Tra gli argomenti discussi: Cora, Droga, Governo, Lombardia, Metadone, Ministeri, Sanita', Tar, Tossicodipendenti.
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Torniamo a parlare di farmaci sostitutivi per il trattamento delle tossicodipendenze in particolare di metadone
E lo facciamo per una scadenza che vede arrivare a conclusione una iniziativa che il Coordinamento radicale antiproibizionista ha portato avanti in tutti questi mesi
L'undici novembre il tribunale amministrativo
Verrà regionale della Lombardia emetterà il giudizio di merito sul ricorso che incorra ha presentato contro il decreto quattrocentoquarantacinque e del ministro della sanità che limita fortemente l'utilizzo delle metadone quale farmaco sostitutivo appunto nei trattamenti delle tossicodipendenze
Prima di entrare nello specifico vediamo di ricordare un po'di cosa parla questo decreto che lo ricordo connesso nel dicembre del mille novecentonovanta
Il decreto riserva il trattamento ai servizi di competenza territoriale
E ciò è in violazione dell'articolo tre della Costituzione in quanto nega ai pazienti tossicodipendenti la libera scelta del medico e del luogo di cura garantito a tutti i cittadini
Il il decreto introduce poi una diseguaglianza di fronte alla legge in base a una condizione personale qual è lo stato di tasse verità Denza e per giustificare questo non è possibile riferirsi a supposti limiti organizzativi in quanto questi limiti dipendono evidentemente dai singoli servizi e non possono certo essere dati per scontati da un regolamento ministeriale specialmente di fronte a chiari esempi pratici della loro assoluta inesistenza
Il decreto appare anche in contrasto con l'articolo trentatré della Costituzione che stabilisce la libertà dell'arte e della scienza ed è in contrasto con l'articolo trentaquattro del codice deontologico della professione medica
Che identifica nella libera scelta del medico il principio fondamentale del rapporto medico-paziente
Questo decreto sui farmaci sostitutivi attribuisce inoltre al medico o un suo delegato il compito di accertare personalmente
Sotto la propria responsabilità l'assunzione di un farmaco per via orale senza che ciò abbia nessun riferimento a problemi di carattere clinico
Tanto è vero che nessuna indicazione in tal senso è contenuta nella scheda tecnica del farmaco
Il carattere di tale controllo non risponde pertanto esigenze sanitarie ma potremmo dire che risponde a esigenze per così dire di ordine pubblico che nulla hanno a che fare con la professione medica
E ciò è nuovamente in violazione in questo caso del diritto alla funzione cioè all'esercizio delle proprie mansioni che viene tutelato dalla legge e probabilmente appare in contrasto anche con l'articolo trentacinque della Costituzione che prevede appunto la tutela del lavoro in tutte le sue forme e applicazioni
Inoltre il decreto De Lorenzo sul metadone stabilisce che il trattamento sia a tempo determinato e che i dosaggi sia minimi necessari a conseguire la disintossicazione
Questo è appare nuovamente in contrasto con l'articolo trentatré della Costituzione
Una norma statale infatti detta in questo caso norme che norme per la conduzione di una terapia medica che sono in netto contrasto con i dati della letteratura scientifica così come sono stati riportati anche su comuni testi di Farmacologia
Attualmente infatti non è possibile né per questa né del resto per nessun'altra terapia farmacologica la definizione di tempi determinati
L'utilizzo di dosaggi minimi necessari a conseguire la disintossicazione inoltre fa riferimento a un tipo di trattamento la diverse disassuefazione
La cui percentuale di successo in base a tutte le ricerche effettuate e vicina a zero ed esclude invece l'unico tipo di trattamento con metadone che ha dimostrato validità scientifica
Cioè quello che utilizza i dosaggi minimi necessari ad ottenere l'estensione da oppiacei legali e in non un'improbabile disintossicazione
Sempre il decreto De Lorenzo sul metadone sui farmaci sostitutivi per le tossicodipendenze attribuisce esclusivamente al dirigente del servizio e la determinazione delle variazioni della terapia
Dato che i dirigenti dei servizi
Non sono quasi mai primari ciò è di nuovo in contrasto con il diritto alla funzione tutelato dalla legge verificando se un'interferenza
