L'evento è stato organizzato da Partito Socialista Italiano.
Sono intervenuti: Bettino Craxi (PSI).
Tra gli argomenti discussi: Psi, Socialismo, Storia.
La registrazione audio di questa manifestazione ufficiale ha una durata di 1 ora e 15 minuti.
Rubrica
18:30
15:30
9:03 - CAMERA
10:05 - SENATO
8:15 - Parlamento
8:30 - Camera dei Deputati
8:30 - Camera dei Deputati
8:45 - Camera dei Deputati
9:00 - Camera dei Deputati
9:30 - Camera dei Deputati
10:00 - Camera dei Deputati
PSI
Signore e signori buongiorno e grazie a tutti voi per essere qua
Un ringraziamento particolare alle autorità alle molte autorità presenti in alle rappresentanze dei vari altri partiti e ai tanti tanti compagni fra voi che sono arrivati da molto lontano
Siamo qui per celebrare insieme il centenario del Partito socialista italiano
Cento anni fa
Il quattordici agosto mille ottocentonovantadue
Poco distante da qui presso la Sala dei carabinieri genovesi un'associazione di ex garibaldini nasce da il partito dei lavoratori italiani che di lì a poco avrebbe assunto la dizione attuale di partito socialista italiano
A cento anni da quell'avvenimento i socialisti italiani sono tornati a Genova non solo per celebrare la ricorrenza
Ma per onorare e ricordare tante donne e tanti uomini che dal mille ottocentonovantadue ad oggi
Hanno creduto lavorato lottato per l'idea socialista e per il partito che la rappresenta
Iniziamo con un brevissimo ringraziamento quella di questa mattina sarà una serviva una cerimonia molto semplice ringraziamo zia milione cantante genovese presente in sala non si può esibire ma la ringraziamo per esserci
Inizieremo dunque con il coro Casimiro Corradi di Sestri Ponente anch'esso istituzione quasi centenaria e che predilige una repertorio lirico che ben si addice a questo stupendo teatro il coro è composto da circa sessanta elementi e ascolteremo brani scelti fra gli altri tre pezzi tratti dal repertorio operistico dell'Ottocento
Si accomoda dunque il coro Casimiro Corradi prego
Allora plaudiamo ancora in questo meraviglioso coro mentre ci lascia lo ringraziamo
E ricordo ricordiamo Casimiro Corradi di Sestri Ponente
Il crollo ha lasciato spazio sul palco ad un gruppo di socialisti li vediamo entrare ci vuole solo un attimino di pazienza perché e uno spostamento puramente tecnico quello che sta avvenendo e intanto possiamo farli accomodare
E ora vi diremo il perché di questa presenza
Un gruppo di socialisti dicevamo giovani iscritti e compagni dalla lunga militanza che vogliano simbolicamente rappresentare la continuità l'attualità e le prospettive dei valori e delle lotte del Partito socialista per le riforme e per il progresso del mondo del lavoro e del Paese
Per il discorso ufficiale del centenario la parola al segretario nazionale del Partito Socialista l'onorevole Bettino grazie
Rivolgo un saluto a tutti voi
E per un saluto alla città di Genova
Rivolgo un saluto in particolare al presidente Cossiga che ha voluto essere tra l'ha vista male
Con grande emozione
Che prendo la parola qui a Genova
Per una rievocazione storica
Per una riflessione politica
Genova non è stata solo la città che ha visto la nascita del Partito socialista
è stata nel secolo scorso
Un crogiuolo di sentimenti e di iniziative patriottiche
Un faro di pensiero e di azione
Che ha illuminato la lotta per l'indipendenza per l'unità nazionale
E del resto e nel cuore delle avanguardie dei moti risorgimentali
Che si agitano i primi fermenti socialisti
Ed è nel corso della rivoluzione nazionale
Che si formano le prime radici del movimento socialista
Mentre tutto il pensiero è rivolto alla soluzione della questione nazionale
E dalla lotta per l'unità
Cresce la consapevolezza della questione sociale
Nella predicazione di un grande ligure
Giuseppe Mazzini
Della fede
Nella fede negli ideali socialisti che penetra nella coscienza del giovane Garibaldi Nizzardo di famiglia ligure
L'incontro con il pensiero socialista predicato dalle scuole dalle tendenze francesi
Per Garibaldi poco più che ventenne avviene nel corso di un viaggio verso il lontano Oriente su di un brigantino mercantile di cui egli è vicecomandante e sul quale viaggiano dei seguaci dissensi mo'
Allora ricorda Garibaldi
Durante quelle notti chiare dell'Oriente
Che non sono le tenebre
Ma soltanto l'assenza di luce
Su quel mare
Noi discutemmo non soltanto i problemi nazionali in cui si era chiuso sino ad allora il mio patriottismo
Ma anche la grande questione dell'umanità
Lo muove un grande senso di giustizia
Che lo spinge verso le classi più povere di insieme una grande fede nella evoluzione nel progresso
Garibaldi socialista si è sempre tenuto lontano dagli estremismi rivoluzionari
Ha i piedi ben piantati per terra
è un graduali IST ed è subito un riformista
Chi ama i rivoluzionari gli esagero attori
Diffida del collettivismo integrale
E del come lui scrive
Il comunismo nero
Che pretende illudendo di far diventare ricchi poveri e poveri ieri
Pensa che i lavoratori devono essere loro stessi protagonisti della loro emancipazione aderisce alla Internazionale socialista
Farà proprio il programma di gotta della socialdemocrazia tedesca contro il quale Marx per lancerà i suoi strali
E in particolare sottolinea il valore della imposta progressiva sul reddito come mezzo per una più giusta redistribuzione della ricchezza
Scrive al garibaldino Ceretti la famosa frase
Il socialismo e il sole dell'avvenire
Ma aggiunge nella lettera però non esageriamo
Dal partito garibaldino escono iniziative programmi di riforma democratica e sociale ed anche un fiorire di tendenze
Che muoveranno poi in diverse direzioni anche sotto l'influenza delle spinte rivoluzionarie
Ma di Luís
Giuseppe Garibaldi
Il Bignami ha scritto
Fu il vero
Pioniere e fondatore del socialismo italiano anti anarchico
E questa sarà la base sulla quale nascerà
In una separazione tra socialisti ed anarchici dieci anni dopo la sua morte il primo partito dei lavoratori italiani
L'atto di nascita del partito è il quindici agosto mille ottocentonovantadue
Nella sala dei carabinieri genovesi in via della Pace
