Sono stati discussi i seguenti argomenti: Commissione Ue, Diritti Civili, Discriminazione, Era, Esperanto, Europa, Governo, Gozi, Lingua, Unione Europea.
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Rubrica
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Il ventuno febbraio avevo scritto al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per le politiche degli affari europei Sandro Gozi da una parte lamentando il non fatto dopo oltre due anni di incontri
In merito sia agli aspetti di
Discriminazione la lingua italiana sia rispetto alla questione della lingua comune
Europea mettendo sotto gli occhi delle cose estremamente concrete innanzitutto il fatto che su trenta consultazioni pubbliche europee da parte della Commissione non ce n'era nemmeno un alla quale il cittadino europeo non inglese e ovviamente
Italiano è la fattispecie potesse rispondere senza sapere
La lingua della regina d'Inghilterra e anche un'incongruenza relativa al suo Dipartimento che affidava insieme al MIUR
Ad un concorso dal titolo cui guai come in Europa speranze ed è per l'Unione del futuro appunto con un titolo in inglese
La partecipazione
Di studenti italiani delle scuole secondarie di primo e secondo grado sottolineando inoltre come la crisi europea dipendesse
In modo direi esclusivo come peraltro abbiamo ricordato anche in questi giorni in relazione alla morte i minori di un grande politologo italiano come Giovanni Sartori
L'idea di una lingua federale che a nostro avviso avrebbe dovuto
Essere rilanciata proprio in una idea d'Europa e nuova e non da di una nuova Europa nel sesso dell'ennesima Europa di cui siamo abituati a dir molto spesso
Male per non dire quasi esclusivamente negli ultimi
Mesi ed anni e in relazione a questo avevamo anche chiesto un possibile incontro dove il suo ufficio avrebbe potuto farsi
Da promotore proprio con il mio vorrei e che in avrebbe potuto portare a nuove sinergia quanto meno una chiave sperimenta attiva in relazione al fatto che l'attualità della circolare centoventisei con l'annesso studio
Sulla linguetta nazionale
E veramente ineludibile
In relazione al fatto che
Inglesi ed inglese escono dal novero della comunità europea ebbene a fine marzo è arrivata o per meglio dire partita la lettera
Di risposta del sottosegretario d'oggi sostanzialmente una lettera amichevole per certi versi
Quasi affettuosa amicizia della quale
Siamo grati altresì onorati e che però a a mio avviso alcuni lati deboli oltre che peraltro
Anche buone notizie partiamo dei lati deboli anzitutto quella di
Risposte concrete non pervenute come si suol dire
Beh sul fronte dell'organizzazione di un incontro di concerto con il MIUR M. in relazione ha una dura durissima protesta nei confronti della Commissione che continua in modo del tutto arbitrario e sconcertante anche dal punto di vista
Politico a produrre consultazioni unicamente in lingua inglese
L'altra nota concettuale a mio avviso negativa è quella
In cui si continua a parlare di multilingue ISMU laddove sappiamo bene che è proprio questo multilingue ISMU il molti linguistico che porta al volo linguistico nota positiva invece certamente il fatto che il prossimo concorso
Finalmente non avrà l'obbligo di scelta di una seconda lingua tra inglese francese tedesco bensì avrà la possibilità di scegliere una lingua dice di una seconda lingua tra le
Cinque più parlate dell'Unione su questo cinque ci sarà
Certamente da chiarire ma per il momento
Tralasciamo la nota positiva sicuramente e la chiusura che cita il destro a poter continuare
Certamente il discorso spero con molta più fattività della precedente
Noi sappiamo
Che ci è stato trasmesso
Mujkic attraverso quello che viene Giorgio
Ho fatto che ci vuole l'esperanto
Lei sapeva
Insomma conclude Gozzi oggi la nostra lingua non è più discriminate dei concorsi l'Unione europea e si tratta di una notizia ne sono certo
Accolta con soddisfazione anche a da te e dal Partito radicale una buona notizia che ci deve rinvigorire
Anche davanti alle ulteriori sfide che siamo pronti ad affrontare insieme su queste tematiche
Vi prego dunque ancora una volta di considerarmi a vostra disposizione per ogni iniziativa che possa portare avanti una visione cosmopolita non egemonica aperta e pluralista sulla questione linguistica con molta amicizia Sandro Gozi
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