Sono intervenuti: Paolo Vittorelli (PSI), Bettino Craxi (PSI).
La registrazione audio dell'assemblea ha una durata di 1 ora e 11 minuti.
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Psi, Socialismo.
Rubrica
Manifestazione
15:30
10:00, Roma
12:00
15:00 - Camera dei Deputati
10:00 - Roma
12:00 - Roma
11:00 - Torino
14:00 - Milano
15:00 - Milano
15:30 - Milano
PSI
PSI
Sì
Cenni
Mi scuso prevede un paniere prendere posto
Prego i compagni di prendere posto
Il ritardo e ce ne scusiamo
è stata determinata da un incidente di macchina subito dal segretario del partito incidente senza conseguenze e però lo ha ritardato nell'embargo l'altra
Bene posso parlare
La seduta è aperta
Prima di dare inizio ai nostri lavori vorrei evitare compagne
Ad un minuto di raccoglimento alla memoria dell'uomo che volle più di chiunque altro
Questo assale questo ambiente compagnia Vincenzo Balzamo
Alla parola il segretario del partito compagno Bettino Craxi
Rivolgo un saluto fraterno
A tutti i compagni dell'Assemblea nazionale
Ringrazio in modo particolare quanti nel partito e fuori del partito
In giorni e mesi di grandi difficoltà politiche personali
Mi hanno testimoniato la loro solidarietà
Il loro sostegno
E la loro amicizia
Confesso che senza questo sostegno morale
Non avrei provato nella serenità
Nella forza d'animo
Ne la volontà necessarie per continuare a compiere il mio dovere ed il mio lavoro
In mezzo ad un maremoto politico
Con tante bussole che sembravano impazzite
Abbiamo contribuito in modo determinante alla soluzione dei problemi istituzionali e politici
Con i quali si era aperta una legislatura critica evitando l'emarginazione del partito che sarebbe stata la premessa di quella liquidazione che tanti vorrebbero e che non pochi
Hanno nei loro programmi
Il Partito socialista mantiene così nella politica nazionale
Il suo ruolo essenziale
Non in virtù di un abusivo potere di interdizione
Come abitualmente i nostri avversari che reclamano ma in forza del suo ruolo di equilibrio
Della sua capacità di collaborazione democratica
Della coerenza del coraggio che San manifestare
Di fronte alle responsabilità
Rivolgo un pensiero affettuoso alla memoria del compagno Vincenzo Balzamo insieme al quale molti di noi
Allora giovani socialisti
Avevano percorso un periodo di grande travaglio di grandi trasformazioni ed anche di grandi divisioni
Sorride è stata poi sempre un tutt'uno con quella del partito
è stata stroncata da un peso troppo grande
E sempre più insopportabile
In una vicenda che gli aveva vissuto con una sofferenza ed un'angoscia
Nascoste dietro il velo della sua tradizionale bonomia
Ma che lo scuotevano profondamente
Voglio ricordare i compagni scomparsi in circostanze penose
Dolorose e tragiche
Uno di loro
Il compagno Sergio Moroni
Ha lasciato parole che non dovrebbero essere dimenticate
Sono parole mosso da un sentimento sincero
Piene di lucida tragica serenità
Al centro scrive
Sta alla crisi dei partiti
Che debbono modificare sostanza e natura del loro ruolo
Eppure non è giusto che tutto questo avvenga attraverso un processo sommario e violento
Né niente strane alla convinzione
Che forze oscure
Coltivino disegni che nulla hanno a che fare con il rinnovamento e la pulizia
Un grande velo di ipocrisia continua
Condivisa da tutti
Ha coperto per lunghi anni modi di vita dei partiti e i loro sistemi di finanziamento
E ancora
Mi rendo conto che spesso non è facile la distinzione tra quanti hanno accettato di adeguarsi a procedure legalmente scorretto
In una logica di partito e quanti invece mi hanno fatto strumento di interessi personali
Rimane comunque la necessità di distinguere ancora prima sul piano morale che su quello legale
E ancora
E a ciò si aggiunge la propensione allo sciacallaggio
Di soggetti politici
Che ricercando un utile meschino dimenticano di essere stati per molti versi protagonisti di un sistema rispetto al quale oggi si ergono accensione non credo che questo nostro Paese
Costruita
Non credo che questo nostro Paese costruirà il futuro coltivando un clima da programma
Contro la classe politica i cui limiti sono noti ma che pure affatto dell'Italia uno dei paesi più liberi
Una riflessione amara ma vera
Che non può essere non sarà messa Duca
Ringrazio prima di ogni altro il compagno presidente del Consiglio Giuliano Amato
Per la responsabilità
Per la responsabilità che ha accettato di assumere
E per il modo in cui sino ad oggi l'ha assolta
Ristabilendo in una situazione di generale sbandamento e di confusione diffusa
Un punto di riferimento ben visibile un elemento sicuro di equilibrio e di guida
Assumendo come esponente socialista alla guida del governo
Egli ha in pari tempo assunto la responsabilità e la guida della politica socialista nazionale nella sua parte più impegnativa concreta ed attuale
Ha bisogno oggi del sostegno di tutto il partito
L'ho avuto e sono certo che continuerà ad averla
Il compagno Amato guida un governo di coalizione che può contare su di una maggioranza parlamentare più limitata
Rispetto a quella della precedente legislatura
Ma non per questo essa è impossibilitata a far fronte alle sue responsabilità
Sempre che non intervengano
Come del resto è già avvenuto in passato con maggioranze più ampie
Scarti imprevisti
Divisioni irresponsabili
Particolarissimi
E scissioni strumenti
