Presentazione del libro "False coscienze. Tre parabole degli anni zero" di Matteo Marchesini (Editore Bompiani)

Allora buonasera a tutti grazie di essere venuti
E oggi presentiamo festeggiamo anche visto che è uscito da pochissimi giorni
Il libro Dini Matteo Marchesini false coscienze preparavo li del tre parabole degli anni zero è una raccolta di di racconti come probabilmente alcuni di voi sanno qualcuno premente la l'ha già letto
E ed è una delle tante prove di scrittura di Matteo Marchesini che come voi sapete conoscete è un Poligrafico iscrivere scrive satira scrivevo polemica scrive critica letterario raffinato critico ed è anche uno scrittore ha già pubblicato anche altre cose ed è un poeta fra la fra l'altro
E e quindi la sua una scrittura
Che ha tutta questa densità e stilistica e formale
E e che alla
Alla alla prova del del racconto secondo mere regge molto bene perché è una misura
Che gli consente
Dei momenti di di dilatazione ma anche di grande cosa condensazione sintesi
Io e alta questi racconti li ho letti un po'come romanzi Brevind nel senso che non sono non hanno la misura del racconto breve divi di venti pagine sono un po'più lunghi e quindi sono come
Di di di micro romanzi e poi messi insieme in sequenza sono tematica mente uniti
Sono uniti per intanto c'è un'unità diciamo di di luogo è una mente azione bolognese
Però Bologna non è
Distale descritta tanto con una città
Caratterizzante le atmosfere i luoghi se non nella misura in cui è una grande città universitaria a mio modo di vedere
Perché poi tutti quelli personaggi dei racconti di Di Matteo hanno legame molto forte con l'università e vedremo che non è un legame accidentale c'ha una una ragione l'essere
Nella loro vita nella loro condizione esistenziale nel loro essere anche precari si può dire questa parola non credo venga mai nominata all'interno del libro
Però
è la cifra profonda di questi racconti cioè sono racconti di personaggi che se uno dovesse di dire sono dei giovani
Non non forse adulti precari ma precari non solo perché non hanno lavoro alcuni ce l'hanno anche
Ma perché vivono la vita in maniera in maniera precaria quindi c'è questa Bologna universitaria che fa un po'da sfondo
E ci sono delle vite di di tre personaggi fondamentalmente tre uomini
Tre giovani uomini che sono un po'un po'sospese che non non arrivano mai a un compimento soprattutto nelle relazioni con con l'altro con la madre con la fidanzata e anche forse con con il mondo che dice che li circonda
Io la la prima cosa che ti vorrei chiedere appunto come hai scelto questi personaggi e come lei costruiti
C'è un sottotitolo tre parabole degli anni zero quindi per te questi personaggi sono rappresentativi degli anni che viviamo della storia che viviamo credo ma questo ce lo devi diretto
Sì ed enti intanto ringrazio moltissimo Alessandra SAR chi per
Aver accettato la mia proposta di di presentare questo libro
Perché
Era ARO trovarsi a presentare un libro in una situazione del genere sia perché e ne approfitto ri ringrazio anche il pubblico
è raro ritrovare tante persone diverse che che si conoscono per motivi molto diversi nella stessa sala sia perché siamo da alle trame di Nicoletta che è una
Una ospite per me importante ma sia perché appunto molto spesso le presentazioni le si fanno con interlocutori magari molto interessanti ma non
Di rado per esempio del capitolo di presentare un libro di di di di narrativa con
Un narratore che stimo come narratore e che
Così analizzata un mio romanzo dei miei racconti e quindi è per me è un'occasione molto molto particolare perché credo che Alessandra di cui peraltro sta per uscire un
Un romanzo Perina di molto bello sia una
Una
Bravissima narratrice e vengo alla sua domanda
Lo so bene se posso dire che li ho scelti perché come tu sai si sceglie fino a un certo punto
Un po'
Diciamo che si può in questi casi dirigere ciò che a un certo punto si è imposto come necessario non tentare di
Di farli DDA come dire comunque con un po'di colpi di pollice forse di
Di fargli seguire una traiettoria una parabola magari che sia la più adeguata al modo in cui ti si è presentato davanti e questi personaggi certamente hanno qualcosa in comune c'è un'aria di di familiarità
Come tu hai detto bene sono dei racconti lunghi che si possono sembrare quasi dei romanzi condensati in due giorni fa prima di un'intervista a Radio mi veniva in mente poi c'è una storica dell'arte quindi uso la
Il termine in maniera del tutto metaforica no che erano quasi come dei romanzi amorfi cioè che sono guardati secondo una deformazione prospettica e si può potrebbe quasi immaginare che se uno si potesse collocarsi da un'altra parte ri allargare il quadro diventerebbero
Diventerebbero dei romanzi
Del trittico noce di quella né un quadro che in realtà pancreas comparti no poverini insieme Manti poi soffermarmi su non solo ma c'è un'unità o anche certo questo
Suona un grande pregio della raccolta di racconti già che ci sia un'unità tematica
Sì forse perché ho le raccolte di racconti costruiscono questa costruiscono una voce attraverso molti pezzi brevi magari diversi
Però questo è un caso caso un po'differente proprio perché c'è una almeno io sento una forte coesione
Questi racconti quasi si stritolato l'uno con l'altro ci sono questi giovani uomini
Il primo che parla
In prima persona che ci racconta quello che vede in prima persona né lo sapremo mai quanto attendibile
E che si capisce che scrive pubblica versi e quindi e anche nel suo rimugina mio ha qualche colpa delle sottigliezze un po'mito mania che ma che hanno a che vedere però anche con con la polizia
Il secondo è un mio passivo laterale
Quello che mi racconti anche nei racconti molto o anche nei romanzi molto classici no e il narratore che inizia dicendo io ma poi ci fa vedere un mondo
In cui la sua azione molto poco poco impattare intendente poco importante no uno se lo quasi se lo dimentica anche se
Questo narratore dopo il poeta fa un intervento fondamentale alla fine del racconto cioè c'è una sua regia maligna che determina poi la la conclusione e l'ultimo personaggi invece raccontato in terza persona
E
E si occupa di critica letteraria quindi
è come dire poesia e narrativa critica sembra quasi una cosa
Richiama hegeliano era una specie di dire mi
E in sei insegne ma è un precario universitario
In realtà però queste identità sono poi calate in contesti che non hanno a che vedere solo tanto con una sorta di
Racconto del mondo letterario ma invece con rapporti molto
Familiari intimi come come dicevi tu e e questo questo lo condivido assolutamente chiudo a cos'è la cosa che dice visu in Bologna città universitaria
Senza dubbio è vera cioè questo libro in questo libro Bologna non è una protagonista no non aspettate di trovare un
Una città con personaggi a con paesaggio con personaggi ci sono dei personaggi e dietro al alle loro spalle c'è un la scena che quella più o meno la cupa ombreggiata satura
Bolognese
Però
Certa un'ambientazione naturale per me per questi personaggi anche perché Bologna la città come dicevo
In un'intervista due giorni fa hanno della un po'dell'arte che ha puntato su questa per me un po'a volte aberrante professionalizzazione dei saperi umanistici e qui ci sono molti personaggi
Che vengono anche stati Reggia atti da questo punto di vista però è così
Per chiudere con questi tre uomini sono sono certamente dei precari in senso sia
Affettivo che lavorativo e forse dei da qualche punto di vista mi verrebbe da dire anche ideologico
Per esempio il primo racconto adesso non ve lo voglio raccontare tutto perché si tratta di rovinare la lettura
