Rassegna stampa estera

Quella non riesco tutori di Radio Radicale sabato quattro marzo questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta diversi temi di cui ci occuperemo quest'oggi per chiudere la settimana innanzitutto
Parleremo di Europa del Libro bianco presentato da Jean-Claude Juncker il Presidente della Commissione sul futuro dell'Unione europea a ventisette
I giudizi non sono tutti positivi
Plaude in qualche modo il Paese quotidiano spagnolo in un editoriale dal titolo quale Europa vogliamo
Secondo il Paris gli un che era fatto bene a chiedere ai Governi di definire il futuro dell'Unione europea non lanciare una
Proprio iniziativa una propria proposta forte poi vedremo però Tony Barber dal Financial Times europee iniziano a pensare l'impensabile su uno smantellamento dell'euro la vaghezza degli scenari tracciati da Juncker e comprensibile
Con le elezioni quest'anno in Olanda Bulgaria Francia Germania e Repubblica Ceca pochi Governi hanno fame di iniziative ambiziose da parte di Juncker scrive
Il farà sciolta INPS torneremo poi
Sulle elezioni appunto in Francia in particolare il programma presentato giovedì da Emmanuel Marconi il
Candidato centrista pro europeo vedremo gli editoriali di deliberazioni lo citiamo ma anche dall'ONU Wall Street journal nessuno è davvero
Felice poi ci occuperemo di nuovo di Tampa dell'amministrazione americana dei suoi rapporti con la Russia in particolare
L'ultimo scandalo che ha toccato il ministro per la giustizia jam session scaduto fare un passo indietro in qualche modo
Astenersi da tutte le inchieste del suo Dipartimento legate alle interferenze della Russia nelle elezioni e su questo vi proporremo New York Times Washington posta a proposito del di Russia chiuderemo con
Il Times di Londra l'editoriale di ieri dal titolo guerre nell'ombra la NATO non ancora mostrato abbastanza determinazione di fronte ai Siber attacchi della Russia
L'Alleanza atlantica deve essere pronta a reagire a combattere se necessario spendere le spie di ladini era Putin
Cominciamo però dall'Europa dal Libro Bianco di Jean-Claude Juncker che è stato accolto abbastanza positivamente almeno nella forma dal Paese quotidiano spagnolo in un editoriale dal titolo quale Europa voliamo scrive al Pais
Il libro Bianco sul futuro dell'Europa che la Commissione ha presentato mercoledì al Parlamento europeo un'operazione di impostazione politica
In teoria dovrebbe sfociare nel corso dell'anno in una dichiarazione di volontà
Da parte dei Governi dei cittadini
La Commissione chiede a tutti in modo chiaro come vogliono che l'Europa evolva e lo fa nel momento in cui l'Europa si prepara
A segnali sessant'anni del Trattato
Di Roma l'esercizio e politicamente imperativo perché non c'è alternativa
A cambiare la dinamica attuale dell'Unione europea che
Paralizzata
L'Unione insufficiente per affrontare le numerose sfide che ha di fronte
Cosa cambia con questo libro bianco generalmente la sequenza prevede che sia la Commissione a fare delle proposte per andare avanti in materia di integrazione
Proposte che vengono applaudite dai Governi salvo che alla fine i Governi non rispettano gli impegni le idee i progetti
Nuovi secondo il Pais se non generano entusiasmo il senso di condivisione alla fine non danno risultati pratici
Il libro bianco da questo punto di vista è diverso perché affida ai Governi e
Non alla Commissione la scelta di quale strada percorrere quegli stessi Governi che così spesso usano la Commissione come capro espiatorio
Per i loro errori e le loro carenze l'unione europea attuale sta diventando un modo per euro Pelizzari problemi e nazionalizzare i successi
Ma così manca della spinta politica necessarie a realizzare politiche comuni mentre prende chiedo l'anti europeismo nazionalista e populista
Stanca
Di questo gioco sadomaso chiesta che porta al congelamento delle proposte anche migliori come per esempio la ridistribuzione dei rifugiati la Commissione
Ha finalmente messo i Governi di fronte alle loro responsabilità con il Libro bianco ed era ora il momento per trovare risposta e anche quello giusto
Perché quest'anno così carico di appuntamenti elettorali non incoraggia l'adozione di iniziative semmai consente la riflessione in questo caso sulla nuova direzione verso cui l'Unione europea vuole incamminarsi