La maggioranza che si è costituita anzi
Ricostituita
è stata la sola che si è resa possibile
Come tutti sanno perfettamente
Così come tutti perfettamente conoscono la disponibilità nostra ma non solo nostra
A valutare ogni possibilità concreta di apertura
Di nuove collaborazioni di allargamenti
Di equilibri diversi
Il governo sta ottenendo dal Parlamento l'approvazione di una prima parte essenziale
Del suo programma
Condizione questa necessaria per procedere più efficacemente in un'opera di risanamento della finanza pubblica
Di ripresa dello sviluppo e di lotta alla disoccupazione
Di tutela delle aree più deboli e di modernizzazione dello Stato
Il governo se lo riterrà utile ed opportuno io penso che potrà ad un certo momento fare il punto
E valutare ipotesi e possibilità concrete di rafforzamento della governabilità nel suo insieme
Senza tuttavia esporrà il Paese a rischi di instabilità
E senza avventurarsi per ciò sul terreno di crisi al buio
Ci rendiamo perfettamente conto cari compagni che si tratta di una governabilità difficile
Le condizioni politiche generali nelle quali esso opera non sono certo le migliori
Pesa no effetti negativi derivanti da un sistema avvitato in una crisi tutt'altro che risolta anzi per taluni aspetti in via di aggravamento
Mentre si alza il tono un coro fatto da una babele di progetti di proclami di velleità e di inconcludenti demagogie che tutto sembrano preparare salvo che un'alternativa di reali cambiamenti ed una nuova fase di stabile ed effettivo rinnovamento
Le condizioni sono difficili
Anche per un cumulo di fattori che in questi mesi hanno portato la società italiana
Lungo una china di paure di ribellioni
E di inquietudini
E se da un lato accentuano il distacco e la sfiducia nella società politica
E dall'altro non esprimendosi con chiarezza di prospettive indeboliscono
Frenano ed disorientano anche tutti gli elementi positivi le possibilità e le capacità dinamiche che pure esistono nella società italiana
E che possono rappresentare ancora un grande punto di forza e di ripresa
La crisi del sistema politico e del sistema dei partiti
Tocca in questi mesi il punto più acuto con l'esplodere di casi di corruzione a catena
Con il dilagare di scandali veri
Presunti
Un montati ad arte
Nell'insieme un'ondata di discredito che tende purtroppo a fare di tutte le erbe un fascio
L'atmosfera sia stata ancora più pesante per il timore che si è venuto diffondendo di un possibile crollo della situazione economica
Verso un periodo di recessione disoccupazione e comunque di grandi incertezze
Una tempesta finanziaria internazionale senza precedenti
Con governi banche centrali istituzioni internazionali allo sbando di fronte ad un mercato disordinato e dominato da ondate speculative incontrollabili
Una svaluta azione della lira inevitabile e necessaria
Cui si accompagnato uno stato di insicurezza
Che non ha ancora termine
Le prime necessarie pressioni e restrizioni
Di fronte alla montagna del debito pubblico
Che continua a rappresentare il problema centrale del nostro generale equilibrio
Allora suscitato un'ondata di proteste non tutte giustificate
Le spinte disgregata tipo disgregata Ricci
Che continuano ad avanzare
Facendosi forti della crisi dello Stato
Delle sue inefficienze
Di un fiscalismo che talvolta crea più fastidi che risorse
Dei suoi disservizi
Sono spinte che si alimentano tanto di un sentimento di egoismo sociale
Che appare radicato ingenti del benessere
Che nelle fasce dell'estremismo più rivoltoso persino nel miraggio di una indipendenza
Che esse ove si realizzasse si risolverebbe nome in una protezione
Ma in uno storico disastro
A tutto questo si aggiunga l'offensiva criminale
Che con le sue imprese spettacolari e sanguinose la sua pericolosità che appare ancora e più che mai minacciose ed aggressiva
Crea
Paura disorientamento
Inquietudine in tutto il Paese
Ebbene sono tutti elementi che delineano un quadro di tensioni
Quell'atmosfera oscurare il pesante
Che mette a dura prova
L'azione di governo ed anche tutto l'insieme dell'azione politica
Il Paese avverte forse che si è chiuso un periodo che ha conosciuto fasi di intenso sviluppo
Con tutto il progresso ed il benessere che ne sono seguiti
Ma contemporaneamente anche disordini stagni azioni e ritardi accumulatesi in molti campi
Avverte
Che siamo entrati in un periodo più difficile
Ma di fronte alle incognite del futuro ai rischi ai Paesi e dalle riduzioni che è una situazione più critica può comportare
Molti reagiscono in modo scomposto
In forme puramente protestatari e
Oppure scelgono atteggiamenti di rinuncia e di fuga
Oppure ancora rifugiandosi in soluzioni immaginarie che non ci sono e che non ci saranno
Trascinata troppo a lungo
Da spinte solamente negative
Una società rischia di disintegrarsi
Ed una democrazia esposta al pericolo della rivoluzione e della paralisi
E dopo di questo a pericoli ancora più grandi
Ebbene il dovere delle forze democratiche responsabili
Di quanti intendono fare uscire il Paese da uno stato di crisi
Di coloro che non intendono aggravarlo esasperare urlo
Leggerlo demagogicamente
Nell'idea o nell'illusione
Di trarne un qualche vantaggio
è quindi quello di lavorare per rendere efficace e convincente
Un forte richiamo collettivo alla realtà
Per ristabilire un clima di fiducia