Però mette in scena insomma un un rapporto di coppia che per qualche ragione che non sappiamo perché poi non ci viene mai detto e questo fa parte anche del dell'interesse di di chi lo legge
Non funziona oppure forse non funziona solo nella testa di chi ce lo racconta perché questo anche noi non lo sapremo mai
E e però a una conclusione che è veramente sorprendente perché questo personaggio si sente molto inadeguato molto in
Inadatto a forse a vivere una storia d'amore nella nella sua pienezza per quanto poi
Il racconto sentito l'ambiente inaugurazione trattano titolo in tedesco perché
Perché il tedesco ha un'ora è un titolo un po'ironico perché il tedesco la parte della Germania una parte in questo racconto della proiezione che il personaggio domande un senso di abbandono sì però in realtà poi non ci facciano non ha questo non ha questo coraggio quindi comunque
è e anche lui appunto è preso fra una dimensione di quello che lui pensa potrebbe essere la sua vita dovrebbe essere forse la sua vita e quello che invece
Che gli sembra sempre un po'ahimè inadeguato quindi è un personaggio che non riesce a fare dell'ironia fino in fondo perché la vede fare dei suoi coetanei
E non gli piace tantissimo Nola non non lo convince
Pensa che sia un modo non serio di prendere la vita forse no
E però nello stesso tempo non riesce neanche ad avere non non ha una proiezione di idealità ecco la mancanza di ideali secondo me e uno del
Degli elementi
Che caratterizzano tutti i personaggi maschili anche questo secondo Tremonti è un tratto epocale o un tratto che tu hai deciso di di assegnare a loro per quale ragione
Sia vero perché io
Prima un po'e l'uso la tua domanda quello che mi chiede di quanto sono rappresentativi
Ovviamente hanno a che fare con la mia esperienza e con la mia immaginazione
A me e di solito interessano forse minimi sono congeniali le situazioni narrative in cui se si dice qualcosa della Società intorno del mondo intorno lo si dice facendolo
Trapelare renderlo trasparente attraverso i rapporti dei personaggi ecco poi ci sono vocazioni euro e tipi di narrativa molto diverse a volte ammirevoli però ecco gli affreschi epocali il secondo me sono sempre più raramente attendibili quindi mi interessa molto se vengono fuori dai dal gioco di
Di singole di singole psicologie e
Non so quanto siano rappresentativi un po'per me lo sono ed è anche la ragione del del sottotitolo per questa
Cosa che dicevamo prima cioè per un precariato in senso proprio esistenziale
E tu adesso dice in mancanza di ideali io sono d'accordo direi mi verrebbe da dire mancanza di una sorta di
Di punto fisso in cui radicarsi nel senso che se non sia una
Forte compirebbe da dire trascendente perfino ma sorta di azzardo a priori per cui si dice io costruisco la mia vita su questo
è chiaro che si è totalmente in balìa di quello che succede attorno come il primo personaggio ma forse tutti i personaggi sono in balia delle voci
Che ascoltano nelle stanze in giro per Portici
E e penso che non a caso sono racconti in cui c'è sempre un ci sono sempre personaggi che o si sentono ingannati o vengono ingannati o ingannano e l'inganno a che vedere l'impostura a che vedere proprio col fatto che sembra che non ci sia un
Realtà anche ideale abbastanza solida da reggere poi
Come dire e da
Da permettere di interpretare la realtà no da senza che questa realtà oscilli senza che si presenti sempre come minaccia come
Come come esorcismo e effettivamente il primo racconto
è una parenti no per il
Almeno per l'io narrante perché appunto non lo vediamo tutto solo dalla sua parte è la Parenti inaugurazione di una casa
Di una casa in cui vive con questa accompagna
Si parla di una coppia di più o meno trent'anni
In questa inaugurazione ci sono altri personaggi quindi si giocano anche delle logiche di gruppo
E questo personaggio si trovasse ho speso
Almeno ai miei occhi poi ovviamente io parlo delle un po'delle intenzioni un po'di di come mi rileggo ma non solo fosse attendibile si trova sospeso secondo me tra
C'è direi
Atteggiamenti culturali ironie gerghi di
Di tipo totalmente diverso caratteri di tipo diverso
Anche in questo gruppo si giocano anche più o meno sottili differenze socio culturali anche quasi di ceto e anche tra generazioni perché a un certo punto in questo racconto in questa apparenti inaugurazione di una casa interviene una copia
Invece di anziani che ha a che vedere con la Bologna diciamo la da Bologna di nelle prime periferie che tutti conosciamo la Bologna no della
Insomma dell'ARPA antica socialdemocrazia
Degli operai specializzati del del del del del piccolo artigianato
E
E si capisce che lui si sente un po'radicato in tutte queste realtà negli snobismo in un po'
Incerte Insiel date incerti patiti ismi un po'
In generazioni e però non riesce a mettere assieme tutte queste cose quindi la la sua identità va continuamente a pezzi no nella
Sì è un personaggio che è come se continuamente guardasse la sua vita e anche quella delle persone che lo circonda dicendo questa non è la mia vita ma anche le altre vite non mi appartengono cioè non non riesce
Però è interessante in questo racconto l'uso che tu fai del dialetto perché questa coppia più anziana parla in dialetto bolognese Emiliano non so otto sospesi e più bolognese che vengano ogni sinistri
E e paradossalmente sembra che le fa l'effetto linguistico che gli elettori tiene all'interno di questo racconto sia quello appunto di di
Che aprire uno spiraglio di di di autenticità quasi di di verità come stai fosse una lingua quasi più vera
Di quell'arte fatta che invece questo personaggio che poi è un verbo Osimo parla di musica di continuo e si inventa che la sua fidanzata rosse per lasciare ma ma non ma noi non sappiamo se lo sta per lasciare
è paradossale perché sta hanno inaugurato la casa l'hanno comprata redatto il tutto lui la deve accompagnare il giorno dopo
Alla all'aeroporto e però lui siccome si è convinto che lei lo lascerà si è convinto che ce lo racconta
Ma
Tra l'altro e in questo vuole volevo ritornare scusa se insisto però mi sembra anche questa una caratterizzazione molto dei nostri del nostro tempo lì si convince che il suo rapporto è destinata a fallire perché forse luglio
Geneticamente disposto predisposto allo sviluppare una
Una forma di malattia
Sì sì sì ma che poi è un tema che torna mentre Racco che torna nei nel primo e nel terzo racconto che si rimandano
E l'uno con l'altro per molti per molti aspetti anche per un altro per un altro aspetto tu dicevi prima che
Non si capisce bene perché questa coppia in crisi se è in crisi e in parte è vero perché
Tutto viene all'uso c'è però un momento
Che è un momento centrale anche geometricamente centrale del racconto in cui si allude a qualcosa
C'è una sorta di esorcizzato Simone della vita di coppia che lui ha poco a poco trasforma
In anche attraverso questo è un acconto tutto fatto di gerghi non a caso perché i gerghi sono degli esorcismi rispetto al linguaggio con cui si nominano le cose vere della realtà
Lui ha trasformato questo rapporto e lo ha neutralizzato in una sorta di strano rapporto pseudo familiare
Vischiosa mente Castro dice a un certo punto però pro
Attraverso un una somma una serie di di di
Di tipizzazioni di di
Cosa che torna nel terzo nel terzo racconto quindi è un percorso è un personaggio un tipo di personaggio perché poi immigra un po'da racconto racconto sono dei fratelli quasi di sangue che
E tende quasi per gioco e per esorcizzare i rapporti a trasformarli a viverli come se non fossero rapporti c'è quindi
Situazioni di volta in volta imprevedibili vissute nel quotidiano ma come se potessero diventare delle sorte di opere
Chiuse no che quindi stanno lì e non feriscono ed alcuni
Che che che noi per il e che non non non si può perché nessuno feriva
