Vivere e morire tra sacralità, religiosità e laicità - Lamarca, Benini e Facco: aspetti e problemi delle cure palliative, anche pediatriche

Un saluto agli ascoltatori di radio radicale da Emiliano Silvestri la nostra emittente di propone ora un servizio realizzato a margine del convegno vivere e morire tra sacralità rigidità e laicista
Convegno che si è astenuto dal diciannove al ventuno aprile all'Aula Magna del POR di Psicologia dell'università di Padova
Convegno che rientra negli iniziative didattiche bel Massidda testardi spendi end of life giunto quest'anno con la sola edizione ascolteremo ora Giuseppe Micheli di chi ci parlerà di comprese forme venne poi avviato il master
E l'innesto estoni che ci espone la finalità e gli argomenti che sono stati trattati nel corso del convegno partiva dal professor Giuseppe Micheli già ordinario di Storia della filosofia all'Università
Di Padova
è stato uno
Dei padri di costo mostre ringrazio adesso
Vivendo oblare il file Pucci può quindi raccontare
Un po'la genesi di questo
Ciclo di studi
Sì più che Padova e sono stato uno di coloro che la favorito e sostenuto l'idea è stata tutta dalla collega Testoni ma io vero allora Direttore del Dipartimento e poi sono diventato precedere di facoltà
E ho sostenuto questa sua l'iniziativa che prevedeva la collaborazione di psicologi ovviamente ma anche di filosofi dimora list sì di
Sociologi e anche per i temi che per un tema come quello del fine vita che toccava sensibilità religiose anche di teologi
Ecco questa diciamo presenza di competenze così varie non era facile da
Mettere insieme in un'università anche come quella di Padova però ci si è riusciti e io l'ho sostenuto in questa sua iniziativa allora il
Tema del fine vita è un tema coinvolgente che suscitava discussioni che suscitava anche polemiche anche contrasti ecco riuscire a mettere insieme
Persone con orientamento diverso con competenze diverse
Era una cosa interessante
è stato un po'complesso ma
Come dire è stata una buona idea credo che siamo al ruolo allora sì l'idea ripeto
L'ho ricevuta da altri e l'ho sostenuta qui non è merito quindi non
Ma un'idea buona vi ricordo che è partito siamo partiti con una un l'incontro durato un paio di giorni con vari relatori di provenienze diverse e in particolare il momento culminante Sartori e il confronto la discussione il dibattito a due fra il Cardinal Scola e che allora era Patriarca di Venezia e il professor Severino posizioni diversissime però che si sono messi a confronto i sono riuscite a dialogare non è che si si è arrivati ovviamente a delle conclusioni ma almeno un confronto è stato fatto c'è un master di successo perché ha incontrato l'interesse esisteva il contratto molto interesse perché ripeto sono dieci a mi
Sicuramente dieci anni che viene attivate viene sempre attivato con un numero consistente di studenti di solito questa non è la sorte dei master che durano un anno due anni e poi dopo magari vengono sospesi per un paio d'anni poi se il l'interesse riprende vengono ripresi queste ha continuato è uno dei pochi ma perché diciamo a questa
Durata
Grazie grazie a persone che
Connesse Testori professoressa di Psicologia delle relazioni di fine vita
Lutto perdita Morse
Dell'Università di Padova appunto
Docenze del master ringrazio studies di of life perché avete voluto questo convegno
In che punto del vostro percorso formativo siccome e questo convegno si colloca all'interno del master inversa stanti estendendo Blythe che dirigo e anche all'interno del corso che lei ha indicato serve per inquadrare il problema della morte del morire che sono due dimensioni differenti all'interno del percorso di riflessione sul che cosa significa morire in Occidente oggi si muore in un modo diverso in Europa e negli Stati Uniti è rispetto a come si muore per esempio in Oriente come si muore in Africa o in altre culture
Morire in Occidente significa doversi
Per rendere conto che l'Occidente intanto che è una cuspide della cultura nella storia dell'umanità in questo momento l'Occidente chiesta trascinando tutte