Nella gestione terapeutica del caso clinico da parte del medico curante al di fuori delle norme che regolano i reciproci rapporti
E le responsabilità dei medici dipendenti in base alla propria posizione funzionale contro questo decreto che è apparso subito in tutta la sua portata negativa il coordinamento radicale antiproibizionista si mobilitò subito e lancia varie campagna c'è una precisa campagna
Il ventitré e il ventiquattro marzo del mio novecentonovantuno il congresso del Cora approvò un documento una mozione finale in cui tra l'altro con cui tra l'altro si invitavano tutti militanti antiproibizionisti ad organizzarsi in iniziative concrete volte la radicale riforma della politica sulla droga anche attraverso la contestazione
Legale delle norme di cui appare chiara l'illegittimità come ad esempio il decreto De Lorenzo sul metadone che viola il diritto alla salute dei cittadini e la libertà deontologica del medico
E proprio per dare corso a questa alla mozione a quanto veniva chiesto dalla mozione
Vennero presentati tre ricorsi uno direttamente dal kora firmata dal suo segretario Marco Taradash uno da parte di due medici Giorgio insani che anche consigliere antiproibizionista la regione Lombardia e Maria Grazia Fasoli è uno da due cittadini tossicodipendenti Angelo Comaschi ed Eugenia Chillemi
Il quattro di giugno del mille novecentonovantuno il TAR ha il tribunale amministrativo regionale della Lombardia accoglieva i ricorsi limitatamente però ai ricorrenti il che significa che il l'effetto del del decreto veniva sospeso per i medici i quali erano liberi di prescrivere il metadone altri farmaci distruttivi come meglio credevano e Peri tossiche cittadini tossicodipendenti quali erano liberi di
Ricevere il metadone o altri farmaci sostitutivi liberamente secondo quanto disposto appunto dai medici al di fuori delle indicazioni del decreto De Lorenzo
Sentiamo Giorgio insani consigliere regionale antiproibizioniste non per via e medico
Con questa ordinanza proprio perché vengono accolte
Le motivazione di sospensiva e quindi qui è proprio scritto nell'ordinanza letteralmente per un tetto sospende le piccate degli impugnati articoli del decreto ministeriale come del resto nei confronti dei medici ricorrenti
Cosa significa questo significa che praticamente il tribunale amministrativo ha accolto tutte le nostre richieste di sospensiva soprattutto per quel che riguarda l'articolo cinque e per quel che riguarda l'articolo sette del decreto che era tanto per intenderci l'articolo che prevedeva l'obbligo del trattamento a scalare del metadone quindi ritengo che al di là poi dei particolari che mai più tecnici di voti un po'logici che affronteremo nelle prossime giornate da sottolineare è che è una grossa fetta che si apre all'interno dell'edificio poi bidonista
Proprio perché questo con questo ordinanza riguarda anche i due medici ricorrenti io e la Maria Grazia Pasolini notte di Brescia
Sì a due cittadini anche tossicodipendenti che erano ricorsi perché noi cittadini possono rivolgersi a qualsiasi struttura pubblica ritiri su tutto il suolo nazionale richiedendo con in mano questa ostinata di avere la somministrazione di metadone
Cosa significa questo io posso in teoria perché il velo a qualsiasi tossicodipendente che ci ricorda cioè noi ridiamo al mitico ai in questo caso si tratta i due medici ma che però potuta la disparità di trattamento qualsiasi medico o a livello nazionale può richiedere al Ministero della Sanità
Dicendo io sono e per le condizioni del dottor intanto il dottor Ruta la dottoressa valori poi dello stesso la stessa possibilità estetica teneramente quando icona gay perché attentamente e Cremona che topico però cuore evidentemente lo stesso vale per i cittadini anche tossicodipendenti che possono invade quest'ordinanza richiedere di avere lo stesso trattamento dei due riguardanti il percorso
Importante questa sentenza perché perché è un avvertimento al ministro De Lorenzo
La il decreto non sta in piedi illegittimo no dal punto di vista deontologico appunto dico appunto dedica al punto di tendinite ai cittadini che vengono occulta
Con questa tenta ne chiediamo le indicazioni per poter fare un decreto diverso e non il decreto
