Intervista a Gianni Melilla sulla sua adesione alla Marcia di Pasqua per l'Amnistia, la Giustizia, lo Stato di Diritto promossa dal Partito Radicale Nonviolento

Radio radicale siamo con all'onorevole Melilla di articolo uno m di Pierre per parlare della sua adesione alla marcia
Di del termine delle radicale sulla sulla giustizia sul
Sul sulla mischia sul sull'indulto del
Del sedici aprile allora perché ha deciso di di aderire a questa importante iniziativa
E soprattutto perché di ieri si è importante oggi schierarsi per questa battaglia di civiltà
Ma perché condivido
Le parole di Marco Pannella che per tanti anni ha parlato di amnistia non tanto come un gesto
Clemenza ma come un gesto legalitario
Per ripristinare le condizioni di legalità costituzionale nel nelle nostre carceri non dobbiamo mai dimenticare che il sistema della giustizia è un passo dal collasso
Abbiamo quasi sette milioni di processi
Penali e civili pendenti praticamente non c'è famiglia nel nostro Paese che non abbia a che fare con la giustizia una giustizia lenta
Che poi e manifesta il suo volto più truculento nella detenzione di tante persone in condizioni inaccettabili
Più volte censurate a livello europeo quindi io penso che la marcia di Pasqua ha proprio questo significato
Un significato di ripristino della legalità costituzionale anche naturalmente attraverso una misura
Straordinaria come l'amnistia il fatto che poi si vada controcorrente perché sappiamo benissimo
Che tra i cittadini sono maggioritarie tensioni securitaria die la gente vive un senso di insicurezza percepisce un pericolo
Per la propria sicurezza ecco questo è assolutamente sbagliato e noi dobbiamo avere il coraggio di andare controcorrente e denunciare questa situazione quindi ben venga questa marcia
Di Pasqua promosso dai Radicali
Lei ritiene che nel nostro Paese
Ci sia della certezza del diritto e considera un'onta il fatto che
La sua Regione non abbia ancora un garante per i detenuti
Ma veramente inqualificabile il comportamento dalla Regione c'è da dire che la legge che appunto istituisce il Garante per le persone prive di libertà
Si basava sul presupposto che si trovasse vista la grande valenza morale prima che istituzionale di questo istituto di questo istituto che si trovasse diciamo una un consenso unanime
è invece si è sottovalutato il fatto che l'ingresso
Di un movimento
Come i cinque stelle
Fa saltare questo presupposto
I cinque stelle sono abituati a parlare in questi termini noi e gli altri tutti gli altri quindi tendenzialmente sia una vocazione otto paritaria
E quindi non si riesce a trovare
Trovare un accordo mi sembra ridicola poi la osservazione fatta da Consiglieri regionali di cinque stelle
Che la candidata radicale avrebbe
Bernardi Rita Bernardini avrebbe dei precedenti penali
è assolutamente vergognoso porre un problema di questo tipo sappiamo tutti che Rita Bernardini quei precedenti Scelli via per le sue battaglie civili e come se si dicesse che Giuseppe Di Vittorio
O Sandro Pertini o Umberto Terracini avevano dei precedenti penali perché si sono battuti per la democrazia e purtroppo sono andati
Al carcere fasciste al confino e vergognoso e solo sintomo di una follia giustizialista che purtroppo calpesta le garanzie costituzionali
E ignora che ci sono tanti i cittadini
Di sinistra radicali che per le loro battaglie hanno anche commesso dei reati rispetto al Codice Rocco anche reati di
Di opinione e qui io penso che che il Consiglio regionale farebbe bene a chiudere
Questa storia io mi appello nuovamente al Presidente dal Fonzo o si chiuda rapidamente questa storia opporsi cambi questa legge che il ridicolo quello che sta
Succedente si elegga il garante dei detenuti a maggioranza semplice
Bene io la ringrazio molto di questa sua testimonianza dell'adesione alla marcia del Partito radicale del sedici aprile grazie all'onorevole Melilla di articolo uno m di