L cultore avverso il proprio modello culturale quindi l'Oriente sta occidentali entrando si l'Africa sta occidentali basandosi l'America latina è già molto occidentali basata verso un processo che continua verso la Valle domando noti renderà sempre più significativo sempre più importante le conquiste dell'Occidente separeranno sempre di più
Il vivere dal morire come processo naturale e diventerà sempre più un processo tecnologico affidata dispositivi medici che allungano il tempo della vita ma dilatano in maniera significativa il tempo del morire
Questo congresso a questo convegno altre sedi e proprio a cavallo della questione della discussione sul testamento biologico che in questi giorni e apre bensì dogana diciamo così approvare in Parlamento quindi
Siamo proprio detto si sa mente si dice che è il più
In gergo sul pezzo è un termine che usate voi giornalisti questa
Sta per lei un po'il fil rouge di questo convegno perché interviene
In tutti e tre le giornate quindi chi meglio di lei mi può dire come l'avete articolato il perché lo avete articolato in questo modo e intanto per
Per capire a studenti ricercatori studiosi dove il problema dell'autodeterminazione si colloca
Rispetto al panorama tanto giuridico quanto politico come pure come si colloca rispetto
Alle dimensioni valoriali quindi
Riuscire a renderci conto che le differenze rispetto a degli orizzonti di senso
Non necessariamente devono leggere la libertà dell'individuo e questa è una conquista della storia dell'Occidente dopo i diritti umani riuscire a capire questo ai tutta a non confliggere laddove si mettano in campo insignificanti esistenziali che danno senso alla vita quindi il grande rischio che si corre sempre quando si vogliono universo tali bizzarre in forma assolutistica alcuni principi etici il grande rischio che si corre è di invalidare i significati esistenziali delle persone che non condividono lo stesso Rizzo anche dissenso allora capire questo rispetto alle scelte di morte intesa come appunto autodeterminazione quella legge che si sta discutendo adesso in Parlamento
Significa restituire
Dignità e intelligenza tutti gli individui a priori a prescindere da ciò che credono e a prescindere perciò perché per loro a senso e ha valore oggi in questa società multiculturale è necessario che si siano rispose esponenti di tutte le religioni per discutere che cosa vuol dire sacralità della vita in attingibilità o intangibilità della vita oppure disponibilità dell'autodeterminazione
Ne
Sono termini da capire profondamente
Questo apre anche un po'come dire il dilemma
Non solo
Da una parte la necessità di assicurare a ciascun
Credenti in un
Determinato
Modo di pensare lo stile di vita
Di potere continuare anche nella scelta ultima
Ma anche il dilemma
Di quello che si trova all'interno di un determinato paradigma filosofico religioso e spirituale
E che però si trova di fronte a una scelta che solo suo e questa è molto bello
Quindi qualcuno può credere e voler decidere per sei qualcuno può essere un forte credente e aree Giosa e nello stesso tempo interpretare le proprie scelte come certe consone rispetto al proprio credo certo questi sono dilemmi che riguardano sempre l'individuo profondamente il la comunità di riferimento di questo individuo rispetto al proprio valore e al proprio credo
Come si colloca perché sono anche psicologa conto che il filosofo oltreché filosofare e quindi era stata questi temi ha temi anche rispetto al problema della sofferenza so che questi dilemmi hanno un costo interni sofferenza psicologica importante e bisogna parlarne per preparare le persone
Ad affrontarli accompagnare le persone nel risolvere i propri
Dolori psicologici le proprie sofferenze psicologiche ma anche le però incertezza esistenziali grazie Heine sette storie auguri perché i lavori di questo convegno come ha detto il sentito il convegno di fatto è l'azione multidisciplinare
Abbiamo perciò ha pensato il darvene conto attraverso blocchi in servizi relativi i rispettivi ambiti di competenze ascolteremo ora Luciano la Marca franca Benigni ed Enrico Sacco che ci hanno par