Orribile che era veramente in tutti i sensi il decreto De Lorenzo quindi scappano veramente possibilità estremamente interessante molto importante che è quella della politica di riduzione del danno che noi con questo ricorso volevamo che riaprisse uno spiraglio importante
Il positivo accoglimento dei ricorsi da parte del TAR della Lombardia
è stato un fatto estremamente importante non solo per il fatto in sé
Ma anche perché per la prima volta due tossicodipendenti si sono comportati da cittadini cioè si sono fatti avanti per reclamare il rispetto dei loro diritti in quanto cittadini naturalmente in Italia le cose da questo punto di vista non sono mai facili e sono ancora più difficili quando una persona si porta dietro si porta addosso il marchio di tossicodipendente di drogato
Sentiamo in un'intervista realizzata appunto pochi giorni dopo la sentenza del TAR nell'estate mille novecentonovantuno da Rita Bernardini quale fu la prima reazione dei sanitari nel momento in cui uno dei due tossicodipendenti che avevano vinta ricorso cioè Angelo Comaschi si presentò alla proprio servizio per la sede di tendenze per reclamare l'applicazione dell'ordinanza sospensiva del TAR
E ieri ci siamo recati al servizio dall'altro eccidio per le tossicodipendenze fatte del Fatebenefratelli di Milano
Siamo entrati nel dell'intero dicendo che eravamo lì per
Attuare questa ordinanza che citava il diritto di assumere metadone al di fuori del del servizio aspetto e non alla presenza del medico come prescritte il decreto
E appena appena abbiamo detto questa cosa il medico e il l'infermiere di turno finiscono ai tanto era il tempo che si sono scagliati contro di noi dicendo che la cosa non è assolutamente possibile che cioè era una cosa folle impensabile che avremmo dovuto restituire immediatamente il metadone che loro avrebbero chiamato la polizia
Anche evento va bene quello che quello che vogliamo visto che qui c'è una sentenza da rispettare vogliamo che venga rispettata
Per quindi ben venga la polizia questa cosa diciamo che diamo un attimino spiazzati perché in effetti loro non sospettavano che due persone due cittadini traffico dipendenti toccassero cioè
Il il patto che arrivasse la polizia loro pensavano che dicendo polizia municipale intatti morì lasciatelo perdere il tutto dopodiché il medico dice tirato fuori un sacco di il cui dicendo che loro non sapevano niente di questa cosa che avrebbero dovuto chiedere ai loro superiori per cui va be'noi gli abbiamo detto che in non c'era niente da da chiedere da che c'erano semplicemente un'ordinanza una legge che andava rispettata loro hanno detto che la domenica non di domenica non si possono fare queste richieste che non dovrebbe la legge vale anche di domenica non vale solo nei giorni feriali
E anche dato fuori storie di carattere organizzativo dicendo che loro non potevano da rispettare questa cosa perché altrimenti poi gli altri i allagati gli altri cittadini tossicodipendenti sarebbero venuti dopo di noi vedendo questa coda avrebbero voluto anche l'avrebbero preteso anche loro
Il il metadone da portare fuori dal come ha ricordato il il decreto
Pone nella sua applicazione prevede appunto che il farmaco venga assunto di fronte al medico e una dose per volta
Cioè non è possibile prelevare le dosi di farmaco per diversi giorni e portarle al di fuori del servizio per le tossicodipendenze
Questo da una parte e trasforma il medico e sanitario in una specie di poliziotto che controllo appunto se intonse dipendente effettivamente consuma metadone
E di fronte a lui e dall'altra pone tutta una serie di difficoltà e di ostacoli al al da per il cittadino tossicodipendente per la sua vita regolare perché ovviamente gli impone di andare tutti i giorni al servizio
In determinati orari e questo ovviamente rappresenta tutta una serie di difficoltà non indifferenti per chi cerca nonostante la suo problema tanto son stato di dipendenza
Dalle rovine di condurre una vita più o meno regolare di lavoro di studio o di rapporti interpersonali
Chiaramente uno tè costretto tutti i giorni ad andare lì Ardea il metadone in avanti davanti al medico a parte le che è umiliante perché non c'è più anche quel rapporto di fiducia che ha limiti e ci ci può essere tra un medico che chi conosce da anni ed tu che diventi veramente un cioè un mettere tutto il primo e dipinti ogni diritto
