I lavori della Commissione Parlamentare per le riforme istituzionali

Sì il Gran Consiglio del fascismo il venticinque luglio adesso il predatore Benito Mussolini il compito di fare la costituzione repubblicana sarebbe fallito il povero Mussolini e povero qui hanno affidato a Ciriaco De Mita devo molto rispetto al punto uno dei più illustri apprezzabile il compito di fare no il regime anti partitocratico evidentemente impossibile punto e basta sì continua ad assistere Adele luogo ma chi è senza costrutto preparando
La loro distruzione a questo punto anche se si votasse con le leggi elettorali attuali con il cinque per cento
Per escludere di Pertini che si facesse una le un proprio una legge per salvare unicamente il Psi precisa dice il PDS non so che cosa
Loro sarebbero ugualmente travolti quindi lasciamo i morti di seppellire i loro morti
Così Marco Pannella ieri a commento dei lavori della commissione bicamerale per le riforme presieduta da Ciriaco De Mita
Un commento che sottolinea con ironia le scarsissime probabilità che alla Commissione parlamentare di raggiungere i suoi scopi ridisegnare le istituzioni italiane
E contemporaneamente vincere la corsa contro il tempo per evitare i referendum è varare una riforma elettorale che salvi gli attuali partiti
E che le possibilità siano davvero scarse emerso chiaramente dalla lunga riunione di ieri
Dedicata alle relazioni dei gruppi di lavoro e poi ad un'interminabile dibattito procedurale sull'organizzazione dei lavori
Lo scontro tutto politico ha visto contrapposti da una parte chi vuole che si affronti immediatamente con la massima urgenza la nuova legge elettorale per disinnescare
La mina referendaria
E su questo fronte i più battaglieri sono stati proprio i pidiessini capitanati dallo stesso Occhetto
Dall'altra parte chi chiede che la commissione affronti contestualmente la riforma costituzionale con il ridisegno delle forme di Stato e di governo e la legge elettorale
E su questo fronte pazzo schierarsi lo stesso De Mita suscitando le ire del pidiessino Bassanini secondo il quale con questo presidente non si arriva da nessuna parte
Lo scontro è rinviato a martedì quando in Commissione si aprirà il dibattito generale Achille Occhetto ha preannunciato che il suo intervento metterà al primo posto la questione della riforma elettorale
Abbiamo proposto di discutere naturalmente tutti i problemi dell'ordinamento ma a partire dai collegamenti che essi hanno colonna la questione della riforma elettorale
C'è una discussione sulla procedura però io ho detto chiaramente che c'è un rischio nella conduzione della commissione che tutto si risolve in una sorta di convegnistica e quindi pur dando valore a tutte le relazione che sono state qui proposte ritengo che sia necessario distribuire bene in modo da portarci a delle conclusioni chiare e precise la materia
Quindi al di là della conclusione procedurale domani matter martedì mattina mi sono iscritto e io affronterò il tema della riforma elettorale nei suoi rapporti con le altre questioni che riguardano la forma di governo il la forma costituzionale complessi ok come non è fatta dalla
Io partirò dalla riforma elettorale cioè partiva da ai quesiti posti da Salvi che sono quesiti che riguardano sia l'ordinamento costituzionale riguardano naturalmente i problemi specifici
Della riforma elettorale anche perché sono molto polemica con il fatto che si discuta queste questioni il rapporto riforma elettorale referendum rapportare ferendo un Parlamento da Perth tutto meno che il Parlamento e nella Bicamerale quindi io riporterò questa discussione che prevalentemente extra parlamentare e giornalistica all'interno della commissione
Così il segretario del PDS Achille Occhetto ma stiamo ora i commenti degli altri
Esponenti della Commissione bicamerale sulle riforme al termine della riunione di oggi
A cominciare da quella di un altro esponente del PDS Franco Bassanini assai polemico con il presidente De Mita poi sentiremo il democristiano referendario Francesco D'Onofrio Stefano Rodotà Marco Pannella è lo stesso Ciriaco De Mita
Bassanini con questa presidenza non andremo lontano
Questo diciamo con questa presidenza non andremo lontano non si riesce a capire lo scontro che c'è adesso Occhetto ha posto il problema con molta forza ma lo scontro che c'è adesso
E se c'è una priorità logiche politiche che la riforma elettorale su questo bisogna dare una risposta al Paese in termini rapidi sulla riforma elettorale
La presidenza finge di non capire questa cosa ora tutti sappiamo che per fare la riforma elettorale bisogna sciogliere due-tre nodi che la Commissione sta sciogliendo
La forma di governo in della struttura del bicameralismo ma solo questi nodi è in linea di principio
Dopo di che la priorità è la riforma elettorale se si pretende invece di andare secondo un procedimento logico astratto accademico