L'altro di cure palliative terapia del dolore cioè la marca è responsabile dell'unità operativa cure dagli atti di che cosa si tratta e dove si trova
Sì buongiorno innanzitutto allora sì sono responsabili di questa unità operativa di cure palliative terapia antalgica territoriale dell'azienda ULSS numero quattro Veneto orientale che ha sede a San Donà di Piave
E che comprende tutto il territorio fino alla Tagliamento in buona sostanza di quante unità si compone questa
Al l'unità operativa
In realtà è nata per gestire i malati terminali a domicilio quindi con una
Indirizzo preciso di cure palliative domiciliari
Da circa un anno sono però anche responsabile clinico dei due hospice che fanno parte della nostra azienda diventando quindi responsabile dell'intera rete delle cure palliative ma aziendali
Esattamente con cura palliativa così inserite con cure palliative le cure palliative sono quelle cure che dovrebbero essere dedicate a quei malati di malattie cronico degenerative in fase di terminali età
Hai quali lettere aprire specifiche purtroppo non sono più in grado di garantire la cura che soprattutto la guarigione ci occupiamo quindi quei malati non solo oncologici
Ma che ormai non sono più suscettibili di trarre un trattamento
Diciamo così risolutiva alla loro malattia e che una volta venivano abbandonati purtroppo che adesso invece attraverso noi continuano a ricevere
Delle cure ci prendiamo cura dei loro problemi soprattutto attraverso
Una buona gestione dei sintomi di in particolare del dolore il dolore cronico soprattutto oncologico indolore molto difficile da trattare come sanno tutti i miei colleghi
Attraverso un'attività non solo di consulenza ma anche di vera e propria unità operativa sul territorio a casa del paziente accanto al medico di medicina generale quando accade
A
A una persona ma anche alla famiglia intorno a questa persona si trova una situazione di questo genere è difficile
Di fronte voci occupati anche di questo tipo di aspetto assolutamente stile nelle attività di cure palliative sono attività del Kippur
Noi ci occupiamo non solo degli aspetti clinici i medici diciamo così e assistenziali
Strettamente legati ai problemi di dei sintomi ma ci occupiamo anche attraverso una un'azione di relazione di tutto il nucleo fra le aree oltre che del caregiver ma ci occupiamo anche del collega di medicina generale nella soprattutto nella fase di gestione domiciliare
Perché si riesca a garantire alla persona che ha chiesto ha deciso ha scelto di morire
Nella propria casa nel proprio letto di poterlo fare questo è un tipo di cura al paziente che in Italia deriva dalla legge trentotto che nel due mila e dieci del sedici marzo come mai soltanto da a sette anni ci si occupa di questo in Italia e e come tale come
Si riesce al dottor
In realtà le cure palliative intese come attività specifica nascono grossomodo nel negli anni due mila
Si deve al all'allora Ministro della sanità Veronesi una serie di leggi di interventi che hanno dato poi via le cure palliative abbiamo avuto bisogno però
Delibera di arrivare fino al due mila dieci perché l'Italia
Producesse una legge specifica che garantisca il diritto non di tutti i cittadini di esigere le cure palliative e la terapia del dolore
Si diceva la prima legge se non l'altro in Europa ad occuparsi di questa
Questione una legge
Che tra l'altro stabilisce un indirizzo tutti i cittadini di usufruire di questo tipo di Locri servizio chiamiamolo così
Ci sono dei problemi nell'affrontare questa cosa nello svolgere questo servizio purtroppo sì la legge ormai datata da sette anni non è a livello ma se ho male diciamo così garantita tutte le persone nel senso che tanto e poco conosciuta agli stessi utenti
Poche persone sanno che le cure palliative la terapia del dolore un dire oltre a essere un diritto è un LEA quindi un livello essenziale di assistenza è a totale carico del sistema sanitario pubblico
E quindi le Regioni devono poi garantire