Una condizione ragionata responsabile e non esasperata di conflittualità politica
Ed una maggiore collaborazione sociale
è solo questo il modo più diretto per ridare una ragionevole certezza di prospettive
Un quadro di obiettivi possibili e di trasformazioni graduali
Ma realizzabile
Ciò deve valere di fronte ai mali dell'economia
Che cadono in primo luogo sulle spalle dei ceti più deboli dei giovani
E delle aree meno sviluppate
Deve valere per le istituzioni
Che attraverso gli interventi di riforma vanno ricondotte in un ciclo virtuoso di efficienza di trasparenza e di modernizzazione
Deve valere per il sistema politico
Che di fronte alla questione morale
Deve avere il coraggio della verità e della serietà nell'impostare e da adottare
Tutte le nuove regole che si sono rese necessarie
Deve valere per i partiti
Che di tutto hanno bisogno salvo che di rinnovamenti di facciata
E di giaculatorie che sono solo il simulacro
Di quella fede in se stessi e nella propria missione che vede deve essere invece sinceramente rianimata
Il ritrovato
Il richiamo alla realtà
Deve subito constatare che l'economia italiana nel suo complesso
E non diversamente dalle economie dei Paesi industrializzati
Batte il passo ma anche che nessuna delle catastrofi annunciate sembra alle porte
Al contrario
Da molti segnali si ricava la sensazione di un rallentamento che per ora almeno appare contenuto
Mentre esiste ancora una tenuta di fondo
Una capacità di reazione
Un dinamismo che non si è spenta
E soprattutto nel grande mondo della piccola e media impresa
Che ancora una volta si possono cogliere gli elementi e le potenzialità positive più incoraggianti
Ed è questo il sentore che deve essere più sostenuto aiutato e stimolante
Con il credito reso ancora meno caro e più accessibile
Con norme di semplificazione e di agevolazione
Con un'azione di sostegno che si può esprimere in forme molteplici
La ripresa sarà lenta Massi presenta tutt'altro che impossibile
Il programma di privatizzazioni
Che nelle linee generali in cui è stato presentato
Appare bene equilibrato
Deve essere attuato con gradualità
E con serietà di rapporti di metodi di controlli in modo che siano perseguiti e ben tutelati gli interessi ed obiettivi di carattere generale
Il programma di privatizzazioni appartiene innanzitutto alla sfera
Della modernizzazione dello Stato
E di una ridefinizione più razionale delle sue funzioni
Ma tutti sanno che non sarà nel programma risolutore dei problemi della finanza pubblica e del suo immenso squilibrio
Né dei problemi della ripresa economica
Nella complessità del loro insieme
Guardando alla realtà dell'occupazione
Anche se siamo fortunatamente lontani dal peggio che si temeva continuiamo a registrare dati negativi
Il tasso complessivo di inoccupazione sale anche se moderatamente da dieci punto sei all'undici per cento
è salito più significativamente in altri Paesi europei
è comunque un tasso troppo alto
Una disoccupazione che continua a rappresentare il problema sociale numero uno
Lo strappo più vistoso nel tessuto della nostra società del benessere
Una lacerazione d'uno squilibrio che debbono essere assolutamente ridotti un pericolo
Che deve essere allontanato
La ripresa dello sviluppo
Richiederà nei prossimi anni una ordinata collaborazione internazionale
Senza guerre commerciali
E con un maggiore coordinamento delle politiche economiche
Ed una ben diversa collaborazione compattezza europea e di interno
Nella direzione opposta
Vanno gli egoismi sociali
Le rigidità corporative
I comportamenti disordinati e dantista tali evasione fiscale in testa
Ed anche quelli estremismi sindacali che non servono neppure da buona difesa
Di ciò che merita di essere difeso ma nel modo più giusto
Se così stanno le cose
L'esigenza di una concentrazione di forza
Riformiste in primo luogo
Di ispirazione socialista
Non nasce da un'astrattezza ideologica
Ma dalle esigenze ben evidenti
Della realtà politica concreta di oggi e dei prossimi anni
Una nuova forza riformista
Unità nelle sue diversità
Ma resa omogenea da un programma comune
Avrebbe avuto ed avrebbe un ruolo positivo fondamentale nella crisi del sistema politico
E nella più generale crisi della Società italiana
Suo compito e il suo dovere
Sarebbero quelli di esercitare un ruolo determinante nel guidare il Paese
Verso la fuoriuscita dalla crisi
Nel difendere gli interessi del mondo del lavoro nel modo più autorevole ed efficace
Nel garantire a sorreggere le forze sane del mondo produttivo
Nel tutelare gli obiettivi di valori che sono comuni a tutte le forze di ispirazione progressista
Un dovere tanto più necessario
In una situazione in cui sia in Italia che in Europa
Riemergono fantasmi di altri tempi
Nuovi fenomeni di destra
Una violenza che sconcerta
Mentre d'altro canto investi bene ordinate
Avanza la pretesa di gruppi e di lobbies tanto potenti quando in difficoltà
La pretesa di giungere in un modo o nell'altro a dettare legge
A svuotare e da mettere in una condizione di totale subalternità il potere politico democratico
Questo era il senso
Politico e storico
Del messaggio dell'unità socialista
Che fu rivolto all'ex partito comunista
Già quando si avvicinava il crollo Mondial Bet del comunismo
Ma quel messaggio non fu raccolto
Questo è il senso delle proposte indirizzate al PDS
Per un accordo