Facciamo la riforma della Costituzione nel suo insieme
Voglio dire non c'è dubbio che noi dobbiamo sapere se andiamo verso uno Stato federale o fu fortemente regionalista ma fatta questa scelta di principio il problema non è dimettersi adesso a decidere se la pubblica istruzione le scuole vanno alle regioni o allo Stato prima di fare la proposta elettorale abbiamo ha scelto di principio è sufficiente per avere tutti gli elementi per la riforma elettorale alla sua riforma elettorale c'è una domanda della gente
C'è un referendum che pone al Parlamento il problema di dare un risposta in termini di forte riforma che vada nel senso chi è sto dagli elettori
Su questo bisogna dare una risposta in termini rapidi
Mentre cui c'è chi non vuole dar
Io non lo so che cosa vuol fare De Mita fatto sta che De Mita vuole che si procede secondo una strato ordine logico per cui noi dovremmo non concentrarci
Sulla riforma elettorale e sulle scelte istituzionali che sono strettamente Priori pregiudiziale la riforma elettorale ma discutere tutto ora queste quattro relazioni che sono eccellenti perché i comitati di lavoro ha fatto un eccellente lavoro pongono una montagna di problemi se noi pensiamo che dovrebbe risolvere tutti
Prima di presentare alle Camere una proposta di riforma elettorale il risultato e che fra sei mesi la Commissione sarà ancora a lavorare a studiare e a dibattere
E l'immagine che si daranno paese e che il Parlamento non è in grado di dare un risposta alla domanda di riforma e innanzitutto di riforma dei meccanismi elettorali ora io non so a chi giova questo
Non so perché per quali fini probabilmente sono fini anche diversi si persegue questa ipotesi però noi non ci stiamo noi riteniamo che in Parlamento debba affrontare subito il problema
Debba dare subito nera
No la nostra ipotesi e che si concentri la discussione della commissione partendo dalla relazione su nulla riforma elettorale e sullo sulle questioni che sono strettamente pregiudiziali alla riforma elettorale
Certo dobbiamo scegliere la forma di governo ma già c'è un orientamento in senso neo parlamentare
Dobbiamo scegliere la struttura del Parlamento e decidere quindi se abbiamo due camere paritario oppure una camera
Ed elettiva e una che rappresenta le regioni queste sono scelte strettamente prioritarie
E poi e poi affrontare la riforma elettorale su cui come sapete noi siamo per una riforma elettorale a base uninominale maggioritaria relazione di di Salve ci ha dato un'eccellente base di a a questo a questo riguardo
Una cosa è sei dall'aspro Sima settimane si discute di queste cose un'altra cosa e se si discute di tutto un po'
Dell'universo mondo delle riforme ecco aspre Cos costituzionali che se si va avanti così senza una scelta prioritaria questa è la questione che abbiamo posto e sulla quale ci sono alcuni favorevoli alcuni contrari
Cioè non venisse come del tutto il tuo discussioni accademiche come dice il si fa uccidere tre giorni
Non è questo mi pare noi siamo noi sosteniamo il referendum noi riteniamo che il referendum abbiano posto un problema
Era presente in un forte spingono perché si risolva questo problema il problema è quello delle riforme elettorali facendo convegnistica e discutendo di tutto e non riso e non e non decidendo su niente non è che si fa il gioco sul referendum
Si fa il gioco di chi vuole scassare tutto
Perché il referendum è stato inteso dai presentatori del referendum in Mario Segni ieri mi pare che l'abbia confermato come una forte richiesta di riforme elettorali vere che vado l'appunto nel senso non di adattamenti dell'attuale sistema di
Per amento della proporzionale ed il modo con cui si deve rispondere questo qui non eludere il problema si sta per da altri presidente della Bicamerale la sua opinione la mia nono non opinioni diverso se non ho capito la sua
Non è mai ma il cambiamento di che cosa voi continuate con voi continuamente purtroppo ad essere raggiunti per colpa nostra d'opinione molto strane c'è una cosa che limpida come il sole di oggi spero che dicendo censore qualcuno mi accusa di dietro l'GE è una cosa molto semplice gli orientamenti della riforma elettorale hanno bisogno di essere preceduti culturalmente politicamente da sapere che fine fanno le due Camere quali poteri hanno le due Camere che sistema di governo e viene fuori
Tutto questo si può fare in poche ore non si fa in nel corso di anni noi abbiamo l'altra sera votando l'emendamento richiesto la contestualità
Tra la proposta elettorale e e gli indirizzi di riforma costituzionale
Chi vuole una cosa diversa da queste ci deve spiegare o la vuole per ammazzare il referendum perché ossessionato del referendum o vuole fare una legge elettorale prima delle riforme costituzionali perché vuole le elezioni politiche