E quindi si si c'è questa c'è questa proiezioni c'è questa fantasia che LUISS serve anche proprio per dire
Per giustificare se stesso e per e per giustificare tutto e e da questo punto di vista certo nel
Primo nel terzo racconto ci sono molti elementi che che si rimanda del primo racconto finisce
Con un possibile abbandono il terzo racconto finisce con un altro tipo di fuga o o di abbandono molto più molto più incerto ci sono due case due interni mentre invece
E c'è una sostanziale unità di tempo e luogo mentre invece secondo racconto è davvero quasi un romanzo condensato che ha molte ambientazioni quindi
Non so se sia un segnale di dei tempi io penso in parte sì però è sicuramente un segnale di questo libro perché ci sono delle delle situazioni come queste che tornano
Allora il personaggio diciamo abbiamo capito che anche si chiama Dario Pietro che poi ci saranno anche altri nomi all'interno del del racconto centrale forse uno solo cioè ed è
Un
Un giovane uomo fra i trenta e quaranta anni forse anche più giovane
Molto colto molto istruito e che però ha sviluppato una forma quasi di inettitudine tramite c'è uno che
Che non riesce a vivere serenamente o anche con convinzione rapporti umani
E forse non riesce neanche a vivere la propria professione del tutto convinto
E che quindi ha sviluppato una forma di quella che nel primo Novecento e sarebbe chiamata inettitudine nomi alla vita ma
Io leggendo lì
Pensavo mire corrono tanto certi personaggi di Moravia no
Nicola tantissimo Dino il protagonista della noia
Che però appunto perché aveva perché era così annoiato dalla vita al la spiegazione che lui si dava era perché era ricco perché aveva questa madre che lo aveva sempre schermato rispetto
Alla alla realtà perché la ricchezza era uno schermo umano una distanza rispetto alle cose quindi tutto sommato la borghesia il il fatto di vivere in un mondo
Anche molto falso e e comunque molto costruito comunque compost che un pochi momenti di frizione quindi pochi momenti in cui uno può capire veramente chi è cosa vuole
Lo l'onere lo ha reso un essere annoiato che sanno e ha profondamente della vita e e che poi appunto insegue in questo modo re
Altrettanto costruite reale una forma quasi di di autenticità
Però lì appunto
C'era questo il discorso Mariano e sulla borghesia sulla ricchezza
Cioè sulla una condizione sociale che impedisce a questo personaggio di di di dividere autenticamente che cosa impedisce tre personaggi di vivere autentica
Perché non è la borghesia e non è la ricchezza visto che
Non sono poveri ma non sono certamente ricchi
No penso che siano in parte le cose che abbiamo detto di in parte la sensazione che qui non qui presente non non c'è la borghesia nel senso ma anzi non c'è la borghesia nel senso Moravia hanno
Magari ci fosse qualcosa di Moravia né in altro senso perché amo molto alcuni romanzi alcuni racconti di morali anzi
Penso che di avere subito
Molto presso l'attrazione per un libro che oggi non so neanche se più in catalogo ma è un libro del Moravia mi trenta che si chiama l'imbroglio ci sono quattro o cinque racconti lunghi o romanzi condensati
E l'imbroglio è
Uno dei racconti ma è anche l'inganno in cui si trovano tutti questi personaggi che invece appartengono guarda caso un borghesia molto più piccola e molto ben meno meno qualificabile
Ma nel primo racconto come ho detto in realtà
La
Inettitudine la la
Viene dal fatto che che invece non c'è
Uno non c'è quel tipo di schermo ovviamente che c'è nella noia che viene da una situazione sociale protetta in quel senso
Ma c'è intanto un altro tipo di schermo che al di là della posizione sociale riguarda proprio la condizione epocale no cioè è chiaro che
La virtualità alla alla
L'ingannevolezza la la la la ambiguità è in modo da
Molto diverso una caratteristica dei tempi che stiamo vivendo noi quindi da questo punto di vista forse una componente però pro
Storica e anche generazionale c'è e poi perché per esempio del primo racconto davvero il personaggio
Esso speso tra identità generazioni e e atteggiamenti diversi e non sarà citarne nessuno
Non sa convincersi di nessuno fino in fondo è chiaro che lì non è l'uomo senza qualità che sa fare tutto ma crede di non
Perché non si fondo non valga la pena fare niente mi scusi non so cosa sappia fare però certo è che non riesce
A incarnare
Fino in fondo nessuna parte disse probabilmente perché
Tutte lo falsa non poi tutte sono leggermente forzate
Da questo punto di vista e nel termine secondo il nel terzo racconto forse le cose sono po diverso anche se paragonabili perché ci sono dei personaggi
Che
Non sanno cosa fare non sanno come vivere in parte perché
Nel secondo racconto vengono vengono illusi da un personaggio di cui poi magari parliamo perché ci sono
Dei rapporti di coppia ci sono dei rapporti materni ma per al centro di questo tipo se un padre culturale
E
E nel terzo racconto fondamentalmente di nuovo
è l'esorcismo del rapporto quotidiano cioè il fatto di
Non riuscire a sopportare il l'imprevedibilità del rapporto quotidiano la sua
La sua anche aggressività aperta e quindi di avere creato una situazione in cui
Si vorrebbe che Ciccio da un certo punto ci fosse un equilibrio di forze perfetto come si dice non c'è come
Penso a un certo punto il personaggio
Per poter lasciare il rapporto così come e e e andarsene via per sempre questa è una cosa fondamentalmente mortuario funeraria no nel senso che significa
Pensare la vita come imbalsamato un altro libro ma davvero non sono riferimenti che io voglio riportare qui ma che
Da lettore mia
Mi ha molto impressionato quando l'ho letto
Lei non è di Bassani che nella storia di
Che è la storia di un
Di un signore molto borghese in quel caso che dopo la guerra dopo la Seconda guerra mondiale
Va a caccia caccia nemmeno in cui questa palude del ferrarese
è un certo punto poi questo Iron è ferito e l'immagine degli uccelli imbalsamati nel ne nella vetrina in una villa Literno imbalsamatore li fanno balle balenare in testa che lui non sopporta la vita mentre invece questa invalsa mansione dal massimo perché non ci sembra ci sei per sempre
Ed è il il la pulsione come dire di morte che c'è in questi personaggi ha un po'un po'simile su un livello certamente più
Di tutt'altra classe sociale
è in effetti si cioè sono personaggi che sembra che non siano non riescano mai diventare grandi per grandi intendo direi comunque a prendere in mano la loro vita in maniera
Più convinta rimangono sempre un passo indietro come se non non ci credono ecco non ci credono mai fino in fondo e poi quando si creano sono pericolosi perché cominciano ad architettare delle strane cose
C'è però l'altro impressione che io ho avuto da da lettrice e anche che si sentano orfani si sentano orfani di qualche cosa
Di tempi migliori di genitori migliori di padri intendo non solo padre madre biologiche
Poi nell'ultimo racconto ci ad avere un rapporto
Figlio madre molto problematico molto problematico
Però anche nel primo racconto e anche nel secondo cioè come l'impressione che
Gli adulti che dovevano dare loro dei mezzi e delle possibilità in realtà gliel'abbiano sottratti in maniera anche sottile se vuoi
Soprattutto nel racconto di mezzo questi pressione molto forte e cioè che
Perenti per e e io la leggevo così per magari sbagliato anzi me lo dirà il tu cioè quella che per Moravia era appunto la grande delusione della borghesia come come ceto di
Quando descrive appunto delle le le feste della madre con questi totali inutili questi banchieri che parlano di niente
La noia totale che riprova nei confronti di queste persone che pure detengono tanto potere e amministrano la vita e che sono di nessun interesse
E come esse
Appunto a distanza di