Una piattaforma
Ed un lavoro comune di fronte i compiti della nuova legislatura
E che fu respinto addirittura in malo modo
Questo il senso di altri inviti
E di altre iniziative lasciate cadere
Ho rifiutate
Ora con un pretesto
Ora con un altro
Questo è il senso della via libera che noi abbiamo dato all'ingresso del partito democratico della sinistra nella Internazionale socialista
Sulla base di un impegnativo documento che è stato messo nel cassetto un minuto dopo la sua approvazione
Questo era il senso
Della nostra disponibilità
A realizzare una convergenza ed un impegno comune
Sottolineati non chiaro documento approvato con un voto unanime dalla direzione socialista
Ebbene
Se a tutto questo si risponde in modo non solo protesto pretestuoso ma anche offensivo
Utilizzando in modo polemico un argomento al quale deliberatamente non abbiamo voluto rispondere nel modo che sarebbe stato giusto e possibile
Per senso di responsabilità
Che per non creare fratture
Che diverrebbero insanabili
Se a tutto questo si risponde con una impostazione mano preghiera
E con una vera e propria campagna di interferenze nella vita interna del partito socialista
Della quale il meno che si possa dire è che essa tutte le stigmate di un residuato veterocomunista
Ebbene non è difficile prevedere che in questo modo non si apriranno Strategy unità ma solo i sentieri tortuosi di ulteriori divisione
Il rifiuto di una strategia di unità socialista ha già avuto del resto un suo alto costo
Il ritardo
Nella realizzazione di un polo riformista di ispirazione socialista
Aperto alla collaborazione con altre forze riformiste progressiste diviene ogni giorno che passa sempre più dannoso e imperdonabile
Peggio
Se tutto questo è avvenuto ed avviene sulla base di piccoli calcoli
Che tali sono destinati a rimanere
I rapporti di forza definiti nel Parlamento nato
Dalle urne del cinque di aprile
Indicano con chiarezza le alternative e gli equilibri possibile
Se questo Parlamento non è
Come io non credo debba essere
Un parlamento provvisorio
Un Parlamento di breve durata
Ed alla valutazione di questi equilibri che bisogna realisticamente partire per trarne indicazioni politiche concrete
Ebbene in questo Parlamento
Non può essere costruita numericamente e politicamente
Una maggioranza senza la democrazia cristiana
E quindi è perfettamente inutile
Ed è del tutto retorico
Rimproverare a noi il peccato mortale
Di volere mantenere un rapporto di collaborazione con la Democrazia Cristiana
Questo del resto appare ancora più incomprensibile
Se si osservano le tendenze periferiche del PDS
Volte ad accettare in diverse regioni
Ed ormai in diversi centinaia di comuni la collaborazione con noi e con la Democrazia Cristiana
Ed anzi in molti moltissimi casi la collaborazione con la sola democrazia cristiana senza di noi e contro di noi
Ma non è questa la sola contraddizione
E la sola cosa incomprensibile
Che emerge da una linea
Che io giudico incerta altane altalenante e confusa
è incomprensibile l'accanimento oppositori io che si è manifestato contro il governo Amato
Contro il suo programma
E contro lo sforzo responsabile che esso ha prodotto sin qui sotto l'incalzare dei fattori di crisi
L'opposizione avrebbe potuto essere condotto in modo diverso
E in maniera tale
Da ridurre le distanze
Da gettare un ponte programmatico utile
Per un successivo passaggio
Verso una fase di collaborazione diretta e stabile
E del resto sono state e sono ancora più incomprensibili le posizioni di riserva e di critica che sono state rivolte al movimento sindacale
E che vedo ancora rinnovate
Quando esso nella sua grande maggioranza assunto su questioni
Determinante una posizione di responsabilità
E di ricerca di mediazione di intesa con il programma e con le proposte del governo
La situazione politica potuta via evolvere
Deve evolvere
E noi li aiuteremo a devolvere verso una condizione più stabile
Ed un equilibrio più ampio
Che segnerà la sconfitta di tutti coloro che hanno predicato il catastrofismo puntando sul tanto peggio tanto meglio
Di coloro che hanno immaginato la liquidazione del sistema dei partiti e non la loro rigenerazione
Progettato alleanze che sono solo che non sono solo un incontro occasionale per un progetto di riforma elettorale
Ma almeno per alcuni che rappresentano la ricerca di uno strumento elettorale
Considerato essenziale per mettere in atto poi un confuso e velleitario tentativo di conquista del potere e della direzione politica del Paese
Rispetto a tutto questo
Noi dobbiamo impegnarci per una prospettiva di continuità della legislatura
Per un'azione parlamentare e di governo interamente proiettata a far uscire il Paese dalle strettoie di crisi
Per un quadro incisivo di riforme istituzionali
E per una vasta riforma delle leggi elettorali amministrative regionale europee
Politiche
A cominciare dalla riforma della legge elettorale per il Senato
Già prima delle ultime elezioni politiche
Noi avevamo preso atto del muro di incomprensioni e di avversioni
Che circondavano i progetti presidenzialisti
E semi presidenzialista
Non è un caso che nel nostro programma elettorale al primo punto sicuro allora l'idea di un nuovo regionalismo
Una fase più avanzata di decentramento
Un'auto meno un'autonomia regionale più marcata sino ai limiti come si è detto del federalismo ma non oltre la frontiera del federalismo