è il primo partito democratico di massa
Costringerà tutte le altre forze politiche a seguirne le orme nell'organizzazione e nelle attività
Quando nasce il partito con il nome di partito dei lavoratori italiani e solo a Parma nel terzo Congresso assumerà il nome di partito socialista
Andrea Costa e già
Da dieci anni deputato socialista del Parlamento italiano
E alle sue spalle c'è già una lunga storia di morti sociali diretti a strappare migliori condizioni di vita
La divisione del Paese in vari Stati prima dell'Unità
E la generale arretratezza economica dell'Italia
Sono le cause dei ritardi del socialismo italiano rispetto alle grandi nazioni europee in cui la presenza di un forte apparato industriale ha già creato una numerosa classe operaia
Su di essa
Faceva appresa la predicazione dei primi pensatori socialisti francesi del tre di unioni ISMU britannico e poi influenza crescente del pensiero di Marx e Dieng
In Italia c'è soprattutto alle origini la predicazione mazziniana
E l'impulso che da alla Fondazione delle associazioni operaie
A contrastare la predicazione mazziniana e la crescita socialista contribuisce l'arrivo in Italia nel sessantaquattro dell'anarchico Bakunin
Agita un programma di eguaglianza sociale di comunanza dei beni
Polemizza contro ogni forma di autorità politica e religiosa
Colpisce la fantasia dei lavoratori italiani in grande maggioranza contadini che conoscevano molto meglio i privilegi clericali e l'arroganza dei carabinieri che non le leggi e l'organizzazione dello Stato
Di origini anarchica sono molti tra i primi esponenti socialisti a cominciare dallo stesso Andrea Costa la cui lettera agli amici di Romagna che tuttavia relegata per il programma anarchico tra gli scopi finali
Poneva in primo piano le lotte per le conquiste politiche sociali e desse una delle prime pietre poste alla base
Del socialismo democratico e riformista
Socialista riformista e la predicazione del foglio la plebe
Qui seguirà qualche anno dopo la giustizia di Camillo Prampolini
Riformista avverso ad ogni fuga utopistica o ideologica
Alle teorie cospirative rivoluzionarie ma infaticabile propagandista dei diritti dell'uomo e instancabile organizzatore
Dei magazzini sociali cooperative di produzione e di consumo di lavoro che letteralmente trasformarono le campagne emiliane
Il movimento cooperativo è l'altra grande componente sociale che confluirà nel partito socialista
Dal primo magazzino di previdenza sorto a Torino nel cinquantaquattro
Alla prima cooperativa di lavoro quella dei vetrai di Altare in provincia di Savona di due anni dopo
La cooperazione si diffonde nelle aree più progredite del Paese
Costruisce le case del popolo e fa del movimento come in Inghilterra ed in Germania il punto di forza delle crescenti organizzazione della crescente organizzazione popolare
Noi gettiamo si legge sull'Avanti codeste forti Società operaie in faccia a coloro che gridano i socialisti Valganna nelle nuvole incapaci di atti politici
Indietro invece molto indietro e ancora in quell'epoca l'organizzazione sindacale
Fino all'ottantasei
Sono impiegati nelle cave nelle miniere bambini di meno di nove anni
E sarà solo nel mille novecentodue la limitazione della giornata lavorativa a undici ore per i minorenni e a dodici ore per le donne
Sono invece fiorenti le associazioni spontanee le unioni
Le società di mutuo soccorso i fasci le casse mutue le confraternite le varie croci per l'assistenza ai malati
C'è un volontariato diffuso
Che impegna maestri e medici a diffondere nozioni scolastiche indigeni che a contrastare ignoranza povertà vecchiaia malattia
Si organizzano scuole per gli analfabeti
E le famose BBDO Téchiné popolari
Alle quali daranno il loro contributo anche autori
Di larga popolarità come Edmondo De Amicis grande figura del socialismo umanitario sbeffeggiato per generazioni da rivoluzionari dalle rivoluzioni fallite
E la volontà di Filippo Turati
Che indirizza questo enorme crogiuolo di elaborazioni teoriche di esperienze pratiche di sentimenti solidaristici verso la costituzione di un partito democratico
Che trasformi in forza politica e riforme di legge la grande spinta popolare per la conquista
Di nuovi diritti
Turati dirige da un paio di anni assieme ad Anna Kuliscioff la critica sociale la più importante rivista italiana di studi sociali di quel tempo
Ha fondato la lega socialista milanese
E ha fatto esperienza col congresso operaio del novantuno dove si sono riuniti la sua lega e il Partito operaio che da tempo ha come ispiratore gli occhi gli anni
L'animatore della plebe
Ritiene Turati ormai matura la formazione di un partito nazionale dei lavoratori
Sul modello della socialdemocrazia tedesca
In opposizione ad intellettuali come il Labriola
Che la purezza marxista induceva a ritenere prematura l'iniziativa in assenza di una consistente categoria operaia capace di trasformare la lotta di classe in lotta per il potere
Ma i veri avversari non sarebbero stati gli intellettuali marxisti poco influenti nelle vaste organismi e le varie organizzazioni popolari
Gli avversari erano gli anarchici
Che avevano diviso la prima internazionale e che espulsi da questa sin dal mille ottocentosettantadue continuavano anche in Italia con notevole seguito a sostenere la inutilità della lotta politica e la via della insurrezione
Sono più di quattrocento i delegati che il quattordici agosto del novantadue profittando delle forti riduzioni ferroviarie concesse dal governo per il centenario della scoperta dell'America
Si riuniscono a Genova nella sala Sivori
Ci sono socialisti anarchici opera istinto mazziniani
Annota Angiolini nella sua cronaca
Non si tirano le sedie solo perché erano inchiodate
Gli anarchici
Gli anarchici erano venuti a Genova col proposito deliberato di far fallire il progetto di Turati e Prampolini
Nonostante le grida l'intreccio delle contrapposizioni socialisti erano contro i mazziniani gli operai Steve contro i socialisti e gli anarchici erano contro tutti non ci riusciranno
Lasciateci in pace dissero a un certo momento Turati e Prampolini