Più di cinquant'anni no questo mondo completamente mutato questa
Il concetto di borghesia
Eletta al centro gli esempi tutto lo steso ceto borghese ma appunto molto molto meno qualificato come dicevi tu
Abbia portato in realtà a delle forme di delusione che sono da non poter più estese e dall'altra in nei personaggi che tu descrivi
Identificate appunto nelle figure guida che sono i genitori cioè la madre soprattutto quali merci un padre che un padre putativo nel secondo acconto c'è un professore universitario che in fondo
Accogliete idee ragazzino proponendosi come maestro come mentre
Ma poi in fondo sostanzialmente non aiutandoli veramente a crescere questo inciderà e l'altra grande delusione e il mondo intellettuale il mondo universitario
Che da questo libro emerge con un mondo di parole vacue
Cioè è molto forte della Cryo sentito una critica molto forte per conto che questi personaggi sono profondamente non solo degli intellettuali fondamentalmente velleitari o reali o ma questo non non importa il giudizio
Era il caso pesanti che tu dici non sanno stare al mondo forse ci sta sa stare al mondo di più quel signore appunto che parlo in dialetto cui muore il cane impoveriti perché ha l'unica reazione davvero umana
All'interno del
Grande Raccordo o sbaglio a una lettura forzata no no adesso non sono molto d'accordo soprattutto perché poi per tornare al primo racconto in cui ci sono molte cose diverse e
Quella coppia di di di signore anziane fondamentale è fondamentale perché porta davvero una sorta di realtà guarda caso fa da contrappunto alla coppia giovane e a tutto il resto e e tutto il resto significa per me anche davvero
Una sfaccettatura di di di situazioni di linguaggi di caratteri
In cui sembra e anche qui sembra l'io narrante al personaggio che
Basti pochissimo per
Cambiare la realtà come se la realtà davvero sull'asse continuamente davanti davanti agli occhi quindi questo significa non avere avuto non avere qualcosa che fa appresa ecco in questo senso per cui
E lì si vede meglio una cosa che c'è anche negli altri racconti cerca un po'i rapporti personali sono visti sempre un po'nella chiave di rapporti di forza
Cioè non c'è un momento in quasi mai in cui
C'è quella cosa che diceva Adorno che amore dove può illustrare debolezza senza chiamare
Si i dazi senza senza che perché ti puoi fidare perché sai che nel momento della debolezza non attirerà e la forza ma è come se
Fossero giudicati un po'come certi
Grandi teorici della politica giudicano punto la politica il vuoto non esiste perché limiti nel senso che se tutti cioè di un attimo
C'è un potere che lo riempie il primo è il primo racconto in una festa di amici avviene continuamente questo almeno nella testa del personaggio
E la cosa che dici tu sicuramente si vede bene invece nel secondo racconto perché questo padre Butti putativo a un padre culturali quindi unici assieme una caratteristica del generazione precedente degli adulti
E nello stesso tempo della cultura correlativa polemica su il mondo intellettuale il mondo culturale che sia universitario hanno perché adesso che assumendo l'impegno pochissime battute
E pensiamo davanti a una specie di cenacolo del bolognese con un professore universitario intellettuale che fa un po'lo svagato che si chiama Astolfo Bordiga
Quindi no farà Arioste esco però c'è un lato ideologico settario e lui da un certo punto di vista
E
E e in fondo questo personaggio per me ecco per me questo personaggio davvero contemporaneo nel senso che per me è un'area né nella né niente ti è una reincarnazione del del tartufo
E ed è una ringrazio del tartufo in un mondo in cui
Ci sono molti adulti molti maestri che vogliono avere insieme nella agli onori tributi che si devono agli adulti e maestri ma vogliono mantenere l'irresponsabilità del figlio
Perché questo sforzo Bordiga cosa fa sostanzialmente fai il capo carismatico di questi ventenni di costo cenacolo letterario fa l'indolente non cambi non mi lascia mai capire cosa pensa di loro
E gioca col fuoco anche perché in questo cenacolo c'è un personaggio che è un non personaggio un un reagente della situazione questo Lo Iacono apparentemente o forse sì assolutamente solido vuoto
Verboso inutilmente che prende tutto alla lettera
Come
E però un certo punto Luigi come come fanno alcuni di questi maestri o non valorizza quelli in apparenza milioni ma valorizza proprio Loiacono che non può fare di ombra
Senza accorgersi che intorno già un mondo culturale editoriale che è pronto a prendere alla lettera la sua stessa valorizzazione quindi si ritrova questo che era un suo alunno apparentemente disarmante nella sua semplicità
Che viene contattato da una dalla casa editrice sua
E che diventa improvvisamente più noto più pubblicato il più famoso del
Nel maestro quindi come sempre il realista viene doppiato e tradito dalla realtà che pretendeva di controllare però la cosa interessante per me di lui acché
Per tornato discorso sugli adulti
E che lui ha questa esercizio Librino uso del potere che consiste nel fatto che
Vuole fare il figlio quando in realtà al potere del padre ecco e ed è questo e c'è un momento in cui
Se ne accorgono i ragazzi perché succede là quello l'inaspettato cioè si trovano al solito poi agitato il piccolo caffè di credermi di piazza Verdi
E a un certo punto arriva questa funzionari editoriale etnica amicale forse ex amante di questo
Di questo ascolto Bordiga
E comunica a tutti che ha deciso di pubblicare l'opera del giovane studente Lo Iacono questo assurdo credo quindi questo che sembra io dico un certo punto un rinoceronte in un quadro di Savigno me molto goffo anche fisicamente
E è assurdo e in quel momento per la prima volta loro che hanno visto sempre questo maestro indolente svagato ironico vedono per una frazione di secondo si tradisce vedono sulla sua faccia
Il terrore e la la la la la la il dolore ma è un momento e io dico lì in quel momento e in quell'istante se no se c'è un punto in cui le adolescenze prolungate del ventunesimo secolo finiscono col
Per per i miei amici è stato quell'istante al piccolo caffè in cui loro si sono accorti che questo personaggio era un un falso maestro ecco
Sì infatti è un racconto davvero esemplare
E forse me tutti e tre ovviamente però e le racconto chi forse più di tutti si merita il sottotitolo è una parabola nel senso che c'è anche un intento morale ma morale in senso alto cioè
Alla fine c'è una forma di giustizia poetica nel senso che poi questo questo mancato maestro nonché fa tanto appunto il furbo si può dire
Che che che però non aiuta essere studenti migliori neanche quelli più sinceri che quindi lascia andare questo che sembra il più
Il più disarmato e che in questo è proprio un personaggio del nostro tempo cioè si dice tante volte ma purtroppo è vero che
I fenomeni mediatici promuovono le cose più stupide
è assolutamente vero ed è quello che succede cioè nessuno ci crede che questo li pubblichi nuovo libro nessuno in grado di idee
E in questo se non è stato molto bravo perché se è riuscito a a ad unire ad una ad una morale assolutamente cupa terribile c'è un giudizio
Come come come è giusto che venga dato sul ceto intellettuale e sa che su cento dei professori universitari perché questo è
Cioè
E che hanno delle norme responsabilità anche sulle sorti dei giovani che su su sui lavori che i giovani non hanno trovato e di cui avrebbero avuto diritto
E nello stesso momento parola in premessa anche come dire è ai esercito dare la pennellata comica perché c'è molta come citare entrare questo racconto che rimane un racconto cupo cioè terribile ma è molto come dico io non so se tu hai voglia di leggere ci son delle pagine