Contro ciò che resta del centralismo burocratico e dei limiti posti alla potenzialità delle regioni
E contro il federalismo che contrappone allo stato delle leggi delle regioni una unione distanti
In difesa dell'unità nazionale contro le tentazioni e di rischi
Di separatismo e di secessionismo
Su tutto questo si è ormai formato una larga convergenza di forza
Su altri possibili riforme
Riguardanti in particolare il governo e la formazione del governo
L'accordo è certamente a portata di mano
Mentre esso diventerebbe più difficile
Se la riforma del bicameralismo che pure è assolutamente necessario
Partisse con il piede sbagliato
Cioè a dire con l'idea di marginalizzare svuotare delegittimare il Senato della Repubblica
La controversia invece aperta sulle leggi elettorali
Dove la confusione dei linguaggi e dei propositi
Ha ormai raggiunto il suo punto massimo
Occorre tentare di fare chiarezza
Ripartendo innanzitutto dai principi ispiratori e prevalenti
Che non possono essere mercanteggiare atti
E trattati in soldoni
Mi si perdoni
Ma occorre una notevole dose di disinvoltura
Per accusare chi come noi difende un principio proporzionalisti coro
Di conservatorismo immobilismo o quant'altro
Tutta la storia
Le tradizioni le esperienze democratiche di tanti Paesi europei dicono esattamente il contrario
La battaglia proporzionalisti Ca'
La conquista e la difesa del principio proporzionalisti Co.
è stata del resto il traguardo è la bandiera in Italia ed in Europa
Del pensiero politico socialista
Cattolico democratico
E di scuole liberali
Sin dal secolo scorso erano sorte un poco ovunque le associazioni proporzionalisti che
Da Ginevra New York all'ombra sotto l'ispirazione di John Stuart Mill
In Italia nella scia di un'associazione per la proporzionale
Nata nel secolo scorso nel settantuno
è Filippo Turati che fonda e presiede a Milano l'associazione proporzionalista di cui fanno parte liberali socialisti radicali
Cattolici popolari come Filippo Meda ed alla quale aderisce Gaetano Salvemini
Strenuo difensore della proporzionale il fondatore del Partito popolare Luigi Sturzo
Per il quale essa era una liberazione dalle consorterie locali sostenute dalla ma la vita dei Mazzieri camorristi e mafiosi
Nel dopoguerra dopo la parentesi dittatoriale scendono in campo in difesa della proporzionale Carlo Arturo Jemolo e Guido De Ruggiero
E Gaetano Salvemini continua a sua volta difendere la proporzionale che però propone corretta da un premio di maggioranza
è questa grossomodo la posizione di allora dei socialisti
Come viene illustrata da un articolo che appare sull'Avanti nell'agosto del quarantacinque
Il collegio uninominale ci riporterebbe senza dubbio alle vecchie clientele
Il clientelismo si riproduce però anche sul piano della proporzionale pura
Il problema non si risolverà che concedendo un premio di maggioranza
Avremmo così la possibilità di formare un governo ed allo stesso tempo garantiremo con la proporzionale una rappresentanza democratica e conclude proporzionale quindi ma non pura
Assemblea costituente non costituzionali zo il principio proporzionalisti
Ma adottò un ordine del giorno Giolitti che suonava così
L'Assemblea costituente ritiene che l'elezione dei membri della Camera dei Deputati debba avvenire con il sistema proporzionale
I difetti e i guasti della proporzionale pura sono sotto i nostri occhi
E lo sono da tempo
La riforma elettorale deve correggerli senza per questo stravolgere cancellare di fatto il principio proporzionalisti
Bisogna da un lato porre un argine alla frammentazione eccessiva
E dalla dispersione delle forze e dall'altro assicurare il sostegno necessario all'azione di governo
Ed in terzo luogo adottare il modo migliore per la scelta dei candidati
Per raggiungere questi obiettivi non occorre assolutamente compiere forzature e rotture del sistema politico
Scriveva l'onorevole Micheli
Nella relazione che accompagnava il primo disegno di legge proporzionale perché il nel diciannove che il sistema maggioritario coartato do la rappresentatività
Produceva assenteismo esasperazione dei conflitti
Coalizione inorganiche
Effetti che si determinerebbero sicuramente ancora oggi
Il sistema uninominale all'inglese divenuto già un sistema assai poco democratico in Inghilterra
In Italia
Dividere beh la rappresentanza del Paese in blocchi
E non darebbe nessuna garanzia neppure di effettiva governabilità
Applicata al sistema italiano rappresenterebbe una violenta forzatura con effetti disgregano enti e probabilmente del tutto irrazionali
Il sistema maggioritario a due turni alla francese
Mostra Jalal corda in Francia come tutti possono benissimo constatare
La verità è che le alleanze politiche si creano sulla base dei rapporti politici
Uno schema rigidamente bipolare non corrisponde alla realtà politica italiana
E quasi neppure una legge maggioritaria riuscirebbe ad imporlo
Se lo scopo che ci si propone
è quello di favorire
Le alternanze politiche
Faccio mia una osservazione che leggo in un saggio del professor Luciani pubblicato dagli Editori Riuniti
La via da percorrere non è quella della forzatura del sistema politico
Bensì quello della incentivazione delle alleanze
Attraverso meccanismi elettorali
Che le rendano convenienti non obbligatorio