La possibilità di erogare questo anche all'interno della stessa Regione purtroppo vi sono realtà un po'a macchia di leopardo dove si ci sono delle eccellenze accanto a situazioni dove invece la legge e del tutto inapplicata cioè ci sono degli essenziali di assistenza così si chiama allorché non vengono garantiti il perché le persone che potrebbero garantire non hanno
Soldi sostanzialmente non solo che questo mancano proprio le organizzazioni unità operative non tutte le aziende hanno ancora realizzato concretamente questo presupposto fondamentale di tipo organizzativo nonché su questo
E
Ma questa è una domanda da fare magari a qualche amministratore insomma noi viviamo in un contesto diciamo così felice perché invece i nostri dirigenti i nostri diretta il nostro direttore generale nello specifico
A voluto interpretare la normativa nel modo migliore quindi ci sta dando e ci ha dato risorse che
Ci consentono di poter gestire bene questa questa realtà voi avete avuto
Vedere a che fare con un documento Comitato nazionale di bioetica a proposito della situazione del Palio attività e il terminale adesso pare che terminale non si debba più dire
Che
Qualcuno assimilato a una forma di fantasia quindi c'è stata la necessità che il
Comitato nazionale di bioetica si pronunciasse in questa materia come siamo messi come su cosa è successo
Ma in effetti si lei ha perfettamente ragione c'è stato un'interpellanza una richiesta di un parlamentare nel merito della interpretazione della legge trentotto che favorisce l'utilizzo delle dei farmaci oppiacei per la gestione la migliore gestione del dolore
Ponendo proprio questo quesito cioè se l'utilizzo di questi farmaci maniera incongrua non può alla fine produrrà eutanasia per cui la Comit il la questo Comitato nazionale di bioetica si è dovuto esprimere nel merito
Ha prodotto un documento corposo nel quale ha ribadito alcuni punti fondamentali il primo essenziale che
La sedazione palliativa profonda continua nell'imminenza della morte
Non ha nulla a che fare con l'eutanasia sono due cose assolutamente diverso anzi la sedazione palliativa in questo senso la vera alternativa all'eutanasia
Ultima domanda coso significa imminenza
Questo è un termine lasciato tutto alla discrezionalità del clinico perché poi essere in grado di
Prevederei che la morte sopra venga entro ventiquattro quarantotto ore al di là dell'esperienza del singolo non è che poi sia così facile infatti
Su questi argomenti non tutti i palliativisti concordo no e quindi poi ciascuno di noi interpreta
Questo che è un suggerimento non è una normativa ovviamente
Non dico con discrezionalità ma soprattutto nel contesto in cui si trova un poco scienza e coscienza applicandolo nel modo più saggio possibile grazie grazie al dottor Luciano la Marca
Franca Benigni responsabile del Centro regionale Renzo testé la piazza il dolore cure palliative in ambito pediatrico
Si è detto giacché la legge trentotto del due mila dieci una legge ottimale che l'Italia come dire promulgato prima
Di
Tutte le nazioni sviluppate
E
è una legge ottimale soprattutto per quel che riguarda
L'ambito pediatrico
Quella legge che dice che tutti i cittadini all'utilizzo
Ad avere questo tipo di servizio
Però meno lei cinque per cento dei bambini con malattie inguaribili possono accedere alle cure come mai questo limite estremo
Ieri mattina e sono diversi in mattini sono ossia a livello di offerta disservizi dove le Regioni sicuramente stanno molto alla faranno in questo ambito che erano c'è ancora un cane tra a chiudere ma c'è anche un grosso fattore di tipo culturale per cui a livello di formazione informazione le cure palliative è rivolta all'inguaribilità il fine vita non vengono all'si terrà bene in maniera adeguata e quindi c'è una
Carenza di offerta che viene intatta direttamente a bambini e famiglie o questo nemmeno per quel che riguarda la formazione di medici nemmeno per quanto riguarda l'affermazione dei medici anche qui è un ambito in questi sta cercando di lavorare è una formazione molto
Fino ad ora assolutamente inesistente che viene ottenuta soltanto attraverso alcuni master specifici post lauream però spesso all'età ma che certamente non copre i buchi di tutti gli operatori che arrivano a contatta direttamente o indirettamente a questi bambini