è necessario assolutamente una tabella di marcia di nuovo conio innanzitutto per ragioni esterne visti i pericoli e l'apposizione grezzi va
Assunta dalla nuova presidenza americana di insistenza russa su un brutto nazionalismo e la ridefinizione continua
Della regione asiatica in particolare la Cina ma anche per ragioni interne vista la necessità di riorientare l'Unione europea dopo la baby-sitter con la perdita del suo terzo
Stato membro più importante Bruxelles propone cinque scenari
Dalla continuità con le politiche attuali agli Stati Uniti d'Europa passando per il ritorno al mercato interno e un'Unione europea più velocità ciò che manca è una proposta
Ma forse concludo il Paris questo faciliterà il lavoro di trovare un caso senso a ventisette su qualcosa di più concreto
Così tra l'altro El Pais in questo
Editoriale un po'diverso almeno leggere tra le righe il giudizio di Tony Barber dal fare sciolta INPS in un'analisi dal titolo
L'Europa e iniziano a pensare l'impensabile su uno smantellamento un collasso della zona euro viene discusso in alcune cerchie aldilà del connazionali in Francia
E scrive Tony Barber l'illustrazione dei indubbi che ha l'Unione europea sul suo futuro è il libro bianco sul futuro dell'Europa presentato però includere i U.N.C.E.M. questa settimana
Il documento del Presidente della Commissione contiene cinque scenari per l'evoluzione dell'Unione da qui al due mila venticinque tirare avanti solo il mercato interno quelli che vogliono fanno di più fare meno in modo più efficiente e fare molto di più insieme
La vaghezza degli scenari e comprensibile con le elezioni quest'anno in Olanda Bulgaria Francia Germania Repubblica Ceca pochi Governi hanno fame di iniziative ambiziose da parte di un carro
Eppure governi sanno che il mondo oggi comporta molti più rischi per l'Europa di quanti ce ne siano mai stati dalla fine della guerra fredda gli strateghi a Berlino Parigi altre capitali stanno riesaminando l'assunto
Dell'inevitabilità dell'integrazione europea e dell'Upper rendita dell'alleanza di sicurezza tra Europa e Stati Uniti l'Unione europea a più velocità che incoraggia alcuni Paesi integrarsi di più di altri
è tornata di moda un'altra idea rafforzare la collaborazione nella difesa rendendo l'Europa un partner di sicurezza più credibile
Con
Gli Stati Uniti al di là di queste proposte relativamente modeste alcuni responsabili politici analisti indipendenti iniziano a pensare anche l'impensabile spiega Barber
Un esempio un rapporto di macro Geo società di consulenza presieduta da Carlo De Benedetti rapporto dal titolo l'Europa nelle labbra insite tanta disintegrazione e raggruppamento
Il documento conclude che l'Unione europea nella sua forma attuale probabilmente si deve comporrà anche se dei procuro pay con man mano il marco
In Francia e Martin Schulz in Germania dovessero vincere le elezioni quest'anno
Entro il ciclo elettorale due mila ventuno due mila ventidue all'Unione europea potrebbe entrare nei suoi ultimi cinque anni di esistenza reale dice rapporto ammettendo che le strutture legali dell'Unione poi potrebbero
Continuare a esistere un po'come l'ONU per capirci ma lo diciamo noi e non il Financial Times
Il documento sostiene che i trend geopolitici di lungo periodo stanno portando il blocco all'atrofia
Alla frontiera estera quella sud dell'Europa le diverse sfide includono l'immigrazione irregolare di Stati falliti o fallimentare il terrorismo il cambiamento climatico revisionismo
Russo nel frattempo gli Stati Uniti si stanno disimpegnare andò lentamente dall'Europa per concentrarsi sulla Cina il Pacifico
La Germania non sostituiti trova gli Stati Uniti come potenza indispensabile dell'Europa e non permetterà mai che la zona euro si trasformi
In un'unione di trasferimenti cioè soldi che vanno diciamo dalla Germania
O dai Paesi più forti a quelli più deboli
La domanda è se questa disintegrazione dell'Unione europea libererà i pericolosi demoni nazionalisti del passato europeo come teme l'ex premier belga Guy Verhofstadt
Io torri di ma crea gelosie non redigono una concorrenza NARC chicca tra Stati nazionali
Ma evocano l'emergere di un centro Geo economico tedesco fatto dalla Germania dei Paesi
Che si trovano nella catena produttiva industriale tedesca e a cui va bene la cultura monetaria di bilancio tedesca
Per rassicurare il rapporto poi suggerisce che se l'Italia dovesse dividersi