Ed aggiunge una considerazione che non va trascurata
Per parlar chiaro scrive
Sembra evidente la debolezza di tutte le proposte di riforma elettorale che vengono elevò elaborate contro il partito socialista e tuttavia puntano all'alternativa con il Partito Socialista
Se esaminiamo
Se esaminiamo Infantino gli stessi le cose dal nostro punto di vista particolare
Compenso che mi sembra persino incredibile
Che ad un certo momento con calore
Sono state sostenute proposte di riforma per dirla con il Luciani tra le più forza antiche si possono immaginare
E che avrebbero come conseguenza una quasi liquidazione della rappresentanza socialista
Come non sarebbe difficile dimostrare
Al contrario
Tanto il partito socialista
In posizione autonoma
Che domani una eventuale aggregazione unitaria di forze riformiste e di ispirazione socialista collegata elettoralmente
Avrebbero tutto l'interesse a garantire la propria identità autonomia e piena rappresentatività in vista delle possibili alleanze e coalizioni di governo
In questo senso la formula che sembra più convincente appare quella di una elezione a doppio turno
Il primo su base di proporzionale corretta il secondo con un premio di maggioranza da assegnarsi ad una delle coalizioni alternative e concorrenti
Qualora una delle coalizioni in lizza raggiungesse una certa quota di suffragi
Conciliare in sostanza il principio proporzionalisti col con elementi maggioritari
Assicurando nel contempo tanto i diritti del pluralismo politico che le esigenze della governabilità
In ogni caso compagni bisogna venirne rapidamente ad una
Completando una fase preparatoria
E dando la parola al Parlamento cui spetta la responsabilità di decidere tanto sui principi che sui sistemi che ne possono derivare
In mancanza di accordi
Il caso ripeto una decisione rapida
Che metta fine a questo balletto sulle opzioni
Le mezze opzioni e le mini opzioni con tutto il coro di polemiche più o meno fondate e più o meno pretestuose che lo accompagna
Una decisione rapida che accelererà anche i tempi di una chiarificazione politica più generale
Tra le nuove richieste referendarie
Una ritorna sulla questione del finanziamento pubblico ai partiti
Il tema della questione morale
E il problema del finanziamento dei partiti
E del finanziamento della politica
Sono esplosi come ricordavamo all'inizio attraverso una serie di episodi di corruzione provati
In alcuni casi clamorosi
Di altri ancora sui quali si indaga
E attraverso l'accertamento di un complesso di operazioni di finanziamento illegale
Ne è stato investito il partito socialista
Ne sono stati investiti al momento chi più chi meno buona parte degli altri partiti
I fenomeni di corruzione nella pubblica amministrazione
Di amministratori e di funzionari
Si rivelano come molto diffusi
E sono di una portata che va ben al di là della sfera che può avere interessato i finanziamenti delle attività politiche o partitiche
E ciò che emerso d'altronde non è che una parte di ciò che potrebbe emerge
Ebbene occorre reagire reagire in modo concreto
In modo concreto ed efficace
Senza perdersi nella retorica
Che dovrebbe convincersene chi ne fa uso si riconosce a prima vista
Vale per questo il giudizio che ha espresso il compagno Cafagna quando scrive
Che la classe politica renderebbe un pessimo servizio alla democrazia dal paese
Se reagisse illudendosi di sfruttare la questione morale nel quadro dei suoi contrasti interni per le sue polemiche interne per regolare i suoi conti
E aggiungendo che occorre che si ponga mano a controllabili modifiche di meccanismi di cui la corruzione oggettivamente si è alimentata e si alimenta
è il tema su cui ha lavorato un convegno di Mondoperaio ragionando criticamente su di un documento per uscire dalla questione morale
Un documento di indirizzi e di orientamenti di nuove regole di nuove norme
Che potrebbero servire a realizzare correzioni concrete e da stringere d'assedio l'aria infetta della immoralità della degenerazione
Si tratta di ridurre in primo luogo forse l'aria economica pubblica divenuta incontrollata e spesso terreno fertile per il più spregiudicato affarismo
è necessario che le riforme elettorali contengano regole che possono limitare al minimo il costo delle competizioni
Occorre con una nuova legge sul finanziamento dei partiti affronti con realismo la situazione
Ponendo i partiti in condizione di potersi assicurare un finanziamento che sia adeguato trasparente
E quindi rispettoso delle regole fissate
Riformare le normative sugli appalti secondo le direttive della Comunità europea eliminando i congegni entro i quali si sono più facilmente mosse le commistioni di interessi e le corruttele di varia natura
Ridurre soprattutto l'area del professionismo politico amministrativo che finisce con il dar vita ad un ceto sociale più facilmente sospinto nella sfera della illegalità
Una selezione più rigorosa delle nomine ed incarichi pubblici ed una regola di rigoroso avvicendamento
Una serie di misure amministrative e penali con lo scopo di scoraggiare le deviazioni
E di aumentare il rischio che la corruzione comporta
Alcuni di questi sono indirizzi come vedete non nuovi
Alcune misure in questa direzione sono già state adottate sto o stanno per essere definite
Ciò che importa è che le nuove regole e di nuovi vincoli siano resi operanti siano diffusi