La sera si riunirono nella trattoria di salita dei pollai gli oneri
E la mattina dopo nella sala dei carabinieri in via della Pace
Dove viene discusso ed approvato il programma lo statuto e del letto il Comitato centrale del partito
Il modello del nuovo partito e quello della socialdemocrazia tedesca
Ma il carattere popolare più che operaio lo avvicina al socialismo francese
Il programma in sostanza quello della lega socialista di Milano
La lotta economiche devoluta alle Camere del lavoro e dalle associazioni di arti e mestieri
E compito specifico del partito la lotta per la conquista legale dei poteri pubblici
Lo Stato i Comuni l'amministrazione
Programma riformista
Metodo marxista senza dogmi e pregiudiziali rivoluzionari
L'Italia unita attraversa uno stato di crisi
E di disordine profondo
Si è soltanto esteso il potere regio piemontese
Che fa poco o nulla per combattere la miseria l'analfabetismo
Nulla per rinnovare nelle nuove province la vecchia classe dirigente attaccata i privilegi di casta
Il socialismo riformista
Porterà quindi nella lotta più sangue generoso che scienza libresco
Consacrando così il suo indirizzo la sua attualità ed il suo dinamismo
Quella forza che lo fa essere ancora in tutta Europa una decisiva bandiera di progresso sociale
Nonostante la caduta di tante scuole di pensiero ed il crollo dell'impero costruito con la violenza dal comunismo
Già Ignazio Silone aveva ammonito a distinguere tra i valori del socialismo che sono permanenti
E le teorie relative che quanto più pretendono di esce di essere scientifiche tanto più sono transitoria
Per capire che cosa abbia fatto
Il socialismo riformista per i lavoratori italiani
Possiamo riporti può ripartire dalla fotografia fatta nel mille ottocentottantuno
Dalla commissione d'inchiesta presieduta dal deputato cattolico Stefano Jacini
I lavoratori giornalieri
Obbligati a lavorare anche la domenica per una paga dalle sei alle dodici lire mensili e due piatti di minestra
Con il loro meschino salario in danaro
Miserabile cibo e squallido alloggio portano dipinta la povertà sui volti sparuti e fanno raccapricciante ogni anima bendata
Fu un decennio sanguinoso l'ultimo del secolo scorso
Conclusosi con le cannonate di Bava Beccaris contro gli inermi milanesi
E il regicidio di monnezza dell'anarchico Bresci
Che dagli Stati Uniti era venuto a vendicare
I caduti di Milano
Dopo i fatti del novantotto
Viene la svolta del Novecento
I primi anni del sei caro rappresentano l'epoca di sviluppo del riformismo socialista
Sono gli anni della collaborazione democratica per allargare gli spazi al movimento socialista per conquistare nuovi diritti e nuove tutele per il mondo del lavoro e per ottenere come diceva Turati delle grandi riforme
Tributi di sangue furono ancora necessari
Con le repressioni spesso violente degli scioperi nelle fabbriche nelle campagne
Ma i lavoratori in quegli anni conquistarono metter fino ad allora inimmaginabili
L'organizzazione sindacale
è del mille novecento sei la nascita della Confederazione generale del lavoro
Le otto ore di lavoro
L'obbligo scolastico la legislazione speciale per il lavoro minorile quello delle donne
L'istituzione della Cassa pensione la creazione dell'Istituto nazionale delle assicurazioni
Una legislazione del tutto nuova nelle campagne
L'estensione del voto a una larga maggioranza sebbene nell'oratoria di Bonomi né quella di Turati riescono a fare approvare
Anche il voto alle donne e soprattutto l'adozione della proporzionale
Contro il sistema del collegio uninominale
Il socialismo riformista conquistò i comuni e i sindaci socialisti civilizzare uno e modernizzare onore in città
Introducendo anche il nome innovazioni straordinarie
Come l'iniziativa Catania di De Felice Giuffrida che organizzò un panificio comunale con quaranta forni per centosessanta mila persone abbassando il prezzo del pane migliorandone la qualità
Una singolare Issime municipalizzate zione
In linea per arditezza e fantasia con le scuole serali con la costituzione dell'Ente autonomo per il Teatro alla Scala fatte a Milano dal sindaco Caldara
Giolitti
Giovanni Giolitti ai loro interlocutori
Chissà scrive Anna Kuliscioff
Forse sapendo coltivare questo abilissimo ed unico uomo di governo dell'Italia di oggi forse si potrebbe sperare in un periodo di vero ed autentico riformismo chissà
Naturalmente la vita del partito non è così tranquilla come potrebbe apparire da questo elenco di conquiste
Ogni progresso e costruito palmo a palmo i dirigenti socialisti subiscono spesso carcere persecuzione ed è sempre aperto va da sé il conflitto interno di volta in volta
Con sindacalisti rivoluzionari massimalisti ferraristi congrega grazie agli emiliani
Sono correnti che possono stare insieme sono paralizzando si avvicenda dice Anna Kuliscioff e aggiunge
Fanno una grande confusione tra lo spirito rivoluzionario e lo spirito di rivolta
Mentre il suo riformismo è socialismo in azione
E tuttavia giungono le crisi economiche e le guerre
Ad annullare i margini del riformismo
L'incontro tra Turati e Giolitti va ad infrangersi sullo scoglio della conquista della guerra per la conquista della Libia
Il rifiuto socialista è netto e intransigente il contrasto è profondo
I socialisti accusano le forze economiche che sostengono l'impresa coloniale
Il governo adduce motivi di politica internazionale contro una iniziativa franco tedesca
La verità è
Che sta cambiando un'epoca
E i socialisti si dichiarano subito antimilitarista
Ridurre le spese militari
Firmare affermare la corsa agli armamenti
Vige sempre la mia comunità Anna Kuliscioff
Siamo per la difesa nazionale
Ma non vogliamo concedere un soldo di più
Battuti in Parlamento andate sulle piazze annunziate la impossibilità di avere scuole istruzione biblioteche cassa malattia vecchiaia infortuni ispettorato del lavoro
Nella nuova situazione
I riformisti perdono anche il controllo del partito
La cui guida passa nelle mani dei rivoluzionari
Salgono così nuovi leader
Dall'Azzariti a Mussolini da Wella asserragliati
Quando in Europa si affaccia il fantasma della guerra il PSI si schiera apertamente per la neutralità