La principale resistenza che viene opposta l'affidare il metadone indirettamente a chi ne ha bisogno perché lo posso prendere anche a casa sua o nel momento in cui ritiene meglio
Ed è anche uno dei motivi che è stato detto era la base appunto dei degli obblighi che il decreto dello Renzo pone di assumere metadone di fronte al medico e sono i servizi pubblici era quello che affidando il metadone direttamente tossicodipendenti si sarebbe corso il rischio di creare il cosiddetto mercato grigio ovvero
La
Tendenza appunto a rivendere dica partitura acuito dipendenti a rivendere il metadone che a ricevevano ad altri tossicodipendenti
E questo succede proprio perché il secondo me né padroni né dato a pochissime veniva dato pochissime persone e alle altre persone no per cui quando la personale e costretto proprio a nota più dove rivolgersi cadeva la foto quotidiana di rovinare al limite iscritti totalmente costretto a a rivolgersi a allora
Non fa commenti grafici le cose si fanno perché costretti a farle per cui proteico Ettore è uno dei tre testi il fatto poi che costringano andare lì a del metadone davanti a loro perché non è lo fanno zucchero miliardi a questo punto perché non vedo altre cioè non capisco altre ragioni questo porto
Ottenuta una prima sospensione della decreto De Lorenzo limitatamente ai ricorrenti i gli antiproibizionisti cominciarono subito una campagna perché a questa prima ordinanza seguissero un grande numero di richieste di estensione della dell'ordinanza del TAR
Vennero predisposti dei moduli attraverso i quali appunto altri tossicodipendenti potessero chiedere di ottenere i benefici che il TAR aveva riservato solamente due cittadini tossicodipendenti ricorrenti
Nell'agosto del mille novecentonovantuno una delegazione del kora guidata dal segretario Marco Taradash in controllo allora sottosegretario alla alla sanità
La senatrice nell'amare Nucci a cui consegno una primo pacco di richieste di estensioni erano li riproponiamo la dichiarazione che la senatrice Marinucci rilasciò al microfono di Radio radicale in quell'occasione
Critica militante molto interessante
Francamente è penso che il nodo atti alla legge che per quanto riguarda il metadone a diciamo in in parte vincolata alla scelta del Ministro quindi non parlo evidentemente non è definita però devo dire che forse una richiesta un po'alter data quella che si rivolge al giudice forse non può farlo questa di modificare per cento decreta proprio perché appunto c'è per una scelta legislativa e vorrei aggiungere che e dietro perplessità legislativa che al dibattito parlamentare
Che gli atti parlamentari possono approvare sia in Commissione che anche in aula a un dibattito durante il quale emendamenti prevalentemente dell'opposizione di sinistra
Dirà ah no a impedire che anche dirittura Fanti ornare dentro la legge il divieto veduta del Canal sostitutivi e voglio anche ricordare che per una scelta della Jervolino Elia quindi emendamenti sono stati fieramente avversati poiché punti abbiamo ritenuto che questa che questo farmaco sostitutivo a decadere nel nostro paese la possibilità di continuare a svolgere il ruolo che ha svolto prettamente berretto la offendere dedito alla scelta che fece il mio compagno di partito all'allora ministro Aniasi
E io ho sempre pensato che l'opposizione ha all'uso del metadone avesse piuttosto contenuti autorità di tipo antisocialista che non contenuti diciamo più specificamente più seriamente di carattere sanitario
Qui interpreta dibattito parlamentare e che ripeto di cui fanno fede gli atti infine vincola io temo le scelte del ministro quindi probabilmente meglio tra più fortunata all'azione che voi conoscete da un punto di ricarica giudiziario
Mi auguro che l'uso del metadone correttamente fornito a deserte
Sotto controllo medico a scalare con un supporto psicologico possa continuare ad essere per i giovani per tanti giovani a quel mezzo a attraverso il quale possono pian piano a avviarsi all'uscita dal tunnel della droga e comunque nella transizione e creando strumento per vivere meglio una condizione che certamente così disperata che ma bisognerebbe renderla più disperata