Ne ho parlato della legge veniamo a questa cartella dei diritti del bambino morente che così di che cosa io è una carta che è stata fatta con il supporto della Fondazione Marotta è una carta molto in parte la rete e stabilisce i diritti del bambino nel momento della morte sono dieci i diritti e per ciascun diritta viene definito Faleri dovere mica e delle persone che sono vicine al bambino mare in n'è fornisce anche substrato scientifico e delle altre Carte dei diritti disponibili è uno strumento molto semplice che può essere utilizzata letto del paziente e quindi per questa è stata fa tale esperienza o che finalmente comincia a essere usata vediamo ai problemi che si vivono lo lei da trentacinque anni che si occupa di terapia del dolore di cure palliative che si vivono
In particolare in ambito pediatrico attuando questo tipo di servizio
Il più grosso problema è che nonostante tutti quegli elementi che ci sono stati nella considerazione della persona bambina il bambino in quanto a tale è
Ancora considerato Annoni in il grado di poter partecipare in maniera
Convincente alla gestione della propria malattia prestata ricade sia sul dolore che nella gestione dell'inguaribile tasso il dolore sottratto ottava
Basta pensare che quando mandino piange dice permane molto spesso si dice Massi vedrai che diventi grande piange non c'è problema il dare valore a quello che è un andina dizione e riuscire a risponde in maniera adeguate nella prima fase
Gestire in maniera corretta e interna non c'è una carta dei diritti del fanciullo se non ricordo male la dizione esatta dell'ordine in questa
Dove si dice che il bambino ha diritto ad essere ascoltato
Cerca di carte ne esistano molte dello storno imparare ad applicarle un pochino di più e questa rimane con due strumenti il prima è certamente la formazione l'altro è però l'informazione perché anche a una
Informazione stracciano adeguata fastidi che bambini genitori passano a chiedere quello in maniera
Concreta quello che in realtà non lavorativi fitta
Quali sono i due problemi in più a me profano trattandosi di un bambino pensando un bambino la morte sembra una cosa
Assurdo
Mi viene da
Qualificarlo devastante qual è il problema più grosso che vive l'operatore medico infermiere e la famiglia quando ci si trova di fronte una situazione del genere le conferma che in ogni caso anche problema devastante che ti mette in crisi come professionista e come persona la cosa unica che noi passiamo a fare cercare di rispondere e questo può essere fatta solo in équipe in maniera ai bisogni che quel bambino a quella familiari e i bisogni sono diversi morire con dolore Maria nel senza dolore sono due cose completamente di se questo fa sì che la famiglia sia sicuramente per tranquilla e far sì che l'operatore riesca a fare in maniera adeguata al proprio lavoro quindi
Non riusciamo a cambiare la storia della malattia la perdita di non mandino è
Nonna momento drammatico della storia di quella famiglia ma anche della storia professionale di Nicchitta
L'unica passe detta cambiano è lavorare sulla soluzione di tutti però premi che la malattia e lingua l'ebbe letta determina
Pare che la prima cosa la cosa più importante per poter proseguire poi nel percorso di sostegno insicura di questo
Ma la speciale diciamo così e quello di comunicare
La inguaribilità
Della malattia
Come si fa
Alle ore la comunicazione allo strumento terapeutico ha drammaticamente importante noi dobbiamo imparare a
Parlare al bambino
All'altezza del bambino il che non significa dire al Dario di sì no sempre ed assolutamente
Tutto quello che
Ci mette in sicurezza comunicare una linea significa mettersi a disposizione dare delle risposte oneste
Dedicandogli tempo e dando con una comunicazione che lascia parta la speranza
Grazie grazie
Ancora Enrico Facco che specialista in questi siderurgia e rianimazione e anche in neurologi vie ha trattato di meditazione ipnosi