Il nord Italia potrebbe unirsi al gruppo con Olanda Polonia Repubblica Ceca Slovacchia alcuni paesi scandinavi
Tutto questo implica spiega Barber l'implosione della zona euro attuale e ministri delle finanze i banchieri centrali sono chiari che un passo di questo tipo sarebbe devastante per l'economia europea e la stabilità finanziaria
Lo vale ma questa ipotesi viene discussa al di là del connazionale in Francia del Movimento cinque Stelle in Italia Mediobanca
Che è considerata una delle più autorevoli banche italiane in gennaio ha pubblicato un controverso rapporto in cui suggerisce che in termini di debito pubblico l'Italia
Non verrebbe danneggiata granché dall'uscita dall'euro in una mossa che riflette la frustrazione per i tassi interesse zero in conti tratti Bisin della BCE
Il Parlamento olandese votato lo scorso mese per commissionare uno studio sui pro e i contro dall'appartenenza all'euro questi sviluppi interni di futuro dell'Unione europea secondo Barber meritano attenzione
Probabilmente più attenzione del Libro bianco di Juncker così
Il
Fare affronta INPS
E a proposito degli indirizzi appuntamenti elettorali di di quest'anno che paralizzano in qualche modo l'Europa stringono Young era questo libro bianco un po'vago
Andiamo in Francia per un aggiornamento su quanto sta accadendo Consorzio e sempre più in difficoltà lo vedremo tra poco con un editoriale del Wall Street Journal
Prima però un accenno Emmanuel macro che giovedì ha presentato il suo programma riscuotendo non molto successo almeno nei giornali
Più orientati politicamente liberarsi o
Diciamo progressista
Ieri pubblicato un editoriale dal titolo ortodossia questo non è un programma socialista è un programma centrista matrone corrente con se spesso il progetto presentato giovedì sia di destra sia di sinistra o meglio blairista
Se ci si ricorda che il leader del New labour aveva a suo tempo rivoluzionato le tradizioni ancestrali del suo partito oppure infine scandinavo se si vuole usare l'espressione del suo del principale architetto del programma cioè John Pisani Ferretti
Ma insomma il programma è sostanzialmente liberali ortodosso secondo
Liberarsi o non avere così invece definiamo che titolava il suo editoriale una riga di o Londra macro non è lo Schroeder francese
Figurarsi Blair dunque
E ad essere deluso e anche Wall Street Journal in questo editoriale che usiamo non solo per macro ma anche per FIOM che perde pezzi si parla sempre più di un piano Bacon
All'anno sul perché tra l'altro condannato per un qualcosa di simile a quanto fatto da fino qualche qualche decennio fa ormai ma insomma al di là di questo si paga un piano dei consumi giunte che dovrebbe sostituire fino
Ma andiamo a leggere il giornale in deludenti riformatori della Francia il titolo di un editoriale di ieri il fio osta per cadere Marco svela un'agenda molle
Il candidato delle pubbliche alle elezioni presidenziali forse la FIOM si presenta come una Margaret Thatcher nel suo Paese pronto seppellire lo Stato statalismo che affossato l'economia della Francia
Ma le sue chance implementare un'agenda thatcheriana appaiono molto maggiore dopo che finora è stato formalmente indagato questa settimana per aver abusato di fondi pubblici da un vero peccato per il giorno
E poi spiega che mercoledì la magistratura ordinato a FIOM comparire per l'accusa di aver pagato membri della sua famiglia
Quasi un milione di euro senza che abbiano in realtà ha lavorato per lui o quasi l'ex Primo ministro si è scusato
Ma negato di aver fatto qualcosa di male dice di essere vittima di un assassinio politico da parte della magistratura
Di sinistra prima FIOM aveva promesso di rinunciare alla candidatura presidenziale se la magistratura la del sindacato allora dice che tocca gli elettori decidere
Se debba restare o andarsene il problema e che le sue proposte di riforma come il taglio di cinquecento mila funzionari
Tengono oscurate da da questo scandalo dalle accuse di ipocrisia un sondaggio recente dice che i tre quarti degli elettori vogliono che fino esca dalla corsa presidenziale compreso il cinquantatré per cento dei sostenitori dei repubblicani
Una serie di alleati esponenti del suo partito hanno abbandonato
La campagna i Repubblicani sono paralizzati non ultimo perché pochi candidati seri sono pronti a prendere il posto di fino in una campagna sempre più complicata