è una neutralità sofferto
Premo non gli interventisti democratici
I socialisti
Come Cesare Battisti
Salvemini Bissolati
E tra loro c'è anche il giovane repubblicano Pietro Nenni
Mussolini direttore de L'Avanti cerca prima di convincere la direzione del partito perché i socialisti passino ad una neutralità relativa ai condizionata poi sostiene apertamente l'interventismo rivoluzionario
Ed è la rottura con il partito
Per questa medesima ragione romperà hanno allora anche i giovani socialisti Togliatti e grande
Il dibattito nel partito
Aveva messo in luce un contrasto di principio di mentalità di sentimenti
A Mussolini che dice
Noi viviamo un momento solenne della storia del mondo
Il domani ci è ignoto
Turati risponde
Purché si eviti la guerra tutto va bene
La scelta del partito e per la pace la sua parola d'ordine né aderire
Ne sa a votare
Turati osserva in quei giorni amaramente
La cosa più incredibile questa che sia possibile la guerra mentre la De pregano tutt'
Ma forse le cose non stanno esattamente così
La sua compagna Anna gli scrive da Milano
Voi a Roma
In contatto con il Giolitti anni
Attribuite le dimostrazioni ad istigazione dei fidi di Salandra e di Sonnino
Ma se dovessi giudicare da Milano
Nessun Governo anche con la massima profusione di agenti provocatori potrebbe mettere in piedi dimostrazioni della portata di quelle di ieri e di tutta la giornata di oggi
I dimostranti dominano Milano
E i dimostranti scrive lo storico Vigezzo sono guidati dai sindacalisti dai socialisti rivoluzionari dai mussoliniani
Dopo la guerra rivoluzione russa d'ottobre la crisi che segue una vittoria che ha provocato stragi senza Fini
Senza fine che porta ora disoccupazione e fame mette fuori gioco il gruppo riformista
Non riesce a fronteggiare la doppia spinta di una massa popolare
Impoverita e affascinata dal potere che i soviet hanno preso a Mosca
E quello dei governi borghesi che non sanno o non possono dare altro più che conservazione delle libertà civili
è il biennio rosso
Il si spieghi mio parolaio e agitatori io
Che non sa fare la rivoluzione né conservare le conquiste democratiche
E finirà per spaccare il partito socialista dividerlo indebolirlo mentre sale l'ondata reazionaria
Turati Prampolini Treves sono dei profeti disarmati
Invano Turati grida voi minacciate e gli altri puntano i fucili
Voi gridate rivoluzione e gli altri la fanno contro di voi
Nel congresso di Bologna
Del mille novecentodiciannove il Partito socialista si dà il simbolo sovietico della falce e martello
Un programma di conquista del potere che non avrà nemmeno l'inizio
E aderisce all'internazionale di Mosca
L'illusione bolscevica di larga delle figlie socialiste
Di una lungimiranza profetica
è il discorso che in quell'occasione
Turati pronuncia sul rivoluzione bolscevica
Probabilmente e gli dice
Avremo questo triste F
Che la miseria
Il terrore
La mancanza di ogni libero consenso
Basti ricordare che in Russia non esiste libertà di stampa il diritto di riunione conculcato
Il lavoro è militarizzato e i più presi di mira dalla persecuzione governativa sono i socialisti di tutte le scuole
E infine la pretesa irrazionale di forzare l'evoluzione economica
Tutto ciò apporto Uto c'ho apportato e porterà ineluttabilmente
Lo scoraggiamento di qualsiasi attività produttiva
E avverrà questo paradosso
Che un Paese così vasto come la Russia
Ricco di tutte le risorse
Che ha l'enorme vantaggio di non essere tributario all'estero e quindi non può essere Bibo in contatto
Che ha dovizia di miniere di cereali di ogni ben di Dio che avrebbe potuto con più sapiente gradualità di provvedimenti diventare l'antesignano di una nuova civiltà
Per aver imposto una rivoluzione ad oltranza per la quale manifestamente immatura
Dovrà varcare attraverso una infinità odissea di dolore
Forse di ritorni verso il passato
E nel miglior caso dovrà soffrire per l'adattamento necessario al nuovo regime decenni di patimenti e di povertà
Mentre fin d'ora e costretto a creare una immensa macchina militare Istica
Quale non ha alcun altro Stato e che è un permanente pericolo per qualunque presente o futura democrazia
La storia
Tragicamente
Gli ha dato ragione
Dorati capisce
Che è il momento di difendere la libertà insieme al pane
Ma la sua voce inascoltata
C'è una drammatica lettera di Turati a Ugo Guido Mondolfo del febbraio del ventidue
Quando ormai lo Stato liberale agonizza
Stretto tra il verbalino rivoluzionario dei socialisti e la marea montante dello squadrismo fascista
Scrive Turati bisognerebbe andare al governo
Ossia essere sputa Chiatti dall'Avanti per rompere con i partiti
Ora tenteremo di arginare la piena
Di puntellare le frane
Non rimedi organico e costruttivo non esiste più
Siamo diventati troppo deboli e troppo buffi
La politica dove le insegne
Consiste nel vedere le cose un quarto d'ora prima
Noi le vediamo quando come il cavaliere della leggenda andiamo combattendo e siamo già morti
Turati resta nel partito anche quando il partito continua a cullarsi nei sogni della rivoluzione mentre lo squadrismo fascista né devasta le sedi
Non ne uscirà
Che quando verrà espulso
Insieme a tutta la corrente riformista nel congresso di Roma del primo ottobre ventidue
Cioè a ventisette giorni esatti dalla marcia su Roma e dalla conquista del potere da parte di Mussolini
Pietro Nenni
E il primo a scrivere parole dure
Ma colme di verità su questa infelice stagione del socialismo
Dopo la guerra scrive nel suo libro Storia di due anni di quattro anni
Quando viene la resa dei conti
E il partito da accusato diventa accusatore
Quando dietro la sua bandiera si snoda il corteo infinito di tutti disgustati e i malcontenti di tutti i ribelli
Il partito si balocca in un gioco di frasi simmetria di parole di formule vaneggia dietro il mito russo senza quel tanto di senso politico e di spirito di azione che gli consenta di dare alla crisi della società
E dello Stato italiano una soluzione che abbia l'impronta sua
E continua
Rilevando che mentre il fascismo vince
Il movimento socialista si attarda su posizioni ideologiche super attivissime
Sì dalla funzione di restare a guardia dell'ortodossia dottrinale evita con scrupolo di darsi un programma concreto
Intonato alle esigenze del momento e tale da offrire all'opposizione una bandiera de dietro la quale possano raccogliersi
Tutti i ceti del popolo lavorato
Nel mille novecentoventuno un anno prima
Si era consumata a Livorno la scissione dell'ala comunista di più stretta osservanza moscovite
Se ne vanno i comunisti di Bordighera
Con Gramsci e Togliatti rientrati nel diciannove nel partito socialista
Vogliono bruciare le tappe di una rivoluzione impossibile ancor più rapidamente del Partito socialista
I per timori ci ma in realtà con la mente ed il cuore fissi su Mosca
Dove l'ENI in sta liquidando le residue forze socialiste per affermare il suo potere dittatoriale
I comunisti
Pensavano che fossero i riformisti l'ostacolo per l'affermazione della rivoluzione
Questa è la causa e di pretesto della scissione di Livorno
Mosca ha chiesto ai partiti dell'Internazionale comunista di cacciare i riformisti
La maggioranza del partito
Composta da comunisti unitari
Si rifiuta di obbedire
Rivendica l'autonomia nazionale
Non espelle i riformisti
A Livorno
Turati però non c'è ancora
Un discorso profondamente ispirato
Il riformismo dice
E il solo vero in portabile invincibile socialismo che tesse la sua tela ogni giorno che non fa sperare i miracoli che crea coscienza e sindacati cooperative conquista leggi sociali utili al proletariato
Sviluppa la cultura popolare si impossessa dei comuni del Parlamento e lentamente ma sicuramente crea la maturità della classe la maturità degli animi e delle cose
Preparare lo stato di domani agli uomini capaci di manovra Arne il timone
Se vorrete fare qualcosa che sia veramente rivoluzionario
Dice rivolgendosi ai comunisti voi sarete forzati a vostro dispetto a rincorrere completamente la nostra via
Il socialismo purtroppo
Vive ormai solo di eroismi
Il partito è diviso impotente
Ma il cuore dei militanti è forte non si piega i soprusi
Sangue dei socialisti
Macchia la terra italiana
Il sacrificio di Matteotti
Il socialista che era stato cacciato dal partito insieme a Filippo Turati è il simbolo della giustizia offesa
Con la fine dell'Aventino la parabola del gruppo riformista si chiude
L'ultimo atto è il gesto eroico di Turati la sua fuga avventurosa in Francia con l'aiuto del suo discepolo il giovane ligure Sandro Pertini
Ormai
Ormai settantenne
Turati abbandona la sua Milano i suoi libri
Le spoglie della sua compagna
Anna Kuliscioff che da un anno riposa nel cimitero milanese
Sa di non tornare più
Sa che morirà in esilio
Ma più forte in lui il senso del dovere di testimoniare che il socialismo italiano non è morto
Che combatte e combatterà ancora da un'altra terra se sul suolo patrio questo è ormai impossibile
In terra di Francia Turati troverà presto la mano tesa di Pietro Nenni che vuole riunificare il partito per prepararlo alla lotta antifascista
Nenni ha salvato il partito massimalista
Dalla confluenza
Nel partito comunista
Era stato
Un vero e proprio colpo di mano
Semplice redattore capo dell'Avanti
Mentre la delegazione socialista con serrati il segretario del partito e a Mosca a trattare la fusione
Nenni pubblica il famoso articolo
Non si liquida un partito
Come un Fondaco di mercantili
Raccoglie consensi
Con bella
Con bella ottiene e vince un congresso straordinario
E i comunisti lo accuseranno per anni di esserci riuscito con la protezione di Mussolini capo del governo
Quando vende tuttavia riformarsi nella dirigenza tutte le rigidità e le pseudoartrosi ossia che hanno riportato il partito alla sconfitta
Nel novembre del venticinque si dimette dalla direzione dal giornale
Esule in Francia lavora per la riunificazione
Nenni
L'uomo politico europeo
Che ha avuto più chiara la percezione del pericolo fascista e della sua dimensione internazionale
Perciò cerca l'unità delle forze antifasciste
Prima con Rosselli
E il gruppo di Giustizia e Libertà
Poi con i riformisti
Gramsci lo di legge
Lo chiama il Messia inascoltato
Il Partito Comunista teorizzato nel congresso di Lionello esistenza
Di una ipotetica catena di forze reazionarie che andrebbe dai fascisti a lei e ai liberali agli ex-combattenti ai repubblicani ai popolari ai riformisti ed ai massimalisti ed ha persino
Finito per comprendere nel blocco persino con loro
Che dal fascismo erano già stati o saranno
Martino
E cioè Matteotti
Amendola cubetti
Carlo e Nello Rosselli Bruno Buozzi
Non ebbe breve durata
Eppure la fine nel Mib vinse la partita
E fece la riunificazione del partito
La concentrazione antifascista
E con il partito comunista viene firmato un patto di unità d'azione nell'agosto del quarantatré
Il lavoro compiuto con la mente fissa al nemico che sta in Italia ha del prodigioso
L'antifascismo ha portato in Francia tutte le sue divisioni i suoi rancori le rivalità i personalismi
Nenni dipana la matassa con pazienza certosina e cerca di ricomporre
La guerra di Spagna
Vede i socialisti in prima fila
Ed in prima fila
Saranno ancora nella Resistenza
Sotto la guida dell'indomito Sandro Pertini che nessun carcere
Nessun tribunale
Che nessun carcere e nessun tribunale ha mai piegato
Quando nel quarantatré il regime fascista crolla
Nanni è confinato all'isola di Ponza
Era stato arrestato
Nel febbraio in Francia dalla Gestapo
Poi un lungo viaggio attraverso
Le carceri di Vichy
Parigi
Trevi ieri
Karlsruhe proposta al Stoccarda un
Ingolstadt Monaco prose
Tutti i luoghi dai quali entrando nessuno sapeva se ne sarebbe uscito vivo
Poi la richiesta del governo
Di Roma
La consegna del prigioniero alla polizia italiana
Il ventotto di luglio del quarantatré
A Ponza
Viene fatto sbarcare il prigioniero Mussolini
E Menni scrive nel suo diario
Una pagina che sembra scolpita
Come su di una lapide
Scrive sono le Nur sono le undici quando una barca si stacca dai fianchi della corvetta
Mussolini e confinato a Santa Maria nella villa del Ras così chiamata perché ha ospitato per alcuni mesi
Il prigioniero di guerra l'abissino Ruskin min.
Dalla finestra della mia stanza con il cannocchiale scrive Nenni ora vedo distintamente Mussolini
E anche gli alla finestra in maniche di camicia
E si passa nervosamente il fazzoletto sulla fronte
Scherzi del destino
Trent'anni fa
Noi eravamo in carcere insieme
Oggi ecco ci entrambi confinati nella stessa isola io per decisione sua
Venti per decisione del rene delle camarille di corte militari e finanziarie
Che si sono servite di dui contro di noi contro il popolo e che oggi diluirsi disse stanno nella speranza di sopravvivere al crollo del fascismo
Fra la comune prigionia del mille novecentoundici e questo forte turrito
Comune confinamento a Ponza
Trent'anni
Di cui venti sono stati per lui anni di potenza di orgoglio di folli ambizioni e di sconfinati abusi di potere
E sono stati per me anni di lotta di miseria di dolore
Da carcere esilio da esibiva carcere
Da una sconfitta ad un'altra
Ma senza che l'umiliazione o la vergogna abbiano mai piegato la mia fronte
Mussolini è un vinto
Eroi dannunziano che rosolato dal suo trono di cartapesta
Morde la polvere e non c'è attorno a lui che gente che lo rinnega per rivolgersi verso altre mangiatori
Noi i suoi avversari di vent'anni
I rottami verso i quali degli avventato i suoi sarcasmi
Noi siamo in piedi
Con la purezza della parola mantenuta
Italiani senza aureola di gloria o di successo
Ma dei quali si dovrà pur dire che per essi la politica fu una cosa seria
La ricostituzione formale del partito in Italia avviene a Roma
Per iniziativa di Zardari
Romito e Vernocchi e
Ad essi si aggiunge presto Morandi con il suo centro interno
Lelio Basso
E poi Nenni e Pertini infine liberi dal confino
Nelle prime elezioni libere del dopoguerra il partito socialista è secondo solo alla Democrazia Cristiana
Lo ha sorretto il suo grande nome
La sua grande storia
Ma disorganizzato
Privo di mezzi
E presto di nuovo alle prese con l'estremismo
Con le illusioni rivoluzionarie
Con le suggestioni del socialismo reale
Amendola
Racconta
Di avere sentito per la prima volta ancora nella clandestinità
Dalla voce di Rodolfo Morandi
La definizione di una terza via consistente nel comunismo democratico
Ma prima dell'ennesima scissione
Ed è il susseguente a fondamento del fronte Isma'
I socialisti riescono a dare all'Italia il suo giorno più bello il giorno della Repubblica
E l'intransigenza dei socialisti
L'intuito e il coraggio di Pietro Nenni
Che hanno compiuto il miracolo
Togliatti è sbarcato in Italia con la svolta di Salerno in tasca
Vuole affondare le radici in terra italiana
E poi chissà che il popolo è diviso sulla questione dinastica non vuole compromettersi con la pregiudiziale repubblicana
De Gasperi è per la Repubblica ma la democrazia cristiana sembra spaccata a metà
C'è un partito monarchico abbastanza forte e più monarchici che repubblicani sono i liberati
Nessun affidamento danno le formazioni minori tranne il partito repubblicano ed il Partito d'Azione
La situazione davvero delicata ma Nenni introduce il problema della Repubblica in ogni atto politico
Poi la carta vincente buttata sul tavolo con grande coraggio unire nell'urna il voto per la questione istituzionale al voto per la elezione dell'Assemblea costituente
Il grazie Nenni
Che Ignazio Silone suo avversario all'interno del partito gli rivolse dalle colonne dell'Avanti resta il simbolo del successo storico conseguito
Nenni non seppe evitare la scissione di Palazzo Barberini
Di questa citazione forse non fu né nel maggiore responsabile
Ma certo principalmente fu sua
Foulard responsabilità della sciagurata politica frontista
Che ha immobilizzato per anni il partito socialista ha prolungato più del dovuto alla stagione centrista
Ha ritardato il cammino dell'Italia sulle vie dello sviluppo economico e civile affatto occorre al Paese il rischio di pericolose involuzioni reazionarie
Tuttavia
E Nenni
Che con il coraggio di sempre
E con la sagacia di un politico consumato
Avvia la ripresa dell'autonomia del partito
E ricerca il dialogo con Giuseppe Saragat
Che aveva difeso con intransigenza gli ideali e le posizioni del riformismo e del socialismo democrat
Quanti avversari ha avuto il centro sinistra
E quanti denigratoria tuttora
Quale politologo che si rispetti ha detto la sua
Non ha detto la sua sull'eccesso di intransigenza o sull'eccesso di morbidezza
Delle posizioni socialiste all'interno dei governi di centrosinistra
Quante volte la stampa comunista accusato i socialisti di cedimento
Eppure
La fioritura di conquiste economiche sociali di quel periodo e tuttora ben visibile a cominciare dalla nazionalizzazione dell'energia elettrica che ha assicurato all'Italia l'energia necessaria per l'impetuoso sviluppo industriale degli ultimi venticinque anni e costituisce oggi una delle maggiori ricchezze nelle mani dello Stato
Ma possiamo elencare
Le maggiori di queste conquiste la scuola media unica e obbligatoria
Che ha definitivamente sottratto i minori al lavoro
Il servizio sanitario nazionale la riforma delle pensioni e la sicurezza sociale estesa anche ai Paesi esteri
Lo Statuto dei lavoratori per i diritti nelle fabbriche
Le
L'istituzione delle regioni e del referendum che le forze democratiche chiedevano fin dal quarantotto il divorzio la legalizzazione dell'aborto la parità sostanziale fra uomo e donna il nuovo diritto di
Famiglia
Una costruzione dello stato sociale
Che oggi deve essere ridisegnato per riformare
E che tuttavia ha rappresentato un poderoso salto di qualità negli equilibri sociali della società italiana
Cari compagni quella che segue è storia più recente
Sono vent'anni della vita democratica italiana
E della vita del Partito socialista
Sui quali l'indagine storica dovrà meglio approfondire
Sistemare
Ricostruire
E chiari
A quasi metà del tragitto centenario del Partito socialista
Io posso dire di aver partecipato direttamente
Sin dalla mia adolescenza
Vivendolo come testimone come militante
E poi con le maggiori responsabilità che mi è toccato di rivestire
Negli ultimi venti anni in particolare
Ho cercato di contribuire al suo sviluppo e dalla crescita del suo ruolo e delle sue responsabilità
Nella vita democratica del Paese
Si è trattato del consolidamento
Si è trattato
Per il consolidamento della sua autonomia
E della sua identità socialista
Democratica
Europea ed occidentale in anni ancora difficili di tensioni e di contrapposizioni internazionale
Si è trattato di un suo più Franco ricongiungimento
Con le esperienze e le correnti di pensiero socialista e liberale
La cui sorte nel movimento socialista era stata quella di minoranze lungimiranti ma inascoltate quando non emarginate e condanna
Si è trattato dello sforzo di costruzione programmatica di un riformismo moderno
Capace di muoversi con una visione anticipatrice
Nella complessità nuova è sempre mutevole della moderna società industriale
Si è trattato di un ruolo internazionale di presenza di lotta di solidarietà attiva ovunque nel mondo
Si svolgesse una battaglia per la libertà per l'indipendenza per la difesa dei diritti umani e dei diritti dei popoli
Sono stati gli anni
Sono stati gli anni che hanno visto per la prima volta nella storia della repubblica un presidente socialista Amato dalla grande maggioranza degli italiani
Sono stati gli anni che hanno visto il governo più lungo della storia d'Italia guidato per la prima volta da un socialista
Perché hanno visto
E che hanno visto l'Italia sollevarsi da una crisi che sembrava disperante e che fu superata con un rientro impetuoso nel ciclo dello sviluppo
Del progresso e del benessere segnato dall'ingresso dell'Italia nel club delle maggiori respiri maggiori nazioni industrializzate del mondo
Sono gli anni in cui abbiamo saputo dar prova di grande responsabilità democratica
Guardando soprattutto al Paese dalle sue difficoltà
Ai suoi problemi
Al mondo del lavoro e della produzione alla tutela dei ceti più deboli e dal sostegno delle aree meno sviluppato
Certo non tutto è andato come avrebbe dovuto e potuto
Ma i risultati non sono mancanti anche se in molti campi limitanti insulti insufficienti insoddisfacenti
La nostra responsabilità democratica ci ha consentito di mantenere il corso di una collaborazione di governo nazionale
Con la Democrazia cristiana e con altre forze laiche socialdemocratici liberali repubblicani sino alla svolta del nuovo corso di la Malfa Junior
è uno sforzo di dialogo continuo ed anche di collaborazione periferica con altre forze collocate all'opposizione del governo nazionale
Abbiamo retto e mantenuto la collaborazione con forze diverse da noi
Su molte questioni contrastanti con noi
Ricercando sempre i punti di equilibrio e i compromessi che la vita democratica rende utili e necessarie
E lo abbiamo fatto possiamo dirlo sempre tenendo alta la nostra dignità
La nostra autonomia una condizione di parità
Abbiamo affrontato
Dopo la sconfitta del mille novecentosettantasei
No per competizioni elettorali
Tutte con risultati positivi
Avanzando passo dopo passo verso un sensibile rafforzamento della rappresentanza socialista
Abbiamo segnato una battuta d'arresto nelle ultime elezioni politiche
Lo sfondamento per lo sfondamento leghista al Nord
E per l'esplodere di uno scandalo
Che ha avuto almeno al Nord un effetto devastante sì da farci arretrare sul piano nazionale dello zero virgola sei per cento pur mantenendo intatta la nostra forza parlamentare
Poi
Ma quello scandalo ne sono seguiti altri
Mentre è stato messo allo scoperto il sistema di finanziamento illegale dei partiti
Che ha posto l'intero sistema dei partiti con le spalle al muro e noi stessi in mezzo ad un ciclone
Gli anni trascorsi sono stati anni che hanno determinato una grande trasformazione del Paese
Un progresso che è stato rapido ed intenso
Prima di declinare per giungere ora ad uno stato di crisi ed ad un difficile crocevia
è una crisi morale
Economica
E politica
è una crisi controllabile superabile purché lo si voglia
E purché il sistema politico esca
Dalla sua involuzione
E da una crisi che se non risolta lo spingerà verso la paralisi
E poi verso la bancarotta
è una crisi che investe il partito socialista
Che ha bisogno di realizzare un forte rinnovamento
Ma insieme alla crisi è tornata la divisione
Io su questo voglio solo dire che mi auguro che nessuno abbia la memoria corta
Che le difficoltà e i dissensi siano affrontati senza animosità distruttiva
Che non ci siano ritorni alle poco edificanti esperienze del passato
Purtroppo
Come sappiamo rileggendo la storia
La storia socialista è stata anche una storia di contrasti di divisioni
Di separazioni
Ma tutti sanno
O dovrebbero sapere
Che tutto questo è sempre stato solo e soltanto la premessa di arretramenti e di sconfitte
Dobbiamo proporci di superare la crisi socialista
Rinnovando ciò che deve essere rinnovato
E sempre con il proposito
Di far ritrovare al Partito Socialista il suo dinamismo
E le forze necessarie per affrontare la nuova situazione
E per sconfiggere
Gli avversari
Che vorrebbero toglierlo di mezzo e che sembrano più che mai impegnati a fare il possibile e l'impossibile per favorirne la liquidazione che noi non dobbiamo favorire in nessun modo con i nostri errori
La nostra volontà è semplice ed è chiara non ci sarà nessuna messa in liquidazione del Partito Socialista Italiano
Dobbiamo invece proporci
Di creare le condizioni perché in Italia prenda corpo una forza riformista più grande
Che unisca gli sforzi
Di forze diverse
Che possono e debbono convergere su di un programma comune
Di forze che siano mosse da una sincera ispirazione socialista e democratica
Ed anche con forze ispirate da una chiara impostazione riformista democratica ecologista democratico-liberale
Naturalmente come sempre le tendenze socialiste sono varie multiformi
All'esperienza della storia chiede
Sa conosce con chiarezza che cosa è e deve essere un socialista democratico liberale riformista laico o cattolico che sia
Identificare con precisione che cosa sia oggi un ex comunista
Che ha deciso di chiamarsi democratico di sinistra che si dichiara d'ispirazione socialista e che aderisce all'Internazionale socialista ma che preferisce evitare di chiamarsi socialista non è invece sempre facile
Penso che la nascita del partito socialista europeo