Siano applicati in modo efficace e convincente
E tuttavia mi si permetta di aggiungere che nessuna opera di moralizzazione
Potrà avanzare senza il rispetto di una superiore moralità
Che è quella della verità
Ed è quella della giustizia
Nessuno vuole e nessuno deve ostacolare l'azione della giustizia
Che in Italia persegue e punisce vuol punire i reati commessi contro la pubblica amministrazione
Ma l'azione della giustizia deve mantenersi entro i binari della giustizia
Mostrando sempre il massimo scrupolo
Per il rispetto delle leggi e per i diritti dei cittadini
Fuori da questi binari
Fuori da questi binari
Anche l'azione della giustizia degenera e si corrompe
Il prestigio della magistratura è alto
Se altrove il suo senso di giustizia e non se alto il clamore che si raccoglie o si organizza attorno
O che si organizza attorno a quelli che il capo dello Stato ha definito esibizionismi
Purtroppo in diversi casi
L'abbiamo assistito ed assistiamo ad un uso violento del potere giudiziario
A forzature che portano il segno dell'arroganza e non dell'equilibrio che si vorrebbe invece sempre presente è forte in ogni magistrato della Repubblica
Ad iniziative che portano il segno ben visibile del calcolo politico della finalità politica
Della ispirazione di clan politici e cioè di tutto quanto dovrebbe essere assolutamente estraneo ad una corretta azione di giustizia
Come è stato giustamente ricordato nel convegno di Mondoperaio
La magistratura deve fare il suo dovere
Ma sarebbe pericoloso sessi illude ST svolge il re un ruolo politico
E quei settori che della stampa che la spingono in questa direzione per un evidente calcolo politico
Non fanno altro che renderle un pessimo servizio
Democrazia può correggere i suoi mali
E lo deve fare a viso aperto e con coraggio
Lo debbono fare i partiti
Che della democrazia repubblicana sono e restano elementi importanti vitali ed essenziali
Senza lasciarsi fra stornare o intimidire
Dagli improvvisati Salvatori e taumaturghi che più che sulla bontà delle loro ricette contano sul disorientamento e sulla memoria corta degli altri
Noi per quanto ci riguarda
Faremo la nostra parte con impegno e con serietà
Abbiamo attraversato una fase di grandi difficoltà
E di dissensi e le divisioni interne non hanno fatto altro che aggravare
Ma poiché il partito e libero
Come è sempre stato libero
Tutti possono scegliere la strada
Ma poiché il bandito è libero come è sempre stato libero tutti possono scegliere la strada che ritengono più utile e più diretta per raggiungere il risultato che si propongono di raggiungere per far prevalere un'idea una tesi
Un gruppo di rigetto
Personalmente io desidero contribuire ad un rinnovamento che mi convinca di poter essere effettivamente tale
Nella vita
Nella vita del partito quando non portavo le maggiori responsabilità che ho rivestito in seguito ho già assistito ad un rinnovamento che è finito in una scissione e ad una riscossa che è finita in un fallimento
Non credo che siamo ritornati non credo che siamo ritornati così lontana
E non credo che stiamo camminando con la testa rivolta all'indietro
Il rinnovamento del partito deve partire innanzitutto da una riflessione
Da una riflessione più concreta
Sulla forma partito
Il superamento dell'attuale forma partito
Non può significare la messa in liquidazione del Partito socialista
Destinato
Superamento
Il superamento dell'attuale
Il superamento dell'attuale forma partito non può significare la messa in liquidazione del Partito Socialista destinato ad annullarsi
Per rivivere in una non ben identificato soggetto politico che per la verità vedo apparire e scomparire a seconda delle circostanze e delle convenienze
Crisi con sei
Anche di dire che anche la prospettiva di unità con altre forze
Con le quali potremmo convergere ove si facesse concreta
Dovrebbe risolversi in un vincolo federativo
E non in un suicidio passionale
Il partito deve allargare moltiplicare
Rinsaldare i suoi legami con la società
Una società nuova
Diversamente stratificata
Resa assai più complessa proprio dal suo vigoroso sviluppo
Una società in cui tutto cambia con una rapidità impressionante
E che ad un tempo più forte e più debole
Più forte
Perché è più organizzata e più ricca
Più debole perché è più articolata più divisa più influenzabile e più volubile
Rispetto a questa società il partito si è venuto chiudendo invece di aprirsi
E così sono cresciute le distanze le incomprensioni i vuoti di rappresentanza si sono indeboliti i legami sociali e i rapporti ideali
La prima misura da adottare è quella di un letto decentramento
Un partito può organizzarsi sulla base di unioni regionali
Dotate di larga autonomia associate da un vincolo nazionale ma libere nel proprio ambito di autoregolarsi organizzarsi sviluppare la propria iniziativa politica
La realtà del partito dovrebbe trasformarsi in una dimensione più ampia comprendente forze sociali professionali e culturali associate federale
Egualmente la rappresentatività
Deve basarsi su criteri più ampi che non si esauriscono perciò nel solo corpo degli scritti ma comprenda gli eletti e lasci spazio alle rappresentanze sociali e culturali
Un regime di incompatibilità
E di limitazione dei mandati
Fissato su nuove basi e che dovrà comprendere tutte le maggiori cariche direttive del partito