Questo è particolarmente deludente anche perché nessuno degli altri candidati offre una chiara agenda pro crescita pro riforme per far uscire la Francia
Dai suoi guai questo vale anche prima ma il marco
L'ex banchiere che corre come candidato indipendente scrive il Wall Street Journal
Con l'implosione di fio macro scommette di poter conquistare i voti dei centristi
Allarmati dalla candidatura socialista un po'estrema di Benoit amo e da quella di estrema destra di Marine le Pen nell'attuale favorita per il primo turno
Per mesi macro non aveva su voluto voi non aveva voluto svelare il il suo programma ma prometteva di rimettere la Francia in marcia e di stare dalla parte dei giovani frustrati dalla burocrazia e da una classe politica
Corrotta il punto che i principali elementi della sua agenda dettagliata questa settimana sono e principali riforme una promessa di tagliare centoventi mila funzionari contro i cinquecento mila di fino
è un'altra di ridurre le tasse sulle imprese dal trentatré al venticinque per cento in cinque anni per il resto non c'è granché il programma svelato giovedì mantiene le trentacinque ore di lavoro settimana
E le pensioni sessantadue anni oltre questo ci sono soprattutto giustamente burocratici minori conduit conditi con la grande retorica
Che ha la firma di macro
Se i sondaggi sono corretti che la Francia è fortunata macro dovrebbe sconfiggere le penne di almeno dieci punti al ballottaggio ma concludo il giornale
La speranza che le elezioni offrano gli elettori francesi una vera alternativa fatta di riforme e sempre più magra così quotidiano economico
Americano nella sua edizione europea di ieri e spostiamoci oltre Atlantico Donal Trump al suo nel ennesimo
Funzionario Ministro in questo caso così andrebbe definito l'attorney general
Legato alla Russia di Vladimir Putin lì parliamo di just session se prendiamo
Nel New York Times per sintetizzare anche quanto accaduto l'editoriale dal titolo Sessions non aveva scelta
La decisione del Ministro della Giustizia già Sessions di astenersi da tutte le inchieste del Dipartimento della Giustizia
Legata la campagna presidenziale del due mila e sedici e in particolare dall'inchiesta attuali futuri sui tentativi russi di influenzare le elezioni non va applaudita
Era il minimo nel momento in cui ha deciso di non presentare le dimissioni Sessions non aveva altra prescelta
La sua posizione era diventata insostenibile quando mercoledì Washington posta rivelato che durante le audizioni sotto giuramento per la sua conferma
In gennaio Sessions non aveva rivelato due incontri che aveva avuto con l'ambasciatore russo durante la campagna
Elettorale Sessions non è una persona qualunque perché è stato uno dei più
Forti sostenitori di Trump dentro il congresso è stato uno dei protagonisti di questa campagna
Elettorale ed è l'ennesimo funzionario dell'amministrazione ad essere colto in flagrante quanto ha i suoi rapporti con la Russia e quanto alle non verità su questo poche settimane fa il Presidente aveva dovuto licenziare mai col prende il suo Consigliere alla sicurezza nazionale perché aveva ingannato il vice Presidente mai pensa sui suoi contatti con l'ambasciatore russo
Il passo indietro di Sessions è solo il primo passo necessario il secondo deve essere la nomina di un
Attore
Teoria un procuratore indipendente non partigiano che possa
Indagare perseguire atti criminali in relazione alle interferenze rosse alla fine e difficile decidere cosa sia peggio
Che ci siano così tanti alti funzionari dell'amministrazione
E
Membri della squadra Trump durante la campagna elettorale che sono stati e sono in contatto con il Governo russo o il fatto che continuino a non voler dire la verità così
Tra l'altro New York Times altrettanto duro se non di più il Washington post il passo indietro di Sessions non può essere la fine della storia serve una Commissione
Indipendente sulla Russia ci limitiamo segnalarvi l'editoriale di ieri del Times di Londra
Guerre nell'ombra la NATO non ancora mostrato abbastanza determinazione di fronte Siber attacchi della Russia deve essere pronta a reagire a combattere se necessario
Espellendo anche le spie
Sì per spie e non solo di Vladimir Putin così
Il Times per un argomento che rimane di
Di stretta attualità tanto più in questa stagione elettorale da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale