Sono stati discussi i seguenti argomenti: Elezioni, Erdogan, Esteri, Francia, Libia, Presidenziale, Rassegna Stampa, Russia, Siria, Turchia, Unione Europea, Usa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 19 minuti.
Rubrica
Dibattito
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9:30 - Senato della Repubblica
10:30 - Camera dei Deputati
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11:30 - Parlamento
11:45 - Camera dei Deputati
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Vogliono gli ascoltatori di Radio Radicale giovedì sedici marzo questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta in tesa di proporvi i commenti
Ai risultati delle
Elezioni di ieri in Olanda oggi ci occuperemo
De la Francia un altro appuntamento chiave dal punto di vista elettorale per l'Europa quest'anno con Marin le penne che dovrebbe
Arrivare al secondo turno Emanuel macro dato favorito al ballottaggio
Ma si tratta comunque di una scossa sistemica importante lo si capisce leggendo l'editoriale
Di ieri di Libération dal titolo i sondaggi specchio del lì indecisi il quotidiano progressista sottolinea che molti elettori socialisti sono pronti a votare Emanuel macro invece che per il candidato del Partito Socialista Benoit amo perché
Questo permetterebbe in qualche modo di non dover votare poi per con sua figliol candidato del centrodestra
Al ballottaggio nel mondo oggi dedica invece nel suo editoriale a fino e le penne che dimostrano lo stesso disprezzo
Della legge leggeremo perché poi ci occuperemo di Turchia
Del conflitto che Recep Tayyip Erdogan Astalli inventando con alcuni Paesi europei in particolare in vista del referendum del
Sedici aprile sulla riforma costituzionale leggeremo analisi dal Financial Times di ieri di David Gardner
La sete di Erdogan per un regime dell'uomo unico minaccia la Turchia il presidente brucia i ponti con l'Europa
Nel momento in cui le sue tattiche polarizzante alimentano le tensioni e questo non è un bene non solo per alle relazioni tra Unione europea e Turchia ma
Per la stessa Turchia lo vedremo o no con il Financial Times il Washington post invece si chiede in un editoriale dove siano
Gli Stati Uniti che rimangono silenti di fronte alla
Trasformazione della Turchia in uno dei peggiori regimi al mondo in chiusura
Ci occuperemo anche di Libia con il Times e un commento di Edward Lucas sulla mossa libica
Di Putin che deve essere un altro campanello d'allarme per l'Occidente infine parleremo di Siria un editoriale del mondo che ricorda che sono passati
Sei anni dall'inizio della guerra con azzarda che ancora aggrappato al potere ma cominciamo
Dalle elezioni presidenziali in Francia con l'editoriale di ieri di Libération dal titolo i sondaggi specchio dei di indecisi
Evito reale che serve un po'capire il clima è anche l'orientamento che forse sta prendendo questo giornale
In termini di sostegno ai candidati in corsa è un paradosso serio che rischia di rendere
Folle l'onesto elettore in particolare di sinistra ma in un'elezione presidenziale i sondaggi hanno avuto un posto un ruolo tanto importante nel comportamento elettorale dei francesi pure
Mai i sondaggi sono stati così poco affidabili in termini di previsioni
Se oggi molti elettori di sinistra esitano ancora su cosa votare perché vogliono essere certi di poter scartare lo scenario peggiore al secondo turno delle presidenziali
Cioè un confronto tra Marine le Pen e con sua fino
E il destino del voto utile un voto per bloccare la strada più che un voto di adesione convinta ore in chiaro molti elettori socialisti
Compresi
I quelli che si dicono vicini al candidato del partito Benoit amo non escludono di votare in ultima istanza per Manuel ma come se hanno la certezza di sfuggire così a una catastrofe al secondo turno
In questo calcolo tattico prosegue libere
Rettore stratega conta evidentemente molto sui sondaggi
Anche a costo di accordare loro un potere che non hanno nel marzo due mila e dodici gli elettori che dicevano di voler votare un soffio unico laser così erano sicuri della loro scelta più del settantacinque per cento
Cinque anni dopo raramente il favorito le presidenziali è stato tanto fragile assolve cinque settimane dal primo turno
Lo zoccolo degli irriducibili pronti a votare per macro arriva appena al cinquanta per cento contro il settantadue per Fiore l'ottantuno per le penne
Un rapporto simile vale per amo o nello show
Questi sondaggi che dovrebbero aiutare gli elettori un po'perduti apprendere una decisione in realtà sono solo un riflesso
Della loro indecisione così liberazione che forse un po'indecisa tra macro e amo
Nel mondo oggi invece dedica il suo editoriale è una questione
Abbastanza seria che sta prendendo sempre più piede fio le penne spesso disprezzo della legge il titolo e per capire leggiamo
Quando si fa del cinismo una regola di condotta è necessario essere costanti e foto a figura dimostrato giorno dopo giorno
A una domanda sui suoi vestiti di lusso offerti in regalo da un amico compiacente Fiora risposto e allora
Messo sotto inchiesta martedì quattordici marzo per abuso di fondi pubblici dai giudici che indagano sullo scandalo delle assunzioni fittizie o presunte tali
La moglie e dei figli il candidato delle pubbliche alle presidenziali fa passare un solo messaggio è un non e vento
Sembra quasi di sognare la messa sotto inchiesta di un candidato maggiore in piena campagna presidenziale in realtà è un evento inedito e scioccante per nel mondo
Da quando il Capo dello Stato viene eletto a suffragio universale tutte le elezioni sono state macchiate da scandali più o meno fondate infondati
Ma mai al punto che la giustizia ritenuto un dossier abbastanza serio da perseguire un candidato a quaranta giorni dal primo turno
Ciò che riguarda la giustizia riguarda anche la morale personale e pubblica perché
Fio e l'uomo il candidato che appena sei mesi fa si vantava della sua probità e soprattutto lanciava contro i suoi avversari alle primarie di centrodestra Nicolas così alla Rupe
Questa frase assassina che oggi torna come un boomerang provate a immaginare un istante il generale De Gaulle sotto inchiesta
Lo stesso fior ventisei gennaio dichiarava di una messa sotto inchiesta formale da parte della giustizia lo avrebbe spinto rinunciare alla candidatura salvo poi cambiare idea
è vero che quanto inganno scrive le Monde fino subisce la concorrenza della candidata di estrema destra Marine le Pen
La leader del collazionare alla fusti gli al sistema denuncia le élite che prendono in giro il popolo e usa il vecchio slogan pur già vista solo tutti marci
Solo che la novella signora Mani pulite è chiamata in causa dalla giustizia due dei suoi più stretti collaboratori sono stati messi sotto inchiesta per assunzioni fittizie al Parlamento europeo diversi personaggi a lei vicini sono
Sotto inchiesta nel quadro di un'indagine per finanziamento irregolare di tutte le campagne elettorali del suo nazional dal due mila e dodici in poi
E la stessa dei temi oggetto di una procedura per aver per non aver dichiarato in modo corretto una parte del suo patrimonio immobiliare immobiliare al fisco
Solo il suo rifiuto di
Accettare una convocazione dei giudici giustificato dalla sua immunità di parlamentare europea permette alle attendi non essere formalmente
Messa sotto inchiesta ecco dunque due dei principali candidati alle presidenziali pesantemente sospettati uno di arricchimento personale l'altra di aver violato diverse leggi ecco due possibili futuri
Presidenti della Repubblica che imboccano senza vergogna al verdetto degli elettori per meglio evitare il giudizio dei magistrati
è con la campagna
Elettorale definitivamente avvelenata e il dibattito presidenziale monopolizzato da questi scandali
Ecco infine ed è inevitabile i francesi che pensano di avere ragione nel momento in cui esprimono la loro sfiducia e loro rigetto se non disgusto nei confronti dei responsabili
Politici di tutto questo conclude le Monde o sua fino e Marin le penne sono già colpevoli così tra l'altro il quotidiano francese veniamo alla Turchia
Con il fascio paccheri pubblicava un'analisi devi Gardner sulla fame di Erdogan per un regime dell'uomo unico che minacciarla Turchia non solo le relazioni con l'Europa eccetera eccetera ma
In accelerata la posizione
Internazionale del Paese il suo sviluppo economico
Leggiamo per per per approfondire ormai non è una notizia per nessuno che regge Tayyip Erdogan eletto Presidente della Turchia nel due mila quattordici
Dopo più di un decennio come primo ministro non intenda fermarsi davanti al nulla nella sua corsa verso un regime dell'uomo unico
Negli ultimi dieci giorni Erdogan è stato impegnato a bruciare i punti con l'Europa accusando la Germania l'Olanda di comportamento nazista
Perché questi due Paesi hanno vietato i suoi ministri di tenere comizi elettorali per convincere la diaspora turca votare a favore del referendum sulla riforma costituzionale del sedici aprile
Una volta accesa la miccia in un'intervista lunedì il Presidente turco ha perfino accusato la cancelliera tedesca Angela Merkel di proteggere dei terroristi
Le roboanti dichiarazioni di Erdogan ormai sono l'abitudine ma queste sparate enti Europa hanno toccato un nuovo minimo storico
Con il Ministro degli esteri turco che per esempio buttato dei tulipani olandesi dicendo venite a Istanbul per imparare da dove vengono i tulipani più belli
Sembra
Praticamente inutile condannare metodiche si sono dimostrati utili in passato dogane in termini politici
Dopo dieci vittorie di seguito dal due mila e due per Erdogan il suo partitone insomma nell'islamista dell'AKP nessuno può dire che le sue tattiche non funzionino
L'istinto di Erdogan e di Pola rizzare e lanciarsi in un'escalation l'AKP si comporta come se fosse un partito d'opposizione non di Governo
Per l'Europa queste tattiche di Erdogan sono un regalo alla destra populista e anti immigrati regalo pericoloso in questo ciclo elettorale ma il comportamento di Erdogan è pericoloso anche per la stessa Turchia
Ed è quando tutto del per il problema è quanto questa scommessa del tipo chi vince prende tutto possa danneggiare l'edificio istituzionale e lo status internazionale del Paese
L'attuale guerra di parole e la deriva autoritaria di Erdogan potrebbero seppellire leggiamoli monde ambizioni della Turchia di entrare nell'Unione europea
La riforma costituzionale che Erdogan sta perseguendo con il referendum prenderebbe la Turchia ineleggibile per l'adesione perché
Porterebbe alla distruzione della separazione dei poteri dello Stato di diritto questo del resto è un processo già in corso dopo il colpo di Stato abortito di questa estate con le epurazioni di massa dell'esercito
Nelle università nella funzione pubblica e gli arresti di decine di migliaia di persone i dissidenti e critici
Grazie lo stato d'emergenza decretato quest'estate Erdogan governa già per decreto ma vuole trasformare ciò che oggi è de facto in de iure
Per questo ogni volta conta e per questo Air dogane pronto a perdere anche l'ultima manciata di amici che ancora a in Europa
Pur di galvanizzare l'AKP gli ultranazionalisti e portare una parte dell'opposizione verso le sue posizioni
Questa spinta verso quello che i critici definiscono un moderno
Sultanato potrebbe fare il secondo dei vip Garner ma ancora molti più danni
Invece di una politica coerente per rafforzare un'economia vulnerabile agli shock esterni oggi il Governo turco ricorre alla denuncia di presunti complotti da parte di terroristi economici
Di fronte alla chance reale di riunificare
Cipro anche era gioca la carta nazionalista proclamando che le truppe turche rimarranno per sempre nell'enclave nord dell'isola
L'incursione della Turchia in Siria e nazionalista l'obiettivo di respingere i combattenti curdi siriani alleati con i curdi turchi
Anche la sta anche rischiando il suo posto nella NATO perché perché si muove verso un allineamento con la Russia e l'Iran i i padroni del regime di Bashar al-Assad in Siria che fino a poco tempo fa era l'acerrimo nemico di Erdogan
Conclusione di di di Gartner del Fraktion Times Air dogana non è certo di ottenere il
Trionfo che vuole il prossimo mese
Ma il prezzo dell'apoteosi che cerca potrebbe essere molto alto per
Il suo paese così deve Garner
Sul sono sciolta inseguo cento posti in un editoriale ieri si interrogava gli Stati Uniti
Parleranno contro la spirale in cui è precipitata la Turchia
Circa centocinquanta giornalisti sono stati sbattuti in carcere circa centosettanta media sono stati chiusi professori universitari vengono trascinati in prigione in manette il Governo ha licenziato più di tre mila giudici migliaia di altri funzionari pubblici
Utilizzatori di smartphone sono stati arrestati per aver usato applicazioni criptate questa sembra una epurazione stile Cina o Russia ma no
Questa è la Turchia membro della NATO che un decennio fa era guardata come un modello di democrazia musulmana
Ora con il Presidente Recep Tayyip Erdogan è diventata uno dei regimi più repressivi al mondo
Ero dove vuole espandere ulteriormente il suo potere in un referendum che aprirebbe la strada è una riforma costituzionale
Per ottenere questo risultato lanciato accuse incendiari contro la Germania l'Olanda dopo che questi due Paesi hanno vietato i ministri turchi di tenere comizi con la diaspora
Quando due comuni in Germania hanno cancellato gli eventi elettorali Erdogan ha dichiarato che questo non è diverso dalle pratiche naziste Merkel ha giustamente risposto che questo linguaggio non è giustificabile
Perché ci dirà cammina su un filo sottile in patria vista la delicata questione dei rifugiati che arrivano dal Medioriente e
E che il cui flusso stato rallentato grazie
A un accordo con la Turchia la Turchia è anche un partner commerciale maggiore nella Germania ma di fronte alla repressione di Erdogan la cancelliera tedesca si sta dimostrando un leader in grado di affermare princìpi e valori
Riempiendo così il vuoto lasciato dagli Stati Uniti perché perché da quando il Presidente entrante entrato alla Casa Bianca
Il
Dipartimento di Stato rimasto silente sulla spirale in cui si è infilata la Turchia
In Tillack son
Il il Segretario di Stato ha affermato di voler proteggere i diritti umani
All'Estero ma cosa farà finora sulla Turchia praticamente nulla
Così nuociuto imposte invece sempre su fu tout-court turchi riempire i vuoti
Va segnalato un analisi commento di Edward Lucas sul Times di ieri a proposito della Libia e della mossa libica di Vladimir Putin che deve costituire un altro campanello d'allarme per l'Occidente
L'invio di forze speciali russe in Egitto il crescente sostegno del Cremlino per il generale libico Califfa a star
Segnala una nuova svolta in una storia molto più grande nel momento in cui la leadership occidentale oscilla
Altri paesi riempiono il vuoto quando la Russia intervenuta in Siria nel due mila e quindici l'Amministrazione Obama disse che questo sarebbe stato il più grande errore di Putin e che il Cremlino si sarebbe infilato
In un pantano a combattere una guerra impossibile da vincere al fianco di alleati inaffidabili e invece non è andata così
Chi si è lanciato inutili negoziati di pace in un pantano diplomatico stato Segretario di Stato di Obama
John Kerry l'Europa per parte sua non ha fatto altro che cercare di limitare le conseguenze del conflitto siriano in particolare i rifugiati dimostrandosi incapace di affrontare
Le cause di una guerra alle sue porte nel frattempo io la Russia ha giocato abilmente le sue carte salvando regime Assad della sconfitta e affermandosi come potenza regionale
La stessa cosa sta accadendo ora in Libia il presidente egiziano il Sissi e comprensibilmente preoccupato che il caos possa diffondersi
La frontiera libica verso il suo Paese sia un intervento russo può stabilizzare la Libia anche parzialmente in pochi si lamenteranno
Verona Russia non è una vera potenza militare ma la leadership russa rispetto agli occidentali a
Dei vantaggi cruciali è pronta a prendere decisioni assumersi rischi ad alzare la posta nel frattempo
La nostra disastrosa storia recente nella regione allontanato alleati rafforzato nemici
Aspettiamoci che altri puntini appaiono nella mappa del Cremlino così
Sul Times Edward Lucas e a proposito appunto di Russia Siria
Assad Edmundo ieri non editoriale ricordava sono passati sei anni dall'inizio della guerra con Assad andrà fatto al potere noi ci limitiamo
Lasciando gli ascoltatori il compito di giudicare vuoto di leadership occidentale il comportamento Russo la Turchia insomma un po'quel che si vuole
A fare un bilancio
Bilancio di al mondo le cifre
Trecentoventi mila morti centoquarantacinque mille persone scomparse seicentocinquantadue bambini uccisi solo nel due mila sedici
Undici virgola cinque milioni di profughi sei virgola cinque dentro il Paese cinque fuori dalle frontiere che hanno provocato la peggiore crisi migratoria dalla fine
La seconda guerra mondiale tutto questo non è finito ricorda e il mondo e son passati sei anni e Assad e ancora al potere ci fermiamo però oggi David Carretta una buona giornata con Radio Radicale
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