Ecco questa dichiarazione sembra molto importante fra l'altro come vede lei fattucchiere questi giovani punto abituati a dare tregua Itv
Criminalizzati in un certo ancora Tofano passando un'iniziativa politica raccolgono le firme degli altri proprio dipendenti fra intanto mo'protagonisti io almeno li ho sentiti come lo vedeva ma molto positivamente rettore può avere anche effetti terapeutici perché sono fermamente convinta che quando un giovane riprende possesso di che stesse dalla tempesta gravemente della propria libertà del proprio corpo evidentemente per anche capaci di liberarsi da una dipendenza perché io penso che per mettere mano alla parte peggiore
Per persa la libertà di se stessi essere diciamo costretti quarta atti a farlo compulsati a fare qualcosa che poi alla fine anche l'acido quindi questa iniziativa perfezione può essere importante questi giovani
Mentre gli altri gli antiproibizionisti portavano avanti la loro battaglia contro il decreto dello Renzo sulla metadone continuavano a susseguirsi ovviamente infatti di sempre
Intonse dipendenti continuavano e continuano a morire di overdose
E i servizi continuano i servizi punitive da suo dipendente continuo paramilitare della mente nella stragrande maggioranza dei casi a funzionare male o a non funzionare affatto e parallelamente a questa realtà che è la realtà drammatica di tutti i giorni
Però in questi minuti sono anche stati numerosi arresti
Di medici che sono stati accusati di spaccio per aver prescritto farmaci non previsti dalle leggi vigenti
Accusati dispaccio perché avevano preferito anteporre la vita e la salute dei loro pazienti e quindi da non messo la loro coscienza prima di quello che stabilisce la legge e per questo sono finiti sotto processo
E nella prima metà del mille novecentonovantadue
La lista Pannella insieme agli antiproibizionisti promosse un'azione di disobbedienza civile in che coinvolse una trentina di medici in tutt'Italia un'azione per l'affermazione dell'autonomia terapeutica dei medici durante la quale questi medici questi trenta nel recinto d'Italia
Dichiararono la propria disponibilità a prescrivere qualunque farmaco sostitutivo compresa la morfina se si fossero trovati davanti una persona tossicodipendente che se non avesse ricevuto il farmaco rischiava di morire
E naturalmente assieme a le varie iniziative dei medici continuavano anche le azioni militanti
Degli antiproibizionisti i quali hanno da una parte continuato a raccogliere le a consegnare al ministero della Sanità le richieste di astensione
Degli affetti del decreto delle ordinanze giudizio del decreto del dal TAR della Lombardia raccolte tra medici ma soprattutto tra tossicodipendenti e dall'altra
Portavano avanti iniziative militanti nei confronti di quei servizi pubblici che comunque negavano il metadone anche secondo le modalità stabilite dal decreto del ministro De Lorenzo
E su questo ascoltiamo ora Lucio Berté consigliere generale del Corano e collaboratore della gruppo antiproibizionista la Regione Lombardia la persona che ha coordinato appunto per il Cora tutta l'iniziativa contro il decreto metadone
Io credo che ormai diciamo qualche settimana abbiamo questa iniziativa abbiamo formato un gruppo di lo chiamo di rapido intervento del Corano
Compagni che sono disponibili a farsi contattare telefonicamente e a presentarsi all'appuntamento nel giro di un'ora quindi o comunque vero e proprio gruppo di rapido intervento
E in particolare su richiesta di cittadini tossicodipendenti che cercano di ottenere la terapia metadonica che terapia prevista per legge e che purtroppo viene continuamente negata
E dunque sulla base di questo convocazione telefonica ci troviamo insieme alla persona interessata al nota di appartenenza
Quello che noi facciamo e di entrare insieme alla cittadino tossicodipendente che l'ingegnere trattato in modo molto sbrigativo
E e dilatorio nel senso che quando si presentano per la prima volta ai terza vengono di solito immessi in una procedura che dura due tre mesi di colloqui defatiganti con degli assistenti sociali
Che più che fornire delle risposte ai loro problemi sembra quasi che facciano dei colloqui per scoprire i loro punti deboli per poi a trovare insieme allo psicologo insieme al medico