Che davvero descrivono e la come dire la pochezza del personaggio e anche il grottesco che si crea intorno per esempio quando lui legge il suo racconto
E gli altri dicono non è possibile non è possibile che si
Come tante volte capitate situazioni universitarie che uno dice non è possibile che questo abbia vinto il concorso eppure anitre il concorso
Cosa se voglia Manzini credo che
Perché io ho ancora letto e i racconti così la smettiamo un poi di di parlare il Presidente
Fermo un ritratto di Lo Iacono di questo appunto personaggio vuoto quindi questo
Che fino alla fine resta ambiziosa ambizioso e nello stesso tempo insondabile perché la sua ambizione non si capisce c'è evidentemente no ma non si capisce di cosa è fatta fino alla fine
Però non è un personaggio interpretabile a una sorta di cartina di tornasole una casella vuota che
Fa capire cosa c'è nelle caselle piene attorno
Bisogna anche dire che già allora Lo Iacono sembrava più vecchio della società ma di quel vecchio che poi verso i trentacinque anni si stabilizza
E che mentre gli altri attorno si consumano con l'angosciosa lentezza
Comincia a risplendere di una gioventù che non ha mai avuto una gioventù globoso attiro idea con qualcosa di club bambini esco che si stampa sul viso paffuto
Ancora perfettamente liscio e sulle mani grigio bianche come ventri di due orate sul bancone del pescivendolo Manin odori ripugnanti da di alcuni dove ogni luce ogni ruga ogni Peluso ogni linea e al suo posto giusto alla sua giusta intensità
Ma insomma Lo Iacono aveva allora sono ventidue anni e già ne dimostrava trentacinque cercava di distribuire equamente i capelli rimasti pochi ma splendenti vivi su una pelata lucide oleosa
E poi c'è da dire che si vestiva in un modo peggio che goffo indisponente era capace di mettersi una camicia di flanella sotto una pezza il trasporti IVA di portare i calzini lunghi eleganti sotto riscalda muscoli o altra roba del genere
Quindi non conta su un po'free che torni dove l'influenza si misurava dettagli
Ad armonie impercettibili attimi rivolta timbri vocali stilizzati sembrava dover subito soccombere e invece no
Invece lo Iacono era sempre lo Iacono sempre lì in casa nostra o anche alle feste dell'ebreo di strofinaccio a comunicarci con la sua sola compatta presenza un imperativo morale vuoto assoluto come quello kantiano
Si sarebbe detto in certi momenti che somigliava qui coriacei pezzi di mobilia che si lasciano per pigrizia loro posto
Anche dopo che si è deciso di rimodernare casa eppure nessuno lo spiava come Farda sufficiente stranamente su di lui non si facevano neanche le solite battute che si fanno su tutti
Si taceva perfino le rare volte che era assente totem e tabù Lo Iacono a rete irradia va intorno a sé una costerà perturbante il fatto è almeno io la vedo così che dietro con la sua ostinata partecipazione alla rivista
E agli eventi conviviali messi in piedi dal gruppetto di fuori sede che si era trovato a seguire le lezioni di ascolto Bordiga nell'aula sei di lettere
Gruppo ITO che si è poi espanso a poco a poco per la naturale tendenza dei clan bene ti salentini abruzzesi a riunire i loro diserta membra in cenacoli straripanti di fustelle orecchiette Valpolicella
Il fatto diceva che dietro tutto questo molti di noi percepivano un insondabile eppure radicato fanatismo
Un fanatismo senza aggettivi intendo senza oggetto del quale sentivamo intorno a lui la mansueto ama paura osa presenza al modo in cui le future prende percepiscono l'odore acre di una belva ancora nascosto tra i cespugli
E questo è lo iato e questo è un assaggio di noia con la
Adesso ci muoviamo in ordine tipi di di racconti e passiamo all'ultimo che è quello di cui abbiamo parlato meno finora etiche o racconto parecchio inquietante perché
Descrive un rapporto difficilissimo entra un po'una madre penso sola nel senso che accresciuto questo figlio dar da sola ha un figlio grande Norman perché
Ha già una vita altrove che torno a trovare la mamma peraltro appena avuto un intervento insomma da poco avuto un intervento grave che la molto
Si menomata una gamba con una protesi se capisco bene se ricordo bene
E quindi cammina male si lamenta come tutte le persone anziane una madre che
è stata probabilmente molti invadente
Nella crescita e nel insomma nella
Nella vita di questo figlio unico e e di una famiglia sì monumenti ansima dove c'erano solo lei luce e quindi è diventato sicuramente un rapporto asfittico
Asfittico e difficile per entrambi però mentre la madre in tutto sommato manda avanti una routine che è quella appunto del della routine che lei ha stabilito che possa avere quel figlio
Il film a un certo punto e non avendolo fatto nell'adolescenza arriva a manomettere la marcia arriva pensare proprio di fare di fare una cosa
Terribile per la fa anche
Quanto al follia c'è in questo personaggio
E e e e quanta cioè quanta impossibilità appunto di di avere un'altra soluzione più nessun mandato a tanto ma questo personaggio non poteva fare qualcos'altro no e c'era proprio il suo destino era quello
Cioè la Sonica forma di ribellione a quella un certo punto d
Fare una cosa terribile alla madre
La spesa sono i campi maniera per diventare se stesso fu un pezzo ammesso che lo diventi perché PAI anche questo non lo sappiamo vi era il mio no nel senso che
Nel senso che nel senso che poi questo personaggio tutto si svolge con una sostanziale unità di tempo e luogo di in un interno come nel primo racconto e a un certo punto in questo dialogo
Anche qui di di dove c'è una forte sotto conversazione come dire ci sono dei sottintesi continui e ci sono del
A allo sviluppo
Alla loro vita precedente alla
Si scatena una una fortissima aggressività anche fisica che però
E e i e qui sta la la la non solo forse la la follia ma anche come dire vogliono essere spietati la
La
Totale immaturità del personaggio non è nemmeno un'aggressione fisica attiva
Cioè è una sorta di espressione fisica di quella cosa che si chiama l'aggressività passiva anche noi di solito usiamo no per denotare un atteggiamento verbale o
E e e qui perfino l'aggressività fisica nodo vedevano diceva la visita fisiche quando io arrivo liti da un pugno tributo per terra perfino nel gesto Cometto dicevi
Già sulle poi creare la la la largo la rottura la frattura nel nero nel racconto che poi dopo diventa qualcos'altro
Luis non è esplicite attivo lui fa un gesto non lo sto a raccontare ma
Si comporta in un modo che
Sostanzialmente di
Fini di di di di di di di di aggressività passiva non non non si muove come qualcuno che aggredisce finge di non aggredire mentre mentre gradisce
E e non credo che troverà un altro tipo di maturità tutti e tre i racconti possono racconti in qualche maniera sospesi in inevitabilmente sospesi tra l'altro
Il secondo il terzo sono davvero diversissimi come commettono ma il secondo si chiude con una madre
Una stranissima madre perché Lo Iacono a una madre
E quando prima dicevo che l'io narrante del secondo racconto il narratore tabù
Giorgio cavo sul poeta narratore critiche il narratore e questo personaggio laterale che non fa niente in questo cenacolo che non scrive non collabora alla rivista
Che sta tutto il giorno sotto il piumone però fa una cosa determinante cioè alla fine quando sente che il professore
E gli altri si sono caricati di Asti controllo Iacono perché Lo Iacono avuto quel successo di cui loro
Ecco perché qui la cosa che prima ho dimenticato di di dire cioè una delle cose che mi interessava e che nel momento in cui questo strano insondabile e apparentemente imbecille personaggio nella sua insomma Davide imbecillità è riuscito a
Avere un successo che nessuno di loro aveva
Loro capiscono e il professore per primo di non poter dire niente cioè non avendo detto la verità prima