L'ipotesi faccio due leggi elettorali nel corso lo stesso anno non sta né in cielo né in terra a meno che uno non voglia farmi per uccidere ferendo o fa le elezioni politiche
Qui la la presidenza del mite con estrema pazienza come è giusto e doveroso da parte sua sta cercando di mettere a fuoco un ordine dei lavori che abbia senso politico istituzionale collocabile precedendo come governante vincolante per quanto mi riguarda
O di battuta che ho letto sull'Unità un titolo che spero che sia corrispondente alle dichiarazioni del segretario del PDS Occhetto ha detto a come vorrei una campagna elettorale come quell'americano vuol dire poche Trivellato cossighiano che con l'americano regime presidenziale non mi risulta che siano è cosa diversa
Definire il punto riguardante l'urgenza di una definizione del tema della riforma
Perché qui io l'ho detto esplicitamente ci sono anche manovre la voce che sentite quella di Stefano Rodotà del PPE chi
Cerca di utilizzare le difficoltà interne ed esterne di lavoro della Commissione per cercare di puntare tutto sui referendum per esser io quello che sta avvenendo alla prima Commissione affari costituzionali relativamente alla legge sui poteri è uno scontro che è in realtà per oggetto
La commissione la definizione di questo punto tant'è che io ho detto andiamo avanti noi non dipendiamo da quella legge noi abbiamo una mozione della Camera una del Senato che hanno istituito la commissione che può procedere anche senza quel tipo di legge
Quindi noi dobbiamo mettere la Commissione al riparo da questo tipo di rischio
Di chi persegue l'obiettivo referendario che rischia di diventare anche la delegittimazione del la commissione e una sorta di pubblica dichiarazione di impotenza
Il Parlamento ha fare qualsiasi cosa quindi questa è la partita che si sta giocando nella parte finale dura della discussione di oggi ha avuto questo genere
A me
Non voglio dire cosa diventa la cosa degli aspetti divertenti
Venite in ragione della sua funzione Migliore idea giovane delle sue convinzioni
Si occupano e vorrebbero e ti si occupasse qui dentro di concepire una nuova forma dello Stato
Tutti questi altri nella lettera che cosa gli è estranea culturalmente non gliene frega nulla gli interessa solo il referendum legge elettorale
Tutti da Occhetto tutto tutti quanti e quindi ogni volta grandi dibattiti sul niente
Perché l'unico problema è quello di usare la necessità di una riforma dello Stato come occasione per cercare di salvarsi
Facendo un papocchio elettorale presentandolo con cinque stelle uninominali quattro proporzionale dei cent'è un regime che stacca scarna e non riesce nemmeno a concepire
In astratto dico in astratto come alibi una riforma retata questo dimostra la chiarissima impossibilità che avevamo denunciato un mese fa
Se il Gran Consiglio del fascismo il venticinque luglio avesse affidato a Benito Mussolini il compito di fare la costituzione repubblicana sarebbe fallito il povero Mussolini e poveri loro qui hanno affidato anzi vi erano dei vicari con molto rispetto al punto è uno dei più illustri la pretattica e il compito di fare no il regime anti partitocratico evidentemente impossibile tutto e basta sì continua ad assistere Adele logo ma chi è senza costrutto preparando
La loro distruzione a questo punto anche se si votasse con le leggi elettorali attuali col cinque per cento
Per escludere i partiti si facesse una le un proprio una legge per salvare unicamente il Psi piccini da dirci il PDS non so che cosa loro sarebbero ugualmente travolti e quindi lasciamo i marchi seppellire i loro morti
Oppure altra appare per chi studia chiedo assegni o magari Occhetto perché segno che tre sono visti a lungo ieri io invece ancora non mi sono visto che oltre
E
Fa protetto prego onorevole Bassanini che hanno espresso
Grazie
Ecco avete sentito brevissimamente la borsa di Salvi relatore del PDS Somalia relatore della commissione sulla riforma elettorale e pidiessino che non ha voluto aggiungere nulla che appariva abbastanza seccato all'uscita i lavori della commissione bicamerale
Facciamo l'esempio mentre
Facciamo contestualmente le riforme istituzionali alla riforma elettorale la voce che sentirete ore quella del presidente della Commissione Ciriaco De Mita c'è chi vorrebbe fare prima la riforma elettorale è una disputa sulle procedure o nasconde qualche cos'altro
Non lo so io non posso fare processi alle intenzioni son che le mozioni che hanno dato vita commissioni assegnando alla Commissione il compito di avanzare una proposta di riordino della parte seconda della Costituzione anche delle leggi elettorali e quindi abbiamo lavorato così
Questa questione l'abbiamo affrontata all'inizio ricco sottocomitati che avevamo costituito quattro
Si occupavano una delle questioni dello Stato Honda dei problemi del Governo e del Parlamento un delle questione delle garanzie e il quarto della legge elettorale le proposte ci sono