Delle leve per portare verso terapie non desiderate dagli interessati questa è una cosa scandalosa io l'abbiamo verificata quindi noi andiamo insieme a loro
Perché non per intimidire il medico che è il nostro principale interlocutore noi vogliamo parlare più veduto col medico perché lui è il professionista responsabile delle terapie
E vogliamo che li renda conto delle scelte che fa quindi noi non lo vogliamo portare verso delle scelte ma non consentiamo che una scelta terapeutica venga fatta
A alla al chiuso di un Ungari quattro mura Center rendere conto pubblicamente delle scelte che vengono fatte
L'undici settembre dunque sarà una data importante a quasi due anni dall'entrata in vigore del decreto
Arriva a conclusione potrebbe arrivare a conclusione un'iniziativa che il coordinamento radicale antiproibizionisti militanti antiproibizionisti hanno portato avanti in tutti questi mesi
Attraverso ricorsi attraverso ordinanze del TAR attraverso udienze ricorsi in Consiglio di Stato attraverso scontri con i ricorsi su ricorsi presentati dal dal Governo dalla ministra De Lorenzo attraverso l'Avvocatura dello Stato
Attraverso una lotta costante quotidiana nei servizi perché fossero riconosciuti i diritti dei ricorrenti perché fossero comunque riconosciuti i diritti decida di tossicodipendenti e fosse applicato
Il decreto De Lorenzo e forse comunque dato il metadone
Ascoltiamo ancora Lucio Berté
Noi abbiamo fatto queste battaglia contro il decreto che Lorenzo perché è un decreto che limita molto l'utilizzo di una terapia come la terapia metadonica
Che è raccomandata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dai ministri della Sanità della Comunità europea come uno dei presidi fondamentali per arginare il dilagare delle dieci e tra la popolazione in generale questa è una allarme una priorità politica che tutti dobbiamo avere presenti qui ripete il motivo fondamentale di questa battaglia
Il la pericolosità di questo decreto stava proprio del patto di limitare di scoraggiare in modo assolutamente ideologico l'utilizzo del metadone
Noi invece abbiamo sostenuto la necessità di ampliare l'uso del metadone e soprattutto di di di andare verso un uso corretto delle terapia metadonica Celli Buso secondo i protocolli più collaudati chi sono quelli statunitensi
Che prevedono l'uso del metadone con alti dosaggi tali da assicurare il distacco dalle grida la strada e per lunghi periodi perché la possibilità è una malattia cronica e non si risolve nel giro di pochi minuti con una semplice vili intossicazione etilica
Quindi un problema di anni e ci sono delle basi biologiche del della della dipendenza psichica dalle sostanze stupefacenti che sono a partire da Rita levi Montalcini sempre più affermate studiate e quindi non ha senso a andare a dei comportamenti dei servizi tossine dipendenti così punitivi e così vessatori e così rischiosi per la vita dei tossicodipendenti
Cos'è che volevamo noi fare con questo con questi ricorsi non volevamo prima di tutto prevenire a dare una mano a questa prevenzione della del della Ivy S.p.A. la popolazione in generale
Salvaguardare la vita dei cittadini possibili pendenti dall'infezione e dalle overdose
E restituirli alla alla vita legali e attraverso il ripristino di tutti i diritti i fondamentali del cittadino che sono stati negati per il tipo di cittadino così dipendente
Nel nostro Paese il dibattito sulla politica della droga e per l'adozione di nuove politiche sulle droghe è più che mai in atto
L'undici novembre vedremo se il TAR della Lombardia starà nel solco di questo dibattito che coinvolge ormai tutto il Paese
Senza dimenticare che comunque corte costituzionale permettendo la prossima primavera il referendum affronterà anche il problema dell'autonomia terapeutica del medico affronterà anche il problema
Indirettamente ma significativamente sostanzialmente del trattamento delle tossicodipendenze
Per quanto riguarda la battaglia della Coordinamento radicale antiproibizionista e degli antiproibizionisti contro il decreto che Lorenzo sulla metadone per ora è tutto torneremo a occuparci dei prossimi giorni dopo la sentenza l'ordinanza di merito
Del tribunale amministrativo regionale della Lombardia buon proseguimento con i programmi di radio radicale
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