Adesso qualunque dichiarazioni di verità sembrerebbe invidia
E se no non hanno poi non hanno hanno giocato con in piccolo in un ambito letterario col fuoco
A un certo punto si è verificata quella cosa ecco e lì il personaggio allora
Malignamente interviene quelli io e anche lì in modo passivo se vogliamo aggressivo cosa dice dice ma perché non andiamo a trovare la madre di Lo Iacono sedentari e vediamo e c'è questo incontro che il Cal se inizia su questa madre
Però ecco penso che
Il personaggio il terzo acconto dopo quel già storicamente non diventa maturo e soprattutto a un problema
Che aveva già prima cioè che nella sua incapacità di diventare adulto lui però vuole leggersi
In questo incapaci a diventare adulto c'è anche la
Volontà di lasciarsi e lo dice esplicitamente insomma narrato in terza persona ma che di lasciarsi tutte le strade aperte
Cioè non voler crescere anche questo non non voler pensare che esistano delle dei divi e poi delle esclusioni un certo punto e qui forse c'è un tema perché noi siamo abituati ad avere
Diciamo anche la oltre che le politiche fatte un po'industrialmente perché c'è bisogno di dire che ogni anno esce una politica nuova anche in filosofia a volte non è il pensiero però ci sono delle cose che sono radicate nella m'
Nel nel disordine della modernità che hanno avuto poi una deriva diversa però che
Le ci portiamo dietro da più di un secolo in fondo è una situazione tipicamente seppure in altro ambito esistenzialista dicano cioè l'esistenzialismo per cui la realtà che si presenta come tutta disponibile ma tutte insensata però tutta disponibile Tura vuoi tutta disponibile
E nello stesso tempo proprio per questo ogni atto ti sembra gratuito che sembra gratuito perché non c'è differenza tra appunto ubriacarsi in solitudine condurre i popoli perché
Però tu a Chieti però nello stesso tempo questo e tragico ma tu vuoi che
Resti tutto dispendi tutto disponibile non vuoi farti inchiodare dalle sull'identità allora nel momento in cui lui commette quel gesto nel momento in cui racconto birra al nero perché succede qualcosa di aggressivo di traumatico
Egli si pone un problema in più cioè gli sembra che allora una strada sia stata chiusa
E allora a quel punto comincia una fuga anche fisica che è la che in fondo una fuga fisica assurda da incubo determinata dal fatto che lui sembra per un momento che solo la fuga reale internet
Di restare integro mi permetta di far sì che
Di non essere rinchiuso nella figura di colui che ha fatto quello e di colui che non può più essere tutte le cose essere un eroe sereno anche qui un libro che non c'entra niente che però mi è venuto in mente per le cose che sto dicendo che ho molto amato
E che è un libro sulla vergogna come fondo questi racconti sono racconti sulla vergogna elogi in meno dello regime è un personaggio che dopo avere
Fatto una una cattiva azione per omissione anche lui perché
Per
Vede tutta la sua vita compromessa e cosa fa fuggire da un porto all'altro dell'Oriente perché quando sente il suo nome associato al naufragio del patron in cui lui
Se l'è data a gambe con l'equipaggio quando invece c'erano nella stiva ottocento musulmani in viaggio verso la Mecca
Dice no in questo porto non posso più stare perché io divento quello che ha fatto quella cose allora via fu dato da un'altra parte quindi non
Il personale è un personaggio che la cui immaturità il cui sogno sta nel non essere inchiodato da nessuna parte in realtà si inchioda da solo
Bensì chiara così tanto che se non fuggisse ma poi probabilmente questa in un proseguo del racconto fu verrebbe messa imprese può contare
Perché per quello che ha che ha compiuto e anche penalmente rilevante sì questo secondo me anche molto legato ad un tema che tanto presente all'interno di questi racconti e che la la despota deresponsabilizzazione non c'è nessuno di questi personaggi vuole assumersi una piena responsabilità
Se non
Davanti a una propria coscienza che però anche lì possibile che sia una coscienza
Fazzino
Quindi
Non so se ci sia una via d'uscita se non
Nell'ammettere ma
è una consolazione da poco nell'ammettere la propria
Inconsistenza la propria inadeguatezza rispetto alla vita
Che è poco ma forse la cosa da cui si può partire o da alla quale questi personaggi riesca ad arrivare e il poco qui arrivano o sbaglio si la
Ovviamente la coscienza può essere in questi personaggi un po'così una sorta di
Di cattiva infinita cioè non si finisce più si è coscienti del fatto che si è coscienti del fatto che si è coscienti di fatto che si è coscienti di è di ingannare o di essere ingannati e di aver fatto la certa cosa non c'è info la coscienza da un certo punto di vista sempre falsa nel senso che
è il momento in cui tutti s'doppi dalla realtà dall'altra parte
La grande falsa coscienza ma io ho usato questo titolo un po'marziano l'idea che
L'ideologia nel senso in cui la usava usava questa parola Marx no
è la la falsa coscienza c'è la proiezione di una identità che non è la reale identità personale di gruppo di classe ma
è l'identità che tu Proietti per giustificare una serie invece di altre verità materiali economiche morali che stanno sotto
E qui c'è questo aspetto che per me è anche in fondo storico come la come la precarietà nel senso che in un mondo in cui
Non ci sono autorità mi adulti o di altre no e allora come tu
Ti crei una identità che la crei e questo lo diceva già leopardi della modernità hanno la modernità non conosce più autorità e quindi come si fa ad emergere starà Lo Iacono con l'impostura
è l'impostura l'impostura appunto la falsa coscienza
Però a livello diciamo più filosofico radicale come minimi ponevi la questione tu in parte penso sia vero in parte penso che il massimo che possono raggiungere questi personaggi se non altro la coscienza della
Di questa loro inadeguatezza dall'altro lato è vero che queste
Che
Appunto la coscienza un criterio che è un criceto sulla ruota proprio anche dopo che
Raggiunto questa consapevolezza se resti in quel
I Titti lasci trascinare no è un gioco di specchi infinito e guarda caso
Il il terzo personaggio Pietro quello del racconto la voce del coniglio con la madre
è un fondo un critico che ha un bravo post universitari più o meno precario a Milano e si occupa dei buffoni Dusko gli schiavi e voi vi ricorderete forse che i personaggi indossa dischi ci sono molti personaggi
L'uomo del sottosuolo marchi penso a Ippolito nell'idiota che sono questi personaggi che sono lo sostengo tragici ridicoli che si confessano di continuo si denigra hanno di continuo perché non lo facciano gli altri
Ma poi questa denigrazione non finisce mai
Ci sono dei personaggi che dicono io adesso fare un gesto eclatante io adesso perché non finisce il loro il loro continua vere una sorta anche di idealizzazione persecutoria di se stessi non essendo quello che poi assieme approvi ma essendo sempre
Continuamente davanti alla tua invece proiezioni idealizzata
Non finisce il tuo senso di colpa non finisce la tua vergogna non quindi probabilmente credo che tu abbia ragione ma che abbia ragione anche nel dire che
è troppo poco
Caccia
è quello che c'è e secondo me
è molto duro scontrarsi con questa pochezza però e anche onesto Novari trama per quello che
Cioè io penso che che leggere questi racconti
Faccia fare i conti con con il poco che abbiamo oggi
Quel poco ed è un punto che non è solo di un mondo appunto di giovani di giovani intellettuale per uscire le università poco della della nostra vita politica della nostra vita sociale cioè si legge proprio come
Una storia molto lunga molto numero estirpare l'attivamente lungo insomma di una parola
Che dagli intellettuali e Sparrow da due scrittori come Pasolini Moravia entrambi l'hanno usata che l'irrealtà cioè il fatto che