La commissione mi auguro nei giorni della settimana dura deve sciogliere alcuni nodi preliminari e dopodiché ci sarà il lavoro di definizione dei testi
Noi procederemo così
Questo il compito il lavoro che in questa Commissione deve compiere nell'arco di sei mesi
Poi se quanto ci sarà la legge costituzionale vedremo non c'è il rischio che non si farà in tempo ad evitare i referendum presidente
Ma io ritengo errata questa impostazione perché se noi immaginassimo di fare una legge solo per evitare il i referendum sbaglieremmo e non è il compito della commissione
Però sbagliamo anche o meglio sbaglierebbero
Se riordinando le strutture del potere non ci facessimo carico anche della legittimazione democratica del potere che riordiniamo comma del resto questo il parlamento e l'ha deciso quasi all'unanimità
Probabilmente su questo percorso ordinato con ma questo è il riflesso della crisi che c'è io non mi meraviglio né mi scandalizzo
Ci sono sollecitazioni di tipo diverso io lo sto ripetendo dal alcuni giorni ci sono quelli io sono tra questi che si sono definiti conservatori non ha importanza che immaginano che il riordino istituzionale debba essere fatto dalle istituzioni della democrazia rappresentativa cioè dal Parlamento da questo Parlamento e c'è chi viceversa immagina è che siccome questa possibilità non c'è ipotizza una forma alternativa qualcuno immagina quella referendaria qualche altro immagina una sola esigenza
Io non contesto questa preoccupazione anzi dico che la condivido in un certo senso perché la crisi che attraversiamo a
Uno spessore di gravità straordinaria
La considerazione che faccio a me spesso vorrei fare agli altri
E e la preoccupazione che farsi carico solo dell'esigenza poi non porta a nessuna soluzione
Cioè ipotizzare che esistono a forma alternativa a quella della riforma fatta dal Parlamento significa immaginare una cosa che non c'è io non voglio adesso
Però evocare scenari che preoccupano di fatte così però quando un potere non viene riordinato all'interno delle istituzioni della democrazia rappresentativa conoscono sbocchi certamente di non conservazione democratica la storia ci spiega che quando siamo distratti questa viene e allora bisogna saldare insieme la preoccupazione per le si stende con la volontà o la determinazione di fronteggiare una situazione difficile per il fatto che questo né pressione cos'hanno avuto un
Qui il commissario hanno detto ci sono due schieramenti contrapposti da una parte il Parlamento dall'altra parte i referendari lo stesso segno ha detto c'è una linea dei mitra una linea dei referendum
Ma io non voglio polemizzare consegni trovo strano però che oggi facendo parte della Commissione le sue opinioni e le esprimeva fuori e non dentro la commissione
Se se avesse
L'amabilità di partecipare ai lavori potrebbe confrontare le sue opinioni con quelle degli altri non personalizzare le opinioni io certo le opinioni Leo
Le mie non sono opinioni personali solo sono opinioni del partito che rappresento sono opinioni condivise del resto questa Commissione è stata fatta per questa ragione immaginare che ci sia solo un diverso gusto
Personale da una parte non mi crea problemi dall'altra mi preoccupa perché trasmettere alla pubblica opinione che la contesa e il gusto di due persone e una trasmissione superficiale impropri
Però molti partecipanti riunioni hanno detto che sui vostri lavori
Incombe questo spettro del referendum è avvertito questa presenza
Questione consapevole che abbiamo da quando i lavori sono cominciati e l'ho già detto noi non possiamo lavorare con l'ossessione
Del referendum modi evitare il referendum una dobbiamo lavorare con la serenità di essere impegnati a dare una risposta al riordino del potere
La legge elettorale una parte connesse al riordino del potere questa Commissione non è non solo per la legge elettorale N per affrontare la questione referendaria
Io mi auguro che la commissione proceda Collino i ritmi la volontà e l'impegno che ha mostrato fin qua
Perché se dovessimo essere presi dal panico o beh allora si non ci sarebbe nessuna conclusione
Così il presidente della commissione Bicamerale al termine dei lavori di oggi Ciriaco De Mita che come avete sentito nega la via referendaria alle riforme ma nello stesso tempo dice che la che la commissione non può farsi condizionare spaventare con influenzare nei suoi lavori dallo spettro referendario e che la commissione non può occuparsi solo di riforma elettorale ma ha un compito più ampio di ridisegno più generale della costituzione delle istituzioni italiane
E paradossale almeno a quanto emerso dalla riunione di oggi che il PDS sia il più scatenato
Affinché la Bicamerale disinnesca al più presto la mina elettorale chiede che di questo subito si cominci a discutere prima di impostare il lavoro sulla riforma generale delle istituzioni