Servirà a chiarire ciò che merita ed è utile che sia chiarito
Anche il messaggio dell'unità socialista
Si fa e si farà strada presto ottanta
Nell'interesse del mondo del lavoro
Della vita democratica e del progresso italiane
Che non avrebbero che da avvantaggiarsi da una presenza socialista rinnovate d'unità
Conclusione finale positiva di un lungo ciclo storico di divisioni di lotte di aspri contrasti
Confesso che avrei voluto celebrare il centenario socialista in ben altre condizioni del Paese
Del movimento socialista e del mio stesso partito
Il non averlo potuto fare ha rappresentato per me un motivo di grande angoscia e tuttavia oggi penso che noi non siamo affatto disarmati e non dobbiamo disarmare
Né di fronte alle nostre difficoltà né alle difficoltà che investono il Paese
Le affrontiamo del resto da una posizione di grande responsabilità
Con un socialista alla guida del governo di coalizione
E con un programma che si propone di riportare il Paese in un ciclo di ripresa di sviluppo di risanamento e di riforme
Ci sono tre questioni attorno alle quali ruoterà il nostro impegno
C'è una questione morale
Che è insorta in modo esplosivo
Che ci pone l'obbligo di tagliare di netto con tutte le aree infette quelle individuate
Quelle individuate e quelle che possono ancora esserlo
C'è tuttavia una resistenza da opporre a chi vuole criminalizzare il sistema politico
Cancellare o ridurre ad un fantasma il sistema dei partiti aprire le porte al dominio sulla società di poteri forti e di forze avventurose
Risanare la vita politica
Significa non solo voltare pagina ma anche non ignorare le misure che debbono essere adottate
Per far rientrare il sistema del finanziamento dei partiti e dell'attività politica nella legalità
La seconda questione è una questione nazionale
La resistenza
Che bisogna organizzare contro ogni tentazione separatista e secessionista e controlli esaltazione di false ideologie nazionalistiche regionalisti
E l'unità nazionale
Che deve essere rafforzata
Attraverso la riforma dello Stato e delle sue regioni
Un vasto decentramento che non può essere il federalismo separatore
Deve essere rinsaldata
Questa unità
Riducendo e non allargando un fossato tra il nord e il sud dell'Italia quali che siano stati gli errori che sono stati commessi nelle politiche meridionalistiche
E Rory che non vanno ripetuti
Politiche che vanno sviluppate in modo diverso senza pronunciare la bestemmia dell'Italia divisa in repubbliche
C'è una questione nazionale che riguarda i diritti e i doveri dei cittadini
I diritti verso lo Stato e i doveri verso lo Stato
I diritti che la collettività deve tutelare e proteggere e i doveri verso la collettività
Che non possono essere ignorati
Se vogliamo che la civiltà italiana cresca di qualità di moralità
Di valore
è questione nazionale più in generale riforma delle istituzioni del governo del Parlamento della magistratura delle leggi elettorali
In questa materia noi abbiamo visto e sostenuto per primi
L'esigenza di un vasto processo di riforme istituzionali
E di nostro contributo è sempre stato improntato a grande modernità e spirito di rinnovamento
Noi difendiamo il principio proporzionale distico
Al quale prima o poi dovranno tornare tanto la Francia che l'Inghilterra dove le leggi maggioritarie producono già oggi le proprie navi distorsioni e le più clamorose contraddizioni
Siamo stati i primi severi critici della proporzionale pura e delle sue conseguenze negative
Messi sotto accusa loro da tante rinnova datori di oggi altalenanti tra confusione e disinvoltura
La parola verrà infine data al Parlamento che dovrà scegliere principi e sistemi che possono essere mescolati in un giusto equilibrio
C'è una questione sociale
Essa porta in primo luogo il nome di disoccupazione
C'è un fantasma che si aggirerà
Nella ricca Europa
Ed era appunto la minaccia di lunghi anni
Di alta disoccupazione
Dobbiamo dargli la caccia con grande serietà e concretezza e non a parole
Questo richiede ripresa dello sviluppo che crei occupazione
Significa formazione che agevola l'inserimento nel sistema produttivo
Deve significare sostegno al mondo della piccola e media impresa dell'artigianato dei servizi delle attività creative delle nuove attività
C'è una questione sociale che riguarda l'Italia più povera
Che convive con l'Italia che nella sua grande maggioranza chi più chi meno ebbene installata nell'area del benessere
La protezione delle fasce più deboli
Emarginato te
Più esposte ai rischi della crisi spesso abbandonate a se stesse
C'è una questione sociale che riguarda
La qualità dello sviluppo la difesa della natura dell'ambiente della bellezza dell'Italia della sua pulizia del recupero di ciò che si è perduto
E che invece ancora recuperabile e della messa in valore delle sue ricchezze naturali ed artisti
Celebrando stamane il centenario
Della nascita del Partito Socialista Italiano
Noi non abbiamo fatto
Una rivisitazione archeologica
Non abbiamo parlato di una cosa morta
Di un messaggio che si è spento
Questo è lo slogan e della pretesa dei reazionari
Dei conservatori vecchie e nuove
Dei demagoghi che si aggirano per l'Europa
E che sono in aumento anche dalle nostre parti
A cavallo della protesta
Rappresentati da figure fasulle ingigantite dalla generosità spesso calcolata degli amplificatori
Their innovatori senza programma
Nell'Europa
Che paradossalmente
Crollato il comunismo che ha lasciato dietro di sé un cumulo di macerie
Entrata in un tunnel di tensioni di paure
Di conflitti
Di vuoti pericolosi
E di risorgere della violenza
In una congiuntura difficile
Frastornata dalle speculazioni finanziarie dal pericolo delle guerre commerciali internazionali
Divengono sempre più attuali è necessario il messaggio
Il programma
L'azione del socialismo democratico
Che sono figli della razionalità
Della fiducia nell'uomo
Della solidarietà
Del senso di giustizia
Un messaggio che varrà per l'Europa
Che stiamo costruendo
Un messaggio di fiducia che di speranza che deve valere anche per l'Italia
A
Cento anni al Partito Socialista Italiano
Allora
Ma
Avevano
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