenza ma
In queste
C'è un minimo di possibilità d'accordo
Anche perché dove passa notoriamente dove passano le merci non passano le armi a volte
Ok a meno che non ci faccia commercio di armi eh quindi questo è il punto la povertà ma perché perché il diritto fondamentale e quello
Non c'è nei diritti umani un diritto alla alla eguaglianza se non quella formale davanti alla legge il proprio il processo eccetera eccetera c'è un diritto
Alla fuoriuscita dal quella condizione che non consente l'esercizio della libertà fondamentale dal bisogno questo è quello che c'è
Cioè e la libertà dai bisogni essenziali che è il punto di riferimento non tutti uguali non è scritto da nessuna parte fu scritto
In parte
Nella Rivoluzione francese poi arrivo al giacobinismo
E tutti sappiamo come è andata a finire molto male è andata a finire molto male
Perché molto male
Perché se tu stabilisci che la fuoriuscite dalla povertà tu stabilisce un limite entro il quale
Fuoriuscire
Se e quindi stabilisce un limite gamma economico se tu stabilisci un diritto all'uguaglianza assoluta poi ci vuole chi lo stabilisca che la Caorle accesso
E generalmente chi stabilisce quelle eguaglianza assoluta non è mai il popolo
Qualcuno
Se quel qualcuno è illuminato caso raro ti va anche bene masse quel qualcuno è al buio come nel
Dalla stragrande maggioranza dei casi ti va molto male e questo è quello che è stato
Allora io perché dico
Occhio a questa lotta come diceva torni al discorso dell'uguaglianza e questi perché mi paiono liberi
Dico picchetti dico Stiglitz in parte di con
E non parlo di la touche e della
Decrescita perché lì
Diciamo
Siamo in un mondo
Io consiglio sempre di leggere quel libro lì e di leggere contemporaneamente Alice nel paese delle meraviglie perché uno ha un diciamo e in un orizzonte simile insomma no uno dice ho letto un libro di economia letto Alice nel paese Navigli e ho trovato
Nonché gli accordi ma insomma ho trovato una una certa consonanza diciamo cultura ecco diciamo così
E tanti altri che non ci e quindi questo è il problema
Di fondo alla
Uno può dire
L'articolo venticinque della dichiarazione del quarantotto diritti dell'uomo che stabilisce che è diritto fondamentale il vitto l'alloggio la salute la quel la pensione in caso di vedovanza cessa cioè fa un elenco es
Talmente preciso che un
Programma di riforma del welfare quell'articolo venticinque ignoto e naturalmente vi sta parlando il nove
E non qua
Ci può anche dire non va più bene
Non ci sono i soldi abbiamo sbagliato estendere così diritti anche la posizione e va rifatto va diminuita
Ma se non si dice così è allora
Ci pone un problema di come metterle in pratica e come metterle in pratica non significa combattere la diseguaglianza significa combattere la povertà che è tutt'altra questione grazie