La gente
Non avesse più a che fare con lo con la realtà perché comunque c'era qualcuno che pensava per loro
I dava la macchina andava al supermercato e la vita così doveva dovrà funzionare
Questa sera nata avanti tanto col fatto che adesso però
A non aver più contatto con la realtà
Tutti travisati senza lavoro e ti dicono che è normale tutto si è senza lavoro ti dicono che deve essere flessibile e tu tutti quanti convinci che deve essere flessibile quando in realtà non è possibile non è umanamente possibile non è
Non è eticamente giusto non è neanche produttivamente giusto chat questa forma di realtà che ha appunto ha origini molto lontane è come se fosse arrivata in queste raccontiamo alle sue estreme conseguenze quei questi personaggi non potrebbero essere che così mi viene da dire no
Sì forse fosse vero si sono soprattutto nel primo racconto loro il personaggio nuota connota davvero nella nelle realtà poi sul fatto che è verissimo sono dei dei giovani per quanto più o meno velleitari intellettuale sono dei giovani
Colti con degli studi però è anche vero che in parte anche questo è un dato che generazionale mente sì certo fanno sono una piccolissima fetta della loro generazione però
è anche vero che le ultime generazioni sono anche le generazioni i per scolari Zarate che a volte questa questo scolarizzazione è stata in realtà complice stranamente forte almeno tanto stranamente forse perché sono un po'estremo però di queste in realtà hanno cioè
Senza arrivare a IVA Milici però una una sorte di scolastici trazione del mondo sa di lettura di tutto il mondo come se tutto il mondo potesse essere classificato scolasticamente questo ha prodotto dei fenomeni irrealtà
Che sono dei fenomeni di di di di distacco tra l'esperienza e ciò che io studio astrattamente entra ciò che io appunto tra ciò che mi mi dicono mio mi insegna hanno e quella che
E quello che il mio vissuto reale insomma tra cui anche molto più credo insomma materialmente anche fra quello che io ho studiato e quello che posso fare nel mondo
Cioè la non corrispondenza fra l'istruzione ricevuta il lavoro che poi si va a fare assolutamente assolutamente ed da questo punto di vista
L'irrealtà è un è un tema molto che io sento molto l'altro giorno a questa intervista radio che citavo prima
Tornavo a citare una frase che mi ha reso molto cara sino al meglio una delle prime frasi che quando l'ho letta mia mi aveva impressionato no quando lei dice
Ci sono delle situazioni di dolore che sono compatibili con la gioia quando c'è un senso di realtà che io sto facendo una reale esperienza magari di dolore
Ma
E il senso di realtà porta sempre con sé una cosa che è una gioia che possiamo anche mettere questa parola tra virgolette ma
Lei per Gioia intendeva il senso che sono nel mondo
Esistono dolore che invece un dolore diabolico che si è molto più simile a costo di quindi è quello di questi personaggi che il dolore in cui tu stai male
Ma senti in più che questo tuo male non ha consistenza non
Non è realtà e quindi ora nemmeno non è nemmeno l'onore delle armi nel
Che non ti porta nessuna verità e quindi non è nemmeno l'onore delle armi da questo punto di vista e e questo è
E come nuotare nelle né nelle nelle fantasticherie quindi e quindi no mi hai fatto pensare quando ridetto sono intellettuali perché soprattutto nel primo racconto voi troverete
Questo cicaleccio appunto di integra un chiacchiericcio come si fa cenno in una cioè qui si parla di tutto siamo magari alla fine degli anni da zero si parla delle primarie del PD con Franceschini si parla di
Di di Zeri si parla di per per apporti personali si parla di tutto ecco
E volevo non esorcizzare il fatto che poi leggere anche se questa una fetta molto particolare di una generazione però che
Poi i dialoghi anche normali che si sentono nelle celle molto spesso sono fatti di tante cose così mentre invece ho l'impressione che noi abbiamo
Avuto molto spesso ma nei decenni una narrativa che ora
Esorcizzato il fatto che ci fossero dei personaggi ormai scolastici Zaratti e quindi li ha voluti rendere per forza no
Talmente sobri che possono solo comunicare Carreri elementi loro e il no sì buongiorno buonasera o viceversa invece
Mi ha fatto dei brillanti a forza no ha un po'Arbasino alla mente per cui tutti devono uno apre bocca e dice all'altro e dice a lato una battuta favolosa da
Da da da da reportage di Arbasino questi secondo me almeno nel mio intento non dovrebbero esserne l'una cosa né l'altra parlano come si parla dei ed in Prandin piatto che si ha davanti una pietanza ogni tanto parlano di delle visioni di film Dini
Solo medi in questo insomma insomma personaggi mediocri ma non perché siano scadenti inutilmente come siamo tutti c'è la mediocrità della
Della vita sono che sono molto scontenti questa loro cioè in fondo se qualcosa per cui si rendono conto della loro mediocrità c'è qualcosa per cui l'avvertono e forse la loro forma l'unica forma di ribellione quell'appunto di di
Di dire sono mediocri
O sbaglio
Sì forse sì fosse così
Se li sono efficienti e così sono cosciente li essere mediocri penosi molto l'incoscienza e un grosso vantaggio si e non riescono nemmeno ad avere l'illusione di poter essere diversamente poco questa è la
Aspetto secondo me anche di
Di novità di questi racconti che non c'è un sipario di illusioni mai come non cede alita ma non ci sono neanche illusioni non
Non è che poteva andare diversamente no purtroppo la realtà è così
Titti ti ritrovi in questo
Nel
Questa cosa mi ritrovo molto leopardi ovviamente il merito coinvolto
Proseguiamo avete delle domande insomma famiglie con due o tre riunioni
Ossia
Ascoltato con grande piacere
Discussione
Ascoltata con grande piacere questa questa discussione a questo dialogo sui personaggi sugli ambienti mentali anche oltre che fisici
Vorrei fare una domanda molto laterale
Cioè nel senso che io ho comprato tessili però
L'ho sfogliato molto velocemente no
E non c'è pagina che non abbia trovato a alcune cose cose tetti cui vorrei chiederti per esempio della prima pagina taccio su queste visite eseguite
Allora
Non guardarla mentre si alza di nuovo non guardarla mentre togliere con lo straccio un po'di visibile polvere dallo scaffale non guardarla mentre controlla la posizione delle tartine
E fa slittare il regolatore della lampada spero
Quindi straccio
Scaffale Tartini in
Regolatore della lampada Stella
Un altro punto
Poi ma poi si allungava indolente sul bordo del divano torto Rando con gli artigli giallastro di una molla uscita dalla fodera
Allora la molla uscito dalla fotografia
No che Luis Ortu ora con gli artigli giallastra allora mi chiedo è questa la domanda no
Questi particolari questi oggetti
No questa piccola notazione perché è chiaro che non son dei nuclei tematici voglio dire non è che da quell'oggetto lì no venga fuori un elemento importante per la trama
Che funzione hanno levato scrittore
Tu hai fatto due esempi
Diciamo no
Perché molto di
Sì certo certo
Voglia no no ma mi interessava ci stava ragionando no io spero siano funzionali nel senso che non avevo nessuna intenzione di dare un certo punto no degli scorci ci fermiamo e descriviamo
L'ambientazione questo non non mi interessa per esempio della prima pagina
C'è questo personaggio persuaso della compagna del del dell'io narrante Elisa che fa tutti questi gesti perché esorcizza un'ansia stanno per arrivare
Gli altri invitati nello stesso tempo tra loro rapporto effettivamente teso o così lo vede Luigi e quindi fa quei gessi che si fanno noi cioè siamo lì a se abbiamo messo queste tartine aspettiamo puliamo regoliamo la lampada mettiamo un dizionario su una mensa
Enzo la