E fine vita cominciamo dall'importanza perché tanti tifosi nel terapie Paglia filiere di che cosa si farà allora l'ipnosi è una tecnica molto
Ben conosciuto ormai ecco grossi evidenze scientifiche con cui si può avere un miglioramento del controllo sia sulla sulla mente sia su alcune funzioni
Di chi prova neurovegetativo corporeo compreso l'analgesia indi pazienti che sono capaci ritiro tenerla perché l'abilità all'ipnosi
è del paziente non degli nolo l'ipnosi è un a capo non attività introspettiva con cui il paziente si assorbe in un compito con cui riesce a ottenere determinati risultati
E ha un ruolo che potrebbe essere centrale in ambito delle cure palliative perché perché l'ipnosi può essere molto utile nel rilassamento nel ridurre l'ansia
Nel modulare reazioni depressive recate alla situazione contingente nella resilienza quindi per aiutare a sviluppare una CONSAP volete summit cognitiva che permetta di
Gestire meglio il percorso della fine vita e ha un ruolo anche nel modulare reazioni fisiche per esempio la nausea
I sintomi che il paziente può avere può aiutare a modulare i dolori questo non vuol dire che li trovi debba essere
Diciamo in alternativa i farmaci la terapia del dolore è materia complessa in cui l'ipnosi
Può aggiungere qualcosa di buono sfruttando le potenzialità che il paziente ha per ottenere degli affetti benefici con la sua attività mentale
Con questo come si connette con
Il modo non so se ho usato il termine meccanicistico con cui di solito si trattano i malati insofferenti negli ospedali
Quale impatto a questo tipo di pratiche
Nella clinica ordinaria diciamo così netto nessuna contraddizione dal punto di vista mia la differenza è quella che si
Cioè è stabilita letteratura no che mette in evidenza la differenza per la medicina che cura la malattia la medicina che cura il paziente che non sono per nulla in contraddizione
Anzi dovrebbero esserci sempre tutte e due in tutta la medicina che poi la medicina tradizionalmente si sia occupata in maniera meccanici Istica di curare le malattie
E un po'meno la soggettività del paziente questo
Per carità è successa ma non c'è nessuna contraddizione fra i due anzi la medicina vera e unica non n palliativa neppure attiva è quella che si occupa del paziente di tutti i suoi bisogni fisici
E psicologici cioè una persona che si trova in un determinato stato e a questa persona bisogna dare l'aiuto che dentro mense necessità questo è un cambiamento anche questo tipo di esperienze come
Si inserisce in questo movimento verso il cambiamento verso un'apertura bandiere che non è nulla di straordinario nel senso
Che tutta
La conoscenza evolve nel tempo non c'è nulla che sia che sia dogmaticamente intramontabile no
E la storia della scienza è la storia come dice Antiseri di tante belle teorie fatte saltare in aria da fatti contrari e in ogni caso se le vediamo anche semplicemente nell'ambito
Nella routine medica quello che facciamo vent'anni fa parte di quello
è passato di moda perché ci si rese conto che non ed è stato superato da altre tecniche altre approcci terapeutici diagnostici qui c'è un miglioramento progressivo e a volte anche dei cambiamenti che possono comprendere cambiamenti di paradigma cosa che è successo
Nella storia della scienza Anna quindi dire che tutta la fisiologia della conoscenza della conoscenza scientifica tutto quello che si sta scoprendo adesso sta rivelando molte cose che sembravano non plausibile fino a vent'anni fa tempo grazie all'avviso ma se magnetica funzionale si è visto quale capacità all'ipnosi tre più di modulare l'attività della nero matrice del dolore nel nel cervello o di a fare e dire produrre attivazione e disattivazione intenzionali viari cerebrale inconscia
Quindi nulla di mistico nulla di strano nulla di
Che
Fino a venti trenta anni fa sembrava da dare a tarda ora tarda baraccone o addirittura para psicologico è semplicemente l'applicazione della fisiologia della mente che è rilevabile con metodi che sono qui delle scene se galileiana che non c'è niente di di di di strano dopo il non c'è nulla da discutere né sul meccanicismo nessun riduzioni ma sono strumenti potenti come tutti gli strumenti hanno una loro competenza un campo di applicazione somme le cose che possono essere indagata e me con altri linguaggi ma questo