Un sistema di autofinanziamento che deve prevedere innanzitutto una maggiore contribuzione degli iscritti e dei dirigenti tenuto conto delle loro possibilità
Con una iscrizione al partito che potrebbe articolarsi anche su due piani di membri effettivi e membri consultivi un sistema di partecipazione diretta in forma cooperativa o in altre forme alle proprietà del partito al sostegno e dal controllo delle loro attività e della loro gestione
La creazione di associazioni di fondazioni su scala regionale e nazionale per lo sviluppo di iniziative in campo culturale
Informativo o formativo assistenziale la riforma ed il potenziamento di quelle che già esistono
Il processo di rinnovamento e di riforma interna deve essere avviato subito
Una volta fissato un quadro di regole statutarie ed organizzativi
Non può crearsi un vuoto nella guida e nella direzione delle attività e delle iniziative politiche del partito
Il congresso nazionale del partito potrebbe essere convocato entro il mese di aprile
A quel momento credo che noi tutti potremmo disporre di ulteriori elementi
Che ci consentiranno di chiarire meglio le prospettive politiche e di calibrare meglio la nostra linea di condotta ed i nostri obiettivi
La direzione del partito può mettere a punto in tempo utile le norme congressuali nominare gli organi di garanzia previsti dallo statuto e verificare la piattaforma o le piattaforme politiche
Su cui potrà svolgersi il dibattito precongressuale
Ho già detto altre volte cari compagni che amerei che il prossimo congresso fosse innanzitutto un congresso verità
Un congresso sincero aperto
Costruttivo che si svolga con il fine di fare emergere non solo una nuova classe dirigente del partito ma anche l'immagine di un partito che non si è fatto travolgere dalla crisi che lo ha investito
Che ha riconquistato la fiducia in se stesso e che testardamente si propone di riconquistare la fiducia dei suoi amici e dei suoi elettori
Il valore il valore di una ritrovata posizione di forza e di iniziativa dei socialisti
Si moltiplicherà ebbe sullo scacchiere della democrazia italiana
Agevolando che i processi di chiarificazione che stentano a realizzarsi e che sono invece necessarie
Io mi auguro che possa essere un congresso di questa natura e con questo risultato
Vedete io sono portato spesso a riflettere sulla storia del movimento socialista
Sulle sue pagine gloriose ma anche sulle sue responsabilità
E sui suoi tragici errori
E sulle occasioni storiche manca
Di fronte a crisi straordinari ad avvenimenti di portata tragica
Il movimento socialista finì coll'offrire lo spettacolo delle sue divisioni delle sue contrapposizioni della sua frantumazione che divennero inevitabilmente l'anticamera di dolorose sconfitte
Ma allora sullo sfondo dei contrasti e delle lotte intestine stavano l'attrazione e il fascino delle utopie e delle rivoluzioni
C'erano gli atti di fede e i fanatismi spesso dettati dalla necessità
E poi nel secondo dopoguerra la suggestione e di vincoli del socialismo reale
Ora non c'è più niente di tutto questo
Pesano invece purtroppo ancora le eredità del passato
E spesso pesa il concorso di una notevole miopia politica
Di piani di corto respiro e nel migliore dei casi di incomprensioni e di diffidenze che dovrebbero essere invece superata
La crisi italiana è complicata ma è anche arginabile controllabile superabili
Il crollo del comunismo ha creato un grande vuoto e dunque ottico disordine nell'Est dell'Europa
Ed ha fatto nascere spinte di disgregazione
Ventate di destra
è un trionfalismo capitalist TQ assolutamente mal riposto in un Occidente europeo afflitto invece da crisi economiche e da una disoccupazione che presenta il suo conto anche in Paesi molto floridi
Dove era pressoché sconosciuta
Si tende ad accreditare l'idea che è finito in soffitta il comunismo debba seguirlo abbatta a tambur battente anche il suo antagonista storico
Il socialismo democratico
Portatori invece di un messaggio antico e moderno di libertà e di solidarietà che resta di assoluta attualità
Dalla risposta deve venire da i fatti
Dall'azione di un riformismo moderno socialista e liberale ad un tempo che con gradualità responsabile in Italia ed in Europa
Si mostri capace di affrontare i temi della crisi nei nostri paesi e nelle regioni che Gigi contano
Si assuma la responsabilità di concorrere a risolverli
Quindi o condizioni l'azione dei governi degli Stati verso soluzioni equilibrate socialmente accettabili
Capace di coniugare insieme il risanamento la riforma lo sviluppo
E ciò che ci sforziamo di fare con forze limitate
E che potremmo fare meglio con il concorso di altre forze democratiche riformiste di ispirazione socialista ecologista democratico-liberale
Queste sono compagni e le nostre preoccupazioni
Questa la nostra linea di fondo
è una posizione
Socialista
Da salvaguardare
Da sviluppare
E da rafforzare
E non da indebolire e da rendere subalterna disegni Progetti che non sono nostri e che non possono essere nostri
è una posizione socialista sulla quale svolti chiarimenti
Che si sono resi e che si renderanno necessari mi auguro possa convergere tutto il partito socialista
Abbiamo
Compagnie
Compagni i lavori riprenderanno domattina alle nove e trenta la seduta è tolta
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