Respiriamo un po'troppo forte facciamo un dialogo che c'è subito dopo che è un dialogo senza significato se non appunto significato da sotto conversazione da non detto perché
L'altro esempio ecco mi mi aiuti a dire una cosa che secondo racconto invece
è giocato anche su un tipo di
Estremizzazione volte caricaturale diverso dagli altri due e e anche dal punto di vista degli ambienti per esempio quella scena che tu hai letto
Riguarda Astolfo Bordiga che arriva salendo queste ripide strettissime scale che ogni
Bologna ogni fuori sede bolognese ha presente quando ha cercato un un monolocale una stanza in via Del Riccio in questo caso
E
E quel posto è un posto anche un po'paro dica mente Dostoevskij non per qualche verso imposto un po'assorbito un posto come per altri versi la casa di Lo Iacono e e di sua madre quindi aveva anche lì una
Magari discutibile però voleva avere una funzione cioè non non ci sono in questi racconti almeno nelle mie intenzioni del
Dei tentativi di soffermarsi sull'ambientazione in quanto tale che può anche essere una cosa nobile se si sceglie
Un altro genere di scrittura però qui secondo me avrebbe avuto poco senso lui fa quel gesto perché
Bordiga viene detto tra l'altro proprio credo delle righe successive Bordiga non fa le cose ma le recita non ascolta presenterò i suoi così suoi studenti questi che pendono dalle sue labbra i dicono delle cose e li fa così
Cioè non ascolta ma recita l'ascolto no col con la mano su sull'orecchio quindi a a quel tipo di funzione di definire i personaggi quindi sono cioè
Piccoli oggetti lo straccio le molle qua relativamente aiutare a capire i personaggi
In teoria nelle intenzioni si poi non so se ovviamente la la la riuscita non posso giudica la però sono legate a dei gesti dei personaggi che stanno facendo qualcosa che
Nelle mie intenzioni fa andare avanti racconto e la la loro conoscenza
Cosa è molto
Molto brevemente su quello che avete detto adesso sul primo sul secondo racconto sul primo racconto mia da colpito molto la cosa che che mi avete usata mettere a fuoco che questa specie di
Parla di sospensione in appartenenza
Legata a certe zone bolognese da quando debba sempre un bolognese periferico come me insomma è una cosa che ho vissuto
Nel primo racconto quando tre punto due e questo ambiente i giovani
E irrompe il dialetto uno irrompe il dialetto e lui si ritrova anche
Retail trovo un potere essere un potere radicarsi anche nel mondo delle piccole
è una cosa che ho sempre vissuto esterni manifestamente profonda chiamarono avevano invece Roma soffermato davvero davvero e c'è un'altra cosa che mi aveva che avete racconti che avevo già letto e che ho riletto adesso un po'velocemente ma
Colgo tutto molto chiaro nel
E il Marchesini comico del secondo raccontano che a volte che c'è un'enorme non è stato molto ben chiarito quanto Matteo se essere comico ci sono delle cose che tuttora mi fanno ridere a pensarci
Dopodiché quando lo si tubazioni Bilal il collante con
Quando
Oppure i narratori delle radure notte sono queste quelle battute fulminanti crediti lasciano lo sfondo è sicuramente molto cupo molto
Però insomma c'è tutto un lato comico grottesco che a me è piaciuto molto moltissimo e che siccome in qualche modo
Anche apparentabile h al tuo lato più critico però perché la battuti piace la battuta insomma la la la la la l'ironia la la la
E secondo me io racconto appunto il secondo è la Lo Iacono che
La vera parabola dei tre racconti e anche qualche aspetto il più
Di mistificatorio per qualche spetti quello che va più in profondità della critica e come si nota lato comico la la il ridere di qualche cosa avesse in realtà un portato anche più più
Di conoscenza insomma che altri e quindi anche più vicino insomma la critica da culture alla critica in senso cioè ristretto insomma
No grazie scusi spero che sia così sì io lì mi sono anche divertito vero perché poi
Per fare la cosa che ho cercato di descrivere e che è un per me è un tema cupole vero e anche comico è vero che si può
Declinare in molti modi non c'è il maestro che vuole essere in realtà avere l'irresponsabilità del file tutte queste cose però dolgo questa cosa andava incarnata in qualche maniera e Nicola verso
Parlava dell'incarnazione l'incarnazione quella di un professore bolognese che dovevo scegliere anche dei gerghi né delle mode culturali e magari qualcuno riconoscerà che c'è una sorta di
Parodia
Per esempio degli scrittori imposte vicini a a celati di questa retorica un po'della strada una terza padana per cui a un certo punto Lo Iacono cosa fa prende alla lettera
E questa retorica e la riduce appurato retorica hanno anche una retorica perbenista tra l'altro no perché c'è anche la Provincia multietnica nel suo nel suo racconto quindi
Diciamo che è e ragione c'è quel quel tipo di cosa che volevo descrivere
Si prestava a utilizzare delle armi critiche o delle modelle successioni e invece la prima cosa che hai detto
Da siccome punti io conosco Nicola ho immaginato che la l'abbia sentito anche lui anche perché poi in parte l'anche descritta in un
In un suo romanzo molto bello che si chiami tagli in autunno ma io anche l'ho sentita molto cioè quel quelli io narrante di di del del del de del primo racconto della cena più o meno apparenti lavorazione di una casa
Non si sente a casa da nessuna parte e a un certo punto quando arrivano questi anziani perché in realtà Elisa la compagnia che ha chiesto il caccia con un cacciavite per aggiustare una libreria
Luigi siccome Lia e perché non sono cose diciamo gli ho usato un po'la tecnica dal ritorno
Da d'accumulo di segnali cioè si capisce da vari segnali che lui ha alle spalle
Un radicamento in quel tipo di Bologna o di o di Dentamaro riesce mai perché
Lo lo diversifica Debbie troppo rispetto agli altri non lo credere ma
Per in quel momento lui vorrebbe invece recuperarlo perché è perché si sente solo e vorrebbe dire beh allora però io delle radici ce li ho e le radici non sono tra voi miei coetanei le radici sono
In mezzo a questa queste questi i nomi sì padre insomma è un'infanzia di ex operai specializzati che parlano in dialetto
Crea estremamente tecnici pratici a
Ma
Anche lì ombre va a sbattere contro contro muro perché lo fa in maniera goffa perché lui non viene riconosciuto in quanto tale e perché a un certo punto non viene riconosciuto e oltretutto
Si dice anche che prova a recuperare in maniera sforzata il dialetto un certo punto la sette
E poi perché c'è una scena che a come nel terzo racconto anche nel primo c'è una scena traumatica cui alludeva prima Alessandra cioè c'è una sorta di
Tragedia in meno a un incidente che non riguarda un essere umano ma un cane
E lui il Libor rende siccome questo incidente riguarda questa copia anziani cani questa coppia anziana vorrebbe
Essere loro quello che gli sta vicino quello che li accudisce
E fa delle cose senza senso non ci riesce a un certo buona quando livello questo anziano è caduto per terra non è stato investito è stato investito suo cane ma lui e lì per terra che si lamenta
E lui fa una cosa che esattamente non bisogna fare dopo un incidente se lui lo lo per prova tirarlo su e ovviamente giuridico lo stai fermo no perché è chiaro che lì cosa sta vivendo poi in realtà sta in ogni azione che fa davvero
Si guarda agire perché sta vivendo gli occhi che addosso e il tentativo
Contino di recuperare terreno rispetto a una situazione
Collettiva e di copie di gruppo in cui si sente svantaggiato quello che sta facendo e ovviamente questo non fa altro che peggiorare la sua
La sua goffaggine insomma
Altrimenti credo che Nicoletta abbia
Abbia l'invito che mi sembra chiama fantastico mi sembra un'ottima idea grazie ad Alessandra Sartiè Grazia Nicoletta e grazie a voi