è parte di nuovo della fisiologia della conoscenza non c'è da
Da fare diciamo guerre di esclusione o del tentativo guerre di religione fra principi viversi tutto serve ogni cosa la sua indicazione nel suo core
Testo ecco mi par di capire che anche qui c'è un approccio diverso nel senso che
Quando siamo nati diciamo così in quell'epoca la logica era giusto o sbagliato ossia Olof a dei
Sussistente anche nelle parole che avete spesso ora a comprendere il tutto come in Consiglio e non come una cosa che si evolve di cui non si butta via al passato
Nemmeno se riferito al futuro possibile questa è la storia della scienza se le pesa l'ho
Che è il vincolo grande fisico della fine dell'Ottocento nel mille novecento davanti all'Assemblea di internazionali di fisici a sentenze gli ATO pari pari che ormai sappiamo tutto la fisica non ha più nulla da scoprire basta solo migliorare l'acquisizione di strumenti di misura detto da un fisico del PD
Agli nel mille novecento che è una cosa che
Non sta né in cielo né in terra se le pesa la grande rivoluzione poco culturale non solo in termini
Di conoscenze nuove ma poco di scelta di paradigma di cambiamento di approccio che ha comportato la fisica relativi Istica la fisica quantistica è stata una rivoluzione
Culturale che che finisce anche in in ambito filosofico come conseguenza Emma e quindi è l'assenza che evolve
Aumentando le conoscenze filtrando tutto quello che c'è che non funziona del passato eliminandolo e a volte anche dovendo cambiare paradigma quando questo serve ora se io devo curare una malattia organica e eccepibile il paradigma meccanicistico classica se devo curare un disagio psicologico ho un problema filosofico che connesso con la fine vita che è il grande mistero il grande problema di tutta l'umanità
Ebbene forse è un altro modo di approcciare questo tipo di problema che che può essere utile al paziente ma
Lei ha parlato anche di esperienze di pre morti esigenze che va oltre un tunnel e poi si ritrova il suo corpo questo ora riconosciuto anche come
Dire dalla scienza come fenomeno che cosa ci porta
Allora le esperienze tre morte sono state studiate molto negli ultimi venti trent'anni prima erano state proporre legate a
A un problema
Di rilevante magari solo lì il problema psichiatrico realtà non è così e è un fenomeno clinico reale concreto che ha una precisa epidemiologi a una precisa finché non me la logica che è stata studiata viene studiata scientificamente e che non ha niente di strano niente di Rieti tra virgolette para psicologica dopo queste esperienze sembrano suggerire che la coscienza a posto a staccarsi dal corpo cosa che
è opportuno contraddizione con la visione è quella fisica lista
Però non abbiamo né conferme né smentite però ci sono alcuni pochi rarissimi casi che sono in questo state testimoniate controllato in tempo reale
Esperienze di pazienti che sono usciti dal corpo in arresto cardiaco e hanno poi testimoniato quello che è successo mentre loro dell'arresto cardiaco allora questi sono fatti per quanto rari
E che pongono il problema di porsi davanti al fatto di cos'è la coscienza e quali sono le leggi di natura che spiegano questo tipo e feroce quello che ne sappiamo sulla coscienza probabilmente ancora meno di quello che crediamo di sapere se a monte con da studiare compreso queste non c'è altro non non testimoniano nell'esistenza dell'anima nelle un al di là semplicemente dimostrano che Force
Se c'è qualcosa di più di quello che abbiamo conosciuto fino ad oggi ma queste inutili per la ricerca scientifica grazie grazie professore Enrico Facco
Si conclude qui la prima parte del servizio che Radio Radicale dedicato al convegno vivere e morire tra sacralità religiosità laicità
Convegno svoltosi dal diciannove al ventuno aprile presso il polo di psicologica dell'università di Padova
In servizio articolato in tre parti insulti trovarvi sul sito della nostra emittente